Caltagirone manager in incognito, “prova” i servizi Asp e mette il paziente al centro

“Pronto, vorrei prenotare una visita”. Al telefono con il centro unico prenotazioni dell’Asp c’è proprio il commissario straordinario, Alessandro Caltagirone. In incognito, cronometro alla mano, testa i servizi dell’Azienda Sanitaria Provinciale, a cominciare da quello di prenotazione.
“Sono stato in attesa per un minuto e dodici secondi. Mi pare una buona performance”, racconta su FMITALIA il nuovo manager della sanità siracusana. Certo, magari avrà indovinato il momento di giornata e l’operatore. Perchè a dar retta ai cittadini, da cup e liste di attesa partono i mugugni per la gestione Asp. “Quando si parla di code infinite, mi ricordo di quando si prenotava tutto online a causa del covid. Abbiamo abbandonato quel modus operandi, pure utile”, commenta Caltagirone quasi indicando un percorso. “Ieri affrontavo il tema delle prenotazioni. Il mio obiettivo è avere addetti che si ricordino anche di ringraziare chi sceglie la sanità pubblica”. Insomma, umanità e cordialità come mantra. Allo sportello o al telefono. Quanto ai tempi medi di attesa per la risposta, “abbiamo monitorato il numero di chiamate gestite da singolo operatore, per stabilire un tempo di attesa massimo”.
E per le liste di attesa? “Abbiano parlato di abbattimento della lista d’attesa, senza sottolineare che era manovra relativa alle prenotazioni vecchie. I cittadini, invece, chiamavano e continuavano a sentirsi dire che ci voleva un anno per le prestazioni. Ecco, io oggi sto lavorando all’abbattimento anche delle nuove liste di attesa”, illustra il commissario straordinario dell’Asp. Come? “Provando a riorganizzarle. Oggi avrò un incontro con i vertici dell’area d’emergenza, radiologica e di altre aree importanti. Dobbiamo verificare chi riesce a dare un certo numero di prestazioni durante un turno e chi meno. Però occorre capire cosa succede: se si tratta di ritardi per mancanza di strumentazioni o per altre ragioni. A causa delle liste di attesa, oggi su 10 prenotazioni 3 poi abbandonano”. Finendo per alimentare quella mobilità passiva che pesa sulle casse della sanità di casa nostra, ormai anche per prestazioni base.
“Vorrei un sistema in cui lo specialista dica non solo quando è la visita ma, con il paziente davanti, concordi eventuali alternative, rassicurando anche se i tempi sono lunghi. Se lo specialista prevede di fare più esami in una determinata sequenza, è lui a prenotarli in quella sequenza. Dalle ultime indagini fatte in Italia, in genere il cittadino è soddisfatto dal rapporto con il medico. Sono insoddisfatti dei servizi alberghieri e degli uffici che organizzano questi servizi sanitari. Perché il paziente ha molta più percezione dei tempi d’attesa lunghi, dei pasti freddi, delle pulizie insoddisfacenti. Si ha, in genere, meno percezione dell’atto medico. Ecco, dobbiamo lavorare sugli aspetti che migliorano la percezione del paziente”, ammette Caltagirone. E prosegue: “Allargando il ragionamento lavoreremo anche sui servizi di Front Office con la collaborazione di tutti, perché ci sono anche servizi informatici. Nelle prossime ore, ad esempio, riattiveremo il ticket virtuale attraverso un’app che indica quanto bisogna attendere per il proprio turno. Così ci si potrà presentare quando è il momento, senza dover perdere un’intera giornata allo sportello”.
Il piano di Alessandro Caltagirone per ribaltare la sanità siracusana passa (finalmente) anche dai pazienti. E una posizione di questo tenore, merita almeno un’apertura di credito. Le prossime settimane diranno quanto meritata.




Manganellate a Pisa e Firenze, manifestazione di solidarietà degli studenti siracusani

