Siracusa. Il presidente dell'Ordine dei Medici: "Sospensione e radiazione per i medici no vax"

“I medici della provincia di Siracusa che non si sono vaccinati lo hanno fatto per patologie e sono pochissimi”. La maggior parte degli operatori sanitari no vax apparterrebbero ad altre categorie, dagli infermieri agli ausiliari.

A tracciare un quadro della situazione nel territorio è  Anselmo Madeddu, che rende chiara la posizione dell’Ordine dei Medici di Siracusa sulle novità introdotte in Italia a proposito di provvedimenti nei confronti degli operatori sanitari che non si vaccinano.

“Distinguiamo, nel caso di mancata vaccinazione, due aspetti separati: un conto è non vaccinarsi- premette il professionista siracusano-  un altro è fare propaganda “no vax”. Per quanto riguarda il primo caso, la norma è chiara, l’articolo 4 del decreto legge 44  (ormai legge a tutti gli effetti) prevede la sospensione dall’esercizio professionale del medico che non ha ottemperato all’obbligo vaccinale. Tutti i presidenti degli Ordini d’Italia hanno poi chiesto un incontro con il ministro Speranza- dice ancora il presidente dell’Ordine dei Medici- per chiarire le competenze e le modalità di intervento. All’Asp tocca l’accertamento. La relativa comunicazione viene poi inoltrata all’Ordine dei Medici, che provvede alla sospensione”. Non riguarda per  conto dell’Asp, ad esempio l’attività ospedaliera, ma anche la libera professione. “Il principio-spiega Madeddu-  è quello di garantire la salute dei cittadini. Il nostro non è un sindacato. Noi garantiamo la correttezza della professione e il decoro, finalizzato, appunto alla garanzia di salute per gli assistiti”.

Dei circa 45 mila sanitari che in Italia non si sono vaccinati, soltanto 300 sarebbero medici.

“Nel caso in cui il medico faccia propaganda no vax, essendo interpretato come danno alla collettività- prosegue Madeddu-  può scattare  la radiazione. E’ un segnale molto forte di serietà. Non si può predicare bene e razzolare male. Chi fa questo mestiere, sceglie di svolgerlo con tutto ciò che dal punto di vista etico ne consegue.  Se il cattivo esempio viene da chi dovrebbe dare il buon esempio, è chiaro che la gravità è tale da poter meritare la radiazione”.

 




Siracusa. Dall'autunno nascono le prime due "zone scolastiche": più spazio ai pedoni

Aree pedonali intorno a due istituti scolastici del capoluogo. Saranno “zone scolastiche” e dal prossimo autunno dovrebbero essere attivate nelle aree a ridosso degli istituti Paolo Orsi e Lombardo Radice. L’amministrazione comunale limiterà, in quelle zone, la presenza del traffico veicolare per favorire i pedoni. Si tratta di interventi adottati nell’ambito del decreto Semplificazioni per le misure di mobilità sostenibile. L’iniziativa sarà quindi avviata in fase sperimentale per poi, eventualmente, essere estesa ad altre scuole della città .

Il progetto è stato presentato questa mattina durante una conferenza stampa a cui hanno preso parte il sindaco, Francesco Italia, l’assessore alla Mobilità , Maura Fontana e i dirigenti scolastici delle scuole coinvolte.




In contrada Santa Croce un polo unico di servizi: il Centro per l'impiego e l'Inps restano a Noto

Gli uffici del Centro per l’Impiego e l’Inps non perderanno la sede di Noto. In contrada Santa Croce sarà, invece, allestito  un polo unico di servizi integrati. Lo prevede una delibera approvata dalla giunta comunale.

La notizia, già nell’aria, adesso  è ufficiale e a fornirla ai cittadini del centro barocco è il sindaco, Corrado Bonfanti,a pochi mesi dalle polemiche scaturite dall’ipotesi, paventata da alcuni, che fosse imminente un trasferimento definitivo e non solo temporaneo degli uffici. Il primo cittadino coglie l’occasione per togliersi un sassolino dalla scarpa. “Mi spiace dover deludere le aspettative- dice- di chi, per la verità pochi e i soliti noti disfattisti, in primavera alimentava inutili allarmismi; adesso posso ufficializzare che gli uffici del Centro per l’Impiego e dell’Inps non si sposteranno da Noto. Ieri mattina, infatti, abbiamo approvato la delibera di Giunta per la stipula del contratto di affitto di una parte dell’edificio che già ospita gli uffici dell’Inps in contrada Santa Croce e che presto ospiterà anche gli uffici del CPI. Il progetto ambizioso di un polo unico di servizi integrati è destinato a diventare realtà”.

