Cantiere navale irregolare, scattano i sigilli della Capitaneria di Porto: "Nessuna autorizzazione"

Prosegue l’attività della Capitaneria di Porto di Augusta di controllo delle attività operative nel territorio. Nelle scorse ore, gli uomini della Guardia Costiera hanno sottoposto a sequestro penale un altro cantiere navale, sempre ad Augusta, per l’assenza di un titolo autorizzatorio previsto dalla normativa ambientale. Il responsabile dell’attività è stato deferito all’Autorità Giudiziaria.
L’attività rientra nell’ambito del controllo a difesa del territorio e a tutela dell’ambiente.




Siracusa. Assegno unico per i figli, Forum delle Associazioni Familiari: "Ecco come funziona"

“L’assegno unico per i figli mette in primo piano l’importanza della natalità per far ripartire l’Italia”. Il presidente provinciale del Forum delle Associazioni Familiari di Siracusa, Salvo Sorbello commenta così il “via libera” alla norma transitoria introdotta ieri con il decreto legge varato. Un’opportunità che i sindaci- questo l’appello che parte- devono rendere nota con tutte le relative procedure, per agevolare i cittadini. Analogo impegno, secondo l’input che parte da Sorbello- deve riguardare l’informazione sul  bonus per la nascita di un figlio del governo regionale”.
Il rappresentante del forum delle associazioni famigliari ricorda che “i figli non un possono e non devono costituire un costo ma rappresentano un investimento per tutta la società.
Con una misura tampone si sono introdotti gli assegni familiari per chi oggi non li riceve, ovvero incapienti, autonomi e partite Iva, e in parte si è provveduto ad aumentare gli assegni ai lavoratori dipendenti chi già li ricevono. Il sistema delle detrazioni fiscali familiari resterà intatto sino a fine anno ma servono più soldi per non lasciare il lavoro fatto a metà. L’assegno unico deve poi essere universale, uno strumento per spingere natalità e crescita economica”.

Sorbello fa, poi, una considerazione. “Se l’assegno arriva finalmente a categorie finora escluse, serve una misura che riconosca una base comune uguale per tutti i figli-dichiara- anche quelli del ceto medio. Le categorie sinora escluse dagli assegni familiari potranno presentare, a partire da luglio, domanda all’Inps, o ai CAF e ai patronati. Chi la presenterà entro il 30 settembre 2021 riceverà anche le mensilità arretrate a partire da luglio. Nella generalità dei casi, l’Inps eroga l’assegno per ciascun figlio sino ai 18 anni (ma ci sono deroghe che allungano a 21 e 26 anni).
L’assegno consiste in un massimo di 167,5 euro per figlio al mese per chi ha un Isee sino a 7mila euro. Il minimo è di 30 euro mensili per figlio per chi ha un Isee tra i 40 e i 50mila euro.
L’assegno viene maggiorato del 30% se nel nucleo familiare ci sono dai tre figli in su. Un nucleo con almeno tre figli e con un Isee sino a 7mila euro riceve un assegno fino a 217,8 euro mensili per ciascun figlio. Con un Isee di 10mila euro, si ricevono 176,9 euro a figlio. Con un Isee di 20mila euro, l’assegno è di 95 euro a figlio. Con un Isee di 30mila euro una famiglia numerosa prende 67 euro mensili a figlio. Una famiglia numerosa con un Isee tra 40mila e 50 mila euro prende 40 euro a ragazzo ogni mese. Riguardo sempre agli autonomi, sinora esclusi dallo strumento degli assegni familiari. Per ciascun figlio disabile è riconosciuto un importo maggiorato di 50 euro al mese.
Per i nuclei familiari che già ricevono assegni poiché lavoratori dipendenti o pensionati verrà garantita una maggiorazione di 37,5 euro mensili a figlio, a prescindere dal reddito e dall’Isee. Se il nucleo ha dai 3 figli in su, la maggioranza è di 70 euro mensili per ogni figlio.
L’obiettivo è quello di mettere in atto, a partire dal 2022, politiche familiari che prevedono un assegno uguale per tutti i figli, un bonus molto più alto per i veri poveri, e un sistema fiscale che si può anche sostituire all’assegno e premia-conclude il presidente del Forum delle Associazioni –  chi paga più tasse e ha figli a carico”.




