Siracusa. Asili nido, c'è il nuovo regolamento. Chiusura solo ad agosto

Nuove regole per la gestione degli asili nido in città. Il consiglio comunale ha approvato le modifiche al regolamento in vigore fino ad oggi ma datato (1980). Il provvedimento ha ottenuto il “via libera” alle 15,30, con 19 voti favorevoli e la sola astensione di Massimo Milazzo. Alla precedente versione sono state apportate le modifiche necessarie per adeguare il regolamento alle nuove normative, recepite nel nuovo bando di gara. La norma sulla chiusura estiva è stata modificata da un emendamento della seconda commissione (uno identico era stato presentato anche da Salvo Sorbello, che lo ha ritirato) prevedendo la pausa per il solo mese di agosto.
Il regolamento approvato prevede che ciascun asilo possa accogliere fino a 65 bambini suddivisi in tre sezioni: lattanti (da 3 a 12 mesi), semidivezzi (fino a 24 mesi), divezzi (fino a 36 mesi) e privilegia i bambini residenti nel Comune. Le istanze vanno presentate entro il 31 ottobre e la durata del servizio corrisponde con l’anno solare. Su proposta di Sorbello, è stato approvato un emendamento che prevede la possibilità di presentare le domande di iscrizione anche a chi può dimostrare che la nascita del bambino avviene entro il 30 settembre. La formazione della graduatoria dipende dalle condizioni sociali delle famiglie dei bambini. Il servizio sociale comunale “valuterà prioritarie le situazioni di minori il cui nucleo familiare presenti una situazione socio-ambientale di serio pregiudizio per un sano sviluppo psico-fisico del bambino”.
I posti rimanenti vengono assegnati in base alla situazione lavorativa dei genitori secondo 4 fasce, con precedenza per quelle famiglie in cui entrambi lavorano. Terzo indicatore è il reddito Isee: il punteggio più alto viene assegnato a chi guadagna fino a 5.999 euro; poi, punti a scalare per redditi da 6mila a 10.999 euro, da 11mila fino a 15mila, da 15.001 euro in su. Il rapporto numerico personale/bambini è mediamente di uno a otto; nella sezioni per lattanti il rapporto può essere di uno a sei e in quelle per divezzi di uno a 10.
Il regolamento si occupa anche degli aspetti pedagogici, di quelli sanitari e di quelli organizzativi. La gestione di ciascun asilo è affidata a un comitato composto dal coordinatore, da tre rappresentanti del consiglio di circoscrizione, da due genitori eletti, da due rappresentanti eletti del personale e da un rappresentante sindacale. È prevista anche l’assemblea delle famiglie che, su proposta di Sorbello, discute e verifica il programma degli educatori. Inoltre, d’intesa con il Difensore dei diritti dell’infanzia, con i servizi sociali del Comune e con l’Asp, promuove incontri sulle problematiche educative.
Infine, sempre su iniziativa di Sorbello, è stato introdotto il consiglio di internido, per un confronto sulle diverse esperienze, composto dai coordinatori dei comitati, dai rappresentanti degli educatori e dell’Amministrazione e dal Difensore dei diritti dell’infanzia.Per l’assessore Schiavo, “si tratta di un regolamento che adegua ai tempi un servizio fondamentale per le famiglie, specie di quelle bisognose e in cui lavorano entrambi i genitori. La città dispone, dopo 35 anni, di un sistema di regole rispondente alle nuove esigenze sociali e al bando di gara sulla gestione a maggiore tutela dell’infanzia e del personale degli asili”.




Siracusa. Gettoni ai consiglieri, il presidente Sullo: "Sempre agito nel rispetto della legge"

