Siracusa. Sclerosi multipla, convegno dedicato ai giovani

La riabilitazione, la sessualità, gli aspetti psicologici di una malattia, la sclerosi multipla, che in Italia colpisce 65 mila persone, 5 mila in Sicilia, 500 a Siracusa. Sabato il salone “Mons. Baranzini” del Santuario della Madonna delle Lacrime ospiterà un incontro dedicato soprattutto ai giovani con sclerosi multipla. L’iniziativa è promossa dall’Aism, partendo dal presupposto che la malattia viene spesso diagnosticata tra i 20 e i 30 anni, “proprio nell’età più ricca di progetti, quando si investe nella vita familiare e lavorativa, nei sogni, nei progetti, negli affetti. Cronica, imprevedibile ed invalidante la sclerosi multipla è una delle più gravi malattie del sistema nervoso centrale” – spiega in una nota l’associazione – Ogni anno vengono diagnosticati 2000 nuovi casi: uno ogni 4 ore. Di questi nuovi casi, ogni anno, 1.200 sono donne. L’incontro prenderà il via alle 10. Tra gli interventi previsti, quello del dott. Sebastiano Bucello, dirigente medico dell’Uoc neurologia all’ospedale Muscatello di Augusta che parlerà di “Sm: dalla diagnosi allo stare insieme”; il dottor Franco Cirillo, direttore scientifico della Fondazione Sant’Angela Merici che tratterà “La riabilitazione, nuovo approccio bio-psico-sociale”. Quindi una testimonianza da parte di un socio Aism, Valeria Ferla; e concluderà il dottor Vincenzo Maria Romeo, psicoterapeuta e sessuologo, che si soffermerà su “Sm e sessualità”. “Purtroppo la sclerosi multipla – ha detto il presidente Paolo Battaglia – viene spesso diagnosticata in un età particolare, dopo i 20 anni, quando terminata la scuola superiore si comincia a progettare la propria vita: studi, lavoro, famiglia. Oppure intorno ai 30 anni, quando magari quel progetto di vita ha cominciato a realizzarsi. Noi vogliamo spiegare che bisogna in fretta superare quello stato di smarrimento iniziale, perchè con la sclerosi multipla si può stare insieme. Oggi i farmaci e la riabilitazione ci permettono di avere una buona qualità di vita. E poi un giovane con la sm non è mai solo”.




Siracusa. Forza Italia 2.0, sabato i "nomi" di chi aderisce. Prestigiacomo: "Con noi tanti amministratori e politici"

Centinaia di adesioni di amministratori e politici della provincia di Siracusa a Forza Italia 2.0. Le preannuncia una nota della deputata Stefania Prestigiacomo, che sabato mattina alle 10, all’Open Land di viale Epipoli a Siracusa, presenterà ufficialmente, insieme al senatore Bruno Alicata, il movimento che fa capo all’ex presidente del consiglio, Silvio Berlusconi. Tra gli ingressi registrati ci sarebbero quelli di una parte degli ex di “Cantiere Popolare”, ormai lontani dal deputato regionale Pippo Gianni. Vicino a Forza Italia sarebbe anche l’ex parlamentare regionale e rappresentante del “Movimento per l’autonomia” Pippo Gennuso, in prima fila in occasione della prima uscita ufficiale del movimento a Siracusa. “E’ una Forza Italia, diversa rispetto a quella del ’94- spiegano Prestigiacomo e Alicata- che vuole riavvicinarsi alla gente attraverso una presenza viva sul territorio e che ha sempre alla base quei valori della rivoluzione liberale necessaria per rilanciare il Paese. Non sarà mai il partito centrista dei piccoli giochi politici: è il movimento delle idee, della capacità e delle energie necessarie per far risollevare il Paese. Crediamo nelle famiglie, e nelle imprese che il Governo deve sostenere. Ed i consensi ci danno ragione”. Un riferimento anche alla scissione dal gruppo che si riferiva, nel Pdl, al deputato regionale Vincenzo Vinciullo, adesso esponente del Nuovo Centro Destra di Angelino Alfano. “Qualcuno – puntualizza Prestigiacomo – pensava che la scissione ci avrebbe fatto diminuire nei numeri: a noi interessano principalmente i contenuti e forse proprio per questo motivo i sondaggi oggi indicano che, non solo stiamo riprendendo il nostro consenso, ma anzi ne guadagniamo di nuovo, ed ancora ci stiamo riorganizzando. Il mio invito rivolto alla società civile è di non allontanarsi dalla politica che deve sicuramente essere rinnovata, ma deve essere considerata come mezzo per poter esprimere la propria voce, le proprie idee e le proprie difficoltà in Parlamento”




