L’occhio delle telecamere sulle corsie preferenziali: multe a raffica per chi le usa a sproposito

Il Comune di Siracusa dichiara guerra agli automobilisti e conducenti di mezzi a due ruote indisciplinati, a partire da quelli che utilizzano indiscriminatamente le corsie preferenziali di via Malta e che avranno puntato su di sé l’occhio delle telecamere che, leggendo le targhe, potranno smascherare tutti coloro i quali, privi di autorizzazione, useranno le corsie riservate ai mezzi di soccorso ed ai mezzi pubblici, nonché ai residenti. Il sistema è già stato installato.

Ad annunciare la novità sono stati questa mattina il sindaco, Francesco Italia e l’assessore alla Polizia Municipale, Giuseppe Gibilisco.

“Su tutte le preferenziali- ha spiegato il primo cittadino- è stato collocato un sistema di videocamere con letture di targa. Chiunque si immetta irregolarmente su questi percorsi sarà adeguatamente multato”.

L’altra novità, operativa dalla prossima settimana, è quella che SiracusaOggi.it aveva anticipato nei giorni scorsi: parte l’ “operazione ganasce”.

“Giusto che laddove non si registri il rispetto delle norme, si intervenga con sanzioni sostanziose- prosegue Italia- come si fa già in molte città italiane. Lo scopo è quello di migliorare la qualità della vita e di liberare Siracusa da situazioni di caos che ostacolano la viabilità  e l’efficienza del servizio di trasporto pubblico”.

“La prossima settimana- spiega Gibilisco- partiremo con il sistema di ganasce per bloccare le auto di chi sosta su stalli per disabili o su stalli a pagamento, senza aver pagato la sosta. Si comincia con una fase sperimentale, per poi entrare a regime”.

“Cerchiamo di colmare in questo modo i vuoti determinati dal sottodimensionamento del Corpo dei Vigili Urbani- conclude Italia- Laddove non arriviamo con le risorse umane, arriva in nostro soccorso la tecnologia. Molti cittadini chiedono più telecamere in citta e nei prossimi mesi ne incrementeremo il numero”.  Italia non entra, invece, nel merito delle dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi dall’assessore Gibilisco su FMITALIA, con cui l’esponente della giunta comunale ha rimproverato ad alcuni agenti della Municipale di essere eccessivamente “distratti” durante i servizi di pattuglia lungo le strade del capoluogo.




Cimitero, la protesta: “Emergenza crolli di calcinacci”. Il Comune corre ai ripari

Torna in una situazione “emergenziale” lo stato in cui versa il cimitero comunale di Siracusa.
Continui cedimenti, più o meno importanti, mettono a repentaglio la sicurezza degli avventori e in ogni caso arrecano disagio e amarezza nei cittadini che vorrebbero rendere dignitosamente omaggio ai propri cari defunti.
Da una parte resta il vecchio problema di decoro, dall’altra- aspetto ancor più serio – è una questione di garanzia della pubblica incolumità .
Numerose le segnalazioni che riguardano diverse palazzine in più aree del cimitero.
“Non abbiamo nemmeno più la possibilità di mettere un fiore in onore delle persone che abbiamo amato – la protesta di un cittadino – Giorni fa ho evitato per un soffio di farmi male, con un cedimento di calcinacci che si è verificato poco dopo il mio passaggio”.
I punti critici, in cui occorre intervenire alla svelta, sono dunque numerosi e gli uffici comunali ne sarebbero al corrente, tanto che nei giorni scorsi sarebbero state condotte delle verifiche a cui dovrebbero seguirne altre a breve.
Fondamentale spingere il piede sull’acceleratore, almeno sul tema della sicurezza.
Non è escluso, dunque, che entro pochi giorni possano partire interventi di somma urgenza per la messa in sicurezza.
Molto meno ottimistiche le previsioni che riguardano una ristrutturazione completa delle aree del cimitero che necessitano di lavori di ripristino e conservazione.
In questo caso dovrebbe intervenire anche il consiglio comunale, innanzitutto reperendo i fondi necessari. La possibilità potrebbe essere il prossimo Bilancio di Previsione.
Andrebbe meglio, intanto, la questione manutenzione del verde. Dopo un periodo difficile, prima dell’affidamento del servizio, sarebbe oggi garantita, tanto lungo i viali quanto nei campi.
Da rivedere, infine, le criticità che riguardano il nuovo impianto idrico, a cui – trapela da Palazzo Vermexio – si starebbe lavorando.




