Si appoggia alla staccionata che crolla: paura per una bimba sulla ciclabile Maiorca

Avrebbe potuto avere conseguenze molto serie l’episodio che si è verificato ieri mattina a Siracusa, lungo la pista ciclabile Rossana Maiorca, sul tratto vicino al Monumento ai Caduti. “Sembrava una staccionata solida ed invece, non appena una bambina si è appoggiata, è crollata, con la comprensibile enorme paura per la piccola e la grande preoccupazione per i genitori”.
A raccontare l’episodio, che si è verificato ieri lungo la pista ciclabile Rossana Maiorca è il consigliere comunale Paolo Cavallaro di Fratelli d’Italia, che tira un sospiro di sollievo perché l’ “imprevisto” non ha fortunatamente avuto alcuna conseguenza.
Ieri, complice una bella giornata soleggiata, in tanti hanno scelto di fare una passeggiata lungo la pista ciclabile, come fuori città, nelle contrade marine.
Secondo il racconto di Cavallaro, la bambina si godeva la mattinata insieme ai suoi genitori, quando, appoggiandosi, si è verificata la rottura della staccionata, evidentemente già in uno stato di manutenzione tutt’altro che ottimale.
“Ho subito inviato una segnalazione agli uffici che si occupano della manutenzione- prosegue Cavallaro, che mette anche in evidenza un altro aspetto – Le staccionate su ambo i lati della pista ciclabile Rossana Maiorca sono crollate da tempo in diversi punti, da lunghi mesi, e non si intravede alcun intervento manutentivo. È il preludio di quello che sarà lo stato manutentivo di tutte le piste e corsie ciclabili di Siracusa?- si domanda- Esiste un apposito capitolo che prevede fondi per la manutenzione della ciclabile”.
L’esponente di opposizione ritiene che manchi la programmazione e contesta i tempi di intervento, “sempre troppo lunghi”.




Boom di richieste di passaporti, sabato apertura straordinaria dell’Ufficio

Apertura straordinaria per l’Ufficio Passaporti di Siracusa.
In questo modo l’Ufficio Passaporti intende andare incontro alle esigenze degli utenti, visto l’elevato numero di richieste.
Sabato 10 febbraio, dunque, la sede rimarrà aperta al pubblico.
Gli interessati dovranno prenotarsi, come di consueto, tramite il portale passaportionline.Poliziadistato fino ad esaurimento posti e munirsi di tutta la documentazione propedeutica e necessaria al rilascio del titolo.
Chi è già prenotato in agenda online, in data successiva, e desidera anticipare l’appuntamento alla data del 10 febbraio, potranno eliminare l’appuntamento ed effettuare una nuova prenotazione.




Sparatoria di Pachino, resta in carcere il cinquantenne che ha sparato al fruttivendolo

Convalidato l’arresto del cinquantenne di Pachino ritenuto responsabile (anche a seguito di confessione) della sparatoria di via Giovanni Pascoli.
L’udienza si è svolta innanzi al Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Siracusa, Francesco Alligo.
L’uomo, difeso dall’avvocato Paolo Caruso Verso, ha confermato al magistrato quanto già dichiarato la sera in cui si sono svolti fatti nel corso dell’interrogatorio reso al pubblico ministero dottoressa Zambon, alla presenza dal difensore.
L’uomo ha ammesso di aver sparato, negando tuttavia di averlo fatto con l’intento di uccidere il fruttivendolo.
Secondo le sue dichiarazioni, il movente sarebbe stato, infatti, intimidatorio, una “punizione” per un’offesa ricevuta poco prima.
Il cinquantenne ha anche ammesso di aver puntato l’arma contro i poliziotti, anche in questo caso- ha puntualizzato- senza alcun intenzione omicidiaria. La doppietta sarebbe stata scarica in quel momento, visto che i due colpi all’interno erano stati esplosi poco prima.
Il difensore dell’uomo, avvocato Paolo Caruso Verso, non si è opposto alla convalida dell’arresto ed ha chiesto la misura cautelare degli arresti domiciliari, con il braccialetto elettronico.
Il gip , dottor Alligo, ha convalidato l’arresto ed ha confermato la custodia cautelare in carcere, “sia per la gravità delle accuse mosse al pachinese che per la sua pericolosità sociale”.




