Cinque scout siracusani al 25esimo Jamboree mondiale: da domani in Corea del Sud

Ci saranno anche cinque scout siracusani al 25° Jamboree mondiale dello Scoutismo, che si terrà da domani fino al 12 agosto in Corea del Sud, nella contea di Buan. Giorgia Corso, Gaia Desini, Matilda Dierna, Giulio Laudani e Giulia La Delfa prenderanno parte all’atteso appuntamento. Il vice sindaco Edy Bandiera e l’assessore alle Politiche giovanili Giancarlo Pavano li hanno incontrati nei giorni scorsi al Salone Borsellino, presenti i loro capi reparto, le famiglie ed i responsabili di zona.
Il Jamboree è il più grande campo giovanile del mondo e si tiene ogni quattro anni. Decine di migliaia di giovani e leader di 170 paesi condividono cultura, esperienza e amicizia e mettono in pratica una concreta cittadinanza globale. 800 in tutto gli italiani che sarabnno presenti in Corea. Durante l’incontro i ragazzi hanno spiegato l’importanza del Jamboree nello scoutismo e quali opportunità offre; e raccontato inoltre cosa prevede l’evento dal motto “Draw your dream” (disegna il tuo sogno).
Il vice Sindaco e l’Assessore, dopo avere augurato la “Buona Caccia”, hanno dato mandato ai cinque ragazzi di essere ambasciatori di pace e di cittadinanza attiva.




Mare negato, la denuncia di Natura Sicula e la testimonianza di un papà

“Il mare di Siracusa non è affatto garantito a tutti”. Natura Sicula, attraverso il presidente, Fabio Morreale, denuncia frequenti email e segnalazioni “che arrivano dai cittadini, stanchi di sentir parlare di qualche episodio felice, come se fosse rappresentativo di tutta la realtà”. Secondo Morreale, “ben venga il lavoro di associazioni, capitanerie e amministrazioni comunali verso un mare per tutti, ma ancora siamo ben lontani dal traguardo, come si evince dalle parole di un padre siracusano che non sa dove portare al mare i suoi figli senza incontrare recinzioni o sottoporsi a un salasso”.
Il padre in questione racconta di una realtà che si ripete, estate dopo estate.
“Negli ultimi anni, appena arriva l’estate, le famiglie siracusane si avviano alla ricerca di un tratto di mare libero-premette- Benché Siracusa sia una città sul mare, bisogna prendere atto che fare un bagno senza subire un salasso o senza trovare recinzioni è pressoché impossibile. Le poche spiagge del capoluogo sono quasi del tutto affidate alla gestione di stabilimenti privati, e le coste rocciose sono zeppe di abitazioni abusive su suolo demaniale. Lo spazio vitale a disposizione dei comuni mortali è
quasi inesistente. Chi non può permettersi di spendere cento euro per una sola giornata di mare (dei quali 30-40 € per
una postazione con due ombrelloni, 5-10 € per parcheggiare, e il resto per mangiare obbligatoriamente – in barba a qualsiasi legge – presso la struttura prescelta, con annessi tentativi illegali di perquisizioni delle borse alla ricerca di cibo) o semplicemente si rifiuta di far parte di
questo sistema marcio e consumistico, può scegliere se boccheggiare o migrare verso altre provincie limitrofe. Qualora ad esempio si volesse optare per le scogliere del Plemmirio, si faccia ben
attenzione a non disturbare i residenti delle villette e delle strutture ricettive costruite sul demanio marittimo, con tanto di recinzioni e discese a mare rese private e cementificate sul suolo pubblico, in
piena area marina protetta, senza che alcuno dei nostri politici se ne disturbi (forse perché tra le comodità delle loro abitazioni marine, il problema dei cittadini comuni non li toccano). Solo le
associazioni ambientaliste hanno più volte denunciato la questione, senza ottenere alcun risultato. Ciò che accade a Siracusa, non ha termini di paragone con alcuna provincia vicina. Tralasciando
Catania, la cui conformazione del territorio costituisce un impedimento stesso alla libera fruizione del mare, le vicine provincie di Ragusa e Messina hanno spiagge libere in quantità. Le abitazioni raramente impediscono l’accesso libero al mare. I prezzi dei lidi sono decisamente più accessibili e raramente si assiste all’indecoroso spettacolo di cartelli che vietano di introdurre cibo all’interno delle strutture, ovvero su suolo pubblico dato in semplice concessione. I parcheggi sono quasi sempre liberi o si pagano con ticket e con app. Il confronto non regge in alcun modo, anzi “fa acqua” da tutte le parti”.
Morreale chiede dove siano le istituzioni preposte a vigilare e per quale motivo “venga permesso lo strapotere delle spiagge private a discapito dei diritti del cittadino”. E poi ancora: “Perché le villette costruite sul demanio marittimo non vengono messe in discussione? Il mare- conclude- è evidente: non è per tutti”.




