Siracusa al Ballottaggio, Spada: "Il Pd sostiene Francesco Italia, spazio al Centrosinistra"

“Il Pd sostiene la candidatura a sindaco di Francesco Italia e non potrebbe essere diversamente”. Non lascia spazio ai dubbi il deputato regionale del Partito Democratico Tiziano Spada. Le sue parole seguono le dimissioni da segretario cittadino di Santino Romano, convinto che il partito debba essere alternativo al centrodestra ma ritenendo che entrambi i candidati al ballottaggio possano essere ricondotti alla stessa area politica. Spada è di tutt’altro  avviso. “Il Centrodestra è unito- ricorda – e noi non possiamo lasciare la città a quella compagine. Al primo turno abbiamo sostenuto con convinzione Renata Giunta. Adesso esprimiamo una posizione netta che possa consentire al Centrosinistra, tutto, di governare Siracusa e questa posizione va nella direzione di Francesco Italia, che di certo non può essere considerato esponente del Centrodestra”.  Spada prosegue sottolineando che “l’elettorato del Pd è di Centrosinsitra e non può sentirsi rappresentato dal Centrodestra a Siracusa. Il 90 per cento di quegli elettori che andranno a votare, voteranno Italia”. Nessun accordo e nessun apparentamento, dunque, ma un’indicazione che resta, in ogni caso chiara. “Questa analisi è condivisa anche dal Movimento 5 Stelle”, dice in un primo momento Spada, per poi precisare meglio: “ho preso atto della posizione del M5S, espressa ieri con una nota del deputato regionale Gilistro ed il parlamentare Scerra”. I due avevano anticipato l’indicazione di libertà di scelta, senza alcuna intesa o apparentamento con uno o l’altro alleato.
Ma anche dentro il Pd le parole di Tiziano Spada causano qualche mal di pancia nella struttura comunale e da parte di quei dirigenti del Partito Democratico che avevano detto un chiaro “no” ad Italia.




Spada (Pd) – Gilistro (M5s), una telefonata per il chiarimento: "M5S estraneo ad accordi"

L’intervista di Tiziano Spada (Pd) ha acceso un dibattito interno al Partito Democratico. Ma anche gli alleati del M5S sono rimasti spiazzati dalle parole del deputato regionale. “Dopo le dichiarazioni rilasciate su Fmitalia dal deputato regionale del Pd, on. Tiziano Spada, ribadisco la posizione politica del Movimento 5 Stelle: nessuna intesa, nessun apparentamento con i due candidati sindaco di Siracusa”, ribadisce Carlo Gilistro, citato nell’intervista. Una smentita, quindi, circa la sussistenza di accordi.
“Con Spada ci siamo ampiamente chiariti; non siamo una forza politica ambigua e pertanto la posizione del M5S è chiara: non corriamo dietro ad accordi per un posto al sole. Siamo equidistanti da entrambi i candidati sindaco ma disponibili all’ascolto, se il concreto punto di partenza dovessero essere i temi al centro del nostro progetto per la città, elaborato insieme a tutte le forze della coalizione progressista. Senza personalismi, tutto alla luce del sole”, conclude Gilistro.




Ballottaggio, Renata Giunta: "Andrò a votare ma nelle giunte designate non si rispetta la legge"