Droga e documenti falsi, arrestato 43enne: nella casa di campagna il suo “laboratorio”

Droga, denaro, patenti di guida e documenti falsi, nonché stampanti per
E’ quanto gli agenti del commissariato di Lentini hanno rinvenuto, nell’ambito di un servizio di controllo del territorio, in auto e in casa di un uomo di 43 anni.
Bloccato per strada mentre era alla guida di un’auto, l’uomo è stato trovato in possesso di 18 dosi di cocaina e di 945 euro in contanti probabile provento dell’attività di spaccio. A bordo del veicolo, la polizia ha anche rinvenuto card plastificate utilizzate per riprodurre documenti d’identità falsi. L’attività investigativa degli uomini agli ordini del dirigente Sciacca si è quindi indirizzata verso l’abitazione nell’abitazione del quarantatreenne e verso la casa di campagna, dove sono state rinvenute e sequestrate numerose patenti di guida false nonché altri documenti falsificati : buste paga insieme a richieste di finanziamenti.
Sequestrati la stampante verosimilmente usata per riprodurre i documenti, un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento della droga e 8 grammi di mannite, utilizzata per il taglio degli stupefacenti.
L’uomo è stato arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio e per il possesso di documenti falsi.




Auto a fuoco, denunciato 51enne: rancori personali alla base del gesto

Avrebbe dato fuoco ad un’auto parcheggiata nei pressi di via Indipendenza, a Lentini.

Gli agenti del locale commissariato hanno denunciato per questo un uomo di 51 anni.

Dopo la segnalazione dell’incendio del mezzo, gli investigatori si sono messi sulle tracce del presunto autore del gesto. Condotte celeri indagini di polizia giudiziaria, gli inquirenti sono arrivati all’identificazione del 51enne.

Il movente sarebbe legato a rancori nutriti nei confronti del proprietario dell’auto.




Nuovo ospedale, “no” alla Commissione Speciale: marcia indietro del consiglio comunale

Non ci sarà nessuna “Commissione speciale” sul nuovo ospedale di Siracusa.
Marcia indietro del consiglio comunale rispetto a quanto inizialmente deciso dalla conferenza dei capigruppo, che lo scorso ottobre aveva approvato all’unanimità la proposta del consigliere comunale Franco Zappalà.
Il voto espresso nel corso della seduta di ieri è andato in direzione opposta: proposta bocciata, anche alla luce della nomina del nuovo commissario straordinario, l’ingegnere Guido Monteforte Specchi.
Un “no” motivato da una serie di considerazioni ma intorno al quale si sarebbero subito originate anche delle polemiche legate a presunte nuove geografie politiche in consiglio comunale, propedeutiche all’atteso rimpasto della giunta Italia.
Il capogruppo di Insieme, Ivan Scimonelli fornisce un’altra lettura di quanto accaduto. La sua scelta è stata l’astensione.
Premette che “il consiglio comunale non ha autorità diretta sulla costruzione del nuovo ospedale”.
La commissione, a fronte dell’impossibilità di incidere seriamente sulla vicenda della realizzazione del nuovo ospedale, avrebbe comportato dei costi, non legati a gettoni di presenza, che non erano previsti, ma certamente in termini di rimborsi ai datori di lavoro, senza poter condurre in realtà ad alcun risultato concreto.
Scimonelli ricorda a questo proposito la “mancanza di potere di vigilanza, che limita il controllo sulle attività dell’organo superiore (Regione/Commissario). Il rischio-conclude- sarebbe stato quello di istituire un organismo dal fine esclusivamente propagandistico”.
Di diverso parere Damiano De Simone di Fratelli d’Italia. Il consigliere comunale di opposizione ha votato a favore dell’istituzione della commissione speciale, “in disaccordo con il mio partito- puntualizza- e lo rifarò se servirà ancora, perché credo che dinnanzi ad argomenti di questa caratura, di così fondamentale importanza per la comunità, il ruolo della politica debba essere quello di dimostrare quanto sia nobile: promuovere, sollecitare, spronare e puntare all’eccellenza, anziché ostacolare”.
De Simone pensa che “dopo l’esperienza pandemica da Covid-19, i disagi quotidiani dei cittadini che lamentano difficoltà nell’accedere ai servizi di Sanità pubblica nonché l’impoverimento dei reparti che abbiamo subito negli ultimi anni, avremmo dovuto vestirci di una consapevolezza tale da ricordare quanto fondamentale sia il valore della salute e della vita più in generale. Abbiamo avuto l’opportunità di far valere il nostro diritto alla salute istituendo una commissione che ci avrebbe consentito di vigilare sull’iter verso il nuovo ospedale”.
Parlando di numeri, la proposta di istituzione della commissione sul nuovo ospedale è stata bocciata con 14 no, 11 sì e 2 astensioni. Zappalà ha illustrato la sua idea in apertura di dibattito spiegando che l’obiettivo era di capire cosa stia succedendo nell’iter dell’appalto e cosa manchi affinché la città possa essere dotata di un nosocomio moderno e rispettoso della dignità dei malati. Nella formulazione arrivata in aula l’organismo doveva essere composto dai capigruppo consiliari che, una volta insediati, avrebbero eletto un presidente e un vice. La commissione sarebbe rimasta in carica per sei mesi e avrebbe dovuto redigere una relazione finale da sottoporre al voto del consiglio comunale. I componenti non avrebbero percepito il gettone di presenza per le riunioni.
Al dibattito hanno dato il loro contributo i consiglieri Paolo Cavallaro, Paolo Romano, Cosimo Burti, Luciano Aloschi, Andrea Firenze, Giovanna Porto e Massimo Milazzo. Le posizione si sono divise tra chi sottolineava la funzione di controllo dell’organismo e chi lo riteneva poco utile perché la materia è fuori dalle competenze del consiglio comunale, il quale già contempla una commissione di studio sulla Sanità.




