Incappucciato si aggirava per le strade,in auto oggetti atti allo scasso: denunciato

Si aggirava a piedi indossando un cappuccio. Un modo di fare che non è sfuggito agli agenti delle Volanti che stavano effettuando un servizio di controllo del territorio. Bloccato , dunque, un uomo di 55 anni.
Al controllo di polizia, l’uomo è risultato noto alle forze dell’ordine e, dopo aver perquisito la sua auto parcheggiata poco distante, i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato numerosi oggetti atti allo scasso, bastoni e due coltelli da cucina.
Dopo le incombenze di legge, il cinquantacinquenne è stato denunciato per porto illegale di coltelli e di oggetti atti allo scasso.




Santa Lucia, tornano l’abbraccio di piazza Duomo e la processione. Con qualche polemica

Conto alla rovescia per la festa di Santa Lucia, a Siracusa. Dopo due anni di stop forzato, a causa del covid, torna la processione e tutto il folklore che accompagna i tradizionali festeggiamenti della Patrona.
Domani alle 15.30 l’uscita del simulacro dalla Cattedrale di Siracusa. A salutare il momento, il coro dei bambini diretto da Mariuccia Cirinnà. Condotto a spalla dai berretti verdi, la statua d’argento di Lucia attraverserà quindi la città, per arrivare in serata alla Borgata, tra due ali di folla.
“Una grande emozione poter rifare quel percorso, dopo due anni di malattia, di paura, di angoscia”, ricorda il presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, Pucci Piccione. “Torniamo nei luoghi in cui Lucia è stata martirizzata. La basilica, il sepolcro sono il cuore della festa. Al Duomo, in questi due anni, era una supplenza. Ma è alla Borgata che bisogna andare e si può andare”.
Per permettere a devoti e curiosi di seguire la processione senza lo stress del posteggio, il Comune di Siracusa ha messo a disposizione per la giornata del 13 dicembre navette gratuite dal parcheggio Von Platen. “Bene, ma le navette servirebbero anche nei giorni precedenti e per la traslazione”, commenta Piccione.
Luminarie? Il presidente della Deputazione sorride. “Ognuno ha dei ruoli. Il nostro è fare uscire Santa Lucia e creare momenti di natura religiosa e rituale…”, aggiunge.
In piazza Duomo, il 13 dicembre, ci sarà la Carozza del Senato ma in esposizione statica all’angolo con piazza Minerva. Non è ancora chiaro se sarà in strada, al seguito della processione, il 20 dicembre. La carrozza è di proprietà del Comune di Siracusa. “Non tocca a me farla uscire. E’ un peccato. Avevo trovato cavalli e cavalieri, grazie anche al Rotary. E’ mancata la firma più importante. I problemi vanno risolti, non buttati sul tavolo”, si sfoga Pucci Piccione.
Fuochi d’artificio? Ci saranno. Ma per l’Ottava. “Abbiamo risolto anche il problema che si era stato prospettato riguardo ai luoghi. Grande disponibilità della Capitaneria e delle altre istituzioni, che ringrazio. Faremo lo spettacolo come tutti gli anni, al passaggio sui ponti, quando Lucia rientra in Ortigia. E’ il luogo in cui la gente può vedere ed apprezzare lo spettacolo pirotecnico”.
Stasera, intanto, alle 19 appuntamento in Cattedrale con i primi vespri. Alle 20, i ragazzi dell’Alberghiero prepareranno la cuccia. Previsto anche un incontro alle 20.30 per parlare di Rosario Livatino, con esposizione della camicia che il giudice indossava quando venne ucciso dalla mafia.




Rifiuti, premialità per i comuni virtuosi: “Non solo quantità, ma anche qualità della differenziata”

Per la gestione dei rifiuti, l’idea è quella di fissare un tetto massimo del costo della tariffa Tari e, prima ancora, dei costi di conferimento in discarica, che non devono poter variare nel corso dell’anno.

E’ una delle idee emerse dal tavolo che si è svolto in prefettura con l’assessore regionale all’Energia, Roberto Di Mauro, convocato dal presidente della commissione Ambiente dell’Ars, Giuseppe Carta del Mpa.

“Il motivo per cui si è svolto il vertice al palazzo territoriale di Governo – spiega il deputato regionale siracusano- è l’esigenza di riportare il quesito sul tavolo del ragionamento. Il dato certamente positivo emerso è la coesione degli esponenti del territorio siracusano, tutti gli attori in un modo o nell’altro coinvolti, dalla deputazione, agli enti che possono avere un ruolo. Il denominatore unico che ci ha accomunati è la convinzione di perseguire l’obiettivo di risparmio per il cittadino, chiarendo che il costo del conferimento deve essere programmato”.

