Copertoni tagliati “a raffica”, amara sorpresa per residenti e turisti a Passeggio Adorno

Amara sorpresa per numerosi residenti e turisti di Ortigia. Nella notte, ignoti avrebbero letteralmente squarciato i copertoni di buona parte della auto parcheggiate lungo Passeggio Adorno, bloccando, di fatto, fino all’intervento del gommista, i veicoli. Motivo di rammarico per chi si è ritrovato vittima di questo atto di vandalismo e per gli operatori turistici del centro storico, alle prese con una figuraccia con i loro ospiti e con un danno di immagine non indifferente. L’episodio è stato segnalato alle forze dell’ordine affinché si posa fare chiarezza sull’accaduto.




Piccola manutenzione nelle scuole: “Subito il bando di gara”

“Subito la pubblicazione di un bando di gara per l’affidamento della “piccola manutenzione, manutenzione ordinaria e straordinaria delle scuole”. Questa la sollecitazione che parte dal consigliere comunale Ivan Scimonelli del gruppo Insieme per “garantire standard di sicurezza e qualità nelle nostre strutture educative, ma anche generare notevoli economie evitando di procedere con piccoli affidamenti diretti che – a conti fatti – comporterebbero maggiori esborsi per il Comune”.
La somma necessaria è stata prevista nell’ambito degli emendamenti al Bilancio Preventivo approvato lo scorso 22 aprile. Quello a firma del Sindaco Italia era quasi interamente dedicato alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle scuole per circa € 600.000.
Scimonelli ritiene che “l’iniziativa sia importantissima e permetterà di intervenire in maniera capillare e precisa nel regolare svolgimento delle ore scolastiche, gli interventi sono molteplici: dai fari di una palestra spenti, ai bagni chiusi perchè inagibili, agli infissi divelti e così via. In questo momento e l’ho vissuto in prima persona, se ci rivolgiamo all’ufficio edilizia scolastica per qualche segnalazione la risposta è “non abbiamo una ditta che si occupi del servizio”.
Infine un’ulteriore riflessione. Riteniamo, e per questo rivolgo un invito all’amministrazione attiva e al Sindaco in particolare-conclude Scimonelli- che dopo l’aggiornamento dei vari documenti successivi all’approvazione del bilancio (PEG e PIAO) sia necessario pubblicare un bando di gara nel più breve tempo possibile per il servizio della manutenzione ordinaria e straordinaria delle scuole”.




Piantagione di marjiuana in un bunker sotterraneo, si accedeva dal piatto doccia: arrestato 57enne

Aveva realizzato una piantagione di droga raggiungibile attraverso un sofisticato sistema creato in modo tale che dal piatto doccia del bagno fosse possibile, attraverso un montacarichi, raggiungere un locale sotterraneo trasformato in serra per la coltivazione di piante di marijuana. La polizia ha arrestato un uomo di 57 anni, Giovanni Guzzardi, residente a Francofonte. Gli inquirenti sono intervenuti con i cani antidroga. Il loro fiuto ha condotto alla scoperta del bunker. Nel corso della perquisizione, la polizia ha rinvenuto lampade, un impianto di irrigazione e ventilazione ed un’area per l’essiccazione ed il confezionamento delle dosi. La piantagione contava circa 119 piante, per 52 chili. Rinvenute 6 buste di marijuana pari a 4,4 kg, 4 buste con residuo attivo di marijuana pari a 13,7 kg e 135 semi di erba. In totale, sequestrata droga per 75 chili. Davanti agli occhi degli investigatori uno scenario degno di una fiction televisiva. Il bunker era composto da tre vani: uno più piccolo ricavato da un container in metallo, attrezzato con l’ impianto di irrigazione e lampade per la coltivazione della marijuana, con le 119 piante già fiorite e pronte per la raccolta.
L’impianto, che serviva il bunker, era allacciato abusivamente alla rete elettrica. L’uomo è stato condotto nel carcere di Cavadonna, a Siracusa e dopo l’udienza di convalida, ai domiciliari come disposto dal giudice per le indagini preliminari.Sono in corso ulteriori approfondimenti investigativi per fare piena luce sulla rete di fiancheggiatori e narcotrafficanti legati alla serra sotterranea.




