Immigrazione: lunedì il seppellimento di Izdhiar
Una terza e forse ultima lettera, a firma del sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, indirizzata al presidente del Consiglio, Enrico Letta, al ministro dell’Interno, Algelino Alfano e a tutti i rappresentanti delle istituzioni che, in un modo o nell’altro, hanno competenza in materia di immigrazione. Secondo indiscrezioni , il primo cittadino, alla luce degli ultimi sbarchi di migranti sulle coste della provincia di Siracusa e considerando che, dal Governo, non è ancora stato compiuto alcun passo verso una più razionale gestione dell’emergenza, starebbe redigendo un’altra missiva, con toni più decisi rispetto alle precedenti richieste di intervento. Nel caso in cui, da Roma, non dovesse arrivare alcun riscontro concreto, i toni potrebbero farsi più alti, fermo restando che gli “addetti ai lavori” ipotizzano che, con le prime piogge, il flusso migratorio possa subire un arresto. Intanto il Comune ha annunciato che lunedi provvederà al seppellimento, al cimitero comunale, di Izdihar Mahm, la giovane siriana di 22 anni morta durante l’ultima traversata della speranza, terminata con lo sbarco di ieri sera al Porto Grande. La salma della ragazza, ammalata di diabete, dopo l’ispezione da parte del medico legale, è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale Umberto I, in attesa del seppellimento, salvo diverse indicazioni della famiglia.
Siracusa Risorse, Bono: "Ecco la mia verità"
“I dipendenti di “Siracusa Risorse” non cadano nella trappola della strumentalizzazione della verità”. A parlare in questi termini è l’ex presidente della Provincia regionale di Siracusa, Nicola Bono. “Ai lavoratori va tutta la mia solidarietà- premette Bono- per i ritardi nel pagamento degli stipendi che stanno subendo per esclusiva responsabilità della Regione”. Non è altrettanto tenero, invece, il commento dell’ex presidente dell’ente di via Roma quando si riferisce ad “alcuni sindacalisti “che, more solito, sembrano interessati più che a risolvere i problemi dei loro iscritti, a fare politica e, nella fattispecie, controinformazione per depistare i lavoratori dalla esatta individuazione dei veri responsabili del loro disagio”. Bono torna anche sulla vicenda decreti ingiuntivi, che quando era a capo della Provincia ha presentato per ottenere dalla Regione il pagamento di 15 milioni di euro di risorse, che l’ente locale vanta ancora. Non è vero, secondo Bono e al contrario di quanto dichiarato da esponenti del sindacato e politici, che l’unico effetto dell’azione legale sia stata “il blocco totale delle somme destinate alla Provincia. “Cosa avremmo dovuto fare? – chiede Bono- restare a guardare o continuare a chiedere alla Regione di onorare i propri impegni, restando inascoltati?Si tratta di impegni disattesi da Gennaio 2011 e riguardanti il pagamento del 60 per cento degli stipendi dei lavoratori stabilizzati dalla mia amministrazione. Denaro che, in questi anni- ricorda ancora l’ex presidente della Provincia- l’ente ha anticipato fino ad esaurire le cospicue giacenze in cassa”. L’ex sottosegretario conclude con una considerazione sulla scelta della Provincia di ritirare i decreti ingiuntivi per avere subito una parte di somme da destinare agli stipendi dei dipendenti. “Tanto è stata azzeccata questa scelta- ironico il commento di Bono- che la Regione, comunque, non ha ancora erogato un euro”.
Nella foto: la sede della società “Siracusa Risorse”
Priolo, tentato furto all'ex Cogema
Ancora un furto di materiale da un’azienda dismessa della zona industriale di Priolo. In manette sono finiti, con l’accusa di tentato furto aggravato di materiale ferroso, Orlando Franchino, 46 anni, Andrea Basiricò, 24 anni e Paolo Boscarino, 60 anni, tutti priolesi. I 3 arresti sono il frutto dell’intensificazione dei controlli, da parte dei carabinieri, sul versante dei reati contro il patrimonio di aziende, specialmente se dismesse. Sono queste ditte, in genere senza vigilanza, a costituire l’obiettivo privilegiato di chi intende sottrarre materiale, soprattutto ferro e rame, da rivendere illegalmente. Franchino, Basiricò e Boscarino sono ritenuti responsabili di tentato furto aggravato in concorso all’interno dell’ex “Cogema” di contrada Biggemi. I tre, avvalendosi di un autocarro e di una pala meccanica gommata di proprietà di Franchino, avrebbero creato un accesso secondario lungo la strada interpoderale che costeggia la vicina cava e, dopo aver raggiunto il perimetro aziendale della ditta ed abbattuto la recinzione, si sarebbero introdotti all’interno per fare razzia di materiale, caricato con la pala meccanica sull’autocarro. Uno di loro, con la fiamma ossidrica e bombole di propano, avrebbe tentato anche di sezionare una grande vasca in ferro. I militari dell’Arma lo avrebbero sorpreso proprio mentre era intento a portare al termine il suo impegnativo “lavoro”. Ai tre presunti ladri sono stati concessi gli arresti domiciliari.
