Siracusa. Via Danieli nel degrado, Cavarra: "Richieste inascoltate"

La sollecitazione è sempre la stessa. Viene reiterata dal consigliere della circoscrizione Akradina, Luigi Cavarra e riguarda via Danieli, un’area a ridosso di via Salvatore Monteforte e che si collega poi a via Bartolomeo Cannizzo. La sollecitazione indirizzata al Comune in questo caso riguarda la necessità di predisporre il diserbo stradale, vista l’alta erba incolta proprio di fronte agli edifici residenziali della via. “Numerose le delibere su questo tema- ricorda il consigliere di quartiere- Eppure gli assessori e gli uffici competenti non sembrano essere intenzionati ad intervenire. Lo facciano adesso. E’ urgente”- Intanto un piccolo risultato pare essere stato raggiunto. Si tratta dell’installazione di uno specchio parabolico che sarà montato la prossima settimana per rendere “sicuro il transito in via Conigliaro, angolo via Danieli, strada molto stretta- conclude Cavarra- e quindi molto pericolosa”.




Pachino. Truffa on line, denunciato uomo della provincia di Bergamo

Avrebbe venduto on line dei pezzi di ricambio per un’autovettura, senza spedire nulla all’acquirente dopo il pagamento ricevuto. Per questo gli agenti del commissariato di Pachino hanno denunciato un uomo residente a Caravaggio, in provincia di Bergamo. L’accusa di cui dovrà rispondere è di truffa.




Siracusa. La nuova Marina pronta entro aprile: water front e punto di attracco per gli yacht

Dovrebbe tornare fruibile dopo il 20 aprile prossimo la banchina del Foro Italico, la Marina, interessata da lavori di riqualificazione . Dopo una serie di rinvii e di ostacoli che si sono susseguiti, la previsione dovrebbe essere quella definitiva. Lo ha annunciato il sindaco, Giancarlo Garozzo questa mattina,a margine della conferenza stampa convocata per presentare alla città il progetto relativo al monumento di Archimede. Entro luglio anche l’area del molo Sant’Antonio dovrebbe essere completata e utilizzabile.  I lavori alla Marina, in fase di ultimazione, riguardano la riqualificazione della banchina del porto, destinata ad accogliere diportisti e grandi yacht. Gli interventi sono affidati alla Società Consortile Porto di Siracusa per conto del Comune. La nuova banchina della Marina ha preso corpo dopo l’immersione dei cassoni. Realizzata una nuova pavimentazione, in pietra bianca. Più complessi i lavori  nell’area del Molo Sant’Antonio, destinato alle grandi navi da crociera.




Siracusa. Riaperto viale Teocrito, ultimati i lavori di messa in sicurezza

Riaperto viale Teocrito. Il tratto, chiuso da dicembre, è nuovamente percorribile. Dopo la conclusione degli interventi di messa in sicurezza la camera sottostradale dove scorre il canale San Giorgio, il collaudo effettuato questa mattina ha dato esito positivo. La strada “tiene”. Si conclude, così, una vicenda che, nei mesi, è stata anche motivo di proteste, soprattutto da parte dei commercianti della zona, penalizzati da una chiusura che si era resa necessaria per garantire la pubblica incolumità dopo i seri problemi riscontrati sotto la sede stradale, all’altezza dell’incrocio tra viale Teocrito e via del Santuario. L’umidità e l’assenza di manutenzione hanno compromesso la tenuta del calcestruzzo e del cemento armato che “fodera” la camera sottostradale. Da qui la decisione repentina di chiudere la strada e trovare una soluzione per poterla riaprire in sicurezza. La soluzione trovata, per ora tampone, è quella di ricorrere a delle particolari impalcature in acciaio Corten, assemblate sul posto. Gli operai hanno lavorato per alcune settimane sotto la strada. Le impalcature, dalle profilature studiate su misura come da progetto, “sosterranno” il soffitto della camera sottostradale su cui poggia proprio il manto di viale Teocrito, all’altezza della rotatoria. Il collaudo statico certificherà la ritrovata condizione di necessaria sicurezza.Ma servirà poi un progetto più ampio per risolvere definitivamente il problema, attraverso una riqualificazione delle strutture che, intanto, vengono consolidate per evitare guai peggiori.“Ci scusiamo per i disagi causati agli automobilisti e ai commercianti-commenta l’assessore ai Lavori Pubblici, Alfredo Foti-  ma la sicurezza e l’incolumità dei cittadini costituiva la priorità assoluta”.




