Siracusa. Minaccia gli operai che ristrutturano la casa da cui è stato sfrattato: volano anche colpi di catena

Ubriaco, inveiva e minacciava i passanti e gli operai impegnati nei lavori in un cantiere di via Torino. I carabinieri di Siracusa hanno denunciato un siracusano di 62 anni, disoccupato e con precedenti.
Giunti sul posto, i militari hanno cercato di riportare l’uomo alla ragione, ma ogni tentativo si è rivelato vano: infatti, nonostante i tentativi di dialogo ed in attesa dell’arrivo sul posto di un’ambulanza del 118, l’uomo ha imperterrito continuato a minacciare i presenti, inveendo in particolare contro gli operai, che erano impegnati nella ristrutturazione di un’abitazione dalla quale era stato sfrattato tempo fa. Improvvisamente, sempre sotto i fumi dell’alcol, l’uomo si è impossessato di una catena che era appesa ad un cancello ed ha iniziato a brandirla, colpendo accidentalmente al costato, e causandogli lievi escoriazioni al petto, uno dei militari che stavano cercando di contenerne la foga.
Solo a seguito dell’intervento di un’ulteriore pattuglia dei Carabinieri, l’uomo è stato riportato alla calma e denunciato alla competente Autorità Giudiziaria per il reato di minaccia.

 




In barca tra Marzamemi e Portopalo con gli studenti dell'istituto "Bartolo"

L’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “Michelangelo Bartolo” di Pachino, e in particolare l’Indirizzo di Trasporti e Logistica, organizza un’escursione con due barche lungo le coste tra Marzamemi e Portopalo.
“L’escursione è l’attività che inaugura il Piano Scuola Estate 2021 dell’Istituto nell’ambito delle iniziative promosse dal MIUR per rinforzare e potenziare le competenze disciplinari e relazionali degli studenti, ora che si respira un ritorno alla normalità dopo le limitazioni dovute alla pandemia”, dice il Dirigente scolastico prof. Antonio Boschetti. “L’evento, organizzato dal Prof. Antonio Scala, mira a promuovere il nostro Territorio e le nostre coste e, oltre ad essere un’importante attività di orientamento, realizza una fondamentale priorità strategica di Istituto, ovvero la Conoscenza del Territorio per uno sviluppo eco – sostenibile. Gli alunni dell’indirizzo “Trasporti e Logistica” e i loro docenti – continua il Dirigente – per un giorno faranno da cicerone ai ragazzi delle classi terze delle scuole secondarie di primo grado di Pachino, ovvero gli Istituti comprensivi “G. Verga”, “V. Brancati” e “S. Pellico”, alla scoperta della ricchezza delle coste fra Marzamemi e Portopalo di Capo Passero”.
L’iniziativa ha riscosso grande entusiasmo fra i ragazzi degli Istituti comprensivi, che hanno prontamente aderito nonostante l’escursione sia prevista in un giorno di festa, il 2 Giugno, per non arrecare disagi alle scuole in questi ultimi importanti giorni di attività didattiche.
L’imbarco è previsto per le 9:00 del mattino, presso il club Nautico di Marzamemi, dove sarà allestito uno stand del “Bartolo” che avrà il compito di accogliere i ragazzi. Nel massimo rispetto di tutti i protocolli di sicurezza, la partenza alla scoperta delle coste fra Marzamemi e Portopalo di Capo Passero è fissata per le 9.30, il rientro alle 13:00 circa.

 




Noto. Ricettazione: condannato 56enne, in carcere per scontare gli ultimi 4 mesi di reclusione

Dovrà scontare ancora 4 mesi di reclusioni e pagare una multa di 200 euro. Agenti del Commissariato di Noto hanno arrestato un uomo di 56 anni, netino, già conosciuto alle forze di polizia, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Siracusa.
L’arrestato è stato condannato con sentenza definitiva per il reato di ricettazione commesso nel 2012 e dovrà scontare una pena residua di 4 mesi di reclusione, oltre a pagare una multa di 200 euro.
Dopo le incombenze di legge, è stato condotto in carcere.

 




Siracusa. Servizi igienici autopulenti al Molo Sant'Antonio, intanto si progetta la nuova mobilità per Ortigia

Sarà pronta entro domani la nuova struttura di servizi igienici autopulenti sistemata al parcheggio del Molo Sant’Antonio. Il progetto era stato presentato nei mesi scorsi. Questa mattina, la consegna ed il montaggio, nell’area in cui si trovava il chiosco incendiato e poi demolito.