Bilancio 2024, maratona in consiglio comunale: manovra da 150 mln di euro

Incardinata questa mattina in consiglio comunale la discussione sul nuovo Bilancio di Previsione del Comune di Siracusa Una manovra da 150 milioni di euro,come spiegato dal vicesindaco Edy Bandiera nel corso dell’intervento introduttivo in aula. “Uno strumento perfettibile- ha detto Bandiera dopo un primo intervento critico del consigliere Franco Zappalà- in cui abbiamo previsto interventi ad ampio raggio: dal sociale, alle opere pubbliche; dall’impiantistica sportiva alle manutenzioni. Tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale hanno potuto dare il proprio contributo, perché attraverso gli emendamenti fossero apportate le modifiche ritenute necessarie. Questo è un Bilancio in salute, nonostante le tare ereditate dai decenni scorsi, con le sentenze che sono state anche oggetto di discussione in aula”. La proposta della giunta comunale vede la presentazione di 69 emendamenti.
L’Assessore al Bilancio, Pierpaolo Coppa è entrato nel merito dei “numeri” dello strumento finanziario. “La spesa più importante è quella relativa al personale, per 32 milioni di euro – ha detto- ed è un elemento positivo, visto che attraverso i dipendenti, si erogano i servizi ai cittadini. Nel 2015 il Comune di Siracusa contava 930 dipendenti. Oggi siamo al minimo storico di 632 dipendenti”.
Per 45 milioni di euro incide l’esternalizzazione dei servizi: Igiene Urbana, Servizi Informativi, Supporto ai Tributi. Altra voce “pesante” è quella relativa a interessi passivi e mutui.
Coppa ha ricordato un dato. “Nel 2015 fu approvata la copertura per un disavanzo di circa 20 milioni di euro, da ripianare in 30 anni. Ogni anno, dunque, dobbiamo mettere da parte 683.782 euro”.
L’assessore ha ricordato che “l’unico vero timore riguarda i contenziosi, sempre però coperti grazie a degli accantonamenti. Come negli anni precedenti abbiamo coperto anche con un fondo per i debito fuori bilancio questi rischi. Il principio di prudenza, trasparenza e correttezza sono sempre evidenti”. In tema di capacità di indebitamento, “si registra un’ulteriore possibilità di circa 12 milioni di euro per interessi passivi”.
In estrema sintesi, le entrate previste ammontano a: 30 milioni per l’Imu, 9 milioni 340 mila per l’Irpef, 2 milioni 700 mila euro per l’Imposta di Soggiorno, 30 milioni per la Tari. In merito alle previsioni di spesa, per l’ordine pubblico e la sicurezza la proposta del Comune parla di 10 milioni 265 mila euro. Per la missione legata alle Spese di Politiche Sociali, lo stanziamento di competenza ammonta ad oltre 52 milioni di euro.
Un auspicio è stato espresso dal sindaco, Francesco Italia. “Dimostriamo alla città oggi che possiamo andare oltre il gioco delle parti, a prescindere da maggioranza e opposizione. Mi piacerebbe-ha detto- pacificare la città.Veniamo da una stagione di conflitti improduttivi. Normalmente l’idea della tesi e antitesi genera sintesi, che è progresso. Nel nostro caso, la città ha pagato un prezzo alto ad una contrapposizione spesso sterile e improduttiva. L’idea non è quella del volersi tutti bene perché tutti la pensiamo nello stesso modo. Abbiamo, però, ricevuto un mandato dai nostri cittadini, che hanno scelto di averci qui oggi e per i prossimi anni. Ciò che deve animarci è il desiderio di rendere questa città un posto migliore. L’invito che faccio non è quello di promuovere questo sindaco ma di votare in coscienza, pensando che dall’altra parte ci sono i siracusani”.
Al momento della sospensione delle 14, il Consiglio si è determinato su 7 dei 69 emendamenti presentati. Una volta ripresa la seduta, alle 15.30, si riprende con l’avvio dell’esame degli emendamenti.




