Rifiuti, Civico 4: “Differenziata indietro, servizio scadente e discariche ovunque”

“Raccolta differenziata indietro di oltre quindici punti percentuali a Siracusa”.

Il movimento “Civico 4” punta l’indice contro l’amministrazione comunale, accusandola, inoltre, di “non aver informato la città dei dati sulla raccolta
differenziata e di non svolgere il servizio di igiene urbana nel migliore
dei modi”. Parole del leader Michele Mangiafico, secondo cui mancherebbe trasparenza sui dati mentre si trovano” discariche abusive e rifiuti ad ogni angolo della città”. Argomenti che saranno al centro di un incontro organizzato dal movimento per sabato 5 Novembre, alle 10:00, al Grand Hotel Alfeo sul tema provocatorio “Munnizza e arte povera”.

“Sarà un momento di incontro e confronto- spiega Mangiafico- in vista delle prossime elezioni comunali, per costruire un programma ampio e condiviso con la cittadinanza”.

Mangiafico  fa parlare alcuni numeri. “Secondo il report ufficiale pubblicato dall’Amministrazione comunale di Siracusa sul sito istituzionale, infatti- spiega- la percentuale di raccolta differenziata nel 2022 è ferma al 49,58% mentre la determina  171 del 30 luglio 2019 parlava di un anno come del tempo entro cui il capoluogo avrebbe dovuto raggiungere il 65 per cento. L’ennesimo fallimento politico”. lo definisce il leader del movimento “Civico 4”.

Poi ancora dati: “Il  Comune ha speso mensilmente una media di 1.309.770,72
euro, a fronte di sanzioni medie mensili da parte del direttore per l’esecuzione del contratto, relative a mancati servizi e sanzioni, di 14.292,20 euro medie al mese. Una cifra esorbitante a fronte di un servizio scadente e di centinaia di discariche a cielo aperto e alcune macro-discariche come quelle di Ciane-Laganelli o Tonnara”.

Foto: repertorio




Emergenza vandalismo in città? Due casi in 24 ore: “Non arrendiamoci all’inciviltà”

Due episodi in meno di 24 ore: la Casetta dell’Acqua distrutta in via Barresi, con il furto del denaro contenuto in cassa, il parchetto di via Padova vandalizzato in più punti, a casaccio, per “divertimento”.

Il vandalismo in città rappresenta un serio problema, sempre di più. Lungo l’elenco degli atti compiuti ai danni del bene pubblico del capoluogo, insieme a comportamenti che, se non danneggiano il patrimonio, causano certamente disturbo della quiete pubblica. Numerose, in questo caso, le segnalazioni nella zona della Pizzuta, con gli scooter che sfrecciano, gli schiamazzi fino a tarda notte. A questo si aggiungono i furti di rame, a causa dei quali intere zone rimangono al buio.

E i fondi pubblici, già  irrisori, vengono utilizzati in questo modo, per correre a riparare danni causati per la fin troppo diffusa mancanza di educazione civica.

Il sindaco, Francesco Italia parla di un fenomeno che si registra in tutte le zone della città ed in tutte le città.

Il caso della casetta dell’acqua di via Barresi è sintomatico. Gli autori, come spiega la Siam, la società  che gestisce il servizio idrico, hanno divelto l’erogatore, rubando l’incasso, pochi spicci, distrutto la bacheca, compromettendo parte dell’impianto idrico. In corso le verifiche sull’entità dei danni, per capire se e quando sarà possibile ripristinare l’impianto.
La casetta di via Barresi eroga in buona parte acqua gratuitamente. Un servizio importante, che consente un risparmio utile in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo. E adesso,  per il gesto di qualcuno, il servizio, almeno per tempo necessario, sarà sospeso.

