In gravi condizioni pedone travolto a Scala Greca, ore di apprensione per volontario ambientalista

Si trova ancora ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Umberto I di Siracusa il volontario animalista travolto due giorni fa mentre attraversava la strada, sulle strisce pedonali, in viale Scala Greca, all’altezza della Questura. Secondo una prima ricostruzione, mentre l’uomo percorreva l’attraversamento pedonale, un’auto si sarebbe fermata per dargli la precedenza. Sarebbe tuttavia sopraggiunto un motociclo, che lo avrebbe travolto e preso in pieno.
Le sue condizioni sono subito apparse gravi. Sul posto in pochi minuti sono arrivati i soccorritori del 118 che d’urgenza, a bordo di un’ambulanza, hanno condotto l’uomo in ospedale. I medici hanno disposto per lui il ricovero in Rianimazione e non hanno ancora sciolto la prognosi.
L’emergenza sicurezza sulle strade sta raggiungendo a Siracusa in queste settimane proporzioni particolarmente preoccupanti, con numeri che ne restituiscono la misura: quattro incidenti in sole 48 ore e, pochi giorni fa, il terribile schianto a causa del quale ha perso la vita il giovane centauro Alessio Calleri che, a bordo della sua moto, percorreva la strada statale 124. Proprio questa mattina, inoltre, si registra un altro incidente con un pedone vittima, secondo una dinamica praticamente identica a quella in cui si è trovato coinvolto Di Maria. Decine, intanto, i messaggi per lui sui social. Gli amici, i volontari delle associazioni che, come lui, si occupano della cura dei randagi, pregano perché le sue condizioni possano migliorare.




Il parcheggio selvaggio blocca le ambulanze: “Via le auto dalle vie di accesso al mare”

Divieti di transito lungo le vie pubbliche di accesso ai punti di balneazione di Siracusa per tutta la stagione balneare e ad eccezione dei mezzi di soccorso, autorizzati e residenti (purché parcheggino dentro le proprietà). Questa è la proposta al vaglio del consiglio comunale di Siracusa, che oggi pomeriggio alle 18:00 torna in aula, alla ripresa dalla pausa estiva, con diversi punti all’ordine del giorno. La proposta parte dal consigliere Damiano De Simone, che pone in rilievo una situazione che, in talune occasioni, rappresenta motivo di mancanza di sicurezza nei punti di accesso alla balneazione. A titolo esemplificativo, De Simone parla della viuzza di accesso alla spiaggia libera del Camomilla. “E’ spesso occupata da veicoli, tanto auto quanto scooter, che ostacolano il passaggio dei bagnanti diretti in spiaggia- spiega De Simone – e capita soprattutto che i mezzi di soccorso non trovino spazio per raggiungere chi si trova magari in una situazione emergenziali. Ci risulta sia accaduto che un paio di settimane fa un’ambulanza abbia incontrato questo genere di difficoltà per raggiungere un paziente in difficoltà”. Nel dettaglio , il consigliere del Gruppo Misto chiede che il Comune predisponga un Piano della Sicurezza delle aree di balneazione in tutto il territorio comunale, partendo sempre da una mappatura dei siti balneabili, come da ordinanza della Capitaneria di Porto. Tutto tornerebbe com’è adesso, invece, nei mesi invernali.




“Noto città credibile, vantaggio per la Curia”: dura replica del sindaco Figura a Mons. Rumeo

“L’omelia di chi non conosce né Noto e nemmeno la sua storia degli ultimi trent’anni. Evidentemente non basta avere letto dei libri sul territorio per poterne comprendere le dinamiche”. Il sindaco, Corrado Figura commenta così le dure parole del vescovo Salvatore Rumeo, pronunciate ieri, in occasione dell’omelia durante le celebrazioni dedicate al Patrono San Corrado. Se il Vescovo ha parlato di un territorio snaturato dai poteri forti, il primo cittadino la vede in maniera opposta. “Noto era una città fantasma- ricorda- Oggi ha una credibilità  internazionale, testimoniata da un’importante presenza turistica e l’amministrazione comunale ha il dovere di far crescere la città e di creare sviluppo”. Poi il sindaco si fa più chiaro. “Mi sembra strano- dice- che proprio il Vescovo parli in questi termini, quando ha adottato decisioni con le quali le visite ai luoghi di culto e monumenti sono diventate a pagamento: dalla Cattedrale alla Chiesa di San Domenico, da poco riaperta”. In merito al passaggio in cui Mons Rumeo ritiene che gli antichi caseggiati siano stati trasformati in residenze di lusso, Figura invita a ripercorrere la storia dello sviluppo della città negli ultimi decenni. “Molte aziende vitivinicole hanno restaurato caseggiati abbandonati e ridato linfa al territorio. La storia che racconta è completamente diversa da quella reale ed è tangibile, basta notare come prima i cittadini di Noto fossero costretti a svendere le loro case e a partire per trovare lavoro. Oggi Noto è un brand ed i netini creano attività. Pochissimi vengono a chiedere lavoro”. Il primo cittadino aggiunge, poi, altre considerazioni.  “Naturalmente -evidenzia Figura- una crescita cosi importante deve essere supportata da adeguati servizi, a cui il Comune sta pensando. Per questo creiamo parcheggi, apriamo contenitori culturali, riapriamo luoghi importanti. Ritengo giusto-ribadisce il sindaco di Noto-  che essendosi insediato da poco, il Vescovo si prenda il tempo giusto per conoscere il territorio”. Infine una puntualizzazione. “Tutti i permessi di competenza dell’amministrazione comunale, dalle nuove costruzioni alle ristrutturazioni, vengono rilasciate nel rispetto della legge.Tutto il nostro lavoro crea sviluppo, anche per la Curia che può beneficiarne e che gestisce il turismo religioso come una grande opportunità” .




