Siracusa. Primo Maggio, i sindacati: "Il 2014, l'anno della svolta se si sbloccano gli investimenti"

“Il primo maggio rimane un appuntamento importante, non solo per la valenza storica, ma perché può e deve essere un’occasione per ricordarci delle emergenze del nostro territorio, ma per ribadire che il sindacato potrà avere un ruolo determinante nella ricerca delle soluzioni possibili”. I segretari di Cgil e Cisl di Siracusa, Paolo Zappulla e Paolo Sanzaro lanciano questo messaggio alla vigilia della Festa dei Lavoratori. “No ad un pessimismo fine a sé stesso- spiegano Zappulla e Sanzaro- ma con la consapevolezza che il lavoro è un diritto inalienabile per la dignità dell’uomo”. Il segretario della Cgil sottolinea l’importanza di “usare”, come accadrà domani, con la manifestazione organizzata alla balza Acradina, “il binomio lavoro e musica per fare emergere un dato fondamentale: i giovani devono tornare ad avere fiducia nella possibilità di rilanciare l’economia del territorio, che equivale alla possibilità di garantire loro un futuro solido”. Per Zappulla quello in corso potrebbe essere un anno decisivo da questo punto di vista. “Entro la fine del 2014- sostiene il segretario provinciale della Cgil- potremmo già invertire la tendenza in tema di disoccupazione. Le condizioni per lo sviluppo esistono e le nuove generazioni devono e possono tornare a nutrire la speranza che il territorio possa ripartire e perfino fare da traino all’economia siciliana”. Sanzaro ritiene, però, che perché tutto questo si concretizzi servono “responsabilità e attenzione da parte della politica e delle istituzioni. Occorre fare presto- sollecita il segretario della Cisl di Ragusa e Siracusa- I lavoratori hanno bisogno di risposte, subito. Penso a chi lavora nella formazione, ai metalmeccanici, ai chimici, agli edili. La strada da seguire è quella dello sblocco dei finanziamenti , dell’avvio di tutti i progetti cantierabili. Questo significa fornire al territorio una nuova economia”. Il sindacato, con la sua ritrovata unità, annuncia una serie di iniziative, che arriveranno alla loro fase clou il prossimo 22 giugno, con una manifestazione nazionale a Roma per il lavoro e il fisco.




Siracusa. Ddl per coniare una moneta regionale, Marziano incontra "Progetto Sicilia"

Potrebbe partire a breve l’iter legislativo per l’esame del disegno di legge di iniziativa popolare promosso da “Progetto Sicilia”. Il deputato regionale, Bruno Marziano del Pd ha incontrato ieri a palazzo dei Normanni i promotori del ddl, con cui si chiedono misure che, secondo i promotori, sarebbero in grado di risollevare le sorti economiche della Sicilia. L’idea sarebbe, tra gli altri punti affrontati nella proposta di legge, quella di introdurre nella regione una moneta complementare all’euro, il “Grano”, ma anche di istituire dei buoni ordinari della Regione. “Mi sono impegnato con i rappresentanti di “Progetto Sicilia” – spiega  Marziano – per chiedere al presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, di stabilire a quale commissione assegnare il ddl e avviarne così l’iter legislativo”. La prossima settimana gli esponenti del movimento saranno convocati in audizione in una seduta della commissione”Attività produttive”.  “Anche se il tema non è specificamente – precisa Marziano – competenza della commissione che presiedo, consentirò di illustrare i progetti e le proposte del movimento, nella speranza che possa servire a far sospendere la loro forma di lotta estrema. Un momento di ascolto di una parte di società che esprime sofferenza e disagio”.




Siracusa. Ddl per coniare una moneta regionale, Marziano incontra "Progetto Sicilia"

Potrebbe partire a breve l’iter legislativo per l’esame del disegno di legge di iniziativa popolare promosso da “Progetto Sicilia”. Il deputato regionale, Bruno Marziano del Pd ha incontrato ieri a palazzo dei Normanni i promotori del ddl, con cui si chiedono misure che, secondo i promotori, sarebbero in grado di risollevare le sorti economiche della Sicilia. L’idea sarebbe, tra gli altri punti affrontati nella proposta di legge, quella di introdurre nella regione una moneta complementare all’euro, il “Grano”, ma anche di istituire dei buoni ordinari della Regione. “Mi sono impegnato con i rappresentanti di “Progetto Sicilia” – spiega  Marziano – per chiedere al presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, di stabilire a quale commissione assegnare il ddl e avviarne così l’iter legislativo”. La prossima settimana gli esponenti del movimento saranno convocati in audizione in una seduta della commissione”Attività produttive”.  “Anche se il tema non è specificamente – precisa Marziano – competenza della commissione che presiedo, consentirò di illustrare i progetti e le proposte del movimento, nella speranza che possa servire a far sospendere la loro forma di lotta estrema. Un momento di ascolto di una parte di società che esprime sofferenza e disagio”.




