Siracusa. Stasera il "question time" in consiglio comunale:ecco i quesiti

Interrogazioni a raffica. Risposte immediate da parte del Comune. Questa sera il consiglio torna in aula per la seduta dedicata al cosiddetto “question time”. Gli esponenti di maggioranza ed opposizione hanno consegnato le loro interrogazioni, una cinquantina in tutto,  agli uffici di palazzo Vermexio che stanno terminando , proprio in queste ore, di preparare le risposte che dovrebbero essere fornite da assessori e dirigenti dei diversi settori nel corso della seduta di oggi. Condizionale d’obbligo, visto che non tutti i quesiti sarebbero, in realtà, posti in maniera adeguata. Capiterebbe di leggere interrogazioni tanto vaghe nei loro contenuti quanto, nei fatti, inutili. Domande generiche, infatti, non troverebbero di certo risposte precise e sarebbero la testimonianza di come, alcuni consiglieri comunali, cerchino di rendersi presenti senza troppa fatica, senza, cioè, approfondire temi per individuare eventuali soluzioni. Ci sarebbero le classiche interrogazioni “fotocopia”, ma ce ne sarebero anche di specifiche e puntuali. Diversi tra gli argomenti sui quali saranno forniti chiarimenti sono già stati resi noti, nei giorni scorsi, proprio dai firmatari delle interrogazioni. Non mancano gli spunti di polemica e nemmeno gli indici puntati contro l’amministrazione comunale. E’ il caso dei quesiti posti da Alberto Palestro di “Siracusa Democratica”, a partire da quello che riguarda le vicende legate a quei dipendenti comunali chiamati a restituire mensilmente un’indennità percepita negli anni e che non sarebbe stata dovuta. Secondo indiscrezioni, lo stesso argomento sarebbe affrontato in una decina di altre interrogazioni. Chiarimenti richiesti anche sul destino dei dipendenti  del gruppo “ I PUBBLIC E I & T Servizi”, che cura alcuni servizi informatici e che sarebbe in ritardo con il pagamento degli stipendi. Al centro dell’attenzione anche i problemi atavici del quartiere Epipoli in termini di viabilità e di rischio idraulico in vista della stagione invernale. Ha già fatto discutere anche l’interrogazione di Massimo Milazzo di “Progetto Siracusa” sul destino della barriera arborea di Targia, finanziata in concomitanza con il “G8 Ambiente” di Siracusa, diversi anni fà, con 800 mila euro per 20 mila piantumazioni. Di quella barriera non vi è praticamente traccia. Al Comune, Milazzo chiede di sapere come stiano le cose e cosa intenda fare per ottenere un eventuale risarcimento.  Poi, argomenti ancor più spinosi, come quello su cui focalizzano la loro attenzione Alessandro Acquaviva, Marina Zappula e Cristina Merlino, tutti consiglieri di maggioranza, che chiedono al Comune di rinunciare al ricorso presentato dall’amministrazione Visentin contro l’adozione del piano paesaggistico di Siracusa., così da dare prova della volontà, espressa nel programma elettorale, “di promuovere uno sviluppo eco sostenibile, “volumi zero”.  Fabio Rodante  chiede interventi di contrasto all’abusivismo e di ripristino del decoro urbano e delle condizioni igienico-sanitarie necessarie nelle aree mercatali della città. Attenzione puntata, in particolar modo, sulle condizioni in cui versano i servizi igienici del mercato ortofrutticolo di via Elorina. Oltre a questi temi, di cui si è parlato nei giorni scorsi, tanti altri argomenti saranno affrontati nel corso della seduta, anche se appare probabile che soltanto una parte delle interrogazioni , per ragioni temporali, otterrà subito una risposta. Tanti temi saranno, quindi, riproposti in seguito. Tra i più gettonati: la viabilità in diverse zone della città, i trasporti pubblici, l’igiene urbana, ma soprattutto la tutela paesaggistica del territorio in tutte le sue forme.




