Rifiuti, non cambiano gli orari di raccolta in Ortigia. “Ma il Comune promette più attenzione”

Non cambiano gli orari di raccolta dei rifiuti in Ortigia.
La proposta era del consigliere comunale Paolo Cavallaro di Fratelli d’Italia, ma non ha ottenuto il parere favorevole dell’assemblea cittadina.
Secondo l’esponente di opposizione, l’idea avanzata avrebbe apportato un contributo “per migliorare il servizio,”fissando orari di raccolta diversi, nelle prime ore del mattino, per ridare decoro all’isolotto di Ortigia e all’intera città ed avviando al contempo un’efficace campagna di informazione sulle modalità e tempi di conferimento. Si proponeva, inoltre, di esercitare una maggiore attività di contrasto all’inciviltà con l’impiego di telecamere di videosorveglianza e di ispettori ambientali volontari”.
La proposta, “sostenuta da un nutrito gruppo di consiglieri e dal gruppo di FdI- racconta Cavallaro- è stata bocciata, ma l’amministrazione comunale ha comunque fornito delle garanzie. Ora aspettiamo di vedere i fatti, visto che mancano sei mesi all’inizio della prossima stagione estiva, tempo sufficiente per porre in essere tutte le azioni necessarie per presentare il centro storico con gli abiti migliori, come si addice ad una grande città.Resta, però assurdo, mantenere l’orario di racconta fino alle 13:00”




Rigenerazione di Fontane Bianche, “no” del consiglio comunale alla proposta di FdI

“No” del consiglio comunale all’ordine del giorno di Paolo Romano di Fratelli d’Italia che chiedeva interventi di rigenerazione di Fontane Bianche.
L’assise cittadina ha bocciato la sua proposta, tanto che oggi l’esponente di opposizione manifesta tutto il proprio rammarico.
“Il mio Ordine del Giorno -spiega il consigliere comunale- aveva l’obiettivo di avviare interventi mirati a restituire a Fontane Bianche la sua antica gloria e a migliorare la qualità della vita dei suoi cittadini, attraverso misure di riqualificazione e sviluppo sostenibile”. Secondo l’ex presidente della Circoscrizione Cassibile, “questa decisione rappresenta un duro colpo Fontane Bianche e per i suoi abitanti, che vedono così negato un passo importante verso il recupero del patrimonio ambientale e culturale della zona.
È difficile comprendere le ragioni dietro questa scelta, considerando l’importanza di preservare e valorizzare le bellezze naturali del nostro territorio”.
Fratelli D’Italia ritiene che l’investimento su Fontane Bianche debba essere un dovere, oltre che un’azione con un evidente ritorno in termini di promozione del turismo e di innalzamento della qualità della vita per i residenti della contrada marina.
“Continuerò a lavorare per lo sviluppo di Fontane Bianche- garantisce Romano- pronto a sostenere ogni iniziativa volta alla valorizzazione del nostro patrimonio ambientale”.




Violenza sulle Donne, le iniziative del Centro Ipazia. “Non siamo oggetti”

