Arrestato commerciante pusher: un chilo e mezzo di hashish in un trolley

Detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Un commerciante siracusano di 40 anni è stato arrestato con quest’accusa dai carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Siracusa, nel corso di un servizio finalizzato alla repressione del fenomeno.
I Carabinieri hanno bloccato l’uomo, già noto alla giustizia,  presso l’attività commerciale che gestisce e lo hanno condotto presso la sua abitazione dove, in camera da letto, custoditi all’interno di un trolley, hanno rinvenuto oltre 1,5 kg di hashish confezionato in panetti da 100 grammi cadauno, alcuni bilancini e materiale per il confezionamento dello stupefacente.
Al termine delle operazioni l’uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mentre, la droga e il materiale per la suddivisione in dosi dello stupefacente posti sotto sequestro.




Riparato il guasto alla rete idrica di Belvedere e Tremmilia: due giorni di lavoro per il ripristino

Lunghi e complessi gli interventi alla rete idrica di Belvedere dopo il guasto che si è verificato domenica sera. Giorni difficili per i residenti e gli operatori commerciali della zona, alle prese con problemi di riduzione se non addirittura di interruzione dell’erogazione idrica.

Operai al lavoro, dunque, lungo la strada che collega Belvedere al viale Epipoli, laddove la perdita si è verificata. Ha riguardato il serbatoio principale. L’impianto è infine stato rimesso in marcia. ù

Secondo le garanzie fornite dalla Siam, la società che gestisce il servizio nel capoluogo, la situazione dovrebbe risultare normalizzata entro questa mattinata tanto a Tremmilia e contrada Sinerchia, quanto nell’intera frazione di Belvedere.

La pressione potrebbe rimanere inizialmente bassa. Serviranno delle ore perché torni elevata.




Lavori in Traversa Palma, contrada Serramendola e via Lido Sacramento: ok all’affidamento

Affidati i lavori di rifacimento del manto stradale in alcuni tra i tratti del territorio comunale in condizioni particolarmente precarie. Uno stanziamento di 115 mila euro per il rifacimento delle sedi stradali di Cifalino, Traversa Palma, contrada Serrramendola e la bretella tra via Lido Sacramento e Contrada Milocca. Dopo l’approvazione del progetto, il Comune ha provveduto all’affidamento dei lavori, seguendo – consentendolo la cifra in campo- la via dell’affidamento diretto. Ad eseguire gli interventi sarà la ditta Floridiana Asfalti.




L’incidente negli impianti Lukoil: stabile l’operaio ustionato, scioperano i metalmeccanici

Sarebbero stabili le condizioni dell’operaio rimasto ustionato ieri mattina mentre lavorava all’interno degli impianti Lukoil Sud. Il lavoratore dell’azienda metalmeccanica Ro.Da, è stato trasportato in ambulanza a Palermo, dove sarebbe stato stabilizzato, sebbene la prognosi resti riservata.

Intanto questa mattina, come annunciato ieri, subito dopo l’incendio divampato sotto un ponteggio, i metalmeccanici della zona industriale siracusana hanno incrociato le braccia. Ferme anche le autobotti. E’ ancora presto per parlare di percentuali, ma si tratterebbe di adesione massiccia.

Una delegazione delle organizzazioni sindacali,  Fim Cisl – Fiom Cgil – Uilm Uil , con i segretari Angelo Sardella – Antonio Recano – Giorgio Miozzi, è stata ricevuta in prefettura.

La richiesta dei sindacati è quella di riattivare il tavolo che dal 2018 non si riunisce. Il prefetto è stato sollecitato a farsi carico di una situazione particolarmente delicata, “non solo per ragioni di sicurezza- fa presente Recano- ma perché il confronto deve essere costante anche su altre variabili da cui potrebbe dipendere il futuro lavorativo di migliaia di famiglie: dalla questione sanzioni alla vicenda, in questo caso tutta locale, Ias-. Non dimentichiamo che questo potrebbe avere ripercussioni serie anche in termini di ordine pubblico”.




Incendio nello stabilimento Lukoil Sud: due feriti, uno in prognosi riservata

Incendio negli impianti Lukoil Sud, nella zona industriale di Siracusa. Secondo i primi elementi che trapelano, le fiamme sarebbero divampate all’interno dell’impianto 100. Il fuoco avrebbe causato due feriti, uno dei quali verserebbe in gravi condizioni a causa delle ustioni riportate.I medici si sarebbero riservati la prognosi.  L’altro lavoratore avrebbe, invece, riportato contusioni al ginocchio, forse mentre tentava di mettersi in salvo.