Studenti in piazza anche a Siracusa in segno di solidarietà per le comunità studentesche di Pisa e Firenze dopo gli episodi registrati nel corso dei cortei pro-Palestina, con cariche e manganellate sui manifestanti.
La manifestazione si svolgerà il primo marzo a partire dalla 10:30 al Campo Scuola Pippo Di Natale. Un’idea nata da alcuni studenti dell’istituto Fermi e che in pochissimo tempo avrebbe registrato l’adesione degli studenti di tutte le scuole superiori del capoluogo e delle associazioni del territorio.
In un documento/appello che circola in queste ore in città si fa riferimento ai “fatti emersi nei giorni scorsi, che parlano di una risposta spropositata delle forze dell’ordine a manifestazioni che chiedevano il cessate il fuoco a Gaza”.
Gli studenti siracusani chiederanno la garanzia del diritto alla libera espressione e alla manifestazione pacifica e la tutela della sicurezza fisica delle studentesse e degli studenti . “Inaccettabile che ad una richiesta di pace si risponda con la violenza, che è un fallimento”.
Nel documento degli studenti siracusani si parla di una richiesta chiara: cessazione immediata della violenza nei confronti di chi manifesta pacificamente, sostegno agli studenti che hanno subito violenze, incluso l’accesso a supporto legale e psicologico, integrazione del codice identificativo nelle divise e delle bodycam a garanzia di un livello base di trasparenza.
La scelta dell’1 Marzo come data per la manifestazione non è casuale, coincide, infatti, con la Giornata Mondiale contro ogni tipo di Discriminazione.
Il corteo si snoderà dal Campo Scuola Pippo Di Natale al Largo XXV Luglio, per la successiva consegna al Prefetto, Raffaella Moscarella del documento scritto dai giovani studenti siracusani.




Ostello per braccianti stranieri: approvato il regolamento, oggi l’inaugurazione a Cassibile

Approvazione in extremis per il nuovo regolamento dell’Ostello per migranti di Cassibile, che sarà inaugurato, per la stagione 2024, oggi pomeriggio, nonostante la defezione del ministro Matteo Piantedosi, che avrebbe dovuto partecipare alla cerimonia salvo disdire nella tarda mattinata di ieri. Il taglio del nastro ci sarà ugualmente e in contrada Palazzo si darà il via ufficiale all’apertura dell’ostello dopo gli interventi di ampliamento, che consentiranno alla struttura di ospitare dal primo marzo fino a 220 braccianti stagionali, che potranno contare su nuovi servizi.

Il regolamento è stato approvato ieri pomeriggio dal consiglio comunale di Siracusa. Prevede, tra le altre previsioni, il rientro degli ospiti braccianti stagionali stranieri entro le 22:30, vieta l’uso di alcolici e droghe all’interno, impone un volume dei televisori e dei dispositivi tale da non disturbare la quiete, nonché il silenzio notturno, la pulizia e l’ordine all’interno delle 34 unità abitative prefabbricate.
Ci sarà un servizio di portierato e di guardiania notturna. Gli ospiti, tutti con regolare permesso di soggiorno e contratto di lavoro, verseranno un contributo di 30 euro la settimana fino al termine della permanenza, sulla cui durata il Comune potrà esprimere le proprie valutazioni. Tecnicamente il regolamento prevede che nell’Ostello possano essere ospitati “i lavoratori che non abbiano abitazione stabile a Siracusa”. Il regolamento sarà tradotto in più lingue. Viene meno il diritto alla permanenza nelle unità abitative dell’ostello in caso di problemi con la giustizia. Fuori i violenti/ molesti, chi si rende responsabile di usi immorali di quanto a disposizione o del loro stesso alloggio. Fuori anche se si ospita qualcuno, inclusi amici e parenti. Il gestore, individuato secondo un avviso esplorativo pubblicato a metà mese con il successivo affidamento diretto,  assicurare la presenza di un mediatore linguistico/culturale e di personale che si occupi ciclicamente della riscossione del contributo dovuto da ciascun ospite per i servizi ricevuti. Il taglio del nastro è previsto per le 14:30, alla presenza del Prefetto, Raffaella Moscarella, del sindaco, Francesco Italia, dei rappresentanti della Regione Siciliana e delle autorità civili e militari del territorio. Entrando nei dettagli tecnici, a prendere nuovamente il via, ma con presupposti parzialmente differenti rispetto al passato è il progetto “ACCA – Azioni di contrasto al caporalato” , finanziato nell’ambito del Pon Legalità dal Ministero dell’Interno con un importo pari ad oltre 1 milione 600 mila euro. Il numero della unità abitative è stato raddoppiato. Nelle precedenti stagioni non vi era, inoltre, il servizio di portierato e guardiania notturna, poi ritenuto indispensabile. Realizzate, inoltre, un’area mensa attrezzata ed un locale lavanderia. Dopo la sperimentazione condotta, torna, infine, lo Sportello Salute, allestito in collaborazione con l’Asp di Siracusa, l’azienda sanitaria provinciale.