Piano paesaggistico di Siracusa: "Il Comune rinunci al ricorso"

Un’interrogazione che mette alla prova l’amministrazione Garozzo su un tema particolarmente spinoso, il piano paesaggistico di Siracusa. La firmano Alessandro Acquaviva, Marina Zappulla e Cristina Merlino, esponenti di maggioranza a palazzo Vermexio. La richiesta è quella di revocare una delibera approvata dalla precedente giunta, retta da Roberto Visentin, con cui il Comune presentava ricorso contro l’adozione, da parte della Regione, del piano di tutela paesaggistica. La vicenda è stata piuttosto articolata e ricca di polemiche. Da una parte le associazioni ambientaliste e gli esponenti politici contrari alla “cementificazione del territorio”, in particolar modo nelle aree tutelate, dall’altra parte i sostenitori della necessità di non arrestare lo sviluppo e di non “ingessare” in territorio. Battaglie aspre, toni alti. Lo scorso mese, il Tar di Catania ha giudicato infondate le osservazioni del Comune , contrario all’adozione del piano paesaggistico perchè privo di Vas, la valutazione ambientale strategia e frutto di decisioni non adeguatamente concertate con i rappresentanti del territorio. Un pronunciamento che, secondo Acquaviva, Zappulla e Merlino darebbe alla nuova amministrazione una ragione in più per arrestare quel percorso di opposizione avviato dalla precedente maggioranza. “Tra i punti più rilevanti contenuti nel programma elettorale di Garozzo, del resto- osservano i tre consiglieri comunali- figura la revisione del piano regolatore generale che, sulla base di una sovrastimata previsione di crescita demogradica, consente nuove opere edilizie diffuse su tutto il territorio, incluse le zone di pregio naturalistiche sottoposte a vincolo indiretto, come nel caso delel Mura Dionigiane”. La revoca di quella delibera, per Acquaviva, Zappulla e Merlino sarebbe la prova della volonta dell’amministrazione comunale di Siracusa di puntare su uno sviluppo eco-sostenibile, basato sul principio dei “volumi zero”.




Siracusa.Le associazioni di categoria: "Si rilanci l'industria, ma con gli altri settori"

“Non è solo l’industria a meritare tutta l’attenzione di istituzioni, sindacati e cittadini. Servono impegno e le giuste misure anche per turismo ed agricoltura, terziario e innovazioni digitali”. Le associazioni di categoria della provincia di Siracusa affidano ad una nota congiunta una serie di considerazioni, prendendo spunto dalla mobilitazione organizzata per il 15 novembre nella zona industriale. “Condividiamo – puntualizzano i vertici di Confindustria, Confapi, CNA, Confartigianato, Confcommercio, Confagricoltura, Cia, Confcooperative, Lega delle cooperative, Confesercenti, Coldiretti, Casartigiani, Agci , Claai – la centralità del tema del rilancio della nostra zona industriale attraverso investimenti sostenibili. Sosteniamo la necessità di sbloccare gli investimenti pubblici e privati incagliati in una politica litigiosa e incapace di decidere e nelle maglie della burocrazia.  Ribadiamo con forza, però – prosegue il comunicato – che occorre anche rilanciare e sostenere gli investimenti negli altri settori importanti per la nostra economia” . Opinione motivata da un’equazione matematica: il lavoro c’è solo in presenza di investimenti e la ricchezza generata aiuta i consumi”. Le imprese, insomma, investono “laddove intravedono condizioni favorevoli e amministrazioni pubbliche efficaci”.




Siracusa. Ritrovato dalla polizia l'anziano scomparso dall' "Umberto I"

Un “tam tam” su Facebook. Un appello, numerose “condivisioni” del post e, dopo qualche ora, la buona notizia. Un anziano siracusano si era allontanato, nella mattinata di ieri, dal pronto soccorso dell’ospedale Umberto Primo, al quale si era rivolto per degli accertamenti. Per ore, nessuna notizia di lui. Immediate le ricerche da parte delle forze dell’ordine. I familiari hanno fatto ricorso anche al più noto social network per chiedere la collaborazione di chi avrebbe potuto eventualmente fornire notizie utili. Numerosi i cittadini che hanno deciso di darsi da fare per aiutare la famiglia, preoccupata per le sorti dell’anziano. Una storia fortunatamente a lieto fine. Protagonista, suo malgrado, dell’episodio un anziano di Priolo, Rosario Ricupero,  ammalato di Alzheimer. Proprio per questo, forse, avrebbe perso la bussola e dopo parecchie ore in giro, nel tentativo  tornare a casa, si sarebbe ritrovato nella zona balneare di Siracusa e avrebbe chiesto aiuto al dipendente di un noto resort di Asparano. Dal lavoratore, che per primo ha prestato soccorso all’uomo, arrivato all’ingresso della struttura ricettiva in camicia e visibilmente provato, è partita la segnalazione alla polizia, che ha subito capito che si trattava di Ricupero. Anche questo racconto è stato pubblicato su Facebook, segno dei tempi e di quanto la rete sia sempre meno “virtuale”.




