Augusta, perseguitava l'ex moglie: denunciato

Screenshot_2013-09-29-10-51-47-1Non avrebbe accettato la separazione dall’ex moglie. Per questo avrebbe iniziato a perseguitarla, arrivando anche ad aggredirla fisicamente. L’ennesimo episodio di violenza nei confronti dell’ex coniuge gli è costato, però, una querela, presentata dalla donna, stanca dei continui soprusi subiti. Gli agenti del commissariato di Augusta, dove l’ex coppia vive, hanno  denunciato l’uomo, augustano di 39 anni, per  reiterati atti persecutori e aggressione.




Rubano un'auto, breve corsa per due ragazzini

via_lentiniAvrebbero rubato un’auto parcheggiata in via Lentini, a Siracusa. Gli agenti del commissariato di Priolo hanno denunciato, per questa ragione, due minori priolesi. L’accusa per entrambi è di furto aggravato. Dopo essersi impadroniti della vettura, i giovani avrebbero tentato di fuggire in direzione Priolo, dove una volante del commissariato li avrebbe, però, rintracciati, fermandone la fuga. Entrambi sono stati affidati ai servizi sociali del Comune di Priolo.

(foto: via lentini)

 




Lite tra vicini con smarrimento di fucile

Avrebbe perso anni fà il suo fucile, ma non avrebbe mai presentato la necessaria denuncia. Una dimenticanza che è costata una denuncia ad un settantenne siracusano, che dovrà adesso rispondere di omessa custodia di armi. Gli agenti delle Volanti, intorno alle 21,20 di ieri sera, sono intervenuti per una lite tra vicini di casa. L’uomo, secondo quanto risultato ai poliziotti attraverso le verifiche avviate, risultava proprietario di un’arma, che gli agenti non hanno, però, rinvenuto all’interno della sua abitazione. Chiedendo spiegazioni al proprietario, gli uomini della questura si sono sentiti rispondere che il fucile sarebbe stato smarrito diversi anni fà, senza darne, però, alcuna comunicazione. polizia-di-stato




Ortigia, controlli straordinari di Polizia e Vigili Urbani

poliziaControlli straordinari ieri in Ortigia. Li ha predisposti la Polizia,  in collaborazione con i Vigili urbani di Siracusa.  Nell’ ambito di tale servizio, gli agenti delle Volanti hanno passato al setaccio il centro storico, identificando 86 persone e controllando 27 veicoli. Segnalati alla prefettura 3 giovani, trovati in possesso di una modica quantità di sostanza stupefacente.

 




Beni culturali, un progetto per i piu' piccoli

duomo siracusa“Abc”: arte, bambini,cultura.E’ il progetto che nasce, a Siracusa, dalla collaborazione tra la Coinep, l’associazione IDRA ( Indagini, diagnostica e restauro architettonico) e lo studio di grafica PixelPixel, con l’obiettivo di promuovere tra i bambini la “riscoperta ed la valorizzazione del patrimonio naturale artistico e culturale “. Secondo le portavoce del gruppo, Eletta Savatta e Nadia Trovato, “l’arte e la cultura possono essere strumenti terapeutici di apprendimento”. Il progetto e’ rivolto alle scuole e prevede attività tecnico-pratiche in cui i ragazzi possano sperimentare in prima persona l’approccio scientifico al bene culturale.




Debiti Provincia, Bono: "I conti non tornano"