I comuni della provincia di Siracusa sono certamente più virtuosi rispetto a quelli del Catanese. “L’assessore Di Mauro- prosegue il presidente della Commissione Ambiente dell’Ars- ha chiarito lo spirito dell’iniziativa: puntare sule premialità per i comuni che vantano un’altissima percentuale di differenziata, ma che sia di  qualità, non solo importante dal punto di vista quantitativo. Vuol dire- entra meglio nel dettaglio- premiare maggiormente chi, non solo separa la plastica, ma lo fa differenziando la plastica dura dall’altra.Questo incentiverà certamente i sindaci ad impegnarsi maggiormente su questo fronte, facendo un balzo in avanti importante”.

L’invito del presidente della Commissione Ambiente dell’Ars è rivolto, tuttavia, soprattutto ai cittadini. “Occorre capire che lasciare la spazzatura per strada vuol dire destinarla alla discarica, inquinare, pagare di più. A pagare di più sono i Comuni, siamo noi”. Non manca uno spunto polemico. “I Comuni- voglio ricordare- destinano il 3 per cento della Tari all’ex Provincia, affinché si occupi delle strade di sua competenza. Deve farlo in maniera attenta, perseguendo chi abbandona rifiuti, impiegando in maniera massiccia la Polizia Provinciale, anche per la pulizia delle piazzole”. Su questo specifico tema, Carta ha convocato un incontro con Anas e dirigenti. “Non possono occuparsene sempre gli altri. Dopo l’intervento del Libero Consorzio, i Comuni conferiranno in discarica, ma il lavoro deve essere fatto a monte dall’ente competente. Il 3 per cento di Tari deve servire a questo. Serve un cambio di passo- conclude il parlamentare regionale del Mpa- I siciliani non devono più essere tacciati di essere così poco attenti all’educazione civica ed alla corretta gestione dei rifiuti”.




Qualità della Vita, Siracusa 90esima nella classifica de Il Sole 24 Ore

Ennesima classifica sulla qualità  della vita. Il Sole 24 Ore ha pubblicato la sua indagine annuale, relativa al 2022.Se Bologna si piazza al primo posto assoluto in Italia, seguita da Bolzano e Firenze, per trovare  Siracusa occorre scendere in posizione numero 90, in fondo alla classifica, preceduta da Messina, che è 89esima. Un dato certamente negativo, che tuttavia registra perfino un miglioramento di 8 punti rispetto al precedente posizionamento. Magra, ma pur sempre consolazione per il territorio. Il Sud si conferma parecchio indietro rispetto al Nord Italia, mentre l’esempio di Bologna è emblematico, perché per la quinta volta in 33 anni la provincia emiliana arriva prima. Minore, invece, la qualità della vita nelle grandi città metropolitane come Milano, Roma, Torino. Volendo trovare uno spunto positivo per la Sicilia, si registrano balzi in avanti, ma non si risale dal fondo della classifica. Per trovare la prima Siciliana, che è Ragusa, si deve arrivare all’85° posto, mentre Caltanissetta è 105esima, la peggiore dell’isola. Il miglioramento della qualità  della vita più significativo si registra a Trapani, che è risalita di 12 posizioni ed è adesso 93esima. +11 per Catania, 91esima. Cresce Palermo di sette punti e significa 88esimo posto. In caduta libera Enna, che perde 8 posizioni e si attesta al 100° posto in classifica, meno 2 per Agrigento (86).

Critico il presidente del Forum delle Associazioni Familiari, Salvo Sorbello. “Questa classifica- spiega- mi sembra particolarmente significativa, perché misura la qualità della vita con un approccio soggettivo ed è quella Ita.Li., uno studio innovativo del Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale dell’Università Bicocca di Milano e riguarda il grado di soddisfazione espresso dalle persone verso la propria vita quotidiana. E’ relativa quindi alla condizione di vita delle persone ed ha interessato ben 278 comuni italiani. Purtroppo -aggiunge Sorbello- anche in questa classifica Siracusa è in fondo. Un dato sconfortante, che dovrebbe davvero allarmare tutti coloro che, a qualsiasi titolo, hanno a cuore il bene comune, perché conferma la sfiducia dei cittadini, con difficoltà di arrivare a fine mese, bassa sicurezza del quartiere, alto stress psicofisico e qualità del lavoro relativamente peggiore”.