Si tratta di bagni di nuova generazione. L’igienizzazione sarà automatica. All’interno è possibile permanere per un massimo di 15 minuti.

Nelle intenzioni espresse dall’amministrazione comunale, la volontà di mettere la struttura al servizio di cittadini e turisti. Si trattava, infatti, di una richiesta precisa di albergatori e guide turistiche.

Il nuovo blocco contempla due servizi igienici uomo/disabile e donna/disabile, con un fasciatoio per i più piccoli. Si tratta di una struttura di sei metri di lunghezza per circa 2 metri e mezzo di altezza. Oltre ai tradizionali sistemi di autopulizia delle tazze e dei lavabi, il nuovo servizio prevede l’automatico lavaggio, la disinfestazione e l’asciugatura della superficie di calpestio. Durante la pausa notturna sarà garantito un ulteriore ciclo di disinfezione con nebulizzazione.

A seguire questa mattina le operazioni di montaggio l’assessore alla Mobilità e Trasporti, Maura Fontana, che ha anche ventilato un nuovo progetto di trasporti  nell’isolotto.




Siracusa. Braccianti stagionali, firmato il Protocollo di legalità: strumento contro il caporalato

Firmato ieri in prefettura il Protocollo per la prevenzione delle attività illecite in agricoltura e degli insediamenti abitativi spontanei. Un passaggio che segue l’allestimento dell’ostello per braccianti agricoli stagionali di Cassibile. Il prefetto, Giusi Scaduto ha sempre avuto la ferma convinzione che servisse un ulteriore strumento a tutela dei lavoratori agricoli, della filiera agroalimentare e a tutela anche delle cosiddette aziende sane, che operano nel rispetto della legge e delle persone.

Un documento che, in dieci punti, rappresenta uno strumento di contrasto contro il caporalato e lo sfruttamento del lavoro con soluzioni volte a potenziare il sistema di accoglienza per chi è in regola. Anche chi alloggia nel villaggio di Cassibile è in regola con il permesso di soggiorno, ha firmato un contratto di lavoro e paga una cifra agevolata per risiedere negli alloggi allestiti in contrada Palazzo. I controlli da parte delle forze dell’ordine sono costanti. Secondo il prefetto il protocollo firmato ieri rappresenta un ulteriore passo avanti perchè include l’intera provincia, i datori di lavoro in primo luogo. I Comuni, dal canto loro, individueranno immobili pubblici o confiscati da destinare ad attività in linea con quanto il protocollo prevede, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto legato all’individuazione di una sistemazione alloggiativa idonea. Niente più baraccopoli, insomma, è l’obiettivo annunciato e sottoscritto. Niente più illegalità e persone che intorno al fino ad oggi sempre irrisolto problema dei braccianti agricoli stagionali stranieri ha a lungo speculato nel silenzio colpevole di molti.




Siracusa. La sfalciatura "svela" il Bosco delle Troiane: arrivano già le prime specie a popolare l'area

Il Bosco delle Troiane è adesso visibile. Dopo la sfalciatura disposta dal Comune, gli alberelli piantati l’anno scorso e quelli piantumati lo scorso inverno lasciano intravedere quello che il bosco sarà. L’amministrazione comunale ha disposto la realizzazione dell’impianto idrico che servirà per tutta la fase di avvio, che durerà circa tre anni. I tempi sono quelli della natura e l’obiettivo è importante per il futuro dei siracusani. Un polmone verde, con le dinamiche vere del bosco. Regalerà ossigeno, in cambio della possibilità di lasciare che le dinamiche della natura, le specie che vorranno popolare l’area, possano vivere tranquillamente, mettendo in moto un meccanismo virtuoso e prezioso.

Il Comitato Aria Nuova ha, in questi mesi, effettuato delle irrigazioni d’emergenza, in assenza dell’impianto idrico ancora non realizzato. Vuol dire che, secchi e acqua, hanno dato alle piante la possibilità di trovare nutrimento.