“Nessun intervento che abbia inciso su ulteriori costi della politica nell’attuale consiliatura”. Il chiarimento arriva dal presidente del consiglio comunale, Antonio Sullo, dopo le polemiche scaturite dal dossier del Meet up del Movimento 5 Stelle, oggetto di un servizio di Stefania Petyx, l’inviata in Sicilia del tg satirico “Striscia la notizia”. “Il consiglio ed i consiglieri-spiega Sullo- hanno sempre operato nel rispetto della legge e del nostro regolamento”. Il presidente dell’assise cittadina invita a stare attenti “alle strumentalizzazioni: non c’è alcun elemento nuovo nel “modus operandi” delle commissioni-prosegue- si è solo montato un caso su un parere reso da un funzionario dell’assessorato regionale agli Enti locali. Atto, peraltro, non ancora notificato al Comune e del quale si estrapola uno stralcio per farne derivare una serie di considerazioni politiche che ritengo non facciano il bene di nessuno”. Una contraccusa,dunque, indirizzata agli attivisti del movimento. Poi il presidente del consiglio entra ulteriormente nel merito della vicenda e spiega che “in attesa della trasmissione ufficiale del parere della Regione, per il Comune vigono le disposizioni contenute nella legge regionale 30 del 2000 e il Regolamento del Consiglio. Ci supporta inoltre anche la nota con la quale l’Assessorato Regionale agli Enti Locali, su un esposto presentato sulla composizione delle commissioni consiliari, ha comunicato l’archiviazione della pratica confermando di fatto la legittimità dell’operato del Consiglio.Il resto-conclude Sullo- appartiene alla politica, anzi ad un certo modo di fare politica”.
Conclude Sullo: “L’Amministrazione Garozzo ha dato un’accelerazione all’attività dell’Ente: questo ha determinato la trasmissione in Commissione, e quindi in Consiglio, di una mole di provvedimenti per i quali occorreva il relativo parere. Il tentativo di trasformare la tempistica ed il lavoro dei Consiglieri in qualcosa di altro e di diverso mi ha molto rattristato”.




Siracusa. Pesca illegale, sequestrate aragoste a un ristoratore

Due distinte operazioni, una in mare, l’altra a terra, che hanno condotto al sequestro di oltre 3 chili di aragoste e alla confisca di due reti da posta a Marina di Melilli . Gli uomini della Capitaneria di Porto sono stati impegnati, ieri, in un’attività di contrasto alla pesca abusiva e alla commercializzazione di prodotto ittico non conforme alle normative vigenti. L’intervento in mare è scattato a seguito di una segnalazione alla sala operativa. La motovedetta Cp 764 ha raggiunto il luogo segnalato. Gli uomini a bordo hanno individuato due unità da diporto in attività di pesca con reti da posta. A carico dei due trasgressori è scattato un verbale amministrativo , oltre al sequestro delle reti per circa 100 metri. In serata, l’intervento a terra, dove un ristoratore è stato sorpreso con 5 esemplari di aragosta all’interno delle sue cucine, nonostante si tratti di una specie per cui, fino al prossimo 30 aprile, vige il fermo biologico e dunque il divieto di pesca, vendita e detenzione in tutto il Mediterraneo. Il prodotto ittico sequestrato, risultato idoneo al consumo, è stato donato in beneficenza.




Siracusa. "Il paradosso di Casina Cuti: metà aperta, metà inagibile"

“Solo sei mesi. Tanto è durato il periodo di utilizzo di Casina Cuti per ospitare gli uffici allocati in quei locali, a costo zero, a vantaggio dei 18 mila cittadini della circoscrizione Neapolis”. Protesta il consigliere i quartiere Daniele Ciurcina di “Sinistra, Ecologia e Libertà”, che ricorda come siano passati diversi anni da quanto “lo scorso consiglio comunale decise che quella struttura doveva servire come sede dell’ufficio anagrafico, l’ufficio assistenza sociale, l’ufficio vigili urbani,la biblioteca di quartiere
oltre che la sala riunioni del presidente e dei consiglieri, che frequentemente
ospitavano cittadini vogliosi di manifestare un loro stato”. Dopo pochi mesi, i primi problemi. “E’ bastata una piccola macchia di muffa-spiega Ciurcina- registrata dall’ufficio
Igiene, allertato da una segnalazione e una denuncia, affinché questo luogo fosse
immediatamente chiuso e i suoi uffici dislocati altrove, con i conseguenti disagi per gli utenti”. Il consigliere sollecita l’amministrazione a disporre subito nuovi rilievi all’interno dei locali per cercare dei “rimedi alla “malattia” delle pareti”. l’esponente di “Sel” sottolinea, infine, quello che definisce un paradosso. “Quella struttura è per metà agibile, ospitando la biglietteria del parco Neapolis, mentre per l’altra metà è inagibile”.