Buccheri. Vandali alla Villa Comunale: "Ma stavolta le telecamere diranno chi è stato"

Ancora una volta vandali in azione. Hanno preso di mira la Villa Comunale di Buccheri, danneggiando i giochi destinati ai più piccoli. Il sindaco, Alessandro Caiazzo pubblica sulla sua pagina Facebook una foto del danno arrecato. Non è escluso che a distruggere l’attrezzatura per lo svago dei bambini sia stato un ragazzino (o piu’ ragazzini). Così sembrerebbe, stando alle parole del primo cittadino. “Stiamo visionando le immagini raccolte dalle telecamere per procedere alla denuncia e alla richiesta di risarcimento danni- annuncia Caiazzo. E poi, come si volesse lasciare una certa dose di suspense sul finale di questa vicenda, il sindaco prosegue: ” Chi sarà l’ignaro genitore destinatario dei provvedimenti che dovrà provvedere, oltre al risarcimento ed a rispondere di danneggiamento di bene pubblico, ad una sonora punizione? Lo scopriremo a breve”.




Siracusa. Truffa e spendita di monete false: 10 mesi ai domiciliari ad una 32enne

Truffa e spendita di monete false. Di questo deve rispondere Giovanna Rasizzi, sottoposta agli arresti domiciliari secondo quanto disposto dalla Procura della Repubblica di Viterbo. Ad eseguire la misura sono stati gli agenti della Squadra Mobile di Siracusa.
La donna deve espiare, in regime di detenzione domiciliare, una condanna di dieci mesi per i reati di truffa, introduzione e spendita di monete false, perpetrati nel Comune di Orte.




Siracusa. Progetto #QuintiliAmo, da oggi all'8 giugno studenti protagonisti

#QuintiliAmo è un progetto che nasce nell’anno scolastico 2019/2020 durante il periodo di confinamento, quando una diffusa esigenza di aggregazione e di vicinanza comunitaria ha spinto alunni e docenti ad inaugurare un salotto virtuale nelle pagine social ufficiali del Liceo, uno spazio formativo in cui incontrarsi e confrontarsi.
Anche quest’anno #QuintiliAmo segnerà il termine delle attività didattiche, con il titolo #QuintiliAmoThroughtheBarricades. L’evento prende ispirazione dal celebre brano degli Spandau Ballet, racconto musicale di un’impossibile storia d’amore fra due ragazzi che, seppur divisi dalle barricate, non hanno paura di oltrepassare i confini per incontrarsi in una nuova dimensione, quella loro. Il brano è stato scritto nel lontano 1986, durante gli scontri religiosi tra cattolici e protestanti dell’Irlanda del Nord, ma nei suoi versi è ancora oggi riconoscibile un disagio esistenziale senza tempo, che nasce dalla difficoltà di amare ed ancora dalla difficoltà del vivere.
A più di un anno dall’inizio della pandemia che ha imposto limiti e privazioni, #QuintiliAmoThroughtheBarricades vuole rendere merito alle difficoltà, ai sacrifici, al percorso e agli obiettivi raggiunti dalla nostra comunità scolastica nel complesso periodo vissuto, riportando alla memoria ciò che è andato perso ma, soprattutto, punta con forza a valorizzare ciò che a fatica può essere riconquistato. Come accade nel brano degli Spandau, scandito dal ritmo dei tamburi, #QuintiliAmo diventa idealmente la parata in cui gli alunni affrontano le barricate e le superano in marcia senza sosta, fiduciosi verso il futuro. Il messaggio affidato alle Arti della scrittura, della street art, della musica e della danza è di rinnovamento e di speranza.

