Stop del Tar al mega-fotovoltaico, Fabio Granata: “Si faccia nella zona industriale”

“La sospensiva del Tar delle autorizzazioni sul mega impianto fotovoltaico di Cavadonna,
progettato tra preziose porzioni di territorio tra Siracusa, Canicattini e Noto e ottenuta grazie al ricorso al Tar presentato dalla Amministrazione della Città di Siracusa e da quella di Canicattini, rappresenta  un segnale importante per costringere tutti gli attori in campo a mettere definitivamente da parte progetti che possano intaccare il paesaggio, la biodiversità, le filiere di produzione agricola di qualità”.

Questo l’entusiastico commento dell’assessore alla Cultura, Fabio Granata, in questo caso nella veste di rappresentante di Articolo 9
“Il Governo Regionale uscente aveva incredibilmente dato il via libera al mega impianto-ricorda Granata – Il nuovo Governo regionale, anziché sorprendersi o parlare a sproposito di vulnus per gli investimenti, applichi la pianificazione esistente e indichi con chiarezza in quali aree si possono impiantare i pannelli e con quali modalità”.

Il riferimento è alle dichiarazioni rilasciate dal nuovo presidente della Regione, Renato Schifani, secondo cui la sospensiva del Tar rappresenterebbe una brutta notizia, che allontanerebbe gli investitori dalla Sicilia.
“Ma questo pronunciamento lungimirante del Tar -secondo Granata-rappresenta anche un positivo precedente per l’altro megaimpianto previsto nel cuore del SudEst, alle porte di Vendicari.
Si tratta di progetti del tutto incompatibili con un patrimonio materiale e immateriale unico caratterizzato da aree naturali protette, siti di importanza comunitaria (Sic), Zone di protezione speciale (Zpc), gioielli naturalistici tra i più importanti d’Italia, vitigni di qualità.
Gli impianti fotovoltaici-la sollecitazione di Granata-  si progettino finalmente nelle aree industriali, sulle discariche e sui tetti, a iniziare dagli edifici pubblici e comunque seguendo le indicazioni del Piano regionale sulla Energia”.




Contributi per la prima casa ai giovani di Priolo: 10 mila euro a fondo perduto,nuovo bando

Un contributo di 10 mila euro a fondo perduto per le giovani coppie e i single che vogliano comprare la loro prima  casa.
Il Comune di Priolo ripropone l’iniziativa. Ne è ideatore il presidente del consiglio comunale, Alessandro Biamonte e l’assise cittadina ha approvato una modifica al regolamento, che permetterà  la riapertura  del bando per l’acquisto e la  costruzione di nuove abitazioni anno 2022. Disponibilità finanziaria 160.000 euro. L’atteso avviso sarà pubblicato, stando alle garanzie del dirigente, a breve.
Già elargiti 90 mila euro per lo stesso intervento. Tantissima l’attesa e la richiesta da parte dei cittadini .
Questo è un progetto ambizioso, del quale siamo orgogliosi –spiega Biamonte- Abbiamo anticipato tutti e vogliamo continuare a dare un supporto concreto a quei giovani e quelle coppie che vogliono continuare a vivere nella nostra città” .
Intanto il Comune studia misure per contrastare le emergenze economiche e sociali determinate dal caro bollette. “Occorre studiare un piano d’azione organico-conclude Biamonte-  che permetta alla nostra città di affrontare questo periodo emergenziale nel miglior modo possibile, in maniera tempestiva ed efficace”.



Caro Bollette, iniziativa di Confcommercio: “Uno sportello per costituire gruppi di acquisto”

Uno sportello dedicato alle imprese siracusane per costituire gruppi di acquisto di energia e comunità energetiche rinnovabili.

L’iniziativa è di Confcommercio Siracusa , che propone due azioni da mettere in campo in un breve lasso di tempo per supportare le aziende che fanno i conti con il caro bollette.
“In attesa dei necessari provvedimenti governativi, che purtroppo tardano ad arrivare, bisogna agire subito con misure concrete –spiega Elio Piscitello, presidente di Confcommercio Siracusa -. La situazione è ormai drammatica e insostenibile per molti commercianti che si sono visti recapitare bollette del gas e dell’energia elettrica aumentate del 300%; stiamo tutti cercando di resistere a questa tempesta, ma il rischio è che in molti saranno costretti ad abbassare le saracinesche. Confcommercio Siracusa è pronta a fare la propria parte incrementando l’interlocuzione con i rappresentanti istituzionali perché si mettano in campo tutti gli sforzi per sostenere le imprese ma anche la classe politica deve agire con rapidità e responsabilità dando al Paese risposte immediate ed efficaci. I deputati nazionali e regionali che rappresentano il nostro territorio devono da subito far sentire la propria voce a tutela delle attività e delle famiglie della nostra provincia. Non c’è più tempo da perdere, senza contromisure efficaci vedremo scomparire molte attività e si perderanno migliaia di posti di lavoro”.