Controlli straordinari nella zona Sud: denunciati due presunti pusher

Proseguono i controlli straordinari del territorio nella zona sud della provincia di Siracusa.
I carabinieri hanno concentrato le proprie forze sul territorio di Pachino, coadiuvati dalle squadre della Compagnia di Intervento Operativo del 12° Reggimento Carabinieri “Sicilia” e del Nucleo Cinofili di Nicolosi (CT), di concerto con il Commissariato.
Nell’ambito dell’attività condotta, due giovani di 24 e 21 anni sono stati denunciati per detenzione ai fini di spaccio di droga. I due sono stati trovati in possesso di oltre 50 grammi di marijuana, hashish e cocaina, oltre a materiale per il confezionamento e la pesatura dello stupefacente.
I controlli hanno riguardato complessivamente 12 veicoli e 26 persone. Elevate contravvenzioni al Codice della Strada per un importo complessivo di oltre 20mila euro.
I controlli proseguiranno su tutto il territorio della provincia.




Siccità, verso la richiesta di stato di calamità: 2023 da emergenza anche in provincia

L’emergenza siccità in Sicilia preoccupa e potrebbe condurre la Regione a richiedere lo stato di calamità naturale.
L’assessore regionale all’Agricoltura,  Luca Sammartino ha chiarito  che “i volumi d’acqua negli invasi siciliani sono sotto il livello di guardia” e che  “Gennaio è il quinto mese consecutivo che fa registrare precipitazioni inferiori alla norma del periodo, con un deficit di circa 200 millilitri di acqua”.
Per la provincia di Siracusa, il Servizio Informativo  Agrometeorologico Siciliano (Sias) mette in evidenza che “gli eventi associati alla tempesta subtropicale Helios di febbraio hanno prodotto uno degli eventi quantitativamente più significativi della storia meteorologica della zona sud orientale dell’isola, in particolare se si osserva la vastità dell’area interessata tra le province di Siracusa, Ragusa e porzioni delle province di Catania ed Enna”.
Sammartino parla di una “fotografia complessiva preoccupante, in cui si passa da zone colpite da fenomeni di siccità estrema ad aree interessate da fenomeni di siccità severa. Una situazione che sta danneggiando l’attività di agricoltori e allevatori, “già gravati dalle conseguenze dei fenomeni atmosferici anomali che hanno colpito l’isola per tutto il 2023. L’allevamento è il settore più colpito per l’assenza di foraggio verde”.
La richiesta di stato di calamità naturale potrebbe essere richiesta, dunque, a breve dal presidente della Regione, Renato Schifani, per “dare un segnale concreto al comparto agricolo in difficoltà”.
Parlando in numeri, il Servizio Sias ha calcolato nel 2023 totali di precipitazione con un bilancio “negativo ma ricadente all’interno della normale variabilità delle piogge caratteristiche del nostro clima”. Da un lato sembrerebbe  esserci spazio per una certa serenità,dunque, visto un “valore medio registrato dalla rete SIAS di 588 mm, mentre la media ragguagliata è di 575 mm, valori superiori, tanto per fare un esempio, a diversi degli anni recenti, come il 2017, il 2020 e lo stesso 2022. Rispetto al valore normale delle serie SIAS 2002-2022-spiegano gli esperti –  pari a 750 mm, si tratta di un deficit di circa il 22%, certamente significativo ma non eccezionale, se si considera peraltro che il ciclo climatico successivo alla siccità del 2002 ha visto precipitazioni nettamente superiori a quelle dei trentenni di riferimento precedenti, quando la norma climatica per la Sicilia risultò di poco superiore ai 600 mm”.
C’è però anche un elemento di “forti anomalie di grande rilevanza”.
Maggio non era mai stato così piovoso dal 1921; la stazione SIAS Aidone ha registrato nel mese di maggio il 42% delle piogge dell’intero 2023, in un mese in cui mediamente si registra solo il 3% delle piogge annuali; anche giugno è stato più piovoso della media e inevitabilmente anche gli accumuli del bimestre maggio-giugno superano abbondantemente ogni casistica registrata in passato.
Il  mese di ottobre mai nel passato  era stato, invece, così povero di piogge, con solo il 7% di precipitazioni cadute rispetto a quelle attese in base alla norma del periodo. Il secondo semestre dell’anno allo stesso modo ha superato, in quanto a scarsità degli accumuli, il record precedente del 1977, anno in cui le conseguenze della siccità furono particolarmente gravi.
Il 2022, pur con accumuli complessivamente inferiori, vide una più consueta alternanza tra periodi con surplus e periodi con deficit; il 2023 ha visto invece i periodi con surplus concentrati nel primo semestre dell’anno, che ha totalizzato il 75% delle piogge annuali totali.
“Che solo il 25% delle piogge totali sia stato registrato nel secondo semestre risulta anomalo-fa presente Sias-  anche perché risulta in genere più piovoso del primo semestre, totalizzando di norma circa il 55% del totale annuale.
Riassumendo, spesso è piovuto troppo quando sarebbe stato meglio non piovesse, in altri periodi non è piovuto quando le piogge sarebbero state utili.
Senza dubbio “i danni, alle produzioni cerealicole, foraggere e viticole nella tarda primavera, così come quelli legati alla siccità su altre colture nella seconda parte dell’anno, hanno interessato una parte significativa del territorio regionale con diffuse riduzioni delle rese, aggravate dalle anomalie termiche”.