Traversa Cannarella verso la messa in sicurezza: “Subito un sopralluogo”

“Si” della commissione Urbanistica alla messa in sicurezza di Traversa Cannarella, area particolarmente problematica della zona di Tivoli. Il vicepresidente Ciccio Vaccaro esprime soddisfazione per l’orientamento emerso e auspica un’azione celere da parte dell’amministrazione comunale. Sarà necessario innanzitutto un sopralluogo da parte dei tecnici comunali per decidere il da farsi. “Da almeno 25 anni- ricorda Vaccaro- i residenti chiedono l’avvio di lavori che sono quantomai urgenti. Nessuna manutenzione è stata garantita a tutela della pubblica incolumità. L’unico intervento di cui abbiamo memoria risale al 2002, quando fu installato un impianto di illuminazione pubblica. Il manto stradale versa in pessime e precarie condizioni e gli eventi atmosferici hanno acuito il problema negli scorsi anni. Basta ricordare- aggiunge il consigliere- le alluvioni di alcuni anni fa, quando esondazioni causarono danni non indifferenti.
Più volte segnalato, inoltre, il pericolo determinato da due enormi alberi di eucaliptus che rischierebbero- secondo Vaccaro- di cadere, essendo già visibilmente inclinati dopo lo straripamento del torrente Cifalino”.




Verde pubblico,lavoratori in stato di agitazione: “Appalto in scadenza e nessuna certezza”

Stato di agitazione dei lavoratori della Coopservice Fm ,impegnati nell’appalto di servizio del verde pubblico -lotto A- di Siracusa.
A comunicarlo è la Filcams Cgil locale, attraverso il segretario generale Alessandro Vasquez. “L’appalto- spiega- è in scadenza a fine aprile e nonostante la gara unica del verde comunale risulti bandita e in fase di aggiudicazione da tempo, nulla è certo per la continuità occupazionale e del servizio stesso nel mese di Maggio. Rimarremo Vigili -spiega il segretario del sindacato di categoria- come dimostrato in questi anni al fianco di questi lavoratori che anche in condizioni spesso disumane e con condizioni di lavoro povero, hanno sempre portato avanti con il massimo impegno il loro servizio ed hanno il diritto alla realizzazione della clausola sociale che tuteli la loro occupazione”. Vasquez non esclude azioni di protesta da attuare in questi giorni.




Suolo pubblico alle stelle, la proprietaria di un bar: “Così chiudiamo, aumento del 100 per cento”

“Un aumento della tassa sull’occupazione del suolo pubblico del 100%, improvvisamente: questa è una batosta insostenibile per una piccola attività come la nostra”.
Lo sfogo è dei proprietari di un laboratorio di pasticceria e bar della zona di viale Tunisi. Pagavano circa 700 euro l’anno per una veranda allestita davanti al loro locale pubblico. Entro giugno dovranno pagare circa 1.400 euro “senza aver avuto nemmeno sentore di una scelta dissennata di questo tipo- dice Isabella, la proprietaria dell’attività- Non è possibile colpire in questo modo chi ogni giorno lavora onestamente per pagare già il 60 per cento di quanto incassa allo Stato. Ci svegliamo alle cinque, ogni mattina, alziamo la saracinesca e onestamente paghiamo tasse e imposte, riconoscendolo come giusto. Non possiamo, però, giudicare giusto un aumento di queste proporzioni e con questa tempistica. Il Comune di Siracusa sa benissimo che il periodo economico attuale non può di certo dirsi florido. Avrebbero dovuto ascoltare prima gli operatori del settore, le associazioni di categoria, magari concordare un progressivo aumento della tassa. Comprendiamo le esigenze di fare cassa dell’amministrazione comunale e su questo non mettiamo becco. Possibile, però, che nessuno si ponga il problema dell’impatto che il 100 per cento in più può causare? L’intenzione, in questo modo, sembra proprio quella di affossare gli esercenti”.
Parole amare, a cui la proprietaria del bar-pasticceria fa seguire altre osservazioni. “Questo si chiama salasso – tuona- Noi non lavoriamo in Ortigia, non abbiamo enormi gruppi di turisti che per tutta la giornata vengono a consumare qualcosa nelle nostre attività. Abbiamo, al contrario, una clientela ridotta, suddivisa tra i numerosi bar di questa zona. La veranda rappresenta un servizio per invogliarli a trascorrere del tempo qui. Non facciamo nemmeno pagare il servizio, è ormai qualcosa di desueto. Stiamo valutando l’ipotesi di eliminare il dehors, non possiamo permettercelo con questi importi”. Infine la richiesta, un appello vero e proprio indirizzato al Comune. “Chiediamo che si rivedano le condizioni dell’aumento- conclude Isabella- Non stiamo chiedendo che non venga applicato. Stiamo chiedendo che si faccia in maniera sostenibile, iniziando magari dal 30 per cento per poi pianificare un progressivo incremento, concordato, calmierato”. Nessuna volontà di fare polemica nelle sue parole, solo la richiesta di “venirsi incontro: noi per sopravvivere, l’amministrazione comunale per incassare la tassa. Sarà davvero difficile, se nulla sarà rivisto, arrivare a pagare, fermo restando che versiamo già 150 euro di Tari e che anche lo smaltimento degli olii esausti -conclude la proprietaria del laboratorio di pasticceria- è adesso inserito nel pagamento della tariffa”. Intanto la Cna ha chiesto un confronto con l’amministrazione comunale proprio per parlare della delibera dello scorso 15 marzo che ha disposto un aumento considerevole delle tariffe per l’utilizzo del suolo pubblico. Il tentativo è quello di “valutare eventuali alternative”. A Siracusa la tariffa sarebbe più alta rispetto a Catania, Messina, Ragusa, Palermo, in cui non si va oltre i 60 euro al metro quadrato. Nel capoluogo si parla del doppio. Santi Lo Tauro, presidente comunale dell’associazione di categoria, ha chiesto di poter valutare eventuali correttivi.




