Priolo. Fuoco a un’auto: denunciato un cinquantenne, è ritenuto l’autore

E’ ritenuto l’autore di un incendio appiccato ai danni di un’auto lo scorso mese.

Gli agenti del commissariato di Priolo hanno per questo denunciato un uomo di 50 anni. A lui sono risaliti al termine di indagini di polizia giudiziaria avviate subito dopo l’episodio.




Daspo violato, scatta la denuncia per due tifosi augustani sottoposti al divieto

Nonostante sottoposti a Daspo, non si sono presentati negli uffici di polizia in occasione della partita che la squadra di Augusta ha disputato a Comiso domenica scorsa. Per questo gli uomini del locale commissariato hanno denunciato due tifosi. La misura è stata elusa dai due, lasciando il dubbio di avere seguito la tifoseria durante la trasferta.




Siracusa. L’esplosione nella dependence di Santa Teresa, sale il numero delle vittime:morta una donna

Sale il numero delle vittime dell’esplosione del 30 settembre scorso nella dependence di un’azienda agricola di Santa Teresa Longarini a causa di una fuga di gas.

Dopo il decesso di uno dei quattro feriti, non ce l’ha fatta nemmeno  la donna ricoverata in gravi condizioni a Palermo.

Lo scoppio aveva causato anche un incendio. Subito dopo l’incidente, sul posto erano arrivate le ambulanze del 118, l’elisoccorso del Cannizzato di Catania e i vigili del fuoco, che hanno domato le fiamme.

Proseguono intanto le indagini per ricostruire l’accaduto e le ragioni della perdita di gas e della esplosione.




Siracusa. Viadotto di Targia, la verità di Garozzo: “Mai finanziato”

“Il viadotto di Targia non è stato mai finanziato, da nessun governo regionale, solo enunciazioni di principio, mai un decreto, solo parole della politica regionale, prima da Crocetta e adesso da Musumeci. Tant’è che abbiamo dovuto correre ai ripari, realizzando la bretella provvisoria”.

Non lasciano spazio ai dubbi le parole dell’ex sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, alla luce delle ipotesi che riguardano il destino della struttura, inagibile dal 2014 per via delle condizioni precarie in cui versa.

Se da una parte l’amministrazione comunale attuale, retta dal sindaco Francesco Italia, concorda con l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone circa la necessità di provvedere alla demolizione del “ponte”, dall’altra la sua ricostruzione non sembra più così certa, a prescindere dalla disponibilità dei necessari fondi.

Proprio su quei 5 milioni e mezzo di euro promessi si sofferma l’ex primo cittadino. Mentre in tanti si chiedono “che fine abbiano fatto quei finanziamenti regionali” (come l’ex deputato regionale Vincenzo Vinciullo), Garozzo chiarisce che in realtà “non sono mai esistiti”. Nulla, quindi, che possa avere a che fare con utilizzi differenti rispetto a quello preventivato. Semplicemente, stando alle parole dell’ex sindaco del capoluogo, denaro che non è mai passato dalla fase di virtuale a quella concreta.
“Da giorni – commenta ancora l’esponente di Italia Viva- leggo le dichiarazioni più disparate sull’ipotesi di demolizione del viadotto di Targia. Credo sia utile mettere ordine. Il viadotto-ricorda-  nel 2014, come da progetto condiviso dal Comune di Siracusa e dalla Protezione civile regionale, prevedeva la demolizione e ricostruzione dello stesso per un costo di oltre 5 milioni di euro.
La bretella realizzata dalla mia amministrazione nel 2015 dispone di un’autorizzazione provvisoria della Soprintendenza, trattandosi di area archeologica, rilasciata pertanto con carattere emergenziale, nell’attesa, appunto della demolizione e ricostruzione del viadotto”.

Poi Garozzo utilizza il sarcasmo per rendere evidente il proprio punto di vista anche su un’altra ipotesi trapelata: costruire la circonvallazione di Belvedere anzichè impiegare eventuali cospicui fondi disponibili per ricostruire il viadotto. “Non capisco- conclude- cosa c’entri in tutto questo la circonvallazione”.

Dal punto di vista tecnico, è  l’ex ingegnere capo del Comune di Siracusa,  Natale Borgione  (che rivestiva questo ruolo anche all’epoca della realizzazione della bretella provvisoria) fornisce dettagli tecnici, soprattutto relativi al percorso realizzato per sopperire all’impossibilità di utilizzare il viadotto.  Borgione fa presente come “le dimensioni trasversali siano superiori a quelle del viadotto, con in più spartitraffico, illuminazione e area di emergenza. E’ un’opera di qualità- aggiunge- che può benissimo rimanere definitiva. Non capisco perchè eliminarla. Non ha assolutamente nulla da invidiare al viadotto, quando era in ottime condizioni. La bretella, inoltre- conclude l’ex ingegnere capo- è collaudata anche per carichi pesanti”.




