Perseguita l’ex e il suo nuovo compagno: divieto di avvicinamento per un 25enne

Agenti del Commissariato  di Avola hanno eseguito ieri un’ ordinanza di misura cautelare personale del divieto di avvicinamento nei confronti di un giovane di 25 anni.
L’uomo è ritenuto responsabile di atti persecutori e minacce nei confronti dell’ex compagna e dell’attuale compagno della donna. Per questo no potrà avvicinarsi ai luoghi frequentati dai due.




Market della droga in casa: sul tavolo della cucina chili di hashish e 13 mila euro in contanti

Una scena degna di una fiction quella che i carabinieri della stazione di Belvedere si sono ritrovati davanti quando hanno fatto irruzione in casa di una giovane coppia.

Sul tavolo, tre chili di  hashish suddivisi in panetti e numerose dosi più piccole, oltre a 13 mila euro in contanti. La giovane, una 19enne, si trovava proprio in cucina a “sorvegliare” il materiale in attesa del ritorno del suo fidanzato, 24 anni, con precedenti specifici, che nel frattempo era stato raggiunto da una pattuglia mentre si trovava per strada a bordo del suo scooter.

I militari erano sulle orme della coppia da qualche tempo, avendo notato il classico via vai di persone, presumibilmente clienti, dalla loro abitazione.

Quando il giovane si è accorto della presenza dei carabinieri, ha cercato di darsi alla fuga, cadendo, peraltro, e danneggiando, così, due auto parcheggiate nelle vicinanze. Guidava uno scooter di grossa cilindrata senza patente e senza assicurazione.

Il giovane, dopo il rinvenimento dello stupefacente, è stato arrestato in flagranza di reato. L’accusa è di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. La droga e il denaro sono stati sequestrati. Ieri,
Ieri, all’esito dell’udienza di convalida, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Siracusa ha disposto gli arresti domiciliari per il giovane, a cui è stata contestata anche la resistenza a pubblico ufficiale, mentre la ragazza è stata sottoposta all’obbligo di dimora nel comune di Siracusa con permanenza in casa nelle ore notturne




Verso le elezioni, leader nazionali a Siracusa: venerdì Giuseppe Conte

Ancora leader politici nazionali a Siracusa. Per venerdì 16 settembre è atteso nel capoluogo Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 Stelle. L’appuntamento è fissato per le 17:00 in Largo XXV Luglio, nel piazzale accanto al tempo di Apollo.
Il programma della sua visita prevede anche una passeggiata informale lungo corso Matteotti, durante la quale si fermerà a parlare con i cittadini e i commercianti. Arrivato in largo XXV Luglio, Conte si soffermerà nel gazebo informativo del M5s.  L’incontro non prevede un comizio ma un confronto senza filtri.




Ancora sbarchi nel Siracusano: nella notte sbarchi ad Augusta e Portopalo

Non sembra attenuarsi il flusso continuo di migranti in arrivo sulle coste siracusane.

Ieri sera e la scorsa notte sono approdate, scortate dai pattugliatori della Guardia di Finanza e dalle unità navali della Capitaneria di Porto, due imbarcazioni di immigrati nel porto di Augusta e in quello di Portopalo di Capo Passero.
Nel dettaglio, in nottata sono arrivati al porto commerciale di Augusta 234 migranti irregolari, di cui 11 minori non accompagnati, di varia nazionalità.
Altri 34 cittadini del Bangladesh, già nella terraferma nei pressi di Portopalo, sono stati rintracciati dalle Volanti, verosimilmente giunti con una barca in vetroresina.
Gli immigrati, tutti maschi, sono stati trovati in buone condizioni di salute.
Come di consueto, è scattata la macchina organizzativa della Questura di Siracusa che coinvolge tutti gli uffici operativi e, pertanto, tutti i migranti saranno fotosegnalati dalla Polizia Scientifica di Siracusa, identificati dai poliziotti dell’Ufficio Immigrazione e, successivamente, accompagnati nei vari centri italiani in ragione del loro status giuridico e della loro posizione nel territorio italiano.
Inoltre, gli uffici investigativi sono già a lavoro per individuare eventuali scafisti.




Sorpreso mentre nascondeva droga sotto una pietra: arrestato presunto pusher

Gli agenti delle Volanti l’hanno sorpreso mentre tentava di nascondere dosi di droga sotto una grossa pietra.

Il tentativo è risultato vano, tanto che il 29enne, già noto alla polizia, è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. E’ accaduto in via Santi Amato, dove la polizia stava concentrando la propria attenzione nell’ambito di controlli finalizzati alla prevenzione del consumo e dello spaccio di droga nelle zone della città ritenute più sensibili. Rinvenute in totale  9 dosi di marijuana, 19 dosi di hashish, 4 di cocaina e 2 di crack, oltre a materiale utile per il confezionamento e 170 euro in contanti, probabile provento dell’attività di spaccio.
Dopo formalità di legge, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente, l’arrestato è stato posto ai domiciliari.




