Regionali, ArticoloUno: “Progetto credibile con centrosinistra, M5S e associazioni”

“Un progetto credibile e di forte cambiamento per il governo siciliano, con alleanze credibili e criteri trasparenti per le prossime regionali”

ArticoloUno, attraverso il segretario regionale Pippo Zappulla, condivide l’ipotesi di organizzare le primarie,  ma per scegliere il candidato più idoneo a rappresentare la coalizione, non a promuovere alleanze “innaturali e strane”. La sua idea di coalizione adeguata mette insieme “centro-sinistra, insieme al M5s e alle associazioni e movimenti civici presenti nei territori”

Zappulla parla di  “pericolose lungaggini ed estenuanti attendismi e tatticismi a cui mettere fine” .
“In presenza di più candidature alla Presidenza -entra nel dettaglio Zappulla- si programmino presto le primarie e se il Pd siciliano ha deciso finalmente in tal senso è un fatto positivo ma le primarie servono per scegliere il candidato migliore a rappresentare la coalizione non a promuovere alleanze strane e innaturali. Per noi campo largo – afferma Pippo Zappulla – significa mettere insieme le forze del centro-sinistra, insieme al M5s e alle associazioni e movimenti civici presenti nei territori”.
“Si ponga fine, quindi, alle furbizie, a ipotesi di alleanze incomprensibili con chi sta e sostiene a vario titolo il governo Musumeci   e si presenti ai siciliani una proposta innovativa, radicale e credibile di governo della regione. Una proposta che parli ai drammi che vivono quotidianamente i cittadini, che parli del lavoro che manca, dei giovani costretti ad emigrare, della tutela del territorio e della riconversione ecologica del nostro apparato industriale e produttivo. Una proposta che parli di ambiente, di recupero del patrimonio storico e abitativo, che parli della valorizzazione dell’immenso patrimonio culturale, storico e artistico della Sicilia, dei beni comuni” – dichiara il segretario regionale di ArticoloUno Sicilia.
“Una proposta che parli di riforma della regione, di lotta alla corruzione, alla criminalità e alla mafia. Una proposta che rimetta al centro la sanità pubblica, che faccia riattivare strutture abbandonate e che affermi il diritto alla salute in ogni territorio. Una proposta che parli di infrastrutture sostenibili materiali e immateriali e della digitalizzazione della pubblica amministrazione. Una proposta che parli di diritti civili, di inclusione sociale, di integrazione, di Sicilia terra di pace e di solidarietà. Insieme possiamo contribuire alla vittoria del fronte democratico e progressista in tanti Comuni siciliani, di Franco Miceli a Palermo e Franco De Domenico a Messina. Si definisca subito – conclude Zappulla – la coalizione per le regionali e se utili si fissino con criteri trasparenti rapidamente le primarie”.




Noto. Ladro a 17 anni, ruba in una struttura ricettiva: condotto in un carcere minorile

Misura cautelare in un istituto penitenziario minorile per un minore di 17 anni, di Noto, accusato di furto aggravato in abitazione. Nel primo pomeriggio di ieri, agenti del locale commissariato hanno dato esecuzione all’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale dei minorenni di Catania, su richiesta della Procura della Repubblica.
I fatti risalgono allo scorso 12 febbraio, quando la vittima del furto ha denunciato l’accaduto alla polizia. Si trattava di un furto perpetrato ai danni della sua abitazione, adibita a struttura ricettiva. Alle 8:30, mentre serviva la colazione agli ospiti, la vittima si era accorta che da una delle camere mancava il televisore installato alla parete. Da un’attenta verifica, si constatava la mancanza di un secondo televisore in un’altra stanza. Ignoti, forzando la porta finestra delle camere, avevano asportato i beni.
Gli accertamenti investigativi hanno consentito agli agenti di reperire le immagini di un impianto di videosorveglianza posizionato nel circondario e di individuare l’autore del furto.
Il giovane ha anche diversi procedimenti penali a carico, che testimoniano la non occasionalità della condotta ed il pericolo di reiterazione del reato, ragione che ha condotto all’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare presso un istituto penitenziario minorile catanese.




Melilli. Costituito il Comitato permanente del Volontariato: “Acquistati nuovi mezzi “

Un Coordinamento unico di Protezione Civile a Melilli.

E’ l’iniziativa maturata nel centro della zona industriale allo scopo di rendere più efficaci le attività sul territorio, mettendo insieme le energie del volontariato e le competenze del Comune.

