Siracusa. Studenti pendolari, tornano i bus pollaio: “Come sardine e senza sicurezza”

Cessato lo stato di emergenza, tornano, in alcuni casi acuiti, i  disagi per gli studenti pendolari che ogni giorno si spostano dai comuni di residenza verso  Siracusa per raggiungere le rispettive scuole (e viceversa). I servizi aggiuntivi che erano stati predisposti  quando dalla Dad, la didattica a distanza, studenti  e personale scolastico sono tornati in classe, in presenza, sono stati soppressi.

Lo scenario che si propone in queste settimane, dunque, secondo quanto lamentano gli studenti degli istituti superiori del capoluogo, è “peggiore del periodo pre-covid. Bus affollati, in cui si sta in piedi e stretti come le sardine. Non è solo un problema di comodità, ovviamente- fanno presente i giovani utenti del servizio- ma come è facile intuire, di sicurezza, la nostra innanzitutto. Nonostante sia cessata l’emergenza, inoltre, continuano a ricordarci che il Covid esiste e circola ancora. Noi dovremmo, dunque, evitare di assembrarci per ragioni di divertimento, possiamo però stare in quelle condizioni ogni giorno, per due volte al giorno, e per tragitti più o meno lunghi”.

I servizi aggiuntivi erano stati garantiti con il ricorso a fondi straordinari messi a disposizione del Governo. L’obiettivo era proprio quello di evitare bus pollaio e di abbassare il rischio di contagio sui mezzi di contagio. Nel caso della provincia di Siracusa si trattava di 20 i bus aggiuntivi su strada: 2 a rinforzo della tratta Augusta-Siracusa; 1 per Buccheri-Siracusa; 1 per Canicattini-Siracusa; un autosnodato per la tratta Cassibile-Siracusa; 1 per Lentini-Carlentini-Francofonte; 2 per la corsa Melilli-Siracusa; 2 da Palazzolo Acreide a Siracusa; 3 autosnodati per la tratta Priolo-San Focà-Siracusa; 2 autosnodati Solarino-Siracusa; 2 bus nella tratta Sortino-Siracusa; 2 Villasmundo-Augusta e 1 per la tratta Villasmundo-Carlentini-Lentini”.

“E’ andata bene per tutto quel periodo- proseguono i giovani utenti- Ma adesso la situazione è davvero assurda. Siamo ammassati come gli animali, non è giusto. Nulla da ridire sulla puntualità, ma gli autobus sono davvero troppo pochi per il numero di ragazzi che usufruiscono del servizio”.

In alcuni casi, sono i Comuni di residenza a farsi carico dei costi del trasporto degli studenti. Ci sono, invece, altre amministrazioni comunali che hanno optato per soluzioni diverse. In questo caso gli studenti, in base alla fascia di reddito, pagano un abbonamento.

Foto: repertorio




“Carenza di medici e infermieri, campagne elettorali strumentali”: Cafeo mette in guardia

“Gravi carenze di medici e infermieri negli ospedali della provincia, intollerabile fare campagna elettorale sulla sanità aprendo nuovi reparti”.

Il deputato regionale di Prima l’Italia, Giovanni Cafeo lancia l’allarme e dall’altra parte punta l’indice in particolar modo contro chi, secondo il parlamentare dell’Ars, starebbe solo facendo campagna elettorale. Il riferimento è chiaro e riguarda l’inaugurazione del reparto di Ginecologia e Ostetricia all’ospedale Di Maria di Avola. Un’attivazione che lascia fortemente perplesso Cafeo, che fa una disamina della situazione attuale in provincia, entrando nel dettaglio delle criticità che ritiene più evidenti, in ogni ospedale del territorio.

Parte da quello di Lentini, che definisce “da allarme rosso- Nel complesso sono 27 gli infermieri mancanti, con una forte criticità in alcuni reparti come Medicina, Geriatria e Ostetricia. In quest’ultimo, ci sono solo 6 ostetriche quando la pianta organica ne prevede 10 mentre sul fronte dei medici mancano 2 ginecologi. Come se non bastasse, ci sono i pensionamenti e le ferie estive che rischiano di creare un buco notevole all’assistenza ai malati”.