L’Avis Comunale cerca ancora casa: “Raccolta di sangue regolare ma senza certezze”

L’Avis comunale di Siracusa è ancora alla ricerca di una soluzione definitiva al problema relativo alla richiesta di restituzione della sede di via Von Platen all’Agenzia del Demanio. A distanza di quasi un anno dall’invio di una lettera di “sfratto”, mai passato alle vie giudiziarie, l’associazione dei donatori di sangue del capoluogo resta in una situazione di incertezza, pur garantendo l’attività di raccolta e quindi la continuità delle terapie per i pazienti che necessitano di trasfusioni, così come delle emergenze. Il Demanio, rinunciando parzialmente alla richiesta iniziale, ha proposto all’Avis il frazionamento dell’immobile. Secondo questa ipotesi, all’associazione rimarrebbe il piano inferiore, mentre quello superiore tornerebbe al proprietario per altri usi. “Non possiamo essere d’accordo- spiega il vicepresidente dell’Avis comunale di Siracusa, Michele Bianca- Abbiamo bisogno sia di uffici, sia dei locali per la raccolta delle sacche. La nostra è un’attività che presenta specifiche esigenze, anche strutturali. Facile intuirlo del resto. Mentre questo confronto, lentamente, prosegue, senza che ad oggi sia stata raggiunta un’intesa, abbiamo chiesto al Comune di individuare un’area su cui potremmo costruire la nostra nuova sede, con tutti i requisiti necessari, che possa essere quella definitiva”. Nemmeno in questo caso, nonostante una mozione del consigliere Damiano De Simone, è ancora arrivato un riscontro concreto. “Intanto, dovendo procedere verso il frazionamento, che deve però prevedere anche delle modifiche all’edificio, a partire dalla realizzazione di nuovi ingressi, abbiamo chiesto il rinnovo contrattuale, diminuendo l’importo del canone d’affitto”. Secondo indiscrezioni, la questione Avis sarebbe strettamente connessa al destino dell’Archivio Notarile, a cui occorre trovare a sua volta una sede. Probabilmente il Demanio aveva immaginato di trasferirlo in via Von Platen, strada che non sarebbe risultata perseguibile vista la tipologia di servizio che l’associazione dei donatori di sangue svolge per il territorio e l’eco che la notizia, nei mesi scorsi, ebbe nel territorio. “Lavoriamo regolarmente- assicura Bianca- ma non in tranquillità e senza poter programmare eventuali interventi migliorativi,che servirebbero anche nell’ottica dell’accreditamento regionale”.




