L’inferno in via Elorina, l’assessore Pantano: “Il piano del Comune ha funzionato”

“L’emergenza di ieri pomeriggio è stata affrontata, per quanto possibile, nel migliore dei modi. In pochi minuti abbiamo messo in piedi un piano di azione risultato efficace”.
L’assessore comunale alla Protezione Civile, Enzo Pantano replica a quanti, in queste ore, accusano l’amministrazione comunale di non essere stata in grado di adottare le misure necessarie per fronteggiare una situazione imprevista e che si è andata, nelle ore, complicando tanto da rendere indispensabile l’intervento di squadre a supporto dei vigili del fuoco da altre province siciliane e dell’elicottero.
“I nostri uomini, a partire dalla polizia municipale- spiega Pantano- insieme alle altre forze impiegate e ai volontari sono riusciti in meno di mezz’ora a mettere in sicurezza le attività commerciali di quella zona, lo stabilimento Tekra, scongiurando il rischio di conseguenze molto più serie. Basta considerare che abbiamo evitato che il fuoco raggiungesse un deposito di carburante dell’azienda che gestisce il servizio di igiene urbana e che nemmeno l’attività che si occupa di vendita di legname è fortunatamente stata toccata dalle fiamme. Sarebbe il caso di riconoscere i meriti e non solo di puntare lo sguardo sugli aspetti che sembrano negativi. A noi sembra che tutto sia filato per il meglio, ovviamente per quanto possibile in un contesto come quello che si è venuto a creare ieri”.
I risultati dei rilevamenti dell’Arpa saranno disponibili a metà della prossima settimana. Sarà, in questo modo, possibile sapere quali materiali sono andati a fuoco e pertanto quali sostante sono state sprigionate nell’atmosfera in quelle complicate ore.
“Attendiamo questi risultati- prosegue Pantano- che serviranno chiaramente anche alla magistratura. Nel frattempo sono stati rilevati elementi tali, nell’appezzamento in cui il rogo è divampato, da far partire procedure a carico dei proprietari”.
Il dubbio che possa essere stato bruciato anche amianto serpeggia da ieri. “Il rischio dovrebbe essere stato scongiurato- prosegue Pantano- Il fuoco non è arrivato dove è stata notata la presenza di eternit. Disporremo di informazioni certe, tuttavia, soltanto nei prossimi giorni”.
Sul tema fondamentale della comunicazione delle emergenze in città da parte dell’amministrazione comunale, Pantano ricorda da una parte che chi è iscritto al servizio ha ricevuto dei messaggi da parte del Comune. Questo non basta a “coprire” l’intera cittadinanza. “L’amministrazione comunale sta predisponendo un nuovo sistema- preannuncia l’assessore alla Protezione Civile- Si tratterà di un servizio di messaggistica che raggiungerà tutti i cellulari”.




Cna Balneari, assemblea regionale a Siracusa: “Tutela e valorizzazione delle coste in Sicilia”

La necessità di preservare le coste siciliane, sempre più minacciati dall’erosione e dal dissesto idrogeologico e la ferma volontà di lavorare alla valorizzazione del comparto dei balneari.
L’assemblea regionale di Cna Balneari si è riunita ieri a Siracusa.
Il presidente regionale Cristiano Tomei, coordinatore nazionale e Sabina Cardinali, presidente nazionale hanno sottolineato l’importanza di un percorso condiviso per la stabilità e la valorizzazione del comparto balneare.
All’incontro ha preso parte anche il deputato regionale Giuseppe Carta. Non c’era, invece, per ragioni di salute, l’assessore regionale Elena Pagana.
L’assemblea ha messo in luce “l’essenziale attività di mappatura condotta dal governo nazionale, dimostrando la non scarsità delle risorse, fondamentale per nuove iniziative imprenditoriali e per sostenere l’argomentazione contro l’applicazione indiscriminata della direttiva Bolkestein in Sicilia. Questa posizione, condivisa a livello nazionale- il punto di vista espresso- evidenzia la determinazione della Sicilia nel tutelare il settore balneare, anche alla luce del Decreto Milleproroghe del 2023 che posticipa la scadenza delle concessioni al 2025, non per incapacità degli enti ma per avviare un dialogo costruttivo con la Commissione Europea”.
Focus sulla situazione di Lampedusa e delle isole minori siciliane, in cui secondo Cna Balneari, “la direttiva Bolkestein appare inadeguata rispetto alle specificità territoriali. La missiva inviata dal sindaco di Lampedusa ha sollecitato un’attenzione particolare per queste realtà, evidenziando l’urgenza di un approccio che consideri le peculiarità delle isole minori.”
L’Assemblea dei Balneari CNA Sicilia si è impegnata, infine, a “sostenere attivamente le iniziative legislative connesse al Decreto Milleproroghe nazionale e a mantenere un dialogo costante con le istituzioni locali per affrontare le sfide specifiche del territorio, dalla tutela della costa alla risoluzione di problemi burocratici, con l’obiettivo di inaugurare una nuova stagione per il comparto balneare, basata sulla valorizzazione di un sistema economico sostenibile e familiare”.