Siracusa riabbraccia Archimede, domenica l'inaugurazione del monumento all'ingresso di Ortigia

Tutto pronto per l’inaugurazione del monumento dedicato ad Archimede.  La statua realizzata dallo scultore Pietro Marchese insieme all’architetto Virginia Rossello, vincitori del concorso bandito nel 2012 sarà svelata domenica 13 marzo, alla vigilia della celebrazione mondiale del giorno del Pi Greco. L’immagine richiama la tradizionale iconografia su Archimede, così come tramandata dalle fonti storiche. Maestosa nei suoi oltre due metri di altezza, colpisce per l’aspetto ieratico e solenne. E poi l’idea di movimento che regala grazie alle sue sinuose ed equilibrate forme. Questa mattina, la presentazione ufficiale.




Siracusa. Rapina a mano armata in un negozio di via Irlanda, indaga la polizia

Rapina a mano armata ai danni di un esercizio commerciale di via Irlanda. Due giovani, con il volto travisato da passamontagna hanno fatto irruzione all’interno del negozio e, sotto la minaccia di una pistola, si sono fatti consegnare il denaro contenuto in cassa. Magro il bottino: 350 euro. Dopo avere afferrato il denaro, i due malviventi si sono dileguati, facendo perdere le proprie tracce. Sul posto, dopo la segnalazione di quanto accaduto, gli uomini delle Volanti. Indaga la polizia.




Siracusa. I dipendenti dell'ex Provincia scrivono al presidente della Repubblica: "Noi abbandonati e disperati"

“Siamo i dipendenti “abbandonati” e disperati delle ex Province regionali, donne e uomini, madri e padri, cittadini italiani”. Così un folto gruppo di lavoratori del Libero consorzio di Siracusa si rivolgono al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a cui hanno deciso di scrivere, per chiederne l’intervento. “Noi-spiegano i dipendenti-  affranti scriviamo a Lei da Siracusa, la bella città aretusea, ma lo stesso accorato grido Le giunge dalla vitale Catania, dalla operosa Ragusa, e, via dicendo, da tutte le altre città siciliane. Ci rivolgiamo a Lei, perché Sergio Mattarella è il Presidente del nostro Stato, perché conosciamo il suo impegno e i suoi trascorsi politici e sociali, perché Lei è un siciliano e conosce bene la sua terra e i suoi problemi e perchè Lei è il garante della Costituzione, la carta dei diritti e dei doveri degli italiani e quindi anche il nostro.
Da tre lunghi anni, il pesante fardello della Legge che ha voluto l’abolizione delle Province d’Italia, è caduto solo su di noi. Tutte le Regioni italiane, infatti, si sono mosse ed hanno emanato leggi per i lori cittadini e dipendenti delle rispettive ex Province. Tutte ad eccezione della Regione Siciliana -ricordano i dipendenti- che, dopo mille proteste da parte nostra e centinaia di sedute assembleari, ha partorito, nell’agosto del 2015 la legge n. 15, quella dei sei Liberi Consorzi Comunali e delle tre Città Metropolitane. Una legge oggi imbrigliata ed impugnata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. I nostri cari Legislatori siciliani non hanno previsto le risorse finanziarie necessarie per consentire ai nascituri Liberi Consorzi di svolgere le Funzioni e i Servizi per la Comunità. Quei servizi che dovremmo garantire ai cittadini che pagano le tasse, quei Servizi che da sempre, noi impiegati e servitori dello Stato, ci onoravamo un tempo di svolgere e che oggi, ingiuriati e denunciati dai nostri stessi concittadini non possiamo più svolgere.
E mentre in tutto il resto d’Italia i nostri colleghi, dipendenti delle ex Province, sono stati garantiti da efficienti Leggi di riforma e lavorano assicurando quegli stessi servizi ai loro conterranei, noi invece, dipendenti delle 9 ex Province siciliane, non possiamo fare lo stesso perché a noi è toccata una legge vuota, che non ha un euro in dotazione, che non piace al Governo nazionale e che per questo è diventata il motivo del braccio di ferro tra due città, Palermo e Roma, tra due uomini Rosario Crocetta e Matteo Renzi”. I dipendenti dell’ex Provincia parlano di  “un caro prezzo, il prezzo della dignità di oltre seimilacinquecento lavoratori, il prezzo dell’inefficienza dei servizi alle famiglie dei disabili, della mancata manutenzione alle strade in tutta Sicilia, del degrado delle scuole superiori per i nostri figli, e sta costando anche i soldi dello stipendio di noi tutti”. Poi una richiesta. “Può, Presidente Mattarella, spiegare al Governatore della Sicilia che le Leggi dell’Assemblea siciliana devono essere credibili per godere del privilegio della sua autonomia statutaria? E potrebbe, anche, convincere il Presidente del Consiglio dei Ministri che il contributo di finanza pubblica, che ci ha imposto con la legge di stabilità, sta dissanguando le nostre poverissime casse? Magari con il suo aiuto ed autorevole intervento riescono a capirsi meglio”




