Accoltellato per un televisore conteso: tensione alla Borgata

Accoltellamento alla Borgata. Ieri sera, un cittadino nigeriano di 24 anni ha raggiunto un connazionale, causandogli profonde ferite da taglio al volto.Sul posto, gli agenti della Squadra Mobile insieme agli uomini delle Volanti. Secondo quanto appurato dalle forze dell’ordine, il litigio fra i due connazionali è scaturito probabilmente da una disputa legata al possesso di un televisore conteso. Il giovane 24enne è stato denunciato. Dovrà rispondere di lesioni personali.




Nuova caserma ancora chiusa, protesta dei Vigili del Fuoco alla Pizzuta

Il maltempo di questa mattina non ha fermato i sindacati dei vigili del fuoco. Come annunciato nei giorni scorsi, i pompieri della provincia si sono dati appuntamento davanti alla nuova caserma della Pizzuta, ormai pronta ma ancora chiusa. Un sit-in organizzato proprio per chiederne l’apertura, per consentire ai vigili del fuoco del territorio condizioni di lavoro decisamente più consone rispetto allo stato attuale.   La caserma di via Von Platen, infatti, ormai vetusta, avrebbe bisogno di manutenzione straordinaria importante, che non avrebbe senso avviare visto che la nuova struttura è già pronta. Finanziare lavori sarebbe contrario al comune buon senso, secondo i sindacati. “Ma, allo stesso modo- spiegano le organizzazioni sindacali- non è giusto che il prezzo del disagio sia pagato dalle lavoratrici e dai lavoratori che svolgono quotidianamente la loro attività con
riflessi che si ripercuotono anche sui servizi alla cittadinanza. È nell’interesse collettivo di tutti portare a termine nel più breve tempo possibile il procedimento di consegna e attivazione della nuova sede”. Le organizzazioni chiedono alla Regione ed alle istituzioni coinvolte nel procedimento, “risposte concrete rispetto a quanto prospettato, con tempi certi, a garanzia di un impegno serio e concreto” .
Il deputato regionale Carlo Gilistro (M5s) ha partecipato al sit-in dei Vigili del Fuoco, in presidio davanti alla nuova caserma di Siracusa, ancora chiusa. Nei giorni scorsi Gilistro è riuscito a fare approvare un emendamento alla Finanziaria regionale con cui si destinano 5 milioni di euro per il completamento della struttura.
“E’ un risultato davvero importante, per il quale devo ringraziare tutto il gruppo parlamentare che mi ha sostenuto all’Ars. Ma, soprattutto, il mio grazie va all’impegno che negli anni precedenti Stefano Zito ha prodotto instancabilmente per riuscire a completare l’opera che da quasi vent’anni è purtroppo una incompiuta”.
L’incontro di stamattina ha visto anche il fuori programma di un brindisi ben augurale, una provocazione nella speranza di una pronta apertura della nuova caserma. “Non si può più attendere oltre”, ha ribadito Carlo Gilistro che con i rappresentanti sindacali dei Vigili del Fuoco si è soffermato sino quasi al termine del sit-in.




Crediti d'imposta, la proposta di Cna: "Li acquistino gli enti locali"

“Un’immediata interlocuzione con la deputazione nazionale e regionale per trovare una soluzione che salvi le imprese del territorio provinciale. La chiede Cna Siracusa attraverso la presidente provinciale, Rosanna Magnano ed il segretario, Gianpaolo Miceli. La questione che affronta riguarda il credito d’imposta. “Abbiamo speso una vita intera per lavorare accanto alle aziende impedendo che vengano uccise dai debiti-premettono i due esponenti della Cna-  oggi, incredibilmente, sono i crediti che rischiano di dare il colpo di grazia al tessuto produttivo nazionale” .Il problema riguarda “l’incredibile stallo dei crediti d’imposta che sta bloccando la ripresa dell’economia e l’intero comparto delle costruzioni, in “partnership” con le scelte scriteriate dei vari governi nazionali che si sono succeduti in questi ultimi anni. Abbiamo più volte denunciato il cattivo vezzo, tutto italiano, di cambiare le regole del gioco a partita ancora in corso – ricordano Magnano e Miceli, a proposito delle innumerevoli modifiche legislative subite dal superbonus 110% – ma oggi, di fronte a migliaia di aziende con cassetti fiscali pieni di crediti ma zero liquidità, e di fronte ai cantieri che vengono bloccati proprio per questo motivo, non è più il tempo di tergiversare o peggio perdersi in chiacchiere: servono risposte concrete e immediate”.” Tra le soluzioni prospettate, “visto il blocco completo del sistema bancario, tra l’altro l’attore che più di tutti ha guadagnato da queste misure, si potrebbe immaginare l’opportunità da parte degli enti locali, a cominciare, come da noi già suggerito, dalla Regione Siciliana, di acquistare almeno parte dei crediti accumulati dalle aziende – rilanciano Magnano e Miceli – un’idea che, anche grazie alla collaborazione dei Confidi, troverebbe sin da subito ampia copertura”.




