Precari Covid, delegazione siracusana a Palermo ma "niente proroga per amministrativi"

Danneggiamento postato sui social, denunciato 20enne: indagini lampo dei Carabinieri

Indagini lampo quelle che hanno condotto i carabinieri di Pachino a identificare e denunciare il giovane di 20 anni ritenuto il responsabile del danneggiamento del 26 febbraio scorso in località Tre Colli. In meno di 48 ore i militari sono risaliti al 20enne, meccanico, incensurato. Il giovane avrebbe danneggiato la segnaletica stradale e le barriere jersey poste dall’amministrazione comunale. Tutte le fasi dell’atto vandalico erano poi state postate sui social dalle persone presenti. In questo modo, i carabinieri, controllando la rete e sentendo i testimoni, hanno potuto denunciare il giovane, denunciato alla Procura della Repubblica. Sono in corso ulteriori accertamenti per identificare altri soggetti partecipanti all’atto vandalico.




Divieto di assembramento nella zona industriale, Il Cga: "Provvedimento incostituzionale"

Il divieto di assembramento disposto dall’allora prefetto di Siracusa, Luigi Pizzi, dal 9 maggio al 30 settembre 2019 era incostituzionale. Il Cgil, consiglio di giustizia amministrativa hanno accolto il ricorso presentato dalla Cgil di Siracusa. In quel periodo erano in corso delle proteste, arrivate poi alla decisione di bloccare le portinerie delle aziende della zona industriale, l’8 ed il 9 maggio scorsi. Ne conseguirono disagi e rallentamenti sensibili della circolazione veicolare, nonché problemi per l’accesso dei dipendenti agli stabilimenti. L’allora prefetto di Siracusa, Pizzi, emanò, dunque, il divieto di assembramento per persone e automezzi in alcuni luoghi del polo industriale di Siracusa. La Cgil gridò allo scandalo e non si fermò a questo, ricorrendo alla giustizia amministrativa. Il dubbio sollevato dalla Cgil era che si trattasse di un provvedimento adottato sotto la spinta dell’ex ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Se il Tar aveva respinto il ricorso del sindacato, il Cga ha ribaltato la sentenza del tribunale amministrativo. Nelle motivazioni si legge che “al riguardo infatti può osservarsi che alla libertà di riunione garantita dalla Costituzione all’art. 17, non possono apportarsi limiti né tramite legge né tantomeno tramite esercizio di potere amministrativo” . Si aggiunge che  “la violazione dell’art. 17 Cost. da parte del provvedimento impugnato emerge anche dal fatto che lo stesso si configura come un controllo amministrativo che non è solo preventivo ma anche astratto sul diritto costituzionale di libera riunione” . Si sarebbe, insomma, pregiudicato il diritto di riunione dei lavori per finalità sindacali, previsto dall’articolo 39 della Costituzione, sia all’interno, sia all’esterno dei luoghi di lavoro.




Aspettando la Stagione 2023, al via i Giovedì dell'Inda

Quattro incontri sul dramma antico ogni giovedì, dal 2 al 23 marzo prossimi. La Fondazione Inda e il comitato di redazione della rivista Dionisio organizzano il ciclo “Aspettando la Stagione 2023- I giovedì dell’Inda”. L’iniziativa è dedicata ai testi e ai protagonisti degli spettacoli in programma per la 58esima Stagione al Teatro Greco. Gli incontri si svolgeranno alle 16 e saranno trasmessi in diretta streaming sulla pagina Facebook della Fondazione INDA.
I quattro appuntamenti coinvolgono studiosi italiani e internazionali che interverranno in diretta per una riflessione su temi, i protagonisti e gli allestimenti delle rappresentazioni classiche in scena dall’11 maggio al 2 luglio 2023. A curare l’organizzazione dell’iniziativa sono Caterina Mordeglia dell’Università di Trento e Francesco Morosi dell’Università di Udine. Giovedì 2 marzo Guido Paduano, direttore della rivista Dioniso, interverrà su Prometeo incatenato di Eschilo, con una riflessione sul problema teologico dell’opera; giovedì 9 marzo Jeremy Lefkowitz, docente dello Swarthmore College di Philadelphia, terrà un intervento sulla Pace di Aristofane, commedia messa in scena per la prima volta al Teatro Greco che affronta il tema attualissimo della pace; giovedì 16 marzo, Medea di Euripide è il tema dell’incontro con Carmen González Vázquez dell’Universidad Autónoma de Madrid, che ripercorrerà il mito di Medea nella storia culturale dell’Occidente fino alle sue trasposizioni cinematografiche novecentesche. A chiudere l’iniziativa, giovedì 23 marzo, sarà Piero Boitani, Università di Roma La Sapienza – Accademia Nazionale dei Lincei, che interverrà su Ulisse, l’ultima Odissea da Omero. Il professor Boitani parlerà del fascino magnetico e della metamorfosi attraverso il tempo della figura di Ulisse. Le registrazioni di tutti gli incontri saranno disponibili anche sul canale YouTube e sul sito della Fondazione Inda, www.indafondazione.org.