“In merito all’ospedale Umberto I di Siracusa – aggiunge l’On. Cafeo – la carenza di infermieri riguarda il reparto di Geriatria dove mancano almeno 8 unità e per sopperire a questa lacuna 5 infermieri sono “in prestito” dal Pronto soccorso che, a sua volta, ha problemi di sovraffollamento”.

“Per quanto concerne l’ospedale Trigona di Noto – spiega ancora Cafeo – occorre mantenere le unità infermieristiche in Ortopedia, per cui è necessario rivedere la pianta organica che prevede uno sfoltimento di personale. Questo è inammissibile, ne va della salute degli utenti, soprattutto della zona sud. Di carenza di infermieri soffre anche l’ospedale Di Maria di Avola come, peraltro, denunciato in più occasioni dalle organizzazioni sindacali”.

Ma a questo si aggiungerebbe un ulteriore paradosso, che ha a che fare con i consultori, in diversi comuni “sprovvisti di ginecologi, la cui assenza viene coperta da un servizio di turnazione che mostra limiti dell’assistenza e nella gestione delle pazienti”.

“Non si può fare campagna elettorale con la sanità – continua Cafeo – per cui l’inaugurazione del reparto di Ginecologia ad Avola è da declinare come un atto di strumentalizzazione politica finalizzato alle amministrative di Avola, a scapito delle esigenze dell’intera collettività, considerato quanto sta accadendo negli ospedali del Siracusano, Di Maria di Avola compreso, sprovvisti di personale necessario per curare i malati”.

“Nessuno è contrario all’apertura – conclude Giovanni Cafeo – ma si tratta solo di un’inaugurazione spot perché non ci sono le condizioni, guardando alle risorse professionali, per garantire la sicurezza, sotto l’aspetto della salute, delle neomamme e dei neonati”.




A Siracusa il nuovo questore. Chi è Benedetto Sanna: dalle indagini sui corleonesi alla Strage di Capaci

Primo giorno  di lavoro a Siracusa e presentazione ufficiale oggi per il nuovo Questore, Benedetto Sanna. Una carriera più che trentennale per il nuovo questore di Siracusa, iniziata nel 1986. Ricco il suo curriculum. E’ stato Direttore del Servizio Reparti Speciali con la responsabilità organizzativa nazionale dei 15 Reparti Mobili, degli 11 Reparti Volo e degli Specialisti della Polizia di Stato.
Giovanissimo, a 26 anni, è stato dirigente del Commissariato di Corelone, dove ha svolto importanti attività investigative sul clan dei Corleonesi.
Ha avuto, una volta entrato nella Dia, un ruolo determinante nell’individuazione degli autori della strage di Capaci.
Fondamentale, successivamente, il suo impegno alla guida del commissariato di Capo D’Orlando, portando a termine indagini investigative sui clan mafiosi dei Nebrodi.
In Calabria, a fine anni ’90, ha diretto il commissariato di Villa San Giovanni, svolgendo numerose attività di contrasto alla ‘ndrangheta. Sempre in Calabria, promosso s Primo Dirigente, nel 2005 è stato assegnato alla Divisione Anticrimine di Reggio, conducendo indagini che hanno condotto al sequestro di centinaia di milioni di euro ai clan mafiosi. Ha anche diretto l’ordine pubblico, nel 2010, nell’ambito della cosiddetta “rivolta di Rosarno”.
Ruolo di primo piano al Reparto Mobile di Milano, coordinando tutti i Reparti Mobili italiani impegnati per le emergenze Tav e anche nella gestione della manifestazione che precedette, nel 2015, l’EXPO.
Coordinatore del Gruppo di Lavoro per il Monitoraggio delle Fasi di Realizzazione delle Strutture Deputate all’Identificazione, all’Accoglienza e alla Gestione dei Migranti e dei Richiedenti Asilo, da oggi guida la Questura di Siracusa.




A Siracusa e Melilli la Pedalata del Messaggio, in bici dalla Puglia per parlare di fibrosi cistica

Tappa a Siracusa, passando per Melilli, per la Pedalata del Messaggio, l’iniziativa charity sportiva a sostegno della ricerca sulla fibrosi cistica, partita ieri da Torre Santa Susanna (BR) alla volta di Palermo: 650 km in 6 giorni per mantenere alta l’attenzione sulla malattia genetica grave più diffusa in Europa.