Incidente al Porto Grande, chi paga i danni? “Nessuna notizia, qui in cassa integrazione”

Rischia di comportare conseguenze ancor più serie del previsto la vicenda legata all’incidente della mattina dell’Epifania al Porto Grande, quando una nave Msc, mentre un evento meteo estremo colpiva Siracusa, ha rotto gli ormeggi e, con la sua mastodontica stazza, è arrivata fin dentro il Marina Yachting arrecando danni ingenti. A distanza di quasi un mese, il sindaco di Siracusa, Francesco Italia non nasconde la propria preoccupazione per l’atteggiamento che la compagnia starebbe assumendo nella fase in cui occorrerebbe stabilire responsabilità ed entità dei danni da risarcire. “Spero di sbagliarmi- premette il primo cittadino-Ma sembra che ci sia una difficoltà ad individuare l’interlocutore definitivo con cui rapportarsi in questa vicenda. Mi auguro che la serietà di questa multinazionale sia confermata anche in questa occasione e che i tempi così lunghi siano determinati da un mero problema di contingenza”. Poi chiarisce un aspetto. “Una cosa è essere ospitali- precisa Italia- altro è consentire che gli ospiti vogliano uscire indenni da una situazione che grava pesantemente sulla città”.
Secondo indiscrezioni, nonostante siano in corso procedure ed interlocuzioni, non sarebbe ancora chiaro chi si assumerà la responsabilità di quanto accaduto. Marina Yachting avrebbe subìto non solo i danni di superficie e quelli che possono aver riguardato i fondali, come le catenarie, ma anche danni economici in termini di contratti disdetti, vista l’impossibilità di garantire il servizio, per la prossima stagione e probabilmente anche per la successiva. Sono state avviate le procedure per la cassa integrazione dei dieci dipendenti e, nel frattempo, sono state attivate tutte le strade che possano condurre ad una soluzione. “I tempi sono lunghissimi- spiega il fondatore di Marina Yachting, Luigi Crispino- Ci sono dei passaggi tecnici che vanno avanti con tempistiche elefantiache e, al momento, senza che ci sia ancora una chiarezza sull’interlocutore definitivo. Certamente non abbiamo visto una tempestiva azione da parte della nave (di proprietà inglese, bandiera panamense e armatore diverso dal proprietario). Noi non siamo il loro principale pensiero, loro sono, però.il nostro e quello di tutti i nostri diportisti e delle aziende che, senza il nostro approdo ed i nostri servizi, non possono a loro volta svolgere la propria attività. Non sanno dove potranno ormeggiare la prossima estate e si presenta dunque anche un problema di adempimenti commerciali”.
I tempi di intervento resterebbero lunghi anche se la questione si sbloccasse a breve, soprattutto per via dei lavori da effettuare sott’acqua e per la ricostruzione dei pontili . Nel frattempo ci sarebbe stato un accesso agli atti e la Capitaneria di Porto starebbe facendo da canale di collegamento tra Siracusa e la Msc.
“Non si è forse nemmeno capito che rischio ulteriore abbiamo corso- ribadisce Crispino- La nave avrebbe potuto danneggiare tutto il Molo Zanagora. La tutela del nostro territorio e della nostra imprenditoria deve essere garantita- prosegue – Siamo professionisti e persone con i piedi per terra. Comprendiamo che ci sono dinamiche che prevedono tempistiche lunghe e processi più o meno complessi. Siamo animati da spirito di collaborazione ma stiamo in ogni caso agendo a tutela degli interessi dei diportisti, delle aziende e nostri stessi. Il danno arrecato alla città ed al suo turismo – conclude – è davvero enorme”.