“E’ il momento dell’indignazione, è il momento dello scoramento ma la violenza sulle donne non è un fenomeno che scopriamo oggi con la morte della povera Giulia Cecchettin o di tutte le oltre cento donne più o meno giovani, perché per questo fenomeno odioso come sappiamo non c’è età, che l’hanno preceduta e seguita solo quest’anno”.
Il Centro antiviolenza Ipazia parla della necessità di “combattere e prevenire la violenza esercitata dagli uomini sulle donne, da decenni un impegno incessante e a tutto campo delle volontarie, profuso in tutta la provincia e h 24”.
La presidente, Daniela La Runa evidenzia come “proprio a ridosso del 25 Novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza maschile sulle donne, ci ritroviamo a dover sottolineare ancora una volta che questo impegno quotidiano, di assistenza, supporto e sostegno legale e psicologico gratuito, che il Cav Ipazia assicura alle donne vittime di maltrattamenti e violenze di ogni tipo, non è mai abbastanza. Una consapevolezza, – spiega La Runa – che ogni anno ci spinge ad affiancare alla ordinaria attività del Cav. di assistenza delle nostre utenti, anche quella urgente e necessaria di sensibilizzazione e diffusione della cultura di genere nelle scuole e negli spazi pubblici. La violenza sulle donne, – continua L’avv. La Runa – la cronaca ce lo dimostra ogni giorno, è un fenomeno strutturale all’interno della nostra società, basato sul dislivello di potere che ancora persiste tra i due generi. Un divario inaccettabile che in molti campi si fa ancora fatica a colmare (vedi divario salariale, mancata rappresentanza nelle posizioni apicali in ambito lavorativo e in genere nei luoghi di potere) e che ha come conseguenza il persistere di diseguaglianze fondate su una secolare, falsa idea di fragilità/inferiorità delle donne. Dal pregiudizio alla discriminazione, e poi via così verso la violenza e la sopraffazione, – prosegue – il passo è sin troppo breve e il copione si ripete uguale a se stesso da millenni: le stesse donne, che sono madri, mogli, compagne o amiche degli uomini, diventano nella vita di ogni giorno oggetti di proprietà, bambole prive di libero arbitrio su cui esercitare la propria asfissiante autorità, pezzi di carne di cui disporre a piacimento seguendo il principio: “tu sei mia, o mia o di nessun altro”. E pensare che c’è ancora chi lo chiamano impropriamente “amore” – conclude l’avv. La Runa – ma, non ci stancheremo mai di dirlo, è soltanto egoismo, smania di possesso e di controllo che nulla ha a che vedere con quel sentimento tanto sbandierato dai Filippo Turetta di ogni epoca, poi finito come ben sappiamo nel sangue”.
Nei giorni che precedono e seguiranno il 25 novembre le volontarie del Cav. Ipazia saranno impegnate in una serie di incontri con la cittadinanza e con le scuole per ribadire, ancora una volta e con forza, che da un destino futuro o presente di maltrattamenti si può uscire, non solo con l’aiuto dei Centri antiviolenza e delle forze dell’ordine ma anche e soprattutto cambiando i nostri comportamenti, il nostro modo di pensare.
Le volontarie interverranno Giovedì 23 – Evento Action Aid Siracusa-Ist. Comprensivo Archimede – Liceo T. Gargallo, Siracusa – Liceo Scientifico “E. Vittorini”, Francofonte
– Venerdì 24 – Ist. Comprensivo Lombardo Radice, Siracusa
– Ist. Enrico Fermi, Siracusa
– Flashmob manifestazione Priolo Gargallo(SR).
Sabato 25 – Manifestazione “Controviolenza, Io ci sono” corteo a Siracusa
– “Le Donne in Uniforme nella Polizia Locale” Misterbianco (CT)
– Festival dell’Educazione Siracusa
– Spettacolo “Musica e Parole” Priolo Gargallo(SR).
– Lunedì 27 – Istituto Gagini Urban Center Siracusa
– I.I.S. Rizza, Siracusa
– Ist.Comprensivo Wojtyla Siracusa
– L. Scientifico Einaudi, Siracusa –
-Giovedì 30 – I.C. “D. Alighieri” Francofonte(SR),
– Istituto Tecnico Trasporti e Logistica “G. A. Della Targia” di Siracusa.
– Sabato 2 Dic.- Casa delle Donne, Pachino.




“Marcia dei Diritti dei Bambini negata ai bimbi con diversa abilità”, la denuncia di un papà