Assalto alla Cgil nazionale, presidio antifascista a Siracusa: “Alzare la guardia”

“L’attacco squadrista alla sede della Cgil nazionale impone a tutti noi la necessità di alzare la guardia e allestire rapidissimamente un presidio democratico ed antifascista delle nostre sedi” .

Queste le parole del segretario provinciale della Cgil di Siracusa, Roberto Alosi dopo l’assalto di ieri pomeriggio alla sede del sindacato, a Roma. Un episodio grave, che ha subito avuto una serie di prese di posizione, anche in campo politico.

La Cgil provinciale, questa mattina, ha organizzato un presidio davanti la sede di viale Santa Panagia.




Siracusa. Restyling Tisia-Pitia: “Due anni per concluderli e nuova mobilità”

Dovrebbero durare un paio di anni i lavori di riqualificazione della zona Tisia-Pitia, che tra poche settimane prenderanno il via dall’area adiacente alla palestra Acradina per arrivare, progressivamente, a tutte le aree interessate dal progetto finanziato con il Bando Periferie per circa 6 milioni di euro complessivi.

Oltre agli aspetti strutturali,per la zona Tisia-Pitia è prevista la riorganizzazione della mobilità, pedonale e veicolare, con “l’ampliamento dei percorsi dedicati ai pedoni, una sosta razionalizzata, sensi di marcia riorganizzati, aree sopraelevate e in tutte, vista la presenza di scuole, saranno istituite le Zone 30 -spiega il sindaco Francesco Italia – in cui si circolerà con un limite di velocità massimo pari, appunto, a 30 chilometri orari. Tra gli altri interventi, prevista anche l’apposizione di nuovi alberi”.

Il cronoprogramma riguarda un intervento che il sindaco, Francesco Italia definisce “estremamente importante e articolato. Nelle intenzioni del Rup, responsabile unico del provvedimento e del direttore dei lavori, c’è senza dubbio lo sforzo di contenere quanto più possibile i tempi. Ogni aspetto sarà comunicato ai commercianti con un’interlocuzione, già avviata, che rimarrà sempre serrata ed efficace. Ognuno -conclude- dovrà avere ogni informazione ed elemento per organizzare, durante gli interventi, il proprio lavoro al meglio”.




Coltivazione di marijuana con tecnologia all’avanguardia, denunciato trentenne

Coltivava marijuana con un sofisticato impianto di illuminazione con lampade alogene, un sistema di deumidificazione con termometro digitale e diversi flaconi di fertilizzante per piante di canapa.

A scoprire la sua serra casalinga sono stati gli agenti del commissariato di Lentini, che hanno denunciato un trentenne. Le piante erano 15. Il giovane è stato denunciato anche per furto di energia elettrica, in quanto allacciato abusivamente alla rete di distribuzione.




Pallanuoto. Ortigia superlativa contro il Vasas: sguardo ai quarti di finale

Un’Ortigia superlativa lotta, soffre, sembra quasi capitolare, ma poi si rialza e assesta, a pochi secondi dalla fine, il colpo che, pur con una sconfitta di misura, vale una meritatissima qualificazione ai quarti di finale. Una partita incredibile, già dal primo parziale. Il Vasas ha bisogno di vincere e parte subito aggressivo, sfruttando alcuni dei suoi uomini migliori, come Brgulian e Randjelovic, che portano i magiari sul 2-0. L’Ortigia non si scompone, resta lucida e accorcia con Rossi, per poi pareggiare con una bellissima ripartenza finalizzata da Ferrero. Vadovics, però, a poco più di un minuto dal termine, porta ancora avanti il Vasas: 2-3 a fine parziale. Nel secondo tempo, l’equilibrio dura per 6 minuti, con le due squadre che sprecano tutte le azioni con l’uomo in più, oltre a un rigore fallito dagli ungheresi. A 1’42 però Erdelyi trova il 4-2. L’Ortigia non riesce a superare Mitrovic, dopo una grande azione corale, quindi, sul rovesciamento di fronte, fallo di Klikovac, che protesta e viene espulso dagli arbitri. Il centroboa biancoverde non se ne accorge e rimane in acqua. Così, è cinque metri per il Vasas, che segna ancora con Erdelyi. Nella terza frazione, i magiari allungano ancora con Erdelyi e Randjelovic, per quello che potrebbe essere il colpo di grazia. L’Ortigia però non molla e con un bellissimo tocco al volo di Napolitano e il sigillo di Rossi si riporta a -3, chiudendo il tempo sul 4-7. L’ultimo parziale è un susseguirsi di emozioni, con l’Ortigia che difende benissimo e cresce in fase offensiva, sfruttando finalmente le superiorità con Francesco Condemi e Mirarchi.  A un minuto dalla fine, Ferrero dai 5 metri può cercare il pareggio, ma Mitrovic para. Sull’azione successiva, ancora Erdelyi trova il + 2. I biancoverdi non si arrendono, guadagnano un’azione a uomo in più e la chiudono con un magistrale gol di Mirarchi a venti secondi dalla sirena. L’ultima azione ce l’hanno i padroni di casa, ma Tempesti e la difesa sventano il pericolo. L’Ortigia perde ma passa ai quarti di finale ed esulta davanti a un gruppo di tifosi giunti qui a Budapest.