“Pioggia intensa ma stavolta traversa Renella non si allaga”: funziona il nuovo canale

Piove forte ma Traversa Renella questa volta non si allaga.
Motivo di soddisfazione per il Raggruppamento Sud, composto dalle associazioni e i comitati dei residenti delle contrade marine.
“Grazie al nostro impegno e all’attività di collaborazione avviata in questi anni con l’amministrazione pubblica- evidenzia il Raggruppamento- si è arrivati ad un risultato importante”.
A parlare sono le associazioni “Plemmyrion”, “TFM Terrauzza-Fanusa- Milocca”,
Comitato “Pane e Biscotti Torre Ognina SR”, Associazione “ProArenella”,”Faremo strad”, Comitato Cassibile-Fontane Bianche, Associazione “Pro Asparano”.
Il risultato ottenuto contro il dissesto idrogeologico per Traversa Renella è quello sperato. “Un post della titolare della farmacia- fanno notare i responsabili delle associazioni- mostra che la zona antistante la sua attività non si è allagata durante le piogge intense dei giorni scorsi, proprio grazie ai lavori di canalizzazione delle acque meteoriche effettuati di recente. Non un caso- festeggia il raggruppamento- ma un’evidenza dell’impegno delle Associazioni di zona per restituire dignità e vivibilità al territorio”.




Un mese dalla scomparsa di Ezechia Paolo Reale: due eventi per ricordarlo

Doppio appuntamento per ricordare, ad un mese dalla sua scomparsa, l’avvocato Ezechia Paolo Reale, presidente del Siracusa International Institute.
Venerdì 2 febbraio, ad Augusta, in via Principe Umberto 210, a Reale sarà intitolata la sede provinciale della Fondazione “Luigi Einaudi”. Saranno presenti il Presidente della Fondazione, Giuseppe Benedetto ed il senatore Giulio Terzi di Sant’Agata, Presidente della Commissione Politiche dell’Unione Europea del Senato. Nel pomeriggio, alle 16, nell’Aula Magna dell’Università di Catania, in Piazza Università, evento organizzato dagli Amici UniCT e dalla Fondazione Einaudi, con il patrocinio, tra i vari enti, del Siracusa International Institute e dalla Fondazione Siracusa è Giustizia. Il tema dell’incontro sarà “Il Diritto alla Conoscenza nel nome di Ezechia Paolo Reale”.