In vista del ballottaggio di domenica 11 e lunedì 12 giugno, Renata Giunta, che al primo turno era candidata sindaca della città con la coalizione democratica e progressista torna a dire la sua. Lo fa ricordando e ringraziando i 10.479 elettori che hanno creduto in quel progetto politico e ribadendo che non si fermerà l’impegno del gruppo, con un’attività di attenta opposizione in consiglio comunale e con la volontà di non disperdere le energie profuse, “che meritano di essere alimentate ed amplificate in un dibattito e in una proposta che saranno portati avanti con impegno ed ingegno”. Sulle intenzioni delle forze politiche di cui è stata espressione, Giunta fa alcune puntualizzazioni che sembrano in parte dissentire da quanto dichiarato dal deputato regionale del Pd, Tiziano Spada, fermamente convinto che il Partito Democratico sosterrà Italia. Renata Giunta parla di un “Partito Democratico, unica lista della coalizione ad aver superato la soglia di sbarramento, che si farà promotore di una opposizione fiera e costruttiva dalle fila del consiglio comunale; la coalizione democratica e progressista non farà mancare il suo supporto con la costruzione di momenti di dibattito e proposta che potranno articolarsi in progetti e iniziative rivolte a suscitare la partecipazione dei cittadini alla vita politica di Siracusa”. La distanza da entrambi i candidati a sindaco emerge anche da un’altra dichiarazione. “Le forze in campo in questa tornata di ballottaggio -commenta Renata Giunta- ci offrono subito materiale per esercitare questa opposizione. Non posso non notare con dispiacere che entrambe le fazioni in campo hanno mosso il primo passo nel segno della palese violazione della legge. Il tema della parità di genere nella composizione delle giunte comunali non è solo una questione di sensibilità; è regolato dalla legge n. 54 del 2014 che, al comma 137 dispone che “nelle giunte dei comuni con popolazione superiore a 3000 abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40%, con arrotondamento aritmetico”. Anche in questo caso, non vedo differenza tra le due destre in campo”. Nessuna indicazione chiara, invece, per l’imminente turno di ballottaggio. La dichiarazione di Renata Giunta lascia spazio a diverse riflessioni.  “Posto che il governo della città, quale che sarà, non sarà culturalmente e politicamente a noi vicino- prosegue Giunta-  dopo anni senza consiglio comunale, non posso che spostare l’attenzione sul consesso civico. La democrazia si esalta nel dibattito e nel confronto di forze in campo di natura plurale; forze che ci devono garantire la maggiore rappresentatività delle idee e delle posizioni, nonché la capacità di fare una sintesi inclusiva e mai parziale delle questioni in campo. Sosterrò chi vorrà amministrare e non gestire la città, chi considera l’interlocuzione con i cittadini una garanzia e non un peso. Ritengo che la scelta non sia facile e invito gli elettori e le elettrici ad andare alle urne e a votare con coscienza pensando non solo al vantaggio immediato ma al loro futuro nella prospettiva dei prossimi 5 anni. Comprendo tuttavia anche coloro i quali sceglieranno consapevolmente di disertare, non volendosi sentire complici di una scelta da cui non si sentono rappresentati.  Nonostante tutto-conclude-  personalmente mi recherò a votare, perché chi non partecipa non ha diritto di lamentela. Il nostro progetto non finisce qui. In bocca al lupo al nuovo sindaco, perché avrà un’opposizione vigile e responsabile, non disposta a fare sconti”.

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I 209 anni dell'Arma dei Carabinieri, Barecchia agli studenti: "Potete davvero costruire il futuro"

Il senso di responsabilità ed il coraggio di essere protagonista del cambiamento, insieme all’impegno di porsi al servizio degli altri. Questi, nella descrizione fatta ieri sera dal colonnello Gabriele Barecchia, gli elementi che caratterizzano e devono caratterizzare un carabinieri. La cerimonia del 209esimo annuale di fondazione dell’Arma dei Carabinieri si è svolta nella cornice del Teatro Comunale di Siracusa, alla presenza del Prefetto, di una rappresentanza dei sindaci dei comuni della provincia, delle autorità civili, militari, religiose e di molti alunni delle scuole della provincia, con lo schieramento di un reparto di formazione composto da militari in Grande Uniforme, rappresentanti delle Stazioni Carabinieri della provincia, e da Carabinieri delle varie specialità, oltre che a una rappresentanza dell’Associazione Nazionale Carabinieri e delle altre Associazioni combattentistiche.
La cerimonia è stata anche il momento per tracciare un bilancio dell’attività svolta sul territorio dai carabinieri, restituendo anche un quadro dei fenomeni criminali su cui maggiormente le forze dell’ordine si concentrano. Sono, inoltre, state consegnate delle ricompense  17 militari che si sono maggiormente distinti nello svolgimento del proprio lavoro. Toccanti le parole pronunciate dal Colonnello Barecchia e indirizzate soprattutto ai giovani presenti. “Il futuro non puoi
prevederlo- ha detto il comandante dei carabinieri- ma puoi davvero costruirlo. Questo è il motivo per cui vi dico oggi che dovete desiderare che le cose cambino e che cambino in meglio. Il mio secondo consiglio è che oltre a volerle, le cose dovete farle. Certo, il mondo di oggi è più complesso che mai. Assistiamo con sempre maggiore frequenza gli effetti del cambiamento climatico e, a tal proposito, permettetemi di chiedervi un accorato applauso per le vittime e le popolazioni dell’Emilia
Romagna e per la generosità unica che l’Italia tutta, in uniforme e non, ha ancora una volta dimostrato attraverso il suo lato migliore, quello della solidarietà, della disponibilità, della
fraternità. Leggiamo dei cambiamenti geopolitici in atto nel mondo e dei relativi effetti non solo sulle economie, ma anche sui valori in cui crediamo e, in questa provincia, finanche sulla
stessa quotidianità che viviamo. Sono tante le sfide che devono essere risolte-ha aggiunto- Me
ne avete parlato voi. E, credetemi, non c’è nessun altro che possa farlo, a parte voi”. Barecchia si è rivolto, poi , ai tanti papà, chiedendo loro di educare i figli maschi al rispetto, facendo riferimento alla tragedia di Giulia Tramontano e chiedendo di osservare, in sua memoria, un minuto di silenzio.