“I volontari di Protezione Civile, della Misericordia, della Fratres e dell’AVIS, costituiranno, insieme alla Polizia locale e alla Protezione civile Comunale, dunque il Comitato permanete del Volontariato.

La prima assemblea del volontariato si svolgerà domani mattina alle 10:00 nella sala consiliare del Municipio.

“Occasione -commenta il sindaco Giuseppe Carta- per ringraziare operatrici e operatori, volontarie e volontari e le associazioni della Protezione Civile del comune di Melilli, che sono stati impegnati a supporto della lotta contro la pandemia da Covid-19 fin dall’inizio e che hanno offerto il loro prezioso contributo negli hub vaccinali a sostegno dell’intera comunità.” Lo afferma Giuseppe Carta, sindaco di Melilli- “Il loro contributo – prosegue Giuseppe Carta – non è soltanto legato all’emergenza Covid, che ci stiamo lasciando alle spalle ,ma quotidiano e fondamentale per la gestione di tutte le emergenze, anche quelle che non hanno il quotidiano risalto della stampa. Attività rese possibili – sostiene Carta – grazie alla generosità dei tantissimi volontari. Alla luce della esperienza maturata dalla emergenza Covid-19, si è reso necessario valutare l’istituzione di volontariato.”

Durante l’incontro  saranno presentati  nuovi mezzi in dotazione alla Polizia municipale, per il controllo del territorio: una jeep elettrica e due scooter, oltre ad un nuovo mezzo antincendio per la Protezione Civile.”




Siracusa. Progetto Icaro, si riparte: dal 4 Aprile per parlare di sicurezza stradale

Una serie di appuntamenti, ognuno con un chiaro obiettivo nell’ambito del progetto Icaro, l’iniziativa che quest’anno torna a pieno regime, dopo le versioni rimodulate per via della pandemia, con la sua 22esima edizione. Anche quest’anno la Polizia di Stato  è impegnata nella lotta ai comportamenti pericolosi alla guida, con particolare riferimento all’assunzione di alcol e droghe.
Prime date il 4 e il 5 Aprile, nella sala “Marilù Signorelli” della Camera di Commercio di Siracusa, dove si terrà il Convegno dal titolo “Insieme si può…dalle mascherine al casco”, rivolto ai Dirigenti scolastici ed ai Referenti per l’educazione stradale, alla salute e alla legalità, di tutte le scuole della provincia di Siracusa. Ai lavori, che partiranno alle 9,00 con il benvenuto del Dirigente della Polizia Stradale Antonio Capodicasa e del Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Siracusa Angela Fontana, parteciperanno, in qualità di relatori, esponenti e ricercatori dell’Università di Genova, dell’Istituto Superiore di Sanità ed altri esponenti qualificati.




Ccr Targia, la versione di Andrea Buccheri: “Burocrazia lenta, dieci mesi di lungaggini”