Domani il gruppo di cicloamatori, volontari e malati FC giungerà intorno alle ore 11:30 in piazza San Sebastiano a Melilli (di fronte alla Basilica) con accoglienza da parte dei volontari locali della Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica Onlus, per poi proseguire alla volta di Siracusa (Chiesa di San Tommaso al Pantheon), dove nel pomeriggio si svolgerà la tappa conclusiva della giornata.

La Pedalata del Messaggio 2022 si concluderà il 24 Aprile. Quest’anno, insieme ai promotori dell’iniziativa Oronzo De Tommaso, padre di una bambina affetta da fibrosi cistica e responsabile della Delegazione FFC Ricerca di Brindisi-Torre, Vincenzo d’Adamo, presidente di A.S.D. Bike Torrese, e i bikers dell’associazione ciclistica, partecipano Virginia Fiori e Rosario Grasso, entrambi affetti da Fibrosi Cistica, che pedaleranno simbolicamente con il team con l’obiettivo comune di diffondere la conoscenza della malattia genetica grave più diffusa in Europa e sostenere la ricerca promossa dalla Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica – Onlus.

Ad accogliere il gruppo in ognuna delle cinque tappe previste (Messina, Nicolosi, Siracusa, Vittoria e Agrigento), i volontari dei Gruppi di sostegno e delle Delegazioni locali di FFC Ricerca.

All’impresa è associata una speciale raccolta fondi a cui tutti possiamo aderire, adottando un chilometro del percorso con una donazione minima di 10 euro. L’intero ricavato sosterrà il progetto FFC 14/2021 relativo all’area dell’infezione polmonare FC.

Hanno unito la passione per la bicicletta e l’impegno benefico e per il terzo anno consecutivo, dunque, e si apprestano a compiere un’impresa epica dall’alto valore solidale: percorrere 650 chilometri, pedalando per sei giorni da Torre Santa Susanna (BR) a Palermo, attraverso un itinerario in cinque tappe (Messina, Nicolosi, Siracusa, Vittoria e Agrigento) per sostenere l’attività di ricerca promossa dalla Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica – Onlus contro la malattia genetica grave più diffusa in Europa, per la quale non esiste ancora una cura risolutiva e che fin dalla nascita colpisce molti organi, in particolare polmoni e pancreas, portando all’impossibilità di respirare.

Quella di quest’anno è la terza edizione della Pedalata del Messaggio, organizzata dall’associazione ciclistica A.S.D. Bike Torrese in collaborazione con la Delegazione FFC Ricerca di Brindisi-Torre e con il patrocinio del Comune di Torre Santa Susanna (BR). La partecipazione di  Virginia Fiori, responsabile della delegazione FFC Ricerca di Firenze e Rosario Grasso, è anche la dimostrazione che grazie ai progressi della ricerca hanno visto migliorare sensibilmente la loro qualità di vita negli anni e che, seppur per brevi tragitti, pedalano per supportare la causa per le persone con fibrosi cistica che non possono ancora godere, come loro, dei nuovi farmaci in commercio. Insieme ai volontari dei Gruppi di sostegno e delle Delegazioni locali di FFC Ricerca presenti sul territorio, che li accoglieranno a ogni tappa, biker e testimonial si faranno promotori della mission di Fondazione: supportare la ricerca per trovare una cura per tutti i malati di fibrosi cistica.

“Un grazie di cuore a Vincenzo D’Adamo e a Oronzo De Tommaso per aver promosso anche quest’anno questa importante iniziativa che rappresenta un grande aiuto nella lotta alla malattia genetica grave più diffusa in Europa. Una battaglia che come Fondazione portiamo avanti da 25 anni investendo senza sosta in attività di ricerca”. – dichiara Matteo Marzotto, presidente e co-fondatore di Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica – “Sono felice che continuino a nascere eventi come questo che, sulla scia del nostro Charity FFC Bike Tour, puntano a fare informazione sulla fibrosi cistica e sull’importanza della ricerca FC, giunta oggi a un punto cruciale. Ringrazio anche i volontari delle Delegazioni e dei Gruppi di sostegno per il loro prezioso supporto ai biker lungo il percorso.”

