Finanziaria regionale, Carta: “Fondi per Ortigia, Augusta e Melilli, per il commercio e l’Asu”

“Con diversi emendamenti approvati nell’ambito della Finanziaria regionale la provincia di Siracusa beneficerà di importanti ricadute”.
Il deputato regionale Peppe Carta del Mpa, presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Mobilità all’Ars commenta il varo della Manovra.
“La bussola che mi guida-racconta il parlamentare regionale- è sempre stata rivolta verso la provincia di Siracusa. Maggioranza e opposizione hanno trovato la quadra in tempi record.
Tra gli emendamenti di cui Carta è stato firmatario e che hanno ottenuto il “via libera”, il deputato regionale sottolinea quello relativo allo stanziamento di 1 milione di euro per Ortigia “da destinare ad interventi di risanamento e salvaguardia; una grande opportunità per il Comune di Siracusa – Parlando di fondi ai comuni -prosegue- interessati dal fenomeno migratorio – Augusta e Melilli, per la prima volta, saranno beneficiarie di un ristoro economico, già riconosciuto ad alcuni comuni, per compensare gli effetti negativi sulle presenze turistiche causati dai flussi migratori – Buone notizie anche per i commercianti – Si potranno ampliare i locali dei bassi commerciali fino al 50%; previsto anche snellimento dell’iter burocratico con comunicazione al SUAP (sportello unico attività produttive) – In termini di stabilizzazioni – Per i dipendenti ASU (attività socialmente utili) si passerà ad un contratto di 24 ore a tempo indeterminato. Per i consorzi di bonifica sarà garantito il turnover in favore degli stagionali a cui viene assicurata la stabilizzazione – 4 milioni di euro in favore dei comuni impegnati a gestire il fenomeno del randagismo – Attivo anche per il 2024, il fondo istituito dal MPA nella precedente legge di stabilità, che consente ai comuni di non attingere direttamente dai loro bilanci per la gestione del fenomeno – Turismo ed eccellenze agricole – Approvato un incremento delle risorse finanziarie relative ad iniziative di promozione turistica e di valorizzazione delle produzioni agricole locali da parte dei comuni – Attenzione rivolta anche alle categorie più fragili – Importante -conclude Carta- l’adeguamento tariffario delle prestazioni rese dai centri diurni per soggetti autistici nella misura del 7% e del 2% per i centri dialisi sui fondi del Servizio Sanitario regionale. Infine anche ai Vicepresidenti dei consigli comunali è riconosciuta l’indennità di funzione (in misura pari al 60% di quella spettante al presidente)”.




Tartaruga marina uccisa da un amo: rinvenuta lungo la costa del Plemmirio

Tartaruga marina uccisa da un amo nelle acque dell’Area Marina Protetta del Plemmirio.
Il giovane esemplare di Caretta Caretta privo di vita è stato rinvenuto lungo la costa dall’ambientalista Sebastian Colnaghi.
Il decesso dell’animale è stato causato dall’ingestione di un palamito, attrezzo da pesca costituito da una lunga lenza alla quale vengono applicati dei fili di nylon che culminano con un amo.
Sebastian Colnaghi, che di recente è stato nominato da Legambiente ambasciatore del progetto “Tartalove” a difesa delle tartarughe marine, ha immediatamente avvertito la Guardia Costiera di Siracusa che ha assicurato il proprio intervento nella rimozione dell’esemplare dall’area.
“Ancora un animale vittima dell’inquinamento e dell’incuria dell’uomo, – dichiara l’ambientalista siracusano – questa giovane tartaruga è stata portata a riva dalla mareggiata e l’ispezione esterna ha rivelato la presenza di un pericoloso palamito che fuoriusciva dalla sua bocca”.
Le tartarughe marine, creature iconiche dei nostri mari, sono sempre più minacciate dall’ingestione accidentale di ami da pesca ma anche della plastica. Colnaghi ha sottolineato l’urgenza di agire per preservare questa specie dall’estinzione.
“Oltre 33 mila bottigliette di plastica – aggiunge Colnaghi – finiscono in mare ogni minuto. La plastica è una minaccia non solo per le tartarughe ma per l’intero ecosistema marino. È fondamentale agire per garantire che le generazioni future possano ammirare queste creature senza doverle piangere”.
Colnaghi cita uno studio condotto dalla University of Queensland il quale rivela che almeno il 52% delle tartarughe marine ha ingerito rifiuti. La plastica rappresenta una minaccia letale poiché le tartarughe non riescono a distinguere i sacchetti di plastica dalle meduse di cui si cibano principalmente e, una volta ingeriti, non c’è via di ritorno. Un solo sacchetto può condurre alla morte di una tartaruga. Per questa ragione la Caretta caretta è ora inclusa nella lista rossa delle specie in via di estinzione dell’IUCN, evidenziando l’urgenza di adottare misure concrete per proteggere queste affascinanti creature marine e preservare l’equilibrio fragile del nostro ecosistema marino.