Duro il commento dei segretari provinciali  Fim Cisl – Fiom Cgil – Uilm Uil , Angelo Sardella – Antonio Recano – Giorgio Miozzi, che annunciano per domani uno sciopero e  ricordano come “in Italia ogni 15 secondi 153 lavoratori subiscono un infortunio, che non è mai la conseguenza di fatalità ma di mancanza di rispetto, da parte delle imprese, delle procedure e delle regole di sicurezza. La rabbia e la paura per il crescere della frequenza con cui si stanno verificando questi eventi ci spinge ad
alzare, ancora di più, il livello della mobilitazione contro quello che è diventata una vera
emergenza sicurezza che oggi ha coinvolto 2 lavoratori della Ro.Da azienda metalmeccanica
che opera nelle manutenzioni (uno con ustioni al viso e l’altro con una contusione al ginocchio).
Troppo spesso questi eventi mostrano l’inadeguatezza dei sistemi di prevenzione e delle
misure necessarie per garantire l’incolumità e la sicurezza dei lavoratori. Troppo spesso- l’opinione della Cgil-  le condizioni di lavoro vengono messe in secondo piano sottovalutando la  necessità della prevenzione. Troppo spesso la formazione e gli interventi di sensibilizzazione sul tema e la messa in
sicurezza dei luoghi di lavoro vengono ritenuti dei costi e non invece degli investimenti sulle
persone e sul loro futuro. Il diritto alla vita di un lavoratore è un bene assoluto che nessuno può cancellare. La vita delle persone, il lavoro e le condizioni in cui si svolge, non possono essere subordinate all’interesse economico e al profitto. Deve essere previsto e preteso che le imprese seguano criteri di qualificazione e che siano applicati solo i contratti collettivi di lavoro stipulati da organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative, soprattutto quando si parla di appalti, pena l’esclusione dalle gare.
E’ essenziale il rafforzamento dei controlli da parte del sistema di vigilanza –(INL, ASP, INAIL)
– nelle aziende in termini di qualità, quantità e frequenza, e la realizzazione di coordinamento
tra questi istituti che coinvolga anche le parti sociali.
In questo senso Fim Fiom Uilm proclamando, per la giornata di domani, lo sciopero dei
lavoratori dell’indotto e chiedono ancora una volta al Prefetto di riattivare il tavolo
tecnico sui temi del lavoro e della sicurezza insediatosi presso la prefettura nel 2018.




Luca Cannata, (Fratelli d’Italia): “Pronto a lavorare da deputato per tutta la provincia”

La certezza per lui è arrivata già nella notte. Una torta, poco dopo le 2:00 della notte scorsa, con su scritto “Complimenti, onorevole”. E in effetti Luca Cannata è pronto per fare il suo esordio in Parlamento con Fratelli d’Italia. “Siamo molto contenti-commenta l’ex sindaco di Avola- Abbiamo vinto bene, un po’ dappertutto, con numeri equilibrati. Abbiamo fatto grandi numeri in provincia. Ero forte anche su Augusta, battendo la candidata del luogo, l’ex sindaco Cettina Di Pietro. Era giusto che perdesse, non meritava di essere eletta”.

Ha aderito al partito quando era al 3,5%. “Alle Europee-Cannata ripercorre velocemente le ultime tappe del suo cammino in Fratelli d’Italia-  abbiamo poi fatto crescere notevolmente il partito, proprio con la mia candidatura – Lavoriamo per il territorio intero, inutile che qualcuno cerchi di non farci godere la bellissima vittoria. Abbiamo dimostrato di lavorare per tutta la provincia. Ovvio che quando ero sindaco di Avola, io lavorassi per il mio comune. Il mio impegno adesso si sposta sulle nuove competenze ed esigenze”.

Sulla débacle di Stefania Prestigiacomo, Cannata esprime un certo dispiacere, “che subentra quando perdiamo qualcuno del nostro territorio”.

Sulla scelta che Cannata intende compiere, nel caso di numeri importanti anche alla Regione, l’ex sindaco non si sbilancia ma sembra chiaramente propendere per Roma.

Intanto, mentre si fanno i conti e si attendono i risultati delle elezioni regionali, si fa sempre più strada la possibilità che nel nuovo governo regionale, qualora targato Renato Schifani, si possa prospettare il ritorno di un siracusano: Titti Bufardeci, proprio spinto da Luca Cannata, che con l’ex assessore regionale e sindaco di Siracusa ha mosso i primi passi nella politica.