Il Centro comunale di raccolta di Targia da oggi è chiuso. Mancano delle autorizzazioni, scadute e non rinnovate in tempo. “Sono atti complessi – spiega l’assessore comunale all’Igiene Urbana, Andrea Buccheri- che constano di pareri di più enti, sulla base dei quali cui infine viene emesso il provvedimento autorizzativo finale che è di competenza dell’ex Provincia, oggi Libero Consorzio”.
Le istanze di rinnovo, secondo quanto spiega Buccheri, sono state presentate nel giugno del 2021: dieci mesi non sono bastati ai vari enti coinvolti per emettere i pareri di competenza. “Integrazioni richieste ed altri passaggi stanno ulteriormente ritardando un iter che è stato lungo e farraginoso”, prosegue l’assessore che puntualizza anche che “l’autorizzazione unica ambientale non la rilascia il Comune. L’ente ha l’onere, attraverso lo sportello unico delle attività produttive di chiedere i pareri, di smistarli e di mettere tutto insieme per l’invio al Libero Consorzio”. Una precisazione che sembra volere escludere che la responsabilità di quanto accaduto possa essere attribuita esclusivamente a palazzo Vermexio.
Il depuratore consortile avrebbe inviato il proprio nulla osta, che deve poi  essere  ratificato dall’Irsap, l’Ufficio Ambiente deve pronunciarsi sull’aspetto fonometrico ed  il Libero Consorzio avrebbe chiesto integrazioni al gestore del servizio, che ne avrebbe fornita una parte e starebbe fornendo ulteriori documenti successivamente richiesti. In tutti questi passaggi si è venuto a creare, dunque, il “pasticcio” che priva da oggi la città di un centro comunale di raccolta. “Si accerteranno eventuali responsabilità per questi ritardi”, aggiunge Andrea Buccheri che non si sbilancia sulla tempistica sulla riapertura del Centro di raccolta di Targia. “Stiamo lavorando – dice su FMITALIA – e non appena l’ex Provincia avrà tutto l’occorrente, chiuderemo questa partita. Nessuno poteva immaginare che un iter partito a Giugno del 2021 potesse non essere concluso ad aprile del 2022. La burocrazia si è mostrata molto più lenta di quanto si potesse credere”. Da escludere, invece, secondo Buccheri, che anche per Targia si possa aprire una vicenda giudiziaria come nel caso del Ccr di contrada Arenaura.
Ai siracusani non resta, al momento, altra via che fare ricorso ai Ccr mobili. “Lavorano sei giorni su sette e sono molto richiesti”, dice l’assessore riguardo ai ccr mobili. “Allo Sbarcadero, in via Barresi e in piazzale Sgarlata abbiamo numeri a tre cifre e anche nelle altre zone la partecipazione aumenta. Nelle zone balneari sono un punto di riferimento. La possibilità di fare la pesa e raggiungere la scontistica, dunque, non viene meno”.
Intanto si guarda al Ccr di Cassibile, che necessita di “piccoli adeguamenti. Anche lì – ammette l’esponente della giunta Italia – si registrano ritardi, legati alle difficoltà di approvvigionamento dei materiali necessari, conseguenza del periodo che viviamo. Il contratto è stato firmato e la ditta ha preso in carico la struttura. Le operazioni sono in corso”.




Amministrative, si vota il 12 Giugno: cinque comuni chiamati al voto nel Siracusano

Sono cinque i comuni della Provincia di Siracusa chiamati al voto per le prossime elezioni amministrative. La data è stata decisa questa mattina dal Governo Musumeci su proposta dell’assessore alle Autonomie Locali, Marco Zambuto.  si voterà il 12 giugno prossimo. Nel Siracusano, i cittadini sceglieranno il nuovo sindaco ed il nuovo consiglio comunale ad Avola  (proporzionale, 24, 31), Canicattini Bagni (maggioritario, 12, 8), Cassaro (maggioritario, 10, 1), Melilli (maggioritario, 16, 12) e Solarino (maggioritario, 12, 8).

In Sicilia ad essere interessati sono 120 Comuni, di cui 107 con il sistema maggioritario e 13 con quello proporzionale. I consiglieri comunali da eleggere sono 1.520 e le sezioni elettorali che saranno costituite sono 1.747. La popolazione coinvolta è di 1.710.451 abitanti. Si voterà nella sola giornata di domenica, dalle 7 alle 23. Lo scrutinio avrà inizio subito dopo la chiusura delle operazioni di voto, successivamente allo spoglio delle schede della consultazione referendaria. Il decreto di indizione dei comizi dovrà essere emanato entro il 13 aprile. L’eventuale ballottaggio si terrà il 26 giugno.
Si vota anche in due capoluoghi di provincia: Palermo e Messina, dove le consultazioni riguardano anche le circoscrizioni (8 a Palermo e 6 a Messina). Alle urne anche altri grossi centri: Palma di Montechiaro e Sciacca, nell’Agrigentino; Niscemi, in provincia di Caltanissetta; Aci Catena, Palagonia, Paternò e Scordia, nel Catanese; Pozzallo e Scicli, in provincia Ragusa, Avola e, in provincia di Trapani, Erice.




Da Siracusa a Comiso in marcia per la pace. “Appuntamento simbolico ma importante”

Una folta delegazione partirà anche da Siracusa, il 4 Aprile prossimo, alla volta di Comiso, per partecipare alla manifestazione “Per una Sicilia e un Mondo di pace” promossa dal Coordinamento per la Pace, composto da associazioni, organizzazioni del mondo del lavoro, delle istituzioni, delle categorie professionali, della politica. Davanti alla sede della Cgil di Siracusa è previsto il raduno, con dei pullman che partiranno alla volta del centro della provincia di Ragusa dove, dopo quarant’anni dall’ultima grande manifestazione pacifista in Sicilia, ci si ritroverà per dire “no alla Guerra”, per parlare di disarmo e per “ribadire- come spiega Alessandro Acquaviva di ‘Effetti Collaterali’ – la necessità di abbassare i toni”.

