Tentato omicidio a Sortino, calci, pugni e bastonate: poi tenta di investirlo. Un arresto

Dovrà rispondere di tentato omicidio aggravato il giovane di 29 anni, pregiudicato, arrestato dai carabinieri della Stazione di Sortino e dello Squadrone Eliportato “Cacciatori” di Sigonella in esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misura cautelare.
I Carabinieri sono intervenuti nei pressi di un bar della cittadina iblea per constatare quello che all’apparenza sembrava il danneggiamento, ad opera di ignoti, della saracinesca dell’esercizio commerciale che presentava un’evidente introflessione, verosimilmente cagionata dall’impatto di un’autovettura.
Il ritrovamento di un fazzoletto intriso di sangue, tuttavia, ha indotto i Carabinieri ad approfondire le indagini, analizzando le telecamere dei sistemi di videosorveglianza della zona. Dalle riprese video è emerso che,durante la notte, davanti l’ingresso del bar, era avvenuta una grave aggressione ai danni di un soggetto, più volte colpito con bastoni, calci e pugni da due uomini.
Sempre attraverso la visione dei filmati di videosorveglianza, i Carabinieri di Sortino sono risaliti alla vittima e all’identità degli aggressori. I militari hanno anche appurato che dopo le percosse, gli aggressori volontariamente hanno investito, con la loro vettura, il malcapitato, rimasto incastrato, per qualche istante, tra il veicolo e la saracinesca del bar.
Nonostante ciò, l’autista del mezzo aveva ingranato la retromarcia, dirigendosi ancora una volta a velocità contro la vittima che, sebbene ferita, è infine riuscita a spostarsi lateralmente di qualche centimetro evitando l’impatto con il mezzo, finito contro la saracinesca del bar, danneggiandola.
Nonostante la vittima non abbia inteso sporgere denuncia, i militari hanno inoltrato una dettagliata informativa alla Procura della Repubblica di Siracusa, ottenendo dal Gip il provvedimento di misura cautelare in carcere nei confronti di chi è ritenuto il  principale aggressore, appunto il 29enne sortinese. Il suo presunto complice risponderà delle accuse a suo carico in stato di libertà.




Servizio Asacom, accordo raggiunto tra Comune e Coop: "Costi adeguati al Ccnl"

Inizia con una buona notizia il 2023 per gli operatori Asacom della provincia di Siracusa e per le cooperative che effettuano il servizio di assistenza alla comunicazione negli istituti comprensivi di Siracusa.
Si conclude una vicenda che ha visto una lunga interlocuzione, a tratti anche con toni alti, tra le associazioni di categoria, in particolar modo Confcooperative e LegacoopSud Sicilia e l’amministrazione comunale, convinte che non si potesse più procrastinare l’applicazione dell’ultimo Contratto collettivo nazionale del lavoro di settore. I costi sono adesso stati aggiornati. Lo prevede una delibera di giunta approvata nei giorni scorsi dall’esecutivo retto dal sindaco, Francesco Italia, al termine di un confronto delle associazioni di categoria . Il nuovo provvedimento si basa decreto del direttore generale del Ministero del lavoro e delle politiche del 17 febbraio 2020, riguardante le tabelle per la determinazione del costo medio orario del lavoro per i lavoratori e le lavoratrici delle cooperative del settore socio-sanitario- assistenziale educativo e di inserimento lavorativo e delle imprese sociali. A Siracusa, il Comune affida il servizio attraverso il sistema di accreditamento delle cooperative sociali aventi diritto, con cui vengono stipulate apposite convenzioni, sulla base della libera scelta dell’utente. L’adeguamento stabilito ha decorrenza dall’anno scolastico in corso mentre le associazioni interessate hanno garantito di non vantare alcuna pretesa per gli anni precedenti.