Parlando di risultati ottenuti in numeri carabinieri hanno denunciato in un anno 8.543 persone, il 66 per cento del numero totale dei denunciati da tutte le forze dell’ordine. Scoperti 2492 reati, arrestate 423 persone, 216 in flagranza. Ambito fondamentale quello dell’attività antidroga: sequestrati oltre kg. 49 di stupefacenti che se venduti al dettaglio avrebbero fruttato oltre 1,7 milioni di euro. Arrestati 66 soggetti e individuate  392 persone dedite all’assunzione di droghe, per lo più giovani, segnalati alle Prefetture di residenza.
Sul versante del contrasto alla violenza di genere, arrestati 23 uomini, sette per atti persecutori, 16 per maltrattamenti in famiglia. Altri 26 sono stati denunciati. Lungo l’elenco delle operazioni condotte sul territorio nel corso degli ultimi 12 mesi. Tra le principali, figura certamente l’Operazione Agorà dello scorso giugno, quando, attività  coordinata dalla Procura distrettuale di Catania, insieme al personale del R.O.S, sono stati emessi ordini di custodia cautelare per 56 soggetti ritenuti, con alto grado di probabilità, affiliati o contigui alla famiglia mafiosa Santapaola-Ercolano, alla famiglia di Caltagirone, a quella di Ramacca e al clan Nardo di Lentini. I soggetti arrestati, con 26 diversi capi di imputazione, sono stati ritenuti a vario titolo responsabili di associazione mafiosa, associazione finalizzata allo spaccio di stupefacenti con 108 chili di marijuana, 2 chili e 600 di cocaina, 57 chili di hashish, poi illecita concorrenza, turbata libertà degli incanti. Sequestro preventivo di beni, inoltre, (9 società attive nei settori dell’edilizia, della logistica e dei servizi cimiteriali nonché dei beni e conti correnti ad esse riconducibili) per un valore di oltre 10 milioni di euro. Lo scorso ottobre, la confisca di beni  secondo quanto disposto dal Tribunale – Sez. Misure di Prevenzione di Catania, nei confronti di 1 soggetto, detenuto per associazione di tipo mafioso ed altro. I beni riconducibili al clan “Nardo”, per un valore complessivo di 50 milioni di euro. Un mese dopo, ordinanza in carcere per cinque soggetti ritenuti responsabili di illecita concorrenza con minaccia o violenza aggravata dal metodo mafioso, tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso e porto di arma da fuoco. L’indagine, avviata nel maggio 2020, trae origine dalla denuncia sporta dal titolare di un’agenzia di servizi funebri di Siracusa per minacce subite ad opera di un impresario concorrente e finalizzate ad impedire l’esercizio dell’attività economica nel comune di Sortino; L’anno si è concluso con l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due soggetti indiziati del delitto di “tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso”. Il provvedimento è stato eseguito tra i comuni di Avola e Noto. L’indagine, avviata nel mese di aprile 2021, ha avuto origine dalla denuncia presentata dal titolare di una nota attività commerciale di Avola al quale i due arrestati si sarebbero rivolti per ottenere 25.000 euro che sarebbero serviti per sostenere alcune spese processuali. I due avrebbero avanzato le loro richieste in più occasioni e dichiarato di essere stati mandati da un esponente di vertice del locale clan mafioso dei “Pinnintula” prospettando, indirettamente, nel tipico gergo mafioso e intimidatorio, le conseguenze che sarebbero potute derivare in caso di mancata elargizione del denaro richiesto.
Ancora tra le attività condotte, l’arresto del presunto autore del ferimento a colpi di arma da fuoco di un uomo alla borgata. Arrestato per questo un uomo di 54 anni, originario di Tortorici, con precedenti penali. Importante passaggio, lo scorso maggio, con la conclusione di un’attività investigativa che ha condotto all’arresto di cinque pregiudicati a Siracusa  ritenuti responsabili di attentati dinamitardi in danno di tre esercizi commerciali del capoluogo, nonché di tentata rapina nei confronti di altre persone. Molto più di recente, nei giorni scorsi, l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di cinque soggetti ritenuti responsabili del ferimento, un anno fa, di un 29enne in via Algeri, mentre si trovava ai domiciliari. L’autore è stato identificato insieme alla pistola usata. Ulteriori sviluppi investigativi hanno fatto emergere il coinvolgimento di più persone ai danni del ferito, anche in termini di estorsione con oggetto un immobile di edilizia popolare. Fino ad arrivare all’arresto di tre persone con cariche nell’amministrazione di Portopalo, ritenuti responsabili del reato di concussione. Avrebbero costretto   quattro imprenditori a corrispondere loro denaro al fine di vincere gare di appalto con quel Comune ovvero assumere personale di loro gradimento o garantire una progressione di carriera a soggetti di loro interesse. Tra gli interventi portati a compimento di recente, anche l’attività investigativa che, con l’ausilio dei tecnici dell’Asp ed il coordinamento della Procura di Siracusa, ha condotto al controllo giudiziario di un’azienda, società con sede legale a Palermo che ha in gestione servizi pubblici di assistenza e pronto intervento del 118 in Sicilia, a intero capitale pubblico. Le ipotesi di reato contestate a 2 indagati sono lo sfruttamento dei lavoratori e la rimozione od omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro. Nel corso delle indagini sono state inoltre notificate ai due indagati  24 prescrizioni e 21 disposizioni con le quali venivano contestate numerose violazioni al Testo Unico sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro.

