Siracusa.Lavoro "nero",sanzioni per quarantamila euro e attività sospese.Imprenditori "costretti" a mettere in regola i dipendenti

Sanzioni per oltre 40 mila euro ad imprenditori della provincia di Siracusa che avrebbero impiegato,nelle proprie aziende, lavoratori in nero. E’ il risultato di uno specifico servizio condotto, nel mese di gennaio, dal nucleo Carabinieri dell’ispettorato del Lavoro per il contrasto al lavoro irregolare nel commercio, nei pubblici esercizi e nel settore edile. L’attività ha riguardato 16 imprese locali: quattro edili, due ristoranti, 7 bar-pasticceria, un pub, una ludoteca ed un panificio. All’interno di 5 di queste aziende, i militari hanno sorpreso 7 lavoratori “in nero” , di cui 4 in imprese edili, uno in una ludoteca, uno in un pub ed uno in un panificio. Un fenomeno, quello del lavoro “in nero” che trova terreno particolarmente fertile in un periodo di crisi e “spending review” come quello attuale. “Più facile – spiegano i carabinieri approfittare dello stato di bisogno del lavoratore che, con la prospettiva di un lavoro, si piega ad accettare trattamenti non regolari”. Non è solo un problema di mancanza di tutela in caso di infortunio o di assistenza. E’ chiaro, infatti, che la mancanza di contributi annulla, di fatto, il periodo lavorativo irregolare, togliendo la possibilità di accedere al trattamento pensionistico. Come prevede la legge, agli imprenditori che impiegavano personale “in nero” è stata intimata la sospensione dell’attività. Tutti hanno subito messo in regola i propri dipendenti, così da ottenere la riapertura degli esercizi. In Sicilia sarebbe più difficile, per le forze dell’ordine, svolgere questo tipo di attività. Potrebbe subentrare, infatti, con la finanziaria regionale, un problema di carenza di risorse. Aspetto che, comunque, garantiscono i carabinieri di Siracusa, non li distoglierà dal proprio impegno su questo versante.




Siracusa. "Degrado all'istituto Costanzo. Intollerabili ritardi". Monito di Castagnino al Comune

“L’istituto comprensivo “Costanzo” continua a versare in pessime condizioni, nonostante lo scorso dicembre l’amministrazione comunale avesse garantito interventi immediati”. Forte la denuncia del consigliere comunale Salvo Castagnino del Nuovo Centro Destra al termine di un sopralluogo, questa mattina, all’interno della scuola di viale Santa Panagia. “Il Comune dispone dei fondi necessari per la manutenzione dei locali scolastici- spiega Castagnino- Eppure studenti e docenti sono ancora costretti a sopportare una situazione intollerabile”. Castagnino pala di servizi igienici inaccessibili, di perdite di acqua a cui non si pone rimedio, di porte sigillate con del nastro adesivo, di tetti bucati con le travi a vista, di crepe sul prospetto. “L’assessorato all’edilizia scolastica ne è perfettamente a conoscenza- prosegue il consigliere di minoranza- ma sulla vicenda sembra calato il silenzio, con tutti i rischi che ne conseguono”. Castagnino chiede interventi immediati, a garanzia della sicurezza di alunni e personale. “Inutile fare annunci a cui non seguono fatti concreti- conclude l’ex assessore comunale- Lacune come queste devono avere la priorità assoluta”.




Siracusa. Ginnasio Romano, Marzana (M5S): "Assurdo lasciarlo nell'incuria". Proposta "low cost" per riqualificarlo