“Un appuntamento di grande valore simbolico ma anche di grande significato politico- spiega Acquaviva- perché si inquadra in un contesto particolarmente complicato come quello attuale. L’idea di pacifismo che vogliamo portare in piazza è quello senza armi. Non di certo la pace armata, che è un’esperienza devastante che non possiamo più permetterci”.

La soluzione che il coordinamento chiederà a gran voce a Comiso sarà anche quella di “interventi strutturali per ridurre il gap culturale ed economico di alcuni popoli,  non di certo quella di spendere per costruire aerei o per darli alla Nato-continua Acquaviva- Saremo insieme anche a tanti esponenti del Terzo Settore- preannuncia il coordinatore di Effetti Collaterali- e in provincia stiamo lavorando anche su altri aspetti fondamentali per affrontare questo momento”.

A questo proposito è in programma un vertice con tutti i sindaci dei comuni della provincia di Siracusa, che si svolgerà mercoledì prossimo in modalità online- per creare un coordinamento finalizzato a dare risposte in termini di assistenza, aiuto materiale ed ospitalità da parte del settore privato sociale, da mettere a disposizione delle istituzioni”.

La disponibilità di tante famiglie che hanno messo a disposizione alloggi o seconde case libere per ospitare profughi ucraini in fuga dalla guerra è subito emersa in maniera chiara. Serve, adesso, tuttavia, comprendere bene le modalità di intervento. I sindaci hanno chiesto chiarimenti al Governo e i volontari si confronteranno con i primi cittadini per barcamenarsi, insieme, in questo contesto e individuare soluzioni.

“Condanniamo la brutale invasione di Putin ed esprimiamo la nostra solidarietà al popolo Ucraino-conclude Acquaviva- e alle famiglie delle vittime di guerra di entrambi gli schieramenti ,poiché, si sa, a pagare in guerra sono sempre i più poveri. Ma non condividiamo la scelta di chi intende utilizzare una tragedia per giustificare il riarmo indiscriminato di un Paese. Le tasse degli italiani -la sollecitazione- siano ,invece, destinate alla Sanità ,alla scuola pubblica ,alle case popolari e, in quota parte, alla ricostruzione dell’ Ucraina”.




Siracusa. Droga nei pressi di viale dei Comuni: rinvenuti crack e cocaina

Ancora sequestri di droga nella zona alta di Siracusa.

Nel tardo pomeriggio di ieri gli agenti delle Volanti, agli ordini della dirigente, Giulia Guarino ha rinvenuto e sequestrato nei pressi di viale dei Comuni 14 dosi di crack e 17 di cocaina, pronte per essere cedute dai pusher agli assuntori della zona. L’intervento è stato compiuto nell’ambito dei controlli finalizzati proprio al contrasto della vendita e del consumo di sostanze stupefacenti nelle cosiddette piazze dello spaccio siracusano.




Siracusa. Pnrr Salute e politiche per gli anziani, le preoccupazioni di Auser e Uil

Fondi del Pnrr da intercettare, politica di maggiore sostegno per le fasce più deboli e per gli anziani, dialogo da intensificare con i Governi. Sono i punti chiave affrontati nel corso del direttivo provinciale della Uil Pensionati Siracusa,  che si avvia alla fase congressuale. Articolato l’intervento del segretario provinciale Emanuele Sorrentino.
“Ci sono tante questioni aperte e occorre maggior dialogo col Governo così come aveva avviato la struttura nazionale per raggiungere un equilibrio fiscale e penalizzare il meno possibile i lavoratori dipendenti ma soprattutto i pensionati che non riescono a trovare stabilità per vivere in maniera dignitosa. Noi ci stiamo lavorando e ne parliamo quotidianamente con i dirigenti sindacali – aggiunge Sorrentino -, ciò è sempre motivo di grande confronto anche con le altre organizzazioni sindacali per scegliere tavoli comuni e fare in modo che ci siano presenze politiche importanti nel territorio. Abbiamo aumentato di oltre il 50 per cento gli iscritti della Uil Pensionati, certamente non è tutto merito nostro ma anche di chi ci ha preceduto, anche se pure noi abbiamo lavorato e stiamo lavorando intensamente per essere sempre più punto di riferimento in una provincia dove, ad esempio, la qualità della vita è sempre difficile. E lo testimoniano le classifiche impietose che certificano la presenza di tanti problemi. A cominciare dalla questione socio-sanitaria che la pandemia ha messo a nudo. Se ci fosse stata questa emergenza già nei primi mesi in maniera pesante come avvenuto nel nord d’Italia, non sappiamo come sarebbe finita qui. Ne abbiamo parlato più volte e anche se oggi si parla meno di emergenza sanitaria, i problemi rimangono. Perché si sono azzerati e bloccati i servizi sanitari nelle strutture, non si fa più prevenzione e nonostante i nostri solleciti, i tavoli della salute che avevamo avviato, notiamo che ci scontriamo continuamente con muri di gomma perché non c’è la volontà di trovare soluzioni”.
“Parliamo di Fondi Pnrr? Arriveranno quattrini nel nostro territorio – conclude il segretario provinciale Uil Pensionati – ma come avvenuto per gli anni precedenti, se non saremo in grado di spenderli puntualmente, li perderemo”.