Siracusa. L' Umberto I si dota di Pet, Vinciullo: "Adesso si pensi al nuovo ospedale"

“Positiva l’installazione della Pet all’ospedale Umberto I. L’obiettivo è adesso il nuovo ospedale del capoluogo”. Così il deputato regionale Vincenzo Vinciullo commenta l’imminente inaugurazione, prevista per domani mattina, del nuovo macchinario di cui la struttura sanitaria di via Testaferrata si dota,nell’ambito dei lavori di ristrutturazione di Medicina Nucleare. Una cerimonia a cui dovrebbero prendere parte, alle 11, anche il presidente della Regione, Rosario Crocetta e l’assessore alla Sanità, Baldassarre Gucciardi. Vinciullo ricostruisce la vicenda, partendo dal 2009, quando la commissione Sanità dell’Ars approvò la proposta di distribuzione nelle nove province siciliane dei fondi “Fesr 2007-2013”. “Si trattava di 68 milioni- ricorda l’esponente del “Ncd”- Alla provincia di Siracusa ne furono assegnati 9 per l’acquisto di radioterapia, due risonanze magnetiche nucleari, una delle quali aperta, una Tac, un mammografo digitale, un angiografo digitale e, appunto, una PET/TAC o CT/PET, come viene ora chiamata”.Poi un lungo e tortuoso iter, adesso giunto a conclusione. “Ne siamo felici- commenta Vinciullo- Non sfugge a nessuno che adesso l’obiettivo vero è il nuovo ospedale di Siracusa per cui, nel 2010, furono stanziate le risorse, con un progetto di massima depositato al Comune. Fino a quando l’amministrazione comunale non ci farà sapere cosa intenda fare a questo proposito, rimaniamo in sospeso, con il rischio di perdere i 100 milioni di finanziamenti statali e regionali accordati”.




Siracusa. Eni-Versalis, Epifani e Zappulla a sostegno della manifestazione del 12 marzo

Guglielmo Epifani, deputato nazionale del Pd ed ex segretario nazionale della Cgil e Pippo Zappulla, parlamentare del Partito democratico ed ex segretario provinciale dello stesso sindacato a sostegno della vertenza Eni- Versalis, in vista della manifestazione di sabato 12 marzo a Siracusa. “Esprimiamo il nostro sostegno alla manifestazione  promossa  dalle segreterie nazionali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil- spiegano i due parlamentari- Affinchè la chimica rimanga uno dei pilastri del sistema produttivo e occupazionale del Paese è necessario, a nostro avviso, mantenere il ruolo centrale dell’Eni ed evitare operazionI di pura cessione per fare cassa. Ogni scelta-proseguono Epifani e Zappulla- deve essere, infatti, evitata in assenza di adeguate garanzie di solidità finanziaria, di un progetto industriale vero, di mantenimento degli investimenti previsti e dei livelli occupazionali, dei necessari interventi già programmati di risanamento e di bonifica.Garantiamo il nostro impegno-concludono i due parlamentari-  perché il ruolo del Governo e del ministro Guidi sia coerente con questi obiettivi e con i contenuti della risoluzione già approvata dalla stessa commissione attività produttive della Camera.La decisione di Eni, peraltro, nelle realtà industriali meridionali e siciliane, e, in particolare, in quella siracusana – già fortemente attraversate da pesanti difficoltà sociali – rischia di produrre conseguenze ancora piu’ gravi e insostenibili sia sul terreno occupazionale che su quelle economiche”.
 