“Il Ginnasio Romano non deve essere un “sito minore”, ma ricevere le cure che merita”. La deputata nazionale del “Movimento 5 Stelle” si unisce con toni duri alla protesta delle sezioni locali del movimento politico di Beppe Grillo. Dopo il sopralluogo effettuato nel sito archeologico, l’indice della parlamentare di opposizione è puntato contro le istituzioni locali. “Stiamo parlando di un luogo di inestimabile valore storico e culturale- ricorda Marzana- eppure è la trascuratezza l’unico elemento che lo caratterizza. Assurdo che il Ginnasio Romano venga lasciato fuori dagli itinerari turistici e che lo si tenga aperto soltanto nelle mattine dei giorni feriali”. Marzana non contesta il lavoro svolto dal personale della forestale. “Ma non basta – chiarisce la parlamentare del “M5s”- Occorre, invece, un’efficace valorizzazione”. Il “Movimento 5 stelle” e “Meet up” hanno proposto una riqualificazione del sito archeologico a basto costo. “Basterebbe spostare l’attuale ingresso nella più fruibile e comoda via Rubino – ribadisce Marzana – e ripristinare un cancello decoroso con tanto di cartello esplicativo, nelle varie lingue, che ne indichi gli orari di accesso. Mentre dalla parte dell’attuale accesso, oggi ricoperto da vegetazione incolta, si potrebbe creare una piazzola munita di info-point per l’accoglienza dei turisti”. La deputata “pentastellata” auspica che su questa vicenda possa innescarsi “un circuito virtuoso che veda istituzioni e cittadini lavorare insieme per un obiettivo comune”.
 




Sortino. Puntate irregolari, denunciato il titolare di un centro scommesse

Il centro scommesse era regolarmente autorizzato, ma la raccolta e la trasmissione delle puntate avrebbero violato le norme di legge. Per questo la polizia amministrativa, al termine di un’attività di controllo che ha riguardato diversi comuni della provincia di Siracusa, ha denunciato il titolare di un centro scommesse di Sortino, un giovane di 30 anni. Gli agenti del Pas, nell’ambito dello stesso servizio, hanno sorpreso una coppia di coniugi in una rivendita di tabacchi munita di apparecchi da gioco, completamente assorbiti dal gioco, tanto da disinteressarsi della figlia, una bimba di tre anni, che per un considerevole lasso di tempo sarebbe rimasta senza controllo all’interno dell’esercizio commerciale




Augusta. Rubano la ringhiera del Faro Santa Croce, due arresti

Furto aggravato e danneggiamento di opere pubbliche. E’ l’accusa con cui, ieri pomeriggio, gli agenti del commissariato hanno arrestato Domenico Intagliata, 48 anni e Salvatore Mandragona, 40 anni, entrambi di Augusta. I due uomini sarebbero stati sorpresi mentre caricavano su un furgone dieci metri circa di ringhiera posta ai margini della strada adiacente la scogliera del Faro Santa Croce. A entrambi sono stati concessi gli arresti domiciliari.
 




Siracusa. Riparte il servizio di trasporto scolastico

Sarà riattivato mercoledi mattina il servizio di trasporto scolastico per gli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado di Siracusa. La garanzia arriva dall’assessore comunale alle Politiche scolastiche, Alessio Lo Giudice. Nel caso degli alunni delle scuole superiori, il servizio sarà limitato a chi frequenta le prime e le seconde classi e risiede in zone periferiche non servite dai mezzi Ast.




Avola. Torna in libertà la donna accusata di una truffa commessa in Polonia diciassette anni fa

Torna in libertà Ewa Grazyna Ditkowska, la donna polacca arrestata il 29 gennaio scorso dai carabinieri di Avola in esecuzione di un mandato d’arresto europeo emesso dalla Polonia per truffa. L’udienza di convalida, celebrata dinnanzi al presidente della prima sezione penale della Corte d’Appello di Catania, si è conclusa con l’accoglimento della tesi prospettata dal difensore della donna, l’avvocato Stefano Andolina , ritenendo non sussistenti le esigenze cautelari per l’applicazione di una misura coercitiva. La donna avrebbe commesso una truffa nel ’97, quando insieme ad un’altra persona avrebbe effettuato, per le forze dell’ordine polacche,  un acquisto per 676 euro, non pagandone il corrispettivo.




