Agricoltura e Zootecnia, focus sull’emergenza con un Consiglio comunale aperto

La profonda crisi in cui l’Agricoltura e la Zootecnia sono sprofondate a Siracusa come nel resto della Sicilia al centro di una seduta aperta del consiglio comunale, convocata dal presidente Alessandro Di Mauro per oggi, venerdì 17 Maggio alle 17:00.
A richiedere un momento di confronto con la città, la deputazione regionale e nazionale, le associazioni di categoria, i portatori di interesse, i singoli imprenditori, è stato il gruppo consiliare del Pd, composto da Massimo Milazzo, Sara Zappulla e Angelo Greco.
“Una grossa fetta dell’economia siracusana-hanno fatto notare gli esponenti del Partito Democratico. ruota attorno al settore dell’agricoltura e della zootecnia, settore oggi in gravissima difficoltà sia per la crisi economica che attanaglia l’Italia sia per l’assalto dei prodotti provenienti dai paesi esteri con manodopera più a buon mercato e talvolta senza le regole vigenti in Italia sull’uso dei fitofarmaci”.
I problemi posti dagli agricoltori e dagli allevatori sono di estrema gravità e dopo la protesta dei trattori, nei giorni scorsi gli operatori del settore sono tornati a riunirsi a Sortino, paventando l’ipotesi di nuove, eclatanti, manifestazioni di protesta, vista l’inadeguatezza, a loro dire, delle risposte ottenute dalla politica e dalle istituzioni, a prescindere da quanto, intorno al Decreto Siccità, accade a Roma.
Secondo i consiglieri del Pd la riflessione deve subito riguardare una serie di punti, a partire dalla “garanzia di vendita dei prodotti con prezzi sopra i costi di produzione; il riconoscimento che agricoltori ed allevatori sono i primi difensori dell’ecosistema e della biodiversità; la lotta alle frodi sull’origine dei prodotti e l’italian sounding;il divieto di impianti fotovoltaici a terra con la dipendente sottrazione di suolo per le colture o per il pascolo; il contenimento dei cinghiali e delle specie di fauna selvatica che danneggiano i campi; l’agevolazione delle aziende agricole e zootecniche nella gestione del rincaro
dei mutui dovuti agli aumenti del tasso di interesse; la corretta informazione dei consumatori circa il cibo artificiale prodotto i laboratorio”. Altri temi su cui gli esponenti del Pd chiedono una riflessione sono la promozione della digitalizzazione nelle aziende agricole e zootecniche e la lotta allo spopolamento delle campagne e dei borghi rurali.
La seduta di venerdì servirà per entrare in alcune delle grandi questioni mondiali legate all’Agricoltura, visto che proprio Siracusa, com’è noto, sarà a Settembre sede del G7 dell’Agricoltura.




Una foca Monaca al Plemmirio, entusiasmo al consorzio Amp: “Campionamenti per rilevarne il Dna”

Pochi secondi, qualche immagine “rubata”, ma che sembra particolarmente significativa e che lascia spazio all’ottimismo. La foca avvistata nelle acque dell’Area Marina Protetta del Plemmirio, nella zona del varco 29, in via degli Zaffiri, poco distante dalla statua della Sirena è una Monachus Monachus, la Foca Monaca Mediterranea e vederla nel mare di Siracusa significa che la qualità di quelle acque è tale da risultare invitante per una specie particolarmente esigente dal punto di vista dell’habitat da scegliere per sé e per gli eventuali piccoli. Al consorzio di gestione del Plemmirio, presieduto da Patrizia Maiorca l’entusiasmo è alle stelle. Non è la prima volta, è successo anche due anni fa, ma in quest’occasione gli esperti dell’Amp hanno a disposizione un kit messo a disposizione da un prestigioso ateneo italiano, che potrebbe risultare prezioso ai fini dello studio della foca Monaca “intercettata” da un diportista e subito filmata e segnalata.
“Quello che abbiamo visto è molto importante- spiega Patrizia Marioca- anche se non ancora significativo di una residenza stabile della Foca Monaca nelle acque del Plemmirio. L’esemplare potrebbe essere venuto a sondare, ad esempio, l’ambiente, per verificare che ci sia la tranquillità adatta, visto che nella zona di Capo Murro di Porto, ci sono tante grotte che potrebbero essere ideali anche per un’eventuale nidificazione, soprattutto laddove, in fondo alla grotta, ci sono posti asciutti in cui possa sostare”. Uno scenario di cui, almeno in teoria, l’Area Marina Protetta del Plemmirio dispone. Le valutazioni, tuttavia, in questo caso, non sono di certo affidate alla specie umana.
“Noi speriamo davvero che l’animale visto nel nostro mare lo abbia scelto come residenza stabile- continua la presidente Maiorca- Se le condizioni del mare lo consentiranno (oggi non sono delle migliori) andremo subito, con i kit che ci sono stati consegnati e che rilevano il Dna della foca, a condurre le analisi del caso. E’ necessario che non passi troppo tempo dall’avvistamento in questi casi, altrimenti il dna si “diluisce” e diventa difficile e poi impossibile rilevarlo”. A prescindere da tutto “Quella che stiamo commentando- conclude Patrizia Maiorca- è in ogni caso una cosa bellissima. Oggi il cielo è grigio ma io sono piena di sole dentro, siamo veramente felici di quanto si è verificato. Premia il nostro impegno e ci spinge a proseguire con sempre maggiore determinazione e passione”. Il responsabile del Servizio Scientifico e Attività in Mare, Gianfranco Mazza non ha alcun dubbio sul fatto che l’avvistamento riguardi una Foca Monaca e ne gioisce per tutto quello che questa presenza, fugace o stabile, significa.