nicola bonoL’ennesima ‘trappola’per nascondere le responsabilità della Regione. E’ in questo modo che lex presidente della Provincia regionale di Siracusa, Nicola Bono legge la notizia dello sblocco di 588 mila euro da parte della Regione e destinati all’ente, come parte residua di un vecchio debito vantato dal governo di Palermo nei confronti della Provincia. Nessuna ragione per esultare, secondo l’ex presidente. Al contrario, ci sarebbe un ulteriore tentativo di confondere le acque, senza tirare in ballo la banca tesoriera che , “malgrado oltre trenta milioni di decreti ingiuntivi emessi in favore  dell’amministrazione provinciale, rifiuta la concessione di anticipazioni di cassa per fare fronte ai bisogni dell’ente Provincia”. Bono ribadisce come, alla base della carenza di liquidità della Provincia ci sia un lungo percorso, partito nel 2010, con la stabilizzazione dei precari. “Da gennaio 2011- ricorda l’ex presidente-la Regione, che ne era obbligata per legge, negò qualsiasi pagamento della quota a suo carico degli stipendi”. Un importo di oltre sei milioni di euro l’anno che sarebbe venuto a mancare e che, da quel momento, sarebbe stato anticipato dalle casse della Provincia, fino ad esaurire i saldi di tesoreria fino ad allora mantenuti su una media annua di oltre venti milioni di euro. La Regione ha così maturato un debito di oltre 16 milioni di euro, per ottenere i quali l’amministrazione Bono ha presentato dei decreti ingiuntivi adesso ritirati. “Fuorviante- secondo lui- esultare per avere ottenuto 588 mila euro”, anche perché “a fronte della somma di 4 milioni 288 mila euro erroneamente erogata nel 2005  dalla Regione e furbescamente incassata dall’allora amministrazione provinciale, che più volte la Provincia ha riconosciuto dovuta e invitato la regione a decurtare dal monte debito, la Regione ha risposto con una richiesta mai documentata di un debito di 5 milioni 360 mila euro. La differenza di oltre un milione – conclude Bono – ha impedito che si chiudesse la vicenda.




Riparte domani la visita pastorale di Monsignor Pallalardo

l'arcivescovo pappalardo in via degli ortiRiprende la Visita pastorale, iniziata l’8 novembre scorso,  di Monsignor Salvatore Pappalardo in Diocesi. Domani Monsignor Pappalardi presiederà la concelebrazione eucaristica delle 11.30 nella parrocchia dell’Addolorata, in occasione della festa della patrona della chiesetta di Ortigia. Lunedi pomeriggio, alle 17, visita presso il Mac e L’Unione ciechi, con la celebrazione eucaristica alle 18 e l’assemblea popolare delle 19. Si andrà avanti fino al 20 ottobre prossimo. L’arcivescovo incontrerà i rappresentanti di diverse associazioni, scuole, gruppi , fra cui, il 5 e l’8 ottobre prossimi, i volontari dell’accoglienza immigrati presso le suore francescane di via dell’Olimpiade.       




Bonifiche, Zappulla chiede una commissione d'inchiesta

zona industrialeL’istituzione di una commissione d’inchiesta tecnica per verificare “origini e responsabilità” della stasi che riguarda l’avvio delle bonifiche nella zona industriale di Siracusa. La chiede al ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando il parlamentare Pippo Zappulla del Pd. Il deputato del Partito democratico ha inviato ad Orlando e al presidente della Regione, Rosario Crocetta una lettera aperta con cui individua tre filoni di intervento che, secondo lui, dovrebbero essere seguiti in questa fase. “Intanto quello del risanamento e della bonifica dei danni e dei profondi guasti prodotti al territorio- elenca Zappulla- il secondo riguarda gli investimenti importanti che devono essere realizzati dalle grandi industrie presenti nel territorio in grado di elevare la sicurezza degli impianti e di eliminare l’impatto negativo sull’ambiente con prodotti sempre più di qualità e competitivi, il terzo – conclude l’esponente del Pd – è quello di rafforzare il quadro normativo sulle sostanze da monitorare e sulla capacità di realizzare i giusti controlli pubblici”. Poi Zappulla si rivolge alle committenti presenti nell’area industriale siracusana.” Per evitare il processo di deindustrializzazione e l’idea malsana che per impedire l’inquinamento l’unica soluzione è quella di chiudere le industrie- ritiene il parlamentare di maggioranza- c’è solo un modo: la loro responsabilità al servizio del territorio, manutenzioni ordinarie e straordinarie adeguate, informazioni puntuali alle istituzioni e alle organizzazioni sindacali e sociali, uno sviluppo industria ecosostenibile. Non tutte le Industrie operano in tal modo e non sempre questo avviene e sta avvenendo”. Zappulla si rivolge, poi, in maniera particolare “ai dirigenti dell’Isab e a tutti gli altri: io che non sono un anti industrialista, io che continuo a sostenere che bisogna lavorare per rendere compatibile l’industria con la salute e la sicurezza non accetto ricatti sull’occupazione, scambi salute –lavoro non sono né accettabili né proponibili. Esistono le tecnologie per interviene sulle cause- conclude il deputato – dunque si investa ancora di più sugli impianti, si renda meglio l’industria al servizio della qualità della vita dei cittadini e dei lavoratori”.