Auto in fiamme in pieno giorno allo Sbarcadero, l’incendio distrugge un’utilitaria

Auto in fiamme in pieno giorno alla Borgata. Le fiamme hanno avviluppato, questa mattina, un’utilitaria parcheggiata allo Sbarcadero Santa Lucia. Sul posto, subito dopo la segnalazione dell’incendio, i Vigili del Fuoco del Comando provinciale di via Von Platen, che hanno domato in poco tempo le fiamme. Saranno i risultati dei rilievi condotti a stabilire l’origine del rogo. Secondo i primi elementi trapelati, il veicolo sarebbe stato abbandonato da tempo.




Addio alla Carta d’Identità cartacea: “Scade nel ’26,possibile richiedere subito la carta elettronica”

Addio alla Carta d’Identità cartacea.

Il Comune di Siracusa ha inviato nelle scorse ore un’apposita comunicazione ai cittadini iscritti al servizio di informazione via email.

Gli uffici del servizio Anagrafe fanno sapere, dunque, che “la carta d’identità cartacea cesserà di essere valida a partire dal 3 Agosto 2026.

Non si tratta di una scadenza imminente ma riguarderà anche i cittadini la cui data di scadenza del documento d’identità cartaceo è successiva ad agosto ’26.

Questo, per effetto di un regolamento dell’Unione Europea (il 1157/19).

“Si può procedere, quindi- avverte il Comune – fin da adesso al rilascio di una nuova carta d’identità elettronica CIE”.

Avviare adesso il percorso vorrebbe dire, per gli uffici comunali, arrivare alla scadenza senza improvvisi sovraccarichi. Per la richiesta della CIE ci si può rivolgere anche agli uffici della propria circoscrizione di residenza.




Depurare i reflui di Siracusa nell’impianto Ias, primi ok: “Non confluiranno più nel Porto Grande”

L’idea è, in linea di principio, condivisa dalle diverse parti in causa ma occorre avviare una serie di valutazioni tecniche prima di poter affermare con certezza che i reflui depurati di Siracusa ancora sversati nel bacino chiuso del Porto Grande, saranno “affidati” all’impianto Ias, una volta superata l’attuale fase di transizione.
Il sindaco, Francesco Italia ne ha parlato ieri pomeriggio con il presidente della Regione, Renato Schifani e con il commissario Ias Giovanna Picone, in città per l’insediamento in prefettura del tavolo tecnico con funzione consultiva per l’attuazione degli interventi di adeguamento del depuratore consortile di Priolo. Da parte di entrambi sarebbero arrivati segnali di apertura. L’idea, insomma, non viene esclusa a priori. Al contrario appare percorribile.
“In passato- spiega il primo cittadino- ne ho parlato anche con i nostri deputati. Tanto Schifani quanto il commissario valutano con favore la soluzione prospettata di un collettamento dei reflui del capoluogo presso il depuratore consortile Ias, con cui andremmo finalmente a completare, con delle modifiche, un progetto realizzato parecchi anni fa ma rimasto incompleto”.
Altamente improbabile che i tempi possano essere celeri, se si considerano i punti interrogativi che riguardano in questo momento l’Ias. Come spiegato ieri dal commissario Picone, si dovrà attendere la ricognizione sullo stato dell’arte, per poi realizzare il piano industriale e – questo l’intento espresso- la riqualificazione dell’area sulla base delle normative in tema di tutela della salute e dell’ambiente.
Risolvere la questione reflui con la soluzione prospettata sarebbe, secondo il sindaco, la migliore soluzione possibile. “Mi auguro che questo progetto possa essere realizzato il prima possibile- commenta ancora- sia per la parte che riguarda il funzionamento dell’Ias, con le relative ricadute, sia per le opportunità di sviluppo a cui possiamo accedere”.
Il Comune di Siracusa dispone di una parte di tubature subacquee proprio nel mare del Porto Grande. Fanno parte di un vecchio progetto, rimasto incompleto, realizzato diversi decenni fa. “L’idea in quel caso era quella di realizzare un impianto di depurazione autonomo-ricorda Italia- Adesso potremmo fare qualcosa di più semplice e sostenibile dal punto di vista dei costi”.
Collegare le tubazioni pre-esistenti al depuratore consortile, infatti, non dovrebbe costare più di un milione di euro secondo le stime effettuate dai tecnici comunali.
Si tratta di un impianto datato ma Italia puntualizza un elemento basilare, se si immagina di dover portare avanti l’idea sottoposta a Schifani e Picone.
“Abbiamo effettuato dei sopralluoghi specifici – chiarisce il sindaco- e lo stato in cui versano le tubature è buono, tanto da poterci permettere di procedere con le operazioni di completamento dell’impianto, abbandonando solo in parte l’idea originaria”.