Via Teti, “si” del consiglio comunale all’allargamento ma l’iter è in salita

Disco verde all’allargamento di via Teti, tra Cassibile e Fontane Bianche.
Il consiglio comunale ha dato il via libera ieri all’ordine del giorno proposto da Paolo Romano sulla strada che collega Cassibile a Fontane Bianche. Il “si” è stato espresso all’unanimità. L’amministrazione è stata quindi impegnata a trovare una soluzione ad un problema di viabilità che, soprattutto in estate, è evidente e motivo di disagio per gli automobilisti in transito, oltre a rappresentare ragione di mancanza di sicurezza stradale.
La volontà è stata espressa, ma perché diventi fatto concreto l’iter si presenta piuttosto tortuoso per diverse ragioni, non ultima la necessità di ricorrere ad espropri.
Illustrando il suo ordine del giorno, Paolo Romano ha spiegato che si tratta di una delle strade a doppio senso di marcia che collegano Cassibile e Fontane Bianche. Molto transitata soprattutto nei mesi estivi, le dimensioni della carreggiata sono però tali da costringere le auto a percorrerla a senso alternato e con difficoltà particolari per i mezzi di soccorso che rischiano di restare bloccati. La necessità di trovare una soluzione al problema di via Teti è stata affermata in aula anche da Giuseppe Casella e Luciano Aloschi.
La strada dal 2014 è inserita tra quella soggette a pubblico transito, ma, come ha spiegato il dirigente del settore Mobilità Jose Amato, non è stata acquisita al patrimonio comunale. Chiarendo che per l’opera è necessario comunque postare in bilancio i fondi necessari, Amato ha spiegato che per allargare la strada occorre espropriare i terreni necessari, progetto che prevede tempi lunghi e costi elevati. Intanto, ha aggiunto, si potrebbe facilitare la circolazione installando un semaforo che regoli il transito alternato dei mezzi.




