Super Green Pass e mascherine all’aperto: circa 400 controlli al giorno, fioccano le sanzioni

Sono circa 400 i controlli sul Super Green Pass effettuati ogni giorno dalle forze dell’ordine in provincia di Siracusa. I dati saranno resi noti, come disposto dal Ministero dell’Interno, ogni settimana e pubblicati sul sito della prefettura di Siracusa. Controlli interforze quelli disposti e coordinati proprio dall’ufficio territoriale di governo.  Le pattuglie della Polizia, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, delle Municipali effettuano controlli in tutti i luoghi in cui è richiesta la vaccinazione per poter accedere: dai ristoranti ai bar; dalle palestre ai teatri. Sanzioni da 400 a mille euro ed il rischio, in determinate circostanze, di chiusura dell’esercizio o dell’attività per una durata variabile tra uno e dieci giorni.

I controlli, in provincia, riguardano, però, anche un altro aspetto: l’utilizzo della mascherina all’aperto, come disposto da un’ordinanza del presidente della Regione, Nello Musumeci. Anche in questo caso fioccano le sanzioni. Nella giornata di ieri, ad esempio, sarebbero state controllate circa 400 persone, 100 esercizi commerciali ( 3 dei quali sanzionati ma nessuna chiusura disposta). Le multe comminate in totale sarebbero state 8 in 24 ore. Numeri parziali, che danno però la misura di quello che può essere il risultato dei controlli a campione annunciati nei giorni scorsi. Per ovviare al problema della carenza di organico, si è optato per le pattuglie miste, così da lasciare anche un numero adeguato di uomini e mezzi per le regolari attività di ciascuna delle forze impiegate.

Il prefetto Giusi Scaduto si è appellata nei giorni scorsi al senso di responsabilità dei siracusani, spiegando come la cifra dicquesti controlli sia la tutela della salute pubblica.
Sotto la lente delle forze dell’ordine anche le zone a maggiore rischio di assembramento, “anche in vista delle prossime festività natalizie e di fine anno”.
“I servizi di controllo – hanno spiegato dalla Prefettura – vengono garantiti dalle Forze di polizia territoriali, con il concorso delle Polizie provinciale e municipali, dell’Ispettorato Ripartimentale delle foreste, delle specialità della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri”.
Il Prefetto ha, inoltre, invitato la Camera di Commercio del Sud Est Sicilia e le Associazioni di categoria a sensibilizzare gli operatori economici in ordine alla rigorosa osservanza delle nuove disposizioni normative, la cui elusione comporterà sanzioni non solo per i fruitori dei servizi, ma anche per gli esercenti che non dovessero ottemperare ai dovuti riscontri.




Siracusa.”Pronto soccorso al collasso:pazienti in corridoio con l’ossigeno e ambulanze ferme”

“Il Pronto Soccorso dell’ospedale Umberto I di Siracusa in uno stato di totale abbandono”. Il segretario provinciale del Partito Democratico, Salvo Adorno torna così su un tema segnalato anche in passato.
“La cronica mancanza di personale sommata a scelte strategiche insensate e alla chiusura o all’accorpamento di interi reparti-commenta Adorno-  rendono complicata, esasperante e non sicura la fruizione dell’ospedale da parte dell’utenza e al contempo complicano inevitabilmente il lavoro di medici e infermieri”.
A testimoniare il problema, “immagini che mostrano più di 50 malati posizionati anche lungo i corridoi, alcuni dei quali attaccati a bombole di ossigeno, con ambulanze del 118 ferme da questa mattina per mancanza di sedie per sbarellare i pazienti”.
Adorno la definisce “una situazione totalmente fuori controllo che esaspera medici ed infermieri, mortifica il diritto alla salute dei pazienti e rischia di fare collassare l’intero sistema”.
Anche Rifondazione Comunista torna a segnalare tutte le criticità del delicato reparto di urgenza. Chiesti interventi urgenti “per risolvere subito questa emergenza e, contemporaneamente, per provvedere a immediate assunzioni di nuovo personale, così come la riapertura di tutte le strutture disponibili, sia quelle chiuse sia quelle dismesse negli anni e facilmente recuperabili”, spiegano i segretari provinciali Alessandra Cappello e Francesco Pasqua.