L’inferno in via Elorina, Cavallaro (FdI): “Chiarezza sul piano attuato dal Comune”

Una serie di interrogativi sulla gestione dell’emergenza di ieri, quando si è sviluppato il vasto incendio che ha messo in seria difficoltà la città.
A porli, con un’interrogazione urgente, è il consigliere Paolo Cavallaro di Fratelli d’Italia, alla luce di quanto accaduto ieri.
L’esponente di opposizione parte dalla premessa che le fiamme “si sono sviluppate intorno alle 13:30 e he solo dopo circa cinque ore, con l’intervento dei Vigili del Fuoco e con un mezzo aereo ed altre squadre provenienti da Ragusa, Catania e volontari, è stato arginato”.
Cavallaro pone l’accento sulle preoccupazioni derivanti dalla “densa nube di fumo che si è sprigionata, raggiungendo diverse parti del capoluogo, anche nella zona nord e rendendo l’area irrespirabile, tanto da costringere i cittadini a barricarsi in casa”.
Cavallaro contesta i tempi e le modalità di comunicazione alla cittadinanza da parte dell’amministrazione comunale. “Gli unici messaggi a mezzo e-mail pervenuti dall’Amministrazione comunale- fa notare il consigliere- a chi risulta iscritto al servizio di comunicazione istituzionale, sono stati quelli delle ore 16.58 e delle 19.18; col primo si informa “tutta la cittadinanza ed i commercianti nelle vicinanze di viale Ermocrate, per pura precauzione di tenere chiuse le finestre delle abitazioni e le porte degli esercizi commerciali a causa di un vasto incendio scoppiato che sta provocando un fumo intenso nell’aria, sino a quando non venga meno la cessata emergenza”, mentre col secondo si informa sempre in via precauzionale “la cittadinanza di tenere chiuse le finestre delle abitazioni e le porte degli esercizi commerciali fino al completamento delle operazioni di spegnimento”.In mattinata, infine, il messaggio relativo all’avvenuto spegnimento dell’incendio. Cavallaro chiede di conoscere le cause dell’incendio, la tipologia del materiale bruciato, Cavallaro chiede chiarimenti sulle cause dell’incendio, sul materiale bruciato dalle fiamme, sulle azioni messe in campo dalla protezione civile, sulla gestione del traffico veicolare e sulle intenzioni dell’amministrazione per le azioni preventive.




Nuovo Ospedale, Osservatorio Civico: “Subito il decreto di nomina del commissario”