Porto di Augusta: entro marzo trasferiti tutti i container di Catania

(cs) Entro marzo tutti i container del porto di Catania saranno trasferiti in quello di Augusta dove sorgerà il nuovo Terminal.
La concessione, firmata nella sede dell’Autorità del Sistema Portuale dei Mare di Sicilia Orientale (AdSP), durerà 25 anni ed è stata affidata alla EST Srl (Europea Servizi Terminalistici), società che ha in cantiere una serie di cospicui investimenti, alcuni già definiti, altri in fase di programmazione: quasi 24 milioni di euro tra opere civili, acquisto di attrezzature, trasporti, manutenzioni straordinarie, ecc. La nuova area interessata vanta una superficie di circa 86mila mq (comprensiva banchina accosti 7 e 8) e vedrà un serio e significativo rilancio del porto di Augusta nel panorama internazionale.

“È un passo importante nell’ottica dell’attività sistemica di specializzazione dei porti – spiega il presidente dell’AdSP Francesco Di Sarcina – che vedrà Catania concentrata su crociere, traghetti e diporto oltre naturalmente al waterfront, mentre Augusta accoglierà merci sia containerizzate che in modalità rinfuse, project cargo ed altro”.

Novità anche dal punto di vista tecnologico e occupazionale: “Daremo una forte spinta all’automazione e alla digitalizzazione dei processi – evidenzia Antonio Pandolfo amministratore delegato della EST Srl – con una notevole riqualificazione dell’equipment, soprattutto alla luce di importanti traffici di project cargo nei prossimi anni. Saranno intensificate anche le risorse con 38 unità di personale entro il 2028, di cui 20 unità trasferite dal porto di Catania e 18 unità aggiuntive. Siamo molto soddisfatti del lavoro finora svolto su Catania e pronti ad affrontare la nuova sfida di Augusta con la determinazione e l’entusiasmo che ha sempre contraddistinto il nostro operato, in piena e proficua collaborazione con l’Authority”.

Le recenti notizie circa lo sviluppo che RFI sta dando al binario ferrovia gettano ulteriori speranze sul futuro del porto siciliano, e sulla possibilità che le merci possano essere attratte dal nuovo quadro infrastrutturale ed organizzativo che sta vedendo la luce, del quale questa concessione è uno dei tasselli più rilevanti.




Pediatrie e Utin, la verità dell’Asp: “Ditta esterna per fornire personale”

L’Asp di Siracusa torna sulla vicenda relativa alle unità operative di Pediatria degli ospedali di Avola, Siracusa e Lentini e dei Punti Nascita, che vede l’azienda sanitaria provinciale nell’occhio del ciclone dopo la sospensione e riapertura del Punto Nascita di Avola e la contestata decisione di utilizzare a supporto della struttura il personale degli ospedali di Siracusa e Lentini.
Dopo una prima, secca, dichiarazione rilasciata nelle scorse ore, con alcuni chiarimenti forniti dall’azienda in merito alla distribuzione del personale, oggi il commissario straordinario Salvatore Lucio Ficarra torna sul tema ritenendo “doveroso fare delle precisazioni, visto che le notizie diffuse stanno creando confusione sugli utenti”. Fornisce, quindi, dati e numeri.
“Le Unità operative di Pediatria di questa Azienda sono 4- torna a dire il commissario straordinario- Di queste, quella di Lentini, per cui la dotazione organica dei pediatri autorizzata dalla Regione Siciliana è di 10 unità, ha in servizio tutte e 10 unità, ossia l’organico completo. Alcune di queste Unità hanno presentato congedi parentali o certificati di malattia e, pertanto, il numero si è ridotto solo ed esclusivamente per l’assenza temporanea di questi dirigenti medici pediatri.
Per quanto riguarda il reparto di Pediatria dell’ospedale Umberto I di Siracusa, il numero dei pediatri è di 6, di questi 2 hanno presentato malattia per cui il numero si è attualmente ridotto esclusivamente per la loro assenza.
Per quanto riguarda la Neonatologia e UTIN di Siracusa, su 13 unità previste in pianta organica approvata, 11 sono in servizio, 5 di questi hanno presentato congedi e malattia per cui l’Unità operativa si trova ad avere temporaneamente ridotto il numero per la loro assenza.
Per quanto riguarda la Pediatria dell’ospedale Avola/Noto, il numero del personale medico in servizio è di 7 unità di cui 3 in gravidanza e 4 attualmente in malattia, ridotto in questi giorni a 6 per le dimissioni presentate da un pediatra.
In considerazione che tutte le procedure per sopperire alla temporanea assenza dei pediatri sono state portate a compimento con esito negativo, per la Pediatria di Avola si è provveduto ad incaricare una Ditta esterna per impinguare temporaneamente il personale medico assente. Tutte le altre Unità operative-assicura Ficarra- continuano regolarmente a lavorare con il personale in servizio e l’attività tornerà a pieno regime nel momento in cui rientreranno i pediatri attualmente assenti”.