Abbandonatori seriali di spazzatura, clima teso: cartelli-sfogo dei residenti esasperati

Che il fenomeno dell’abbandono di rifiuti per strada sia particolarmente odioso non rappresenta di certo una novità. Insopportabile vedere discariche abusive proliferare, anche nei pressi di abitazioni, in città come nelle contrade marine. Il Comune di Siracusa ha più volte annunciato il pugno di ferro, con il potenziamento dei controlli, il posizionamento di telecamere di videosorveglianza e la conseguente repressione. Nulla che fino ad oggi sia riuscito a frenare quanti, certamente incivili, abbandonano indiscriminatamente immondizia in giro per il territorio,danneggiando seriamente la salubrità ed il decoro della città. Fin qui, nulla di nuovo. La situazione, però, sta certamente esasperando gli animi. I cittadini che rispettano le regole, che effettuano la raccolta differenziata correttamente, che pagano la relativa Tari mostrano una sempre maggiore insofferenza nei confronti di chi continua a deturpare strade e quartieri. Un clima di tensione che emerge anche da un’abitudine che si va diffondendo: l’utilizzo dei cartelli in cui cittadini che vorrebbero una città pulita si rivolgono a chi fa di tutto perché  questo non accada. In diverse strade, in punti “scelti” dagli abbandonatori seriali di spazzatura, hanno fatto la loro comparsa messaggi in cui aggettivi chiarissimi definiscono gli “sporcaccioni”. Tentativo estremo di “sensibilizzazione” sui temi ambientali, con modi meno delicati rispetto agli inviti al rispetto dell’ambiente. Se Jack rivolge i propri messaggi ai genitori, con cartelli che ricordano la loro responsabilità nei confronti dei figli e delle future generazioni, i residenti adirati si limitano a sintetizzare quella che ritengono sia la qualità delle persone che abbandonano sacchetti di immondizia e magari lo fanno ogni giorno, sempre nello stesso posto, fino a far crescere le discariche e a farne muretti e poi muri. Le foto a corredo di questo articolo esemplificano la questione. Riguardano la zona di Fontane Bianche e dintorni. Per la cronaca, una di queste discariche è stata rimossa proprio questa mattina dagli operatori della Tekra.




Fontane Bianche e le sue strade, la denuncia di Italia Nostra: “Incuria e degrado, che brutta cartolina!”

“Una brutta cartolina di Fontane Bianche, con immagini di incuria e degrado desolanti”. Italia Nostra, attraverso la presidente Liliana Gissara, esprime tutto il proprio rammarico per quanto notato nella zona balneare di Siracusa la scorsa domenica, quando vicino ai locali che ospitano la Guardia Medica, l’occhio di Gissara si è posato sullo stato in cui versano le aiuole poste all’ingresso del presidio sanitario, con una situazione visibilmente “antigienica e indecorosa” . La presidente di Italia Nostra aggiunge che “proprio davanti a quelle aiuole c’è la fermata del bus, di cui si servono principalmente i forestieri, per lo più stranieri. Non solo pregiudicati igiene e decoro, ma anche la sicurezza, dei frequentatori del Presidio sanitario, essendo di tutta evidenza il rischio di inciampare nella grata della canaletta di scolo delle acque meteoriche del marciapiede vistosamente sporgente dal suo canonico alloggiamento, proprio in corrispondenza della scaletta di accesso”. Uno dei medici che uscivano in quel momento di fretta dal locale, secondo il racconto di Gissara, avrebbe proprio rischiato di cadere. Altro elemento posto in rilievo: “il palo della luce in corrispondenza del collo di bottiglia di Via delle Muse, pericolante, è provvisoriamente messo in sicurezza con una corda ancorata alla ringhiera di una villetta adiacente. Ancora, Via Teti, senso unico per andare a Cassibile, presenta un fondo stradale con avvallamenti, gobbe, buche, assai pericoloso e disagevole. Si consideri che può valere come via di fuga per migliaia di persone in caso di calamità o di gravi emergenze”. Ci sarebbero, inoltre, vie con cedimenti delle tracce dei sottoservizi, nonostante si tratti di “una contrada che riversa milioni di euro di IMU nelle casse del Comune. Ultima nota riguarda il paesaggio, la cui tutela sarebbe, secondo Italia Nostra, negli anni venuta meno.