“Si chiama Marcia per i Diritti dei Bambini ma ad alcuni di loro è negato il diritto di parteciparvi. Un evidente paradosso di cui il Comune di Siracusa si rende responsabile”.
La denuncia è di Antonio Gallitto, papà di un bimbo con Sindrome di Down.
“Il Comune di Siracusa- la sua premessa – preclude la partecipazione alla marcia dei diritti dei bambini, a bimbi con diversa abilità che hanno bisogno dell’ASACOM, il servizio di assistenza all’autonomia e comunicazione. Parte con il piede sbagliato, dunque, l’organizzazione della manifestazione che dovrebbe vedere protagonisti i diritti di tutti i bambini del mondo, senza distinzione alcuna di etnia, sesso, ceto sociale, diversa abilità e tanto altro ancora”.
Gallitto entra nel dettaglio della vicenda.
“Succede che alla marcia dei diritti dei bambini, organizzata da Siracusa Città
educativa con alcune scuole e associazioni del territorio siracusano, c’è il rischio concreto che non possano partecipare bambini e bambine con diversa abilità che oltre all’insegnante di sostegno hanno bisogno dell’assistente Asacom. Il Comune di Siracusa, con un documento a firma di un dirigente di settore, giudica “tardiva” la richiesta di un genitore, il sottoscritto, inviata attraverso PEC il 16 novembre (a cui si è avuta risposta tramite PEC il 17 novembre, il giorno dopo) che chiede la presenza dell’Asacom per suo figlio con sindrome di Down, disabile gravissimo”.
La marcia dei diritti si svolgerà il 23 novembre.
La risposta letta nella comunicazione del Comune ha lasciato di stucco Gallitto. Si legge: “La tardività della richiesta, non ci consente di attivare il procedimento per le verifiche necessarie e per stabilire le eventuali modalità di erogazione in sicurezza della prestazione richiesta, ed acquisire quindi l’accettazione da parte dell’operatore”.
Gallitto si chiede “Cosa si intenda per erogazione in sicurezza? Stiamo forse facendo la marcia dei diritti su una parete di free climbing?”- ironizza.
Il papà del bimbo ad oggi “escluso” dalla manifestazione ricorda che la decisione comunicata cozza con diverse iniziative sposate dal Comune. “Ha recepito, con una delibera ufficiale nel 2012, la Convenzione Onu sui diritti delle persone con diversa abilità. All’articolo 5 si parla di uguaglianza e non discriminazione delle persone con diversa abilità e al comma 2 si parla di protezione giuridica contro ogni discriminazione qualunque ne
sia il fondamento e ancora, promozione del sistema educativo includendo tutti i minori sin dalla più tenera età, diritto all’istruzione delle persone con disabilità, pieno sviluppo del potenziale umano, del senso di dignità e dell’autonomia”.
Infine un’ultima nota. “Basta leggere la Convenzione internazionale dell’Infanzia e dell’adolescenza – conclude Gallitto- per rendersi conto dell’assurdità e della contraddizione in termini che viene esplicitata nella nota del dirigente di settore.
Quale diritto umano si rispetta se si parla esclusivamente di non sforare i budget di spesa? Quale equità si potrà mai realizzare se i parametri sono meramente economici? Che senso ha la partecipazione ad una Marcia dei Diritti dei Bambini, quando i diritti dei bambini con diversa abilità sono violati?”

Foto: repertorio, una marcia dei diritti dei bambini a Siracusa




Pasti in ritardo a scuola. Celesti: “Ordinazioni partite oltre l’orario, era solo il primo giorno”