L’evento si svolgerà negli ultimi giorni di scuola, 5, 7, 8 giugno e prevede la partecipazione attiva degli studenti.
La prima giornata del 5 giugno, intitolata Racconti post quarantena, avverrà nella modalità della coprogettazione in remoto, totalmente gestita dagli alunni in diretta Instagram, e sarà dedicata alla condivisione di pensieri, letture e testi scritti durante la pandemia. La seconda giornata, il 7 giugno, darà spazio alle arti grafiche con l’inaugurazione del murale La ginestra realizzato nel cortile della scuola; seguirà la premiazione degli alunni che si sono contraddistinti nelle varie attività scolastiche ed extrascolastiche. La terza giornata, l’8 giugno, chiuderà #QuintiliAmoThroughtheBarricades con la drammatizzazione di testi teatrali e con la toccante coreografia eseguita dai ballerini della scuola di danza Mothanz art (tra cui due alunne del Liceo) che con guanti e mascherine porteranno in scena la forza e la rivincita della danza, e dunque dell’arte, capace di superare limiti e barriere.
Tutti gli alunni delle quinte classi avranno il privilegio di partecipare in presenza all’evento, mentre i restanti studenti seguiranno in diretta tramite le pagine ufficiali Facebook ed Instagram.
#QuintiliAmo: anche questo è scuola, la scuola che amiamo … perché al Liceo Quintiliano l’istruzione è passione!




Siracusa. Solarium Sbarcadero, la scelta di spostarlo non convince la Consulta Civica: "Pericoloso"

Non convincono le motivazioni del Comune di Siracusa per spiegare la decisione di spostare il solarium dello Sbarcadero Santa Lucia rispetto alla posizione consueta. Quest’estate sarà montato sul lato mare, all’interno del porticciolo, protetto dal braccio che dovrebbe, secondo quanto spiegato dall’amministrazione comunale, proteggere la struttura dalle mareggiate, così da poterlo mantenere intatto fino al prossimo novembre
La Consulta Civica , presieduta da Damiano De Simone, esprime perplessità su questo punto. I residenti della zona lo sarebbero altrettanto. “Scelta singolare- commenta De Simone- se consideriamo che gli altri tre solarium saranno montati come sempre in mare aperto, esposti alle mareggiate, molto più del solarium del porticciolo, che gode già della protezione del molo esterno, all’altezza dei bastioni di Ortigia”. De Simone fa poi un’altra considerazione. “Se i solarium -osserva – destinati a reggere un numero notevoli di persone rischiano di essere danneggiati dalle mareggiate, allora sarebbe il caso di rivedere le strutture, se fragili e quindi non adeguate per garantire la sicurezza dei fruitori”. Spostare il solarium dello Sbarcadero, inoltre, secondo la Consulta Civica renderebbe poco sicura la struttura per i bagnanti, viste le attività portuali che si svolgono in quell’area. “Senza considerare- aggiunge De Simone- che l’ordinanza stabilisce il divieto di balneazione nei pressi delle aree portuali, tra cui proprio il porto piccolo di Siracusa nel raggio di 200 metri dalle imboccature dei porti e degli approdi, dai moli foranei, dalle strutture portuali e dagli approdi turistici, ad esclusione degli specchi acquei debitamente segnalati con gavitelli ad una distanza di 10 metri l’uno dall’altro”. La Consulta si chiede se il Comune abbia tenuto conto dei disagi che arrecherà ai fruitori e dei pericoli a cui saranno sottoposti. “Ci saranno bambini- osserva ancora il presidente- imbarcazioni ormeggiate e in navigazione. Ci sarebbe poi da valutare lo stato di salubrità delle acque”.
La richiesta è quella di rivedere la decisione adottata, riposizionando il solarium laddove è sempre stato posto, “garantendo la balneazione in acque libere, certamente più salubri di quelle di un bacino portuale angusto, nel quale, invece, sarebbe auspicabile un serio intervento di bonifica”.




Siracusa. Era in semilibertà provvisoria, 50enne condannato all'ergastolo torna in carcere

Aveva ottenuto la semilibertà provvisoria, Giuseppe Giustolisi, siracusano di 50 anni, condannato all’ergastolo per vari reati tra cui, associazione a delinquere di stampo mafioso, omicidio, rapina e traffico di sostanze stupefacenti.
L’uomo era riuscito ad ottenere il beneficio di legge nonostante le numerose condanne ma è stato più volte segnalato dagli uomini delle Volanti per aver violato le prescrizioni inerenti l’istituto della semilibertà.
Infatti, l’arrestato era stato notato in compagnia di alcune persone già conosciute alle forze di polizia ed orbitanti in ambienti malavitosi.
La mole delle segnalazioni inviate all’Autorità Giudiziaria competente ha determinato quest’ultima a sospendere il beneficio di legge, precedentemente consesso, e ad ordinare la carcerazione dell’uomo con accompagnamento presso il carcere di Siracusa.