Delle tematiche relative al Pnrr ed agli interventi in favore degli anziani non autosufficienti, come della riforma dei servizi sociali, parla, poi l’Auser, attraverso le parole del presidente Stefano Gugliotta, che esprime una serie di preoccupazioni.

“Stiamo assistendo -spiega Gugliotta- alla produzione di provvedimenti che, pur apprezzabili nei singoli contenuti, sono comunque indeboliti nella loro efficacia dal carente grado di integrazione. Un esempio: la riforma della assistenza territoriale e Case della Comunità (vedi Dm 71/22), non appare viene citato solo all’interno di alcuni capitoli e pertanto marginale.
Così come allo stato non si comprende se i distretti sociosanitari, uno dei perni della riforma della non autosufficienza, siano strettamente integrati con le Case della comunità, ad ora concepite come mera riproposizione delle Case della salute. Ed ancora -prosegue- non si comprende se il rapporto tra Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e i Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) sia all’insegna dell’integrazione o di mera giustapposizione. Anche il Terzo Settore rimane assolutamente marginale. Per tutti questi motivi-conclude Gugliotta-  chiediamo non solo un cambio di rotta al Governo, ma anche un ruolo più da protagonista della Regione Sicilia, che deve saper rivendicare il diritto delle fasce più deboli della società”.

 




Siracusa. Nervi tesi nel Pd, Baio: “Questo partito non è democratico”

Non accennano a placarsi le tensioni all’interno del Partito Democratico provinciale.

Salvo Baio, componente dell’assemblea provinciale va giù duro nei confronti del presidente, Paolo Amenta, sostenendo che “non convoca, per ragioni che mi piacerebbe conoscere, l’assemblea dal 14 settembre del 2020”.

Accuse anche nei confronti del segretario, Salvo Adorno, che “anzichè censurare tale comportamento ed eventualmente obbligare, raccogliendo le firme, Amenta a convocarla, mastica amaro, ma subisce”. Nessun momento di confronto, dunque, da 19 mesi, l’aspetto che Baio evidenzia.
Il  componente dell’organismo di partito ricorda che il Pd “sia spaccato in due metà, una con il 53 per cento e l’altra con il 47 per cento. Le due metà dal 21 giugno 2020 (data del congresso) non sono riuscite non dico a ricompattarsi, ma a trovare un minimo comune denominatore politico e programmatico”.

Nemmeno spostandosi dalla realtà locale, Baio trova spiragli migliori. “Gli organismi regionali e nazionali del partito-rende noto-  non hanno fatto nulla fino ad ora per fare uscire il partito da questa inaudita situazione, imponendo il rispetto delle regole democratiche”.
Baio sollecita Adorno ad una “grande spinta unitaria per ricercare modi e tempi per superare le divisioni interne e ristabilire quelle che un tempo si chiamavano le ragioni dello stare insieme. Compito difficile-dice ancora-  in un partito costruito col bilancino delle correnti, fermo restando che non si può riconoscere ad esse alcun ruolo sostitutivo degli organismi di partito”.

La soluzione sarebbe, secondo Baio, da individuare in sede di assemblea provinciale e con la presentazione di un documento politico da sottoporre al confronto e al voto. “Restituire il primato alla politica” è, secondo l’esponente del Pd la strada da seguire.

Infine una nota di amarezza. “Al congresso- conclude Baio- avevamo delineato un Pd ben diverso da quello che oggi è sotto i nostri occhi. Da qui la necessità, se vogliamo salvarlo, di aprire con determinazione una nuova fase politica che recuperi il progetto congressuale e dia slancio al partito”.