Punto Nascita di Avola/Noto, CittadinanzAttiva chiede un’ispezione al Di Maria

“Un’ispezione del Nucleo Antisofisticazione Sanità all’ospedale Di Maria di Avola come intervento deciso e risolutivo sulla vicenda che riguarda il Punto Nascita”.
Cittadinanza Attiva entra a gamba tesa nel dibattito acceso dalla sospensione e riapertura del Punto Nascita della struttura sanitaria, la sua riapertura dopo 24 ore, la gestione del personale sanitario di Pediatria degli ospedali di Siracusa e Lentini, con le dichiarazioni al vetriolo dell’ex primario Antonio Rotondo, le repliche del sindaco di Avola, Rossana Cannata e del deputato Luca Cannata e le prese di posizione di diverse esponenti politici locali.
CittadinanzAttiva di Avola/Noto e di Lentini, attraverso Bartolomeo Vittorio Padua ed Alfio Bosco chiedono l’intervento del presidente della Regione, Renato Schifani e dell’Assessore alla Salute Giovanna Volo, oltre a rivolgersi ai deputati regionali che rappresentano il territorio ed al prefetto di Siracusa, Raffaella Moschella.
A CittadinanzAttiva le polemiche tra i diversi rappresentanti politici e istituzionali della provincia “sembrano dettate da esclusivo interesse autoreferenziale, non tenendo conto del tema della sicurezza e del rischio clinico che rischia di coinvolgere i cittadini e nella fattispecie le gestanti e le partorienti”.
L’associazione non ha alcun dubbio: “Il Punto Nascita dell’Ospedale di Avola è in atto carente di medici pediatri ed è privo dell’unità di terapia intensiva neonatale ( U.T.I.N. ). La metodologia utilizzata dalla Direzione generale dell’Asp 8 di Siraucusa, invece, viene giudicata “a dir poco improvvisata, facendo ricorso alla mobilità di personale pediatrico già in servizio presso l’Ospedale di Lentini ( distante da Avola circa 70 km ) e di Siracusa mettendo in ulteriori gravi criticità i nosocomi coinvolti nella scelta”.
Il danno di tutto questo- fa notare CittadinanzAttiva- è a carico dei cittadini e degli operatori sanitari.
“Il fatto poi che il Punto Nascita di Avola sia privo di U.T.I.N-proseguono Padua e Bosco- solleva perplessità riguardo alla sicurezza del reparto e del Rischio clinico conseguente, ( se pensiamo che per lo stesso motivo, assenza di UTIN, fu soppresso il Punto Nascita del Trigona di Noto)
I due paradigmi rientrano ( o dovrebbero rientrare ) tra i parametri essenziali previsti dalla legislazione sanitaria”.
CittadinanzAttiva chiede un’ispezione affidata ad un soggetto terzo, indicando il Nucleo Antisofisticazione Sanità, al fine di “accertare oggettivamente le condizioni ambientali, strutturali, funzionali del Punto Nascita dell’Ospedale di Avola e tutto ciò a tutela del diritto alla salute delle cittadine in regime di ricovero ospedaliero.”