Ci sarebbero anche responsabilità delle singole scuole dietro il ritardo nella consegna dei pasti, ieri, giornata di esordio del servizio di refezione scolastica negli istituti comprensivi di Siracusa.
Dopo la protesta a cui ha dato voce il consigliere comunale Ivan Scimonelli, sollecitato in tal senso dai genitori, fortemente rammaricati per il disservizio subito, l’assessore alle Politiche Scolastiche, Teresella Celesti fa il punto della situazione, partendo da una premessa.
“Che quando comincia un servizio con un’azienda nuova possa verificarsi qualche problema- dice l’esponente della giunta Italia- immagino possa essere messo in conto. Ieri era il primo giorno e, secondo quanto appurato, diverse scuole non hanno ordinato i pasti nei tempi previsti. L’orario entro il quale l’ordinazione deve arrivare alla ditta, peraltro tramite un’app, quindi in tempo reale, è fissato per le 09:15, per ragioni per precise. Nonostante il ritardo nella trasmissione da parte di tali istituti, si è voluto procedere consegnando ugualmente i pasti, arrivati, però, evidentemente, in ritardo. Non deve accadere, il sistema deve funzionare bene, fin dal primo passaggio e a partire da oggi, dandoci, insomma, qualche giorno di tempo, tutto dovrebbe entrare a regime”.
L’assessore Celesti sottolinea anche un altro aspetto. “Ieri sono stati preparati 1597 pasti, un numero altissimo, forse mai raggiunto- spiega- Questo conforta l’amministrazione comunale sulla volontà dei genitori di usufruire di un servizio importante anche per l’organizzazione familiare”.
Tornando alle difficoltà riscontrate per il primo giorno di servizio, l’assessore alle Politiche Scolastiche torna sulle ragioni per cui ogni scuola, attraverso dei responsabili che i dirigenti dovranno individuare, debba rispettare gli orari previsti. “Serve anche perché ci sono almeno cento pasti speciali tra quelli da preparare, dunque pasti per bambini celiaci, diabetici, vegani, stranieri che per ragioni religiose non consumano certi cibi. Certamente la ditta deve, dal canto suo, organizzare bene tempi e spostamenti, posto che le scuole a cui consegnare i pasti sono allocate spesso in luoghi distanti tra loro”.
Sulla qualità del cibo somministrato, invece, pare siano arrivati feedback positivi. “Mi dicono le insegnanti che era tutto molto buono- conclude Teresella Celesti- Continueremo a verificare anche questo, che è l’aspetto fondamentale perché la soddisfazione delle famiglie comporti un utilizzo del servizio, con le ricadute positive conseguenti, a casa come nella gestione della vita quotidiana delle famiglie”.




Pesca di frodo vicino al pontile petrolifero e subacquea, due sanzionati

Nonostante il divieto assoluto di pesca, da mare e da terra, pescavano con una rete da posta di circa 200 metri nello specchio antistante il pontile petrolifero di Santa Panagia.
Per questo la Capitaneria di Porto- Guardia Costiera è intervenuta nell’ambito di un’attività a tutela dell’ambiente marino, della risorsa ittica e della sicurezza alimentare contro la pesca di frodo.
In un primo momento gli uomini della Guardia Costiera hanno sanzionato il pescatore intento ad effettuare la sua attività nello specchio acqueo interdetto a tali azioni. In nottata, invece, hanno bloccato un altro pescatore, questa volta intento ad effettuare pesca subacquea mediante l’utilizzo di bombole.
Ai due pescatori di frodo fermati sono stati contestati illeciti amministrativi per un ammontare complessivo di 2 mila euro, oltre al sequestro del pesce e dell’attrezzatura. Si trattava perlopiù di polpi, che sono stati rigettati in mare.
La normativa attualmente vigente vieta la pesca subacquea sportiva in orario notturno e mediante l’utilizzo di apparecchi ausiliari di respirazione, nonché la pesca ricreativa
mediante l’utilizzo di reti di qualsiasi tipologia.
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Bandiera aderisce a “Sud chiama Nord”. De Luca: “Pieno sostegno all’amministrazione Italia”