 




Sicurezza, il Pullman Azzurro della Polizia Stradale a Noto con il suo simulatore di guida

Il Pullman azzurro della Polizia Stradale a Noto, nelle giornate dell’Infiorata, per sensibilizzare soprattutto i giovani ad un corretto comportamento alla guida ed al rispetto del Codice della Strada. Il Pullman azzurro ha al suo interno un simulatore di guida virtuale e sistemi interattivi di ultima generazione per promuovere la cultura della sicurezza. Una vera e propria aula scolastica multimediale itinerante dove i poliziotti della stradale diventano “maestri di sicurezza” per i più piccoli e non solo, tra lezioni a base di giochi a tema, filmati e cartoni animati per imparare le regole della sicurezza giocando. “Anche se molti dei fruitori sono prevalentemente bambini ben lontani ancora dal mettersi alla guida – dice il Dirigente della Polizia Stradale, Antonio Capodicasa – questo nostro servizio è importante perché è un po’ come preparare un terreno in modo che poi produca sane e robuste piante. È partendo dalla tenera età, infatti, che si può davvero parlare di prevenzione e porre, quindi, le giuste basi per eliminare le cosiddette stragi del sabato sera e tutte quelle morti su strada causate da comportamenti scorretti alla guida”.




Verso il ballottaggio, il M5S: "Libertà di coscienza. Chiunque vinca, noi opposizione"

Con una nota firmata dal deputato regionale Carlo Gilistro e dal parlamentare Filippo Scerra, il M5S prende le distanze da Francesco Italia e da Ferdinando Messina, in vista del ballottaggio. “Il Movimento 5 Stelle comunica di non aver preso posizione a favore di nessuno dei due candidati sindaco. Nessun apparentamento, nessuna intesa. Ogni affermazione diversa è falsa”, scrivono i due esponenti pentastellati.
“Ritenendo distante dal proprio sentire il programma di città proposto da Francesco Italia e da Ferdinando Messina, il M5S non ha fornito, come non lo ha mai fatto in passato non essendo i voti dei cittadini di questo o quel partito, alcuna indicazione di voto. Volendo, anzi, rispettare il preciso desiderio di discontinuità espresso da quanti hanno votato per la coalizione progressista rappresentata da Renata Giunta, la libertà di coscienza è l’unica opzione”, specificano Scerra e Gilistro.
“Anche dall’esterno del palazzo – concludono – la nostra opposizione sarà rigorosa e diretta solo ad azioni che possano favorire il miglioramento delle condizioni sociali ed economiche dei siracusani”.