Commercio nell’area Gelone-Adda, la richiesta dei negozianti: “Iniziative per rivitalizzare la zona”

Rivitalizzare il commercio della zona centrale di Siracusa con iniziative che possano incentivare i cittadini a frequentare i negozi di vicinato dell’area Gelone, Piazza della Repubblica, Piazza Adda e zone limitrofe.
La sollecitazione parte dai commercianti di via del Colle Temenite, alle prese con delle problematiche che, seppur apparentemente minime, in realtà causerebbero notevoli disagi tanto ai negozianti quanto agli avventori.
Le condizioni del manto stradale non sono ottimali. Buche e avvallamenti renderebbero impraticabile la strada nelle giornate di pioggia e non di rado causerebbero cadute, con conseguenze più o meno serie.
Rita Trombatore ed Enzo Costa, esercente e commerciante, si fanno portavoce delle problematiche che accomunano le attività di quella zona e chiedono al Comune una maggiore attenzione.
“Operiamo qui da decenni- racconta Costa- e continuiamo a crederci ma non ci sentiamo adeguatamente sostenuti”.
“L’intervento più urgente sarebbe quello di ripristino delle condizioni di sicurezza del manto stradale- aggiunge Rita Trombatore- Capita che i passanti scelgano di non passare dalla strada in cui si trovano i nostri esercizi proprio per non subire disagi. Che si frequenti l’area è fondamentale, com’è facile intuire, per noi e per i nostri introiti”.
La parziale pedonalizzazione di Piazza della Repubblica, secondo i commercianti della zona, potrebbe essere sfruttata anche per avviare iniziative a vantaggio della rivitalizzazione del quartiere.
“Rimane, invece- spiega Costa- tutto limitato agli orari di entrata e uscita dalla scuola. Poi il deserto fino a sera”.
La richiesta rivolta all’assessorato alle Attività Produttive, retto dal vicesindaco, Edy Bandiera, è quella di studiare iniziative mirate, che possano consentire “ai cittadini di vivere il quartiere in maniera differente sotto il profilo dello shopping e del passeggio, che una volta erano realtà consolidata”.
L’idea è quella di una possibile modifica al sistema di circolazione veicolare ma nulla può prescindere, secondo i commercianti, dalla disponibilità di un numero adeguato di parcheggi. L’area di piazza Adda, secondo loro, non sarebbe sufficiente a coprire le necessità di residenti, commercianti, dipendenti ed avventori.
“Chiediamo un maggiore ascolto da parte del Comune-concludono i commercianti- Risolvere le problematiche commerciali di questo quartiere vuol dire dare la possibilità di una migliore vivibilità della città”.




Punto Nascita Avola-Noto, Cannata Vs Nicita: “Poca attenzione all’assistenza”

Non accennano a raffreddarsi i toni del dibattito scaturito dalla vicenda legata alla gestione del Punto Nascita dell’Ospedale Di Maria di Avola-Noto e del reparto di Pediatria dell’Umberto I di Siracusa.
Dopo la dura presa di posizione del senatore Antonio Nicita del Partito Democratico che (a seguito delle dichiarazioni dell’ex primario di Pediatria di Siracusa, Antonio Rotondo) ha invitato il parlamentare Luca Cannata di Fratelli d’Italia e il sindaco di Avola, Rossana Cannata “a non strumentalizzare politicamente una grave vicenda, proponendo il vecchio adagio ‘la colpa è di chi c’era prima’ e ad unirsi, invece, alla giusta protesta dell’ex senatore Rotondo” (LEGGI QUI)
Al senatore Nicita, “che parla di rispetto dei criteri nell’ambito della rete ospedaliera- la replica del parlamentare Cannata – ricordo che la sanità già col il decreto legislativo 502/92 era stata concepita in rete e tutto il funzionamento si basa su tale concetto per aumentare la sicurezza di cittadini e operatori. E questo vale anche per la zona sud della provincia – prosegue il parlamentare FdI – A differenza di quanto scrive Nicita, da circa 40 anni è tramontata l’arcaica sanità a cui si riferisce pensando ancora solo agli ospedali comunali. Le norme prevedono, in questa provincia, ospedali diversi gestiti da un unico ente (l’Asp) e sempre per legge si prevede che in caso di necessità il personale possa essere mobilitato temporaneamente tra le strutture della stessa provincia in caso di necessità. Quindi, se un ospedale si trova in organico il 100% dei medici pediatri, è immaginabile chiedere che alcuni medici turni – a 80 euro l’ora oltre lo stipendio – possano essere coperti all’ospedale di Avola (e viceversa) a 720 euro a notte invece di chiudere un punto che nella sua piena operatività ha 500 parti l’anno. Il senatore Nicita-conclude Cannata- forse non sa che chiudendo quel reparto non solo crea un disagio per gli utenti della zona sud della provincia, ma anche un sovraffollamento all’Umberto I o creerebbe la scelta di andare all’ospedale di Modica (quindi fuori provincia) con un grosso danno erariale dovuto a mobilità passiva per l’Asp di Siracusa. Ecco perché è necessario potenziare servizi i sanitari e non chiuderli soprattutto per dare assistenza a mamme e bambini di cui pare non interessi a Rotondo e Nicita”