Edy Bandiera e il suo gruppo (“Ho scelto Siracusa” alle ultime amministrative )sono ufficialmente in “Sud Chiama Nord” di Cateno De Luca.
Ad ufficializzare l’adesione è stata l’assemblea organizzativa provinciale di ieri celebrata al Parco delle Fontane.
Nelle scorse settimane il vice sindaco e l’ex candidato alla presidenza della Regione si sono incontrati ad Enna, ritrovandosi su diversi obiettivi. Prima fra tutte, la bocciatura dell’attuale governo regionale. Bandiera lo ha detto chiaramente anche ieri, in un gremito Salone: il lavoro che parte, anche in provincia di Siracusa, è quello preparatorio in vista di una nuova candidatura di De Luca a presidente della Regione, con lo sguardo puntato sulle europee e su altri versanti, in questo caso locali.
All’incontro di Siracusa ha preso parte anche il coordinatore regionale, Danilo Lo Giudice, “Sud Chiama Nord” . “Abbiamo dimostrato- ha detto, esprimendo soddisfazione per l’adesione di Bandiera e del suo gruppo, “di essere in grado di attrarre il consenso facendo della politica del fare il nostro punto di riferimento. Anche a Siracusa abbiamo registrato un voto d’opinione importante . Ora si deve strutturare la rete in provincia”. Il presidente di Sud Chiama Nord, Ismaele La Vardera riterrebbe il passaggio di Siracusa particolarmente importante, dopo il “no” a Forza Italia alle ultime amministrative, quando le frizioni con il partito e con il presidente della Regione, Renato Schifani sono state particolarmente serie tanto da determinare una frattura risultata poi insanabile.
Bandiera ha ribadito l’assoluta “conferma della scelta compiuta alle ultime amministrative. Avremmo potuto perdere le elezioni- ha detto- ma mai la dignità. A Siracusa siamo in un’amministrazione comunale che sta dando un’accelerazione importante ad una serie di servizi. Qualche esempio: il trasporto pubblico, nuovi parchi giochi, nuove strade asfaltate. Adesso abbiamo qualcuno da mandare a casa. In Sicilia occorre cambiare i paradigmi della politica, laddove sono sempre gli stessi nomi a scegliere i candidati. I giovani devono potersi realizzare nel nostro territorio”.
Per i giovani, ha parlato Leonardo Tiralongo, che rappresenta proprio il movimento giovanile di Sud chiama Nord in provincia. “Desideriamo una Sicilia all’altezza del nostro futuro- ha detto- Vogliamo rimanere qui, questa è casa nostra. Perché dobbiamo andare via per avere un futuro prospero?”
Cateno De Luca ha anche ribadito il sostegno del suo gruppo parlamentare all’Ars all’amministrazione comunale di Siracusa, citando il sindaco Francesco Italia ed elogiandone il comportamento politico in questa fase. “Italia- ha detto De Luca- continua a mantenere una situazione che evita di farlo compromettere in schemi che hanno schiavizzato la politica- ha detto De Luca- Ha quindi tutto il nostro sostegno e tutta la nostra stima”.




Lesioni, minace e furto: 35enne di Avola condannato a un anno

Dovrà scontare un anno di reclusione e pagare 300 euro di multa il 35 enne di Avola riconosciuto colpevole di lesioni personali, minacce e furto commessi nel 2017 a Imperia.
I Carabinieri della locale Stazione l’hanno arrestato in esecuzione di un provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Imperia alla luce della sentenza emessa a suo carico.
Sconterà la pensa nella casa circondariale di Cavadonna, a Siracusa.




Ruba tubi di rame da un impianto condominiale per il metano: arrestato

Stava asportando delle tubature da un impianto per il gas metano di un condominio nei pressi di via Filippo Juvara,a Siracusa.
Ad interrompere la sua azione e a far saltare i suoi piani sono stati gli agenti delle Volanti. Così un uomo di 40 anni, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato per furto aggravato. E’ accaduto la scorsa notte. Il materiale rubato è stato restituito al legittimo proprietario.
Dopo le incombenze di rito e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, l’arrestato è stato posto ai domiciliari in attesa del rito direttissimo.

Foto: repertorio, a titolo esemplificativo-




“Glifosato per diserbare le strade”: allarme degli ambientalisti, rassicurazioni di Tekra