Inceneritore, Europa Verde Siracusa chiede ai sindaci della provincia di dire "no"

“No” fermo alla costruzione di un termovalorizzatore in Sicilia. Europa Verde Siracusa ribadisce la propria contrarietà al progetto, dopo la notizia secondo cui a breve sarà pubblicato il bando per la costruzione di almeno un inceneritore nell’isola.
Attraverso Salvo La Delfa, la forza politica “invita tutte le amministrazioni comunali della provincia di Siracusa a sottoscrivere una dichiarazione di intenti, ufficiale, da consegnare al presidente Musumeci, con la quale in maniera chiara, inequivocabile e netta, i sindaci e le giunte comunali sottolineino l’avversità alla costruzione dell’impianto di incenerimento e chiedano alla Regione Sicilia di portare avanti la strategia rifiuti zero che permetta, anche attraverso l’installazione veloce dell’impiantistica necessaria a cura della SRR, di incrementare la raccolta differenziata e di migliorare nel breve tempo i valori degli indicatori della gestione dei rifiuti”.
Perplessità sull’opportunità di realizzare termovalorizzatori in Sicilia sono state espresse dall’assessore all’Igiene Urbana di Siracusa, Andrea Buccheri come dal sindaco di Ferla, Michelangelo Giansiracusa.
“La provincia di Siracusa-ricorda La Delfa-  con realtà quali quelli di Sortino, Ferla, Solarino, Floridia ed altri comuni ancora, ha già raggiunto alti livelli di raccolta differenziata e nuovi migliori traguardi potrebbero essere alla portata di tutti i comuni se si dotasse la provincia dell’opportuna impiantistica per l’organico e per il riuso e recupero dei materiali. La Sicilia -conclude- non ha bisogno di inceneritori ma di politici illuminati che siano in grado di governare una gestione ordinaria e corretta dei rifiuti”.




"Il limone di Siracusa invenduto, al mercato spopola quello brasiliano: battaglia per la tutela dei nostri prodotti"

La difesa dei prodotti italiani ma soprattutto siciliani rispetto all’invasione di quelli esteri, magari a basso costo ma di qualità di gran lunga inferiore. Per Siracusa il limone merita per la Lega Sicilia, che ha organizzato anche una specifica raccolta firme, l’attenzione che la qualità che lo contraddistingue merita ma la minaccia degli agrumi esteri sta penalizzando fortemente, secondo quanto sostiene Vinciullo, le eccellenze locali.

Parla di vino, di olio, di miele, di grano, di latte, che diventa anche pregiati formaggi. Il tentativo è quello di chiedere al Governo misura in grado di tutelare nel migliore dei modi possibili quanto rappresenta l’enogastronomia del territorio.

La raccolta firme a sostegno dell’iniziativa della Lega è partita il 29 maggio scorso.

“Nell’incipit di questa raccolta- spiega Vinciullo- indichiamo che per difendere la Dieta Mediterranea, bene dell’umanità, anche nel Nord Italia stanno contribuendo nella nostra stessa direzione. Su 12 prodotti da difendere, ben 8 sono della Sicilia. Questo testimonia l’attenzione della Lega per la difesa della nostra economica. Andremo avanti per dieci giorni. Il Governo deve capire che sulla difesa dei nostri produttori e allevatori non si può più perdere tempo. Al mercato ortofrutticolo di Siracusa-si indigna Vinciullo-  troviamo i limoni del Brasile e i nostri rimangono sulle piante, invendute. Il prezzo è crollato a causa dell’importazione selvaggia di prodotto dall’Egitto, come dal Marocco. Prodotti che non ci danno alcuna certezza, nemmeno dal punto di vista dei pesticidi utilizzati. Questa filiera deve interrompersi. Chiediamo al presidente Draghi di intervenire in maniera autorevole”.




