Siracusa. La Dieta Mediterranea, patrimonio dell'Umanità. Un incontro per spiegarne i benefici

“Gli assoluti benefici della dieta mediterranea: Patrimonio dell’Umanità”. E’ il tema di un’iniziativa della delegazione siracusana dell’Accademia italiana della Cucina, con cui si è inaugurato il nuovo anno accademico. Riconoscimento a Vittorio Pianese per “avere totalizzato nel 2013 il maggior numero di presenze alle attività della delegazione”. Il simpòsiarca dell’incontro accademico,  Giuseppe Romano ha proposto, di seguito, uno spaccato storico, scientifico e culturale intenso, sintetico e attuale sui vantaggi dell’alimentazione mediterranea.“La dieta mediterranea (come entità scientificamente dimostrata) nasce da studi el Prof. Ancel Keys –  ha esordito Romano “Il 16 novembre 2010 la Dieta Mediterranea è stata inserita fra i patrimoni dell’UNESCO. Nel 2011 l’American College of Cardiology ha inserito, invece, questo tipo di dieta, fra i provvedimenti terapeutici da adottare per ridurre nelle popolazioni l’incidenza di malattie cardiovascolari, tumori, ipertensione arteriosa, diabete mellito tipo2, obesità”. Ulteriori conferme in tale direzione  le nuove linee guida americane 2013 sui fattori di rischio nelle malattie cardiovascolari”. La Dieta Mediterranea, appartiene all’alimentazione “povera” praticata dai popoli abitanti sulle terre bagnate dal Mar Mediterraneo. Consiste nell’assunzione di una alta percentuale di carboidrati (pane, pasta, olio, formaggi, noci, mandorle, frutta, verdura, cereali, legumi, spezie) oltre il 60 per cento del fabbisogno giornaliero, utilizzazione di pesce (pesce azzurro, tonno), poca carne rossa (una volta la settimana, o del tutto assente), poca carne bianca (pollame e affini). E’ la dieta dei nostri nonni rivisitata più volte e rivalorizzata in modo assoluto dagli studi scientifici. La Dieta Mediterranea sarà ambasciatrice all’Expo 2015 di uno stile di vita.




Siracusa. Compravendita di immobili popolari e cooperative, stasera il voto del consiglio comunale

Torna in aula questa sera il consiglio comunale di Siracusa. Dopo la turbolenta seduta di ieri sera, che ha acceso gli animi dei consiglieri per ben 80 minuti, prima che si approvasse il nuovo regolamento del consiglio comunale dei ragazzi (leggi qui), maggioranza e opposizione torneranno a confrontarsi sulle nuove norme sulla vendita di alloggi di edilizia popolare e convenzionata e per le controdeduzioni ai rilievi mossi dalla Corte dei Conti sui bilanci comunali varati dal 2007 al 2010. Basteranno 16 presenti perché la seduta, in seconda convocazione, sia valida. L’assise cittadina dovrà pronunciarsi sull’adeguamento normativo che riguarda gli alloggi in cooperativa o popolari. La prima novità riguarderebbe i titolari di case costruite su aree avute in concessione dal Comune e che adesso potranno diventare proprietà a tutti gli effetti, con prezzi che dovrebbero aggirarsi intorno ai 7 mila euro per ogni alloggio. Ci dovrebbe, inoltre, essere il mantenimento del diritto di superficie. La rinuncia alla proprietà comporterebbe il passaggio delle case al patrimonio comunale allo scadere dei 99 anni della concessione. Per gli alloggi popolari, invece, il Comune dovrebbe poter togliere il vincolo sul prezzo, mettendo il proprietario nelle condizioni di vendere l’immobile ad un prezzo più vicino al valore di mercato.