Il vescovo di Noto ai bimbi: “Babbo Natale non esiste”, è polemica. La Diocesi chiarisce

Il tentativo è quello di gettare acqua sul fuoco per spegnere le aspre polemiche che le dichiarazioni del vescovo di Noto, Monsignor Antonio Staglianò hanno scatenato.  In tanti restano convinti che non avrebbe dovuto dire ai bambini che lo ascoltavano nella Basilica del S.S Salvatore, che Babbo Natale non esiste. E’ successo durante la manifestazione Arti Effimere, nei gironi scorsi, alla presenza di alunni di tutte le età. Le parole di Monsignor Staglianò hanno creato gelo, stupore, perplessità ed anche delusione, soprattutto nei piu’ piccoli, che proprio in quel momento, in molti casi, apprendevano, non solo che Babbo Natale non esiste, ma che “il suo vestito rosso è stato scelto  dalla Coca Cola per ragioni esclusivamente pubblicitarie”.

Subito ne è scaturito un polverone, che ha viaggiato sulla stampa come sui social e attraverso il recuperato “passaparola”.

In molti hanno sottolineato come per parlare ai bambini serva riflettere, per valutare l’effetto delle parole pronunciate sui più piccoli.

Da subito, Monsignor Staglianò, ha spiegato che il suo intento fosse spiegare che Babbo Natale non è una persona realmente esistita, come San Nicola, ma un personaggio. Il tentativo sarebbe stato quello di spingere a vivere meglio la carità evangelica.

Eppure gli umori intorno a questa scelta non sono migliorati nelle ore e nei giorni successivi.

A tentare di gettare acqua sul fuoco è infine Don Alessandro Paolino, responsabile delle Comunicazioni Sociali della Diocesi. “Esprimo anzitutto, a nome del Vescovo, il dispiacere per questa dichiarazione che ha generato delusione nei più piccoli -esordisce sui social-  volendo precisare che le intenzioni di monsignor Staglianò erano ben altre, quelle cioè di riflettere con maggiore consapevolezza sul senso del Natale e delle belle tradizioni che lo accompagnano.
Personalmente non credo che l’intento del vescovo sia stato quello di infrangere l’incanto del Natale ai più piccoli, ma di aiutarli a riflettere più profondamente – a partire dalla figura storica di San Nicola che dispensava doni ai più poveri – sul senso del dono, della generosità, della solidarietà che dovrebbero caratterizzare il Natale, la festa nella quale – nell’ottica di una fede cristiana creduta e praticata – riceviamo il Dono per eccellenza, Gesù Cristo”. Poi ulteriori considerazioni.
“Se dalla figura di Babbo Natale (originata dal Vescovo San Nicola) possiamo trarre un insegnamento – tutti, grandi e piccoli – è questo: meno regali da “fare” e “consumare”, più “doni” da condividere, riscoprendo la bellezza di sentirci “Fratelli tutti” (Papa Francesco). In questo modo siamo esortati dal vescovo a recuperare la bellezza di un Natale ormai sempre più “commerciale” e “scristianizzato”.
Un altro modo di dire “regalo” e “dono” è il più desueto presente, nel senso anche di esserci per gli altri”. Il dono è una presenza che ribadisce: «è bello che tu ci sia, comunque sia andata, eccomi qui a dirtelo»”.

C’è da immaginare che questo non abbia comunque cancellato nei bambini che hanno saputo in questo modo dell’inesistenza di Babbo Natale la sensazione negativa ricavata, per una serie di ragioni, anche pedagogiche.

Evidentemente-  tornando ad usare la pubblicità come veicolo comunicativo-  a Natale puoi…




Market della droga aperti h24: domiciliari per un 23enne e obbligo di dimora per altri due

Agenti del Commissariato di Lentini, su disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica  Gaetano Bono che ha diretto l’indagine, coordinata dal Procuratore Capo  Sabrina Gambino e dal Procuratore AggiuntoFabio Scavone, hanno eseguito tre misure cautelari personali nei confronti di altrettanti soggetti lentinesi consistenti nella misura cautelare degli arresti domiciliari e dell’obbligo di dimora nel comune di residenza con permanenza in casa durante le ore notturne e con prescrizione di presentazione alla Polizia Giudiziaria, emesse dal Gip del Tribunale di Siracusa, perché raggiunti da gravi indizi di colpevolezza per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.
Nello specifico: Misura degli arresti domiciliari nei confronti di un giovane di 23 anni.
Misura dell’obbligo di dimora nel comune di residenza con obbligo di permanenza in casa nelle ore notturna e di presentazione  nei confronti di un altro giovane sempre di 23 anni e di un uomo di 45.
A seguito di un’intensa attività investigativa, intrapresa nel Gennaio del 2020 e culminata nel mese di novembre dello stesso anno, gli investigatori hanno avuto modo di constatare e accertare una proficua attività di spaccio messa in atto dagli indagati attraverso un preciso modus operandi di cessione al minuto di sostanza stupefacente del tipo cocaina e marijuana a numerosi assuntori provenienti dai comuni di Lentini, Carlentini e Francofonte.
Nello specifico, la base operativa dell’attività illecita veniva individuata nelle abitazioni di due degli indagati ove, a qualsiasi ora del giorno e della notte, gli investigatori hanno accertato un continuo andirivieni di assuntori. Tale attività di spaccio ha permesso agli spacciatori di lucrare rilevanti guadagni economici, introiti utilizzati per il loro sostentamento e per quello dei loro familiari.
I numerosi riscontri all’attività investigativa posti in essere dagli uomini della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato permettevano di accertare le numerose cessioni di sostanza stupefacente del tipo cocaina e marjuana effettuate dagli indagati a svariati assuntori e di cristallizzare il modus operandi degli stessi che avevano di fatto trasformato le loro abitazioni in un vero e proprio market della droga.
L’attività investigativa ha coinvolto altre 12 persone indagate a vario titolo per i reati di spaccio di droga e detenzione abusiva di armi.




