Siracusa verso il nuovo Prg, confronto al Vermexio tra amministratori, tecnici, associazioni

Il nuovo assetto urbanistico da dare alla città. Su questo tema si confronteranno amministratori e tecnici martedì mattina, alle 10, nel salone “Borsellino” di palazzo Vermexio. Il momento di approfondimento è stato voluto dal sindaco, Giancarlo Garozzo e dall’assessore all’Urbanistica, Paolo Giansiracusa, come fase preparatoria alla definizione delle direttive generali che faranno da cornice al piano regolatore generale di Siracusa. All’incontro prenderà parte anche l’assessore regionale al Territorio, Mariarita Sgarlata, la soprintendente ai Beni culturali, Beatrice Basile, l’ingegnere capo del Genio Civile, Nazzareno Mannino e il dirigente del settore Pianificazione del ComunE, Emanuele Fortunato. Potranno partecipare, con il loro contributo di idee, i rappresentanti di enti, associazioni e portatori di interesse. Il passaggio successivo sarà l’adozione di una delibera specifica da parte della giunta e, infine, il voto del consiglio comunale.
 




Siracusa. La Liberazione alla Casa del cinema, a Villa Reimann "Una vita difficile" di Risi con Sordi

Villa Reimann diventa “casa del cinema”. La sera del 25 aprile, ospiterà la proiezione di “Una vita difficile”, fil di Dino Risi con Alberto Sordi e Lea Massari, per celebrare l’anniversario della Liberazione e fornire uno spunto di riflessione su una rappresentazione dell’Italia “ancora inedita e spiazzante”. Protagonista della storia, un partigiano durante la guerra, giornalista dopo, infine segretario di un industriale, Silvio Magnozzi, interpretato da Sordi. Una delle migliori rappresentazioni storiche dell’Italia dell’immediato dopoguerra. L’intento è quello di celebrare la Festa della Liberazione senza retorica, ma rinnovando il rito dello stare insieme e del condividere un’idea attraverso il cinema. L’ingresso è gratuito.
 




Siracusa. La Liberazione alla Casa del cinema, a Villa Reimann "Una vita difficile" di Risi con Sordi

Villa Reimann diventa “casa del cinema”. La sera del 25 aprile, ospiterà la proiezione di “Una vita difficile”, fil di Dino Risi con Alberto Sordi e Lea Massari, per celebrare l’anniversario della Liberazione e fornire uno spunto di riflessione su una rappresentazione dell’Italia “ancora inedita e spiazzante”. Protagonista della storia, un partigiano durante la guerra, giornalista dopo, infine segretario di un industriale, Silvio Magnozzi, interpretato da Sordi. Una delle migliori rappresentazioni storiche dell’Italia dell’immediato dopoguerra. L’intento è quello di celebrare la Festa della Liberazione senza retorica, ma rinnovando il rito dello stare insieme e del condividere un’idea attraverso il cinema. L’ingresso è gratuito.

 




Siracusa. Crisi di nervi dopo aver perso al gioco, Cafiso: "E' ludopatia, ecco come riconoscerla"

“Con la ludopatia non si gioca. E’ una patologia seria, che può avere conseguenze nefaste sulla vita di chi ne resta prigioniero”. Lo psicoterapeuta, Roberto Cafiso mette in guardia con parole chiare da una dipendenza che prende sempre più piede anche in provincia di Siracusa. L’episodio della donna di 48 anni, che qualche sera fa, dopo avere perso mille euro alle slot machine, in preda all’ira ha impugnato un bastone, distruggendo la macchinetta di una nota sala Bingo della città, da la misura di quanto incontrollabili possano essere le conseguenze di un “vizio” che è riduttivo definire tale. “Le persone che si dedicano al gioco d’azzardo entrano in molti casi in un meccanismo di cui non sono coscienti. Credono di poter smettere quando vogliono, ma non è così- prosegue Cafiso- Nemmeno quando si accorgono di perdere del denaro riescono a fermarsi. Al contrario, spesso, vanno avanti, non solo nella speranza di rifarsi, ma per il semplice gusto di giocare ancora, di provare quelle sensazioni di piacere nei pochi secondi che intercorrono tra il tentativo e il risultato. E’ la dopamina a farli spingere oltre, un neurotrasmettitore che produce piacere”. Non si tratta, quindi, di un percorso necessariamente legato alla possibilità di vincere denaro e non avrebbe troppo a che fare, quindi, nemmeno con la speranza di poter far fronte, in maniera “semplice”,  alla crisi economica. “Il meccanismo si attiva anche quando il gioco non prevede l’impiego di denaro- puntualizza Cafiso- Succede persino quando ci si dedica a giochi (ad esempio nei social network)  in cui si mette alla prova la propria astuzia. In quel caso è una sfida con sé stessi”. L’aspetto fondamentale resta la dipendenza, “esattamente come nel caso degli assuntori di droghe”. Non è un caso se le strutture sanitarie pubbliche, i Sert, offrono un servizio dedicato proprio ai giocatori d’azzardo e alle cosiddette nuove dipendenze. “E’ gratuito- puntualizza Cafiso- e sarebbe opportuno che i familiari o gli amici di persone che si dedicano in maniera compulsiva al gioco intervenissero, indirizzandole verso un percorso di questo tipo, che prevede diversi programmi, alcuni di gruppo, altri singoli, che consentono di uscire da una situazione davvero problematica da cui, da soli, a volte, non si riesce a venir fuori”.