“Il reperimento immediato dei 47 milioni 844 mila euro che mancano ancora all’appello per la realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa e, prima ancora, il decreto di nomina del nuovo commissario, Guido Montefortere”.
L’Osservatorio Civico di Siracusa, attraverso la commissione tecnico-scientifica coordinata dal medico Franco Cirillo, ha condotto una “approfondite verifica sulla situazione attuale della vicenda nuovo ospedale”.
Partendo dalla questione numeri, la commissione, composta anche dall’ingegnere Sebastiano Floridia, Giacomo Caravello e dall’architetto Franco Pappalardo, esprime un chiaro punto di vista, nonché una sollecitazione, che parte dall’intero Osservatorio, indirizzata in primo luogo al nuovo commissario.
“Visto che altri cento milioni sembra siano stati già ottenuti – rilevano gli esponenti dell’Osservatorio Civico – non si comprende perché non si reperisca anche la somma mancante, e cioè 47 milioni e 844mila euro, pari a meno del 15 per cento dell’importo totale necessario per poter appaltare l’opera completa”.
Ripartendo dall’esigenza di recuperare ulteriori 147 milioni 844 mila euro per poter realizzare la struttura sanitaria, come affermato dall’ex commissario ed ex prefetto di Siracusa Giusi Scaduto, la commissione ricostruisce i passaggi successivi. “100 milioni sarebbero stati individuati- spiegano i componenti del gruppo- Fondamentale, quindi, reperire la restante parte.
L’Osservatorio Civico, nel corso della riunione, presieduta da Salvo Sorbello e che ha visto la partecipazione anche di Alberto Leone, Donatella Lo Giudice, Maria Nigro e Cetty Moscatt, ha espresso l’auspicio che il decreto di nomina del commissario straordinario Guido Monteforte completi al più presto l’iter procedurale. L’Osservatorio Civico aveva più volte sollecitato la nomina del nuovo vertice della struttura commissariale, indispensabile per poter avanzare verso l’agognata meta del nuovo nosocomio siracusano.
“Occorre evitare – proseguono i rappresentanti dell’Osservatorio – il gravissimo rischio di avere, già prima ancora di avviare i lavori, la certezza di trovarci di fronte ad un’ennesima incompiuta, per un’opera, il nuovo ospedale di Siracusa, che riveste un’importanza fondamentale per un bacino di utenza che comprende svariate centinaia di migliaia di persone. E dobbiamo sempre tenere conto che la nostra città è l’unico capoluogo siciliano a non disporre, incredibilmente, di un nosocomio di recente realizzazione”.




Bus gratis per le forze dell’ordine in Sicilia, pubblicato il decreto

Anche quest’anno le forze dell’ordine potranno viaggiare gratuitamente, per motivi di servizio, sui mezzi di trasporto pubblico locale su gomma urbano ed extra urbano. Lo stabilisce un decreto dell’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità, Alessandro Aricò. Il provvedimento, valido dal 19 febbraio 2024, è rivolto a Polizia di Stato, Arma dei carabinieri, Guardia di finanza, Vigili del fuoco, Corpo forestale, Polizia penitenziaria, Polizia locale (municipale o provinciale), al Corpo delle capitanerie di porto – Guardia costiera, alle Forze Armate dello Stato (esercito, aeronautica militare, marina), al personale dell’Agenzia delle dogane e monopoli e al personale di Prefettura incaricato allo svolgimento di attività di polizia e/o di ordine pubblico.

«Con questo provvedimento – dice il presidente della Regione, Renato Schifani – il mio governo vuole dimostrare vicinanza e sostegno a tutte le forze dell’ordine impegnate ogni giorno a presidio della legalità e dell’incolumità dei siciliani Uomini e donne che, con grande spirito di sacrificio e coraggio, svolgono un ruolo essenziale per la salvaguardia della convivenza civile e della pubblica sicurezza. Questa misura – aggiunge il governatore – si traduce in un vantaggio per tutti, poiché la presenza sui mezzi di questo personale è una garanzia contro eventuali situazioni di rischio».

«Un segnale importante – sostiene l’assessore Aricò – che rafforza la collaborazione della Regione con tutte le categorie delle Forze dell’ordine che ogni giorno lavorano in Sicilia per la sicurezza dei cittadini, ed allo stesso tempo consolida una collaborazione per i viaggiatori che si sentiranno più sicuri nel sapere che all’interno dei nostri mezzi di trasporto ci sono soggetti in grado di prevenire eventuali pericoli».




“Blitz” della Municipale al parcheggio Von Platen, regno del parcheggio abusivo dei camper