Violenze sulla convivente: divieto di avvicinamento per il compagno

Divieto di avvicinamento con l’ausilio di dispositivo elettronico. E’ quanto deciso a carico di un uomo di 46 anni di origini rumene, accusato di maltrattamenti ai danni della convivente, una donna italiana di 44 anni. Ad eseguire la misura sono stati gli agenti della Squadra Mobile. Secondo quanto ricostruito, l’uomo si sarebbe reso responsabile di continui atti di violenza, cagionando alla convivente gravi sofferenze morali e stati d’ansia tali da far insorgere nella donna paura per la propria incolumità fisica.




Bruciava alghe e piante marine: denunciata titolare di stabilimento balneare

Incendiava rifiuti in un’area marina. I poliziotti di Noto sono intervenuti in uno stabilimento balneare, di proprietà di una 59enne. Le fiamme sono state segnalate il 18 febbraio scorso nel primo pomeriggio. Una telefonata parlava di incendio di sterpaglie. In effetti, una volta sul posto, in contrada Eloro, gli agenti hanno rinvenuto, accatastate per poter poi essere bruciate, alghe e piante marine, con evidenti emissioni di fumi. Dopo le indagini condotte, i poliziotti guidati dal dirigente Arena hanno individuato la donna quale autrice del retato. La titolare dello stabilimento balneare è stata denunciata.




Nuovo Viceprefetto Vicario a Siracusa: si è insediata Marinella Iacolare

È  Marinella Iacolare il nuovo Viceprefetto Vicario del Prefetto di Siracusa Si è insediata ieri, 27 febbraio. È proprio alla Prefettura di Siracusa che il nuovo Viceprefetto Vicario  ha iniziato la sua carriera, nel 2008, ricoprendo diversi incarichi, tra cui quello di Dirigente in materia di Ordine e Sicurezza Pubblica e, dal 2018 al 2020, quello di Vicecapo di Gabinetto. Nel 2012 ha svolto le funzioni di Capo di Gabinetto presso la Prefettura di Ragusa e, da aprile 2020, quelle di Capo di Gabinetto presso la Prefettura di Palermo. Nel corso della carriera, la predetta dirigente ha maturato una grande esperienza, tra gli altri, anche nel delicato settore della polizia amministrativa così come in materia di infiltrazioni criminali negli Enti locali, nel cui ambito è stata altresì componente della commissione di accesso nel Comune di Pachino. Il Prefetto Giusi Scaduto, nel dare un caloroso bentornato ha formulato i migliori auguri di buon lavoro alla dottoressa Iacolare, “certa che saprà declinare al meglio la nuova, importante funzione vicaria, ulteriormente arricchendo l’Ufficio con la sua esperienza e conoscenza del territorio”.




"Viva grazie all'amore di mio suocero: mi ha donato il rene e la vita". La storia di Valeria e Francesco