La raccolta fondi per il progetto di ricerca FFC 14/2021 associato all’area dell’infezione polmonare in FC

Grazie alla mobilitazione dei volontari e alla generosità del pubblico, lo scorso anno l’iniziativa ha raccolto oltre 4.500 euro, interamente devoluti all’attività di ricerca promossa dalla Fondazione. E quest’anno l’obiettivo è riuscire a superare quel risultato, attraverso la speciale raccolta fondi associata all’evento a cui tutti possono aderire, adottando un chilometro del percorso con un contributo minimo di 10 euro. Per donare si potrà scegliere tra le modalità disponibili alla pagina fibrosicisticaricerca.it/dona-ora, indicando la causale Pedalata del Messaggio 2022. Le donazioni saranno interamente destinate al progetto di ricerca FFC 14/2021, coordinato dal prof. Giovanni Bertoni del Dipartimento di Bioscienze dell’Università degli Studi di Milano. Lo studio mira a testare un gruppo di molecole particolarmente promettenti nel bloccare l’infezione di Pseudomonas aeruginosa, uno dei batteri più comuni nell’infezione polmonare in fibrosi cistica, e nel contrastare la sua resistenza verso gli antibiotici.

 

La fibrosi cistica

In Italia si stimano circa 6.000 malati di fibrosi cistica, 48.000 in Europa, 160.000 nel mondo. Nonostante la sua gravità e diffusione, resta una malattia ancora poco conosciuta. Ogni settimana nascono nel nostro Paese 2 neonati con FC, malattia trasmessa da genitori entrambi portatori sani FC, che hanno 1 probabilità su 4 di avere un bambino malato: i portatori sani FC sono 1 su 30 persone, circa 2 milioni, e quasi sempre non sanno di esserlo. Una vita in corsa contro il tempo: l’aspettativa di vita media di un malato di fibrosi cistica attualmente supera i 40 anni, al prezzo di una quotidianità scandita da pesanti terapie.

 

Cronotappa dell’iniziativa

Martedì 19 aprile: Ritrovo alle ore 8.30 alla sede dell’ASD Bike Torrese, in via Tagliamento a Torre Santa Susanna (BR). Il gruppo festeggerà l’inizio della Pedalata insieme ai volontari della Delegazione FFC Ricerca di Brindisi Torre e alla comunità locale. La partenza è prevista intorno alle 9.30/10.00. Dopo un tratto in bici, i ciclisti proseguiranno in auto per raggiungere Villa San Giovanni (RC), dove si imbarcheranno per la Sicilia.
Tappa conclusiva a Messina con arrivo previsto alle ore 17.00, in viale Principe Umberto, alla Chiesa di San Camillo. Presenti i volontari FFC Ricerca Rosaria D’Andrea e Antonio Scuteri.

 

Mercoledì 20 aprile: Si unirà al gruppo Rosario Grasso, cicloamatore, che pedalerà in rappresentanza di tutte le persone con fibrosi cistica. Partenza alle ore 7.30. Lungo il percorso, prevista una breve sosta a Taormina, dove alle 11.00 a Porta Messina, i bikers incontreranno la volontaria Francesca Pace. Dopo aver scalato una parte dell’Etna raggiungeranno, verso le ore 18.00, la città di Nicolosi (CT), con arrivo previsto in piazza Vittorio Emanuele alla Chiesa Madre, dove saranno accolti da Michela Puglisi (Delegazione FFC Ricerca di Catania Mascalucia), Sabrina Gagliano e Elena Furnari (Delegazione FFC Ricerca di Catania Paternò).

 

Giovedì 21 aprile: Partenza alle ore 7.30, con breve sosta a Melilli (SR) intorno alle 11.30, in piazza San Sebastiano di fronte alla Basilica, con Maria Grazia Fazzino e Marila Carrubba, volontarie del Gruppo di sostegno FFC Ricerca di Melilli Siracusa. L’arrivo a Siracusa è previsto per ore 15.00. Nella piazza della Chiesa di San Tommaso al Pantheon il gruppo incontrerà le volontarie FFC Ricerca, Oriana Gibilisco e Swami La Rosa. In chiusura di giornata il gruppo parteciperà alla santa messa delle ore 19.00.

 

Venerdì 22 aprile: Alle ore 7.30 il gruppo proseguirà verso Vittoria (RG), dove ad attendere la carovana ci sarà Daniele La Lota della Delegazione FFC Ricerca di Vittoria Ragusa e Siracusa. L’incontro è previsto alle 16.00 in piazza del Popolo. Dopo accoglienza, saluti e ringraziamenti, alle ore 19.00 il gruppo parteciperà alla santa messa nella Basilica di San Giovanni Battista. Un’occasione per portare alla comunità locale il messaggio della Pedalata e far conoscere la mission di FFC Ricerca e dei suoi volontari.