Un vero e proprio “blitz” al parcheggio Von Platen, utilizzato da molti, anche proprietari di camper, senza alcun pagamento della tariffa prevista per la sosta.
I mezzi, posizionati sotto le tettoie, in alcuni casi beneficiavano anche dei servizi elettrico e di carico e scarico delle acque abusivamente. Una situazione che sarebbe andata avanti da parecchio tempo.
I vigili urbani, questa mattina, a sorpresa, hanno effettuato controlli nella struttura, veicolo per veicolo, su input dell’assessore alla Polizia Municipale, Giuseppe Gibilisco.
I mezzi risultati fuori dalle regole sono stati rimossi.
“Il Parcheggio Von Platen va ricondotto nell’ambito dell’assoluto rispetto delle regole-spiega Gibilisco- L’assessore alla Mobilità, Enzo Pantano, tra l’altro, sta lavorando con i suoi uffici di riferimento per riqualificarlo e renderlo un punto di interscambio, essendo posizionato in un luogo nevralgico della città. Nell’attesa che il progetto sia realizzato, chi accede all’interno del parcheggio deve – aspetto ovvio ma giova ribadirlo – pagare regolarmente e rispettare le condizioni di utilizzo dei servizi disponibili”.




Assegno di inclusione, via ai colloqui con gli assistenti sociali. La protesta: “Impossibile parlare con gli uffici”

Circa 1700 colloqui da effettuare per far partire le procedure di assegnazione dell’Assegno di Inclusione a Siracusa.
Gli uffici delle Politiche Sociali dovrebbero avviare in queste settimane le convocazioni degli utenti che hanno regolarmente presentato la domanda per l’accesso al beneficio.
Il timore che serpeggia tra i cittadini, stando alle numerose segnalazioni, è che si stia accumulando un ritardo difficile da recuperare entro i 120 giorni concessi come tempo massimo per l’incontro tra gli assistenti sociali e i soggetti che richiedono il Reddito d’Inclusione e non mancano le proteste da parte di chi denuncia di non riuscire ad ottenere alcuna informazione nemmeno raggiungendo gli uffici nei giorni e negli orari stabiliti.
La protesta
Maria, una donna di 63 anni, è particolarmente preoccupata e racconta di tentare ogni giorno, telefonicamente e di presenza, di ottenere rassicurazioni o comunque indicazioni, ma invano.
“Sono una cittadina onesta e lo stesso fatto di percepire il reddito di cittadinanza prima e di inclusione, adesso- confessa- mi fa sentire in difetto. Vorrei poter lavorare, guadagnarmi da vivere come facevo in passato, prima di essere licenziata. Non sono mai stata convocata nemmeno quando percepivo il Reddito di Cittadinanza: nessuna proposta di lavoro, di nessun tipo. Questo mi fa sentire ai margini, vecchia. Che poi nemmeno gli uffici dell’assessorato mi rendano nemmeno conto della situazione dal punto di vista burocratico è per me motivo di ulteriore senso di frustrazione”.
Maria è single, vive da sola. In passato ha prestato servizio con la Forestale, ha svolto altri lavoretti, anche in nero (“E che alternativa avevo?”- si giustifica) “Tornare a lavorare per me sarebbe certamente qualcosa di positivo- confessa- Mi sentirei utile e comunque avrei uno stimolo”.
Infine una considerazione. “Non ho risentimento verso quanti in questa città percepiscono il reddito di inclusione senza alcuna voglia di lavorare, con importi più alti del mio in virtù della famiglia numerosa che hanno-conclude Maria- ma di certo non mi fa piacere sapere che chi vuole solo prendere, ottiene e chi vorrebbe anche dare viene lasciato in disparte”.
Lo stato dell’arte
A rassicurare i cittadini in attesa di convocazione è l’assessore alle Politiche Sociali, Barbara Ruvioli.
“Le preoccupazioni degli utenti sono comprensibili- premette l’esponente della giunta comunale- soprattutto perché ci sono tempistiche precise. Possono, però, stare tranquilli perché gli uffici hanno già preso in carico le 1700 pratiche da evadere e stanno programmando le convocazioni per i colloqui previsti. Anche nel caso in cui, dunque, i cittadini non si facciano presenti, saranno chiamati, uno per uno. In realtà a noi sembra che tutto stia filando senza alcuna difficoltà. Non ci sono nemmeno code particolarmente lunghe quando, nei giorni di ricevimento, i cittadini raggiungono l’assessorato per avere chiarimenti sulla propria istanza. Stiamo calendarizzando gli appuntamenti. Non ci sono, al momento, ritardi”.
Come funziona
“L’esito dell’istanza, secondo quanto disposto, viene notificato al cittadino con la prescrizione, qualora ottenesse l’assegno di inclusione, di presentarsi presso i Servizi Sociali del Comune di residenza, entro
giorni 120 dalla sottoscrizione del Patto e non dalla ricezione economica del beneficio.
Il cittadino può spontaneamente presentarsi presso gli sportelli di front office del Settore della propria circoscrizione (dunque Cassibile , Santa Lucia , Ortigia , Belvedere , Tiche e Acradina) chiedendo di essere ricevuti per un primo colloquio con l’Assistente Sociale. L’assistente Sociale che riceverà il cittadino, registra il nominativo e lo smista in sede centrale, per il riscontro e l’abbinamento con l’A.S. incaricata del caso, che tramite piattaforma, formalizza e calendarizza il primo incontro,
Il Servizio Sociale, a prescindere dalla presentazione spontanea del beneficiario presso gli uffici comunali, è tenuto a convocare il Soggetto/Nucleo che l’Inps avrà comunque inviato tramite la piattaforma Gepi ai Servizi Sociali ed effettuare quanto prescritto dalla norma.
Dopo il primo incontro, ogni 90 giorni, il Beneficiario è tenuto a presentarsi ai Servizi
Sociali per aggiornare la propria posizione. La mancata presentazione senza giustificato motivo, comporta la sospensione del beneficio”.