“Siamo davvero felici del risultato fin qui raggiunto- commenta Fabio Morreale di Natura Sicula- La sfalciatura da parte del comune e l’impianto d’irrigazione che sarà allestito a breve significano attenzione da parte del Comune. Sabato pomeriggio torneremo nel bosco per irrigare le piante in stress idrico. La parte destra è stata irrigata nei giorni scorsi, con il coinvolgimento dei ragazzi indicati dal Tribunale dei Minori di Catania, coinvolti in un progetto di recupero. Un doppio vantaggio, quindi”.
Fino ad oggi l’irrigazione di soccorso è stata effettuata più o meno ogni mese. Quest’anno, dopo un inverno non troppo piovoso, si comincia a fine maggio anzichè a fine giugno. L’intervento manuale di sabato pomeriggio sarà probabilmente l’ultimo prima dell’avvio dell’impianto.

Per alcuni alberi, che hanno nel frattempo messo foglie nuove, rami e perfino polloni, è stato anche già necessario eliminare i succhoni, così da non disperdere energie necessarie per la sana crescita.

“Nelle nostre intenzioni- prosegue Morreale- sarà un bosco a fustaia.

Nel giro di tre anni, gli alberelli saranno ad altezza uomo. Svolgeranno già in maniera utile il loro “lavoro” di eliminazione di anidride carbonica da convertire in ossigeno. Per vederlo alto e fitto passeranno, invece, circa sette anni. Riferimenti indicativi, ovviamente, perchè qui a comandare è il bosco stesso e l’intervento umano deve essere limitato al minimo possibile. Non ci sarà nessun giardino, nessun prato inglese. Quelli continueranno a trovarsi nei parchi. A Scala Greca di sarà, invece, un vero  e proprio polmone verde.

“Abbiamo già notato la presenza dell’upupa, di alcuni rettini come il colubro leopardino- spiega Morreale- della ghiandaia. Tutto questo rappresenta un ottimo segnale, un ottimo inizio, che ci dice che il bosco diventerà quello che sogniamo diventi”.

Chi volesse partecipare, alle 18 di sabato potrà partecipare all’irrigazione degli alberelli. Secchio in mano e voglia di essere parte di questo percorso nuovo e qualche anno fa assolutamente inimmaginabile sono gli unici requisiti richiesti.




Sorpreso a Noto nonostante il foglio di via dopo avere rubato liquori: 47enne denunciato

Siracusa. Bufera nel Pd: 33 componenti dell'area Dem chiedono le dimissioni del segretario Adorno

Le tensioni all’interno del Partito Democratico della provincia aleggiano da settimane. Oggi sfociano  in un documento che sancisce la spaccatura vera e propria. Lotte intestine rese manifeste da un documento con cui 33 componenti del Pd provinciale chiedono le dimissioni del segretario provinciale Salvo Adorno. Si tratta di esponenti dell’Area Dem, eletti con la mozione Ricostruiamo. Aderiscono anche esponenti regionali, a partire da Enzo Pupillo. Tra i “dissidenti”, il gruppo che fa riferimento all’ex candidato alle regionali Gaetano Cutrufo.

Chiare le parole dei firmatari del documento, che rappresenta una chiara accusa nei confronti della dirigenza provinciale della forza politica, i cui organismi sono stati rinnovati a giugno del 2020. L’accusa principale sembra rivolta al segretario provinciale del partito.

La premessa è che “lo stato di stallo in cui si trova oggi il Partito Democratico della provincia è una situazione nella quale non ci sentiamo a nostro agio”.

Il motivo addotto è che “on si avverte la spinta che sarebbe necessaria per contribuire a cambiare le cose. Sembra una condizione di assenza di ossigeno, senza respiro e con lo sguardo appannato.
E’ una sensazione sgradevole che ci convince che nessuna svolta positiva potrà arrivare da parte
dell’attuale Segretario Provinciale, dopo quasi un anno di attese e di speranze conseguenti al
congresso del 21 giugno 2020 . E’ stato un anno nel quale il partito è rimasto fermo, immobile, senza momenti di partecipazione e confronto e senza saper sviluppare un’azione incisiva in grado attrarre consenso.”
Parole dure, a cui il gruppo fa seguire considerazioni ancor più chiare. “In questo anno – recita il documento- il gruppo dirigente ha interloquito soltanto attraverso articoli di giornale e
dichiarazioni a mezzo stampa, senza alcun reale coinvolgimento collettivo e senza discussioni
all’interno degli organismi eletti dal Congresso”.
I 33 “dissidenti” lo ritendono un comportamento quasi provocatorio. Lo definiscono “una sorta di
sfida ad accendere la polemica con lo scopo di evidenziare che coloro che non avevano condiviso
l’impostazione del Segretario fossero animati da una volontà distruttiva nei confronti del partito.
Nessuna delle sporadiche iniziative assunte dal partito è stata concordata e condivisa. Ognuno  si è arrogato il diritto di parlare pubblicamente in nome e per conto del Partito Democratico su questioni sulle quali nessun deliberato degli organi statutariamente eletti era mai stato preso”.
Si torna, poi, su tematiche legate alle scelte politiche effettuate in occasioni delle amministrative dello scorso anno, “dove ad Augusta non abbiamo nemmeno presentato una lista di riferimento del Pd, nonostante sia il  secondo centro della provincia per importanza e dimensione”.
Lo sguardo è puntato adesso sul rinvio delle elezioni a Ferla, Lentini, Noto, Pachino, Rosolini e Sortino. “Si tratta di un’occasione- secondo i firmatari del documento- per approfondire una discussione diretta a dare una concreta mano di aiuto ai Circoli impegnati, in questa condizione, nel compito quasi proibitivo di rendere competitiva la loro partecipazione alle elezioni”.