 

Sabato 23 aprile: Tappa ad Agrigento con arrivo previsto alle ore 16.00 circa e ritrovo in viale Cannatello 31 al bar Camparino con la volontaria Agnese Schembri.

 

Domenica 24 aprile: La pedalata si concluderà a Palermo, alle ore 16.00 in Piazza Verdi davanti al Teatro Massimo, dove i ciclisti festeggeranno insieme a Emiliano Lo Monaco e Stefania Costagliola (Delegazione FFC Ricerca di Palermo e Trapani).

 

Gli aggiornamenti sulla Pedalata saranno disponibili sui profili social Instagram bike.torrese e Facebook ASD Bike Torrese.

 

Il tuo 5×1000 alla Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica

Ricordiamo che in questi mesi è possibile sostenere la Ricerca FC e dare un contributo di valore, inserendo la propria firma e il codice fiscale di Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica Onlus – 93100600233 – nella categoria “Finanziamento della ricerca scientifica e della Università” nella sezione “Scelta per la destinazione del Cinque per Mille dell’IRPEF” sui modelli 730, Modello Redditi (ex Unico) o CU della dichiarazione dei redditi.




Controlli straordinari del territorio dei carabinieri, il bilancio di Pasqua: 9 arresti, multe per 45 mila euro

Controlli del territorio potenziati durante le festività pasquali sul territorio. Come disposto in sede di Comitato per l’ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal prefetto, Giusi Scaduto, i carabinieri hanno predisposto una serie di servizi, con la collaborazione di equipaggi della Compagnia d’Intervento Operativo del 12° Reggimento Carabinieri “Sicilia” provenienti da Palermo, con oltre 300 carabinieri e 140 pattuglie.
La tipologia dei servizi effettuati, che rientra in una strategia di presenza e prossimità messa in atto dal Comando Provinciale verrà riproposta con ancora maggiore frequenza su tutto il territorio,secondo quanto annunciato, anche nei giorni successivi.
Rilevante è stata la presenza dell’Arma presso le località turistiche del capoluogo, quali l’isola di Ortigia con Piazza Duomo, la zona archeologica, i siti museali ed il Santuario della Madonna delle Lacrime.
Sono state controllate oltre 1700 persone, 560 veicoli e oltre 250 esercizi pubblici.
Per uso personale di stupefacenti, 9 soggetti segnalati alla Prefettura di Siracusa, poiché trovati in possesso di cocaina, eroina, hashish e marjuana; complessivamente sono stati sequestrati oltre 100 grammi di droga.
Sono stati oltre 700 i controlli ai soggetti sottoposti a misure restrittive della libertà personale che hanno portato alla denuncia a piede libero di 2 di essi per inosservanza degli obblighi derivanti dagli arresti domiciliari e per la violazione dell’obbligo di dimora in quanto non reperiti all’interno delle rispettive abitazioni negli orari previsti.
Le più ricorrenti violazioni al Codice della Strada sono state il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza, la guida di veicolo senza revisione periodica o privo di assicurazione RCA, l’uso del telefono cellulare durante la guida e la guida di motocicli senza indossare il casco; per 2 soggetti si è proceduto al ritiro della patente di guida poiché trovati alla guida con tasso alcolico superiore al consentito.
Le violazioni contestate raggiungono un importo di circa 45.000 euro; sono stati sottratti complessivamente 89 punti patente, ritirati 4 documenti di circolazione e 9 veicoli sono stati sottoposti a sequestro amministrativo.
I 9 soggetti deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Siracusa si sono resi responsabili di truffa, furto aggravato, resistenza e minaccia a pubblico ufficiale, esercizio arbitrario delle proprie ragioni e per inosservanza degli obblighi derivanti dagli arresti domiciliari.