Tensione in ospedale: famiglia va in escandescenza, denunciato anche il nipote minorenne

Momenti di tensione all’ospedale Umberto I di Siracusa. Nel pomeriggio del 31 dicembre, la polizia è intervenuta a seguito della segnalazione di una persona che, lamentandosi di non ricevere cure immediate, inveiva contro il personale medico, indirizzando ai sanitari minacce. Gli agenti hanno appurato che anche la madre del giovane ed il nipote minorenne aveva dato in escandescenza. Per questo, il giovane è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e minacce aggravate. La madre, una donna di 60 anni, è stata, invece, denunciata per resistenza a pubblico ufficiale, mentre il nipote, di 16 anni, è stato denunciato per danneggiamento della porta dell’ospedale, che ha colpito con violenti calci.

Foto: repertorio




Lite in strada tra fratelli, botte anche a un agente: scatta l'arresto

Lite in strada tra due fratelli la sera del 31 dicembre ad Avola. Gli uomini del locale commissariato, insieme ai carabinieri, sono intervenuti per sedare gli animi. Mentre cercavano di riportare la calma, uno dei due uomini, un 37enne, si è scagliato anche contro gli agenti, colpendone uno al volto. E’ stato, dunque, arrestato per resistenza a pubblico ufficiale oltre che per evasione, visto che, nonostante fosse sottoposto agli arresti domiciliari, si trovava fuori dalla propria abitazione.

Foto: repertorio

 




Rubavano oggetti dalle auto in sosta durante la festa di San Silvestro: sorpresi e arrestati

Furti all’interno di auto durante la notte di San Silvestro. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Siracusa, in via Elorina, nei pressi di un locale dove si stavano svolgendo i festeggiamenti per il nuovo anno, hanno arrestato un 32enne originario di Avola ed un 44enne di Siracusa, entrambi con diversi precedenti per reati contro il patrimonio.
I due sono stati sorpresi mentre rompevano con delle pietre i finestrini delle auto, posteggiate nei pressi dell’attività di intrattenimento, e trafugavano soldi e oggetti.
La refurtiva: borse, portafogli, occhiali da sole, cappotti e soldi, è stata restituita ai proprietari dei mezzi, avvisati dai Carabinieri intervenuti.
I due ladri sono stati arrestati per furto aggravato e danneggiamento e sottoposti agli arresti domiciliari come disposto dall’Autorità Giudiziaria.




Pronto il decreto Salva-Ias, Carta: “Soluzione concreta per imprese e lavoratori”

“Con il decreto a cui sta lavorando il Governo nazionale e annunciato dal presidente della Regione, Renato Schifani e dall’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo, il polo industriale siracusano ha una concretezza da cui ripartire”. Il deputato regionale e sindaco di Melilli, Giuseppe Carta esprime ottimismo dopo la notizia secondo cui il Governo ha pronto un decreto di salvaguardia “di tutti i siti di interesse e per le strutture- spiega il parlamentare dell’Ars- annesse, attenzione per l’ambiente e per la salute, senza danneggiare imprese e lavoratori, con l’attribuzione al commissario nominato dalla Procura di poteri per autorizzare lo scarico, nelle more dell’ottenimento dell’Aia”. Il presidente della Regione ha parlato di tempi brevi, entro i quali il decreto sarà emanato e con cui la soluzione per il depuratore Ias di Priolo sarà attuabile. “Se non fossimo intervenuti -ha detto il governatore- l’impianto, che è sotto sequestro della magistratura, si sarebbe dovuto fermare con gravissime conseguenze per il mondo produttivo della Sicilia orientale, mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro”. Carta entra nel dettaglio e ritiene “chiaro che questa attività mette al riparo uomini e cose da condizioni di carattere penale e dovrebbe dare la possibilità alle raffinerie di scaricare i propri rifiuti, nelle more di  mettere in piedi un ‘Aia con un effettivo investimento nel depuratore, nel rispetto delle prescrizioni oppure concedendo alle raffinerie la possibilità di riorganizzarsi perché la sicurezza di non inquinare più sia garantita. Si legge speranza in tutto questo e piena solidarietà alle famiglie del polo industriale ed alle imprese, anche dell’indotto. Per la prima volta -conclude Carta- Siracusa ha su di sé un’attenzione di primo livello che merita e che i lavoratori della zona industriale hanno sempre meritato. Una boccata d’ossigeno vera. Prima si definirà la questione organizzativa e saranno realizzati i lavori, meglio sarà” .