Siracusa. Mare negato, "Entro il week end via cancelli e muretti o passeremo alle maniere forti"

“Entro il prossimo fine settimana, accessi al mare liberi o interverrà la “task force” appena costituita”. Ad annunciarlo è l’assessore comunale al Decoro Urbano, Paolo Giansiracusa, pronto ad affrontare con determinazione il problema delle chiusure abusive degli sbocchi al mare. Dalla prossima settimana, il gruppo di tecnici composto da personale della polizia municipale,  della vigilanza urbanistica, del settore Viabilità e del Demanio marittimo avvieranno una ricognizione del territorio, documentando, anche attraverso immagini fotografiche, tutti gli ostacoli che impediscono la libera fruizione del mare. “Si agirà su due fronti- spiega Giansiracusa- Ad essere “setacciate” non saranno soltanto le zone balneari, ma anche l’area di via Riviera Dionisio il Grande, dove parecchi muretti separano in maniera netta le strade dal mare. Chi sa di avere agito in maniera irregolare può ravvedersi immediatamente, rimuovendo entro pochi giorni le ostruzioni create. In caso contrario, partiranno le sanzioni e, in alcuni casi, anche i percorsi legali, certamente poco piacevoli”. L’assessore entra nel dettaglio delle ragioni per cui in alcune zone del centro abitato e delle contrade marine, qualcuno ha deciso di “chiudere” gli accessi ai punti di balneazione. “Le dinamiche sono diverse- osserva Giansiracusa- Nel caso di via Riviera Dionisio il Grande le “muraglie” sono servite per proteggere sé stessi da una vista che, parecchi anni fa, non era affatto gradevole. In quel tratto di mare venivano sversate le acque reflue, con conseguenze anche in termini di cattivi odori. Non si trattava di mare balneabile. Oggi, però, il problema non sussiste più e quelle acque, quello scorcio, possono essere liberamente godute”. Nel caso delle zone balneari, accanto alle ragioni egoistiche, legate soltanto al desiderio di riservarsi arbitrariamente un tratto di costa, ci sarebbero stati dei motivi di sicurezza. “Chiudere con dei cancelli, spesso automatici, delle strade nelle zone balneari è servito ai proprietari delle villette a proteggersi dai furti che, durante l’inverno,  vengono perpetrati. Chiudere una strada significa impedire l’accesso a mezzi che possono essere usati per caricare la refurtiva. Nemmeno in questo caso, tuttavia- fa presente l’assessore al Decoro- è consentito decidere cosa fare di una via che non è privata, ma pubblica”. Infine, un ulteriore appello. “Chi si accorge di avere abusato e  si è approfittato dell’indifferenza degli enti preposti – conclude Giansiracusa – sappia che adesso c’è un forte interesse da parte dell’amministrazione comunale. Tolga, quindi, quanto impedisce di restituire quegli spazi alla comunità”. 




Siracusa. Mare negato, "Entro il week end via cancelli e muretti o passeremo alle maniere forti"