Nuovo manager Asp, Italia: “Troppa politica attorno alla sanità. E il merito?”

Sono i giorni del conto alla rovescia per la nomina del nuovo direttore generale dell’Asp di Siracusa.
Le ultime ore sono state particolarmente calde: prima le indiscrezioni secondo cui l’attuale commissario straordinario Salvatore Lucio Ficarra sarebbe in odor di riconferma, poi una serie di “turbolenze”, più o meno manifeste negli ambienti della sanità e della politica; quindi la possibilità che il nuovo manager possa rispondere ad altro profilo.
La questione è (quasi) tutta politica. Dopo le prese di posizione di diversi deputati regionali e le opinioni espresse da medici impegnati in strutture pubbliche della provincia, il sindaco di Siracusa, Francesco Italia dice la sua.
In realtà, il primo cittadino non si sbilancia sui nomi ed anzi punta l’indice contro un modus operandi che dichiara di non condividere affatto. “Parto da un principio – premette Italia – Trovo vergognoso che le scelte dei manager della sanità debbano essere politiche. Non lo condivido, anzi, è proprio un sistema che mi fa rabbrividire. Le condizioni della sanità italiana, non solo in provincia di Siracusa, sono pietose perché nessun Governo negli ultimi 30 anni ha adeguatamente investito sulla sanità”.
La scelta del direttore generale, secondo Italia, “deve essere una questione da gestire nel segno della meritocrazia”.
Non esprime, invece, giudizi sul lavoro svolto dall’attuale commissario straordinario. “Per il momento non esiste ancora alcuna nomina ufficiale. Senza dubbio, chi si ritroverà a svolgere il ruolo di manager avrà a che fare con una situazione complessa sia per le peculiarità della provincia, sia per il tema in sé, particolarmente complesso. Tutti sanno che durante l’emergenza Covid ho anche avuto degli scontri forti con l’attuale dirigenza dell’Asp di Siracusa ma abbiamo certamente compreso da entrambe le parti che occorre mantenere rapporti cordiali e tali da garantire il bene del territorio”.
Poi un ulteriore passaggio. “Non mi piace che si discuta dell’appartenenza del manager ad un partito o ad un altro. Niente crociate in questa direzione – il suo input – Quando il nuovo dirigente sarà nominato, lo incontrerò per discutere dei temi del territorio e per capire come intenda risolverli”.




Via all’operazione ganasce: le prime ad un’auto parcheggiata sulla pista ciclabile

Prime ganasce a Siracusa.
Dopo l’annuncio dell’avvio dell’utilizzo degli strumenti bloccaruote per la repressione delle numerose infrazioni al codice della strada, legata in questo caso alla sosta non consentita, da questa mattina il sistema a cui il Comune ha deciso di ricorrere è operativo.
Il primo intervento ha riguardato un’auto parcheggiata lungo la pista ciclabile di viale Santa Panagia.
Una volta notata la presenza, i vigili urbani hanno apposto le ganasce che immobilizzano il veicolo. All’arrivo, il proprietario trova anche una comunicazione in cui gli viene spiegato cosa è accaduto, per quali ragioni e quale iter deve seguire l’automobilista per poter tornare ad utilizzare il proprio veicolo (ovviamente dopo il pagamento della relativa sanzione).
Sull’utilizzo delle ganasce, subito dopo l’annuncio, si è anche scatenato un dibattito social, legato all’impossibilità di utilizzarle in determinate circostanze, come previsto dallo stesso Codice della Strada.
L’assessore Gibilisco chiarisce che “le ganasce vengono utilizzate laddove consentito dal Codice della Strada. E’ ovvio- mette in chiaro- che laddove si tratti di mezzi che bloccano il traffico o restringono lo spazio in carreggiata, preferiamo la rimozione per liberare la strada e rendere fluida la circolazione. Il proprietario deve sicuramente pagare subito l’intervento degli operai che appongono le ganasce. La normale multa, invece, può essere pagata successivamente, come previsto”.