Ballottaggio, Italia: "La destra ha fatto già il primo rimpasto, poco rispetto verso elettori"

“Il primo rimpasto è servito”. Così il candidato a sindaco Francesco Italia commenta “l’azzeramento  da parte del candidato Ferdinando Messina degli assessori da lui stesso designati all’indomani dei risultati del primo turno delle amministrative e del nuovo assetto della sua ipotetica giunta”. Italia mette in evidenza che “prima ancora che il candidato Messina abbia la possibilità di sedere a Palazzo Vermexio, come egli spera ma come non sarà, la sua prima giunta designata non è durata nemmeno un mese. Nel tentativo di vincere le elezioni e recuperare il disastro della sua coalizione, Messina prova ad applicare una sorta di Manuale Cencelli 3.0 probabilmente in base a una sua analisi del voto in città, e così tenta di piazzare personaggi noti e riferiti ad alcune frazioni, e dall’altra cerca di serrare le fila non essendovi riuscito al disastroso – per lui – primo turno. Rispetto alle proprie liste, Messina ha perso 2mila 777voti> – dichiara ancora Italia <Questo dimostra la fragilità della proposta di Messina, ma soprattutto l’evidente mancanza di rispetto verso gli elettori-cittadini che al primo turno hanno votato una proposta politica e una squadra di governo, e ai quali all’improvviso, al secondo turno, viene proposta una squadra totalmente diversa>. Poi un ulteriore passaggio. <Al di là delle valutazioni politiche, c’è un profilo etico di rispetto degli elettori e delle persone designate che fa rabbrividire, ma che è la cifra di quello che potrebbe rivelarsi un pericoloso ritorno al passato e alle logiche di spartizione prive di qualsivoglia senso del bene comune> – continua Italia. Passando agli aspetti “matematici”, Italia spiega che  “appare evidente che Messina si sia del tutto inventato che – avendo io preso il 24% – allora il 76% della città mi avrebbe sfiduciato. È una lettura bizzarra e senza alcun senso né politico né sotto il profilo dei fatti. Eravamo 8 candidati a sindaco. Se il “ragionamento” di Messina avesse un senso, allora avendo lui preso circa il 32%, egli stesso dovrebbe ammettere che il 68% della città lo avrebbe sfiduciato> – incalza Francesco Italia – Non è così, ma se proprio vogliamo parlare di numeri l’unico dato che va rilevato – ma a Messina evidentemente non conviene che se ne parli – è che in realtà le sue 7 liste hanno preso molti più voti di quanti ne abbia presi lui. Il candidato Messina, in tal senso, ha perso circa 2mila e 800 voti di preferenza mentre io ho preso circa 3mila e 500 voti in più. Questi miei sono voti arrivati da tutte le liste in maniera trasversale, mentre la cosa più grave per Messina è che i suoi, ovvero coloro che all’interno delle 8 liste erano candidati nella sua coalizione, abbiano deciso di scegliere sindaci differenti. Questo significa che Messina non è riuscito a convincere nemmeno i suoi, figuriamoci se potrà mai convincere i siracusani> – conclude Francesco Italia.




Due aree-gioco in via Tisia-Pitia, ok al progetto. Veneziano: "In arrivo i nuovi impianti di illuminazione"