“Fermate l’uso di Glifosate in città”.
L’appello parte da Lealtà e Condivisione, che come l’associazione Natura Sicula esprime forti preoccupazioni per la decisione di Tekra di utilizzare questa sostanza per il diserbo di alcune strade di Siracusa.
“Prima in una piazza del centro storico di Ortigia (piazza San Giuseppe), poi in una delle principali vie dello shopping cittadino (via Tisia) e adesso davanti la scuola Paolo Orsi in prossimità della cosiddetta “zona scolastica” di piazza della Repubblica -tuona Carlo Gradenigo – dove ogni giorno si affollano genitori e bambini. In tutti e tre i casi un cartello avverte la popolazione dell’utilizzo di un prodotto potenzialmente cancerogeno per le persone e letale per insetti impollinatori e animali, qual è il Glifosate, sostanza al bando dal 2016 da quasi tutti i comuni Italiani (compreso Siracusa) il cui utilizzo secondo il PAN (Piano di Azione Nazionale) è vietato nei parchi, giardini pubblici, campi sportivi e aree ricreative, cortili e aree verdi all’interno di plessi scolastici, aree gioco per bambini e aree adiacenti alle strutture sanitarie, poiché considerate aree sensibili e frequentate da gruppi vulnerabili”. Indice puntato contro l’amministrazione comunale, che “ha deciso di riabilitare l’uso di tale diserbante chimico e di irrorarne strade, piazze e marciapiedi della città preferendo risparmiare tempo e denaro a scapito della salute, nonostante l’esistenza di un piano per il diserbo manuale e meccanico realizzato nel 2021 e mai finanziato.
Una scelta che al netto di cavilli burocratici e eccezioni di legge che valutano diversamente il cortile interno di una scuola da quello esterno, non è possibile accettare e contro la quale chiediamo l’immediato “stop” all’utilizzo di diserbanti chimici a base di Glifosate in tutta l’area urbana del comune di Siracusa chiedendo al Consiglio Comunale di fare propria la mozione a tutela della salute e dell’ambiente”.
“Natura Sicula” ricorda che “fino a qualche mese fa i diserbi si facevano manualmente (quando li facevano), con i decespugliatori. Adesso hanno
deciso di adottare le vie brevi, anche se pericolose per l’uomo e per ogni forma di vita, animali domestici inclusi.
Eppure il Sindaco sarebbe il garante della salute dei cittadini. Almeno a parole. Per l’amministrazione Italia invece la praticità del potente disseccante è più importante della salute dei cittadini o del
principio precauzionale”. Il presidente, Fabio Morreale prosegue: Nel 2015 il glifosato, l’erbicida totale più utilizzato al mondo, è stato classificato “probabilmente cancerogeno” dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). A luglio 2023, invece, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha
affermato di non aver individuato rischi per gli esseri umani, gli animali o l’ambiente tali da impedire l’autorizzazione dell’erbicida, pur riconoscendo che non ci sono certezze. Basterebbe applicare il principio precauzionale per dismetterlo. Il rinnovo dell’autorizzazione invece fa a pugni col principio menzionato, mentre le prove della pericolosità del glifosato per gli esseri
umani e l’ambiente si moltiplicano.
La ditta che gestisce il servizio in città chiarisce, dal canto proprio, alcuni aspetti. L’Agronomo di Tekra, Antonino Russo premette un dato: “Abbiamo agito dopo aver richiesto ed ottenuto, con la produzione di tutta la documentazione prevista- puntualizza- l’autorizzazione dell’Asp, l’azienda sanitaria provinciale. L’utilizzo del Glifosate riguarda, a Siracusa, il diserbo di erbe infestati in ambito urbano in alcune zone specifiche. Quello che utilizziamo è un prodotto consentito in ambito urbano, ad eccezione di alcune aree, come specifica l’etichetta nelle note tecniche. Significa che non si può usare nelle scuole, al cimitero e nei luoghi di raduno di persone, come parchi e giardini”. Il vantaggio, secondo quanto spiega l’agronomo di Tekra, sarebbe legato al fatto che “con questo prodotto, che agisce per assorbimento fogliare, si ottiene che si secchi anche la radice. Il manufatto,dunque- pensiamo al marciapiede- rimane pulito dalle infestanti per un periodo di almeno 4 mesi. Lo abbiamo utilizzato anche a Floridia, dove per diversi mesi abbiamo gestito il servizio”.
Intanto, due giorni fa, la Commissione Europea ha deciso di rinnovare l’autorizzazione ad utilizzare il glifosato per altri dieci anni.