A causa della pandemia e con l’attivazione dello smartworking per i dipendenti, gli utenti sono stati costretti per alcuni mesi a una serie di disagi, dovendosi spostare nel capoluogo per le istanze relative ai servizi dei due uffici. Il timore di qualcuno era che si potesse trattare di una situazione definitiva. “Avevo detto che non mi piaceva fare polemica ed anche che gli allarmismi non mi preoccupavano – prosegue Bonfanti – perché mentre qualcuno gridava allo scandalo, noi operavamo per creare un polo unico in Sicilia. Devo ringraziare il Governo Musumeci con l’assessore regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e del lavoro Antonio Scavone e la direttrice regionale dell’Inps dott.ssa Maria Sandra Petrotta, con i quali abbiamo definito i dettagli di un progetto ambizioso di cui non beneficeranno solo i cittadini di Noto, ma tutti i cittadini della zona sud della provincia di Siracusa. Un altro progetto -conclude Bonfanti- ideato e realizzato”.

 

Intanto nelle more della sistemazione dei locali, il CPI ritorna negli uffici di via Ruggero Settimo, ponendo definitivamente la parola fine a tutta la vicenda.

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Siracusa. Incendi boschivi, l'Usb dei vigili del fuoco: "Si interviene a gennaio per prevenire questi scempi"

“Si deve agire nei mesi invernali a partire da gennaio e mettere in campo in quella fase dell’anno tutte quelle iniziative di legge che prevedono la prevenzione e il contrasto alla lotta agli incendi boschivi sapendo che la provincia di Siracusa e il territorio regionale sono interessate annualmente da incendi boschivi che ricordiamo impegnano anche risorse dello Stato che andrebbero risparmiate e utilizzate per la prevenzione”.

La Usb Vigili del Fuoco di Siracusa del settore Soccorso Pubblico e Difesa Civile parla attraverso Giovanni Di Raimondo. “Giova ricordare-spiega il rappresentante del sindacato dei vigili del fuoco-  che il concorso aereo per lo spegnimento degli incendi ha un costo non indifferente tutto a carico dei contribuenti quando se solo si attuassero i piani anzitempo oggi non si avrebbero roghi che minacciano il territorio e l’ambiente. Quindi ecco le cause degli incendi boschivi che oggi minacciano un territorio e un ambiente fragile che ci vedrà tra non molto ad un punto di non ritorno”.

Di Raimondo analizza “le cause che portano ogni anno a distruggere ettari di territorio provocando un disastro ambientale senza precedenti. Desideriamo ricordare che gli interventi da parte dei Vigili del Fuoco del Comando di Siracusa iniziano già dalla metà di maggio 2021, con numerosi interventi di incendi boschivi nelle zone di Avola, Cavagrande, Tangi, Noto e Pachino, con condizioni meteo normali. Oggi quasi tutta la provincia aretusea è interessata da incendi boschivi causati verosimilmente dalla mano di incendiari criminali ma è altrettanto acclarato che la prevenzione degli incendi boschivi a livello regionale ormai è quasi inesistente. Tutela del territorio provinciale e regionale, servirebbe oltre ad evitare gli incendi boschivi nei periodi autunno-invernali a incanalare le acque delle piogge qualora fossero abbondanti e improvvise nei giusti alvei. Convenzioni Stato-Regioni con il CNVVF, per aumentare il dispositivo di soccorso tecnico urgente con squadre aggiuntive, che si avevano negli anni passati (2 squadre boschive) per la provincia di Siracusa. Controllo del territorio con il concorso delle forze dell’ordine, non bastano le semplici ordinanze sindacali che vietano l’accensione di incendi e impongono la pulizia dei terreni pubblici e privati.