Arance contro le finestre del Municipio: denunciati tre giovanissimi di Lentini

Arance contro i vetri del palazzo comunale di Lentini.

Tre giovani, un 21enne e due minori, sono stati denunciati dalla polizia perché ritenuti responsabili di questo gesto vandalico, a causa del quale i vetri della finestra del Municipio sono stati infranti.

Da comprendere le ragioni dell’atto. In particolare, gli inquirenti stabiliranno se ci sia un movente legato ad attività dell’amministrazione comunale e se si sia trattato di altro.




Bollette, panifici in crisi: “Il pane artigianale rischia di scomparire dalle tavole”

Il grido d’allarme era già stato lanciato nei mesi scorsi. Oggi i panificatori della provincia di Siracusa, come del resto d’Italia, parlano di rischio di tenuta delle imprese del settore.

Il problema maggiore resta l’aumento esponenziale dei costi di gas ed energia elettrica.

A parlare, in rappresentanza dei colleghi del territorio, è il presidente provinciale e consigliere nazionale Assipan di Confcommercio, Paolo Miceli.

“Lo scorso febbraio- ricorda- su Rai 3 avevamo espresso tutti i nostri timori, ma gli interventi per evitare il peggio non sono stati attuati ed oggi i rincari di gas ed energia elettrica sono diventati l’incubo di milioni di lavoratori”.

Assipan Confcommercio chiede a livello nazionale al Governo un “adeguato e tempestivo credito d’imposta che compensi l’incremento del costo energetico, nonché un tetto massimo a questi costi, già applicato con successo in altri paesi europei come la Spagna e il Portogallo”.

Parlando di numeri, le imprese registrano relativamente al periodo pre-crisi evidenziava un impatto dei costi riconducibili alle materie prime energetiche (bollette della luce, bollette del gas, ecc.) pari mediamente al 5% circa del fatturato complessivo aziendale. Somme oggi  mediamente quadruplicate per gli operatori del settore della panificazione.

Un tema su cui interviene anche il presidente nazionale Antonio Tassone. Il rischio, secondo le sue previsioni  “è che tra un paio di mesi il pane artigianale possa sparire dalle tavole degli italiani. Le piccole e medie imprese di questo passo scompariranno lasciando spazio ai grandi operatori industriali”.

Stando alle previsioni di Assipan, si rischia di perdere fino a 1.350 imprese dell’intero settore della panificazione che potrebbero chiudere senza essere sostituite da nuove imprese, con una perdita di circa 5.300 posti di lavoro.

Assipan Confcommercio pertanto ritiene indispensabile l’immediato inserimento delle imprese della panificazione fra quelle energivore, alla luce soprattutto dell’impatto che tale voce di costo ha sul valore della produzione e, in linea generale, chiede di procedere alla revisione della fissazione dei prezzi del gas sul mercato TTF, ossia l’indice di borsa del gas sul mercato dei Paesi Bassi, dal quale sarebbe opportuno sganciarsi, e di valutare la possibilità di praticare prezzi del gas legati ai contratti di fornitura, cioè sulla base dei prezzi all’importazione che sono notevolmente più bassi di quelli del mercato TTF.

Si chiede, infine, l’attivazione della moratoria sui finanziamenti in essere per almeno 12 mesi, come in piena emergenza pandemica.




Disagi all’ospedale Umberto I: “Nemmeno una cassa per pagare il ticket, giri assurdi per una visita”

Disagi per i cittadini che si ritrovano alle prese con prenotazioni di visite e, più in generale, prestazioni sanitarie all’ospedale Umberto I di Siracusa.

Una tra le azioni più semplici da sempre, il pagamento del ticket, può diventare a volte una vera e propria impresa, che può costringere l’utente a procedure senza dubbio poco comode e poco lineari prima di poter accedere al servizio richiesto.

Capita, così- questa una delle testimonianze dirette raccolte dalla redazione di SiracusaOggi.it – che un appuntamento fissato per un controllo, non presenti, nella comunicazione rilasciata, l’importo del ticket da pagare. Sembrerebbe un problema da poco. Diventa, al contrario, un caso di difficile soluzione.

In linea di massima, il cittadino può avvalersi, per accorciare i tempi di attesa, del servizio di prenotazioni nelle farmacie aderenti, che fanno da supporto in questo modo al Cup, il centro unico prenotazioni dell’Asp. Nel caso in cui, tuttavia,  l’importo del ticket da versare non sia stato indicato, le farmacie non possono far pagare il cliente, dirottato all’ospedale Rizza. Ci si sposta nella struttura sanitaria della zona alta della città,  dove un’unica cassa per il pagamento del ticket è stata posizionata all’ingresso: una sola cassa, un solo impiegato.

