Contrasto alla criminalità, controlli straordinari fra Noto e Rosolini

Controlli straordinari del territorio tra Noto e Rosolini. Li hanno condotti ieri i carabinieri della Compagnia di Noto, insieme ai colleghi della Compagnia d’intervento operativo del battaglione Carabinieri Sicilia. L’attività è stata condotta con l’impiego di 12 pattuglie. Sono stati controllati 95 persone e 89 veicoli. Sequestrate 6 patenti di guida ed elevate 18 contravvenzioni al Codice della Strada. Rientrano nell’ambito di tale attività anche gli arresti di due presunti spacciatori .




Siracusa. Angela Nobile a "The Voice", le sue emozioni raccontate dall'insegnante di canto

Un’emozione forte, la gioia di poter cantare su un palco prestigioso, davanti ad una giuria importante e a milioni di spettatori e di ottenere lo sperato “si”. Barbara Catera, insegnante di canto di Angela Nobile racconta i retroscena della partecipazione della cantante siracusana a “The Voice of Italy”, il noto talent show di Rai 2. “Seguiamo Angela da anni- racconta Barbara Catera- e abbiamo sempre avuto la certezza che il suo sia un talento autentico. Ha una bella voce e lavora con impegno e soprattutto con grande passione. E’ cresciuta tanto in questi cinque anni. Le delusioni non sono mancate, ma ha sempre trovato la forza di rialzarsi con determinazione e di andare avanti nel suo percorso”. Angela Nobile ha 27 anni, una ragazza timida, che nel canto riesce ad esprimere le sue emozioni e a tirare fuori tutta la sua personalità. Ha scelto di far parte della squadra del coach J-Ax, preferendolo a Piero Pelù, che l’avrebbe voluta nel suo gruppo. “Mentre la vedevo cantare – continua la sua insegnante di canto- ero forse più tesa di lei. Le immagini andate in onda lo hanno reso, credo, evidente. Un momento indimenticabile per tutti noi, che abbiamo sempre creduto in lei e nelle sue potenzialità”. Un’altra siracusana, dopo Federica Buda,  fa parlare,dunque, di sé a “The Voice of Italy”, motivo d’orgoglio per i suoi amici e per i suoi concittadini, che incrociano le dita per lei.




Siracusa. Angela Nobile a "The Voice", le sue emozioni raccontate dall'insegnante di canto

Un’emozione forte, la gioia di poter cantare su un palco prestigioso, davanti ad una giuria importante e a milioni di spettatori e di ottenere lo sperato “si”. Barbara Catera, insegnante di canto di Angela Nobile racconta i retroscena della partecipazione della cantante siracusana a “The Voice of Italy”, il noto talent show di Rai 2. “Seguiamo Angela da anni- racconta Barbara Catera- e abbiamo sempre avuto la certezza che il suo sia un talento autentico. Ha una bella voce e lavora con impegno e soprattutto con grande passione. E’ cresciuta tanto in questi cinque anni. Le delusioni non sono mancate, ma ha sempre trovato la forza di rialzarsi con determinazione e di andare avanti nel suo percorso”. Angela Nobile ha 27 anni, una ragazza timida, che nel canto riesce ad esprimere le sue emozioni e a tirare fuori tutta la sua personalità. Ha scelto di far parte della squadra del coach J-Ax, preferendolo a Piero Pelù, che l’avrebbe voluta nel suo gruppo. “Mentre la vedevo cantare – continua la sua insegnante di canto- ero forse più tesa di lei. Le immagini andate in onda lo hanno reso, credo, evidente. Un momento indimenticabile per tutti noi, che abbiamo sempre creduto in lei e nelle sue potenzialità”. Un’altra siracusana, dopo Federica Buda,  fa parlare,dunque, di sé a “The Voice of Italy”, motivo d’orgoglio per i suoi amici e per i suoi concittadini, che incrociano le dita per lei.