Siracusa. La tragedia del piccolo Mattia, Asp e Policlinico: "Tutto svolto con celerità"

A pochi giorni dalla tragedia del piccolo Mattia, il neonato morto al Policlinico di Messina, dove era stato trasferito dall’ospedale “Umberto I” di Siracusa, l’Asp provinciale, l’azienda sanitaria di Catania e la struttura ospedaliera di Messina affidano ad una nota congiunta le considerazioni dei dirigenti Salvatore Brugaletta, Ida Grossi e Marco Restuccia. “Nel caso del piccolo Mattia- si legge nella nota diffusa nel primo pomeriggio- il sistema d’emergenza per la ricerca di un posto di terapia intensiva neonatale per il nascituro, per il trasferimento in utero susseguente verso l’ospedale Umberto I di Siracusa nella cui UTIN è stato individuato il posto disponibile e, infine, al Policlinico di Messina si è svolto con la più assoluta efficienza e celerità”.I dirigenti puntualizzano, inoltre, “come il sistema di emergenza 118 con l’attivazione del servizio di telefonia dedicato per comunicare con i reparti di emergenza, abbia perfezionato e reso ulteriormente efficace e sicuro il sistema.Al di là delle valutazioni di ordine clinico che si lasciano agli specialisti e agli addetti ai lavori- proseguono Brugaletta, Grossi Restuccia- unitamente al cordoglio che manifestiamo alla famiglia del piccolo Mattia, merita rilevare, in questo caso, l’efficienza che hanno dimostrato gli aspetti organizzativi in perfetta sincronia tra tutte le realtà sanitarie coinvolte – sottolineano i direttori generali – a partire dall’ospedale di Bronte, dove è stata eseguita la profilassi farmacologica per le complicanze della prematurità ed è stata attivata tempestivamente la procedura di trasferimento protetto della signora verso l’ospedale di Siracusa, alla permanenza all’UTIN del nosocomio aretuseo del piccolo Mattia nei confronti del quale sono state adottate tutte le misure assistenziali dopo la nascita in prematurità estrema ed in gravissime condizioni sin dal primo momento. Sincronia che si è registrata sino al trasferimento, per l’aggravarsi delle sue condizioni, al Policlinico di Messina dove il servizio 118, su richiesta del medico del reparto di Siracusa, ha individuato un posto UTIN con possibilità di ventilazione meccanica oscillometrica ed ossido nitrico nell’estremo tentativo di fare sopravvivere il piccolo”. I direttori delle tre Aziende sanitarie siciliane assicurano, infine, la propria “collaborazione nei confronti della magistratura verso la quale esprimono piena fiducia, convinti dell’ottimo lavoro svolto ad oggi dall’assessorato regionale alla Salute nell’ottica del miglioramento continuo dell’assistenza a favore dei cittadini”.




Noto. Semaforo Rosa 2015, un mese di appuntamenti dedicati alle donne

Il mese di marzo come punto di partenza per l’allestimento di un cantiere di idee ed azioni che servano a “fare la differenza”. Protagonisti, le donne e gli uomini del territorio che si organizzano in gruppi di lavoro e pensiero per dar vita a progettualità a breve, medio e lungo termine. “Semaforo Rosa 2015” è un laboratorio work in progress che attraverso un processo di partecipazione dal basso e coinvolgimento di associazioni o semplici cittadini interessati, produrrà azioni di innovazione sociale e di welfare culturale, studi, analisi, interviste, docufilm, sulla condizione delle donne di oggi a Noto, ricerche storiche, eventi culturali e artistici, progetti a breve, medio e lungo termine, percorsi sperimentali. “Contro ogni intento autocelebrativo da festa della donna – dichiara l’assessore Cettina Raudino- lo spirito critico di Semaforo Rosa parte dall’assunto che la donna è soggetto chiave della società in quanto troppo spesso antenna del malessere sociale e migliorarne la qualità della vita sempre e non solo un giorno l’anno, equivale a migliorare tutte le istituzioni nelle quali è attiva protagonista. Dalla famiglia al lavoro. Dare forza alle progettualità delle donne significa dare completezza ed equilibrio alla costruzione della vita collettiva. Semaforo Rosa vuole raccontare e dare spazio alle donne forti, guerriere e creative che riversano la loro essenza nel mondo cambiandolo e simultaneamente intercettare le donne invisibili, quelle che vivono nel disagio silenzioso e sono prive di occasioni di promozione sociale o di opportunità formative o lavorative”. Il programma prevede due mostre sul tema della mutilazione genitale delle donne, nei bassi del Convitto Ragusa dal 7 al 31 marzo, l’incontro, giorno 21, con l’affermata scrittrice-giornalista Iaia Caputo autrice fra le altre opere di “Il silenzio degli uomini”, “Di cosa parlano le donne quando parlano d’amore” e “Le donne non invecchiano mai”, un docufilm sulle donne di Noto e lo spettacolo teatrale degli studenti dell’Istituto Matteo Raeli: “Ritratti di donna”. Trovano spazio, inoltre, approfondimenti, incontri, conferenze, concerti e spettacoli sulla tematica della differenza di genere proposte direttamente da associazioni cittadine.
(Foto: la giornalista e scrittrice Iaia Caputo, dal web)