Nemmeno lui riesce a risalire all’importo.  Il cittadino è invitato, dunque, a rivolgersi nuovamente all’ospedale Umberto I, tornando nella zona di corso Gelone, per chiedere a “qualcuno”  che venga indicato l’importo richiesto per pagare il ticket e accedere alle prestazioni sanitarie di cui si necessita. Un’impresa anche “chiedere a qualcuno”, visto che all’ospedale di via Testaferrata la reception non è attiva. Non c’è nessuno, insomma, e non c’è nessuna cassa attiva. Eventualmente, il ticket può essere pagato presso una vicina ricevitoria.

Facile immaginare che dopo i primi “”tira e molla” si possa decidere di rinunciare (qualora possibile) e di rivolgersi ad una struttura sanitaria privata.  Finale, insomma, non proprio a sorpresa.

 




Bar e ristoranti strangolati dal caro bollette: “Costi triplicati, rischio chiusura in tre mesi”

“In un anno il costo dell’energia elettrica è più che triplicato per il mio bar e da poco più di 3 mila euro pagati ad Agosto 2021, sono passato a quasi 10 mila euro pagati per l’energia elettrica di Agosto 2022”.

Stefano Gentile, rappresentante di Cna Ristoratori in provincia di Siracusa parla di una vicenda che riguarda direttamente la sua attività, a cui si aggiungono analoghe testimonianze di parecchi colleghi del territorio.

“Il consumo è identico- racconta- 13.500 kilowatt ad agosto dello scorso anno, 13.500 kilowatt quest’anno- Un collega di Augusta, invece, proprio questa mattina si è ritrovato tra le mani una bolletta che ammonta a circa 13 mila euro. Sono cifre insostenibili- fa notare il rappresentante ddei ristoratori- Saremo costretti a licenziare tutti e a lavorare soltanto tra familiari. L’alternativa sarebbe aumentare i prezzi. A conti fatti significherebbe far passare il caffè da 1 a 3 euro. Evidente che non lavorerei praticamente più”.

La protesta degli esercenti viaggia anche attraverso azioni dimostrative, come quella del titolare di un bar di Priolo, che ha dovuto cessare la sua attività e ha esposto in vetrina una bolletta dagli importi esorbitanti,a voler sottolineare come tutto questo sia insostenibile, non solo in linea di principio, ma proprio nei fatti.

“Molti sono costretti a rateizzare le bollette e a rateizzare anche le altre spese per tenere in piedi le proprie attività- dice ancora Gentile- Si ritrovano, dunque, con importi mensili da dover pagare che non di rado sfiorano addirittura i 15 mila euro”.

Indice puntato contro la politica, “che non riesce a dare risposte- tuona ancora Gentile- e nemmeno di paventare soluzioni. Nessuna proposta, nessuna iniziativa, nonostante l’urgenza. Peraltro, per il pagamento delle bollette, a guardare le date, sono concessi 15 giorni, non di più”.

Il credito d’imposta non è una soluzione “ed anche le procedure sono farraginose. Non è di questo che abbiamo bisogno- conclude il portavoce dei ristoratori siracusani- Io credo che in queste condizioni, un’attività media può resistere per un periodo di non più di tre mesi. Oltre ai costi dell’energia, ci sono gli aumenti del costo delle materie prime, anche del 100 per cento in alcuni casi. Per l’acquisto delle materie prime spendo il doppio rispetto allo stesso periodo della scorsa estate”.

Gentile non ha dubbi: “E’ speculazione- conclude- In 15 anni di lavoro non ho mai affrontato un periodo così difficile, tanto che ho dovuto già ridurre gli orari. La prospettiva imminente è l’ulteriore riduzione. Arriveremo a dover aprire solo nei giorni in cui si sa che l’attività è più intensa. Non è possibile accettare di dover pagare in due mesi 18 mila euro, quando, andando indietro di pochi anni, nel 2017, lo stesso importo bastava per coprire l’intero anno”.




Sbarco di migranti sulla spiaggia di Portopalo: arrestati i due presunti scafisti

Sono accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Due cittadini egiziani, di 44 e 39 anni, sono stati fermati ieri dagli agenti della Squadra Mobile. L’arresto dei due è legato allo sbarco di 33 migranti di nazionalità bengalese e egiziana, giunti nella serata dell’8 settembre nella spiaggia di Portopalo di Capo Passero.
Le dichiarazioni rese dai migranti circa la dinamica della traversata e la conduzione dell’imbarcazione, opportunamente riscontrate dagli investigatori, hanno consentito di identificare e trarre in arresto i due egiziani.
Al termine delle incombenze di legge, gli arrestati sono stati condotti in carcere.