Siracusa. Parco archeologico, manca il parere del Comune. Cetti Vinci: "Uno scandalo"

“Un silenzio incomprensibile e deleterio quello del Comune di Siracusa sulla perimetrazione del Parco archeologico Siracusa”. Il termine entro il quale l’amministrazione comunale avrebbe dovuto esprimere il proprio parere, da inoltrare alla Regione, è scaduto, ma del documento non ci sarebbe ancora traccia. Grave inadempienza, secondo la consigliera comunale, Cetty Vinci che ha affrontato l’argomento ieri sera in consiglio comunale, stigmatizzando l’atteggiamento della maggioranza su un “argomento di vitale importanza per il nostro territorio e per il rilancio del turismo culturale. Entro 45 giorni dalla trasmissione degli atti da parte della Soprintendenza ai Beni culturali- ricorda Vinci- il Comune avrebbe dovuto dire la sua. Non lo ha fatto e, cosa ancora più grave, nessuno si prende il disturbo di renderne conto alla cittadinanza”. Per l’esponente di minoranza la responsabilità sarebbe anche dei consiglieri. “La conferenza dei capigruppo fa orecchio da mercante perfino su una richiesta, protocollata il 14 ottobre scorso, che aveva in calce la mia firma e quella di altri 12 colleghi, con cui si chiedeva di esaminare la vicenda in consiglio comunale, per avere tutti i chiarimenti del caso e comunicare ai cittadini quale sia l’idea del Comune e quale percorso si vorrebbe tracciare”. Il numero di firmatari della richiesta comporterebbe l’urgenza dell’ordine del giorno. “E’ sotto gli occhi di tutti che il mancato inserimento dell’argomento, a distanza di mesi dalla proposta, sia il segno di una evidente trascuratezza che è difficile comprendere”. In realtà, i 45 giorni  concessi al Comune per esprimere il proprio parere sulla perimetrazione del parco della Neapolis, non sarebbe perentorio. Ci sarebbe ancora tempo e dalla Soprintendenza sarebbero arrivate delle rassicurazioni in tal senso. “Non posso accettare, però- osserva Cetty Vinci- che mi si dica che, comunque, la Regione può andare avanti a prescindere dall’amministrazione comunale. E’ nostro interesse pronunciarci. Non vedo la ragione per cui si dovrebbe attendere che da Palermo si decida il da farsi”. Ulteriore motivo di malcontento, secondo la consigliera di minoranza, il fatto che altri comuni della provincia di Siracusa, impegnati in perimetrazioni di siti archeologici, abbiano già completato i rispettivi iter, con il coinvolgimento dei consigli comunali e con tutta la documentazione pronta. A queste considerazioni, Vinci ne aggiunge anche altre, relativi al modo in cui attualmente viene gestito il parco archeologico di Siracusa. “Una gestione scellerata- la definisce- che comporta introiti ben al di sotto delle possibilità dei nostri siti”.




Siracusa. Strade malandate, Lo Giudice: "Con il prossimo Bilancio fondi per la manutenzione straordinaria"

“Per definirla una strada serve un eccesso di ottimismo. Per percorrerla, un enorme coraggio”. Un lettore di SiracusaOggi parla in questi termini di viale Epipoli, da anni “vittima” di una carenza che, soprattutto nei mesi invernali, rende la strada praticamente impercorribile. Succede soprattutto nei giorni di pioggia. Bastano poche ore, un temporale qualsiasi, per il viale, con tutti i disagi che ne conseguono. La foto che invia alla redazione risale allo scorso fine settimana, dopo le ultime piogge. “E’ una strada troppo pericolosa- protesta Ivan- Il rischio che l’auto rimanga in panne è del 90 per cento. A peggiorare ulteriormente la situazione- prosegue il lettore di SiracusaOggi- ha contribuito purtroppo la rotatoria realizzata. Ostacola ulteriormente il deflusso delle acque, arrivando all’assurdo. Da troppo tempo si parla della soluzione al problema, ma nessuno fa nulla di concreto”. Lo stato in cui versano le strade della città, in centro come in periferia, sarebbe al centro dell’attenzione dell’assessore ai Lavori Pubblici, Alessio Lo Giudice. L’esponente della giunta Garozzo ha annunciato questa mattina su Fm Italia, l’intenzione di reperire i fondi necessari per la manutenzione straordinaria di diverse arterie cittadine. “E’ chiaro- premette l’assessore- che il problema è soprattutto di natura economica. La maggior parte delle situazioni critiche riguarda vicende datate, che risalgono addirittura a decenni fa. Le amministrazioni comunali che ci hanno preceduto non si sono occupate della manutenzione ordinaria, così adesso la necessità diventa straordinaria. Lavori molto impegnativi e costosi”. Lo Giudice assicura il proprio impegno. “Lo abbiamo già dimostrato con una prima tranche di interventi, a cui ne seguirà a breve una seconda, con un nuovo bando prossimo alla pubblicazione. Cerchiamo di tamponare, nell’immediato, le situazioni su cui si può subito intervenire, ma è con il prossimo bilancio che conto di reperire le risorse necessarie per avviare un lavoro ad ampio raggio”. Un approccio politico, quindi, oltre che tecnico quello a cui fa riferimento l’assessore ai Lavori Pubblici. In merito al problema di Epipoli, legato alla necessità di realizzare il Canale di Gronda, per cui servono consistenti somme, Lo Giudice prospetta una soluzione. “Crediamo di avere individuato una strada per reperire i finanziamenti necessari- assicura non spingendosi oltre-E spero di avere, a breve, delle conferme”. L’esponente della giunta comunale riconosce che “non occuparsi adeguatamente delle strade cittadine si traduce anche in un danno economico per l’ente. E’ chiaro che chiunque incorra in problemi , con la propria auto, il proprio mezzo a due ruote o a piedi, a causa di un cattivo stato di manutenzione della viabilità, ottiene il diritto ad un risarcimento. Non è certamente questo quello di cui il Comune ha bisogno”. Inutile, secondo Lo Giudice, sperare di ottenere fondi europei per questo ambito. “E’ molto piu’ semplice accedervi per progetti di opere nuove che per la manutenzione dell’esistente”. Infine un passaggio sui lavori di via Puglia. “Risolveremo alla svelta i problemi che si sono venuti a creare a seguito delle ultime piogge- conclude l’assessore- ma quantomeno stiamo parlando di una strada in fase di realizzazione secondo tutti gli standard previsti”.