Ai domiciliari per motivi di salute, spacciatore torna in carcere perché guarito

Reati connessi allo spaccio di droga, commessi tra il 2009 e il 2010. Dopo due anni scontati ai domiciliari per motivi di salute, un uomo di 54 anni è stato arrestato dai carabinieri della Tenenza di Floridia in esecuzione di un provvedimento dell’Autorità giudiziaria.
Al termine delle esigenze sanitarie, il 54enne è tornato in carcere poiché giudicato compatibile con il regime carcerario.
Dopo le formalità di rito, è stato condotto presso la Casa Circondariale “Cavadonna”, per espiare circa un anno e sei mesi di pena residua.




Volo in ritardo di cinque ore: rimborso di 250 euro per un siracusano diretto a Milano

Il volo ha portato un ritardo di cinque ore, rimborso di 250 euro per un passeggero siracusano alle prese con disagi legati alla gestione del volo Ita Airways Catania-Milano. Nulla che abbia a che fare con l’incendio che nei giorni scorsi ha danneggiato l’aeroporto Fontanarossa, con tutte le conseguenze del caso. L’episodio si è infatti verificato il 27 giugno scorso. Il volo, anziché atterrare alle 8.15, come previsto, è arrivato all’aeroporto di Milano Linate alle 13:47. Enormi disagi per il passeggero siracusano e per gli altri utenti a bordo dello stesso volo.
Il Giudice di Pace di Catania ha condannato Ita Airways al pagamento di 250 euro nei confronti del passeggero, come spiega ItaliaRimborso, che ha difeso il passeggero.
«Il Giudice di Pace di Catania – il commento – ha applicato il Regolamento Comunitario 261/2004, che tutela i passeggeri aerei anche in casi di ritardo aereo. Oltre le tre ore di ritardo, infatti, i passeggeri possono richiedere la compensazione pecuniaria. Nella fattispecie non vi erano circostanze di sciopero o di condizioni meteo avverse».
L’assistenza di ItaliaRimborso è gratuita. Per attivarla, occorre compilare il form nella homepage del sito italiarimborso.it.




Pericolo incendi alla Costa del Sole: esposto in Procura dei residenti

Esposto alla Procura della Repubblica dei residenti della Costa del Sole, all’Arenella. I proprietari di abitazione della zona, dopo una serie di allarmi lanciati invano, hanno deciso di passare alle vie legali, denunciando “una situazione di grave pericolo che sta mettendo a rischio la nostra incolumità e quella delle nostre abitazioni” . “Una situazione incresciosa”, la descrivono i firmatari del documento. Il problema segnalato riguarda “lo stato di grave
abbandono in cui versa tua l’area demaniale nella nostra zona, in cui il mancato decespugliamento ha causato una proliferazione incontrollata di sterpaglia e vegetazione secca. Questa condizione crea le premesse per gravi incendi, situazione già emersa in passato e che ora sta assumendo contorni ancora più preoccupanti, soprattutto alla luce dei numerosi incendi che, in queste ore, stanno accerchiando la nostra città”.
Ulteriore motivo di preoccupazione è determinato dal fatto che “nonostante i ripetuti solleciti rivolti all’Ufficio del Demanio di Siracusa, l’inattività persiste e la situazione peggiora”. I residenti raccontano di “telefonate, e-mail, raccomandate, social media e anche
intervenendo in trasmissioni radiofoniche senza alcun risultato tangibile”.
Per queste ragioni, i residenti chiedono l’intervento “urgente delle autorità competenti, affinché la zona demaniale della Costa del Sole venga messa in sicurezza nel più breve tempo possibile e prima che la situazione sfugga di mano causando danni irreparabili. Questo intervento-concludono i proprietari di abitazioni dell’Arenella- deve includere il decespugliamento tempestivo e adeguato di tua l’area”.