Caso Inda. Le interviste con Michela Stancheris e Giancarlo Garozzo

Le interviste realizzate con l’assessore regionale Stancheris e il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo in sequenza per i lettori di SiracusaOggi.it. L’esponente della giunta regionale  ha denunciato una gestione non chiara negli anni passati. Conferma, però, che non è a rischio l’attività attuale nè tanto meno il Centenario. E spiega che non c’è nessun collegamento con la candidatura di Siracusa a Capitale Europea della Cultura che sarà dibattuta domani al Ministero, a Roma. Deciso l’intervento del primo cittadino: “bene i controlli ma tuteliamo l’istituzione Inda, patrimonio di Siracusa e voce importante nell’economia siracusana”. Garozzo torna a chiedere con forza che ritorni la normalità con la chiusura della fase commissariale e la sua nomina a presidente, con tanto di cda e soprintendente specie in una fase così delicata. A difesa dell’Inda anche il deputato regionale Enzo Vinciullo. “Giù le mani dall’Istituto, non consentiremo a nessuno di sporcare una Istituzione culturale unica al mondo”.




Cassibile. Trova il coraggio di denunciare le violenze del marito. Arrestato un 32enne marocchino

Ancora una storia di maltrattamenti in famiglia. E’ stata scoperta dai Carabinieri di Cassibile. I militari sono intervenuti in seguito alla denuncia di una donna di 30 anni che ha trovato il coraggio per raccontare una lunga storia di soprusi e vessazioni. Episodi di violenza  cominciati all’inizio del suo rapporto coniugale col marito, un marocchino di 32 anni arrestato per maltrattamenti, lesioni personali e violenza sessuale nei confronti della moglie. Abdelilah Balik, questo il suo nome, sarebbe stato anche incastrato dai primi accertamenti svolti dai Carabinieri sulle vicende familiari dei due coniugi. Balik è stato condotto presso il carcere di Cavadonna dove rimane in attesa di giudizio.

BALIK Abdelilah




Pachino. In fiamme auto in uso alla polizia municipale

Auto in fiamme nella notte a Pachino. Non una vettura qualsiasi. Si trattava, infatti, di un mezzo in uso alla polizia municipale. Elemento da cui possono scaturire diverse ipotesi investigative. Era l’una e 50 quando la Fiat Panda, parcheggiata in via dei Campi, è rimasta coinvolta in un incendio che l’ha completamente distrutta. Sul posto, i vigili del fuoco volontari , raggiunti poco dopo anche dalla squadra di Noto e gli agenti del commissariato di Pachino. Dopo lo spegnimento del rogo, non sarebbero stati rinvenuti elementi che potessero chiarire in maniera inequivocabile l’origine dell’incendio.




Cambio al vertice della Capitaneria di Porto di Siracusa. La Tella sostituisce Sancilio

Cambio al vertice della Capitaneria di Porto di Siracusa. Il passaggio di consegne tra i comandanti Luca Sancilio, che lascia Siracusa dopo tre anni, e Domenico La Tella, che ha prestato servizio, fino a pochi giorni fà, a Messina è previsto per venerdì mattina, nel piazzale antistante la Capitaneria. Una cerimonia aperta al pubblico, annunciata questa mattina, nel corso di una conferenza stampa convocata da Sancilio per i saluti di commiato e, al contempo, per presentare il suo successore. Sancilio ha ripercorso brevemente le principali tappe che hanno contrassegnato il suo mandato a Siracusa. E’ partito dall’emergenza sbarchi degli ultimi mesi, ma ha anche ricordato, tra gli altri momenti importanti dell’attività svolta, il rinvenimento, alcune settimane fà, dei due chili di tritolo a Calabernardo. Poi la vicenda legata alla scomparsa del comandante del peschereccio “Fatima II”, Gianluca Bianca, di cui non si hanno ancora notizie e su cui indaga la magistratura. Sancilio ha parlato di “importanti esperienze umane, oltre che professionali” e di un “territorio che anche in svariate occasioni ha dimostrato di amare il proprio mare, anche attraverso interventi di privati per sostenere iniziative di sensibilizzazione”. Latella è arrivato in città la settimana scorsa. “I primi giorni – ha spiegato- mi sono stati utili per prendere contezza della situazione. Il capitano Sancilio mi ha illustrato ogni dettaglio organizzativo ed ho avuto modo di conoscere il personale di cui mi avvarrò e con cui spero di instaurare un rapporto umano simile a quello instaurato da chi mi sta precedendo. Un aspetto fondamentale, tanto quanto quello professionale”.