Siracusa. "Bugie in chiave elettorale agli operatori del 118", Vinciullo mette in guardia i lavoratori

“Non è vero che ci sono 600 lavoratori in esubero tra gli operatori del 118”. Non è solo una rassicurazione quella che parte dal deputato regionale, Vincenzo Vinciullo. La sua è anche un’accusa, una protesta per  un “modus operandi”, che attribuisce ad alcuni esponenti politici regionali, che sarebbe mirato, a suo avviso, a carpire la fiducia di una fascia di cittadini, preoccupandola inutilmente per poi ottenerne il consenso elettorale. Un’astuzia sulla pelle dei siciliani, secondo il parlamentare regionale del Nuovo Centro Destra. “Sulla pelle dei lavoratori del 118 – esorta Vinciullo- si evitino inutili speculazioni clientelari ed elettorali. Le dichiarazioni di questi giorni sono fuorivianti, creano inutili tensioni fra i lavoratori che, invece, sono nel numero massimo previsto in quanto 400 sono, nel frattempo diventati “Oss” e 149 sono, invece, impiegati in servizi secondari”.Il deputato regionale siracusano conclude il suo intervento con un avvertimento a chi , secondo lui, si starebbe preparando il terreno per i prossimi appuntamenti elettorali. “Impedirò in ogni modo- chiarisce Vinciullo- che lo si faccia in questo modo”.




Siracusa. Tares, lettera di "M5s" e "Meet up" al sindaco. "Pronti a scendere in piazza"

Una lettera al sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo e quattro richieste ben precise. Il Movimento 5 stelle di Siracusa e Meet up Grilli Aretusei hanno chiuso con un documento indirizzato all’amministrazione comunale l’incontro convocato per esaminare i problemi legati alla Tares. Il documento parla di “una voce, un grido, una richiesta ed una speranza che parte da questa città. Sappiamo- scrivono i rappresentanti del M5s- che il debito dello Stato italiano ammonta a più di 2 mila miliardi di euro e che la responsabilità non è imputabile alle attuali amministrazioni e forse nemmeno a quelle precedenti. Le amministrazioni locali incidono per non più del 6 per cento nel totale del debito nazionale. Ai Comuni viene chiesto di coprire al 100 per cento le spese del servizio di igiene urbana, maggioranza una tassa che va allo Stato”. Per i firmatari della lettera aperta, si tratta di un modo per “lavarsene le mani e lasciare i cittadini in balia del buono o cattivo tempo” . L’applicazione della Tares sarà, secondo i “grillini”, la “mazzata finale per centinaia di famiglie, attività commerciali, imprese. Il colpo mortale per chi cerca di resistere tra mille difficoltà e incertezze”. Considerazioni che deriverebbero da un “sondaggio” condotto in città dagli esponenti del Movimento 5 stelle e Meet up. Hanno incontrato cittadini , commercianti, piccoli imprenditori, in molti casi- raccontano i rappresentanti del movimento politico di Beppe Grillo- non più soltanto preoccupati, ma addirittura rassegnati alle enormi difficoltà a cui vanno incontro. Le richieste contenute nella lettera parlano di : “rimodulazione immediata del tributo al 20% come previsto dalla legge per il disservizio costante registrato nella raccolta dei rifiuti; applicazione della legge sulla raccolta differenziata che obbliga gli enti ad effettuarla al 65 per cento; tornare, per il 2013, alle Tarsu, approfittando della legge 124 del 2013, che concede questa possibilità, aggiungendo la maggiorazione dei 30 centesimi al metro quadrato. Infine, la ripianificazione del servizio su proposta “Rifiuti Zero” che porterebbe all’eliminazione pressoché totale del “rifiuto” e del costo di smaltimento producendo, addirittura, “economia virtuosa” dalla vendita delle materie prime con vantaggi immediati per le casse comunali”. Ma non è a questo che si fermano le richieste avanzate al sindaco. “Faccia la voce forte con l’Igm, che gestisce male e da troppo tempo un servizio fondamentale per il benessere e lo sviluppo della città”. Inutile, per il “M5s” e Meet up,  “staccare una multa di 90 mila  euro per mancato svolgimento del servizio, se allo stesso tempo si fa un bonifico di un milione e mezzo di euro per pagare proprio quel servizio che non viene svolto”. La lettera contiene anche un’altra ipotesi da valutare per la futura organizzazione del servizio: interrompere il rapporto con la ditta che gestisce la raccolta dei rifiuti e la pulizia delle strade per costituire, salvaguardando i livelli occupazionali, una società di lavoratori. Sul tema Tares il gruppo non sembra intenzionato a mollare. Nel caso di mancate risposte, non è escluso che si possa scendere in piazza.