Emergenza sangue a Siracusa, l’appello di Avis: “Servono donazioni per salvare vite”

Un sensibile calo del numero delle donazioni nelle ultime settimane a Siracusa. A renderlo noto è l’Avis comunale, che ricorda come nel periodo estivo sia sempre difficile garantire la quantità di sangue ed emoderivati necessaria perché “se da un lato aumentano le richieste trasfusionali, a causa dell’aumento delle urgenze, dall’altro si assiste ad una minore affluenza dei donatori presso i punti di raccolta”.Parte, allora, l’appello rivolto ai cittadini affinché ciascuno possa dare il proprio contributo attraverso la donazione, fondamentale per la vita di chi è in difficoltà. Intanto sui social, il presidente Robert Fortuna e la responsabile del gruppo giovani, Giorgia Minimo si rivolgono alla comunità siracusana, nel tentativo di sensibilizzare alla donazione del sangue.




Alimenti privi di indicazioni di provenienza: i Nas in un pub di Francofonte

Circa 40 chili di alimenti privi delle indicazioni di provenienza e un deposito abusivo per lo stoccaggio degli alimenti. I Carabinieri della Stazione di Francofonte e del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Ragusa hanno svolto un servizio straordinario di controllo nel settore della ristorazione. La scoperta è stata effettuata in un pub.Il titolare dell’esercizio è stato segnalato all’Autorità amministrativa e sanzionato per 3.500 euro.Analoghi controlli sono in programma nei prossimi giorni in tutto il territorio provinciale.

 

 




Furti in esercizi commerciali, le telecamere “incastrano” i ladri: scatta la denuncia

Furto aggravato. Di questo dovranno rispondere un uomo di 44 anni ed un giovane di 24, entrambi già note alle forze di polizia, denunciati dagli agenti delle Volanti. A seguito di indagini che si sono avvalse delle immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza, infatti, i poliziotti guidati dalla dirigente Giulia Guarino sono riusciti ad individuare i due , ritenuti gli autori di un furto  perpetrato il 7 agosto scorso ai danni di un esercizio commerciale. Oltre ad denaro custodito in cassa, i due malviventi avevano rubato oggetti di ceramica e bigiotteria. Gli agenti delle Volanti hanno anche denunciato due uomini per furto aggravato e ricettazione. Anche in questo caso è stato fondamentale il contributo delle immagini dai sistemi di videosorveglianza che hanno ripreso gli autori di un furto avvenuto il 9 agosto, ancora una volta  ai danni di un esercizio commerciale.I due malviventi avevano rubato, oltre al denaro, attrezzature da parrucchiere. Per fuggire, i due avrebbero utilizzato un motociclo, poi risultato provento di furto.