Un gesto d’amore di quelli tutt’altro che scontati. Anzi, di quelli che proprio non ti aspetti. Un suocero che dona il suo rene alla nuora, per consentirle di vivere serenamente e per dare una mamma “a pieno” ai suoi tre nipoti, nonché una moglie “a pieno” a suo figlio. Francesco Ristuccia ha fatto questo. E il suo gesto ha salvato la vita alla nuora, Valeria Ballacchino, laddove era diventato troppo difficile, per lei, fare i conti con la malattia galoppante che stava creando ostacoli sempre più seri, quasi insormontabili, senza una soluzione radicale. Il padre di Valeria si era offerto, ferma la sua intenzione di privarsi del suo rene per la figlia, ma i medici non hanno ritenuto che fosse possibile, anche per via dell’età avanzata dell’uomo. Francesco, imprenditore agricolo, molto conosciuto a Pachino, dove la famiglia vive, ha valutato il da farsi, con la razionalità di chi è abituato a compiere scelte, anche rischiose, importanti, senza sognare, con i piedi per terra, tenendo conto di ogni rischio e accettandolo, se serve. Oggi Valeria e Francesco sono ricoverati nello stesso ospedale, a Padova. Lei è in Terapia Semintensiva. Lui dovrebbe essere dimesso domani. L’intervento chirurgico è andato benissimo: il rene di Francesco svolge adesso il suo lavoro nel corpo di Valeria e ha subito iniziato a “marciare” come si deve, con la stessa determinazione di Francesco, senza perdere tempo. Lui sta bene, con un solo rene potrà proseguire normalmente la sua vita, con la soddisfazione di aver fatto qualcosa di tanto importante.
Valeria è mamma di tre figli, tre gravidanze in dieci anni (i bambini hanno 10, 6 e 3 anni). Non sapeva, all’epoca, di avere i reni policistici. L’unico sintomo che avvertiva era una stanchezza importante e lo stomaco sempre gonfio. Nemmeno il ginecologo, durante la terza gravidanza, si era accorto di nulla e non le aveva mai nemmeno prescritto degli esami da cui qualcosa potesse emergere. Valeria ci ha pensato da sola. Da queste analisi sono emersi valori da allerta. Il medico Giuseppe Candiano ha fatto partire il percorso giusto per lei: primo passaggio, l’ecografia, da cui è emerso il quadro esatto. Ricoverata all’ospedale Cannizzaro di Catania, le è stata diagnosticata un’insufficienza renale importante ed uno stato avanzato della malattia. “E’ subito stato chiaro che sarebbe servito un trapianto. La terapia conservativa non bastava, anche se rispondevo bene- racconta Valeria- Il Covid ha bloccato tutto, i disagi aumentavano, il tempo passava senza che potessimo arrivare ad una soluzione del problema. Niente trapianto, niente nemmeno lista d’attesa. Mi suggerirono di rivolgermi ad un’équipe specializzata di Padova, dove questo tipo di intervento si svolge in laparoscopia. Intanto si cercavano donatori. Il mio punto di riferimento al Cannizzaro è stato il dott. Massimo Matalone. Nella mia famiglia si erano fatti avanti. Ad un certo punto si è proposto mio suocero. Perfino i medici hanno detto che è molto raro che un suocero si proponga per la donazione del proprio rene. Tanta commozione, tanta paura e nel frattempo- continua Valeria- svolgevamo tutti i controlli necessari. Io, intanto, stavo sempre peggio. Sono arrivata in uno stadio della malattia tale da rendere indispensabile la dialisi”. Era lo scorso dicembre e a gennaio sarebbe iniziata la cura. Nel frattempo fu condotta una verifica: a Padova esisteva la possibilità di essere sottoposti a trapianto in tempi brevi? La risposta fu si, e molto presto. Durante un pre ricovero i medici si rendono conto della necessità di rimuovere subito un rene. Non avrebbe lasciato nemmeno lo spazio al trapianto, tali erano le sue dimensioni. “D’urgenza sono stata sottoposta a nefrectomia . Il mio rene destro pesava 4,8 chili”. Purtroppo non era possibile procedere con il trapianto: mio suocero in quei giorni aveva un’influenza che gli impediva di essere sottoposto al prelievo”. Il tempo necessario era di almeno 15 giorni. Finalmente arriva il “si” della struttura sanitaria. Il 24 febbraio scorso, quindi, i due interventi vengono finalmente eseguiti. “E’ andato tutto benissimo- racconta commossa Valeria- Siamo felici, nonostante tanti anni di buio, adesso c’è luce. Mio suocero ha compiuto un gesto unico. Quando, il giorno prima dell’intervento, il magistrato l’ha incontrato per verificare- questa la prassi- che si trattasse di una scelta libera (il rischio che si incorra in compravendita viene tenuto sempre in considerazione dalle autorità giudiziarie), la sua risposta è stata spiazzante per tutti. “Il motivo sono i miei tre nipoti- ha detto- chiaro, sintetico, risoluto”. Francesco, in effetti, è tutt’altro che un uomo sprovveduto. Lo si avverte subito quando si parla con lui. “Quando si ama la famiglia, si compiono scelte anche di questo tipo- racconta- Quando mi sono accorto della situazione mi sono guardato intorno e dentro e mi sono detto: Franco, ti devi armare di coraggio e di tanto altro, devi fare questa donazione, non servirà solo a tua nuora, ma ai tuoi nipoti e a tuo figlio. Io, che faccio l’imprenditore, sono molto razionale, valuto e ho valutato tutto. Ho 67 anni- mi sono detto- sto bene e sono relativamente giovane. Se supero gli esami, lo farò. E così è stato. Metto in conto tutto, anche che le cose possano non andare come si spera. La vita è imprevedibile e noi decidiamo molto poco. Dobbiamo essere pragmatici – dice ancora- Li ho visti gli sguardi preoccupati intorno a me. Mia moglie, da 45 anni con me, è stata al mio fianco. Non mi ha mai detto nulla per condizionare la mia decisione. Qualcuno, invece, mi ha fatto notare che si trattava di un sacrificio molto grande per una donna che magari un giorno potrebbe lasciare mio figlio. Ok, chiaro che tutto possa accadere. Ma i miei nipoti, se dipende da me, devono avere una mamma a tutti gli effetti. L’ho fatto con il cuore. Punto”.