Elezioni RegionalI: in provincia affluenza del 48,37%, più alta del 2017

Leggermente in aumento l’affluenza alle urne per le regionali in provincia di Siracusa.

Lo dicono i dati definitivi diffusi in mattinata, secondo cui in provincia ha votato il 48,37% degli aventi diritto, contro il 47,56% registrato nel 2017.

Per le elezioni regionali in Sicilia ha votato il 48,62 per cento degli aventi diritto, ovvero 2.249.870 votanti su 4.627.146 elettori. Il dato sull’affluenza del 2022 è comunque superiore a quello di cinque anni fa quando era stata del 46,75%.

Dai dati definitivi delle 23 di ieri la provincia con l’affluenza più alta è Messina, al 53,4% (nel 2017 era al 51,75%); a seguire Catania col 52,24% (51,56%) e Palermo al 50,14% (46,4%). Questo il dato per le altre province: Siracusa 48,37% (47,56%), Trapani 48,12% (45,43%), Ragusa 47,08% (47,28%), Agrigento al 41,46% (39,63%), Caltanissetta 40,81% (39,83%) e infine Enna al 39,99% (37,68%).

Lo scrutinio per il presidente della Regione e i deputati dell’Ars nelle 5.293 sezioni della Sicilia inizierà alle 14.

Settanta i deputati dell’Assemblea regionale siciliana che saranno eletti.  A Siracusa ne toccheranno 5.  All’Ars, 62 seggi saranno attribuiti con il sistema proporzionale puro e soglia di sbarramento al 5 per cento a livello regionale (16 a Palermo, 13 a Catania, 8 a Messina, 6 ad Agrigento, 5 a Siracusa e a Trapani, 4 a Ragusa, 3 a Caltanissetta e 2 a Enna); 1 seggio spetta al candidato alla Presidenza della Regione eletto e 1 seggio al candidato governatore arrivato secondo nelle preferenze.

Infine, 6 seggi vengono assegnati all’interno della lista regionale del candidato presidente (cosiddetto listino): si tratta, in sostanza, di una lista bloccata che funziona da premio di maggioranza e consente alla coalizione collegata al Presidente della Regione eletto di ottenere al massimo 42 seggi all’Ars. I seggi a tal fine non utilizzati sono distribuiti, con criterio proporzionale, alle liste di minoranza che abbiano superato lo sbarramento.

I dati relativi alle operazioni di scrutinio odierne, man mano che verranno trasmessi al dipartimento delle Autonomie locali dalle prefetture territorialmente competenti, saranno immessi sul sistema Idec (realizzato con la collaborazione dell’assessorato dell’Economia e della società Sicilia digitale), elaborati dal programma e pubblicati sul portale elezioni.regione.sicilia.it, in modo da assicurare un aggiornamento in tempo reale.

I risultati ufficiali saranno proclamati dagli appositi Uffici centrali circoscrizionali, costituiti presso i Tribunali dei nove Comuni capoluogo, e dall’Ufficio centrale regionale, costituito presso la Corte d’Appello di Palermo.

 




Politiche 2022. Prestigiacomo fuori, eletto Luca Cannata

Un’esclusione eccellente ed un’elezione sicura.

Sono le due certezze che emergono già in queste prime ore dopo lo spoglio elettorale, per la provincia di Siracusa

Esce di scena, almeno per questa tornata elettorale, un po’ a sorpresa, un po’ no Stefania Prestigiacomo. La candidata di Forza Italia non potrà sedere tra gli scranni del Senato, a cui aspirava. Candidata al Plurinominale, l’ex Ministro all’Ambiente e alle Pari Opportunità non ce l’ha fatta.

Sicuramente eletto, invece, Luca Cannata di Fratelli d’Italia. Potrebbero ritrovarsi in Parlamento anche Daniela Ternullo, nel caso in cui Gianfranco Miccichè cedesse il passo, e Filippo Scerra con il Movimento 5 Stelle.

L’esclusione di Stefania Prestigiacomo può essere letta in diversi modi. E’ senza dubbio, però,  il risultato di una scelta precisa compiuta dal suo partito, Forza Italia, che non le ha garantito un collegio sicuro, dopo aver peraltro  preferito Renato Schifani a lei per la candidatura alla presidenza della Regione Siciliana.

Una lunghissima carriera parlamentare quella di Stefania Prestigiacomo, 28 anni ininterrottamente trascorsi tra Roma e Siracusa.