Siracusa. Crisi di nervi dopo aver perso al gioco, Cafiso: "E' ludopatia, ecco come riconoscerla"

“Con la ludopatia non si gioca. E’ una patologia seria, che può avere conseguenze nefaste sulla vita di chi ne resta prigioniero”. Lo psicoterapeuta, Roberto Cafiso mette in guardia con parole chiare da una dipendenza che prende sempre più piede anche in provincia di Siracusa. L’episodio della donna di 48 anni, che qualche sera fa, dopo avere perso mille euro alle slot machine, in preda all’ira ha impugnato un bastone, distruggendo la macchinetta di una nota sala Bingo della città, da la misura di quanto incontrollabili possano essere le conseguenze di un “vizio” che è riduttivo definire tale. “Le persone che si dedicano al gioco d’azzardo entrano in molti casi in un meccanismo di cui non sono coscienti. Credono di poter smettere quando vogliono, ma non è così- prosegue Cafiso- Nemmeno quando si accorgono di perdere del denaro riescono a fermarsi. Al contrario, spesso, vanno avanti, non solo nella speranza di rifarsi, ma per il semplice gusto di giocare ancora, di provare quelle sensazioni di piacere nei pochi secondi che intercorrono tra il tentativo e il risultato. E’ la dopamina a farli spingere oltre, un neurotrasmettitore che produce piacere”. Non si tratta, quindi, di un percorso necessariamente legato alla possibilità di vincere denaro e non avrebbe troppo a che fare, quindi, nemmeno con la speranza di poter far fronte, in maniera “semplice”,  alla crisi economica. “Il meccanismo si attiva anche quando il gioco non prevede l’impiego di denaro- puntualizza Cafiso- Succede persino quando ci si dedica a giochi (ad esempio nei social network)  in cui si mette alla prova la propria astuzia. In quel caso è una sfida con sé stessi”. L’aspetto fondamentale resta la dipendenza, “esattamente come nel caso degli assuntori di droghe”. Non è un caso se le strutture sanitarie pubbliche, i Sert, offrono un servizio dedicato proprio ai giocatori d’azzardo e alle cosiddette nuove dipendenze. “E’ gratuito- puntualizza Cafiso- e sarebbe opportuno che i familiari o gli amici di persone che si dedicano in maniera compulsiva al gioco intervenissero, indirizzandole verso un percorso di questo tipo, che prevede diversi programmi, alcuni di gruppo, altri singoli, che consentono di uscire da una situazione davvero problematica da cui, da soli, a volte, non si riesce a venir fuori”.




Siracusa. Marijuana addosso, denunciati due ventunenni

Detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Con questa accusa sono stati denunciati due giovani di 21 anni, siracusani. I due ventunenni sono stati sorpresi  dagli uomini delle Volanti con 12, 5 grammi di marijuana. Uno di loro è stato denunciato anche per guida senza patente.




Pachino. Confezionano droga in via Rubera, denunciati due giovani

La polizia li sorprende nei pressi di via Rubera mentre confezionano marijuana, per un peso complessivo di 12 grammi, utilizzando un bilancino di precisione. Per questo due giovani di 19 anni, di Pachino, sono stati denunciati per detenzione ai fini di spaccio.




Siracusa. Dopo 18 anni di precariato, contratti a tempo indeterminato per 64 lsu dell'Asp

Contratti a tempo indeterminato per 64 ex lsu dell’Asp di Siracusa. Saranno firmati oggi pomeriggio nel corso di una cerimonia fissata per le 17 nella sala riunioni della direzione generale. Mario Zappia incontrerà gli operatori, in servizio da circa 18 anni . Si tratta di 37 operatori tecnici e 27 coadiutori amministrativi. I lavoratori socialmente utili sono in tutto 184. La graduatoria è stata stilata sulla base dell’anzianità di servizio, dopo una prova di idoneità a cui si è sottoposto tutto il personale precario lo scorso dicembre. Alla cerimonia di oggi pomeriggio prenderanno parte anche i direttori sanitario e amministrativo, Anselmo Madeddu e Vincenzo Magnano, insieme al direttore dell’Unità operativa Affari Generali e Risorse Umane, Eugenio Bonanno.




Siracusa. Pena definitiva per un sorvegliato speciale, 8 mesi da scontare in carcere

Torna in carcere Roberto De Carolis, 59 anni, siracusano. Gli agenti della Squadra Mobile gli hanno notificato un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Siracusa. L’uomo dovrà espiare una pena di 8 mesi di reclusione per inosservanza degli obblighi legati alla sorveglianza speciale cui era sottoposto.




Siracusa. Cimitero off limits per i disabili, niente scivoli e rampe di accesso

Cimitero inaccessibile ai disabili. Un’impresa impossibile, per chi ha difficoltà di deambulazione, l’ ingresso alla palazzina B. Per raggiungere il piano superiore, infatti,  è necessario utilizzare le scale, prive di scivoli che abbattano le barriere architettoniche. “Soltanto chi è accompagnato da gente volenterosa- protesta un lettore di SiracusaOggi.it – ha la possibilità di fare visita ai propri defunti. Inaccettabile, soprattutto se si considera che si tratta di edifici di recente costruzione. I cittadini meno fortunati si trovano costretti a subire un’umiliazione e spesso preferiscono rinunciare e tornare a casa con un comprensibile senso di frustrazione”.