Lo sportello di Confcommercio metterà a disposizione delle aziende un  un consulente energetico e un legale esperto in contrattualistica.  “In un momento così delicato – ha aggiunto Piscitello – serve un cambio di passo e di mentalità nell’approccio alla nostra vita quotidiana. I gruppi d’acquisto danno la possibilità a più soggetti di mettersi insieme e poter così contrattare prezzi più convenienti con i gestori dell’energia elettrica e del gas mentre attraverso le comunità energetiche, gruppi di imprese o cittadini possono dotarsi di uno o più impianti per la produzione e l’autoconsumo condiviso di energia elettrica da fonti rinnovabili”.




Pensionati Cgil, verso il congresso: al via le assemblee territoriali

Al via oggi la tornata di assemblee territoriali dello SPI CGIL di Siracusa, che interesserà circa 19mila iscritti tra pensionate e pensionati nel siracusano, in tutti i 21 Comuni della provincia.
Questo calendario di assemblee territoriali prevede un lavoro di informazione e di confronto che terminerà a metà novembre, tappe fondamentali in vista del Congresso provinciale del Sindacato Pensionati di Siracusa con lo slogan “L’interesse generale” previsto per il 10 gennaio 2023, che precederà di qualche giorno quello confederale siracusano e si concluderà per la categoria dei Pensionati con il Congresso dello Spi Nazionale del 21 febbraio.
“Le Assemblee -spiega Valeria Tranchina, segretaria provinciale Spi Cgil- servono anche a fare il punto su quanto è stato fatto sinora relativamente ai temi che riguardano gli anziani, i non autosufficienti, le famiglie e al confronto sulle questioni che costituiscono oggi l’emergenza per pensionati e lavoratori: l’aumento delle bollette e del costo della vita, l’inflazione al 9% con la conseguente perdita di potere d’acquisto delle pensioni e dei salari e la carenza di prestazioni socio-sanitarie.
Argomenti importanti, specie nella nostra provincia, ove nel 2022 a fronte di circa 383mila abitanti oltre 115mila sono i pensionati da lavoro con un importo medio mensile tra 800/900 euro e 34.000 i pensionati da assistenza sociale (assegni sociali) con un importo medio mensile di 453 euro.
Auspichiamo una buona partecipazione, per questo invitiamo tutti i pensionati ad esserci e partecipare alle nostre assemblee per “L’interesse generale””

Foto: repertorio




Portierato e front-office al Comune, prorogato il servizio. Civico 4: “Più attenzione negli affidamenti”

Prorogato dal Comune di Siracusa, fino al 31 dicembre, il servizio di portierato e front-office la cui scadenza era prevista per lo scorso 30 settembre, in attesa della nuova gara.

Sul tema interviene Michele Mangiafico di “Civico 4”.
“La ditta appaltatrice del servizio – spiega  Mangiafico ” – aveva ricevuto in affidamento diretto l’attività di portierato e front-office lo scorso 07/04/2022 nella more di esperire una nuova procedura di gara, per il costo di 137 mila euro, in quanto solo nel mese di maggio verrà aggiunto anche il servizio presso la Cittadella dello Sport, che a maggio – appunto – il Comune decide di gestire in maniera diretta, con la conseguente disastrosa situazione odierna che l’opinione pubblica conosce (dalle temperature dell’acqua della piscina alla mancata cura del verde, passando per la diffusa sporcizia che più volte abbiamo testimoniato)”.

La procedura negoziata dello scorso anno fu revocata (ottobre 2021) in autotutela per via del lungo lasso di tempo trascorso tra l’indizione della gara e la sua conclusione. “Nel frattempo, – prosegue Mangiafico -l’Amministrazione comunale indice a luglio 2022 una gara più piccola, per soli due mesi, per il servizio di portierato del parcheggio Talete, aggiudicato ad altra ditta per 16 mila euro. Ci chiediamo, a tal proposito, perché non abbia proceduto ad una ulteriore estensione, dopo quella della Cittadella dello Sport, o piuttosto ad una ulteriore gara nel caso della Cittadella dello Sport. Al momento, quindi, abbiamo i seguenti servizi di portierato: Palazzo Vermexio, Uffici finanziari e demografici, Cimitero, Cittadella dello Sport, Palestra Akradina e Parcheggio Talete.”
“Civico 4” invita, infine, l’amministrazione comunale “in quest’ultimo scorcio di mandato ad impegnarsi di più nella definizione di procedure di evidenza pubblica che garantiscano l’apertura al mercato, la massima concorrenza e la trasparenza degli affidamenti, assecondando in tal senso le pronunce in merito dell’autorità nazionale anti-corruzione”.