Strutture sportive: "Troppe criticità, fra impianti al buio e acqua fredda in piscina"

Una serie di sopralluoghi nelle strutture pubbliche sportive della città. Li hanno eseguiti esponenti del movimento Civico 4, di cui è leader Michele Mangiafico.  “All’interno del Palazzetto dello sport – l’esito delle verifiche secondo il movimento-  dove praticano attività sportiva ragazze e ragazzi iscritti ad almeno cinque discipline (judo, basket, calcio a 5, pallavolo, danza), sono stati inibiti i servizi igienici, con la conseguenza che l’Amministrazione comunale sta gestendo la struttura in contrasto con qualsivoglia linea guida sulla regolarità delle strutture adibite ad attività sportiva; in secondo luogo, dallo scorso mese di novembre, il campo esterno per la pratica del calcio a 5, dove praticano attività sportiva altre associazioni dilettantistiche- prosegue il resoconto- non beneficia più dell’illuminazione dei due fari ubicati lato sud, senza alcun intervento di manutenzione da parte dell’Amministrazione comunale o, per essa, di eventuale ditta appaltatrice; infine, alla narrazione del Sindaco sul riscaldamento della vasca della piscina, annunciato, prima per dicembre, poi per gennaio e poi per febbraio, si contrappone il pannello illustrativo dell’affidamento tardivo dei lavori, che prevede come data di scadenza dell’attività la fine di marzo.”
A 100 giorni dal voto del 28-29 maggio, “Civico4” denuncia anche l’assenza di qualunque informazione dell’Amministrazione comunale anche sui lavori del complesso sportivo di via Lazio, fermi da anni e senza alcuna forma di comunicazione con la città. “Civico4” si candida alla guida della città, anche nell’ambito delle politiche sportive, sulla base di alcuni obiettivi, sintetizzati in alcuni punti: restituzione della centralità agli interessi di giovani e famiglie nell’impiantistica sportiva pubblica; risoluzione del contenzioso relativo al complesso di via Lazio; piano di infrastrutture per lo sport nelle scuole; d) realizzazione di spazi pubblici per lo sport in città; promozione dell’inclusione nella pratica sportiva delle persone diversamente abili e promozione e diffusione di iniziative sportive che fungano da volano a livello di attrazione turistica”.

 




"Ha diritto al sostegno ma non lo fanno andare a scuola": la storia di un bimbo di tre anni

Un bambino di tre anni, che vorrebbe poter frequentare la scuola dell’Infanzia come i suoi coetanei, ma resta a casa, perché forse la burocrazia è un handicap che ostacola molto più della sua disabilità diagnosticata. A raccontare una vicenda fatta di rimpalli di competenze e ragioni di tutti che non portano ad una soluzione per nessuno, è il padre. La sua amarezza è evidente. “Damiano è un bimbo di tre anni- racconta- che ha delle difficoltà a deambulare. L’Asp ha emesso per lui una diagnosi che prevede che abbia diritto all’insegnante di sostegno per frequentare la scuola dell’Infanzia”. Non parliamo, dunque, di scuola dell’obbligo. Non un dovere frequentarla, ma un diritto, forse, si. “Per iscriverlo all’istituto comprensivo che abbiamo scelto- racconta il padre- abbiamo portato, insieme agli altri documenti richiesti, la diagnosi dell’Asp. La scuola, a quel punto, ci ha detto che finché non sarebbe stato nominato l’insegnante di sostegno, il bambino non avrebbe potuto mettere piede in classe, una responsabilità troppo grande, secondo la dirigenza, per il personale scolastico”. Il pressing si sarebbe, dunque, spostato sull’Ufficio Scolastico Provinciale, che avrebbe in più occasioni , secondo la testimonianza del papà di Damiano, temporeggiato, “tanto che ancora oggi, 9 febbraio, nessun insegnante di sostegno è stato assegnato a mio figlio ed alla classe che dovrebbe poter frequentare”. L’alternativa sarebbe poter disporre quantomeno di un operatore Asacom, gli assistenti alla comunicazione. In questo caso l’ente competente è il Comune di Siracusa, attraverso l’Assessorato alle Politiche Sociali. “Purtroppo anche in questo caso la risposta ottenuta fino ad oggi non ci lascia ben sperare- prosegue il padre del piccolo- Pare che i fondi disponibili siano stati tutti già utilizzati, che tutti i posti siano già occupati, o qualcosa del genere. Niente che mi possa star bene, ovviamente”. L’interesse sulla questione sarebbe stato garantito dall’assessorato e nei prossimi giorni la famiglia dovrebbe avere maggiori notizie, anche attraverso un incontro nella sede di Via Italia 105.  Al momento, però, Damiano resta a casa, mentre i genitori continuano a frequentare uffici, ad inviare istanze e a richiedere incontri e risposte.

