Un disegno di legge sugli sfiaccolamenti. Sarebbe stata accolta dall’assessore regionale all’Industria, Mariella Lo Bello la proposta dell’esperta in problemi ambientali, Mara Nicotra. La ricercatrice melillesi è stata ascoltata ieri mattina in audizione in commissione Territorio e Ambiente dell’Ars e la sua relazione sul quadrilatero industriale Melilli, Priolo, Augusta e Siracusa ha convinto i componenti dell’organismo parlamentare, tanto da ottenere l’incarico di redigere una proposta da sottoporre successivamente all’assemblea regionale. Con il nuovo disegno di legge si dovrebbe riuscire a normare tutte quelle sostanze odorigene di derivazione delle raffinerie che “disturbano” i cittadini. “Generalmente gli odori molesti, che si percepiscono dalla popolazione di un’area a rischio, nel caso specifico, quella del quadrilatero industriale Siracusa, Priolo, Melilli e Augusta – ha relazionato Nicotra -derivano dai processi di raffinazione del petrolio, la cui maggior parte sono sostanze non normate dall’attuale decreto sulla qualità dell’aria e fuoriescono dalle torce. Grazie ai rilevamenti dell’Arpa di Siracusa sappiamo quali sono: idrogeno solforato, mercaptani, benzene con picchi orari giornalieri spaventosi e idrocarburi non metanici. Il fatto che la torcia rappresenta un sistema di sicurezza necessario per convogliare eventuali sfoghi di pressione generati da emergenze e/o da anomalie di un impianto, le stesse, non risultano purtroppo regolamentate dall’attuale decreto sui limiti emissivi”. Un’anomalia che secondo la ricercatrice sarebbe intollerabile. “Sia a Priolo, che Melilli, che a Scala Greca – prosegue la biologa – si sono verificati giorni in cui abbiamo respirato 500 microgrammi di benzene in una sola ora, mentre il limite previsto dal decreto attuale non dovrebbe superare i 5 microgrammi. Ma siccome questi 500 microgrammi,secondo l’attuale decreto si possono spalmare nel corso dei 365 giorni l’anno, per legge o come per magia non si ha mai inquinamento da benzene. Si evidenzia tra l’altro che il decreto 155 del 2010 è considera il rilevamento solo degli inquinanti urbani. In pratica significa che é come se non avessimo inquinamento prodotto dalle raffinerie”.