Caos all’Arenella, le auto bloccano i bus: da oggi isola di traffico nel piazzale del lido

Caos, auto parcheggiate ovunque, tanto da bloccare il passaggio del bus della Sais all’Arenella. Domenica scorsa è quello che si è verificato, complice la bella giornata e dunque l’alto numero di cittadini e turisti che hanno deciso di trascorrerla al mare. Un problema serio per i conducenti degli autobus di linea, che si sono rivolti al Comune chiedendo un immediato provvedimento risolutivo. Un verbale racconta “nero su bianco” quanto accaduto, soprattutto all’altezza del piazzare del Lido, che nel frattempo ha riaperto i battenti per la nuova stagione balneare. Una determina del settore Mobilità e Trasporti stabilisce a questo punto, e già a partire da oggi, regole nuove alla viabilità in quell’area. “La Sais-spiega il documento del Comune- ha riscontrato enormi difficoltà ad effettuare la necessaria manovra di inversione di marcia”. Visto che “con l’approssimarsi della stagione estiva il fenomeno verosimilmente si accentuerà, è stato approntato un progetto per la realizzazione di un’isola di traffico, destinata ad incanalare le correnti veicolari e a permettere una più fluida e sicura viabilità in termini di tempi di percorrenza e di moderazione del traffico”. Prima che venga realizzata, tuttavia, per non rischiare situazioni peggiori di quella attuale, Palazzo Vermexio ha pensato ad una sperimentazione, che servirà per comprendere eventuali criticità e relative possibili soluzioni prima di arrivare ad una scelta definitiva. Da oggi, quindi, gli operai saranno al lavoro per apporre “opere provvisionali”. Significa una rete in plastica ad alta visibilità, sorretta da paletti in ferro piantati nel manto stradale, in traversa Renella, nel piazzale del lido. Cambierà, evidentemente, anche la regolamentazione della viabilità, con la relativa segnaletica. Il primo test dovrebbe già essere quello dell’imminente fine settimana. Dopo alcune settimane di “prova”, l’amministrazione comunale dovrebbe affidare i lavori di realizzazione dell’isola di traffico , sempre che la soluzione si riveli adeguata. In realtà , l’idea di intervenire in quel punto sensibile della viabilità della contrada marina era già emersa, con una specifica richiesta e con un progetto redatto dai tecnici dell’associazione Pro Arenella.
“Quando è stato definito il passaggio del bus in quell’area -spiega Sandro Caia- uno degli obiettivi era realizzare una rotatoria, che avevamo infatti richiesto. Il Comune è andato avanti contando su una buona educazione che gli automobilisti non hanno. Abbiamo, dunque, ripresentato il nostro progetto all’assessore Enzo Pantano, che l’ha preso evidentemente in considerazione”. La proposta originaria dell’associazione Pro Arenella, datata aprile 2022, prendeva le mosse da una considerazione: “malgrado la presenza di segnaletiche orizzontali, che indicano l’area di parcheggio e la sosta del bus urbano, e segnaletica verticale relativa al divieto di sosta lungo un senso di marcia della carreggiata, ad oggi quest’area viene utilizzata dal cittadino senza nessuna regola, ostacolando il corretto traffico veicolare e occupando persino l’area di manovra dei mezzi di trasporto oltre a mettere a rischio i pedoni”. La proposta parlava della necessità di “rendere tridimensionale le attuali segnaletiche, marcando le aree dedicate all’erogazione dei servizi quali bus e taxi – con la la realizzazione di un punto verde rotatoria di benvenuto all’Arenella. Richiesta anche una pensilina di attesa del bus, che tuttavia nell’immediato non sembra destinata ad essere realizzata.