Noto. Oggi pomeriggio l'ultimo saluto alle vittime della tragedia di contrada Romanello

Saranno celebrati questo pomeriggio, alle 15,30, nella Cattedrale di Noto i funerali delle vittime del tragico incidente di sabato notte in contrada Romanello. La città è sotto shock. Il sindaco, Corrado Bonfanti ha proclamato il lutto cittadino e ieri mattina anche i compagnetti della piccola Marisol hanno voluto manifestare il proprio dolore ed il proprio affetto nei confronti dell’amichetta che non c’è più. Sul suo banco, vuoto, un biglietto: “Ciao, Marisol”.




Siracusa.Lavoro "nero",sanzioni per quarantamila euro e attività sospese.Imprenditori "costretti" a mettere in regola i dipendenti

Sanzioni per oltre 40 mila euro ad imprenditori della provincia di Siracusa che avrebbero impiegato,nelle proprie aziende, lavoratori in nero. E’ il risultato di uno specifico servizio condotto, nel mese di gennaio, dal nucleo Carabinieri dell’ispettorato del Lavoro per il contrasto al lavoro irregolare nel commercio, nei pubblici esercizi e nel settore edile. L’attività ha riguardato 16 imprese locali: quattro edili, due ristoranti, 7 bar-pasticceria, un pub, una ludoteca ed un panificio. All’interno di 5 di queste aziende, i militari hanno sorpreso 7 lavoratori “in nero” , di cui 4 in imprese edili, uno in una ludoteca, uno in un pub ed uno in un panificio. Un fenomeno, quello del lavoro “in nero” che trova terreno particolarmente fertile in un periodo di crisi e “spending review” come quello attuale. “Più facile – spiegano i carabinieri approfittare dello stato di bisogno del lavoratore che, con la prospettiva di un lavoro, si piega ad accettare trattamenti non regolari”. Non è solo un problema di mancanza di tutela in caso di infortunio o di assistenza. E’ chiaro, infatti, che la mancanza di contributi annulla, di fatto, il periodo lavorativo irregolare, togliendo la possibilità di accedere al trattamento pensionistico. Come prevede la legge, agli imprenditori che impiegavano personale “in nero” è stata intimata la sospensione dell’attività. Tutti hanno subito messo in regola i propri dipendenti, così da ottenere la riapertura degli esercizi. In Sicilia sarebbe più difficile, per le forze dell’ordine, svolgere questo tipo di attività. Potrebbe subentrare, infatti, con la finanziaria regionale, un problema di carenza di risorse. Aspetto che, comunque, garantiscono i carabinieri di Siracusa, non li distoglierà dal proprio impegno su questo versante.