 




Minicar contro camion sulla Portopalo-Pachino: necessario l’elisoccorso, ferite due giovani

Grave incidente stradale questa mattina lungo la strada che da Pachino conduce a Portopalo di Capo Passero. Coinvolti un camion ed una minicar, a bordo della quale viaggiavano due ragazze, rimaste ferite a causa dell’impatto, che si è verificato in prossimità di una curva, e sarebbe stato particolarmente violento. Vani, per i conducenti di entrambi i veicoli, i tentativi di evitare lo scontro. Sul posto, i soccorritori del 118, il cui intervento non è, tuttavia, stato sufficiente. Le due giovani avrebbero riportato lesioni tali da rendere necessario, infatti, il supporto dell’elisoccorso. I rilievi sono stati affidati ai Carabinieri della Compagnia di Noto, a cui spetta ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente.




Servizio Idrico, insorge il Centrosinistra: “Solo alleanze politiche ai danni dei cittadini”

“Attorno alla gestione del servizio idrico (e ai suoi rilevanti risvolti economici) si sta costruendo un’alleanza politico – elettorale a tutto danno dell’interesse dei cittadini”.
Questa la presa di posizione delle forze politiche di Centrosinistra della provincia. Lealtà e Condivisione ,Movimento 5 Stelle,Sinistra Italiana , Articolo 1,Unione Popolare,PCI, Europa Verde – Verdi esprimono chiaramente il proprio dissenso rispetto alla decisione assunta dall’Assemblea dell’Ati Idrico, con il cambio di rotta imposto al percorso inizialmente avviato. “Appena due settimane fa- si legge in una nota congiunta delle forze politiche – sulla scorta delle dichiarazioni di alcuni componenti dell’Assemblea, avevamo espresso la nostra preoccupazione che il termine imposto (giustamente) dalla Regione per completare in tempi brevi l’iter di affidamento del servizio idrico provinciale dietro la minaccia del commissariamento dell’ente potesse offrire a qualcuno l’occasione per ritrattare scelte già prese sulla gestione pubblica dell’acqua in provincia di Siracusa. E così, dopo il lungo silenzio del Presidente Francesco Italia e le rassicurazioni del suo capo di Gabinetto Michelangelo Giansiracusa, l’assemblea dei Sindaci ha clamorosamente cancellato l’intero percorso volto a giungere alla gestione pubblica del servizio idrico avviato e deliberato nel 2020, esprimendosi a favore di un modello di società mista. Una scelta -secondo le forze politiche firmatarie del documento- che esprime una visione miope e rimette alla finalità lucrativa il bene comune per eccellenza, l’acqua. Contrariamente a quanto espresso dall’esito referendario con il quale anche migliaia di cittadini della nostra provincia hanno votato a maggioranza affinché i servizi pubblici, in particolare il servizio idrico, venissero gestiti da “enti pubblici”, con l’abrogazione della “remunerazione del capitale investito”.
Un paradosso, secondo L&C, M5S, Pci, Sinistra Italiana , Articolo 1,Unione Popolare,Europa Verde-Veri, quello che si sta consumando in provincia di Siracusa. “Di chi- puntualizzano- dopo mesi di immobilismo e silenzi che hanno visto passare sopra le nostre teste 60 milioni di euro del PNRR per opere e infrastrutture che sarebbero state indispensabili, come la sostituzione delle reti di distribuzione “colabrodo”, si risveglia improvvisamente dal torpore, cancellando il voto democratico dei consigli comunali della provincia, favorendo l’ingresso dei privati nella gestione del servizio idrico integrato”. Se impianti e infrastrutture restano di proprietà pubblica, al privato è affidata la gestione del servizio.
“ In altre parole- concludono i partiti perlopiù di Centrosinistra – nella gestione mista scelta dall’Ati al pubblico spetta l’onere di offrire le dovute garanzie per contrarre i debiti e al privato l’onore di gestirne utili e profitti, oltre all’opportunità di potere così accedere ai finanziamenti pubblici. Risorse ingenti per accedere alle quali, per esempio, l’attuale gestore privato del servizio di Siracusa, con spiccata lungimiranza, aveva già fatto domanda partecipando ai bandi ministeriali con 9 progetti da 48 milioni di euro dei quali ancora oggi nulla è dato sapere.Stupisce anche la consonanza tra Italia e Carta, d’accordo sulla scelta della gestione mista promossa dal Comune di Melilli, unico a non avere approvato lo statuto dell’Ati, bloccando la conclusione dell’iter di affidamento del servizio”.