Foto: dal web




Gara di solidarietà per la Siria e la Turchia: raccolta urgente di indumenti e alimentari

Anche Siracusa si mobilita per la Siria e la Turchia, dopo l’immane tragedia che si è abbattuta sulle popolazioni a causa del sisma che si è verificato al confine tra i due territori. Nel capoluogo, già da qualche giorno si susseguono appelli e raccolte solidali. Risponde all’appello del console, Domenico Romeo l’associazione Astrea in memoria di Stefano Biondo, per voce della presidente Rossana La Monica. questo triste momento l’associazione Astrea in memoria di Stefano Biondo, per voce della presidente Rossana La Monica. “Al momento, – spiega il console Romeo – tra le maggiori priorità dettate dall’emergenza in atto è la ricerca di medici chirurghi ed ortopedici. Facciamo appello ai sanitari siracusani e siciliani, – ha continuato Romeo – per chiedere loro la disponibilità ad affiancare il personale sanitario già presente sui luoghi del disastro, ormai impegnato da giorni a prestare soccorso. Poi naturalmente, – aggiunge ancora – sia come Console che in qualità di presidente dell’Associazione di Amicizia Sicilia Turchia mi sto impegnando a creare in ciascun località una raccolta di indumenti e di viveri che possono essere mandati in Turchia, direttamente da Catania con voli speciali, in partenza dall’aeroporto di Catania, verso le zone terremotate o trasferendoli in un più grande centro di raccolta creato a Roma. Ci tengo a sottolineare che, come è già accaduto con altre raccolte di solidarietà, il popolo siciliano sta rispondendo come sempre con grande cuore e abbiamo ricevuto già tantissime proposte di raccolta oggetti di prima necessità ed abiti che abbiamo intenzione di integrare al più presto con una raccolta fondi attraverso l’apertura di un conto corrente dedicato che stiamo predisponendo”. “Più volte durante la mia vita, – aggiunge Rossana La Monica – mi sono sentita devastata da ciò che succede nel mondo, questa è una di quelle volte. Il senso di tristezza, smarrimento che ti assale ti fa sentire impotente. Questo mi ha spinto a cercare un modo per poter aiutare. Mi sono messa in contatto con il Consolato turco a Siracusa, ed insieme al console Domenico Romeo abbiamo strutturato insieme alla squadra Astrea come poter far giungere gli aiuti da Siracusa. L’appello è rivolto a tutti coloro che possono e vogliono fare la loro parte in questa tristissima vicenda per poter dare il nostro contributo con aiuti materiali – conclude la presidente di Astrea – e anche per far sentire la nostra vicinanza al loro immenso dolore. Lo trovo doveroso”. Servono:  alimenti a lunga conservazione, cibi in scatola, per bambini, pannolini, assorbenti, coperte, cappotti, sciarpe, calze, cappelli di lana ed indumenti invernali, nuovi o pari al nuovo.




"Giù le mani dai prodotti da forno": i panificatori dichiarano battaglia alla polvere di grillo

I panificatori siracusani sono contrari all’utilizzo della polvere di Acheta Domesticus ( il grillo domestico)  nella produzione del pane artigianale e dei prodotti da forno. Ad esprimere il maniera chiara la posizione degli operatori del settore è Assipan Confcommercio, che parla attraverso il presidente, Paolo Miceli. Se il regolamento della Commissione Europea autorizza l’immissione sul mercato della polvere  parzialmente sgrassata di grillo domestico quale nuovo alimento, l’associazione italiana Panificatori esprime tutta la propria convinta contrarietà.
“Pur comprendendo i processi di globalizzazione e le collegate evoluzioni gastronomiche-ritiene Assipan Confcommercio- è necessario tutelare il buon pane fresco artigianale italiano ricco di storia e tradizione. Oltre a questo, in ottemperanza alla normativa vigente, in considerazione dell’articolo 14 della legge 4 luglio 1967 n. 580, il pane deve essere prodotto esclusivamente con sfarinati di
grano, acqua e lievito con o senza aggiunta di sale comune”. Vero che un regolamento del ’98 consente l’aggiunta di ulteriori ingrediente nella produzione del pane, ma la denominazione di vendita deve essere completata dalla menzione dell’ingrediente utilizzato e, nel caso di più
ingredienti, di quello o di quelli caratterizzanti”. A prescindere dagli aspetti normativi, la convinzione dei panificatori siracusani è che ci sia “ormai da anni il sospetto di un graduale attacco da parte di potentati economici esteri alle eccellenze gastronomiche italiane. In gioco  non vi è solo la tutela del pane italiano, bensì la sopravvivenza delle migliaia d’imprese di tutte filiere alimentari nazionali”. L’associazione dei panificatori annuncia, dunque, l’intenzione di difendere, in  prima linea, il “buon pane fresco e i prodotti da forno artigianali, espressione- conclude Miceli- della millenaria cultura gastronomica del nostro Paese”.