Siracusa. Anche siracusani nelle grotte di Balza Acradina? Italiani in Movimento: "Lì regna un degrado assoluto"

C’è una città “invisibile” tra le rocce di Balza Acradina. Tre aree, probabilmente altrettante piccole comunità, gruppi di persone che non hanno alternative abitative e che nelle grotte che fino a qualche anno fa ospitavano, nel periodo natalizio, il presepe vivente, vivono davvero, non è difficile immaginare tra quanti disagi. Eppure, negli ultimi tempi, quella che sembrava la soluzione estrema di pochi rappresenta una realtà condivisa da diversi nuclei di persone, a testimonianza di un crescente disagio sociale, con casi e dinamiche diversi fra loro, ma con un minimo comune denominatore, l’esigenza di un tetto sotto cui dormire. Domenica scorsa, l’associazione “Italiani in Movimento” ha organizzato, come preannunciato con ampio anticipo, una “Giornata per l’Ambiente” scegliendo come luogo da ripulire proprio balza Acradina. Non era un mistero che alcune grotte fossero abitate e SiracusaOggi  ha realizzato un ampio reportage in proposito (leggi qui), mostrando lo stato in cui versa una delle aree simbolo del capoluogo, che ospitò la visita di papa Giovanni Paolo II in occasione della consacrazione del Santuario della Madonna delle Lacrime. I volontari di “Italiani in movimento”, però, non si aspettavano di ritrovarsi di fronte ad una sorta di “città parallela” e di incontrare persone che hanno raccontato le loro difficoltà, la loro sofferenza, la mancanza di alternative. “Quella a cui avevamo pensato- racconta Giuseppe Giganti, che guida l’associazione – era una giornata ecologica. Volevamo ripulire una zona così importante, ma così poco attenzionata del capoluogo. Ci siamo trovati, invece, di fronte persone che vivono in un profondo degrado, in condizioni igienico-sanitarie che definire allarmanti è un eufemismo. Che nel 2014 si possa ancora vivere in quello stato- prosegue Giganti- è allucinante”. L’idea che gli organizzatori della giornata per l’ambiente si sono fatti è che balza Akradina sia suddivisa in tre zone. “Ci è sembrato di capire -continua Giganti – che una parte è abitata da rumeni, mentre in un altro lato della balza vivono dei nord-africani. La possibilità a cui non pensavamo affatto è quella che ci sia anche una “fetta” abitata, molto probabilmente, da italiani, magari nostri concittadini”. L’esponente di “Italiani in Movimento”  non spiega altrimenti l’esistenza di oggetti, in alcune grotte, che sono tipici del modo di vivere italiano. “Dal tipo di stoviglie, agli oggetti della vita quotidiana, con elementi di usanze locali- prosegue Giganti- e perfino oggetti che lasciano ipotizzare che in quelle famiglie ci possano essere anche dei bambini”. L’esponente di “Italiani in Movimento” racconta di avere incontrato alcuni degli “ospiti” di balza Akradina. “Alcuni cittadini romeni ci hanno raccontato, con le lacrime agli occhi, la difficile vita che sono costretti a condurre. Ci hanno chiesto aiuto, come hanno detto di avere già fatto in passato, rivolgendosi ad alcune istituzioni, senza esito. Quando siamo arrivati nei pressi delle abitazioni di fortuna di alcuni ragazzi africani, abbiamo notato una certa reticenza iniziale, la preoccupazione che fossimo lì per danneggiarli. Non era così, ovviamente ed è stato subito chiarito. Anche loro ci hanno detto di sperare in una casa dignitosa”. Giganti lancia un appello agli enti che, in un modo o nell’altro, hanno competenza in materia, “perché quelle persone non devono essere lasciate sole, ma anche perché balza Acradina deve ritrovare il decoro perduto”.




Siracusa. Anche siracusani nelle grotte di Balza Acradina? Italiani in Movimento: "Lì regna un degrado assoluto"