In un anno difficile come quello della pandemia, nel partito in provincia sarebbe prevalsa solo “la logica dei vincitori e dei vinti”.

Motivazioni che spingono il gruppo aderente ad Area Dem, eletti con la mozione RICOSTRUIAMO alla richiesta di dimissioni del segretario Adorno, “favorendo l’avvio di
una nuova fase di ricomposizione ampia e senza preconcetti all’interno del partito.
Questi i nomi dei firmatari del documento.
1 Adamo Alessia
2 Assenso Concetta
3 Assenza Raffaele
4 Bonfiglio Annalisa
5 Boscarino Roberta
6 Campagna Luciano
7 Carnazzo Sebastiano
8 Cortese Alessandra
9 Cutrufo Gaetano
10 Cutrufo Graziano
11 Di Grande Salvatore
12 Fazzina Carmelo
13 Ferrara Giulia
14 Filletti Daniela
15 Firenze Andrea
16 Firenze Gaetano
17 Fisicaro Davide
18 Fontana Emanuele
19 Giuca Giovanni
20 Limer Rita
21 Maltese Isabella
22 Mangiameli Alfio Santo
23 Monaca Marilena
24 Narzisi Lucia
25 Procopio Elena
26 Raineri Francesca
27 Raiti Maria Daniela
28 Rametta Salvatore
29 Russo Valentina
30 Sbona Ester
31 Schembri Giuseppe
32 Spicuglia Luciano
33 Tripoli Claudio
Al Documento aderiscono anche:
1) Demma Giuseppe (componente Direzione Regionale)
2) Gerratana Piergiorgio (componente Assemblea Regionale)
3) Pupillo Vincenzo (componente Assemblea Regionale e membro di diritto dell’Assemblea
Provinciale)
4) Sbona Salvatore (componente di diritto dell’Assemblea Provinciale




Niente treni per i pendolari nei festivi: "Il primo arrivo a Siracusa è alle 13.12 (in bus da Catania)"

Nessun treno assicurato nelle fasce orarie lavorative 6,00-9,00 nei giorni festivi. Se qualche settimana fa si trattava di timori, ipotesi da confermare, oggi questa è per il Comitato dei Pendolari Siciliani una certezza. Ne parla il presidente, Giosuè Malaponti, che osserva come “nonostante si sia tanto parlato di ripartenze, turismo e rilancio, il governo regionale il settore dei trasporti ferroviari continua a soffrire, almeno sul versante legato agli spostamenti per lavoro.

Investimenti riguardano l’incentivazione dei treni turistici Siracusa-Modica-Ragusa con i Barocco Line, i Taormina-Catania Line, i Cefalù Line che da Punta Raisi vanno a Palermo e, appunto, a Cefalù.

Malaponti ricorda che oltre ai turisti e proprio per assicurare ai turisti i servizi sul territorio “servono i lavoratori, un popolo di lavoratori che deve spostarsi per raggiungere i luoghi di lavoro”.

Entrando nel dettaglio, il primo treno regionale da Messina parte alle 7,45 per arrivare a Palermo alle 11.04  e da Palermo alle 08.32 per giungere a Messina alle  11.17. Il Messina-Catania ha un treno alle 6.52 e arriva a Catania alle 08.52, mentre da Catania a Siracusa il primo bus sostitutivo al treno è previsto alle ore 11.03 con arrivo a Siracusa alle ore 13.12 (tratta chiusa dal 13/06 al 31/07/2021).