“Magari  qualcuno gode a distruggere ciò che è di tutti- il  commento del sindaco- Noi continueremo a fare del nostro meglio a fianco delle forze dell’ordine, delle scuole e delle istituzioni . Ci troviamo davanti ad un problema legato soprattutto ad una generazione, ragazze e ragazzi fuori controllo, privi di senso di rispetto per le regole e per gli altri.  Non possiamo di certo generalizzare, parliamo evidentemente di chi si rende protagonista di episodi di vandalismo. I parchetti vengono presi di mira costantemente. In via Padova abbiamo trovato danni ovunque: alla fontanella, alle panchine, al cestino per i rifiuti. Si sono divertiti a distruggerlo. Per riparare tutti questi danni- qui Italia si rivolge agli autori di questi gesti- useremo i soldi dei vostri genitori, dei cittadini, dovremo usare fondi pubblici che potremmo utilizzare diversamente e in ogni caso le risorse non sono infinite”.
Infine un appello ai “cittadini perbene, che devono denunciare, continuare ad avere la massima fiducia nelle istituzioni che, pur alle prese con tanti problemi, continuano ad essere un presidio importante di legalità e garanzia di coesione sociale. Non possiamo- conclude Francesco Italia- arrenderci all’inciviltà ed al vandalismo”.



Servizio idrico: “Corsa contro il tempo, la politica trovi una soluzione”

“Indispensabile una seria presa di coscienza se si vuole scongiurare  il rischio  di ritrovarsi tra un anno e mezzo a parlare nuovamente di singolo affidamento del servizio idrico, ricominciando da zero, tra ricorsi, clausole sociali, mancate opere e un sistema idrico oramai al collasso”.

A prospettare un quadro poco rassicurante è il leader di Lealtà&Condivisione ed ex assessore Carlo Gradenigo, che sollecita “l’intera classe politica locale, provinciale, regionale e nazionale ad intervenire per trovare una via comune nell’interesse dei cittadini, evitando da una parte sterili accuse e dall’altra inverosimili giustificazioni con le quali non è possibile dissetarsi né tantomeno lavarsene le mani”.

Gradenigo ricorda che le nuove casette dell’acqua “nascono nel 2021 con l’idea di inserire un servizio in più nel nuovo bando per la gestione del Servizio Idrico Integrato di Siracusa, dotando anche i quartieri più lontani e periferici della possibilità di avere un distributore di acqua potabile vicino casa. Per abbattere i costi, in un momento in cui alcuni distributori già concessionari avevano aumentato il prezzo da 0.07 a 0.70€/litro, si decise di aggiungere ed assegnare un punteggio extra nel bando alla società che avrebbe offerto il maggior ribasso rispetto al prezzo base imposto di 0.07 euro al litro”.

Gradenigo ricostruisce i passaggi successivi. “Per avere la certezza di ottenere quel punteggio- ricorda l’ex assessore-  la Siam offrì nella propria proposta tecnica un ribasso del 100%, decidendo di installare le casette e fornire acqua potabile gratis per il periodo limitato alla durata del proprio affidamento pari a 2+1 anni, esempio di un piccolo risultato ottenuto grazie al rispetto di un contratto ricco di interventi, alcuni dei quali si proiettano ben oltre la stessa durata dell’affidamento”.

Gradenigo, tuttavia, mette in evidenza come tutto questo sia soltanto “Un passaggio temporaneo per transitare il sistema verso il Gestore Unico e l’attuazione del Piano d’Ambito nel cui Piano Economico Finanziario sono previsti investimenti ed opere per oltre 70 milioni di euro, ammortizzabili in 30 anni grazie alla tariffa. Se è vero che Siracusa perde 30 milioni di euro di investimenti del PNRR, più del doppio aspettano di essere messi in campo per il rifacimento dell’intera rete idrica e fognaria”.




Sbarco con il veliero: fermati due scafisti ucraini

Favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Con quest’accusa ieri, agenti della Squadra Mobile e militari della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Siracusa hanno fermato due cittadini ucraini, di 39 e 57 anni.
I due erano tra i 58 migranti di nazionalità afgana e iraniana giunti nelle nostre coste a bordo di un veliero, battente bandiera tedesca.
L’imbarcazione, partita da una località costiera della Turchia, è stata intercettata, nel pomeriggio del 27 Ottobre scorso, da un pattugliatore della Guardia di Finanza di Pozzallo, a circa 5,5 miglia dalla da Vendicari, Noto (SR).
Le dichiarazioni dei migranti, circa la dinamica della traversata e la conduzione dell’imbarcazione, opportunamente riscontrate, hanno consentito di procedere al fermo di indiziato di delitto a carico dei due cittadini stranieri. Al termine delle incombenze di legge, gli arrestati sono stati condotti in carcere.