Più multe e meno vittime nel 2023: i numeri della Polizia Stradale

Più infrazioni contestate lungo le principali strade di collegamento della provincia di Siracusa e meno vittime.
La Polizia Stradale traccia un bilancio dell’attività svolta nel 2023.
I numeri parlano chiaro: nel 2023 sono state contestate 7720 infrazioni, il 37 % in più rispetto al 2022; 159 le patenti di guida ritirate e 641 le carte di circolazione.
Proseguendo nell’analisi dei dati registrati dalla Polstrada, sono stati decurtati in un anno 11.509 punti patente Le violazioni accertate per eccesso di velocità sono state 706 con una maggiorazione del 44% in più rispetto all’anno precedente (nel 2022 erano state 490).
Il dato statistico è più o meno analogo a quello dell’anno precedente (148 con 144 dell’anno precedente) ma- fa notare la Polizia Stradale- occorre evidenziare che nessuna persona è deceduta a seguito dei sinistri stradali rilevati sulla rete
autostradale di questa provincia. Al fine di infrenare il fenomeno infortunistico – nelle tratte autostradali A/01 Catania – Siracusa ed A/18 Siracusa – Modica – sono state, infatti, impiegate 2815 pattuglie (il 5% in più rispetto al 2022) che hanno controllato 10203 persone (nell’anno precedente erano state 7475) e 8252 veicoli (il 32% in più rispetto al 2022).
I conducenti controllati con etilometri e precursori sono stati 6147, di cui 32 sanzionati per guida in stato di ebbrezza alcolica mentre quelli denunciati per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti sono stati 8.
In forte ascesa il numero dei veicoli sequestrati 599 con un incremento del 105% rispetto al medesimo dato (292) dell’anno precedente.
Prosegue, intanto, l’impegno della Polizia Stradale con iniziative formative e di sensibilizzazione finalizzate alla diffusione della cultura di una guida sempre più consapevole degli utenti della strada con particolare riguardo,
soprattutto, alla fascia giovanile sia con le campagne di educazione stradale presso gli Istituti scolastici della provincia che con tutti gli eventi correlati ai vari progetti educativi attuati (Dal progetto Icaro a Biciscuola).
Sono statti 50 nel 2023 gli Istituti scolastici della provincia (19 Istituti di Istruzione superiore e 31 Istituti comprensivi) raggiunti dalle attività formative/educative degli specialisti agli ordini del comandante Antonio Capodicasa, che hanno permesso il coinvolgimento e la sensibilizzazione di oltre 9000 studenti interessati alle
varie attività sempre nuove ed efficaci.
“Proprio i giovani sono i destinatari “prediletti” delle nostre campagne educative- dichiara il Dirigente Capodicasa – perché siamo fiduciosi del fatto che saranno i nostri migliori “testimonial” della cultura di una guida sicura e cosciente in famiglia e tra i propri amici, contribuendo, pertanto, ad una diffusione capillare di modelli di guida corretti e consapevoli”.
Nei prossimi giorni ripartiranno le iniziative, con il Progetto Icaro 2024 al Multisala Vasquez destinato agli studenti delle scuole superiori della provincia (quarte e quinte classi).




Gibilisco sbotta contro i vigili urbani: “Impossibile non si accorgano mai di nulla”

Ganasce alle auto parcheggiate in doppia fila o in violazione al Codice della Strada e provvedimenti contro i vigili urbani che non svolgono bene il loro lavoro.
L’assessore alla Polizia Municipale, Giuseppe Gibilisco, anticipa la volontà dell’amministrazione comunale di adottare un atteggiamento intransigente nei confronti degli automobilisti indisciplinati ma anche degli agenti della Municipale particolarmente distratti.
Gibilisco non nasconde il proprio profondo rammarico per il modo in cui molti siracusani si comportano alla guida ed altrettanto però per l’atteggiamento superficiale di alcuni poliziotti municipali che, anziché intervenire, lascerebbero troppo spesso correre.
L’assessore racconta di un episodio che avrebbe rappresentato la cosiddetta goccia che fa traboccare il vaso. “Mentre giravo per la città a bordo del mio scooter- spiega Gibilisco- ho notato in viale Luigi Cadorna una situazione particolarmente fastidiosa, con auto in doppia fila, i mezzi in transito praticamente bloccati e, dietro di me, una pattuglia della Municipale. Con mia profonda delusione, i vigili urbani hanno proseguito la loro marcia come se non avessero notato nulla. Questo non può e non deve succedere”.
L’assessore ne avrebbe parlato con il comandante Enzo Miccoli, chiedendo provvedimenti nei confronti del personale che mostra questo lassismo.
“La strada a questo punto è richiamo al primo errore, commissione disciplinare se accade nuovamente- annuncia- Non è tollerabile che mentre tutti vediamo ogni giorno per strada numerose violazioni, di tutti i tipi, i vigili a bordo delle pattuglie non vedano nulla”. Poi una puntualizzazione. “Non faccio di tutta l’erba un fascio, questo è ovvio- precisa- Ci sono moltissimi agenti che svolgono egregiamente il loro ruolo. Ce ne sono, però, anche altri- ribadisce- che non lo fanno per niente e per loro non deve più esserci tolleranza”.