Barca a vela alla deriva, soccorso diportista

Screenshot_2013-09-27-22-54-25-1Soccorso in mare nella tarda serata di oggi nelle acque antistanti il Porto Piccolo. L’ allarme e’ scattato intorno alle. 20,  quando al centralino della Guardia costiera e’ arrivata la richiesta si aiuto da parte di un diportista che, dopo la rottura del timone della sua imbarcazione a vela, stava andando alla deriva. L’uomo e’ stato raggiunto da una motovedetta, inviata dalla Capitaneria di Porto, che ha rimorchiato la barca rimasta in panne fino all’ormeggio al Porto Grande. Per il diportista, nessuna conseguenza, a parte qualche nervo teso.




Una legge sugli sfiaccolamenti, si dell'assessore

IV Commissione territori ambiente ARSUn disegno di legge sugli sfiaccolamenti. Sarebbe stata accolta dall’assessore regionale all’Industria, Mariella Lo Bello la proposta dell’esperta in problemi ambientali, Mara Nicotra. La ricercatrice melillesi è stata ascoltata ieri mattina in audizione in commissione Territorio e Ambiente dell’Ars e la sua relazione sul quadrilatero industriale Melilli, Priolo, Augusta e Siracusa ha convinto i componenti dell’organismo parlamentare, tanto da ottenere l’incarico di redigere una proposta da sottoporre successivamente all’assemblea regionale. Con il nuovo disegno di legge si dovrebbe riuscire a normare tutte quelle sostanze odorigene di derivazione delle raffinerie che “disturbano” i cittadini.  “Generalmente gli odori molesti, che si percepiscono dalla popolazione di un’area a rischio, nel caso specifico, quella del quadrilatero industriale Siracusa, Priolo, Melilli e Augusta – ha relazionato Nicotra -derivano dai processi di raffinazione del petrolio, la cui maggior parte sono sostanze non normate dall’attuale decreto sulla qualità dell’aria  e fuoriescono dalle torce. Grazie ai rilevamenti dell’Arpa di Siracusa sappiamo quali sono: idrogeno solforato, mercaptani, benzene con picchi orari giornalieri spaventosi e idrocarburi non metanici. Il fatto che la torcia rappresenta un sistema di sicurezza necessario per convogliare eventuali sfoghi di pressione generati da emergenze e/o da anomalie di un impianto, le stesse, non risultano purtroppo regolamentate dall’attuale decreto sui limiti emissivi”. Un’anomalia che secondo la ricercatrice sarebbe intollerabile. “Sia a Priolo, che Melilli, che a Scala Greca – prosegue la biologa – si sono verificati giorni in cui abbiamo respirato 500 microgrammi di benzene in una sola ora, mentre il limite previsto dal decreto attuale non dovrebbe superare i 5 microgrammi. Ma siccome questi 500 microgrammi,secondo l’attuale decreto si possono spalmare nel corso dei 365 giorni l’anno, per legge o come per magia non si ha mai inquinamento da benzene. Si evidenzia tra l’altro che il decreto 155 del 2010 è considera il rilevamento solo degli inquinanti urbani. In pratica significa che é come se non avessimo inquinamento prodotto dalle raffinerie”.