Augusta, via libera del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici al nuovo piano regolatore del Porto

Il Consiglio Superiore dei lavori pubblici ha approvato la proposta di adeguamento tecnico-funzionale del piano regolatore del porto di Augusta, che prevede una diversa dislocazione dell’ampliamento del terminal dedicato ai contenitori, previsto nel piano originario, nonché un nuovo terminal 30.000 m² che nascerà nell’attuale pontile Ro-Ro. L’organismo, riunito ieri in assemblea a Roma, ha quindi rilasciato un “doppio ok” ai diversi e complementari progetti presentati dall’Autorità del Sistema portuale del Mare di Sicilia orientale, presieduta da Francesco Di Sarcina.
In totale la superficie in ampliamento sarà di circa 120.000 m², di cui 90.000 per l’area contenitori e 30.000 per l’area Ro-Ro, verrà consentito l’ormeggio di navi container fino a 16mila TEU con fondali di 15 metri.

“Prosegue la trasformazione avviata nel porto di Augusta – ha commentato l’ing. Di Sarcina – il vantaggio di questa operazione consiste in una gestione nettamente migliore delle aree operative del porto, una crescita della sicurezza della navigazione a tutela dei forti Garsia e Vittoria, e un maggiore funzionamento delle banchine commerciali che potranno ricevere navi di più grandi dimensioni e quindi più adeguate ai moderni flussi. Con questi presupposti infrastrutturali – ha proseguito il presidente dell’Adsp – si potranno attuare da subito le progettazioni dei nuovi ampliamenti, in modo che nei tempi necessari lo scalo augustano sarà dotato di piazzali, banchine e infrastrutture di supporto adeguati alle esigenze del mercato portuale del futuro, contribuendo ulteriormente alla crescita dell’hub Augusta/Catania/Pozzallo nel panorama nazionale e internazionale. Mi fa piacere rivolgere un sentito ringraziamento all’Ufficio Grandi Infrastrutture dell’Adsp, che ha curato la parte progettuale, al comandante della Capitaneria di Porto di Augusta Domenico Santisi e ai Servizi tecnico-nautici del porto per i preziosi suggerimenti in fase di redazione del piano”.




Siracusa nell’Autorità di Sistema Portuale? Auteri: “Fondamentale, il sindaco ascolti la proposta di FdI”

L’ipotesi che Siracusa possa aderire all’Autorità di Sistema Portuale con Augusta e Catania sembra prendere sempre più piede. Dopo le dichiarazioni del sindaco, Francesco Italia e in vista del consiglio comunale aperto dedicato a questo tema, il deputato regionale Carlo Auteri di Fratelli d’Italia dice la sua e sottolinea alcuni aspetti che sottopone all’attenzione del primo cittadino.
“Se il dubbio del sindaco Francesco Italia, davanti a una città ingessata, è quello di avere certezze su governance e pari dignità- premette Auteri- penso che solo parlando con il nostro ministro Musumeci possa toglierle. Intanto invito il primo cittadino a essere presente al Consiglio comunale sul futuro del porto e sul rilancio del sistema portuale e ad ascoltare l’ottima proposta dei nostri consiglieri Paolo Cavallaro e Paolo Romano”. Il deputato regionale di Fratelli d’Italia ricorda che dopo la visita ad Augusta, “il ministro per le Politiche del mare, Nello Musumeci, ha evidenziato la volontà di valorizzare la rete portuale della Sicilia orientale. Ma in questo ragionamento manca Siracusa per via delle perplessità del sindaco Italia di entrare a far parte di un sistema senza un’adeguata rappresentanza e un peso politico.L’adesione rappresenta un passo fondamentale per il rilancio del sistema portuale di Siracusa – precisa Auteri – Attraverso una gestione integrata e collaborativa delle risorse e delle infrastrutture portuali, sarà possibile creare un ambiente favorevole all’innovazione, alla crescita economica e al benessere sociale della città e della regione nel loro complesso. Il porto del capoluogo dovrà essere orientato a vocazione turistica e crocieristica, come Catania. Mentre Augusta e il porto di Santa Panagia potranno puntare all’aspetto delle merci e per le operazioni industriali”. La proposta dei consiglieri FdI Cavallaro e Romano a cui Auteri fa riferimento riguarda la definizione di un “sistema di misurazione del valore generato dalle collaborazioni inter-organizzative nel contesto portuale di Siracusa. Questo sistema – spiegano i due esponenti del consiglio comunale – avrà lo scopo di analizzare e valutare i rapporti collaborativi all’interno delle catene di fornitura e logistica e dei network portuali, nonché di quantificare i processi di creazione del valore in termini economici, sociali ed ambientali. L’adesione consentirà di sfruttare appieno le risorse disponibili, in particolare quelle provenienti dal porto commerciale di Santa Panagia, per la realizzazione di nuove infrastrutture e lo sviluppo di progetti che favoriscano la crescita economica e sociale della città”. Attualmente, le risorse finanziarie generate dalle operazioni portuali confluiscono annualmente nelle casse del demanio senza generare un impatto significativo sull’economia locale. “Con l’adesione – concludono Auteri, Romano e Cavallaro – sarà possibile pianificare e gestire in modo più efficiente l’utilizzo di tali risorse, garantendo che siano investite in progetti mirati a promuovere lo sviluppo sostenibile del sistema portuale di Siracusa e a massimizzare i benefici per l’intera comunità”.