Aeroporto ko, turismo siracusano tra cancellazioni e disagi. L’appello della Regione: “Venite”

“E’ ancora presto per catalogare la rovinosa immagine negativa e la disastrosa reputazione che la Sicilia sta veicolando a livello internazionale per non avere saputo affrontare l’emergenza incendi ed è bastato l’incendio all’aeroporto di Catania per rimettere in discussione un anno da record per il turismo siciliano”.
Amara considerazione che parte da Giuseppe Rosano, presidente dell’associazione Noi Albergatori.
“Disagi patiti anche dai siciliani ma, come sempre avviene in questi contesti, noi isolani con innato istinto, dopo esserci lagnati sottovoce, siamo pronti a sottometterci e a rassegnarci a qualsiasi evenienza-commenta il rappresentante degli albergatori siracusani- Anzi facciamo festa, dando vita, nell’area dell’aeroporto di Comiso, all’esibizione delle Frecce tricolori. Proprio in quell’aeroporto che, in questa occasione, sarebbe stato di grande utilità per affrontare la crisi e che invece non sappiamo, a tutt’oggi, se identificarlo come un vero scalo oppure per quello che è: meta di diportisti. A Comiso, in questi giorni, sono venute a galla le carenze gestionali affidate alla Sac, gestore dell’aeroporto di Catania che, tenendolo sotto scopa, non ha nessun interesse a incrementare decolli e atterraggi per le diverse destinazioni italiane e internazionali. L’aspetto strabiliante-prosegue Rosano- è la totale assenza di comunicazione e l’incapacità di soluzioni che si sarebbero dovute assumere con rapidità. E invece sono stati proposti sconcertanti rimedi, quali gli scali di Palermo (a tempo determinato) e Trapani, su cui il Governo regionale ha messo a disposizione (insufficienti) pullman e treni (pensa, pensa, gratuiti), senza considerare che, in treno, per raggiungere Catania ci voglio da 10/11 ore e in pullman 4/5 ore: un’insalata di maldestri antidoti. Latitanti gli assessore regionale al Turismo e alle Infrastrutture e Mobilità che avrebbero dovuto scendere in campo – da subito – per fronteggiare la situazione di caos nel disastrato aeroporto di Catania per garantire adeguata assistenza ai numerosi viaggiatori furiosi per la cattiva gestione degli arrivi e partenze. Sarebbe bastato istituire prontamente un desk informazioni sul calvario dei voli in arrivo e in partenza.In queste situazioni carsiche che affiorano sistematicamente in Sicilia, ancora non è dato sapere quando lo scalo di Catania riprenderà la piena attività. L’unica certezza, al momento, sono le numerose cancellazioni di prenotazioni che albergatori, assieme al comparto turistico siciliano, stanno subendo. Tanto che si sta già pensando a un’istanza di risarcimento dei danni provocati”.
Il presidente della Confcommercio siracusana, Elio Piscitello va giù altrettanto duro.
“Tutti cercano -commenta il rappresentante dei commercianti- di attribuire a qualcuno le responsabilità della grave situazione dell’aeroporto di Catania dove un banale cortocircuito, a quanto pare, causato da una stampante, ha determinato il disastro del sistema dei trasporti in tutta la Sicilia e una rilevante flessione del numero dei i turisti in un momento che doveva essere invece di straordinaria espansione. Ma la competenza sull’accertamento di responsabilità così gravi non può che essere della magistratura che, possibilmente in tempi brevi, dovrà valutare il rispetto delle norme relative a impianti antincendio, sistemi di allarme, materiali usati, sistemi di evacuazione, e soprattutto piani di emergenza per il dopo incidente.
Non vi è dubbio che vi siano dei responsabili di quanto accaduto e che non sia possibile assegnare il tutto al destino cinico e baro.
Ma in questa fase alle istituzioni, alle associazioni di categoria e alle forze sociali e politiche necessita lavorare alla soluzione dei gravissimi problemi che si sono determinati.
In gioco-ricorda- non è più solo la stagione turistica e le disdette che piovono ormai da giorni sui nostri operatori. In gioco è la reputazione della nostra regione nell’essere capace di accogliere il turismo internazionale”.Prioritario, secondo Confcommercio, riaprire subito l’aeroporto, prevedere forme d’indennizzo per gli operatori economici e i turisti che hanno subito danni, istituire un data center unico ed efficiente per garantire tutte le informazioni agli utenti fino alla normalizzazione della situazione, lanciare una grande campagna pubblicitaria per il turismo in Sicilia.
Intanto dalla Regione, l’assessore al Turismo, Elvira Amata lancia un appello, con il chiaro intento di recuperare terreno perduto con un appello-spot, per sollecitare i turisti a non abbandonare l’idea di trascorrere nell’isola le loro vacanze.
«La Sicilia -le parole dell’assessore- è ferita, oltre mille roghi l’hanno devastata in lungo e in largo, ma adesso l’emergenza incendi è superata e le vacanze per i turisti possono continuare in totale sicurezza. Anche l’aeroporto di Catania si avvia a tornare alla piena operatività, consentendo agli altri scali dell’Isola di riprendere le normali attività in sicurezza e senza stress e disservizi. Il vero volto della nostra terra è quello delle spiagge bianche e delle acque cristalline, dei borghi montani che conservano le nostre tradizioni più genuine, ma anche dei monumentali e unici gioielli millenari della cultura, oltre all’eccellente enogastronomia. Turisti vi aspettiamo in Sicilia, siete i benvenuti!»