Siracusa. Murales, disco verde del consiglio comunale al regolamento

Regole ben precise per la realizzazione di murales in città. Il consiglio comunale, questa mattina, ha approvato la proposta di regolamento. Un unico punto affrontato oggi. Il numero legale è , infatti, venuto meno proprio quando l’assise cittadina si apprestava a prelevare l’ordine del giorno riguardante il regolamento sulle arti e i mestieri di strada. I lavori sono stati aggiornati a domattina, sempre alle 9,30. Proposto per due volte da Salvo Sorbello il prelievo del punto relativo al regolamento degli asili nido. In entrambi i casi il consiglio comunale ha respinto la proposta. Ad illustrare il regolamento sui murales, che ha poi ottenuto il “via libera” è stata Valeria Troia, assessore al Decoro Urbano.
“La necessità di regolamentare tale materia – ha detto nella relazione introduttiva – è dettata dal fatto che quello dei murales è un fenomeno giovanile in espansione e una vera a propria forma d’arte”. L’assessore Troia ha ricordato che l’Unione Europea finanzia la street art come fatto educativo e creativo e che nel 2010 Torino fu capitale europea dei giovani proprio sul tema dei murale. “Gli spazi utilizzati per quella manifestazione sono oggi un museo a cielo aperto”, ha concluso.La bozza è stata redatta con il supporto delle scuole, delle associazioni di categoria, gli albi professionali, partendo dalla normativa nazionale e tenendo in considerazione altre esperienze in Italia e in città europee per la promozione della street art, cosa ben diversa dal vandalismo grafico.
Il Regolamento individua le aree dove i murales potranno essere realizzati (spazi pubblici o messi a disposizione da privati, escluso il centro storico, che devono essere pubblicati sul sito del Comune), l’iter procedurale per presentare la domanda, l’idea progettuale che un’apposita Commissione valuterà, i tempi di realizzazione, le modalità di esecuzione e realizzazione delle opere, comunque vincolata alla concessione di un’autorizzazione paesaggistica. I progetti artistici vengono valutati da una commissione di 5 componenti indicati da: Ordine degli architetti, Accademia di belle arti, Ufficio tecnico comunale, Consulta degli studenti e Facoltà di architettura. È prevista la possibilità da parte del Comune di partecipare alle spese ma in misura non superiore al 30 per cento del totale.




Augusta. Sequestrati 65 chili di bianchetto: operazioni di Gdf e Guardia Costiera

Due distinte operazioni, entrambe nel territorio di Augusta. La prima affidata alla Guardia di Finanza, la seconda alla Guardia Costiera. Il bilancio complessivo è di oltre 65 chili di novellame di sarda sequestrato, il cosiddetto bianchetto. Le Fiamme Gialle hanno individuato un uomo che, per strada,in viale America, vendeva la specie ittica, nonostante ne sia vietata anche la cattura, oltre che la commercializzazione, la detenzione e il trasporto. La Guardia di Finanza ha sequestrato 30 chili della specie ittica, conservata a bordo di un furgone fuoristrada, e denunciato il conducente del mezzo. Rischia sanzioni fino a 12 mila euro e la detenzione, fino a due anni. Nei pressi della foce del Simeto, invece, la Guardia Costiera ha sorpreso dei presunti pescatori di frodo, che sono riusciti comunque a far perdere le proprie tracce. Sequestrati, in questo caso, 35 chili di novellame di sarda.