L’attività del Comune nel 2022. Civico4: “Troppi obiettivi falliti e troppi verbi declinati al futuro”

Una lettura fortemente critica dell’attività condotta dall’amministrazione comunale nel 2022. Il movimento Civico 4, guidato da Michele Mangiafico boccia il Comune e le scelte compiute dal sindaco, Francesco Italia. Una disamina che segue la conferenza stampa di fine anno, tenuta ieri nel salone del consorzio dell’Area Marina Protetta del Plemmirio. Mangiafico parte da un dato: “Siracusa è al 91° posto in Italia secondo lo Human Smart City Index, – dice il leader del movimento – penultimo secondo lo studio di Italia Oggi, 90° nel report della qualità della vita del Sole 24 Ore, quarto posto con il 67,6% di perdite idriche secondo il più recente report dell’Istat sulla rete di distribuzione. I dati smentiscono le magnifiche e progressive sorti decantate al primo cittadino e non si lasciano impressionare dalla politica dell’effimero messa in campo in questi cinque anni. Era l’ultimo consuntivo a cui siamo stati costretti ad assistere. Non ci doveva più essere spazio, se non in minima percentuale, per i verbi declinati al futuro. Al contrario, ancora una volta, il sindaco ha sovrabbondato di “faremo””.
Mangiafico parla di mistificazioni, a partire da quando “il sindaco ha parlato di 40 milioni di euro in cassa che sarebbero il sintomo del buono stato di salute dell’ente. Se così fosse, il buon padre di famiglia avrebbe iniziato col pagare le rate del disavanzo nato dalla revisione straordinaria dei residui della scorsa Amministrazione e non pagate in questi cinque anni. Invece, neanche l’ombra. I revisori dei conti hanno accertato nel Rendiconto 2021un ulteriore disavanzo di 2.993.436,22 euro, che si aggiunge al disavanzo già esistente a fine 2020, per un totale di 18.937.325,75 euro di disavanzo accertato al 31/12/2021. A questo va aggiunto un indebitamento di circa 40 milioni di euro e residui attivi non riscossi per circa 110 milioni di euro. Se fosse vero ciò che ha detto Italia-la domanda di Mnagiafico-  perché non ha iniziato da subito a pagare i debiti, a cominciare dalle rate del disavanzo che la sua stessa Amministrazione ha finora ignorato?”
Il movimento nutre forti dubbi sugli accertamenti Tari. “soprattutto alla luce di richieste di rettifica e ricorsi cui i cittadini virtuosi stanno lavorando. – spiega ancora Mangiafico – L’Amministrazione ha lavorato su banche dati non bonificate e non ha ancora dimostrato di avere riscosso (non accertato) più di quanto fatto negli anni precedenti. Secondo il report ufficiale pubblicato dall’Amministrazione comunale di Siracusa sul sito istituzionale, la percentuale di raccolta differenziata nel 2022 è ferma al 49,58%. Il sindaco vanta per il 2022 il raggiungimento del 50%, ma si trova oltre quindici punti sotto la soglia che doveva raggiungere per legge.”