Ostello migranti, Cavallaro (FdI) critico sulla scelta del Comune: “Antieconomico l’affidamento diretto”

“A fronte di un servizio certamente pluriennale, con una struttura costata diversi milioni di euro ai contribuenti, che certamente non ha il carattere della provvisorietà, l’Amministrazione comunale sceglie di ricorrere ad un affidamento diretto sotto soglia per 5 mesi, da marzo a luglio, piuttosto che ricorrere alla procedura di gara aperta. Ci auguriamo che il costosissimo Ostello per migranti di Cassibile sia sufficiente ad eliminare la triste baraccopoli vista fino allo scorso anno”.
Critica la posizione espressa dal consigliere comunale Paolo Cavallaro di Fratelli d’Italia circa la scelta operata dal Comune per l’affidamento della struttura di Cassibile destinata ad ospitare i braccianti agricoli stagionali stranieri impegnati tra qualche settimana nella campagna di raccolta. “Non  c’è dubbio-evidenzia l’esponente di opposizione- che l’affidamento diretto, sotto il profilo economico, sia meno vantaggioso rispetto alla gara aperta. Chiaro anche non tutti i lavoratori stagionali avranno i requisiti sufficienti all’ingresso nelle strutture abitative realizzate dal Comune e si riverseranno nelle campagne allestendo la propria tenda e a quel punto diventerà indispensabile un’attività permanente di vigilanza per garantire condizioni umani non degradanti ed impedire lo sfruttamento dei lavoratori e condizioni igienico-sanitarie inaccettabili”. 
Cavallaro “invita l’Amministrazione comunale ad evitare sprechi di risorse nella gestione dell’Ostello, che un’adeguata programmazione, carente anche in altri settori, avrebbe certamente evitato”. L’ostello di Cassibile, destinato ai braccianti agricoli stagionali, sta per aprire le porte. Attesi centinaia di lavoratori migranti, impegnati da marzo a luglio nella raccolta nei campi del siracusano. Fino a 220 troveranno posto nel villaggio nato per chiudere la triste pagina delle baraccopoli. Richiesto permesso di soggiorno e regolare contratto di lavoro, altrimenti non si può accedere alla struttura che rappresenta anche una delle garanzia di contrasto al caporalato.
Completati i lavori di adeguamento, il Comune di Siracusa cerca adesso un gestore per la struttura di accoglienza, dotata di strutture abitative e servizi essenziali. Per tutto il periodo di apertura, serve chi si occupi della custodia e della vigilanza, insieme ovviamente alla pulizia ed al coordinamento interno all’ostello dei migranti di contrada Palazzo. Il gestore dovrà anche assicurare la presenza di un mediatore linguistico/culturale e di personale che si occupi ciclicamente della riscossione del contributo dovuto da ciascun ospite per i servizi ricevuti.
Alla luce dell’urgenza con cui bisogna procedere – marzo è dietro l’angolo – Palazzo Vermexio ha pubblicato un avviso esplorativo finalizzato all’acquisizione di preventivi per l’affidamento diretto del servizio di gestione dell’ostello. L’importo stimato per 30 giorni di gestione, “eventualmente prorogabili fino al termine della campagna di raccolta e comunque non oltre il 15 luglio 2024”, è di 16.000,00 oltre Iva. Sotto soglia, si può procedere tramite l’affidamento diretto al termine dell’avviso di esplorazione. Non servirà quindi un bando o una gara d’appalto.
Al nuovo gestore – da selezionare tra associazioni ed enti iscritte nella sezione I dell’apposito registro svolgimento attività a favore degli immigrati conservato al Ministero del Lavoro – è richiesta un’esperienza almeno biennale.