Balza Akradina, Odg per riqualificare il parco. Cavallaro: “Sistemare i muretti distrutti e illuminare tutto”

La Balza Akradina da riqualificare, valorizzare e soprattutto illuminare, magari prevedendo l’intervento di privati per avviare attività di ristoro.
La manutenzione del parco della Balza è al centro di un ordine del giorno su cui il consiglio comunale di Siracusa dovrà pronunciarsi domani.
Lo propone Paolo Cavallaro di Fratelli d’Italia e parte dal presuposto che il parco della Balza Akradina, che si estende per circa 3 ettari in totale, “è un luogo ricco di segni antichi sulla roccia e di una flora altrettanto preziosa, anche con erbe aromatiche autoctone. Ci sono ipogei di tipo sepolcrale di diverse epoca ma è purtroppo un area poco alberata e poco valorizzata, non sfruttata come le sue potenzialità vorrebbero”.
L’idea è quella di utilizzarla sia per il godimento della cittadinanza, sia in chiave turistico-religiosa, essedo posta poco distante dal Santuario della Madonna delle Lacrime da un lato, dalla chiesa dei Cappuccini dall’altro, con la lapide che ricorda Papa Giovanni Paolo II, oggi Santo, a
cui è intitolato anche il parco sottostante la Croce.
Guardando al passato l’area nota come “A Testa o’Re” era considerata zona di scampagnate per le feste annuali. E’ stata anche scenario del Presepe Vivente per diversi anni, in epoca più recente.
La proposta è quella di illuminare adeguatamente tutta la zona, sistemare i muretti distrutti, garantirne la fruizione anche la sera; di installare una nuova lapide marmorea dedicata a Papa Giovanni Paolo II in sostituzione di quella valdalizzata, piantumare le aree libere, realizzare un’area attrezzata per la pratica dello sport, una zona pic nic, ampliando l’area giochi esistente. Secondo l’ordine del giorno di Cavallaro, inoltre, il Parco della Balza dovrebbe essere utilizzato per eventi culturali, naturallistici e religiosi, recuperando anche la tradizione del Presepe Vivente durante le Festività Natalizie.
Se l’idea incontrerà il favore del consiglio comunale, occorrerà prevedere le relative somme con il prossimo Bilancio, che sarà incardinato a breve.
“Non si tratta di importi elevati- fa notare Cavallaro- Sono accorgimenti che comporterebbero notevoli vantaggi. Si potrebbe, ad esempio, mettere a bando l’avvio di un chiosco, magari prevedendo, per il privato che si aggiudica il sesrvizio, l’onere di tenere pulite le aree limitrofe e garantire il rispetto dei luoghi”.




Estetista abusiva scoperta dalla Guardia di Finanza:salone”fantasma” in casa

Esercitava l’attività di estetista in un’abitazione privata, senza alcuna autorizzazione.
Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Siracusa, retto dal Colonnello Lucio Vaccaro, ha scoperto, attraverso i Finanzieri della Tenenza di Lentini, un salone “fantasma” a Francofonte. La donna esercitava abusivamente la professione, in assenza dell’iscrizione all’albo prevista. Aveva attrezzato una stanza di casa con quanto serviva: lettino, macchina scaldacera, macchina per pulizia viso, lampada illuminazione trattamento estetico, smerigliatrice per unghie, vari smalti, rossetti e matite). All’arrivo delle Fiamme Gialle è apparso chiaro che tutto era pronto per essere utilizzato. L’improvvisata estetista è stata all’Assessorato Regionale delle Attività Produttive di Palermo per la prevista sazione amministrativa. Sequestrate le attrezzature così come i cosmetici utilizzati.
Sono in corso accertamenti volti a ricostruire la posizione fiscale della donna.