Porto di Augusta, progetto da 110 mln per realizzare una linea ferroviaria

Una linea ferroviaria per collegare il Porto di Augusta a vantaggio del traffico dei containers e della velocità nei tempi di trasporto delle merci.

Ne prevede la realizzazione un progetto del valore complessivo di circa 110 milioni di euro, reperiti in gran parte attraverso il Pnrr.

Il progetto di fattibilità tecnico-economica è in fase di approvazione. L’iniziativa rientra nell’ambito dei piani dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale per il futuro dell’infrastruttura. LEGGI QUI

La realizzazione del collegamento su rotaie con la linea principale di Rfi rappresenta per il Presidente dell’Autorità Portuale,  Francesco Di Sarcina “di una tappa importante nel percorso che vede Augusta proiettata nel futuro, soprattutto come hub di transito per container in Sicilia. Il porto sarà dotato di una preziosa infrastruttura ferroviaria: dall’insediamento della mia governance, abbiamo ottenuto una revisione sostanziale del progetto da parte di Rfi, che inizialmente prevedeva solo il binario di presa e consegna del piazzale di carico lontano dal porto (quello che si farà nella prima fase, già finanziata), quindi grazie a successivi fondi, al cui reperimento la AdSP sta fattivamente lavorando, partirà anche il completamento delle opere con una bretella ferroviaria, di circa 250 metri, che scenderà dalla linea di presa e consegna fatta in prima fase, fino alle banchine del porto così da caricare i treni direttamente in banchina. Un’esigenza fondamentale, non prevista nel progetto originario, pensata per soddisfare il vantaggio ferroviario che consiste nell’accelerare i tempi di carico e scarico – prosegue Di Sarcina – in questo senso esprimo un sentito ringraziamento a Rfi ed al commissario Filippo Palazzo per gli sforzi fin qui compiuti”.

Per il sistema portuale della Sicilia Orientale è in programma una rimodulazione, già iniziata, in tema di gestione dei containers, che da Catania vengono condotti (l’attività è iniziata nei mesi scorsi) ad Augusta . I trasferimenti dovrebbero essere completati entro marzo.

“I benefici del collegamento ferroviario vanno visti nel lungo termine – spiega Di Sarcina – in quanto col Ponte e con gli ingenti investimenti sul territorio dell’isola in corso di realizzazione, sarà rilanciata la modalità di trasporto ferroviario delle merci, oggi marginalizzata dall’attuale assetto della rete. Un miglioramento evidente ne deriverà, in ogni caso, a prescindere dal Ponte. Augusta potrà certamente essere all’avanguardia e competitivo nel Sud Italia, senza sovrapporsi  nelle sue attività a porti come quello di Gioia Tauro, ma svolgendo un ruolo diverso e non sovrapponibile”.

 




Ostello Immigrati di Cassibile verso l’ampliamento: “Resta il problema baraccopoli”

“L’ampliamento del centro immigrati di Cassibile prevede ingenti investimenti ma si rischia di dover parlare di spreco di denaro pubblico”.

Ad esprimere le proprie perplessità in proposito è il consigliere comunale Paolo Romano di Fratelli d’Italia, che riporta l’attenzione sul progetto da un milione 675 mila euro, (“unito a spese pregresse di oltre  500.000 euro e al progetto “Comune dei Popoli” con un costo di 505.000 euro”).