Due parchi gioco per bambini nell’area di Tisia-Pitia, dove sono in corso i lavori di riqualificazione dell’area. Il Settore Mobilità e Trasporti ha dato il via libera al progetto, inserito nell’ambito del più vasto programma finanziato con circa 6 milioni di euro. . Una delle due aree dedicate ai bambini sarà realizzata in una rientranza di via Pitia (adiacente ad un negozio di articoli sportivi). Per l’altra, si era inizialmente individuato lo spazio che, lungo la stessa via, si trova a ridosso di un bar. Ci sarebbe, tuttavia, un problema da risolvere, vista la vicinanza con un cancello d’ingresso ad un condominio. Per questo si potrebbe “virare” sul piazzale di via Tisia in cui inizialmente era stata ipotizzata la realizzazione di un anfiteatro, idea poi abbandonata, viste le difficoltà emerse per l’eventuale esproprio da effettuare. Di questo si dovrebbe discutere la prossima settimana, secondo le previsioni del presidente del Cenaco, il centro naturale commerciale, Franco Veneziano. Le aree su cui realizzare questi spazi-gioco sono- si legge nel documento approvato dagli uffici comunali- aree destinate a verde”. Il progetto riguarda nel dettaglio la fornitura e collocazione di strutture ludiche e arredo urbano quali panchine e cestini per la raccolta differenziata, per circa 148 mila euro. “Per gli arredi urbani di tutta la zona interessata dai lavori,invece- spiega Veneziano estendendo il ragionamento- è prevista una spesa di circa mezzo milione di euro: ci saranno fioriere, panche, dissuasori. La settimana prossima dovremmo incontrare l’Ufficio Tecnico per discutere di una serie di aspetti specifici. Intanto sono stati ordinati gli elementi che costituiranno il nuovo impianto di illuminazione, che presto, dunque, dovrà essere collocato laddove previsto. Saranno rimosse tutte le attuali sospensioni aeree. Una volta smantellato l’attuale impianto di illuminazione, questo sarà sostituito con luci a led con due bracci, uno illuminerà la sede stradale, l’altro i marciapiedi, a destra e a sinistra. Sarà anche un bel colpo d’occhio- aggiunge Veneziano- da Largo Dicone fino in viale Zecchino”. Continuano, intanto, a non mancare le divergenze tra i commercianti della zona. “Se in questo periodo è difficile trovare parcheggio in alcune fasce orarie- spiega il presidente del Cenaco- è perché gli stalli, attualmente tutti gratuiti, sono occupati dai commercianti, dai loro dipendenti e dai residenti. Sono in corso i lavori di completamento del parcheggio adiacente alla palestra Akradina. A lavori ultimati sarà evidente il vantaggio per tutti ed aumenterà- non dimentichiamolo- il valore degli immobili di tutta quell’area della città. Intanto ci stiamo attrezzando per fornire ai clienti biglietti per il parcheggio omaggio sulle strisce blu. Da decidere, invece, come funzionerà il parcheggio a pagamento, se con le tradizionali colonnine o se con la sosta a tempo”.




Pallanuoto. Stefan Vidovic lascia l'Ortigia, pronto a giocare la prossima stagione in Spagna