Siracusa. Appalti, parte la petizione della Cgil per presentare una proposta di legge

Partirà domani, in provincia, la raccolta firme relativa alla proposta di iniziativa popolare per la garanzia dei trattamenti dei lavoratori impiegati negli appalti, pubblici e privati, il contrasto alle pratiche di concorrenza sleale tra imprese e la tutela dell’occupazione nei cambi appalto. La Cgil territoriale lancia un appello ai cittadini, affinché firmino nelle sedi comunali o provinciale del sindacato. L’obiettivo è superare, entro la fine di marzo, quota 2 mila e 500 firme. Nei prossimi giorni, l’organizzazione sindacale guidata, in provincia, da Paolo Zappulla, organizzerà iniziative per informare e sensibilizzare i cittadini, anche attraverso banchetti allestiti nelle principali piazze del territorio. “Il lavoro in appalto -spiega il segretario provinciale- costituisce oggi una modalità che interessa la gran parte dei settori economici, e che presenta ovunque notevoli criticità. Se guardiamo al nostro territorio, riguarda sicuramente il settore privato ed in particolare quello industriale, in tutti i suoi aspetti, ma riguarda anche il pubblico, gli enti locali, l’Asp, il tribunale, le forze dell’ordine e le istiutuzioni in genere.
Non c’è ambito economico e produttivo dove non ci sia bisogno di servizio di pulitura, di vigilanza, servizio mensa, trasporto”.L’iniziativa della Cgil è in controtendenza rispetto al Jobs Act del Governo e mira alla salvaguardia dei diritti contrattuali acquisiti negli anni. “Vogliamo proteggere il lavoro- prosegue Zappulla- e tutelare i trattamenti retributivi e previdenziale”: La posta di legge di iniziativa popolare contiene tre articoli. Il primo “afferma la responsabilità del committente nel garantire il trattamento dei lavoratori utilizzati in appalto”. Il secondo articolo sancisce “la clausola sociale, anche per quei settori scoperti da normative contrattuali”. L’ultimo articolo, infine, prevede sanzioni “per le imprese che non rispettano la legge. A tali imprese verrà anche impedito di partecipare a successivi appalti pubblici”.




Siracusa. Un centro di aggregazione alla Mazzarrona, via al progetto "Questa è casa mia"

Un progetto dedicato ai giovani del quartiere Grottasanta. Si tratta di un centro di aggregazione. Si chiama “Questa è casa mia” ed è promosso dal comitato provinciale del Csi, da Arci e dall’istituto “Opera regina di Fatima”, finanziato dalla Fondazione di Comunità Val di Noto. Un investimento di circa 30 mila euro per un gruppo di lavoro che si occuperà di educazione e recupero giovanile attraverso lo sport e attività ricreative e di socializzazione e responsabilizzazione. Temi centrali, la legalità e il rispetto dei luoghi. La scuola interagirà con il territorio. Si partirà dal recupero scolastico con attività specifiche da organizzare nelle ore pomeridiane, accanto a laboratori e attività sportive.Il centro sarà attivo nei locali dell’istituto comprensivo De Amicis di via Algeri. Si punterà al contrasto al disagio giovanile, con particolare attenzione per le vie Cassia e Algeri. “Il Cantiere Educativo- è tradizione di questo paese, lo strumento più efficace per favorire nei ragazzi una crescita equilibrata in un ambiente sicuro – afferma il presidente della Fondazione di Comunità Val di Noto, Maurilio Assenza -. Ciò è ancor più vero per quei ragazzi che crescono in quartieri che, talvolta, li obbligano ad una crescita prematura ed a scelte sbagliate che finiscono per segnarli per sempre. La Fondazione di Comunità Val di Noto nel suo territorio segue, con successo, diversi cantiere educativi e sta cercando di esportare questi modelli virtuosi in nuove realtà nelle quali fino ad oggi non erano presenti”.