“Siamo la giunta dei fatti, non delle promesse”, Granata replica a Cavallaro (FdI)

“Non facciamo promesse, ma atti concreti. Il rapporto dell’amministrazione comunale con l’opposizione è nell’interesse della città”.
Così l’assessore alla Cultura, Fabio Granata replica al consigliere comunale di Fratelli d’Italia Paolo Cavallaro, che nelle scorse ore ha puntato l’indice contro l’amministrazione Italia.
“Cavallaro -precisa Granata- svolge con serietà il suo ruolo di Consigliere Comunale, ma non abbia dubbi sul fatto che Sindaco e Giunta non facciano altrettanto. L’Amministrazione non ha la cultura delle “promesse” o della propaganda ma solo quella degli atti amministrativi trasparenti e nell’interesse pubblico”.
L’assessore alla Cultura entra, poi, nel merito dei temi di sua competenza, a partire dal progetto di avvio di nuovi corsi di laurea a Siracusa.
“Il progetto di cui avevamo discusso con il precedente Rettore dell’Universita di Messina- prosegue Granata- si è fermato per i noti fatti che hanno caratterizzato la vita dell’Ateneo di Messina e che hanno portato alla elezione di un nuovo Rettore con il quale riapriremo un dialogo per possibili forme di collaborazione.Nel frattempo abbiamo individuato un percorso certo per altri due Corsi di Laurea nella nostra Città con il Rettore della Universita’di Catania, Corsi che saranno annunciati ai primi di Febbraio e che partiranno con il nuovo Anno Accademico”.
Sulla vicenda che riguarda il ripristino della Biblioteca di Grottasanta, Granata annuncia che “i lavori saranno affidati nelle prossime settimane, non appena la ragioneria darà via libera alle somme da noi già stanziate”.
Infine il Gemellaggio con Wursburgh. “Siamo in contatto con l’Amminsitrazione della Città tedesca -garantisce l’assessore della giunta Italia- per concordare forme e modalità per la sottoscrizione formale tra i due sindaci.Il Liceo Quintiliano terra’ uno stage con le scuole di Winzburg dal 19 al 23 Febbraio, contribuendo a rafforzare i rapporti tra le due città”.




Buccheri, città dell’amore libero. Appello sui social: “Amatevi pure ma poi ripulite”

“Fare l’amore è bello. Farlo in luoghi pubblici, con il rischio di essere visti, regala adrenalina pura, immediatamente spendibile, ma lasciare per terra il risultato di qualche minuto di passione non è per nulla educato”.
Fa scalpore la frase pubblicata dal sindaco di Buccheri, Alessandro Caiazzo sui social.
Una sollecitazione indirizzata ai giovani del comune della zona montana, accompagnata da foto che raccontano serate di sesso (o amore, chi può saperlo?!) consumato per strada con l’abbandono, sul luogo, di fazzoletti e confezioni di preservativi utilizzati dalle coppiette che optano (o sono costrette ad optare) per un tetto di stelle per vivere i loro momenti di intimità.
Caiazzo sceglie un atteggiamento aperto e a tratti poetico per parlare di quello che in realtà è un problema di igiene pubblica e di decoro. Decide di ricorrere ad una forma di comunicazione empatica per convincere i giovani “amanti” a non lasciare in condizioni tutt’altro che auspicabili i luoghi in cui si consumano le loro emozioni sensoriali.
Il primo cittadino non parla di divieti, non parla di atti osceni in luogo pubblico.
Al contrario, lancia una sollecitazione chiara.
“Coraggio ragazzi- il suo appello- fate l’amore ma dimostrate di amare anche il vostro comune”.
Diverse le reazioni al post pubblicato dal sindaco di Buccheri. Se una parte di commenti mira ad elogiare l’atteggiamento del primo cittadino rispetto al problema da risolvere, altri contestano l’apertura per un comportamento ritenuto non consono e in tal modo legittimato.