Ospedale: “Un’area per i pazienti in dimissione, poltrone per liberare posti letto”

Un’area appositamente dedicata ai pazienti in dimissione, con poltrone anziché letti, in cui chi attende di uscire dall’ospedale può attendere il completamento dell’iter senza continuare ad occupare un posto letto, che può essere destinato velocemente ad altri.
Il direttore generale dell’Asp di Siracusa, Alessandro Caltagirone annuncia un nuovo “accorgimento” per migliorare i servizi ospedalieri ed accelerare tempi che in alcune circostanze sono troppo lunghi per poter garantire efficienza. Oltre al nuovo sistema di gestione del Pronto Soccorso, in cui i Codici Bianchi saranno “smistati” verso la Guardia Medica o il Punto di Pronto Intervento, dunque, l’azienda sanitaria provinciale pensa ad una razionalizzazione delle risorse, rivoluzionando in alcuni casi il modus operandi.
L’obiettivo è quello di ridurre i tempi di permanenza, tanto al Pronto Soccorso quanto di degenza nei diversi reparti, ancora molto più lunghi rispetto alla media nazionale.
“Il buon funzionamento del Pronto Soccorso- spiega Caltagirone- passa dall’efficienza dei reparti, mentre il buon funzionamento dei reparti dipende da un’adeguata gestione di tutti i servizi a supporto. Oggi più che mai-riconosce-i cittadini, non trovando risposte sul territorio, si rivolgono al Pronto Soccorso quando le loro condizioni patologiche si amplificano o complicano. Diventa naturale. Quest’impostazione deve essere modificata e pensiamo di farlo con le nuove disposizioni. Eliminare i codici bianchi al Pronto Soccorso è possibile solo diventando più performanti sul territorio”.
Tra le priorità su cui Caltagirone intende intervenire per accorciare i tempi di degenza figura senza dubbio il servizio di Radiologia. “Deve essere potenziato- dice Caltagirone- perché si possa arrivare celermente al completamento del quadro diagnostico”, senza che la mancanza di una radiografia o di una Tac causi tempi morti. “Si può anche pensare -aggiunge il direttore generale- all’eventualità, laddove le condizioni lo consentano, di ricorrere a dimissioni facilitate. in cui il paziente rientri in ospedale solo per effettuare eventuali controlli, dall’esterno. Tornando al Pronto Soccorso, i codici bianchi e quelli che non prevedono particolari gravità, dovrebbero essere “coperti” dalla Guardia Medica e dal Punto di Primo Intervento h24. “Tutto dovrebbe essere racchiuso in una definizione-prosegue Caltagirone- Alzare l’efficienza dell’emergenza-urgenza e ridurre i tempi di permanenza al pronto soccorso”. Intanto, entro fine mese, dovrebbe essere effettuato l’atteso trasloco del Pronto Soccorso nell’area ristrutturata, con spazi raddoppiati rispetto a quelli attuali. Display luminosi dovrebbero fare da “guida” ai pazienti in attesa. “Le nuove azioni in campo prevedono un periodo di monitoraggio-conclude il direttore generale- e chiaramente di verifica dei risultati”.




Differenziata, disagi in città: l’assemblea dei lavoratori ferma il ritiro della plastica

Disagi a Siracusa per i cittadini in attesa del servizio di raccolta differenziata.
Oggi tocca alla plastica ma due ore di assemblea retribuita indette da tutti i sindacati di categoria causeranno dei rallentamenti nelle operazioni di svuotamento dei carrellati e dei mastelli. Il problema riguarda principalmente i “continui ritardi nel pagamento delle retribuzioni, in violazione del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro”- spiegano le sigle sindacali Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Fiadel Ugl e F.I.L.A.S. In particolar modo, disagi si segnalano nelle zone in cui il servizio, regolarmente avviato, non è stato completato per il concomitante inizio delle ore di assemblea. E’ accaduto in via Canonico Nunzio Agnello e via Ozanam alla Pizzuta, in tre condomini di viale Epipoli, in via Raffadali, via Grotte e via Braille e ancora in via Grottasanta, Largo Dicone, via dell’Olimpiade, Via Tucidide, Via Caldarella, Via Delfica, Viale Akradina, Via Diodoro siculo E Via Corinto.
Il ritiro della plastica nelle zone in cui il servizio non è stato completato avrà luogo entro le prime ore di domattina.
Foto: repertorio, a titolo esemplificativo.