Camera di Commercio: Schifani difende la scelta e replica a chi punta l'indice

Il Presidente della Regione,Renato Schifani difende la scelta compiuta a proposito dell’accertamento della Camera di Commercio di Siracusa a Catania con Ragusa. Schifani contesta con forza le polemiche che si sono scatenate in ambito politico e parla di decisioni che “nulla devono avere a che vedere con i campanilismi. Occorre pensare a dare operatività, stop a commissariamenti e ricorsi”. Il VIDEO




Riordino Camere di Commercio, la Regione mantiene quella del Sud-Est: è polemica

Il via libera del governo Schifani al riassetto organizzativo delle Camere di commercio della Sicilia, con la conferma dell’accorpamento di Siracusa e Ragusa con Catania, riaccende antiche polemiche. Nonostante una lunga battaglia condotta anche nei tribunali amministrativi e spiragli per il riconoscimento dell’autonomia di Siracusa dall’egemone Catania, la giunta regionale ha approvato il sistema definito dall’assessore alle Attività produttive Edy Tamajo che mantiene le Camere di Palermo–Enna, di Messina e quella appunto del Sud-Est (Catania, Ragusa e Siracusa) con la conferma dell’istituzione prevista della Camera di Agrigento–Caltanissetta–Trapani. “Con questo provvedimento – dice il presidente della Regione – mettiamo ordine una volta per tutte nel sistema. La Regione, finora, non aveva esercitato la propria funzione e i propri poteri, oggi invece svolgiamo il nostro ruolo e valorizziamo la nostra autonomia – sottolinea il governatore – nel rispetto delle istituzioni e in sintonia con il governo nazionale”.
Ma il parlamentare di FdI, Luca Cannata, invita a rallentare. “Vogliamo ascoltare la voce di tutti gli stakeholders del territorio che rappresentano le istanze camerali. Ecco perché il ministro Adolfo Urso ha voluto organizzare un incontro con tutte le categorie: per ascoltare le esigenze di ciascuno, le richieste del territorio”. Una rassicurazione diretta alle associazioni di impresa e le categorie produttive che sono state convocate il 30 maggio alle 10 a Roma, al ministero delle Imprese. “Abbiamo letto di questo atto del Governo regionale – ammette – ma chiaramente, l’incontro di martedì servirà per decidere sul da farsi in merito alla decisione sulla Camera di commercio e si definirà soltanto dopo il confronto con gli attori protagonisti del nostro territorio”.
Per Renata Giunta, candidata sindaca di Siracusa, “il centrodestra siciliano assesta l’ennesimo scippo al territorio” con questa mossa. “Si tratta della certificazione di un fallimento che ha avvilito le rappresentanze siracusane delle imprese, ridotto al lumicino i servizi alle imprese siracusane che hanno visto regredire progressivamente il supporto dell’ente camerale. È davvero incredibile – prosegue – leggere i toni trionfalistici con cui il governatore Schifani comunica gli esiti di una autentica delibera-scippo per Siracusa, lo stesso governatore che verrà in città per sostenere un candidato sindaco che appare impotente. Pochi giorni fa il CGA ha riabilitato dopo una lunga querelle giudiziaria i commissari di nomina ministeriale, oggi in tutta fretta la giunta regionale delibera una posizione senza alcun ascolto dei territori interessati”. “Il fronte progressista che rappresento non intende assistere passivamente a questa scelta che penalizza gravemente il tessuto economico della nostra città e le nostre imprese già penalizzate dalla mancanza di promozione e di sostegno ai tavoli regionali”.
Anche il senatore Antonio Nicita (Pd) attacca: “La decisione di Schifani e della sua giunta di confermare un frazionamento delle camere di commercio che di fatto penalizza Siracusa, una città che continua a perdere pezzi in favore di altre province, è la conferma della marginalizzazione di Siracusa. In Senato avevo presentato mesi fa, con la solidarietà di tutte le altre forze politiche di maggioranza e di opposizione, un emendamento che stabiliva un principio di eccezione per le regioni a statuto autonomo. In quel caso il Governo ha bocciato l’emendamento e interrotto ogni dialogo nonostante fosse evidente la preoccupazione trasversale delle diverse forze politiche presenti in Senato con i senatori e le senatrici siciliani, di evitare un disegno di accorpamento basato su parametri che nulla hanno a che fare con la vocazione territoriale e con l’equilibrio tra le province che lo compongono. Occorre adesso una mobilitazione – dice Nicita – per evitare che questa marginalizzazione della provincia di Siracusa continui e si estenda ad altre forme di accorpamento in altri settori, lavorando al contempo a una nuova norma che permetta in Sicilia di avere una camera di commercio aggiuntiva in relazioni a specifici costi, quelli dell’insularità, che saranno oggetto di una specifica valutazione nella costituenda Commissione bicamerale sugli svantaggi dell’insularità”.
Critico anche il parlamente del M5s, Filippo Scerra. “Il riordino delle Camere di Commercio messo a punto dal governo Schifani riporta la Sicilia indietro nel tempo. Ed è la dimostrazione pratica di come il centrodestra intenda gestire Siracusa, rendendola marginale nel quadro regionale, spogliandola lentamente di asset strategici e di rappresentanza”, le sue parole. “Un atto che certifica la voglia di egemonia catanese, con la complicità del centrodestra siracusano che non fiata sulla scelta avallata dal governo guidato da Renato Schifani. Il presidente della Regione, a parole, dice di considerare Siracusa importante mentre, con i fatti, la priva di strumenti di gestione”, insiste Scerra. Sullo sfondo, le quote societarie dell’Aeroporto di Catania detenute dalla Camera di Commercio di Siracusa. “Troppa fretta nella scelta, senza tener conto delle associazioni datoriali e di categoria di un territorio che ancora una volta il centrodestra non ha voluto ascoltare. Se non con una convocazione tardiva, a danno fatto, solo per provare a raffreddare gli animi sotto elezioni”.