Marciapiedi e tombini malandati, così le strade diventano pericolose: un piano per le riparazioni

Marciapiedi divelti, pozzetti pericolosi, pavimentazioni stradali che mettono a rischio l’incolumità dei passanti.
E’ questo lo scenario che caratterizza la città, con situazioni critiche in diverse zone ed anche a ridosso delle rotatorie.Il tema è spesso motivo di proteste da parte di chi, soprattutto a piedi, si ritrova a dover fare degli slalom nella migliore delle ipotesi, mentre in numerosi altri casi capita che ci si faccia male e spesso questo si traduce in richieste di risarcimento danni al Comune con le conseguenze spese a carico delle casse pubbliche.
Palazzo Vermexio è perfettamente a conoscenza della necessità di correre ai ripari, tanto che una determina dei giorni scorsi ammette che “si riscontra l’urgente bisogno di intervenire per la rimessa in quota di pozzetti e il ripristino dei marciapiedi divelti in diverse zone della nostra città, al fine di garantire la sicurezza dei cittadini e prevenire situazioni di pericolo”. Non solo urgente, in realtà, ma addirittura “ormai indifferibile” la messa in sicurezza della pavimentazione e la rimessa in quota dei pozzetti, il cui dislivello diventa elemento di alto rischio, soprattutto per chi percorre le strade del capoluogo sui mezzi a due ruote. Il Settore Mobilità e Trasporti non trascura, in effetti, l’aspetto economico del problema, tanto che ricorda che “queste situazioni possono creare disagi o danni a cose o persone, procurando altresì danno erariale all’ente, se non si eseguono i lavori, dovuto ai risarcimenti danni per incidenti che occorrono sulla pubblica via”. L’elenco dei luoghi in cui si interverrà è pronto da tempo, la cifra stanziata non è altissima ma dovrebbe bastare per gli interventi prioritari: 144 mila euro. I lavori sono stati affidati alla “S.C. Società Costruzioni 2 S.R.L.S.” di Siracusa.




Ccr di Cassibile, l’assessore Cavarra: “Attivo entro l’estate”

Completato da tempo, pronto insomma ma ancora non attivo. Il Ccr di Cassibile, centro comunale di raccolta, rappresenterebbe il cosiddetto Piano B, dopo il sequestro dell’area di contrada Arenaura, all’interno della quale si trova il Ccr chiuso da ottobre del 2022 per via di un’inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica. Ad oggi resta, tuttavia, un’incompiuta anche se a questo punto di un lungo e tortuoso percorso, anche burocratico, i tempi verso l’attivazione del centro di raccolta del quartiere più a sud del capoluogo potrebbero essere imminenti. A bloccare l’avvio del Ccr di Cassibile sarebbe un unico documento, uno solo ma fondamentale: l’Aua, autorizzazione unica ambientale che va richiesta al Libero Consorzio Comunale. La giunta dovrebbe occuparsi della questione nei prossimi giorni, per poi trasmettere la “pratica” al Suap ed infine dare il via alla gestione da parte di Tekra. L’assessore all’Igiene Urbana, Salvo Cavarra appare ottimista. “Il percorso burocratico è alla fase davvero conclusiva – dichiara l’esponente della giunta Italia- E verosimilmente potremmo arrivare all’attivazione del centro comunale di raccolta di Cassibile entro un lasso di tempo non superiore ai 40 giorni. Nulla di certo rispetto a questa previsione – chiarisce- ma si tratta, ad ogni modo, di tempi che a questo punto sono certamente diventati brevi”. Intanto, per ovviare all’impossibilità di utilizzare Arenaura, lì davanti sarà stabilita una tappa del Ccr Mobile, che si sposta nei diversi quartieri della città, nel centro urbano come nelle contrade marine. Una delle aree di sosta dovrebbe essere il Talete.

Foto: repertorio, a titolo esemplificativo




Parcheggi per disabili: “Difficile orientarsi in città, serve una mappa per gli utenti”

