Droga nascosta in una bambola: la Squadra Mobile arresta un 20enne, in campo anche i cani antidroga

Agenti della Squadra Mobile, con la collaborazione del personale del nucleo cinofili antidroga della Questura di Catania, nel pomeriggio di ieri, hanno arrestato un giovane di 20 anni, già noto alle forze dell’ordine, colto nella flagranza del reato di detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti.
In particolare, a seguito di perquisizione effettuata all’interno dell’abitazione del giovane, sono stati rinvenuti, occultati all’interno di una bambola nella stanza da letto, 114 grammi di hascisc (parte della quale suddivisa in dosi), 15 grammi di cocaina, nonché materiale per il confezionamento, un bilancino elettronico di precisione e la somma di 500 euro in banconote di vario taglio, probabile provento dell’attività di spaccio.
Al termine delle incombenze di rito, il giovane, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato posto agli arresti domiciliari.
Nell’ambito dei medesimi servizi, un altro giovane di 25 anni, a seguito di perquisizione domiciliare, è stato trovato in possesso di 43 grammi di hashish e, per tali motivi, denunciato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Sempre nell’ambito di predisposti servizi antidroga, gli agenti delle Volanti hanno segnalato alla competente Autorità Amministrativa un giovane di 19 anni, trovato in possesso di sostanza stupefacente per uso personale.

 




Voucher minori, 900 famiglie assegnatarie non lo usano: "Pensavamo fossero soldi da spendere a piacere"

Su mille e 800 assegnatarie, solo 900 famiglia hanno ritirato il voucher minori. Le domande erano state 2.800. Questo silenzio da parte di chi potrebbe utilizzare le somme attribuite dal Comune per far frequentare ai propri figli corsi sportivi, doposcuola e attività culturali, ma non ha più interesse a farlo, rappresenta motivo di profondo rammarico per l’assessore alle Politiche Sociali, Conci Carbone.  “Secondo me moltissimi dei nostri cittadini-dichiara l’esponente della giunta Italia-  non hanno capito nemmeno a cosa stavano partecipando e cosa gli sarebbe spettato. Questa- ed è stato chiarissimo fin da subito- non era una misura per la povertà , non prevedeva elargizioni di denaro e nemmeno buoni spesa. Questa misura era relativa alla povertà educativa, particolarmente elevata, peraltro, nelle nostra città. Lo vediamo ogni giorno, con i nostri uffici-prosegue Conci Carbone- Le conseguenze di questi due anni di Covid hanno causato conseguenze importanti sui nostri giovani. La città nemmeno le percepisce ma i nostri uffici, che si occupano di situazioni spesso molto pesanti, lo sanno bene”. Eppure quando i 900 beneficiari hanno compreso che il voucher è utilizzabile in un solo modo, nelle strutture inserite in elenco, si sono mostrati disinteressati. “Li abbiamo chiamati uno per uno- dice ancora l’assessore- Molti hanno risposto che pensavano si trattasse di denaro da spendere a piacimento, magari per fare la spesa. Non essendolo, il loro interesse è scemato, ma non hanno nemmeno fatto rinuncia, bloccando di fatto un percorso a cui molti altri, purtroppo rimasti indietro nella graduatoria, non stanno potendo accedere. Questo- confessa Conci Carbone- mi fa davvero una grande rabbia. Non si capisce nemmeno quale opportunità importante sia per i loro ragazzi, che potrebbero seguire un percorso serio. Restano fuori in tanti per colpa di chi si comporta in questo modo, sbagliato. L’Isee previsto come requisito, del resto, non era bassissimo”. I tempi sono ormai risicati, il Comune ha già concesso proroghe ma adesso si avvicina il momento in cui il Comune dovrà rendicontare le somme al ministero. Occorrerà verificare se esiste la possibilità di non perdere le somme non utilizzate. Non è affatto una certezza a questo punto. Visto il volume di istanze presentate e visti i tempi ridotti, i dipendenti che se ne occupavano sono perfino andati incontro a provvedimenti disciplinari. Con il senno di poi, può fare una certa rabbia. Intanto si pensa al prosieguo dei Puc, i progetti di utilità collettiva in cui vengono impiegati i percettori di reddito di cittadinanza. Per Siracusa gli ambiti continueranno ad essere quelli della prima fase: cimitero, pista ciclabile Rossana Maiorca, Tribunale di Siracusa (e se i tempi coincideranno, Solarium in città).