Tra gli arresti eseguiti nel fine settimana spicca quello dei cinque coinvolti nella rissa di piazza Pancali (mentre il minore, sesta persona coinvolta, è stato affidato ai genitori e denunciato).
in via Algeri, i Carabinieri della Sezione Radiomobile di Siracusa sono intervenuti per una lite in famiglia segnalata al numero d’emergenza 112. Una volta placati gli animi, i militari hanno però notato un atteggiamento particolarmente nervoso della coppia. Insospettiti, i Carabinieri hanno proceduto a perquisire l’abitazione rinvenendo nella credenza della cucina 100 grammi di marijuana, un bilancino di precisione e vario materiale utile per confezionare le dosi di stupefacente. Il presunto pusher, un siracusano di 37 anni gravato da numerosi precedenti per reati in materia di droga, è stato quindi arrestato e sottoposto agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.




Nuovo parcheggio di Brucoli, Legambiente e Natura Sicula:”Rispettare i vincoli”

Ok alla realizzazione di un parcheggio con servizi annessi nell’area di Brucoli di proprietà dell’Enel. La delibera del 31 marzo scorso della giunta comunale preoccupa Legambiente e Natura Sicula che, insieme, hanno presentato una serie di osservazioni, indirizzate al Comune e agli altri enti competenti, con l’auspicio che vengano tenute in debito conto per “non incorrere -spiegano le due associazioni ambientaliste- nella violazione delle disposizioni vigenti a tutela dell’area, di interesse archeologico, denominata “Fiordo di Brucoli‟ e area di notevole interesse pubblico denominata “Fascia costiera di Brucoli‟ dove è vietata ogni nuova edificazione per una fascia di 300 metri dalla costa, essa ricade nella Zona di Tutela 2 del Piano Paesaggistico e pertanto non è consentito  effettuare movimenti di terra e le trasformazioni dei caratteri morfologici e paesistici dei versanti anche ai fini del mantenimento dell’equilibrio idrogeologico né « realizzare attività che comportino eventuali varianti agli strumenti urbanistici».
Confinante all’area di intervento è il sito Natura 2000 “Fondali di Brucoli-Agnone‟, “rispetto al quale -ricordano Legambiente e Natura Sicula Onlus- è necessario evitare ogni intervento trasformativo, edilizio, di ripascimento e/o riempimento costiero. Conseguentemente il progetto deve essere preventivamente  sottoposto alla Valutazione Paesaggistica della Soprintendenza, alla Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) e alla Valutazione di Incidenza Ambientale (VIncA)”.
Il consiglio comunale dovrà adesso esprimersi sul vincolo espropriativo.
La richiesta rivolta all’amministrazione comunale è , in particolare, quella di valutare “la possibilità di
elaborare sin d’ora un progetto che – tramite l’impiego di tecniche d’ingegneria naturalistica –
rispetti i vincoli e preservi integralmente le caratteristiche dei luoghi”.




Siracusa. Droga nascosta nell’intercapedine della cucina: arrestato 66enne

Nell’ambito dei servizi mirati a frenare il fenomeno della vendita e dello spaccio di sostanze stupefacenti, gli agenti del Commissariato “Ortigia”, a seguito di indagini di Polizia Giudiziaria, hanno arrestato un uomo di 66 anni, già conosciuto alle forze di polizia.
L’uomo, a seguito di perquisizione domiciliare, è stato trovato in possesso di 3,25 grammi di cocaina, suddivisa in 20 dosi, e 6,80 grammi di marijuana, suddivisa in 10 dosi già pronte per lo spaccio al dettaglio.
La droga era abilmente occultata in un’intercapedine ricavata nella finestra della cucina.
Inoltre, la perquisizione ha permesso di rinvenire la somma di 440 euro, probabile provento dell’attività di spaccio, nonché materiale per il confezionamento.
Dopo le incombenze di rito, l’uomo è stato posto agli arresti domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria, in attesa del giudizio direttissimo.




Siracusa. Boom di turisti a Pasqua e Pasquetta ma l’escalation di violenza preoccupa gli albergatori

Hanno superato le aspettative i numeri registrati per il Ponte di Pasqua a Siracusa. Il turismo riprende quota e i segnali delle scorse settimane, già incoraggianti, hanno trovato conferma. Motivo di ottimismo per Giuseppe Rosano, presidente dell’associazione Noi Albergatori, che parla di occupazione delle strutture ricettive del territorio per l’80 per cento.