Noto, "pacco bomba alle Poste", ma è un espediente per posticipare un pagamento

Una telefonata anonima alla sala operativa della questura di Siracusa, la segnalazione di un pacco bomba nei locali dell’Ufficio Postale di via Zanardelli, a Noto. L’annuncio dell’imminente esplosione dell’ordigno. E’ accaduto ieri mattina, poco dopo le 10,30. Immediato l’intervento degli uomini del commissariato di Noto, insieme alla polizia municipale. Una volta raggiunti gli uffici, i poliziotti hanno informato il direttore e, con discrezione, avrebbero fatto sgomberare i locali. Fuori dipendenti e numerosi cittadini in coda. Stop anche al traffico veicolare nella zona, incluse le vie limitrofe. Operazioni svolte senza creare troppo allarmismo, ma è chiaro che i residenti della zona e quanti si trovavano negli uffici postali hanno ben compreso cosa stava accadendo.Il sopralluogo si è concluso dopo circa un’ora. Alle 11,30 , allarme rientrato, esito negativo. In altre parole, nessun pacco bomba, solo pacchi da spedire, con contenuti “sicuri”. L’attività degli uffici è, quindi ripresa regolarmente. Nel frattempo la polizia è riuscita a rintracciare l’autore della telefonata anomina, un netino che dovrà rispondere di procurato allarme e interruzione di pubblico servizio. Alla base del gesto, una spiegazione che ha lasciato spiazzati gli stessi poliziotti. Lo ‘scherzo’ non sarebbe stato altro che il tentativo di spostare di un giorno il pagamento di un assegno postale emesso e in scadenza proprio ieri. In casa dell’uomo la polizia ha recuperato anche una sciabola ed un pugnale illegalmente detenuti . Denuncia, quindi, anche per detenzione illegale di armi bianche.




Priolo. Miasmi Ias, verifiche sull'impianto di deodorizzazione e una soluzione-tampone nell'immediato

Un sistema di mattonelle hexa-cover per abbattere i miasmi del depuratore consortile di Priolo. Una soluzione “mobile” e temporanea predisposta dal Cda dell’Ias, la società che gestisce gli impianti di Marina di Priolo, nelle more che si risolva definitivamente il problema, motivo di proteste da parte dei residenti di Priolo e di polemiche, nel tempo, anche di natura politica. L’impianto di abbattimento delle sostanze odorigene sarà oggetto di nuove verifiche, affidate ad un professionista, a cui il Consiglio d’amministrazione conferirà uno specifico incarico, perchè individui eventuali “azioni correttive o integrative che rendano pienamente operativi gli investimenti realizzati in passato”. L’impianto di deodorizzazione dell’Ias, come è noto, è malfunzionante. Per qualcuno addirittura inutile. I miasmi, puzza per dirla in maniera più chiara, arrecano ancora disagi ai cittadini del vicino centro abitato. La presidente della società, Maria Rosaria Battiato sembra, a questo punto del percorso, ottimista. “La sensibilità del consiglio d’amministrazione è l’ulteriore conferma dell’attenzione massima che l’azienda presta al problema delle molestie olfattive – garantisce la presidente dell’Ias – Siamo consapevoli del ruolo strategico che riveste l’impianto nei processi della grande industria e di avere importanti responsabilità in termini di tutela del territorio e del rispetto dell’ambiente; la delibera adottata dal Cda va nella direzione della sicurezza e dell’efficienza degli impianti dando una risposta concreta alle sollecitazioni provenienti dal territorio. Confermiamo la volontà a mantenere una stretta collaborazione ed un dialogo costruttivo con le amministrazioni pubbliche dei centri dell’area industriale”. Da lunedi sarà attivo un nuovo sito internet dell’azienda, attraverso il quale sarà possibile acquisire informazioni su bandi di gara, caratteristiche degli impianti, iniziative e attività svolta.