Riaperto l’Ufficio Tributi di via San Sebastiano: “Lavori ancora in corso ma temperature ok”

Riaperto da questa mattina lo sportello dell’Ufficio Tributi di via San Sebastiano, chiuso da giorni per via di un guasto all’impianto di climatizzazione, che si è verificato in concomitanza con le altissime temperature delle giornate passate. Il dirigente, Carmelo Lorefice, ha disposto, per oggi, la riapertura al pubblico degli sportelli, complice un abbassamento significativo delle temperature. In realtà gli interventi di riparazione dell’impianto, affidati ad una ditta specializzata, non sono stati ancora ultimati. Si prevedeva potessero essere conclusi ieri ma si stanno protraendo ulteriormente, pare per qualche ora. “Abbiamo però ritenuto che ci fossero oggi le condizioni- spiega il dirigente Lorefice- per riprendere regolarmente le attività rivolte ai cittadini. L’orario è quello estivo. Gli uffici restano aperti, dunque, fino al 31 agosto, soltanto nella mattinata, dalle 8:15 alle 13:15. Come per i giorni scorsi, tutto regolare nelle sedi di Cassibile e Belvedere.




Controlli a tappeto a Floridia: sanzioni per 7 mila euro, denunce e sequestri

Controlli intensificati a Floridia. I carabinieri della locale Tenenza hanno elevato sanzioni per oltre 7 mila euro, decurtando venti punti dalle patenti di guida degli utenti della strada sorpresi alla guida responsabili di svariate violazioni. L’attività ha permesso di accertare due veicoli in circolazione sprovvisti di copertura assicurativa, uno privo di revisione, un conducente era alla guida senza aver conseguito la patente, un uomo di 42 anni,invece, è stato denunciato all’Autorità giudiziaria in quanto sorpreso alla guida in stato di ebbrezza ed altre contestazioni amministrative di varia natura sono state elevate, sequestrando, complessivamente, due veicoli, mentre un terzo mezzo è stato sottoposto a fermo amministrativo.
Nell’ambito delle perquisizioni domiciliari, personali e veicolari,inoltre, avviate, un 41enne è stato denunciato all’Autorità giudiziaria per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, poiché trovato in possesso di sei piante di marijuana e circa nove grammi di hashish.
Tre persone sono state segnalate alla Prefettura quali assuntori di stupefacenti.




Le fiamme, la distruzione. La testimonianza, “Ho visto bruciare tutto, c’è un disegno criminale”