Siracusa. "Degrado all'istituto Costanzo. Intollerabili ritardi". Monito di Castagnino al Comune

“L’istituto comprensivo “Costanzo” continua a versare in pessime condizioni, nonostante lo scorso dicembre l’amministrazione comunale avesse garantito interventi immediati”. Forte la denuncia del consigliere comunale Salvo Castagnino del Nuovo Centro Destra al termine di un sopralluogo, questa mattina, all’interno della scuola di viale Santa Panagia. “Il Comune dispone dei fondi necessari per la manutenzione dei locali scolastici- spiega Castagnino- Eppure studenti e docenti sono ancora costretti a sopportare una situazione intollerabile”. Castagnino pala di servizi igienici inaccessibili, di perdite di acqua a cui non si pone rimedio, di porte sigillate con del nastro adesivo, di tetti bucati con le travi a vista, di crepe sul prospetto. “L’assessorato all’edilizia scolastica ne è perfettamente a conoscenza- prosegue il consigliere di minoranza- ma sulla vicenda sembra calato il silenzio, con tutti i rischi che ne conseguono”. Castagnino chiede interventi immediati, a garanzia della sicurezza di alunni e personale. “Inutile fare annunci a cui non seguono fatti concreti- conclude l’ex assessore comunale- Lacune come queste devono avere la priorità assoluta”.




Siracusa. Ginnasio Romano, Marzana (M5S): "Assurdo lasciarlo nell'incuria". Proposta "low cost" per riqualificarlo

“Il Ginnasio Romano non deve essere un “sito minore”, ma ricevere le cure che merita”. La deputata nazionale del “Movimento 5 Stelle” si unisce con toni duri alla protesta delle sezioni locali del movimento politico di Beppe Grillo. Dopo il sopralluogo effettuato nel sito archeologico, l’indice della parlamentare di opposizione è puntato contro le istituzioni locali. “Stiamo parlando di un luogo di inestimabile valore storico e culturale- ricorda Marzana- eppure è la trascuratezza l’unico elemento che lo caratterizza. Assurdo che il Ginnasio Romano venga lasciato fuori dagli itinerari turistici e che lo si tenga aperto soltanto nelle mattine dei giorni feriali”. Marzana non contesta il lavoro svolto dal personale della forestale. “Ma non basta – chiarisce la parlamentare del “M5s”- Occorre, invece, un’efficace valorizzazione”. Il “Movimento 5 stelle” e “Meet up” hanno proposto una riqualificazione del sito archeologico a basto costo. “Basterebbe spostare l’attuale ingresso nella più fruibile e comoda via Rubino – ribadisce Marzana – e ripristinare un cancello decoroso con tanto di cartello esplicativo, nelle varie lingue, che ne indichi gli orari di accesso. Mentre dalla parte dell’attuale accesso, oggi ricoperto da vegetazione incolta, si potrebbe creare una piazzola munita di info-point per l’accoglienza dei turisti”. La deputata “pentastellata” auspica che su questa vicenda possa innescarsi “un circuito virtuoso che veda istituzioni e cittadini lavorare insieme per un obiettivo comune”.
 




Sortino. Puntate irregolari, denunciato il titolare di un centro scommesse

Il centro scommesse era regolarmente autorizzato, ma la raccolta e la trasmissione delle puntate avrebbero violato le norme di legge. Per questo la polizia amministrativa, al termine di un’attività di controllo che ha riguardato diversi comuni della provincia di Siracusa, ha denunciato il titolare di un centro scommesse di Sortino, un giovane di 30 anni. Gli agenti del Pas, nell’ambito dello stesso servizio, hanno sorpreso una coppia di coniugi in una rivendita di tabacchi munita di apparecchi da gioco, completamente assorbiti dal gioco, tanto da disinteressarsi della figlia, una bimba di tre anni, che per un considerevole lasso di tempo sarebbe rimasta senza controllo all’interno dell’esercizio commerciale




Augusta. Rubano la ringhiera del Faro Santa Croce, due arresti

Furto aggravato e danneggiamento di opere pubbliche. E’ l’accusa con cui, ieri pomeriggio, gli agenti del commissariato hanno arrestato Domenico Intagliata, 48 anni e Salvatore Mandragona, 40 anni, entrambi di Augusta. I due uomini sarebbero stati sorpresi mentre caricavano su un furgone dieci metri circa di ringhiera posta ai margini della strada adiacente la scogliera del Faro Santa Croce. A entrambi sono stati concessi gli arresti domiciliari.