Violenta lite in una tabaccheria di piazza Euripide: ferito giovane magrebino

Lite, nel tardo pomeriggio di ieri, in piazza Euripide, all’interno di una tabaccheria della zona. Coinvolti due cittadini magrebini, uno dei quali, per motivi al vaglio degli inquirenti, ma verosimilmente banali, si sarebbe avventato contro la vittima, causandogli lesioni al volto, soprattutto all’arcata sopraccigliare. Presente la proprietaria dell’esercizio che, nel tentativo di mettere fine all’episodio di violenza, in attesa che arrivassero le forze dell’ordine, ha utilizzato un carrello pieno di giornali per creare una barriera tra i due. Subito, sul posto, alcune pattuglie delle Volanti, agli ordini della dirigente Giulia Guarino.  La polizia ha riportato la quiete, raccogliendo la testimonianza dei presenti e sentendo le due persone coinvolte. La vittima non ha raccontato molto e non ha nemmeno voluto sporgere querela nei confronti dell’aggressore. Secondo quanto alcuni cittadini che hanno assistito alla scena hanno raccontato, vicende di questo tipo si verificano frequentemente. Un episodio più o meno analogo si è verificato pochi giorni fa.  Entrambi gli uomini coinvolti in questo caso erano visibilmente in preda ai fumi dell’alcol.




Articoli di carnevale potenzialmente pericolosi: scatta il sequestro della Gdf

Rinvenuti e sequestrati oltre 1.200 articoli di carnevale ritenuti potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori in quanto privi delle  indicazioni minime previste dal Codice del Consumo. L’intervento è stato condotto dalla Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Siracusa, nell’ambito di un’attività finalizzata a tutelare i consumatori dall’acquisto di articoli potenzialmente pericolosi per la salute in occasione delle giornate di Carnevale.
Le operazioni di servizio, eseguite dai Baschi verdi del Gruppo di Siracusa rientrano nel più ampio dispositivo di  controllo economico del territorio.
In un esercizio commerciale gestito da cittadini cinesi, i finanziari hanno rinvenuto accessori privi di marchio CE e, al termine delle attività, hanno segnalato alla Camera di Commercio il titolare della ditta operante nel comune di Floridia. Le Fiamme Gialle stanno vagliando ogni indizio utile per ricostruire la catena commerciale di approvvigionamento di tali prodotti, in elusione delle norme poste a tutela della salute collettiva.




Violenza sui genitori anche in presenza di minori: divieto di avvicinamento per un 35enne

Non solo comportamenti violenti nei confronti dei genitori, ma anche con l’aggravante di aver commesso il fatto in presenza di minori. E’ così che per un uomo di 35 anni, siracusano, è scattata ieri pomeriggio la misura cautelare del divieto di avvicinamento alle persone offese. Ad eseguirla sono stati gli agenti della Squadra Mobile. L’uomo dovrà mantenere una distanza di almeno 200 metri dai parenti e dai luoghi da loro frequentati.




Annullato il licenziamento dei lavoratori Autogrill: riunione all'Ufficio del Lavoro

Annullata la procedura di licenziamento collettivo dei lavoratori autogrill dei tratti autostradali di Siracusa. La richiesta era partita con forza dalla Filcams Cgil di Siracusa. Il tavolo di confronto si è svolto ieri,  presso l’ufficio del lavoro e della massima occupazione alla presenza del direttore Petrilla, con il curatore della Gulisano Snc e Autogrill/nuova sidap.
Preliminarmente le parti hanno dato atto come la procedura di licenziamento precedentemente aperta fosse nulla ed inefficace così come rivendicato dall’organizzazione sindacale e successivamente valutato tutte le strade percorribili per dare un’immediato sostegno al reddito ai lavoratori che con i punti vendita chiusi ormai da Novembre, vivono una situazione difficilissima dal punto di vista economico. “Siamo parzialmente soddisfatti- dichiara il segretario Alessandro Vasquez-  sicuramente felici per aver evitato un licenziamento illegittimo e senza nessuna prospettiva di ricollocazione. Le parti datoriali ci hanno illustrato come esiste la possibilità concreta della riapertura di uno dei punti Autogrill dove verrebbero reimpiegati parte dei 18 lavoratori ed al contempo abbiamo appurato come purtroppo sugli altri due punti ristoro non c’è ancora un interesse commerciale. Proprio per questo abbiamo esortato tutte le parti, compresa autogrill nuova sidap (proprietaria del marchio/franchising) ad assumere un ruolo di garanzia nei confronti di queste lavoratrici e di questi lavoratori concedendo loro anche l’utilizzo degli ammortizzatori sociali atti al superamento di questa crisi aziendale. La filcams cgil rimarrà vigile e le parti si aggiorneranno già la prossima settimana.”