Catasto degli Incendi Legge 353/2000 completamente disattesa. Non esiste attività di prevenzione e contrasto del fenomeno degli incendi boschivi nonostante il reato di incendio boschivo sia stato inasprito. Altra problematica il Comando VVF di Siracusa ha un organico molto ridotto a causa dei tagli iniziati nel 2012 dalla spending-review. A ciò si aggiunge una carenza cronica di Capi Squadra e autisti e un ricorso indiscriminato allo straordinario che vede impegnate sempre le stesse forze in campo. Attualmente il Comando VVF di Siracusa ha un carenza, fonte Direzione Vigili Del Fuoco Sicilia, del 35% e deve fare fronte a micro e macro emergenze in un territorio molto vasto che confina con le province di Ragusa e Catania dove le squadre di Noto, Palazzolo A. e Lentini sono spesse volte impegnate in interventi in lunghe distanze. Non dimenticando la zona industriale e tutti gli insediamenti civili e militari”.




Siracusa. Guardia di Finanza, 247esimo anniversario: tempo di consuntivi

Il 247esimo anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza. Oggi le Fiamme Gialle della provincia di Siracusa, come nel resto d’Italia, hanno celebrato una ricorrenza che, come da tradizione, è anche l’occasione per tirare le somme e tracciare un bilancio delle principali operazioni portate a termine nel territorio. Nel cortile della caserma di via Epicarmo, il colonnello Luca De Simone e i suoi uomini sono entrati nel dettaglio, alla presenza del prefetto, Giusi Scaduto.

Un’azione, quella svolta nei mesi scorsi, soprattutto alla luce della pandemia, che si è snodata in collaborazione con le altre forze di polizia, non solo per il rispetto delle norme di contenimento ma anche per interventi che hanno assunto una rilevanza internazionale anche nell’ambito del contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti.




Siracusa. Ancora droga in via Santi Amato: marijuana pronta per essere spacciata

Continua il contrasto alla vendita ed al consumo di sostanze stupefacenti nelle piazze dello spaccio siracusano. Nella giornata di ieri, agenti delle Volanti , nel corso di predisposti servizi antidroga, hanno rinvenuto in Via Santi Amato 13 dosi di marijuana pronte per essere vendute.
Nell’ambito di tali servizi, i poliziotti hanno sorpreso un noto pregiudicato di 26 anni, sottoposto alla sorveglianza speciale, in compagnia di altri soggetti, già conosciuti alle forze di polizia. Per lui è scattata la denuncia.




Siracusa. Siti archeologici invasi dalle erbacce, mancano le somme per i forestali: "Regione in ritardo"

Il servizio funzionava. I forestali impiegati anche per il diserbo dei siti archeologici della provincia di Siracusa, come del resto di Sicilia, avevano consentito, fino allo scorso anno, una migliore fruibilità delle aree di interesse culturale, colmando in molti casi delle lacune evidenti. Nel solo capoluogo i forestali avevano riportato nelle condizioni ottimali siti come il Tempio d’Apollo, il giardino del Museo Paolo Orsi  ( parco storico di Villa Landolina) , il Ginnasio Romano, solo per citarne alcuni.

Si trattava di una precisa scelta dell’allora assessore regionale all’Agricoltura, il siracusano Edy Bandiera. L’esponente di Forza Italia non nasconde il proprio rammarico per una scelta, quella compiuta quest’anno dal governo regionale, che ha comportato i ritardi che l’isola sconta per le attività della campagna antincendio e delle altre attività affidate ai forestali.

“Quest’anno – osserva l’ex assessore- si paga il prezzo di una scelta in parte obbligata e in parte sbagliata. Di fronte ad un bilancio di lacrime e sangue, il governo regionale ha finanziato gran parte della campagna forestale con fondi comunitari, per il cui utilizzo la burocrazia tra Palermo e Roma è ben più complessa. Questo ha comportato un forte ritardo nella disponibilità delle somme e quindi, appunto,  nell’avvio delle attività”.

Bandiera torna nel dettaglio della questione cura dei siti archeologici . “Fino all’anno scorso-ricorda l’ex assessore regionale all’Agricoltura-  ho previsto un’assegnazione di somme diretta, fondi previsti in maniera specifica e in adeguato anticipo. Quest’anno non si è agito nella stessa maniera. Le somme da utilizzare sono quindi quelle del calderone generale, andranno divise tra i diversi ambiti. Nelle scorse settimane la Regione si è resa conto dell’errore, predisponendo un disegno di legge che renderebbe 64 milioni di euro più facilmente utilizzabili. Forse si pensava che i fondi comunitari sarebbero stati pronti subito e invece questo non è accaduto. Il ddl fortunatamente consente di avviare i lavoratori. In merito alle attività complementari, dunque- conclude Bandiera- probabilmente si faranno, ma si faranno in ritardo”.