Operazione Hybla, coinvolto anche un dipendente comunale: “Omissione di atti d’ufficio”

C’è anche un dipendente del Comune di Avola tra le persone coinvolte in un’indagine, denominata Operazione Hybla, avviata a seguito dell’incendio doloso della tarda serata del 14 agosto 2020 in una vasta porzione di territorio di Avola Antica, lambendo un complesso abitativo di quell’area. Agenti del Commissariato di  Avola, insieme a personale del Corpo Forestale della Regione Siciliana, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Siracusa, hanno notificato a 5 soggetti l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, a termine di una articolata indagine che ha fatto luce su diversi episodi di incendi boschivi che hanno flagellato zone sottoposte a vincolo naturalistico.

Le meticolose indagini dei poliziotti del Commissariato di Avola, allora guidato dal dirigente Mario Venuto  e dagli uomini del NOP di Siracusa, guidati dal Comandante Angelo Rabbito, che si sono avvalse di una preziosa attività tecnica, hanno consentito agli inquirenti di individuare anche i presunti responsabili di altri 3 gravi incendi boschivi dolosi, che fino ad oggi erano rimasti irrisolti.
Si tratta in particolare di un vasto incendio del 2014 che ha interessato oltre 90 ettari di terreno boschivo della Riserva Naturalistica, comportando il divieto di accesso alla nota area dei “laghetti di Cavagrande”, a causa del pericolo di frane o smottamenti del terreno.
Inoltre, sono state accertate le modalità di altri due incendi, uno dei quali avvenuto nel giugno 2021, in occasione del quale i poliziotti del Commissariato di Avola hanno identificato e deferito all’Autorità Giudiziaria due soggetti che si trovavano in prossimità dei primi “punti di fuoco” con al seguito numerosi oggetti idonei alla creazione di un innesco delle fiamme.
Al termine dell’attività investigativa, il Pubblico Ministero titolare dell’indagine, ha formulato 4 capi di imputazione nei confronti 4 uomini avolesi, rispettivamente di 38, 44, 58 e 83 anni, di cui tre dediti alla pastorizia ed uno interessato alla gestione di un parcheggio privato per i turisti che si recano nella zona a visitare le bellezze naturalistiche.
Un quinto uomo, dipendente del Comune di Avola, nella sua qualità di responsabile di un Ufficio comunale, è indagato per aver omesso di predisporre e di sottoporre al Consiglio Comunale la Delibera per l’aggiornamento del “catasto degli incendi boschivi” finalizzato proprio a limitare gli interessi economici sulle aree già percorse dal fuoco, ed a permettere la naturale ricostituzione della vegetazione.




Il mega fotovoltaico tra Noto e Pachino, Figura: “Stop demagogia, è tutto regolare”

“Un’estensione pari a 40 ettari, non di 200, come strumentalmente detto, insieme a tante altre demagogiche e strumentali bugie”. Il sindaco di Noto, Corrado Figura non ci sta e smentisce le notizie secondo cui un mega impianto solare sarebbe destinato ad essere installato nella zona a ridosso della riserva di Vendicari.
Un progetto che la Limes Renewables, società lombarda, è pronto a trasferire dalla carta al cantiere, con l’ok della Regione, ma anche della Soprintendenza e del Comune di Noto.
Il grande impianto sorgerebbe in una fascia di terra al confine con Noto, a qualche chilometro dalla riserva di Vendicari. Un progetto redatto nel 2020 e che prevede lo sviluppo di una potenza di circa 20 megawatt.
Figura chiarisce che “nessun impianto fotovoltaico sorgerà nella zona di riserva e pre-riserva di Vendicari. E’ ovvio che se così fosse stato, le autorizzazioni non sarebbero arrivate. Altrettanto certo-prosegue Figura- che occorre, oggi più che mai, energia pulita. Quelli individuati sono terreni non sottoposti ad alcun vincolo. Siamo noi i primi ambientalisti, ma occorre esserlo nel modo giusto”.
Il sindaco di Noto ritiene che le polemiche divampate non abbiano motivo di esistere. “Sarebbe corretto- commenta- parlare solo dopo essersi adeguatamente documentati. I terreni in cui gli impianti saranno realizzati non sono più nemmeno adatti alla coltivazione,  è un deserto attualmente. Il Comune ha posto delle condizioni, così come fatto dalle associazioni di categoria degli agricoltori e delle associazioni vitivinicole delle Strade del Vino che richiedevano una seria di accorgimenti perché non ci sia impatto ambientale. Un esempio, la collocazione di verde intorno agli impianti. Oltre a questo- prosegue Figura- saranno messi a disposizione degli impianti di irrigazione che potranno essere utilizzati dagli agricoltori e dalle autorità in caso di incendio. Altrettanta certa, la sistemazione di alcune strade in quell’area”.
Infine un’ultima considerazione. “Mi sembra il caso di sottolineare che il periodo che stiamo vivendo è quello in cui le famiglie soffrono a causa dell’aumento del costo dell’energia. Occorre capirlo e agire di conseguenza, puntando sull’energia pulita. Viviamo in una zona in cui potremmo alimentarci da soli. Siamo favorevoli, dunque, alle energie alternative laddove, come in questo caso, non si vada a violare alcunché”.