La Sanità convenzionata si ferma: sciopero dal 21 al 24 febbraio contro le scelte della Regione

La Sanità convenzionata siciliana, con una massiccia adesione, secondo quanto trapela, in provincia di Siracusa, pronta a scioperare. Si fermerà per quattro giorni: il 21, 22, 23 e 24 febbraio per protestare contro uno stato di cose che rischia, secondo i medici e gli specialisti convenzionati, di mettere in ginocchio le strutture sanitarie convenzionate, che sostengono l’82 per cento delle prestazioni sanitarie erogate nel territorio. Laddove la sanità pubblica non arriva, i convenzionati colmano lacune, praticamente da sempre e si affiancano alla sanità esclusivamente privata, pertanto totalmente a carico degli utenti, che sono pazienti, persone con delle problematiche legate al loro stato di salute- è evidente- e che spesso necessitano, poi, di cure, più o meno importanti. Cardiologi, oculisti, laboratori di analisi e non solo, sono pronti ad agire con un’azione forte, visto il muro riscontrato, fino ad oggi, con le semplici rimostrazioni. “Gli specialisti convenzionati sono costretti a chiudere- spiega il cardiologo Francesco D’Aquila-  a causa della poca attenzione che il governo regionale assegna alla categoria, con continui e non giustificati riduzioni di budget, a fronte di una richiesta sempre più numerosa e qualificata”. Per le quattro giornate stabilite, dunque, studi chiusi, stop alle prestazioni. I pazienti non avranno alternativa, in caso di necessità, ai punti Asp per riprogrammarsi. Non è difficile immaginare quanti disagi questo possa causare, con le ben note liste d’attesa, peraltro, talmente lunghe da vanificare, in talune circostanze, perfino il ricorso al medico, se troppo in là nel tempo, con necessità, invece, di un’azione veloce per scongiurare eventuali serie conseguenze per i cittadini che ricorrono a visite, esami specialistiche e cure mediche. Facile immaginare quanto questo possa comportare anche tensioni e proteste. I pazienti, in ogni caso, non dovranno recarsi in quelle giornate negli ambulatori convenzionati, ma esclusivamente presso i Cup di prenotazione, all’Asp o nelle farmacie aderenti (in cui la prenotazione ha un costo pari a cinque euro). Il principale problema riguarda la decisione imposta alle strutture convenzionate, accusata dagli specialisti coinvolti di scarsa attenzione e di voler dare spazio ad altri ambiti della sanità. Non è difficile tradurre “a quelle privata”. I convenzionati devono sobbarcarsi le liste d’attesa del pubblico, ma il budget risulta dimezzato. Impossibile, inoltre, in quanto vietato, andare extra budget. Dovrebbe significare che, raggiunto il numero, i pazienti devono essere invitati ad andare altrove. Tutto questo, altro motivo di protesta, anche a fronte di importanti investimenti che molti ambulatori, ciascuno per il proprio ambito di intervento, hanno sostenuto. In quattro giorni, ci sono studi che sottopongono a visita fino a 400 utenti. Questo non può, adesso, più accadere, stando alle spiegazioni degli esponenti del settore. Sarebbero anche state bloccate le agende delle singole strutture, che devono effettuare le prenotazioni solo attraverso il portale Asp, con una serie di difficoltà, a quanto pare, di carattere tecnico. Ulteriori elementi emergeranno nelle prossime ore o, comunque, nei giorni immediatamente precedenti alla protesta proclamata in tutta la Sicilia, salvo soluzioni dell’ultima ora che potrebbero- questo anche l’auspicio- nel frattempo arrivare da Palermo.




Pista ciclabile in via Elorina, la proposta di L&C: "Minimo investimento, migliore sicurezza"

“Ripulire la porzione di terreno esterna alla carreggiata di via Elorina e realizzarvi una pista ciclabile in sede protetta”. La proposta arriva da Carlo Gradenigo di Lealtà&Condivisione, secondo il quale il Comune dovrebbe far tesoro di un dato: “Negli ultimi anni- fa notare il presidente del movimento politico- è aumentato il numero di persone che pedalano lungo via Elorina Tanti, soprattutto turisti, che con la bici presa a noleggio si avventurano partendo dal centro storico, per raggiungere attrazioni come la riserva Ciane Saline, la Pillirina e l’Area Marina Protetta del Plemmirio.
Con un investimento minimo-ritiene l’ex assessore della giunta Italia-  si potrebbe ripulire la porzione di terreno esterna alla carreggiata e realizzare una pista  in sede protetta, in grado di mettere in sicurezza per un tratto di oltre 1 km i tanti turisti e residenti che ogni giorno mettono a rischio la propria vita percorrendo in bici una delle vie più impervie e pericolose della città”.Gradednigo aggiunge che “oggi, guardando  tale fascia, larga circa 2,5 metri e delimitata da un cordolo in cemento che corre dritto dal ponte sull’Anapo fino al Bingo, sembra già di vederla realizzata. Una ciclabile bidirezionale -così la immagina l’esponente di “L&C” – con tanto di ponticelli sospesi sui canali, parte integrante di quella Ciclovia della Magna Grecia, capace di incentivare ed estendere l’uso della bicicletta anche a chi abita fuori città”.