“Entro il prossimo fine settimana, accessi al mare liberi o interverrà la “task force” appena costituita”. Ad annunciarlo è l’assessore comunale al Decoro Urbano, Paolo Giansiracusa, pronto ad affrontare con determinazione il problema delle chiusure abusive degli sbocchi al mare. Dalla prossima settimana, il gruppo di tecnici composto da personale della polizia municipale,  della vigilanza urbanistica, del settore Viabilità e del Demanio marittimo avvieranno una ricognizione del territorio, documentando, anche attraverso immagini fotografiche, tutti gli ostacoli che impediscono la libera fruizione del mare. “Si agirà su due fronti- spiega Giansiracusa- Ad essere “setacciate” non saranno soltanto le zone balneari, ma anche l’area di via Riviera Dionisio il Grande, dove parecchi muretti separano in maniera netta le strade dal mare. Chi sa di avere agito in maniera irregolare può ravvedersi immediatamente, rimuovendo entro pochi giorni le ostruzioni create. In caso contrario, partiranno le sanzioni e, in alcuni casi, anche i percorsi legali, certamente poco piacevoli”. L’assessore entra nel dettaglio delle ragioni per cui in alcune zone del centro abitato e delle contrade marine, qualcuno ha deciso di “chiudere” gli accessi ai punti di balneazione. “Le dinamiche sono diverse- osserva Giansiracusa- Nel caso di via Riviera Dionisio il Grande le “muraglie” sono servite per proteggere sé stessi da una vista che, parecchi anni fa, non era affatto gradevole. In quel tratto di mare venivano sversate le acque reflue, con conseguenze anche in termini di cattivi odori. Non si trattava di mare balneabile. Oggi, però, il problema non sussiste più e quelle acque, quello scorcio, possono essere liberamente godute”. Nel caso delle zone balneari, accanto alle ragioni egoistiche, legate soltanto al desiderio di riservarsi arbitrariamente un tratto di costa, ci sarebbero stati dei motivi di sicurezza. “Chiudere con dei cancelli, spesso automatici, delle strade nelle zone balneari è servito ai proprietari delle villette a proteggersi dai furti che, durante l’inverno,  vengono perpetrati. Chiudere una strada significa impedire l’accesso a mezzi che possono essere usati per caricare la refurtiva. Nemmeno in questo caso, tuttavia- fa presente l’assessore al Decoro- è consentito decidere cosa fare di una via che non è privata, ma pubblica”. Infine, un ulteriore appello. “Chi si accorge di avere abusato e  si è approfittato dell’indifferenza degli enti preposti – conclude Giansiracusa – sappia che adesso c’è un forte interesse da parte dell’amministrazione comunale. Tolga, quindi, quanto impedisce di restituire quegli spazi alla comunità”. 




Parco archeologico di Siracusa, Giansiracusa: "Si posticipi la pubblicazione del decreto"

Dovrebbe essere pubblicato il 2 maggio prossimo il decreto per l’istituzione del parco archeologico di Siracusa, ma non è escluso che l’assessore regionale ai Beni Culturali, Giusy Furnari decida di posticipare la data, assecondando la richiesta degli ordini provinciali degli architetti, dei geometri, degli ingegneri e degli edili dell’Ance, convinti che, così come è perimetrato, il parco possa tradursi in un grosso limite per lo sviluppo del territorio. A chiedere di spostare la pubblicazione del decreto è anche l’assessore comunale all’Urbanistica, Paolo Giansiracusa, anche se per ragioni diverse da quelle espresse dai tecnici.  “Ho sottoposto all’assessore regionale ai Beni Culturali un’altra questione- spiega l’esponente della giunta Garozzo- Ritengo necessario concedere all’Ufficio Urbanistica e alla Soprintendenza ai Beni Culturali la possibilità di valutare insieme le considerazioni contenute in una delibera consiliare pubblicata la settimana scorsa e non ancora attenzionata, per questione di tempi, nella giusta maniera. Rinviare la pubblicazione del decreto significa mettersi al riparo da eventuali recriminazioni, in futuro. Nessuno deve poter dire che la perimetrazione è stata decisa senza dare uno sguardo a quanto il consiglio comunale ha voluto esprimere”. Approfondire gli argomenti sollevati dall’assise cittadina non equivale all’obbligo, per la Regione, di tenerne conto. “Il governo regionale può andare avanti ignorando queste valutazioni- precisa Giansiracusa- Ne ha facoltà. E’ opportuno, però, che quantomeno ne sia adeguatamente a conoscenza”. L’assessore puntualizza, però, anche un altro aspetto della vicenda. “Sono stato oggetto di accuse- ricorda l’esponente dell’esecutivo comunale- secondo cui io sarei responsabile di presunti ritardi. Non è così, perché la Soprintendenza parlava di un termine di 80 giorni concessi al Comune per fare la sua parte, anche se successivamente si è deciso di accelerare il percorso. Il consiglio comunale ha dichiarato chiaramente di aderire alla proposta di perimetrazione, ma ha voluto sottolineare alcuni aspetti tecnici. Discuterne significa evitare straschichi futuri”.
 




Parco archeologico di Siracusa, Giansiracusa: "Si posticipi la pubblicazione del decreto"