Siracusa. Nuovo codice degli appalti: "Così si liberalizza lo sfruttamento, pronti allo sciopero generale"

“Le modifiche al codice degli appalti hanno liberalizzano il supersfruttamento”. La Fiom Cgil entra nel dettaglio di una vicenda che sta preoccupando il sindacato. “Lo sa bene- sostiene Antonio Recano- chi conosce l’organizzazione del lavoro in un cantiere dell’indotto del Petrolchimico, nell’edilizia
o nei magazzini -, che si esercita in primo luogo verso una manodopera precaria, parcellizzata
più facilmente ricattabile. La realtà ci dice che la “semplificazione” -prosegue- intesa come eliminazione dei controlli, quando già è difficile controllare, rappresenta l’affondo di aziende e
Confindustria che vorrebbero gestire a loro favore i soldi che potrebbero arrivare dalla
“transizione energetica”. Insomma sfruttare meglio e con il portafoglio pieno e tutto questo
invocando l’interesse generale. In questo quadro si colloca anche lo sblocco dei licenziamenti.
Siamo di fronte a una tsunami che produrrà, con la sua onda d’urto, licenziamenti che
peseranno sui lavoratori degli appalti i più deboli, i più precari e sotto ricatto. Lo sblocco dei
licenziamenti -prosegue la disamina dell’esponente del sindacato- -a partire da luglio rappresenterebbe la vittoria dell’offensiva aziendale perché libertà di licenziare significa mani libere nella ristrutturazione di aziende che hanno continuato a fare profitti e che tagliando i costi vogliono accrescere il loro valore e i relativi dividendi. I licenziamenti saranno quasi seicentomila, secondo le stime di Banca Italia, oltre un milione secondo altre, in ogni caso un massacro”.
La previsione non è rosea. “L’onda -spiega Recano- colpirà gli stessi lavoratori che nell’anno terribile della pandemia sono stati costretti a  lavorare e produrre, lavoratori che hanno retto sulle proprie spalle l’economia del paese senza mai potersi fermare. Lavoratori e lavoratrici che hanno pagato un prezzo alto al contagio in termini di vite, ma anche in fatto di condizioni di lavoro e sfruttamento.
Questi lavoratori fino ad oggi ritenuti “indispensabili“ rischiano di finire in mezzo ad una
strada. Nel Petrolchimico di Priolo-dice ancora Recano- chi pagherà le conseguenze di questa ristrutturazione sono i lavoratori precari, quelli con ridotte capacità fisiche, quei lavoratori che rivendicano rispetto e diritti, perché quello che si vuole è che i disoccupati crescano come monito alle rivendicazioni e alle lotte operaie. Più c’è gente che cerca lavoro, più le pretese delle
lavoratrici e dei lavoratori si abbassano, per un lavoro qualsiasi, anche con un salario misero,
senza diritti e senza sicurezza. La Fiom è consapevole che occorre alzare un argine. E
dev’essere un argine vero. Non so se ci siano le condizioni e la disponibilità necessarie a
crearlo. So però che questa è un’esigenza vitale a fronte della durezza dell’offensiva aziendale.
Per questo è necessario che ogni operaio, ogni sigla sindacale e la politica, si assumano le
proprie responsabilità. Lo sblocco dei licenziamenti mette i lavoratori con le spalle al muro, o
la resa o la lotta, non esiste una terza possibilità. L’idea di rimettersi fiduciosi al dibattito
parlamentare, di compensare lo sblocco dei licenziamenti con gli ammortizzatori sociali come
nelle righe dell’istituzione dell’area di crisi complessa è un azzardo pericoloso e perdente.
Ragionare oggi in questi termini significherebbe accettare i licenziamenti. Esattamente quello
che non può essere accettato e che i lavoratori non intendono accettare”.
Secondo Recano “occorre uno sciopero generale vero, uno sciopero che rivendichi il blocco dei licenziamenti, senza se e senza ma. Le aziende oggi hanno un tipo di organizzazione del lavoro che può essere definita per certi aspetti militare, permeata da una filosofia di vita totalizzante, con un
controllo dei dipendenti spaventoso, conoscono bene i rischi della loro sindacalizzazione, la
nascita di focolai di lotta, ma questa la loro paura è la loro debolezza.
Gli operai hanno bisogno di una stagione di conflitto vero, che diventi attrattivo per quei
lavoratori oggi privi di una indicazione alternativa, lavoratori cui è necessario rivolgersi e
parlare con cose concrete come la lotta”.