Siracusa.Tassa soggiorno, "Noi albergatori" ricorre al Tar.Italia: "Vogliono solo gestire gli introiti dell'imposta"

Approda al Tar di Catania la querelle relativa all’istituzione della tassa di soggiorno a Siracusa. L’associazione “Noi Albergatori” ha proposto ricorso al tribunale amministrativo per l’annullamento della delibera con cui il consiglio comunale ha dato, lo scorso novembre, il “via libera” all’imposta ed al relativo regolamento. L’associazione degli albergatori, che rappresenta il 78 per cento degli imprenditori di settore in città, motiva il provvedimento con “la necessità di porre il turismo al centro della politica economica siracusana”. Duro il presidente, Giuseppe Rosano, che accusa l’amministrazione Garozzo di non avere tenuto conto del piano strategico che gli albergatori avevano consegnato al sindaco per indicargli la strada “del miglioramento dei servizi e aumentare le opportunità di sviluppo turistico. Nessuna interlocuzione- tuona Rosano – è mai avvenuta”. “Noi albergatori” aveva proposto la cogestione dei proventi della tassa di soggiorno, così da avere la certezza che le somme non fossero utilizzate per “risanare i disastrosi bilanci comunali, ma unicamente a sostegno del turismo, come avviene in altri comuni d’Italia”. Proposta respinta. Gli albergatori che aderiscono all’associazione parlano anche di “illegittima tempistica e perfino di “abuso di provvedimento d’urgenza”. “Ad appena tre giorni dalla delibera- spiega Rosano- l’imposta di soggiorno era già in vigore, senza fornire agli albergatori lo spazio temporale necessario all’adozione delle misure di comportamento e adattamento anche nei confronti della clientela e non tenendo conto delle norme di carattere generale sulle imposizioni tributarie”. Motivo di rammarico anche l’esclusione, dall’imposizione della tassa di soggiorno, di alcune categorie di strutture ricettive. Non pagano i clienti degli ostelli della gioventù, né gli agriturismo. Secca la replica dell’assessore comunale al Turismo, Francesco Italia. “L’associazione “Noi albergatori”- commenta il vice sindaco- ha il solo obiettivo di pensare ai propri interessi, non di certo a quelli della collettività. Questi imprenditori non  hanno a cuore lo sviluppo turistico ed economico del territorio. Il loro sguardo è puntato esclusivamente sul proprio orticello. Dimostrano, con la posizione assunta, di essere motivati solo dal desiderio di gestire direttamente i proventi dell’imposta di soggiorno. E’ questo che chiedevano. Per il resto la concertazione c’è stata, anche in occasioni pubbliche”. Poi Italia si fa ancora più chiaro. “Questo gruppo di imprenditori non è affatto un’associazione di categoria – ribadisce il vice sindaco- ma un numero di persone che, non essendo riuscite a portare a termine il colpo di mano ipotizzato, per gestire direttamente dei fondi pubblici attraverso un consorzio, fanno la guerra immotivatamente all’amministrazione comunale. Tutte le parti in causa vengono tenute in considerazione- prosegue l’assessore- e lo dimostra anche la decisione di istituire una consulta. La nostra intenzione è quella di pianificare insieme il futuro della città- conclude Francesco Italia-  ma se ci arrocca ancora in posizioni del genere, non riusciremo ad andare da nessuna parte”. Dalla parte degli albergatori si schiera il gruppo consiliare  “Progetto Siracusa”, da sempre contrario al provvedimento, che reputa “errato sia nella forma, sia nella sostanza. Alle porte dell’alta stagione e con la crisi che attanaglia il settore turistico- sostiene “Progetto Siracusa”-  si è aperta un’altra ferita che sarà difficile rimarginare”.
(foto: Italia e Rosano negli studi di FM Italia per parlare di tassa di soggiorno)