Maxi confisca ad un imprenditore: beni per 20 milioni di euro

Beni mobili e immobili, denaro, preziosi, compendi societari. E’ quanto confiscato ad un imprenditore, nell’ambito di attività di indagine coordinate dalla Procura della Repubblica di Catania. A dare esecuzione sono stati  i finanzieri del Comando Provinciale di Catania. Il noto imprenditore siciliano è già destinatario di decreto di sequestro in materia di prevenzione antimafia, eseguito dai militari delle fiamme gialle etnee il 13 marzo 2020.
Si tratta, in particolare, di un patrimonio del valore di circa 20 milioni di euro, costituito da 6 attività imprenditoriali, 3 fabbricati, 1 motociclo, denaro contante e diversi preziosi.
L’indagine di prevenzione  si collega all’operazione “VENTO DI
SCIROCCO”, condotta dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Catania della Guardia di finanza e dai Carabinieri del Nucleo Investigativo etneo, all’esito della quale l’imprenditore è stato arrestato insieme a 22 persone, in quanto ritenuto responsabile di associazione di tipo
mafioso, associazione per delinquere, estorsione in concorso, intestazione fittizia di beni, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, falsità commessa dal privato in atto pubblico, emissione di fatture o altri
documenti per operazioni inesistenti, occultamento o distruzione di scritture contabili, con l’aggravante di aver agito al fine di agevolare il clan mafioso etneo dei “Mazzei” (cd. “Carcagnusi”).
I successivi approfondimenti svolti da unità specializzate del GICO del predetto Nucleo PEF volti all’applicazione delle misure di prevenzione, hanno permesso di inquadrare il proposto quale soggetto caratterizzato da “pericolosità qualificata” che avrebbe vissuto abitualmente con i proventi di attività delittuose, essenzialmente consistenti nella perpetrazione continuata di articolate frodi fiscali e di contrabbando aggravato.
La carriera criminale,secondo la Guardia di Finanza, avrebbe avuto inizio nel 2007 sotto l’egida mafiosa dello zio della moglie, all’epoca, capo del clan “SCIUTO-TIGNA”. Dopo la carcerazione di quest’ultimo capo
clan, l’imprenditore siciliano, tra il 2009 e il 2011, sarebbe finito sotto l’ala protettrice dei Mazzei, i quali si sarebbero avvalsi del suo operato per il contrabbando di prodotti petroliferi.
L’uomo, al di là delle sue stabili frequentazioni con soggetti gravati da rilevanti precedenti penali e di polizia, è risultato inoltre coinvolto in molteplici vicende giudiziarie per reati edilizi, furto continuato, associazione a delinquere finalizzata alla sottrazione di pagamento dell’accisa sul gasolio da autotrazione e al contrabbando di prodotti petroliferi immessi nel mercato nazionale in evasione d’imposta (Accise e IVA). Sull’indagato sono state notate rilevanti sproporzioni nel periodo considerato (2007-2017) tra le attività economiche possedute, dal medesimo e dal suo nucleo familiare, e i redditi dichiarati.  Confiscati:  4 società e 2 ditte individuali, operanti nel settore del commercio di prodotti petroliferi aventi sede tra Catania, Augusta e Sant’Agata Li Battiati (CT);
– 3 immobili, di cui 2 siti a Catania e 1 in Giardini Naxos (ME);
– diversi beni mobili (un motociclo, denaro contante e diversi preziosi),
per un valore di circa 20 milioni di euro.




Letterina a Santa Lucia, invito a tutti i bambini della città: progetto di solidarietà

Una Festa di Santa Lucia che sarà affidata alla solidarietà, attraverso il coinvolgimento dei bambini. In concomitanza con la ricorrenza religiosa tanto attesa a Siracusa, ancor di più dopo gli anni in cui il Covid ha bloccato in parte le celebrazioni, la Deputazione della Cappella di Santa Lucia, la Caritas Diocesana ed il Banco Alimentare hanno deciso di lanciare un progetto: “Cara Santa Lucia, mi piacerebbe tanto che…”.

Tutti i bambini della città sono invitati a scrivere a Santa Lucia e ad esprimere in questo modo i loro desideri, le loro aspettative, chiedendo alla Santa della Luce qualcosa che sta loro particolarmente a cuore. Per ogni letterina inviata, il Banco Alimentare della Sicilia ODV, che da anni distribuisce alimenti agli indigenti, donerà un pacco alimentare alla Caritas Diocesana di Siracusa.