La Cassibile-Fontane Bianche al buio da 20 giorni: "La rabbia dei residenti, pericolosa"

“Completamente al buio da oltre 20 giorni la strada di collegamento tra Cassibile e Fontane Bianche”. La segnalazione arriva dall’ex presidente del Consiglio di Circoscrizione, Paolo Romano del circolo Implatini di Fratelli d’Italia,  che si fa portavoce “della rabbia dei cittadini residenti. Una strada- ricorda- super veloce che è stata teatro purtroppo di gravi incidenti stradali, due dei quali purtroppo mortali. Si tratta di un collegamento molto utilizzato. Per questo i disagi sono notevoli e rappresentano evidente rischio per gli utenti della strada”. Romano ritiene che “mai si sia vista prima una situazione del genere” e chiede “l’immediato intervento del Comune per risolvere il problema”. Secondo la segnalazione dei residenti, inoltre, ulteriori problemi sarebbero legati al mancato diserbo ai margini della strada ed a buche di dimensioni importanti disseminate lungo il percorso che conduce a Fontane Bianche (situazione che si riscontra in maniera evidente in via Teti).




Siracusa. Trasporto pubblico, Ficara (M5S): "Subito l'acquisto dei nuovi bus"

“Che l’attuale crisi dell’Ast fosse un’opportunità da cogliere per il Comune di Siracusa, lo avevamo detto subito. Ciò non toglie il ritardo e la disattenzione pluriannuale sul tema da parte degli ultimi sindaci, compreso Italia”. L’ex parlamentare del Movimento 5 Stelle Paolo Ficara interviene così sulla vicenda che riguarda l’addio dell’azienda siciliana trasporti a Siracusa. Ficara ricorda “le somme ferme nelle casse del Comune (quasi 2 milioni di euro) per il rinnovo del parco autobus. Somme – ricorda l’ex parlamentare – trasferite dal Ministero delle Infrastrutture già nel 2021, nell’ambito del Piano Strategico della Mobilità Sostenibile. Siracusa beneficia di oltre 22 milioni di euro per il periodo 2019/2033; 2 milioni invece le somme per gli anni 2019/2023. Da quando, nel luglio 2021, il Comune ha comunicato al Ministero il piano di acquisto (che prevede tutti nuovi autobus elettrici e la relativa infrastruttura), pare si sia completamente dimenticato di queste somme, almeno fino alla vigilia di Capodanno quando si è ricordato di impegnarle e di voler stipulare una convenzione con l’Ast per il relativo acquisto. Viste le ultime vicende e la crisi dell’Azienda Siciliana Trasporti – dice Paolo Ficara con il M5S Siracusa – chiediamo all’amministrazione Italia di non perdere altro tempo e avviare subito le procedure per l’acquisto dei nuovi bus, con i primi 2 milioni di euro. I nuovi autobus devono restare nella disponibilità del Comune che potrà darli in gestione a chi svolgerà il servizio di trasporto pubblico a Siracusa, sperando non facciano la stessa fine dei due minibus elettrici, pagati, ma fermi nei garage da oltre un anno”. L’ex deputato evidenzia come il trasporto pubblico locale a Siracusa sia “agli ultimi posti in Italia come offerta e numero di passeggeri. “Anche su questo tema- la sollecitazione di Ficara-  la nuova amministrazione dovrà decisamente cambiare pagina, pur ricevendo in eredità un nuovo affidamento in chiusura di mandato dell’attuale giunta. Da mesi – precisa il M5S Siracusa – dialoga con quelle forze politiche che vogliono una discontinuità con il recente passato, abbandonando la strada delle chiacchiere e della fuffa per lasciare spazio ai fatti”. Con la determina 635 del 21 febbraio scorso, il Comune di Siracusa ha messo nero su bianco la volontà di cercare un nuovo operatore sul mercato, con la formula dell’affidamento diretto per un periodo massimo di due anni. Il servizio, in proroga da anni, sarebbe comunque scaduto il 31 marzo.