Interventi sulla viabilità cittadina per rendere Siracusa accessibile alle persone con disabilità. Servizi e spari da creare, anche a costo zero o con interventi di lieve impatto economico sono l’obiettivo di una proposta del consigliere comunale Damiano De Simone, anche alla luce della recente approvazione del P.E.B.A, il piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche. “Attualmente- ricorda De Simone- spesso risulta difficoltoso alle persone con disabilità muoversi in alcune zone, non avendo nemmeno certezza dei luoghi in cui si trovano i parcheggi destinati ai disabili. In questo caso l’attenzione non si focalizza tanto sulla frequente occupazione degli stalli per disabili da automobilisti indisciplinati, ma su informazioni insufficienti per chi intende spostarsi nel capoluogo. La proposta consiste, dunque, nella mappatura degli stalli pubblici, con l’esatta ubicazione all’indirizzo corrispondente, da inserire nel sito istituzionale del Comune di Siracusa alla voce “Siracusa Accessibile” in formato consultabile e scaricabile e nella App “Muoviamoci”. “Uno strumento -fa notare il consigliere- che favorirebbe maggiore orientamento per gli utenti “H” che intendono spostarsi da una zona all’altra della Città in visione, anche, di una sostenibilità in termini di tempo, percorrenza e consumo carburante. A completamento della proposta – continua il Consigliere De Simone – anche la riverniciatura degli stalli “H” che molto spesso vengono occupati da auto non autorizzate in quanto non adeguatamente visibili”.

Foto: repertorio




Rapine in Emilia, Veneto e Marche: condanna a sette anni per un 33enne di Villasmundo

Una condanna di 6 anni, 7 mesi e venti giorni di reclusione, nonché una multa pari a mille 566 euro.
Questo quanto dovrà scontare un uomo di 33 anni, di Villasmundo, arrestato dai carabinieri in esecuzione di un provvedimento emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Bologna per cumulo pene. L’uomo è stato ritenuto colpevole di diverse rapine perpetrate tra l’Emilia Romagna, il Veneto e le Marche nel 2020. A suo carico anche un’evasione commessa nel 2014. Dopo le formalità di rito, il 33enne è stato condotto presso la Casa d Reclusione di Brucoli, ad Augusta.




Suolo pubblico, “Si” del consiglio comunale alla riduzione (ma non subito)

“Si” del consiglio comunale all’ordine del giorno che impegna l’amministrazione a ridurre la tassa comunale sull’occupazione del suolo pubblico.
La proposta di Fratelli d’Italia, sottoscritta anche da Forza Italia, è stata approvata dall’assise cittadina. Motivo di soddisfazione per il commissario cittadino, Paolo Romano e per Paolo Cavallaro, primo firmatario dell’ordine del giorno.
Il documento sollecita Palazzo Vermexio a “rivedere al ribasso le tariffe del canone di occupazione del suolo pubblico e di introdurre un sistema di classificazione fiscale basato sull’importanza commerciale del territorio”. Nel dettaglio le proposte parlano di: Riduzione delle Tariffe del Canone “al fine di renderle più adeguate e sostenibili per le attività commerciali locali”; Introduzione delle Zone Fiscali, con differenze di importi in base all’importanza commerciale del territorio; Consultazione con le Parti Interessate, per promuovere un dialogo aperto e costruttivo con le “organizzazioni di categoria, i rappresentanti degli esercizi commerciali e altri portatori di interessi per garantire un processo decisionale inclusivo e trasparente”.
“L’aumento esagerato delle tasse sul suolo pubblico -fanno notare i due consiglieri di minoranza- è stato un tema di preoccupazione per le associazioni di categoria e per i cittadini. Questo provvedimento consentirà alle associazioni di categoria di interloquire direttamente con l’amministrazione al fine di iniziare un percorso verso una maggiore equità fiscale in città. La decisione votata dal Consiglio rappresenta un passo significativo verso un sistema fiscale più equilibrato e sostenibile per tutti i cittadini e le attività commerciali della nostra comunità”. L’idea, dunque, è condivisa dal consiglio comunale. Non ci sono, tuttavia, riferimenti alla tempistica dell’adozione di tale orientamento. Questo lascia intuire che, come annunciato nelle scorse settimane dall’assessore ai Tributi Pierpaolo Coppa, per quest’anno tutto debba rimanere così come deciso dall’amministrazione comunale, con gli aumenti degli importi fino al 100 per cento rispetto all’anno scorso.
Tornando al consiglio comunale, Romano e Cavallaro esprimono,infine, rammarico per “la decisione della maggioranza di rinviare alla Commissione Lavori Pubblici l’acquisizione e la sistemazione di Via Corfù e via limitrofe. Questo- concludono i due esponenti di opposizione- pregiudica ulteriormente la risoluzione di un problema molto sentito”.