Sempre a proposito di tributi, Mangiafico parla del sistema idrico: “L’aumento dell’acqua deliberato nel 2022 dal sindaco nella qualità di presidente dell’Ati idrico e propedeutico per la richiesta di finanziamento della società di gestione presente nella stessa delibera 6/2022 ha certificato la pessima gestione delle politiche idriche da parte dell’Amministrazione perché è avvenuto in base alle indicazioni dell’Arera del 2017. Dopo 54 guasti importanti negli ultimi 24 mesi, il sindaco annuncia a fine anno che riparerà la condotta di via Trapani.”
Sull’avvio dei nuovi corsi di laurea con l’Università di Messina, Mangiafico parla di assoluta mancanza di “visione del tessuto economico e della vocazione culturale della città, assecondando la logica dell’orticello universitario siciliano, senza alcuno slancio che imponga la città di Siracusa quale eccellenza in qualche settore in partenariato con una eccellenza universitaria italiana o mondiale né alcuna progettualità per la realizzazione di un autonomo spazio universitario in città. L’Università di Messina, secondo la classifica Censis, è una delle ultime in Italia, solita operazione di piccolo cabotaggio”.
Nell’ambito delle Politiche Sociali, “ciò che dovrebbe essere ordinario viene vantato come il primo dei risultati raggiunti nel 2022, ovvero i tempi di pagamento delle cooperative sociali. – ancora il leader – Se questa è l’unità di misura dell’eccellenza del settore, ci permettiamo di ricordare tutti i fallimenti certificati dal quinquennio: mancata adozione del Peba, chiusura dei centri anziani di Epipoli e Santa Lucia, riduzione degli spazi del centro anziani di Akradina, mancato scorrimento graduatorie ADA e ADH, soppressione dei servizi per non udenti e non vedenti, mancata previsione degli asili nido in tutte le realtà decentrate del territorio (Villaggio Miano, Belvedere, Tivoli, Ortigia, zone balneari).”
E infine il capitolo sport, con la vicenda della Cittadella dello Sport in primo piano e la pensilina dello stadio,  le cui soluzioni sono “entrambe previste per il 2023. Sempre al futuro, vengono declinati i nuovi punti della pubblica illuminazione, mentre l’Amministrazione non è capace di manutenere i vecchi (vedi tratto di via Lido Sacramento) e la nuova gara per il verde e il diserbo, con la città che resta una giungla”.




Truffa dello specchietto, la Polstrada smaschera 30enne: vittima un 85enne

Ennesimo caso di truffa dello specchietto a Siracusa. A smascherare un trentenne che aveva preso di mira un uomo di 85 anni sono stati gli uomini della Polizia Stradale. L’episodio si è verificato nei giorni scorsi nel cuore del capoluogo, in una strada interessata dallo shopping natalizio. L’attenzione dell’anziano, alla guida della sua auto, è stato ad un certo punto richiamata da un giovane di 30 anni, a bordo di un veicolo di media cilindrata, il cui specchietto retrovisore esterno risultava danneggiato. La versione del giovane parlava di un urto causato dall’85enne durante il passaggio dalla via. Pur non essendosene reso conto, l’uomo avrebbe creduto al giovane, che ne frattempo, con la solita spiegazione, avrebbe richiesto un risarcimento danni immediato, con i contanti a disposizione dell’anziano, pur di non ricorrere, ipoteticamente alle compagnie assicurative, onde evitare aumenti del premio. La Polizia Stradale, tuttavia, avendo notato la scena, hanno bloccato i due, ricostruendo la vicenda e deferendo il trentenne alla Procura della Repubblica. La Polstrada coglie l’occasione per ricordare agli utenti della strada che questo genere di truffa, pur essendo datato, continua a mietere vittime, ignari automobilisti, spesso anziani, che si ritrovano in una situazione in cui la tensione ha il sopravvento, tanto da consentire ai malviventi di portare a termine il proprio intento: sottrarre denaro senza che, in realtà , ci sia mai stato alcun incidente. Se ci si ritrovasse alle prese con una situazione del genere,occorre chiedere l’intervento delle forze dell’ordine.