Sguardo puntato anche sull’Ars, nel frattempo, dove, secondo i primi elementi trapelati, emerge l’exploit di Cateno De Luca con le sue liste ed anche del M5S. Questo significherebbe che, nel caso di vittoria del Centrodestra, i numeri in aula potrebbero non garantire la maggioranza a Schifani, fermo restando che le operazioni di spoglio sono ancora in corso e che di dati certi si dovrà parlare fra qualche ora.

 




Antonio Nicita senatore del Pd: “opposizione dura al Governo e alla Regione”.

Antonio Nicita è Senatore della Repubblica. Il candidato del Partito Democratico ha dunque la certezza matematica di essere stato eletto.

“Dopo aver vinto la guerra, ma perduto le elezioni-commenta dalla sua pagina Facebook- Churchill disse che “un grande paese ha il dovere dell’ingratitudine”. E la volta successiva rivinse.
Il Partito Democratico tiene, ma paga oggi il senso di responsabilità che lo ha chiamato al Governo di un grande Paese in questa legislatura, in un momento drammatico e dentro un mondo politico perennemente in campagna elettorale tra populismi e personalismi, mossi da interessi assai particolari.Gli stessi interessi particolari che, pur consci dei meccanismi elettorali, hanno consegnato l’Italia a questa inedita maggioranza parlamentare guidata dalla destra nazionalista, unica in Europa tra i paesi fondatori e fin qui dichiaratamente anti-europea nella sua cifra distintiva”.
Poi Nicita parla di presente e di futuro. “Adesso -la sua dichiarazione- è tempo di opposizione dura e intransigente al Governo nazionale e a quello regionale. Senza sconti. Per ancorare l’Italia al cuore dell’Europa e la Sicilia al cuore dell’Italia. Recuperando il dialogo con le donne e gli uomini di buona volontà, in un passaggio storico delicatissimo e fragile. Ci saremo, con la nostra capacità di proposta sulle politiche e di intransigenza sui valori. L’Italia non torna indietro. Siamo un grande Paese. E faremo di tutto perché resti tale”.




“Un Pd sfasciato, congresso subito “: l’analisi post voto di Paolo Amenta

“Il risultato era già scritto, i sondaggi davano un quadro chiaro .Dobbiamo assumerci la responsabilità di aver consegnato il paese nelle mani di Giorgia Meloni e la Regione certamente nelle mani di Renato Schifani”.

Un commento amaro quanto chiaro quello di Paolo Amenta, candidato al Senato con il Partito  Democratico, dopo il suo 18 per cento venuto fuori dalle urne.

“Resta l’amarezza -dice il sindaco di Canicattini Bagni- di rincorrere sempre. Non è possibile presentare un partito democratico con una lista negli ultimi dieci giorni, senza una programmazione di base. Cosa potremmo pensare di un partito che resta senza segretario poco prima del voto e che non è riuscito a superare le separazioni tra le correnti. In una città come Siracusa, dove il risultato non è certamente ottimo per affrontare le amministrative del prossimo anno. Lo sforzo deve essere chiaro adesso. La classe dirigente deve avere le idee chiare”.

Amenta parla di “una superficialità eccessiva nell’assunzione delle decisioni, a livello nazionale quanto in casa nostra. Occorreva mettere insieme- prosegue Amenta- non dividere”.

Lo sguardo puntato sul futuro provinciale rende un’immagine chiara-.

“Sono per un partito-dice il presidente del Pd-  che sappia usare le esperienze, ma che non siano zavorra per le nuove energie. Servono progetti per le comunità, per la Regione, per la Nazione. Quello che abbiamo visto, invece, è stata una contrapposizione tra generazioni”.

A Canicattini il Pd ha ottenuto al Senato il 50,20% delle preferenze, si conferma, dunque, roccaforte di Paolo Amenta.

“Alla Regione- dice ancora il presidente del Pd provinciale – ci ritroveremo nella stessa situazione che abbiamo vissuto con Nello Musumeci.  L’uscita di scena di Stefania Prestigiacomo non è molto dolorosa. Ha fatto il suo tempo e adesso serve mettere altre persone a rappresentare i territori”.

Un riferimento anche a Lucia Azzolina. “Non è possibile -osserva, riferendosi alle scelte politiche compiute- buttare un candidato lì così, contro una macchina del consenso come Fratelli d’Italia. E’ probabile che adesso si aprirà uno scenario diverso per “Impegno Civico”, magari tornando all’idea di campo largo”.