Siracusa. Atti osceni per strada, denunciato quarantunenne siracusano

Il “classico” maniaco, intento a toccarsi le parti intime all’interno della propria auto per strada, con la possibilità, evidentemente, che i passanti potessero notare la scena. E’ andata male, però, ad un uomo di 41 anni, siracusano, sorpreso dagli agenti delle Volanti mentre assumeva questo tipo di comportamento. Per lui è scattata la denuncia per atti osceni in luogo pubblico.




Siracusa.Manifestazione contro l'inquinamento. Bernava: "La Cisl non ci sarà"

La Cisl non prenderà parte alla manifestazione del 15 novembre contro l’inquinamento nella zona industriale di Siracusa. Il segretario regionale del sindacato, Maurizio Bernava, è stato chiaro questa mattina, nel corso di un incontro nella sede provinciale di via Arsenale. La Cisl siciliana venerdi sciopererà e il 23 novembre manifesterà a Palermo per chiedere “di affrontare l’emergenza Sicilia con scelte di cambiamento più attente al sociale e allo sviluppo produttivo”. Secondo il segretario regionale i “temi condivisi all’origine per la mobilitazione con i sindaci e i cittadini non possono essere strumentalizzati e annacquati da argomenti individuati, giustamente, a livello nazionale”. Bernava ha scritto agli esponenti del sindacato una lettera in cui spiega le ragioni di questa scelta. In Sicilia – continua il segretario regionale della Cisl – il confronto sociale con la Regione non è ancora partito, non esiste una seria programmazione pluriennale, di crescita e ripresa economica non vi è traccia, abbiamo le più alte addizionali fiscali locali con i peggiori servizi alle comunità; oltre metà dei comuni rischia il dissesto economico/finanziario, il bilancio della Regione è al limite del default, lo stesso Decreto Monti per avviare la spending review e la riorganizzazione amministrativa a livello locale non è stato neanche recepito.»
«In tale contesto, – si legge ancora nella lettera – la manovra di bilancio della Regione rischia di produrre effetti pesanti sul lavoro, peggiorare le condizioni sociali già al limite di pericolose tensioni, ridurre ancora le risorse enti locali ed investimenti, compresa la capacità di cofinanziamento dei Fondi UE. Su questi temi, la Cisl siciliana ha caratterizzato la propria azione sindacale negli ultimi anni, incalzando il Governo regionale, il Parlamento siciliano e gli enti locali a rompere con le pratiche clientelari e dispersive del passato e valorizzare il confronto sociale per avviare politiche di ristrutturazione, riordino e riqualificazione della spesa pubblica in Sicilia.»
Parole a cui si aggiungono quelle del segretario territoriale della Cisl di Ragusa e Siracusa, Paolo Sanzaro.
«La data del 15 novembre – spiega il rappresentante del sindacato – coincide con la giornata di mobilitazione che Enti locali, aziende e sindacato, hanno inteso organizzare per accendere i riflettori sui temi della sicurezza, delle bonifiche, dell’ambiente e del lavoro nella nostra provincia e, più segnatamente, nel triangolo industriale.
La Cisl ritiene che la sovrapposizione di un tema come la legge di stabilità, rischia di annacquare la forza e lo spessore dei temi provinciali inseriti nella piattaforma della mobilitazione.» Bernava punta, invece, l’indice contro Cgil e Uil. Parla di “caduta di stile” ed esprime dispiacere anche per il mancato accoglimento, da parte dei sindaci dei comuni del polo industriale, della proposta di spostare la manifestazione. Dura la chiosa di Bernava: “Dovrebbero ascoltare meno i loro padrini politici”.