Stefan Vidovic lascia l’Ortigia e vola in Spagna, dove giocherà nella prossima stagione. La notizia è resa nota dalla società, che ricorda quanto Vidovic sia stato, negli anni trascorsi con la calottina biancoverde, un protagonista assoluto, amato dai tifosi, sia per le sue grandi doti tecnihce, sia per l’educazione e l’indiscussa professionalità. “Dopo quattro anni, con tutti i risultati ottenuti e le emozioni vissute – afferma Stefan Vidovic – , ho sentito che era giunto il momento di prendere una decisione difficile, ma necessaria. Anche in passato ho avuto tante offerte, ma ho sempre rifiutato. Quest’anno, però, ho deciso di partire, perché alla mia età ho bisogno di provare una nuova esperienza, misurarmi con un’altra avventura, avere nuovi stimoli. La carriera di un giocatore non è tanto lunga e penso che questo sia il momento giusto per cambiare e rimettermi in gioco. Questo è un passo importante per me, voglio confrontarmi con nuove sfide, crescere e migliorare ancora. Ho preso questa decisione con addosso tanta emozione, perché non è semplice lasciare l’Ortigia”. Il giocatore montenegrino rivolge il suo ringraziamento a tutto l’ambiente biancoverde: “Chi mi conosce sa che Siracusa è ormai la mia città e che mi sento cittadino siracusano. Per me l’Ortigia è stata ed è una famiglia. Voglio ringraziare la famiglia Marotta, in particolare la presidente Roberta Marotta, perché da loro sono stato trattato come un figlio. Poi voglio ringraziare mister Piccardo, perché con lui sono migliorato tanto in questi quattro anni: quando sono arrivato qui non ero nemmeno vicino al livello che ho raggiunto oggi. Per me lui è stato l’allenatore più importante nella mia carriera sportiva. Un altro ringraziamento, inoltre, va a tutti quelli che ci sono stati vicini, da Goran Volarevic al team manager Gigi Di Luciano, al videoanalista Peppe Sparta, a tutti coloro i quali mi hanno fatto sentire parte di un gruppo meraviglioso. Ci tengo a dire che questo non è un addio, perché a Siracusa tornerò spesso, visto che qui ho tanti amici e ho vissuto gli anni più belli della mia vita. Sono triste, perché vado via e lascio un pezzo di cuore, ma sono anche contento per tutto quello che abbiamo fatto in questi anni, scrivendo la storia del club. So che quando tornerò a Siracusa, troverò sempre la mia famiglia”.“In questi quattro anni – continua Vidovic – abbiamo avuto tanti problemi, dal Covid alla piscina, ma siamo sempre rimasti uniti. Per questo sono arrivati tutti questi risultati. La mia unica amarezza è non aver vinto l’Euro Cup. Adesso posso dire che questa coppa ci è stata tolta, scippata più volte, perché avevamo tutte le possibilità di vincere questo trofeo. Ai tifosi dico grazie e li invito a rimanere sempre vicini a questa squadra e a questa società, perché lo meritano. Spero che anche la città di Siracusa, le sue istituzioni diano più supporto al club e a questi ragazzi”.Infine, chiusura con un messaggio speciale rivolto direttamente ai compagni di squadra, con i quali ha vissuto questi anni gloriosi: “Grazie di tutto, siete i miei fratelli, mi sentirò sempre parte di questo gruppo e sarò sempre il vostro più grande tifoso. Chissà, magari ci rivedremo presto”. Il Circolo Canottieri Ortigia “ringrazia con enorme affetto Stefan per tutto quello che ha fatto in questi anni, per la professionalità, la dedizione, i valori mostrati dentro e fuori dall’acqua e per l’amore nei confronti di questi colori.  A Stefan, al quale spetta un posto speciale nel cuore e nella storia di questo club, vanno i nostri migliori auguri per il suo futuro sportivo e personale”.




Siracusa. M5S al 3,99%, Scerra: "Amarezza,penalizzati dalle tante liste"

“Siamo amareggiati per il risultato di Siracusa, non in linea con le nostre aspettative. Abbiamo lavorato per costruire un’alternativa pulita e credibile, puntando sui temi, sulle proposte per il futuro e le soluzioni per il presente della città”. Il parlamentare del Movimento 5 Stelle Filippo Scerra fa questa analisi dopo il voto di domenica e lunedì nel capoluogo. “L’eccessivo numero di liste e candidati ha chiaramente penalizzato una forza come il Movimento 5 Stelle-prosegue il deputato pentastellato-  che poggia molto sul voto di opinione, finendo per frazionare il voto e disperderlo in mille rivoli. Ciò nonostante, insieme al resto della coalizione progressista, abbiamo fatto da argine all’avanzata della destra a Siracusa, costringendola comunque al ballottaggio. Siamo assolutamente soddisfatti della scelta della candidatura di Renata Giunta, che ha dimostrato, anche in questa campagna elettorale, la sua preparazione e la sua capacità di potere sintetizzare e rappresentare la visione di Città delle diverse forze della Coalizione”. Scerra prosegue ricordando che “come M5S abbiamo costruito un gruppo giovane che rappresenta oggi la nuova base da cui il Movimento 5 Stelle riparte, forte di una rinnovata struttura territoriale affidata da alcuni giorni al nuovo coordinatore provinciale, nominato dal presidente Giuseppe Conte. Proprio al nostro presidente – prosegue Scerra – un sentito ringraziamento per la vicinanza ed il supporto. Ci rimboccheremo le maniche per rilanciare l’azione del M5S a Siracusa. Di certo non mancherà la nostra attenzione nel seguire l’azione dei nuovi amministratori negli anni importanti del Pnrr e delle sfide energetiche. Ed anche fuori dal Palazzo -conclude Scerra- continueremo a proporre e collaborare alla costruzione di un’idea di città inclusiva e sostenibile, sempre dalla parte della gente”.