Foto: dal web ,a titolo esemplificativo




Bretella Santa Panagia-Scala Greca,si apre uno spiraglio: “Fondi della Protezione Civile per completarla”

Qualcosa sembra muoversi. La strada di collegamento tra viale Santa Panagia e viale Scala Greca potrebbe non essere destinata a restare un’incompiuta della città. Questo lascerebbe sperare la nomina di un Rup, responsabile unico del procedimento, con una determina approvata nei giorni scorsi. Dopo la realizzazione del primo tratto, inserito tra gli oneri di urbanizzazione della società che alcuni anni fa ha realizzato in quell’area un supermercato, il Comune avrebbe dovuto procedere con la realizzazione del tratto successivo. O meglio, un ulteriore privato avrebbe dovuto farlo nel caso in cui, come sembrava inizialmente, l’area adiacente fosse stata utilizzata per la costruzione di un grande fast food con parco giochi annesso. In quel caso il privato avrebbe avuto dieci anni di tempo per realizzare l’ulteriore pezzo di strada, che al momento si interrompe bruscamente. Il Comune, “ nell’ambito della riqualificazione degli assi viari principali e delle vie di fuga in ambito urbano- si legge nella determina- ha in programmazione una serie di interventi finalizzati al miglioramento della circolazione stradale, della mobilità collettiva ed alla realizzazione di vie con funzioni principalmente rivolte alla sicurezza pubblica, in particolare da e verso il polo industriale e il rafforzamento del collegamento est-ovest e viceversa in ambito urbano”. Programmazione, tuttavia, non significa- l’esperienza insegna- tempi celeri. Nel caso specifico, la bretella tra le due dorsali di emergenza di Viale S. Panagia e Viale Scala Greca “consentirebbe una maggiore mobilità oltre che quotidiana, anche in emergenza, per ragioni di Protezione Civile. L’intero tratto dovrebbe misurare circa 800 metri. A conti fatti, alla luce di vari adeguamenti, servirebbe una cifra vicina al milione e 800 mila euro. L’assessorato alla Protezione Civile, retto da Enzo Pantano ha avanzato specifica richiesta di finanziamento, così come ha fatto per un’altra arteria di collegamento della zona nord, da via Scipione l’Africano a via Jonica, nell’area esterna a Belvedere-Città Giardino. Le aree sono di proprietà comunale e il progetto esecutivo risale al 2019 con pareri favorevoli della Soprintendenza ai Beni Culturali e della Commissione dei Lavori pubblici. Al Dipartimento regionale di Protezione Civile, il Comune ha fatto presente che “gli attuali assi viari quali via Lentini, via Augusta e Viale Teracati, non sono sufficienti per garantire le portate di flussi veicolari intensi già nelle ore di punta della città”.




Nuovo asfalto in viale Tica, lavori fino alla rotatoria Teracati: ma Santa Panagia resta fuori

Via ai lavori di rifacimento del primo tratto di viale Tica, a ridosso della seconda rotatoria di viale Teracati.
Gli interventi riguarderanno il manto stradale del tratto che non è stato completato quando il viale Tica è stato sottoposto a manutenzione come diverse altre strade del capoluogo, con uno stanziamento di mezzo milione di euro destinato al rattoppo delle vie che maggiormente, secondo la lista di priorità stilata all’epoca dall’amministrazione comunale, necessitavano di una sistemazione che potesse garantire una maggiore sicurezza ed una più fluida viabilità. I lavori, per il tratto che dal 13 al 16 maggio sarà oggetto di intervento, non erano stati completati per via della contestuale realizzazione delle due rotatorie di viale Teracati e della successiva sperimentazione del nuovo sistema di circolazione veicolare (che tuttavia era già stato, negli anni scorsi, testato con rotatorie-prova amovibili). La Impreser Srl, ditta che si è aggiudicata l’appalto, impiegherà i propri operai dalle 7:00 alle 18:00 delle tre giornate indicate anche in un’ordinanza del settore Mobilità e Trasporti. Il cantiere aperto determinerà, infatti, delle modifiche parziali al traffico nell’area che raggiunge un brevissimo pezzo di viale Santa Panagia, con il restringimento della carreggiata.
I lavori non arriveranno, invece, a coinvolgere il tratto ammalorato di viale Santa Panagia, dalla rotatoria con viale Tica fino a quella con via Mazzanti. Le condizioni di quella parte di viale sono pessime, caratterizzate da buche, avvallamenti ed elementi che rendono difficoltosa la percorribilità e rappresentano motivo di rischio per la sicurezza stradale, soprattutto per i conducenti di mezzi a due ruote.
L’assessore alla Viabilità, Enzo Pantano garantisce “la massima attenzione anche su quel tratto, che è già oggetto di studio e per il quale il Comune intende individuare al più presto una soluzione”. Parlando in termini di tempistica prevista, il rifacimento di quel tratto potrebbe essere effettuato entro l’estate. Previsione, al momento, del tutto orientativa.

Foto: web, a titolo esemplificativo.