 




Siracusa. Guasto ad una condotta, riduzione idrica nelle zone Borgata e Ortigia

Una perdita sulle condotte di adduzione che riforniscono il serbatoio Teracati. La Siam, la società che gestisce il servizio idrico integrato, ha inviato i tecnici per le riparazioni necessarie. Non è escluso, tuttavia, che nelle zone della Borgata e di Ortigia si possano verificare delle riduzioni idriche, “amplificate anche dall’aumento dei consumi causato dalle alte temperature di oggi”.
La normale erogazione del servizio dovrebbe essere garantita nel tardo pomeriggio.




Avola. Lancio della spazzatura dall'auto, il sindaco "assegna" il premio Porcellino d'oro

Utilizza il sarcasmo ma il messaggio è chiaro: tolleranza zero per chi abbandona rifiuti in maniera indiscriminata lungo le strade o comunque in luoghi non idonei.

Il sindaco di Avola, Luca Cannata pubblica questa mattina sul suo profilo Facebook un video. Sono immagini che immortalano un cittadino che, a bordo della sua auto, parcheggia accanto ad un marciapiede. A quel punto dal lato passeggero, afferra un sacchetto di immondizia e, senza nemmeno scendere dal veicolo, lo lancia dal finestrino per poi andare via.

Una scena che il conducente dell’auto grigia pensava che sarebbe rimasto un suo segreto. Ed invece una telecamera stava riprendendo tutto, inclusa la targa della sua auto, attraverso la quale non è stato difficile risalire all’identità del responsabile di un gesto intollerabile.

Cannata “istituisce” , dunque, il “Premio Porcellino d’oro” . Una provocazione, ovviamente. Così come lo è la frase che segue: “Complimenti da applausi -dice il sindaco, che poi aggiunge un ulteriore battuta-  Che dite, oltre alla multa, si merita il premio?”.

Poi il  tono si fa serio. “Non riesco a capire il perché di tali gesti-lo sfogo del primo cittadino-  È incomprensibile. Abbiamo un servizio funzionante di raccolta  “porta a porta”  e un  Ccr aperto tutti i giorni Dipende da tutti noi! Rispettiamo la nostra città”.

 

 




Siracusa. Canale Galermi a secco: "Agricoltori disperati, dove sono i fondi stanziati?"

“Il Canale Galermi è a secco nonostante nella Finanziaria 2017 fossero stati stanziati in Commissione Bilancio, oltre un milione cinquecentomila euro per i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria  suddivisi in 520 mila euro per il 2017, 520 mila per il 2018 e 520 mila per il 2019”. A farlo presente sono Vincenzo Vinciullo, Fabio Alota e Mauro Basile – che ricordano come il Galermi sia “l’opera di ingegneria idraulica più importante che esista al mondo e che, dal punto di vista archeologico, non ha pari in Europa.
I 520 mila euro stanziati per il 2017 sono scomparsi senza lasciare traccia di sè- denunciano gli esponenti della Lega Sicilia – senza sapere dove sono stati utilizzati e da chi sono stati utilizzati. I 520 mila euro per il 2018 sono stati, invece, utilizzati, tant’è vero che gli agricoltori che attingono l’acqua dal Canale Galermi hanno avuto un momento di sollievo rispetto agli anni precedenti.
Rimanevano gli ulteriori e ultimi 520 mila euro, perché per il triennio 2020-2022 nemmeno un centesimo è stato previsto dall’attuale Governo regionale e dall’attuale Parlamento”.
Per tutto il 2019,secondo Vinciullo, Basile e Alota, “più volte, anche con manifestazioni di protesta, abbiamo sollecitato il Consorzio di Bonifica 10 di Siracusa a presentare i progetti relativi alla messa in sicurezza del Canale Galermi, ma nessun progetto è stato presentato e anche questo finanziamento di 520 mila euro è andato perduto”.
Indice puntato contro il Consorzio di Bonifica 10 e contro la Regione, colpevole di “non avere vigilato come avrebbe dovuto in questi anni”.
La carenza si ripercuote sulle attività agricole. Gli agricoltori avrebbero perso interi raccolti e ci sarebbe il rischio di scomparsa di piante ad alto fusto di centinaia di anni.