foto dal web




Presidio dei carabinieri in via Algeri: aperto nei locali ex Chindemi, in via Algeri

Un presidio dei Carabinieri all’interno dell’istituto comprensivo Chindemi di via Algeri. Come annunciato nei mesi scorsi, il Comune di Siracusa ed il Comando provinciale dell’Arma hanno sottoscritto un accordo, con il coordinamento della Prefettura. Due locali dell’edificio sono stati destinati ad ufficio con una presenza costante di carabinieri per il ricevimento dei cittadini e delle denunce. Il presidio è aperto da lunedì scorso, ma l’inaugurazione ufficiale, alla presenza delle autorità, avverrà alle ore 10,30 dell’11 ottobre prossimo.
L’iniziativa rientra in un più ampio progetto di recupero di una parte dell’immobile grazie a un finanziamento della Regione. Si tratta di fondi destinati alla lotta contro la dispersione scolastica attraverso la presenza delle istituzioni nei quartieri in cui il fenomeno raggiunge livelli allarmanti. Con le somme ottenute, il Comune ha recuperato la palestra, l’auditorium e alcune stanze, due delle quali sono state messe a disposizione dell’Arma mediante comodato d’uso gratuito, mentre e i rimanenti locali sono stati consegnati all’Istituto comprensivo.
Il presidio è operativo tutti i giorni feriali e la sua apertura rappresenta un potenziamento dell’azione delle forze dell’ordine, e specificatamente dei Carabinieri, nel quartiere, attraverso la presenza di militari e anche con un’attività di educazione perché l’Arma si è impegnata a realizzare progetti rivolti a minori per la diffusione della cultura della legalità e della sicurezza.
Il sindaco, Francesco Italia, e l’assessore al Patrimonio, Agata Bugliarello, esprimono soddisfazione «per un’intesa che contribuirà al recupero sociale di un quartiere non privo di criticità. Ringraziamo il prefetto, Giusy Scaduto, e il comandante provinciale, colonnello Gabriele Barecchia, per l’attenzione e la sensibilità con le quali hanno aderito al progetto che per noi significa soprattutto lotta alla dispersione scolastica. Un esempio di collaborazione virtuosa per l’affermazione della legalità anche nei contesti più difficili attraverso un’azione che non può non basarsi sull’educazione, la diffusione di modelli positivi e la presenza delle istituzioni tra i cittadini».

 




Lancia un involucro per strada e fugge: bloccato 23nne, rinvenuti hashish, crack e marijuana

C’erano 26 dosi di hashish, 4 di crack e due di marijuana all’interno dell’involucro rinvenuto dagli agenti delle Volanti in via Santi Amato, nel corso di servizi di controllo del territorio finalizzati al contrasto dello spaccio e del consumo di droga.

Lo stupefacente è stato rinvenuto dai poliziotti dopo avere notato la presenza di un giovane, già conosciuto alle forze di polizia, e che alla vista degli agenti avrebbe gettato via l’involucro, tentando di allontanarsi per sottrarsi al controllo.

Il tentativo è risultato vano. I poliziotti hanno recuperato l’involucro ed hanno bloccato il 23enne, denunciato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.




Ruba in un appartamento per comprarsi la droga ,la vittima era in casa: denunciato

Rintracciato poco dopo dalla polizia in via Algeri, nota piazza di spaccio, privo già della refurtiva ma con una dose di cocaina, è probabile che abbia acquistato la droga con il provento del furto .