Anche l’Opera Don Orione risponde all’appello di Papa Francesco affinché le parrocchie e gli enti religiosi si mobilitino per l’accoglienza dei profughi in arrivo. “Le nostre porte sono già aperte- spiega,come riporta l’agenzia Ansa, don Flavio Peloso, superiore generale- in una lettera inviata ai confratelli di tutta Europa. Citata anche la sede di Floridia, pronta ad accogliere per accoglienze brevi e di poche persone, i richiedenti asilo, così come le strutture di Reggio Calabria, Tortona e Genova.

Sono tornati al lavoro questa mattina le squadre di “Siracusa Risorse” impegnate nella manutenzione delle strade provinciali. Come stabilito al termine di un incontro che si è svolto venerdì scorso nella sede dell’ex Provincia, oggi Libero Consorzio, gli operai della società “in house” ha avviato lavori di diserbo e decespugliamento lungo le principali arterie del territorio e a ridosso delle rotatorie, a partire dal nuovo svincolo per Canicattini. Una scelta assunta dal commissario, Antonino Lutri e dai vertici di “Siracusa Risorse” (il presidente, Carmelo Fileti e l’amministratore, Pippo Gibilisco) per evitare disagi agli automobilisti. Nei prossimi giorni le squadre si sposteranno sull’ex strada statale 114.

Girava in bici per le strade di Avola, nonostante fosse sottoposto ai domiciliari. I carabinieri hanno arrestato per evasione Samyr Lamloumi, avolese di 18 anni, arrestato agli inizi di agosto perchè ritenuto l’autore di una rapina perpetrata ai danni di un negozio di ferramente. Quando i militari hanno raggiunto l’abitazione del giovane per verificare il rispetto della misura cui è sottoposto, lo hanno notato in sella ad una bicicletta per le vie del comune della zona sud. Alla vista dei carabinieri, il 18enne è fuggito. Poco dopo ha però deciso di telefonare alla stazione per comunicare, con voce affannata,di essere diretto verso il vicino ospedale perchè in preda ad un forte malore. Una volta raggiunto il parcheggio del “Di Maria”, i militari hanno notato l’arrivo di Lamloumi. Ancora una volta, però, il giovane avrebbe deciso di darsi alla fuga, questa volta introducendosi all’interno della struttura sanitaria. Tentativo risultato vano. I carabinieri lo hanno bloccato. Il 18enne ha presto ammesso di avere simulato il malore per giustificare l’allontanamento da casa, dove è tornato, nuovamente ai domiciliari, in attesa del rito direttissimo presso il tribunale di Siracusa

Detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Con questa accusa i carabinieri della Compagnia di Noto hanno arrestato, a Rosolini, Giuseppe Cammisuli, 43 anni. I militari, impegnati in un servizio mirato alla prevenzione e repressione dello spaccio di droga, hanno bloccato l’uomo alla guida del proprio veicolo, per sottoporlo ad un ordinario controllo. L’attività è stata condotta anche con l’impiego di militari in abiti civili. L’atteggiamento del 43enne è subito apparso eccessivamente nervoso. Chiaro fin da subito che avesse qualcosa da nascondere. In tasca nascondeva 41 grammi di cocaina, in un involucro di cellophane trasperente inserito in un sacchetto per alimenti. In auto, inoltre, i carabinieri hanno rinvenuto un bilancino di precisione con residui di stupefacente. Cammisuli è stato condotto nella casa circondariale di Cavadonna.

Quasi conclusi i lavori di riqualificazione del parco di Bosco Minniti, che prevedono anche la copertura del pallone tensostatico che ospita un campo multidisciplinare. A fornire rassicurazioni in merito ai tempi di completamento dei lavori è il sindaco, Giancarlo Garozzo, che approfitta dell’occasione per smentire l’ipotesi secondo cui il parco potrebbe essere utilizzato per l’accoglienza dei migranti. Si tratterebbe, in realtà, di una proposta a cui stanno lavorando alcune forze politiche di opposizione, ma che palazzo Vermexio ritiene non accoglibile. “Le opere – afferma il sindaco – sono ormai in fase avanzata e a breve finiranno. Stiamo anche lanciando un avviso pubblico destinato alle società sportive che ambiscono alla gestione del parco, non solo del tensostatico”. Il sindaco ribadisce che non esiste alcuna possibilità di usare l’area per il ricovero dei migranti. Notizia intorno alla quale stanno ruotando anche delle polemiche. Il rischio, nel caso in cui non si sottolineasse questo aspetto, secondo Garozzo, sarebbe quello di far salire, senza ragione, la tensione “in una città che ha sempre vissuto serenamente e con compostezza la presenza dei migranti, cosa-conclude Garozzo- di cui tutti dobbiamo essere fieri”.