Un piccolo gesto per far qualcosa di importante e prezioso per chi ne ha bisogno. Le letterine vanno inviate entro il 20 dicembre prossimo all’indirizzo letterinasantalucia.siracusa@gmail.com




La sfida più difficile, Ortigia pronta alla trasferta di Recco

E’ una trasferta proibitiva, la più difficile di tutte. Dopo l’importante vittoria interna contro la Rari Nantes Salerno, l’Ortigia si prepara alla trasferta in terra di Liguria, in casa del Recco. Domani pomeriggio, alle  15.00, alla piscina “Antonio Ferro” ,  i biancoverdi sfideranno i campioni d’Italia e d’Europa in carica, attualmente primi in classifica con tre punti di vantaggio proprio sull’Ortigia e sul Savona. Una sfida sempre affascinante ma durissima, praticamente impossibile per quasi tutte le formazioni impegnate nel nostro campionato. Eppure lo scorso anno, i ragazzi di Piccardo, nella giornata di celebrazione di Stefano Tempesti, furono protagonisti di una bellissima prestazione, riuscendo a tenere testa ai recchelini fino all’ultimo tempo e perdendo con uno scarto ridotto (7-5). L’Ortigia, che domani sarà ancora priva di Ferrero, cercherà di giocare una partita attenta e di confermare la condizione mostrata per almeno tre tempi contro Salerno, con l’aggressività e la forza difensiva che, in questa prima parte di stagione, hanno portato a una invidiabile striscia positiva, interrotta solo dalle due sconfitte contro Trieste e Savona. I biancoverdi a Recco, più che punti, cercano dunque ulteriori risposte, importanti soprattutto per misurare la crescita del gruppo e la capacità di affrontare al meglio impegni e avversari di altissimo livello.

Alla vigilia, il tecnico dell’Ortigia, Stefano Piccardo, spiega quali sono le motivazioni di un match contro un avversario così importante e sulla carta imbattibile: “Domani giocheremo contro la squadra più forte del mondo. Per noi è un onore poter sfidare Recco e poter competere con loro. Credo che ogni minuto della partita ci sarà molto utile per una crescita futura. Speriamo di ritrovare un po’ più di condizione rispetto alle ultime uscite, visto che i giocatori reduci dagli infortuni stanno pian piano rientrando e mettendo minuti sulle gambe e sulle braccia. Dovremo affrontare Recco in maniera intelligente, cercando di difenderci nel modo giusto e soprattutto di avere delle transizioni in attacco che si concludano sempre con un buon posizionamento, per poi rientrare in difesa e coprire quello che è uno dei loro punti di forza, vale a dire il contropiede ”.

L’allenatore biancoverde parla anche del momento dell’Ortigia che, dopo la vittoria contro Salerno, è tornata a sorridere, e risponde a qualche critica di troppo piovuta sulla squadra dopo la sconfitta di Savona: “A volte si perdono di vista quelli che sono i reali obiettivi. Ci sta di perdere una partita a Trieste, come ci sta di perdere a Savona. Forse si era creata troppa aspettativa prima, ma la squadra ha bisogno di tempo, è cambiata rispetto allo scorso anno e sta facendo bene. Anzi, secondo me a Savona abbiamo fatto una buona partita, sbagliando solo alcune scelte in fase offensiva. Inoltre, va detto che ad oggi abbiamo giocato una ventina di partite e io, con 14 giocatori, non ho mai potuto scegliere. E questo è abbastanza strano, visto il numero di partite giocate e visto che non abbiamo avuto infortuni di lungo corso. Detto ciò, abbiamo avuto un momento di difficoltà sul 6-4 contro Salerno, giocando male il terzo tempo, ma era una partita difficile come lo sarà quella di sabato prossimo contro Distretti Ecologici. Adesso bisogna recuperare fiducia, piano piano. Già sabato abbiamo fatto un passo in avanti, ma devo dire che la squadra è presente, senza ombra di dubbio”.

Stefano-Piccardo-foto-di-Maria-Angela-Cinardo-Mfsport.net




“No all’abolizione del credito d’imposta per il Mezzogiorno”, Cna chiama in causa i deputati

“Le imprese siracusane e siciliane non possono fare a meno di incentivi mirati e di uno sblocco dei crediti dei bonus edilizi”.

Rosanna Magnano e Gianpaolo Miceli, presidente e segretario provinciale di Cna non hanno dubbi in proposito .La Confederazione ha inviato una nota dettagliata ai deputati nazionali espressione del territorio, con l’obiettivo di dare massima attenzione ad alcuni dei temi più importanti per le nostre imprese” .

Il documento prende spunto anche dai principali temi oggetto della prossima assemblea provinciale di CNA, prevista per  domenica 11 dicembre alle 10.30 all’Urban Center di Siracusa.