“Il Giardino di Villa Reimann pronto a rinascere”: intesa tra Comune e Federfiori

Un accordo per la riqualificazione del Giardino Botanico di Villa Reimann, partendo dall’antico roseto.
Il Comune di Siracusa e Federfiori hanno raggiunto un’intesa che prevede proprio questo, a titolo gratuito, per tre anni.
I fioristi siracusani si occuperanno, dunque, in primo luogo della catalogazione degli esemplari esistenti nel prezioso giardino di Christiane Reimann, per poi intervenire materialmente sulle piante e sulla loro salute.
Occhi puntati, dunque, anche sull’agrumeto, colpito da “Tristeza”. Il sindacato interverrà  secondo modalità che saranno concordate con l’amministrazione comunale e che potrebbero prevedere anche il coinvolgimento di agronomi o periti agrari.
La proposta ha ottenuto il “via libera” della giunta nei giorni scorsi.
Giuseppe Palazzolo, segretario provinciale di Federfiori Confcommercio Siracusa, si mostra entusiasta.
“Ci impegniamo a recuperare l’antico roseto- spiega Palazzolo- ma anche ad occuparci di altro. In primavera, ad esempio, immaginiamo di poter organizzare delle giornate aperte al pubblico  all’interno di quell’incantevole giardino, che deve tornare nel suo massimo splendore”.
Al termine del periodo della convenzione, sarà pubblicato un libro dedicato proprio al giardino di Villa Reimann, “un parco botanico- prosegue Palazzolo- di inestimabile valore”.
L’operazione è a costo zero.

Villa Reimann fu donata al Comune perché fosse-ricorda la delibera di giunta- destinata (come da disposizioni testamentarie) ad attività formative ed educative di rango universitario o in ogni caso di alto livello intellettuale e sede di manifestazioni di pari dignità, così da contribuire al progresso civile ed intellettuale della città di Siracusa. I fioristi di Confcommercio realizzerebbero anche visite guidate per le scolaresche. Per le necessità logistiche e di programmazione degli eventi, l’amministrazione comunale concede a Federfiori  l’uso della dépendance un giorno al mese”.

 




“Da due mesi senza stipendio”, bloccato l’ingresso della Revisud

Bloccato da stamani l’ingresso della Revisud, ditta metalmeccanica brindisina che opera nella zona industriale di Priolo. Venti lavoratori (fra diretti e indiretti) lamentano l’assenza di risposte da parte della ditta dopo due mesi senza percepire stipendi.
“È una situazione insostenibile – dicono i rappresentanti dei lavoratori, Claudio Moschetto per la Uilm Uil, Benedetto Ricciotti per la Fim Cisl e Riccardo Moschitta per la Fiom Cgil – Non è possibile andare avanti senza stipendio da due mesi. Dobbiamo mantenere le nostre famiglie e si tratta di una situazione che si ripete. Per questo adesso tramite le nostre organizzazioni sindacali di riferimento, stiamo cercando di far valere i nostri diritti. Ci occupiamo di manutenzione meccanica negli impianti – proseguono i dipendenti- e spesso lavoriamo anche in condizioni di poca sicurezza, più volte aspetto fatto presente a chi di dovere”.
I segretari di Fim Fiom Uilm ritengono “inaccettabile che i  lavoratori, che responsabilmente hanno continuato a lavorare in condizioni di disagio per mesi, non riescano a trovare una soluzione per migliorare le condizioni di lavoro e recuperare le mensilità non corrisposte: d’altra parte le organizzazioni sindacali hanno più volte richiesto un incontro con la direzione della Revisud senza avere risposta. A questo punto non resta che dichiarare lo stato di agitazione riservandosi di mettere in campo ulteriori iniziative a tutela dei lavoratori”.




Bagni Pubblici: “Chiusi da novembre, non ci sono fondi”

Bagni pubblici chiusi, almeno fino al 31 dicembre.

L’appalto di gestione del servizio, a Siracusa, scadrà il prossimo 31 ottobre e non sembra prevista alcuna nuova gara e nemmeno una proroga per quest’anno. Tutto potrebbe essere rinviato agli inizio del 2023. Questa, almeno, sarebbe la previsione della cooperativa sociale che gestisce attualmente i bagni pubblici del capoluogo, impiegando sei operatori (soggetti fragili)

Il servizio costa al Comune circa 60 mila euro l’anno, 4900 euro mensili corrisposti alla cooperativa.