“Chi, inoltre, deve andare a lavorare nei giorni festivi, pur avendo acquistato un abbonamento mensile, non può utilizzare il treno perchè non previste le fasce orarie lavorative, nemmeno utilizzando i treni turistici”.

Il Comitato dei Pendolari Siciliani ha le idee chiare. “La  Regione Siciliana, committente del servizio di trasporto ferroviario regionale-fa presente Malaponti-  comunque paga il dovuto all’impresa ferroviaria per i 65 treni circolanti nelle domeniche e nei festivi.
Per onestà intellettuale, il servizio c’è seppur ridotto al minimo ma non garantisce gli orari dei primi treni del mattino. A luglio dell’anno scorso avevamo chiesto al Dipartimento Trasporti Regionale nel predisporre la bozza oraria 2020-2021 di riprogrammare gli orari garantendo la continuità del servizio nelle fasce orarie pendolari (06.00/09.00) anche la domenica e nei giorni festivi tenuto conto che anche in questi giorni vi sono lavoratori che devono spostarsi per assicurare dei servizi ai cittadini avendo pagato un abbonamento (mensile-settimanale) per un servizio che, in effetti, c’è, ma non garantisce gli spostamenti lavorativi”.
La richiesta che parte oggi è indirizzata “al Dipartimento Trasporti di voler inserire nella programmazione dell’orario 2021-2022 gli orari di partenza dei primi treni del mattino dei giorni feriali nella fascia pendolare 06.00/09.00 a garanzia della continuità del servizio pendolare”.




Canicattini a rischio "Zona Rossa" : contagi in famiglia, tra visite e cresime

Sono tutti contagi in contesti familiari quelli registrati in questi giorni a Canicattini. Si tratta di 22 positivi in totale. Secondo le normative vigenti, nel caso in cui, in una settimana, si dovesse arrivare ad un incremento di 18 positivi, scatterebbe la Zona Rossa.

Questo il rischio che il sindaco, Marilena Miceli intende scongiurare e per questo ha disposto la chiusura per tutta la settimana delle scuole, degli uffici pubblici e delle strade nel Comune che guida.

“E’ evidente- commenta il sindaco- che molti pensavano che il virus non circolasse più e invece qualche visita ai parenti e qualche riunione familiare ha prodotto il dato di oggi, che non è allarmante in termini sanitari ma lo è, appunto, per la possibilità che si “chiuda” il Comune.

La situazione sarebbe circoscritta. “Tutte le famiglie coinvolte sono state individuate, stanno osservando l’isolamento e saranno sottoposte ancora a tampone. In altri momenti dell’anno abbiamo avuto numeri ben più alti ma le prescrizioni adesso sono diversi e su questi dati dobbiamo ragionare. Ho anche vietato la somministrazione di cibo e bevande su suolo pubblico. Ho però dato la possibilità di sedersi al bar, con il rispetto dei protocolli che l’attività deve rispettare, all’aria aperta”.

Alcuni contagi sarebbero legati ad eventi (vedi prime comunioni e cresime), in altri casi si è trattato di contagi legati alla frequentazioni di familiari stretti.

Emblematico il caso di una donna di 90 anni, vaccinata, contagiata dal nipote, che lavora in una scuola di Siracusa. “Essendo stata vaccinata- spiega Marilena Miceli- ha superato in pochissimi giorni e con sintomi lievissimi il virus. Questo lascia ben sperare, a prescindere dal fatto che il contagio possa avvenire anche se vaccinati”.

Intanto prosegue la campagna vaccinale. “In questi giorni- ricorda il sindaco- anche noi, come nel resto della provincia, abbiamo subito uno stop a causa della carenza di dosi, ma riprenderemo a pieno regime, tutti i pomeriggi (e il giovedì anche nella mattinata). Ci si registra al Comune e poi si raggiunge il centro vaccinale per la somministrazione, senza assembramenti e senza disagi”.

L’auspicio è che nei prossimi giorni, quindi, l’incremento dei contagi non raggiunga il tetto massimo di 18 che, sulla base del numero degli abitanti di Canicattini, porterebbe la Regione all’istituzione della Zona Rossa nel Comune della zona montana della provincia siracusana proprio nel momento della ripresa, per via dell’istituzione della Zona Gialla in Sicilia.