Romano parla di “sdegno, che nasce dalla constatazione che, nonostante tali ingenti investimenti, la situazione delle baraccopoli sparse intorno all’abitato di Cassibile persiste, costringendo gli extracomunitari a vivere in condizioni precarie. Questo è un grave spreco di risorse pubbliche che dovrebbero essere impiegate in maniera più efficace per il benessere di tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro provenienza”.
Secondo l’esponente di opposizione “è evidente che tali misure non solo non risolvono il problema delle baraccopoli, ma lo aggravano ulteriormente. Cassibile, che già ospita una considerevole comunità di oltre mille extracomunitari e persino una moschea, sembra essere destinata a diventare il centro di raccolta per tutti coloro che vengono a lavorare nell’intera provincia. Questo modello è inaccettabile e va contro il principio di una distribuzione diffusa dell’accoglienza su tutto il territorio provinciale”.

La richiesta è che venga “applicato integralmente l’accordo stipulato in Prefettura tra i sindaci della provincia e lo Stato, il quale dovrebbe garantire una distribuzione equa degli immigrati su tutto il territorio provinciale. Allo stesso tempo, desidero richiedere l’accesso a tutta la documentazione relativa alle spese sostenute finora, al fine di comprendere appieno come tali fondi siano stati impiegati”.

 

Foto: repertorio




Pediatria, Cannata replica a Rotondo: “Sanità da costruire, non da distruggere”

“Anziché dare vita a polemiche politiche strumentali, lanciando accuse infondate e fornendo informazioni errate, l’ex senatore Antonio Rotondo potrebbe fare un “mea culpa” o mettersi a disposizione come pediatra”.

Il parlamentare di “Fratelli d’Italia”, Luca Cannata replica così alle accuse lanciate dall’ex primario di Pediatria dell’Ospedale Umberto I di Siracusa dopo la sospensione e riattivazione del Punto Nascita dell’ospedale unico Avola-Noto nella sede del “Di Maria”.

“I problemi di oggi- premette Cannata- sono conseguenza di una politica sanitaria inadeguata operata nel passato, quando lo stesso Rotondo, da senatore della Repubblica, era al Governo e avrebbe potuto incidere. Se oggi ci ritroviamo con una sensibile carenza di risorse umane è perché la programmazione è mancata nel passato, a partire dalla questione numero chiuso per la facoltà di Medicina a cui oggi stiamo ponendo rimedio, ma i cui risultati saranno visibili nei prossimi anni”.

Il parlamentare di maggioranza parla di una “polemica costruita ad arte”.

“Nel Punto Nascita dell’ospedale unico Avola-Noto- chiarisce- sono stati registrati 380 parti in meno di un anno con soli quattro posti letto anziché i 14 inseriti in pianta organica. Non è difficile fare le dovute proporzioni. Anche a proposito della presunta mancanza dei requisiti, le notizie fornite dall’ex primario non corrispondono alla realtà. E nel caso in cui mancassero, la soluzione non sarebbe di certo quella di chiudere ma semmai di individuare una strada per potenziare la sanità di tutto il territorio, perché tutti a tutti i cittadini possano essere assicurato lo stesso diritto”.

Fin troppo ovvio, secondo Cannata, che “non si possa prescindere dalla garanzia di un’adeguata assistenza ai bambini e alle mamme da un lato; della sicurezza e del benessere dei medici, dall’altro. Il vero problema, in questo momento, nasce dal fatto che il reparto, con quattro donne medico attualmente in maternità (aggiungo per fortuna loro e del Paese)- sconta una minore disponibilità di personale. La richiesta del primario è stata, dunque, quella di poter disporre di personale aggiuntivo. Se questo può essere fatto nel rispetto delle regole, bene. Altrimenti, si cercano altre soluzioni. Non si può tollerare, però- dice ancora Cannata – che si dica di lasciare attivo soltanto il reparto a Siracusa, perché si trova a pochi chilometri di distanza. In questo momento, tra l’altro, si vive una fase in cui sono numerose le bronchioliti, è il periodo dell’influenza e la risposta del Pronto Soccorso deve essere immediata”.

Dal punto di vista tecnico, secondo il parlamentare “il direttore generale sta facendo il massimo e continuerà a farlo. Devono agire alla stessa maniera, però, anche i medici, anziché fare polemica. L’Asp ha già predisposto un bando per il rientro dei medici in pensione. Quello per i pediatri è già pronto”.

Infine una provocazione: “Rotondo potrebbe partecipare al bando e mettersi a disposizione se davvero vuol fare qualcosa per risolvere il problema. Le questioni elettorali lasciamole ad altre sedi”.