Irruzione nella notte in casa di un uomo, la polizia trova droga e proiettili

Nascondeva in casa un’ingente quantità di marijuana, hashish, cocaina, denaro e materiale per il confezionamento. Gli agenti delle Volanti hanno fatto irruzione nel suo appartamento nel cuore della notte, alle tre, perquisendo e sequestrando quanto rinvenuto. Nel dettaglio: 50 dosi di marijuana e altri 272 grammi della stessa sostanza all’interno di una busta sottovuoto, 149 dosi di hashish, 41 dosi di cocaina, vario materiale da taglio e confezionamento della droga, un bilancino di precisione, un fornellino da campeggio (per la cottura della cocaina) e 385 euro in contanti, probabile provento dell’attività di spaccio. Oltre alla droga, in casa dell’uomo c’erano 3 proiettili calibro 7,65. Con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio e detenzione illegale di munizionamento l’uomo è stato arrestato e condotto in carcere.




Priolo. Vertenza Chelab, giornata di sciopero nella zona industriale: “Procedura illegittima”

Giorno di sciopero in zona industriale a Priolo Gargallo dei lavoratori e delle lavoratrici Chelab srl del gruppo Merieux spa, l’azienda che ha avviato una procedura che le organizzazioni sindacali, Filcams CGIL e FISASCAT CISL, hanno fin da subito ritenuta illegittima. L’azienda , invitata ad un tavolo di confronto presso i pubblici organi competenti, ha già annunciato in una missiva che non intende aver nessun confronto presso l’ispettorato territoriale competente o con nessuna pubblica istituzione. “Un atteggiamento scorretto non solo nei confronti dei lavoratori che da oltre 10 anni prestano servizio per questa azienda e che nonostante la polivalenza delle mansioni esercitate, sono stati incastrati nei reparti oggi oggetto di dismissione, ma anche nei confronti delle pubbliche istituzioni. Abbiamo anche presentato denuncia ispettiva all’Inps per acclarare un possibile uso distorto del fis covid , dapprima dichiarato su tutta l’azienda ed adesso usato come strumento per marchiare di trasferimento collettivo 8 nomi e cognomi. È un raggiro della legge su i licenziamenti collettivi. L’azienda sostiene anche di essere in attesa di nuove commesse da Eni, ma nel frattempo minaccia di chiudere la procedura illegittima dei trasferimenti collettivi entro il 7 Gennaio. Ci diciamo inoltre increduli ed offesi per le pessime relazioni sindacali che un gruppo del genere porta su un territorio come quello della zona industriale”




Reati tributari, sequestro preventivo per mezzo milione di euro a due imprenditori

Sequestro preventivo di beni per oltre 500 mila euro a carico dei rappresentanti legali di una società siracusana che opera nell’ambito della formazione professionale. Per i due si lavora all’ipotesi di reati tributari. Secondo le Fiamme Gialle, infatti,  si sarebbero sottratti nel tempo al pagamento delle imposte (“omesso versamento di ritenute dovute o certificate”).

Gli imprenditori, entrambi di 67 anni,  in qualità di sostituti d’imposta, avrebbero dovuto versare allo Stato le somme di denaro trattenute dai compensi, salari, pensioni o altri redditi erogati ai loro dipendenti.

Il Gip del Tribunale di Siracusa, su richiesta Procura della Repubblica, ha disposto il sequestro dei beni della società e dei due indagati. Si tratta di beni immobili, mobili, quote societarie e denaro nei conti correnti bancari per oltre mezzo milione di euro.




Depuratore ed ex consorzio Asi, la Regione replica a Carta. Turano: “Sciocchezze”

“Sciocchezze quelle messe in giro dal sindaco di Melilli”.