Anziano salvato dalla Municipale in un fondo agricolo: "Sanguinava ed era immobile, sarebbe morto"

E’ stato salvato dalla polizia municipale di Francofonte, dopo essersi allontanato volontariamente da casa, essere caduto tra le pietre ed il fango, essere rimasto praticamente immobilizzato in un fondo agricolo. Una storia che, per fortuna, ha un lieto fine quella che ha riguardato Giorgio Mallia, 88 anni, di Francofonte. Il sindaco, Daniele Nunzio Lentini, con il comandante della Municipale Daniel Amato e l’ispettore capo Archimede Lorefice, insieme all’agente Caterina Russo sono tornati ieri a casa dell’uomo, a pochi giorni dal salvataggio. Durante un servizio di polizia amministrativo-rurale, lo scorso 3 febbraio, una pattuglia, aveva notato in un fondo rustico di contrada Piano di Lepre, un uomo riverso per terra, che riusciva a muoversi pochissimo e con estrema difficoltà. L’uomo – è stato poi appurato- si era allontanato volontariamente dalla propria casa senza portare con sé il cellulare e non dando per ore notizie di sé. Motivo di apprensione per i familiari. L’uomo, quando gli agenti si sono avvicinati, era infangato, aveva con sé un piccolo sacchetto di stoffa contenente arance ed un ombrello.   Si era procurato un trauma facciale, probabilmente cadendo e sanguinava dal viso e dalla testa. Attivati i soccorsi, i medici del Pronto Soccorso di Lentini hanno sottoposto l’uomo alle cure del caso e dichiarato che, senza l’intervento della Municipale, l’uomo sarebbe certamente morto. “Sono orgoglioso dell’attività della Polizia Locale – il commento del sindaco Lentini- perché la vicinanza al cittadino, il soccorso, il controllo del territorio sono tematiche chiave per la sicurezza urbana. Sono venuto a trovare e fare visita a questo concittadino e a testimoniargli la vicinanza e solidarietà dell’Amministrazione Comunale. Essere comunità significa anche questo”.




Armi, 51enne arrestato a Francofonte: dovrà scontare sei mesi a Brucoli

Ordine di carcerazione, emesso dalla Procura di Caltagirone, nei confronti di un 51enne, pregiudicato. Ad eseguirlo sono stati i  Carabinieri della Stazione di Francofonte.
L’uomo e stato riconosciuto responsabile di aver violato le norme sul porto di armi o oggetti atti ad offendere, reato commesso a Caltagirone nell’ottobre del 2015. Dovrà espiare sei mesi di reclusione. L’arrestato, dopo le formalità, è stato tradotto presso la Casa di Reclusione di Augusta-Brucoli.




"Niente riscaldamenti, troppo freddo a scuola": flash mob degli studenti del Gagini

Ad un problema risolto corrispondono diverse altre situazioni senza ancora soluzione nelle scuole della provincia di Siracusa. Il malfunzionamento degli impianti di riscaldamento rappresenta una delle più frequenti ragioni di rammarico per gli alunni e le famiglie. Il caso del comprensivo Raiti sembra essersi risolto nelle scorse 24 ore, con il ripristino delle piastre che, in una parte dell’edificio, non funzionavano a dovere. Questa mattina, però, la protesta riguarda il Liceo Gagini, dove gli alunni hanno dato vita ad un flash mob, stazionando nell’androne con coperte addosso e giubbotti a voler sottolineare la temperatura rigida all’interno della scuola, dove da tempo gli impianti di riscaldamento non funzionerebbero, non almeno a dovere. In questo caso la competenza è dell’ex Provincia Regionale, il Libero Consorzio Comunale. Non andrebbe diversamente in altri istituti superiori del territorio, come al liceo scientifico Einaudi, secondo le segnalazioni degli studenti e delle famiglie. Questo quadro si ripresenta puntualmente ogni inverno. In passato il problema riguardava perlopiù l’indisponibilità di carburante. Dure le parole di alcuni genitori: “I dirigenti stanno al calduccio nei loro uffici- tuona un padre- Hanno le pompe di calore ben accese, alla temperatura che desiderano. I nostri figli, invece, così come gli insegnanti, del resto, che però non si lamentano, immagino per non turbare la quiete nel luogo di lavoro, non hanno modo di scaldarsi”.