Villa Reimann, Federfiori ne "adotta" il roseto: intesa Confcommercio-Comune

Sottoscritto il previsto protocollo d’intesa tra il  Comune e la Confcommercio di Siracusa per la cura di Villa Reimann e, in particolare, del roseto che si trova nello storico giardino della dimora siracusana.  Il documento porta la firma del dirigente del settore Cultura del Comune, Enzo Miccoli, del presidente di Confcommercio, Elio Piscitello, e del presidente di Federfiori, aderente all’organizzazione, Giuseppe Palazzolo.
​L’intesa, anticipata alcuni mesi fa, si inserisce in più vasto accordo di collaborazione sancito anche a livello nazionale con l’Anci, ha una durata di tre anni, scadrà il 31 dicembre del 2025 e potrà essere rinnovata. I fioristi della Confcommercio, a proprie spese e con propri mezzi, si occuperanno dello “studio, della catalogazione e del recupero” del roseto. Assieme al Comune, inoltre, si prevede di svolgere un’attività di valorizzazione con iniziative aperte al pubblico.
Soddisfatto l’assessore alla Cultura, Fabio Granata. «Il protocollo – afferma – rappresenta un ulteriore tassello di quel processo di rigenerazione della Villa e del suo meraviglioso giardino botanico, iniziato nel 2018 e che ha consentito il recupero completo della dimora e la ricollocazione al suo interno delle collezioni artistiche, librarie e archeologiche. Stiamo predisponendo altri interventi per riparare i danni arrecati dal maltempo eccezionale di questi giorni. Interverremo sull’osservatorio ligneo, per ripristinarne l’agibilità, e sul muro di recinzione: insomma tanta attenzione che non riesce a “vedere” chi è aprioristicamente capace solo di critica, salvo poi usufruire per le proprie variegate iniziative della Villa e dei suoi locali rigenerati».
​L’accordo prevede che si svolgano, all’interno di Villa Reimann, attività promozionali, formative ed eventi culturali di elevato prestigio per la valorizzazione del territorio, oltre a “stage, laboratori, workshop progettuali, eventi di formazione e informazione organizzati in forma di team work”.
​Per il presidente Piscitello si tratta di «un protocollo importante che conferma l’impegno di Confcommercio per lo sviluppo della città. Come già abbiamo fatto in passato, siamo interessati ad essere parte attiva in progetti capaci di integrare le attività economiche con la cultura e l’arte che per Siracusa sono un vero e proprio volano di crescita».
​«Siamo orgogliosi – aggiunge il presidente Palazzolo – di poter finalmente dare avvio al progetto di riqualificazione del roseto, fiduciosi di portare avanti un’iniziativa che va a vantaggio di tutta la città tutelando la straordinaria bellezza dei giardini di Villa Reimann».
​L’intesa si colloca nell’alveo di un protocollo di collaborazione tra Anci e Confcommercio, recepito anche a Siracusa nel 2016, per l’attivazione di dinamiche di sviluppo locale sostenibile allo scopo di aumentare l’attrattività e il progresso civile della città con iniziative di promozione turistica e culturale.




Troppe evasioni dai domiciliari, linea dura di polizia e magistratura: in tre condotti in carcere

Ancora misure di aggravamento ai danni di soggetti che, pur essendo sottoposti ai domiciliari, violano quanto previsto ed evadono salvo poi essere sorpresi fuori dalla polizia. La questura ha adottato una linea dura per quello che stava diventando un fenomeno fin troppo diffuso. Ad Avola, a seguito delle numerose segnalazioni di evasione da parte degli agenti del Commissariato all’Autorità Giudiziaria competente, il Giudice di Sorveglianza di Catania ha emesso la revoca della detenzione domiciliare nei confronti di una donna di 42 anni. La misura più restrittiva è stata eseguita dagli agenti del Commissariato avolese in sinergia con i militari della locale Arma. Nel pomeriggio di ieri, agenti del Commissariato di P.S. di Noto hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, a carico di un giovane di 20 anni, già in regime di arresti domiciliari.
Lo stesso, che si trovava ai domiciliari per aver commesso reati contro il patrimonio, nel corso di due distinti controlli tra il 12 ed il 13 febbraio, risultava assente dal proprio domicilio senza giustificato motivo.
Dopo quasi un’intera giornata, solo ad un terzo controllo di polizia, il ventenne era rientrato in casa dichiarando di essersi allontanato arbitrariamente per partecipare ad una festa allo scopo di consumare alcol con gli amici.
A causa delle violazioni commesse, sintomatiche dell’indifferenza al rispetto delle prescrizioni di legge e dopo che gli investigatori del Commissariato avevano puntualmente segnalato all’Autorità Giudiziaria competente le inosservanze, il Giudice competente ha disposto l’aggravamento della misura custodiale con l’accompagnamento in carcere dell’arrestato.