Dovrebbe essere pubblicato il 2 maggio prossimo il decreto per l’istituzione del parco archeologico di Siracusa, ma non è escluso che l’assessore regionale ai Beni Culturali, Giusy Furnari decida di posticipare la data, assecondando la richiesta degli ordini provinciali degli architetti, dei geometri, degli ingegneri e degli edili dell’Ance, convinti che, così come è perimetrato, il parco possa tradursi in un grosso limite per lo sviluppo del territorio. A chiedere di spostare la pubblicazione del decreto è anche l’assessore comunale all’Urbanistica, Paolo Giansiracusa, anche se per ragioni diverse da quelle espresse dai tecnici.  “Ho sottoposto all’assessore regionale ai Beni Culturali un’altra questione- spiega l’esponente della giunta Garozzo- Ritengo necessario concedere all’Ufficio Urbanistica e alla Soprintendenza ai Beni Culturali la possibilità di valutare insieme le considerazioni contenute in una delibera consiliare pubblicata la settimana scorsa e non ancora attenzionata, per questione di tempi, nella giusta maniera. Rinviare la pubblicazione del decreto significa mettersi al riparo da eventuali recriminazioni, in futuro. Nessuno deve poter dire che la perimetrazione è stata decisa senza dare uno sguardo a quanto il consiglio comunale ha voluto esprimere”. Approfondire gli argomenti sollevati dall’assise cittadina non equivale all’obbligo, per la Regione, di tenerne conto. “Il governo regionale può andare avanti ignorando queste valutazioni- precisa Giansiracusa- Ne ha facoltà. E’ opportuno, però, che quantomeno ne sia adeguatamente a conoscenza”. L’assessore puntualizza, però, anche un altro aspetto della vicenda. “Sono stato oggetto di accuse- ricorda l’esponente dell’esecutivo comunale- secondo cui io sarei responsabile di presunti ritardi. Non è così, perché la Soprintendenza parlava di un termine di 80 giorni concessi al Comune per fare la sua parte, anche se successivamente si è deciso di accelerare il percorso. Il consiglio comunale ha dichiarato chiaramente di aderire alla proposta di perimetrazione, ma ha voluto sottolineare alcuni aspetti tecnici. Discuterne significa evitare straschichi futuri”.

 




Incidente in autostrada. Tra i feriti, una donna incinta condotta in elisoccorso al Cannizzaro

Incidente stradale questa mattina nella galleria San Demetrio dell’autostrada Siracusa- Catania, in direzione del capoluogo etneo. Per cause in corso di accertamento, quattro autovetture si sono scontrate, provocando il lieve ferimento di quattro persone, tra le quali una donna incinta che è stata trasportata in ospedale con l’elisoccorso a scopo cautelativo. Carreggiata chiusa per diverse ore e traffico paralizzato in direzione nord con uscita obbligata sulla statale 193 allo svincolo di Lentini.
 




Floridia. Un mini-market di "erba" in casa, minorenne in manette

Aveva avviato un piccolo laboratorio di confezionamento di droga in casa. Per questo un minorenne, incensurato, disoccupato è stato arrestato ieri in flagranza di reato dai carabinieri di Floridia. L’accusa di cui dovrà rispondere è detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. I militari, nell’ambito di un servizio di controllo a carico di persone e luoghi ritenuti “sensibili” per lo spaccio o il consumo di droghe, hanno perquiisto l’abitazione del giovane. All’interno del suo appartamento hanno rinvenuto 650 grammi di marijuana, suddivisa in 72 dosi, confezionate con della carta stagnola e pronte per essere smerciate, e due panette avvolti nel cellophan, ancora da confezionare. Altra droga era nascosta in due scatole di profumo, allo scopo di confonderne l’odore. Quando i carabinieri hanno fatto irruzione nella sua abitazione, il giovane ha assicurato di non possedere stupefacente. Un atteggiamento che i militari definiscono “non collaboratvivo”, ma che non ha impedito agli investigatori di recuperare, nel salotto, l’intero quantitavido di droga. Il presunto spacciatore è stato accompagnato nella casa di prima accoglienza per minorenni di Catania.




Floridia. Un mini-market di "erba" in casa, minorenne in manette

Aveva avviato un piccolo laboratorio di confezionamento di droga in casa. Per questo un minorenne, incensurato, disoccupato è stato arrestato ieri in flagranza di reato dai carabinieri di Floridia. L’accusa di cui dovrà rispondere è detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. I militari, nell’ambito di un servizio di controllo a carico di persone e luoghi ritenuti “sensibili” per lo spaccio o il consumo di droghe, hanno perquiisto l’abitazione del giovane. All’interno del suo appartamento hanno rinvenuto 650 grammi di marijuana, suddivisa in 72 dosi, confezionate con della carta stagnola e pronte per essere smerciate, e due panette avvolti nel cellophan, ancora da confezionare. Altra droga era nascosta in due scatole di profumo, allo scopo di confonderne l’odore. Quando i carabinieri hanno fatto irruzione nella sua abitazione, il giovane ha assicurato di non possedere stupefacente. Un atteggiamento che i militari definiscono “non collaboratvivo”, ma che non ha impedito agli investigatori di recuperare, nel salotto, l’intero quantitavido di droga. Il presunto spacciatore è stato accompagnato nella casa di prima accoglienza per minorenni di Catania.