Siracusa. Inda, Carlo Cerciello il regista di Fedra di Seneca

Sarà l’artista napoletano Carlo Cerciello a dirigere “Fedra” di Seneca, il regista che ha vinto nel 2015 con “Scannasurice” il premio come miglior spettacolo assegnato dall’Associazione nazionale dei critici di teatro. L’opera latina, inserita nel programma del cinquantaduesimo ciclo di rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa, sarà messa in scena dal 23 al 26 giugno per poi iniziare la tournée nei teatri di pietra siciliani. Per Cerciello la regia di “Fedra” segnerà il debutto al ciclo di rappresentazioni classiche. “Nell’epoca di internet e dei cellulari – racconta il regista – il teatro di pietra rappresenta una sfida molto complessa. Penso che la difficoltà maggiore sia quella di integrare lo spettacolo dentro un luogo di devastante bellezza come il Teatro Greco”. Cerciello ha ottenuto numerosi e prestigiosi riconoscimenti come il premio “Giuseppe Bertolucci” nel 2001 per l’attività del Teatro Elicantropo, il premio “Ubu” nel 2002 per “Stanza 101” e il premio “Museo Cervi – Teatro per la memoria” nel 2013 per la regia dell’opera “La madre” di Bertolt Brecht. Ha ricoperto ruoli di attore in teatro, al cinema e in televisione con registi come Francesco Rosi, Francesca Comencini e Vincenzo Marra e nel 1996 ha fondato il Teatro Elicantropo di Napoli, dedicato alla drammaturgia contemporanea. Ha firmato regie che hanno ottenuto grande successo come “Il contagio” ispirato al romando “Cecità” di Josè Saramago, “Macbeth” di William Shakespeare, “Terrore e miseria del terzo Reich” di Bertolt Brecht e “Scannasurice” di Enzo Moscato. Cerciello da 17 anni conduce il laboratorio teatrale permanente del Teatro Elicantropo ed è docente di regia all’Accademia di belle arti di Napoli. Un regista con una sensibilità e un percorso artistico in linea con il desiderio di dare vita con la Fedra a uno spettacolo agile che esplori in maniera innovativa il teatro di Seneca. Il regista campano ha anche effettuato un primo sopralluogo al Teatro Greco di Siracusa dove da qualche giorno le maestranze della Fondazione Inda hanno avviato i lavori di allestimento del Teatro Greco in vista del debutto della stagione 2016 che quest’anno oltre a Fedra vedrà in scena anche “Elettra” di Sofocle, con la regia di Gabriele Lavia, e “Alcesti” di Euripide, diretta da Cesare Lievi. Una stagione che rinnoverà ancora una volta il meraviglioso binomio tra l’Istituto nazionale del dramma antico e un monumento unico al mondo come il Teatro Greco. “Fedra è la tragedia della passione umana – commenta Cerciello -, non è un’eroina che trasmette esempi ma al contrario porta quasi a identificarsi con il suo errore. E’ una donna che paga il suo slancio verso la libertà e in questo penso sia una figura molto moderna. Seneca nella sua opera riconosce il senso profondo dell’essere umano e della sua fragilità e per questa ragione proverò a mettere in scena quest’opera con umanità”.Il cammino verso il debutto del cinquantaduesimo ciclo di rappresentazioni classiche prosegue con la definizione di tutti gli aspetti tecnici e artistici. L’Istituto nazionale del dramma antico ha anche ufficializzato il manifesto della stagione 2016 che quest’anno nasce da una foto scattata da Giovanni Pepi, giornalista, fotografo e condirettore del Giornale di Sicilia.