Macellazione clandestina, esposto in Procura: il Codacons chiede chiarezza

Esposto alle nove Procure siciliane a tutela della salute dei consumatori dell’isola. Il Codacons, con l’avvocato Marcello Drago, dirigente dell’Ufficio Legale Regionale pone così i riflettori sul fenomeno della macellazione di animali infetti, di cui si è di recente tornati a parlare a seguito di inchieste giornalistiche sul fenomeno. Alla Procura della Repubblica di Siracusa, come nel resto della Sicilia, il Codacons chiede di condurre verifiche, anche di eventuali omissioni in termini di controllo da parte degli organi preposti. Secondo i sospetti emersi, come spiega l’avvocato Bruno Messina, “dietro i furti e le denunce di smarrimento di bestiame si celerebbe spesso l’attività di macellazione clandestina. In Sicilia- continua Bruno Messina-secondo i dati della commissione d’inchiesta istituita dall’ex Presidente della Regione Crocetta, fra il 2011 e il 2016 sono spariti circa 660mila animali, di cui 606mila ovini e caprini e quasi 54mila bovini; ebbene, molti di questi sono stati macellati clandestinamente. E molte volte, per evitare ritorsioni, gli allevatori sono costretti dalle organizzazioni criminali a vendere ai macelli controllati dalla mafia o a denunciare furti di bestiame mai avvenuti. Infatti, per l’avvocato Messina è evidente che dietro queste attività vi siano altissimi interessi economici, ma è altresì evidente che la violazione delle normative sanitarie mette in pericolo sia i consumatori che gli operatori del settore alimentare. D’altra parte, come chiarisce l’avvocato Marcello Drago, in questo modo si produce una diffusione di malattie infettive, ossia di malattie trasmissibili dagli animali all’uomo, tra cui alcune pericolose come la brucellosi e la salmonellosi. Inoltre, secondo l’avv. Marcello Drago, questo fenomeno comporta anche seri rischi ambientali, poiché gli scarti degli animali macellati illegalmente vengono spesso smaltiti in modo inadeguato, contaminando il suolo e le risorse idriche. Questo può portare alla proliferazione di batteri e di altri agenti patogeni nell’ambiente, con conseguenze devastanti per l’ecosistema. Se ciò non bastasse, prosegue Drago, il mercato nero della carne derivata da macellazione clandestina influisce negativamente sull’economia legale, in quanto le aziende che operano secondo le normative sanitarie e ambientali subiscono una concorrenza sleale da parte di chi evade tali norme. Per queste ragioni, conclude l’avvocato  Drago abbiamo presentato un esposto presso tutte le Procure della Sicilia, affinchè vengano avviati controlli più stringenti negli allevamenti e nei macelli, e in generale sull’intera filiera agro-alimentare, anche al fine di smascherare falsi controlli da parte degli Organi di vigilanza”.




Nuovo Pronto Soccorso, slitta l’apertura: “Pronto a metà settembre, ecco come sarà”

Slitta ancora l’apertura del nuovo Pronto Soccorso di Siracusa, in fase di realizzazione nei locali del nuovo padiglione dell’ospedale Umberto I. Un sopralluogo del direttore generale dell’Asp di Siracusa Alessandro Caltagirone, dopo la precedente e analoga verifica condotta nelle scorse settimane, ha fatto emergere che lo stato di avanzamento dei lavori non consente l’attivazione del presidio prima di metà settembre. I tecnici avrebbero garantito che per metà settembre si potrà procedere al trasferimento dalla sede provvisoria, che si trova nei locali che ospitavano Oncologia, come da decisione assunta durante l’emergenza Covid. Una volta liberata l’area, Oncologia tornerà nella sua collocazione.Accompagnato dal direttore dell’Ufficio Tecnico Rosario Breci, il direttore generale Caltagirone ha visitato il cantiere ed ha preso atto della realizzazione delle opere migliorative concordate a seguito dei precedenti sopralluoghi per la creazione di un nuovo Pronto soccorso molto ampio e confortevole tanto per gli utenti che per gli operatori, con percorsi continui e regolamentati, che si estende sino a tutta la zona della ex rianimazione dove è stata creata, tra l’altro, una holding area attrezzata di posti letto e nuovi arredi. Con la nuova apparecchiatura radiologica e gli ecografi, nonché la Tac, si dovrebbero velocizzare parecchie operazioni che potranno essere svolte esclusivamente secondo le necessità del Pronto Soccorso, evitando gli immensi giri che attualmente i pazienti compiono all’interno dell’ospedale, spesso con tempi particolarmente lunghi. Ancora in corso i lavori di realizzazione dell’ampia sala di attesa alla quale è stato destinato l’intero edificio prospiciente l’ingresso del Pronto soccorso, dove era allocato, tra gli altri, il posto di polizia, a cui è stata individuata una migliore e più adeguata sistemazione all’interno dell’area di emergenza.
“Pur comprendendo le legittime aspettative della collettività per un Pronto soccorso con ambienti più consoni rispetto agli attuali – ammette il direttore generale – ho ritenuto opportuno attendere il completamento dei lavori e delle dotazioni di arredi e tecnologiche, compresa la nuova apparecchiatura di radiodiagnostica che ci è stata consegnata soltanto in questi giorni, per evitare disagi con lavori in corso e consegnare alla cittadinanza, un nuovo Pronto soccorso completo in tutti i suoi aspetti. Particolare menzione merita la sala di attesa, ideata secondo i principi biofilici e di umanizzazione degli ambienti e dei servizi. E’ mio desiderio – conclude il direttore generale Caltagirone – realizzare spazi per la cura orientati quanto più possibile alla persona nella sua interezza, fisica e psicologica, contribuendo al miglioramento della qualità di vita di tutti i fruitori dal personale sanitario, ai pazienti, agli accompagnatori”.