Lentini. Prenota una vacanza fingendo di essere un poliziotto e paga con un assegno scoperto. Arrestato presunto truffatore

La prospettiva di un bel viaggio di 10 giorni a Varsavia in un albergo della città, con tutti i servizi annessi già prenotati. Il biglietto aereo era pronto. Tutto ben organizzato, ma dietro si sarebbe celata una truffa. Non ai danni del turista, come spesso accade, ma ai danni dell’agenzia di viaggi a cui l’uomo si è rivolto. E’ andata male a Maurizio Di Benedetto, 46 anni, residente a Lentini, arrestato dai Carabinieri della Tenenza di Floridia nella flagranza dei reati di truffa, sostituzione di persona e possesso di segni distintivi contraffatti. L’aspirante turista avrebbe studiato bene il suo piano. Avrebbe raggiunto l’agenzia di viaggi prescelta, presentandosi come appartenente alle forze dell’ordine, con tanto di distintivo e placca con la scritta “Polizia di Stato”. Non avrebbe dimenticato, ovviamente, tesserino con tanto di fotografia. La titolare dell’esercizio non avrebbe avuto alcun dubbio, tanto da accettare, fidandosi del sedicente poliziotto, un assegno postale da mille 530 euro, risultato poi scoperto. L’uomo aveva già in mano i biglietti per sè e per altri compagni di viaggio. Sarebbe partito oggi per una bella vacanza “all inclusive”. I carabinieri, però, durante un servizio di controllo del territorio, soprattutto a carico di “soggetti di interesse operativo”, hanno scoperto la presunta truffa e posto Di Benedetto ai domiciliari. I militari dell’Arma invitano i cittadini a stare attenti, diffidando per chi si spaccia come esponenti delle forze dell’ordine proponendo acquisti, abbonamenti di qualsiasi tipo. L’invito è quello di contattare immediatamente i numeri di emergenza di carabinieri, polizia o guardia di finanza per le verifiche del caso.




Siracusa, denunciati baby pusher. Droga addosso e "attrezzatura" in casa

Detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Con questa accusa ieri pomeriggio gli agenti delle Volanti di Siracusa hanno denunciato tre giovani siracusani, un diciottenne e due minorenni. I giovani, sottoposti a controllo, sono stati trovati in possesso di quasi 5 grammi di marijuana. Nelle loro abitazioni sono stati poi rinvenuti un bilancino di precisione e materiale usato per il confezionamento delle dosi, tra cui due trita erba.




Siracusa. Codice Papadopulo Martirio di Santa Lucia Vergine di Cristo, presentazione domani al Parlatorio delle Monache