Non usa mezzi termini l’assessore regionale alle Attività Produttive Mimmo Turano, che con queste parole replica al primo cittadino di Melilli, Giuseppe Carta in merito alle dichiarazioni relative alla legge di riforma dell’Irsap.

“Il mio ruolo di assessore regionale e l’attenzione per i cittadini della provincia di Siracusa -prosegue Turano- mi impongono di rispondere anche a chi non meriterebbe risposta. Sulla vicenda del passaggio del depuratore al comune di Priolo – spiega l’assessore della giunta Musumeci– non c’è stata nessuna mortificazione dei comuni. Anzi, in attesa di passare la gestione alla società d’ambito che dipende proprio dai comuni, aspettavamo di sapere proprio da questi chi fosse il maggiore utilizzatore del depuratore ma non è mai giunta nessuna risposta. A questo punto la legge permette di trasferire il depuratore al comune dove è ubicato lo stesso. Se il depuratore è ubicato a Priolo possiamo darlo a Siracusa, Melilli o qualsiasi altro comune? Resto basito da queste dichiarazioni.”

Turano assicura che non corrisponde a verità la notizia secondo cui “il compenso dei commissari ex Asi ricadrà sulle bollette dei cittadini dei comuni di Priolo e Melilli. Non esiste nessun legame -garantisce l’assessore regionale- tra le due cose come non esistono le cifre di cui parla il sindaco Carta: il compenso del commissario liquidatore è equivalente a meno del 5% della cifra denunciata dal primo cittadino di Melilli”.

Infine un ultimo chiarimento.  “La legge di riforma dell’Irsap, che è stata approvata grazia anche al supporto responsabile dì parlamentari della provincia di Siracusa come Daniela Ternullo-conclude l’esponente dell’esecutivo regionale- è un provvedimento molto atteso dal tessuto produttivo soprattutto perché elimina le criticità delle liquidazioni degli ex consorzi Asi e, mi auguro, anche le sciocchezze e le falsità messe subdolamente in giro”.




Controlli Polstrada-Asp sulle strade: Operazione europea Alcohol & Drugs

Controlli a tappeto fino al 12 dicembre sulle principali strade della provincia di Siracusa con l’impiego delle pattuglie della Polizia Stradale. Gli uomini agli ordini del comandante Antonio Capodicasa saranno impegnati con il personale  del Servizio Tossicologico dell’A.S.P. di Siracusa mediante l’impiego della Struttura Sanitaria Mobile in dotazione, per la predisposizione di servizi straordinari di controllo delle condizioni psicofisiche dei conducenti alterate dall’uso di sostanze stupefacenti o psicotrope, ai quali saranno sottoposti gli utenti alla guida dei veicoli in transito sui vari punti nodali delle strutture viarie della provincia.

Si tratta dell’Operazione europea  “ALCOHOL & DRUGS”, l’iniziativa europea di sensibilizzazione contro la guida in stato di ebbrezza alcolica organizzata da ROADPOL – European Roads Policing Network.

L’Organizzazione, che in Italia è rappresentata dal Servizio Polizia Stradale del Ministero dell’Interno, sviluppa una cooperazione operativa tra le Polizie Stradali europee, con l’obiettivo di ridurre il numero di vittime della strada e degli incidenti stradali in adesione al Piano d’Azione Europeo 2021-2030. Tale attività si sviluppa attraverso operazioni internazionali congiunte di contrasto delle violazioni e campagne “tematiche” in tutto il Continente, all’interno di specifiche aree strategiche.

L’obiettivo è quello di incrementare i livelli di sicurezza sulle strade e ridurre il numero di vittime da incidente stradale.
Tale iniziativa si colloca nell’ambito delle azioni di sensibilizzazione in adesione al Piano d’Azione Europeo 2021 – 2030 che persegue l’obiettivo di dimezzare il numero di vittime da incidenti stradali e diminuire il numero dei feriti gravi in Europa e nel mondo.

 

 




Violento con la compagna anche davanti ai figli: 41enne in carcere

Violenza sulla compagna, anche in presenza dei figli, minori. I Carabinieri della Stazione di Francofonte hanno arrestato per questo un 41enne .
La donna, stanca delle angherie del compagno, si è rivolta ai militari, che hanno raccolto la denuncia documentando anni di maltrattamenti, consistiti in minacce, percosse, violenze fisiche e psicologiche.
La Procura della Repubblica di Siracusa, valutando particolarmente gravi le circostanze emerse, ha emesso una misura cautelare, disponendo per l’uomo, già agli arresti domiciliari, la custodia in carcere.