“Abbiamo chiesto per mesi all’amministrazione comunale di darci notizie in merito al futuro immediato del servizio di cui ci occupiamo- commenta Natale Caruso della coop. “Tempi Nuovi”- Non abbiamo ottenuto riscontro fino a quando, qualche giorno fa, ci è stato comunicato che il 31 ottobre dovremo riconsegnare le chiavi  e che per il momento non sarà pubblicato alcun bando per il rinnovo e nemmeno concessa una proroga per carenza di fondi. L’argomento è spostato, forse al prossimo gennaio. Per il momento, dunque- ipotizza Caruso- i lavoratori saranno messi in cassa integrazione o licenziati, in attesa e nella speranza di poter presto ripartire”.

Dagli uffici comunali trapela una debole possibilità di evitare che i bagni pubblici rimangano chiusi fino al 31 dicembre, che significherebbe anche durante il periodo  delle festività natalizie. Secondo indiscrezioni, tuttavia, l’eventualità di garantirne l’apertura sarebbe poco probabile.




In Italia armato, un anno e sei mesi in carcere per un 31enne egiziano

Dovrà espiare un anno e sei mesi di reclusione per porto abusivo di armi.

Gli agenti della Squadra Mobile hanno eseguito l’ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Milano a carico di un egiziano di 31 anni.

Il reato contestato è stato commesso in Italia prima dell’espulsione dal territorio nazionale.
L’uomo ha poi fatto rientro illegalmente insieme ad un gruppo di connazionali sbarcati ieri presso il porto commerciale di Augusta, soccorsi in mare da una imbarcazione della Capitaneria di Porto.
Dopo le incombenze di rito, è stato accompagnato nel carcere di Cavadonna.




Ruba la borsa dall’auto di una donna: identificato, scatta l’arresto

Ieri, al termine di un’attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa ed espletata dagli agenti del Commissariato di Noto, guidati dal dirigente Paolo Arena, è stato arrestato, in esecuzione dell’ordinanza di misura cautelare degli arresti domiciliari, un giovane di 24 anni per il reato di furto aggravato.

Lo scorso  maggio un’anziana donna, mentre si trovava a bordo della propria autovettura, si accorse di essere seguita da due giovani in sella ad uno scooter.

Dopo aver parcheggiato il veicolo, la donna è stata raggiunta da uno dei due individui il quale, aperta la portiera lato passeggero, si impossessò della sua borsa posta sul sedile in maniera così repentina da non consentirle alcuna reazione.

I due ladri si erano poi allontanati velocemente a bordo dello scooter su cui viaggiavano. 

Inoltre, nelle pertinenze dell’abitazione, è stato trovato uno scooter appena verniciato di nero ma con aloni di colore bianco non del tutto ricoperti dalla vernice. L’acquisizione, infine, di immagini tratte da un impianto di video sorveglianza, installato nel luogo ove erano avvenuti i fatti, non lasciava alcun dubbio sull’identità del giovane il quale, avvalendosi della complicità di un minore, aveva messo a segno il furto. Il giovane, raggiunto in carcere, dove si trova ristretto per altra causa, ha ricevuto lì la notifica dell’ordinanza.




Rissa con spari in via Cappuccini: sei denunciati, si indaga ancora

Identificati i presunti partecipanti alla rissa dello scorso 24 ottobre in via Cappuccini, a Lentini.

Si tratta di sei persone, tutte lentinesi, denunciate dagli agenti del locale commissariato.

Nel corso di quella rissa era stata segnalata anche l’esplosione di colpi d’arma da fuoco.

Giunti sul posto, gli agenti avevano constatato che, poco prima, vi era stata una rissa tra contrapposte fazioni per motivi ancora in fase di accertamento, nel corso della quale sarebbe stata utilizzata,  a scopo intimidatorio, una pistola a salve con tappo rosso. L’arma è stata successivamente rinvenuta e sequestrata.
Tutti i soggetti convolti nella rissa si sono mostrati poco collaborativi con gli inquirenti e non hanno fornito particolari importanti sul movente dell’acceso e violento litigio.