Un fucile da caccia calibro 12 con canna mozzata, calciolo modificato e matricola abrasa con 14 cartucce. Lo deteneva illegalmente un uomo di 38 anni,Francesco Pisano, arrestato dai carabinieri di Palazzolo durante una attività condotta questa mattina in tutta la provincia con l’impiego anche dei cinofili di Nicolosi. L’arma e le munizioni erano occultati sotto il passaruota di un furgone in uso al 37enne, avvolta in un sacco nero per la raccolta dei rifiuti. Sono stati proprio i cani delle unità cinofile a fiutare qualcosa di anomalo. Pisano è stato sottoposto ai domiciliari in attesa del rito direttissimo presso il Tribunale di Siracusa.

Due auto, rubate in un autosalone di Carlentini, la “Emma Motor” ma ritrovate dai carabinieri poco dopo. E’ andata male ai malviventi che nella notte tra ieri e oggi hanno sottratto dall’esercizio commerciale dela provinciale 95 (Carlentini-Villasmundo) una Opel Meriva e una Alfa Romeo 147. La fuga a bordo dei due veicoli rubati non è passata inosservata. I carabinieri del nucleo operativo di Augusta e della stazione di Carlentini, in servizio di controllo del territorio, hanno iniziato a seguire i ladri che, sentendosi in difficoltà, hanno deciso di fuggire, a piedi, attraverso le campagne di contrada Contadello, abbandonando le auto. I militari hanno rinvenuto i veicoli con i motori ancora caldi e li hanno restituiti al commerciante. Indagini in corso.

Due barche, rubate a Messina, rinvenute dai carabinieri a Carlentini. Le due imbarcazione, del valore di quarantamila euro, sono state scoperte dai militari durante un servizio di controllo del territorio che ha riguardato anche le zone di San Leonardo e Agnone. Le barche erano all’interno di una villetta , in contrada San Pietro, di proprietà di un impiegato, pregiudicato, 41enne di Motta Sant’Anastasia, in provincia di Catania. Il furto risale al 28 agosto scorso ed è stato perpetrato a Santa Teresa Riva. L’uomo non ha saputo fornire valide spiegazioni sulla ragione per cui le due barche si trovassero in casa sua. E’ stato denunciato per ricettazione, mentre i due messinesi vittime del furto hanno potuto riappropriarsi dei natanti.

Il servizio di igiene urbana, l’impiego dei fondi provenienti dallo sbigliettamento dei siti archeologici, le emergenze infrastrutturali,a partire dalla vicenda viadotto di Targia. Sono i temi che i vertici provinciali del Pd hanno affrontato ieri con gli assessori del Partito democratico in seno alla giunta comunale. Il segretario, Alessio Lo Giudice, il suo vice, Michelangelo Giansiracusa e il coordinatore dell’esecutivo, Jose Sudano hanno avviato un confronto su quelle che Lo Giudice definisce “alcune tra le questioni più importanti e strategiche per lo sviluppo della città e per la qualità della vita”. Sarà discussa anche all’interno del Pd anche la questione che riguarda il progetto di realizzazione di un resort ad Ognina, per cui è prevista una conferenza dei servizi fissata per il prossimo martedì. “Ci confronteremo, poi- aggiunge il segretario provinciale del partito – sulla proposta di project financing relativo alla Cittadella dello Sport e sulla strategia generale di gestione del patrimonio culturale della città”. Nelle prossime settimane saranno, dunque, convocati gli organismi della forza politica. “Continuiamo – conclude Lo Giudice- il lavoro di ripristino dei canali di comunicazione interni al partito e tra il Pd e il Comune. Un metodo che adotteremo in tutte le realtà amministrative della provincia”.

Trafugava carrube all’interno di un fondo agricolo. I carabinieri hanno sorpreso e arrestato per furto aggravato il siracusano Angelo Riani, 48 anni, già noto alle forze dell’ordine. L’uomo, all’arrivo dei militari della stazione di Cassibile, aveva già caricato le carrube sulla sua vettura, riponendole in sacchi di plastica. La refurtiva, 150 chili in tutto, è stata restituita al proprietario dell’appezzamento. Rinvenuti anche un coltello a serramanico e una tronchesina. L’uomo è accusato anche di porto illegale di arma da taglio. E’ stato posto ai domiciliari.