“Abbiamo messo al centro del dibattito alcuni argomenti ritenuti centrali nel corso dell’ultima direzione territoriale della nostra associazione – spiegano Miceli e Magnano – e cioè, nel dettaglio, la necessaria proroga del credito d’imposta per il mezzogiorno così come quello per le ZES, strumenti fondamentali e rodati senza i quali si ridurrebbe fortemente il peso degli investimenti nel mezzogiorno.”

“A questo si aggiunge il tema dell’energia – concludono i due esponenti di CNA Siracusa – con delle soluzioni cruciali per l’autoproduzione da parte delle PMI e i bonus edilizi per i quali è ormai inderogabile uno sblocco della cessione con una importante azione dello Stato”.




Chiuso il Parco Ozanam, albero divelto: “Nessun cartello, famiglie in attesa vana”

Brutta sorpresa oggi davanti al Parco  Ozanam della Pizzuta. Numerose le segnalazioni di genitori che, approfittando del tempo libero del sabato, avevano deciso consentire ai loro bambini di giocare all’aria aperta, vista la tregua che le condizioni meteo stavano concedendo. Una volta arrivati davanti al cancello, si sono però accorti che il parco era chiuso. Nessun cartello affisso, nessuna comunicazione del Comune, dunque, per avvertire della chiusura. + In molti hanno, dunque, atteso invano, convinti che si trattasse di un ritardo. Il problema riguarda,invece, un albero, parzialmente sradicato a causa del maltempo delle scorse giornate. L’albero è visibile anche dalla strada, ripiegato su se stesso e quasi poggiato sulla ringhiera che fa da perimetro. Il Comune ha ritenuto opportuno, per ragioni di sicurezza, inibire l’accesso, in attesa di un sopralluogo che dovrebbe essere effettuato lunedì mattina. Per la riapertura occorrerà attendere ancora qualche giorno. Nemmeno domani, dunque, il parco sarà a disposizione dei suoi frequentatori domenicali. “Non appena possibile” sarà affisso un cartello in cui, quantomeno, si avvertirà l’utenza del problema.




Isab Lukoil “salva” per un anno: la reazione dei sindacati

“Una buona notizia a cui deve seguire però l’individuazione della soluzione definitiva”. Il segretario nazionale della Uiltec, Andrea Bottaro esprime un ottimismo cauto dopo l’ok alla nazionalizzazione per un anno della raffineria Isab Lukoil. “Subito dopo l’incontro al ministero- spiega Bottaro- avevamo individuato anche noi questa strada come unica soluzione possibile. Questo ci consente di mettere al sicuro i lavoratori per un anno, confortati anche dal buon momento che la raffineria vive dal punto di vista del mercato. Occorre, tuttavia, comprendere quali saranno le azioni da attivare per il futuro. Non dimentichiamo- aggiunge Bottaro- che sull’area industriale incombe anche un altro problema da non sottovalutare, che è quello legato al destino del depuratore consortile Ias di Priolo”. La Uiltec vede, invece, con minore serenità la prospettiva di cedere la raffineria ad un fondo d’investimenti straniero.
“Secondo noi- conclude Bottaro- sarebbe molto meglio che subentrassero  dei player industriali, che militano nel settore energetico. La raffineria, conclusa questa fase, va riconvertita”.
“Siamo soddisfatti per il salvataggio di Lukoil, deliberato ieri con decreto dal Consiglio dei Ministri. È un importante risultato non solo per lo stabilimento di Priolo ma per tutto il territorio, la cui economia è strettamente connessa alla produttività dell’impianto petrolchimico”. A dirlo sono Stefano Trimboli e Alessandro Tripoli, rispettivamente segretario generale Femca Cisl Sicilia e segretario generale Femca Cisl Ragusa Siracusa. Il provvedimento varato ieri scongiura la chiusura della raffineria Isab di Priolo, controllata indirettamente dal colosso russo Lukoil. “Sono state accolte le nostre proposte avanzata da tempo e ribadite nella manifestazione Cgil e Cisl dello scorso 18 novembre a Siracusa e nella contemporanea riunione al ministero delle Imprese e del Made in Italy” affermano Trimboli e Tripoli che sollecitano l’avvio di un confronto sul settore in Sicilia. “Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani da un lato e l’esecutivo nazionale – dichiarano Trimboli e Tripoli – aprano un percorso di dialogo e collaborazione con le parti sociali per il futuro dell’industria in Sicilia”.
Dichiarazione di Luisella Lionti, segretaria generale della Uil Sicilia: “Il decreto del Governo per Lukoil mette in sicurezza i posti di lavoro, ma il Petrolchimico merita di più. Adesso, servono investimenti perché finalmente una realtà importantissima non solo per Siracusa e per la Sicilia ma per tutto il Paese abbia il giusto rilievo di risorsa strategica”.