Barriere Architettoniche, Siracusa non ha un piano per l’abbattimento: “Fondi per redigerlo”

Si chiama “Peba” ed è il piano di eliminazione delle barriere architettoniche, obbligatorio in tutte le città italiane dal 1986.
Siracusa non ne è dotata e va da sé che in termini di accessibilità presenti ancora molte criticità, di cui fanno le spese i cittadini più fragili.
Non si tratta di un’opinione ma di un dato di fatto, a cui si fa riferimento anche in un ordine del giorno approvato all’unanimità in commissione Lavori Pubblici e che il consiglio comunale dovrebbe approvare durante la seduta del 21 febbraio prossimo, per chiedere all’amministrazione l’adozione dello strumento, punto di partenza di un percorso verso la realizzazione di una città inclusiva.
Per la redazione del piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche- questa l’ipotesi- il Comune potrebbe avvalersi della collaborazione di Università e scuole ad indirizzo tecnico.
Il presidente della commissione, Andrea Firenze preannuncia l’intenzione condivisa da tutte le forze politiche rappresentate in consiglio di reperire fondi da inserire nel prossimo Bilancio per “portare a compimento questo intendimento che riteniamo indispensabile. Inutile- spiega Firenze- procedere, come accade ancora oggi, con la segnalazione di singoli casi, con richieste di privati cittadini che non risolvono il problema nel complesso. Serve un piano, una previsione completa e secondo criteri tecnici e normativi specifici e questo non può più essere rimandato. Indispensabile -conclude- che la città disponga di un piano strategico, a partire da una fotografia dell’esistente, di cui ad oggi non disponiamo”.




Nuovi marciapiedi a Cassibile: “Si” della commissione Lavori Pubblici alla richiesta di progettazione

Nuovi marciapiedi a Cassibile, in via Nazionale, a completamento di quelli esistenti.
Il consiglio comunale è pronto ad approvare un atto di indirizzo che ha ottenuto il “via libera” in prima commissione consiliare, presieduta da Andrea Firenze, per chiedere all’amministrazione retta dal sindaco, Francesco Italia di avviare la progettazione di un’opera pubblica che le forze politiche , in maniera trasversale, ritengono urgente e improrogabile. Via Nazionale dispone solo in parte di marciapiedi e questo compromette le condizioni di sicurezza dell’arteria. Una prima interlocuzione con l’assessore Enzo Pantano avrebbe fatto emergere la condivisione, da parte del Comune, dell’iniziativa. Via Nazionale non è solo la strada principale della frazione, ma anche il principale collegamento con la costa sud- fa presente il documento approvato in commissione- Si tratta di una strada particolarmente trafficata , soprattutto nei mesi estivi”. Lungo quell’arteria non è raro che si verifichino incidenti. Se ne sono purtroppo registrati anche di particolarmente gravi. I margini della strada vengono anche spesso percorsi a piedi, soprattutto nel periodo di impiego dei braccianti stagionali durante la stagione di raccolta.
“Servono interventi infrastrutturali – secondo la prima commissione- e di restyling”. La proposta sarà portata in aula il 21 febbraio prossimo. La progettazione dovrebbe prevedere anche interventi sulle rotatorie a nord e a sud della strada. In questa fase sarà necessario reperire i fondi per finanziare la progettazione dei marciapiedi mancanti. Tempi lunghi, dunque, quelli relativi alla concreta realizzazione. Si tratterà, in questa fase, di un intervento di programmazione. La progettazione dovrà tenere conto di parecchi aspetti, non ultimi quelli relativi all’esistenza, attualmente, dei cortiletti di alcune abitazioni.