C’è una città “invisibile” tra le rocce di Balza Acradina. Tre aree, probabilmente altrettante piccole comunità, gruppi di persone che non hanno alternative abitative e che nelle grotte che fino a qualche anno fa ospitavano, nel periodo natalizio, il presepe vivente, vivono davvero, non è difficile immaginare tra quanti disagi. Eppure, negli ultimi tempi, quella che sembrava la soluzione estrema di pochi rappresenta una realtà condivisa da diversi nuclei di persone, a testimonianza di un crescente disagio sociale, con casi e dinamiche diversi fra loro, ma con un minimo comune denominatore, l’esigenza di un tetto sotto cui dormire. Domenica scorsa, l’associazione “Italiani in Movimento” ha organizzato, come preannunciato con ampio anticipo, una “Giornata per l’Ambiente” scegliendo come luogo da ripulire proprio balza Acradina. Non era un mistero che alcune grotte fossero abitate e SiracusaOggi  ha realizzato un ampio reportage in proposito (leggi qui), mostrando lo stato in cui versa una delle aree simbolo del capoluogo, che ospitò la visita di papa Giovanni Paolo II in occasione della consacrazione del Santuario della Madonna delle Lacrime. I volontari di “Italiani in movimento”, però, non si aspettavano di ritrovarsi di fronte ad una sorta di “città parallela” e di incontrare persone che hanno raccontato le loro difficoltà, la loro sofferenza, la mancanza di alternative. “Quella a cui avevamo pensato- racconta Giuseppe Giganti, che guida l’associazione – era una giornata ecologica. Volevamo ripulire una zona così importante, ma così poco attenzionata del capoluogo. Ci siamo trovati, invece, di fronte persone che vivono in un profondo degrado, in condizioni igienico-sanitarie che definire allarmanti è un eufemismo. Che nel 2014 si possa ancora vivere in quello stato- prosegue Giganti- è allucinante”. L’idea che gli organizzatori della giornata per l’ambiente si sono fatti è che balza Akradina sia suddivisa in tre zone. “Ci è sembrato di capire -continua Giganti – che una parte è abitata da rumeni, mentre in un altro lato della balza vivono dei nord-africani. La possibilità a cui non pensavamo affatto è quella che ci sia anche una “fetta” abitata, molto probabilmente, da italiani, magari nostri concittadini”. L’esponente di “Italiani in Movimento”  non spiega altrimenti l’esistenza di oggetti, in alcune grotte, che sono tipici del modo di vivere italiano. “Dal tipo di stoviglie, agli oggetti della vita quotidiana, con elementi di usanze locali- prosegue Giganti- e perfino oggetti che lasciano ipotizzare che in quelle famiglie ci possano essere anche dei bambini”. L’esponente di “Italiani in Movimento” racconta di avere incontrato alcuni degli “ospiti” di balza Akradina. “Alcuni cittadini romeni ci hanno raccontato, con le lacrime agli occhi, la difficile vita che sono costretti a condurre. Ci hanno chiesto aiuto, come hanno detto di avere già fatto in passato, rivolgendosi ad alcune istituzioni, senza esito. Quando siamo arrivati nei pressi delle abitazioni di fortuna di alcuni ragazzi africani, abbiamo notato una certa reticenza iniziale, la preoccupazione che fossimo lì per danneggiarli. Non era così, ovviamente ed è stato subito chiarito. Anche loro ci hanno detto di sperare in una casa dignitosa”. Giganti lancia un appello agli enti che, in un modo o nell’altro, hanno competenza in materia, “perché quelle persone non devono essere lasciate sole, ma anche perché balza Acradina deve ritrovare il decoro perduto”.




Lentini. L'Asp gli chiude l'attività, lui sfoga la sua rabbia seminando il panico negli uffici. Arrestato 63enne

Danneggiamento aggravato e continuato e interruzione di pubblico servizio. Dovrà rispondere Mario Micale, 63 anni, catanese residente ad Augusta. L’uomo è stato arrestato ieri mattina dagli agenti del commissariato di Lentini, insieme ai carabinieri. Micale avrebbe subito un provvedimento di chiusura della sua attività commerciale. Una misura adottata dall’unità operativa Igiene, Alimenti e Nutrizione dell’Asp, che l’uomo non avrebbe accettato di buon grado. Al contrario, fortemente contrariato, Micale avrebbe danneggiato una vetrata degli uffici dell’azienda sanitaria provinciale, introducendosi subito dopo all’interno dei locali e turbando impiegati e presenti, tanto da indurli a fuggire.All’uomo sono stati concessi inizialmente i domiciliari. Poco dopo, però, gli agenti lo avrebbero sorpreso fuori casa. A quel punto è stato arrestato e rinchiuso nel carcere di Cavadonna.




Un po' di Siracusa nella prima sede italiana di Facebook. Cristiana Cutrona tra i progettisti