 

 

A fine gara parla Stefano Piccardo, coach dell’Ortigia: “Abbiamo giocato sicuramente una buonissima partita difensivamente. Abbiamo avuto dei passaggi a vuoto, forse nella prima parte del secondo tempo, però è anche vero che è difficilissimo difendere contro di loro. Noi lo abbiamo fatto benissimo con l’uomo in più. Sono molto contento e sono orgogliosissimo dei miei. La metà di questi ragazzi non aveva mai giocato una partita in una piscina con un pubblico come questo, e per noi che facciamo la pallanuoto e viviamo di questo, giocare così nel tempio della pallanuoto, la casa del Vasas, è bellissimo. Sono emozionato di aver passato il turno qui e faccio una dedica speciale a tutte le persone che ci stanno intorno, che lavorano per noi, ai miei ragazzi che sono splendidi, a tutta la mia famiglia. Siamo contenti e abbiamo giocato una buonissima qualificazione, quindi complimenti all’Ortigia. Questa è una squadra impastata nella convinzione, stiamo seguendo la giusta via, crediamo nel gioco che cerchiamo di proporre, giochiamo l’uno per l’altro e questo ci porta a raggiungere tali risultati”.




Siracusa.L’incendio al Samà e all’HMora. Cna:”Vicini agli imprenditori per ripartire”

Dopo l’incendio che ha distrutto la veranda del Samà e danneggiato l’Hmora, oltre a parte del prospetto dell’edificio di viale Tisia in cui i due locali pubblici si trovano, la Cna entra nel concreto di quelli che dovranno essere i prossimi passi. La presidente, Rosanna Magnano assicura l’assoluta vicinanza agli imprenditori, perchè possano far ripartire al più presto le proprie attività. Molto avrà a che fare con la conclusione delle indagini in corso. Da questo dipenderanno anche gli strumenti a cui si potrà ricorrere per ottenere eventuali risarcimenti di danni davvero ingenti, sebbene ancora da quantificare con esattezza.




Viadotto di Targia, l’ipotesi: demolirlo e creare la circonvallazione di Belvedere

“Demolire il viadotto di Targia e poi valutare l’ipotesi di utilizzare eventuali risorse disponibili per realizzare la circonvallazione di Belvedere anzichè ricostruire il ponte”.

Il sindaco, Francesco Italia, ribadisce il parere favorevole del Comune rispetto all’ipotesi di abbattimento del viadotto, come prospettato dall’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone.

Il primo cittadino non sembra, tuttavia, così convinto che successivamente si debba ricostruire quel tipo di opera pubblica.

“Si valuterà- spiega il primo cittadino- con la Protezione Civile Regionale se rientra tra le opere ritenute utili. L’amministrazione comunale precedente -ricorda Italia-  ha realizzato una bretella che ha svolto perfettamente il proprio compito. Potrebbe essere utile realizzare un collegamento che possa finalmente risolvere un problema atavico di Belvedere, da cui passa ogni giorno una parte significativa di traffico veicolare, peraltro dalla via principale. Una questione che deve essere necessariamente affrontata. Laddove ci sia la possibilità  di intercettare risorse importanti sulla viabilità, dunque- conclude il sindaco Italia- va fatta una valutazione sulle priorità e Belvedere certamente lo è”.

Sul destino dei 5 milioni e mezzo di euro che sembrava potessero essere destinati al viadotto di Targia, Italia è chiaro: “Va chiesto alla Regione- taglia corto- visto che si trattava di fondi regionali”.