“Vuol dire sfiorare i numeri pre-pandemia – spiega Rosano – e vuol dire occupazione per tanti lavoratori che sono rimasti fermi a lungo. Ci stiamo leccando le ferite degli ultimi due anni di crisi totale. Il Ponte di Pasqua e Pasquetta è andata molto bene nonostante il maltempo, che se non ha favorito alcune tipologie di locali, per gli alberghi ha fatto, invece, registrare un’ulteriore sorpresa. Presto per dare questo dato come ufficiale ma la sensazione netta, emersa anche dal confronto con i colleghi, è che gli stranieri abbiano superato, in termini di presenze, gli italiani”.

Il timore era, invece, proprio quello secondo cui la situazione geopolitica internazionale avrebbe comportato un freno importante per il turismo straniero.

“Anche il mercato americano, per il quale nutrivamo preoccupazioni- prosegue Rosano- ci ha sorpresi. E’ presente, così come quello inglese, che ci aiuta a colmare la mancanza della ricca fetta di turismo russa”.

Attesa, quindi, per il week end del 25 Aprile e per il Primo Maggio. “Subito dopo partiranno gli spettacoli classici della Fondazione Inda al Teatro Greco- fa presente il rappresentante degli albergatori- Possiamo dunque dire di essere entrati nel vivo della stagione turistica”.

Se l’attenzione da parte di chi sceglie Siracusa come meta per le proprie vacanze non manca, emerge un problema che i gestori delle attività ricettive chiedono di risolvere immediatamente. L’escalation di criminalità e di episodi di violenza non rappresentano di certo un incentivo per i turisti e nemmeno un elemento per il quale si possa sperare un feedback positivo. “Relazioneremo al Comune- dice Rosano- alcune manchevolezze in termini di servizi, che erano comunque prevedibili visto che siamo ancora all’inizio della stagione. Registriamo in ogni caso un miglioramento rispetto allo scorso anno. Quello che occorre contenere subito è questo preoccupante incremento della criminalità. Servono più agenti, una presenza importante dei vigili urbani che si occupino anche delle strutture abusive, da cui pare arrivino episodi di violenza che non possiamo permetterci”.

Rosano chiederà un incontro con il nuovo questore. “Chiederò un impegno su questi aspetti. Episodi come quelli a cui stiamo assistendo sono indegni di una città come la nostra. Siamo, in ogni caso, ancora in tempo per porre rimedio a tutto questo”.




Pranzo di Pasquetta finisce a morsi e pugni: arrestato giovane ospite violento

Doveva essere una bella giornata da trascorrere in compagnia ma la Pasquetta di un gruppo di persone di Pachino si è trasformata in un episodio di violenza, con tanto di morsi e pugni.

Gli agenti del locale commissariato sono intervenuti in un’abitazione nei pressi di via Nazario Sauro, dove un giovane di 23 anni, invitato ad un pranzo, era appena andato in escandescenza, forse per un eccessivo consumo di alcool e, per cause in fase di accertamento, era arrivato a mordere un braccio al padrone di casa, un uomo di 45 anni. Dopo l’arrivo dei poliziotti, inoltre, il giovane ha anche sferrato un violento pugno al nipote del padrone di casa, un giovane di 27 anni. Nessuna delle due vittime, amici dell’aggressore, ha voluto sporgere denuncia nei confronti del 23enne loro amico. Hanno riportato prognosi di pochi giorni per le lievi lesioni riportate a causa dell’aggressione dell’ospite.

Condotto in commissariato, il 23enne ha continuato a mostrare una spiccata aggressività, tentandosi anche di scagliarsi contro i propri genitori e spintonando, fino a procurarne la caduta, uno degli agenti presenti.

A scopo cautelare gli sono stati ritirati 3 fucili posseduti legalmente, ma spostati da un luogo ad un altro senza comunicare tale trasferimento.

Il giovane è stato posto ai domiciliari in attesa dell’udienza di convalida.




Rapina e mano armata e furti commessi da minorenne: 8 anni ad un 23enne

Dovrà espiare una pena residua di 7 anni e 11 mesi di reclusione in carcere.

I carabinieri della Stazione di Carlentini hanno arrestato un 23enne, pregiudicato, in esecuzione di un provvedimento dell’Autorità Giudiziaria.

Il giovane è stato ritenuto colpevole di una serie di furti e rapine da minorenne, una delle quali a mano armata e con il volto travisato, per la quale si trovava ai domiciliari con braccialetto elettronico.