Una siracusana d’adozione nel team di progettisti della prima sede italiana di Facebook. Un prestigioso incarico quello conferito a Cristiana Cutrona, milanese cresciuta a Siracusa, ex studentessa del liceo classico “Gargallo”.  L’idea della  squadra di architetti di cui fa parte  è stata scelta dal colosso di Mark Zuckerberg , che ha affidato a Cristiana Cutrona e ai suoi colleghi la realizzazione della sede milanese di “Fb”. Un percorso perfettamente in linea con lo spirito di Facebook quello seguito prima di ottenere il “via libera”. “Si è sviluppato tutto quasi interamente on line- racconta la professionista – Nessun pregiudizio da parte di questo importante cliente, al contrario di quanto, purtroppo, accade ancora in Italia, dove si è “architetti emergenti” anche quando si hanno 47 anni come me e si vantano parecchi anni di esperienza alle spalle. In questo caso soltanto l’idea contava. E’ stata ritenuta convincente e si è scelto di puntare su di noi, riconoscendoci la professionalità richiesta”. Singolare l’idea sviluppata. La prima sede italiana del più noto social network del mondo avrà una connotazione unica. “Il bando – continua l’ex “gargallina” – prevedeva che si seguissero le linee guida di Facebook, ma che fossero coniugate con qualcosa che potesse rendere la sede di Milano riconoscibile rispetto a qualunque altra sede”. Lo stabile di Facebook in Italia assomiglierà, così,  ad una latteria, ma con spazi organizzati secondo le più moderne impostazioni lavorative. “Da un po’ di tempo è stata abbandonata l’idea di un’organizzazione  gerarchica- spiega Cristiana Cutrona- Si punta sul lavoro di squadra e, di conseguenza, cambia anche il modo di stare nello spazio, di organizzarlo”. Degli anni trascorsi a Siracusa, l’architetto di Facebook conserva ricordi indelebili. “Il mio percorso di studi al liceo “Gargallo”, il contatto quotidiano con l’arte e con i luoghi di questa città- racconta- mi è risultato prezioso dal punto di vista professionale come umano. L’arte ti aiuta a decodificare le complessità e questo si traduce in un valore aggiunto”.




Siracusa. Operazione Trinacria, polizia e Guardia di Finanza passano al setaccio la città

Si chiama “operazione Trinacria” quella condotta ieri dalle Volanti e dalla squadra Mobile di Siracusa, insieme a personale cinofilo della Guardia di Finanza. Le forze dell’ordine hanno effettuato posti di controllo nei punti nevralgici di accesso e di uscita dal centro abitato, con particolare attenzione alle zone di via Columba, via Necropoli del Fusco, viale Epipoli, Belvedere e zona Targia.Nel corso del controllo straordinario del territorio sono state controllate 42 persone e 36 veicoli; due le perquisizioni effettuate. Sequestrato un grammo di marijuana, segnalata una persona all’autorità amministrativa. Elevato, infine, un verbale per violazioni al Codice della strada.




Pachino. Ruba in un appartamento ma si ferisce, le tracce di sangue la inchiodano. In manette "Lupin" al femminile

Come in una fiction televisiva, le tracce di sangue lasciate in un appartamento che avrebbe tentato di svaligiare la “incastrano”. Gli agenti del commissariato di Pachino hanno arrestato, ieri, Maria Grazia Salerno, 48 anni, pachinese. Per lei l’accusa è di furto aggravato in abitazione. Secondo quanto ricostruito dalla polizia, la donna avrebbe forzato la veneziana di un appartamento, infranto il vetro e si sarebbe introdotta nell’abitazione alla ricerca di denaro. Avrebbe trovato 45 euro e sarebbe subito dopo fuggita. Si sarebbe, però, ferita, lasciando tracce ematiche in diversi luoghi della casa messa a soqquadro. Gli agenti hanno rinvenuto tracce analoghe nei pressi dell’abitazione della donna, già nota alle forze dell’ordine. Le analisi condotte dalla Scientifica hanno confermato i sospetti degli investigatori, supportati anche dal rinvenimento delle banconote. La donna è stata posta ai domiciliari.




Pachino. Ruba in un appartamento ma si ferisce, le tracce di sangue la inchiodano. In manette "Lupin" al femminile

Come in una fiction televisiva, le tracce di sangue lasciate in un appartamento che avrebbe tentato di svaligiare la “incastrano”. Gli agenti del commissariato di Pachino hanno arrestato, ieri, Maria Grazia Salerno, 48 anni, pachinese. Per lei l’accusa è di furto aggravato in abitazione. Secondo quanto ricostruito dalla polizia, la donna avrebbe forzato la veneziana di un appartamento, infranto il vetro e si sarebbe introdotta nell’abitazione alla ricerca di denaro. Avrebbe trovato 45 euro e sarebbe subito dopo fuggita. Si sarebbe, però, ferita, lasciando tracce ematiche in diversi luoghi della casa messa a soqquadro. Gli agenti hanno rinvenuto tracce analoghe nei pressi dell’abitazione della donna, già nota alle forze dell’ordine. Le analisi condotte dalla Scientifica hanno confermato i sospetti degli investigatori, supportati anche dal rinvenimento delle banconote. La donna è stata posta ai domiciliari.