Nella foto, da sinistra: Andrea Basiricò, Paolo Boscarino e Orlando Franchino
Cantieri di servizio: "quali i criteri per la scelta dei progetti?"
“Nessuna notizia sui progetti che il Comune di Siracusa ha intenzione di realizzare con i fondi che la Regione mette a disposizione nell’ambito dei cantieri di servizio per disoccupati e inoccupati”. E’ la lamentela del consigliere comunale Salvo Sorbello, che chiede al sindaco, Giancarlo Garozzo chiarimenti. “Il bando risale al 22 agosto scorso – ricorda l’ex assessore – e fino ad oggi l’amministrazione comunale non ha fornito alcuna notizia specifica, né sulle opere che intende realizzare, né sui criteri di scelta”.
Liste d'attesa troppo lunghe, task force per abbatterle
Una “task force” che, in tempi rapidi, riesca a individuare un percorso che abbatta le liste d’attesa negli ospedali della provincia di Siracusa. Ne hanno disposto l’istituzione il commissario straordinario dell’Asp, Mario Zappia e il direttore sanitario, Anselmo Madeddu. Il gruppo avrà il compito di individuare le maggiori criticità che, “nonostante gli sforzi compiuti- spiegano dall’azienda sanitaria- si rilevano nelle liste d’attesa per alcune prestazioni di cardiologia, gastroenterologia e radiodiagnostica”. Il provvedimento seguirà l’attivazione, diverse settimane fa, del servizio automatizzato di conferma delle prestazioni sanitaria. Un sistema che avrebbe consentito, in due mesi, di anticipare mille 240 prestazioni. “Nel gruppo di lavoro- spiega Zappia – abbiamo coinvolto i responsabili delle unità operative in cui più lunghi stanno risultando i tempi di accesso ad alcune prestazioni. Accogliamo-riconosce il manager dell’Asp – le segnalazioni del Tribunale dei diritti del Malato”. Secondo le garanzie dell’Asp, i primi risultati dovrebbero essere tangibili dalla prossima settimana.
In 350 su un motopesca di 20 mt, in viaggio verso Siracusa
Un motopesca, con a bordo circa 350 migranti siriani, è stato intercettato da un pattugliatore romeno del dispositivo Frontex a 140 miglia dalla costa sul della provincia di Siracusa. Due motovedette della Guardia Costiera hanno raggiunto il natante, per trainarlo verso il Porto Grande del capoluogo, dove è previsto l’approdo. Sei dei migranti, due donne in gravidanza, 2 bambini e altre due donne con problemi di salute, sono stati condotti a Portopalo a bordo di una motovedetta per essere sottoposti subito ai controlli medici del caso.
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Rubavano materiale da un'azienda:3 arresti a Priolo
Avrebbero rubato materiale ferroso da un’azienda dismessa di contrada Biggemi, attualmente di proprietà di una società liquidatrice. Per questo sono finiti in manette 3 uomini, tutti priolesi di età comprese tra i 24 ed i 60 anni, già noti alla giustizia, con precedenti specifici. I carabinieri di Priolo li avrebbero sorpresi mentre erano intenti a caricare il materiale su un camioncino a loro disposizione. I militari dell’Arma hanno intensificato, nelle ultime settimane, i controlli nelle aree industriali, proprio per contrastare i furti all’interno di ditte del polo petrolchimico. I carabinieri stanno effettuando, proprio in queste ore, delle verifiche per fare luce su episodi analoghi, che si sono verificati nella stessa zona.
Bonifiche e treni, ecco le priorità di Green Italia per la Sicilia
Il “no” al Ponte sullo Stretto e le battaglie per il recupero dei treni Minuetto e degli Inter City, per il contrasto alle trivellazioni e per l’avvio delle bonifiche nei siti industriali siciliani. Sono alcuni tra i temi portanti dell’azione politica di “Green Italia”, che il 27 settembre prossimo nascerà ufficialmente anche in Sicilia. Lo preannuncia il leader del movimento politico, Fabio Granata, fortemente critico con il presidente della Regione, Rosario Crocetta per le scelte che sta compiendo in tema di ambiente. Nello specifico, Granata stigmatizza le dichiarazioni di Crocetta sull’apertura del governo regionale alla realizzazione del Ponte sullo Stretto e sull’alta velocità. “E’ fin troppo chiaro- protesta l’ex deputato di Fli – che quella che era stata definita una “rivoluzione” è , invece, un ritorno al passato, condizionato dai poteri economici”.
Nella foto: Fabio Granata, leader di Green Italia
Capitale della Cultura, a Matera la candidatura di Siracusa