“Una giornata fatta solo di paura. Abbiamo assistito, impotenti, al disastro che si è consumato sulla Balza delle Mura Dionigiane. Non è rimasto niente”. Le parole di Carmela Pupillo, imprenditrice siracusana, anima delle Cantine Pupillo, sembrano partire direttamente dal cuore.
Dopo la terribile giornata di incendi che Siracusa ha vissuto ieri, oggi resta la grande amarezza e la rabbia di chi da anni solleva un problema che, nelle scorse ore, ancora una volta, si è reso fin troppo evidente, arrivando a distruggere tutto.
“Da anni parliamo dell’ultimo polmone verde di Siracusa Nord- racconta Carmelo Pupillo- e adesso è andato tutto in fumo, tutto bruciato, niente più ulivi, niente più macchia mediterranea. Abbiamo visto gli animali bruciare sotto i nostri occhi, tentare disperati di fuggire”.
Uno strazio reso ancor meno sopportabile dai precedenti, da quella chiara sensazione, poi divenuta certezza, della mancanza di un impegno serio da parte di chi di competenza. Carmela Pupillo, nonostante il coinvolgimento emotivo, traccia una disamina lucida sull’accaduto.
Parla delle otto ore trascorse nella sua tenuta, prima che arrivassero i soccorsi. “Ci siamo accorti dell’incendio alle 13:30 – il suo racconto- Intorno alle 22:30 sono arrivati i Carabinieri, con una camionetta, insieme ad un mezzo della Protezione Civile. Per 8 ore nessuno ha risposto e quando ho ottenuto un riscontro, è stato per apprendere che non c’erano mezzi, nemmeno per raggiungere l’area in volo. Ogni anno è così ma questa volta quello che è successo ha cancellato tutto”.
L’imprenditrice continua mettendo in rilievo diversi aspetti. “Dietro tutto questo c’è un disegno criminale- premette-Chi ha provocato l’incendio deve essere certamente punito, le pene stesse vanno inasprite. Ci sono, però, delle responsabilità, a tutti i livelli, perché non esiste una programmazione e ogni anno ci ritroviamo a piangere sugli incendi. La nostra azienda -spiega ancora- rientra totalmente all’interno dell’area del Parco delle Mura Dionigiane. A cosa serve, mi chiedo, averlo perimetrato? Il cambiamento climatico ci investe da decenni e non è mai stato mosso un dito. Nessuno si è mai alzato- il riferimento è alla classe politica e dirigente- per dire: abbiamo fallito”.
Dalla tenuta di Targia Carmelo Pupillo è andata via solo in nottata, dopo un ulteriore tentativo di spegnere un fronte che nel frattempo stava ripartendo. Non ne fa affatto una questione economica. Il suo dispiacere è di altro genere. “Gli impianti produttivi non bruciano – spiega – perché sono puliti . La nostra è sempre stata un’azienda anche di paesaggio, di conservazione della biodiversità- Sulla balza avevamo piante reliquia di moscato, reliquie che conservavamo nel loro habitat senza fini di natura produttiva; i canneti, le zone di macchia mediterranea. Le teniamo come rifugio e conservazione di zone per la flora e per la fauna. Anzi, le tenevamo. Oggi, purtroppo, non c’è più nulla”.




Carico e scarico merci in Ortigia: nuove regole, via libera della giunta

Varrà in tutto il centro storico di Ortigia la regolamentazione dell’attività di carico e scarico merci già vigente su Piazza Duomo e Piazza Minerva. La Giunta comunale, nella seduta di ieri, ha approvato la relativa delibera. Essa potrà essere svolta dal lunedì al sabato dalle 7 alle 10, con una finestra pomeridiana dalle 14 alle 16 nelle giornate di martedì e giovedì, avvalendosi degli appositi stalli riservati, con una sosta massima di 30 minuti ed il ricorso al disco orario. La domenica e nei giorni festivi nessun mezzo potrà accedere nelle aree interessate per effettuare queste operazioni. Solo per l’area mercatale di via De Benedictis le operazioni di carico e scarico potranno avvenire nei giorni feriali dalle 13 alle 14.30. Vengono infine confermati gli orari di carico e scarico merci nelle aree pedonali, fatta eccezione per via De Benedictis, nei giorni feriali dalle 7.30 alle 9.30 per il tempo necessario al loro svolgimento.
Le nuove misure sono state approvate con i suggerimenti e le modifiche condivise con le parti sociali e costituiscono il primo pacchetto di interventi scaturiti dal tavolo inter assessoriale composto dagli assessori Edy Bandiera (Attività produttive), Fabio Granata (Turismo), Vincenzo Pantano (Mobilità), Salvatore Consiglio (Centro storico), Giuseppe Gibilisco (Polizia municipale). Con questo obiettivo l’Amministrazione comunale, nei giorni scorsi aveva incontrato i rappresentanti dei vari settori produttivi e delle parti sociali per individuare una serie di misure da attuare nel breve e medio termine.
“Obiettivo comune- dichiarano in una nota congiunta gli Amministratori- è quello di intervenire nell’immediato per risolvere alcune problematiche legate al decoro e alla qualità della vita nel centro storico. Dopo questo sul carico e scarico merci, saranno regolamentate le modalità di conferimento dei rifiuti da parte degli operatori della ristorazione, e sarà affrontata la questione delle modifiche da apportare alla ztl in vigore”.