Sarà presentato domani mattina al Parlatorio delle Monache annesso alla Chiesa di Santa Lucia alla Badia in piazza Duomo il libro edito da Melino Nerella: “Codice Papadopulo Martirio di Santa Lucia Vergine di Cristo”, codice greco del V secolo tradotto dal Laboratorio di traduzione del Liceo Classico Quintiliano diretto dalla prof.ssa Marilena Crucitti. Il lavoro è parte integrante del progetto “Dal testo alla scena” promosso dal Liceo Classico Quintiliano che ha coinvolto la Deputazione della Cappella di Santa Lucia e
l’Istituto Nazionale del Dramma Antico. Interverranno per il Liceo Classico Quintiliano il dirigente scolastico, Giuseppe Mammano, il vice dirigente, Domenico Cacopardo e la prof.ssa Marilena Crucitti; per la Deputazione della Cappella di Santa Lucia l’avv. Giuseppe Piccione; per l’Istituto Nazionale del Dramma Antico la responsabile dell’archivio storico, Elena Servito e l’attrice e docente dell’Accademia del Dramma Antino Elena Polic Greco. La casa editrice Melino Nerella, infine, sarà rappresentata da Silvio Aparo. Il testo verrà rappresentato domenica 15 Dicembre 2013 alle 21.00 dagli allievi dell’accademia nell’ambito delle celebrazioni dedicate alla Santa Patrona.




Siracusa. "Vivere in una casa sicura", iniziativa di Asp e Federcasalinghe

Un opuscolo per garantirsi la “Tranquillità di vivere in una casa sicura”. Suggerimenti per la sicurezza tra le mura domestiche. Sarà distribuito gratuitamente il 13, 14 e 15 dicembre prossimi all’Antico Mercato di Ortigia, nell’ambito della mostra natalizia di lavori artigianali e artistici organizzata da Federcasalinghe. L’opuscolo è frutto di un’iniziativa del direttore del Sevizio di Prevenzione e Sicurezza negli ambienti di lavoro (Spreseal), Renato Minniti e del responsabile dell’Unità operativa di Educazione alla Salute, Alfonso Nicita.




Priolo. Progetto Go Green, le Saline in un documentario proiettato a Roma

Sono appena rientrati da Roma i 10 ragazzi priolesi che hanno preso parte al Progetto Go Green che da più di un anno e mezzo si svolge presso la Riserva Naturale Orientata “Saline di Priolo”, una delle tre aree protette a livello nazionale (le altre si trovano a Roma e a Milano) che ha ospitato un progetto pilota, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento della Gioventù, che ha dato la possibilità ai govani priolesi di fare diverse esperienze naturalistiche sul campo con la tecnica dell’outdoor education. Numerosi sono stati anche gli educatori coinvolti nel progetto che, secondo le loro professionalità hanno guidato i ragazzi alla scoperta del territorio e dei suoi svariati aspetti naturalistici.Realizzato da Lipu-BirdLife Italia, il progetto Go Green ha offerto ai partecipanti un percorso formativo con lo scopo di farli crescere e formarli in ambito naturalistico.




Lentini. Cane legato da mesi ad una catena, denuncia del partito animalista europeo

Da mesi sarebbe costretto a vivere legato con una catena al balcone dell’appartamento del suo padrone, in Via Della Redenzione, a Lentini. Protagonista, suo malgrado, della vicenda sarebbe un cane della cui sorte si è interessato il partito animalista europeo. L’animale vivrebbe in condizioni precarie, privo di un riparo e impossibilitato a muoversi come la natura vorrebbe. Secondo indiscrezioni, alcuni cittadini, avrebbero già in passato denunciato l’accaduto. Il partito animalista, sollecitato da alcuni residenti della zona, avrebbe contattato i Carabinieri di Lentini e la Polizia Municipale, chiedendo un intervento immediato per sequestrare il cane, come prevede la legge. L’intervento è stato effettuato alle 13:00 di ieri. Il veterinario avrebbe imposto al proprietario di lasciare libero il cane. L’animale non avrebbe ricevuto alcuna cura, nemmeno dal punto di vista igienico e anche all’interno dell’appartamento sarebbero state riscontrate condizioni tutt’altro che ottimali. Il proprietario, in un primo momento, avrebbe assecondato le richieste del medico, per poi legare nuovamente il cane. L’animale non sarebbe, però, stato sequestrato.I legali del partito avrebbero preannunciato l’intenzione di rivolgersi alla Procura della Repubblica.