Trasporto pubblico locale, Italia: "Entro giugno attive le nuove linee in tutto il territorio"

Parcheggio Talete, Giunta: "Abbattimento della copertura e rimodulazione dell'area di parcheggio"

à in Ortigia e la carenza di posti auto per i fruitori del centro storico, argomento che non può essere relegato in secondo piano”: Sicuramente, un nuovo lungomare attrezzato, in continuità con il porto piccolo, renderebbe più semplice lattuazione di un servizio pubblico di trasporto via mare che potrebbe alleggerire il flusso di veicoli verso centro”. Esistono già dei progetti in merito, anche di architetti molto affermati che stanno provando a ridisegnare il waterfront di Levante. Lo scambio di idee tra professionisti e accademici della facoltà di architettura-conclude Renata Giunta-  potrebbe portare ad una soluzione che metta insieme servizi al cittadino e fruizione del mare, in unottica di sviluppo per lintera città”.




Amministrative, Mangiafico chiude la campagna elettorale: "Voto libero dagli interessi dei partiti"

“Un voto libero dagli interessi delle segreterie dei partiti, dalle logiche estranee alla nostra città, dalle dinamiche romane e palermitane, che restituisca centralità a Siracusa”. Questa la sollecitazione che parte dal candidato a sindaco di Civico 4 Michele Mangiafico, che tira le somme della campagna elettorale che giunge al termine. “E’ stato un periodo – dichiara Mangiafico- che ci ha permesso di entrare in connessione con la città nella sua interezza, anche attraverso tutti i portatori di interessi legittimi diffusi a cui abbiamo voluto proporre
un’idea di città credibile per il prossimo quinquennio, con obiettivi qualificanti e raggiungibili grazie a un programma amministrativo che condivide gli orizzonti ma ha lavorato anche agli strumenti per raggiungerli”. La campagna elettorale di Mangiafico e della sua lista sarà l’occasione per “affrontare tutti ii temi che in queste settimane non sono stati approfonditi ma concorrono a definire nella sua complessità e interezza l’idea di una città da amministrare in tutti i settori con le idee chiare”. L’appuntamento è fissato per domani venerdì 26 maggio in Largo XXV Luglio.




"Biblioteche da tutelare": l'idea di Giancarlo Garozzo

“Una delle cose che più mi ha colpito in questi giorni di incontri e confronti sono state le parole di alcuni siracusani – giovani e meno giovani insieme – che mi hanno parlato dello stato delle biblioteche siracusane. Da utenti abituali, hanno voluto raccontarmi questo pezzo di città dove si custodisce la cultura, quella vera e non certo quella di facciata”. Giancarlo Garozzo, candidato sindaco di Siracusa affronta l’argomento, partendo dalla questione strutturale.
“Mi hanno parlato di condizioni fatiscenti dei luoghi che, oltre a non rispettare la stessa dignità di chi vi lavora, stanno piano piano rovinando le importanti raccolte librarie acquisite con tanta pazienza e passione negli anni-dice Garozzo-  Da quella di Santa Lucia a quella di Grottasanta, fino a quella di via dei Santi Coronati, mi hanno parlato di umidità, di mancanza d’acqua nei servizi, di infissi ormai deteriorati dal tempo.  Una città che vuole ambire a diventare Capitale della cultura-prosegue Garozzo-  deve avere la capacità di tutelare l’intero suo patrimonio. Le biblioteche sono luoghi sacri che vanno curati e sistemati in ambienti adeguati alla loro importanza. È troppo semplice affidarsi ad una cultura di facciata buona soltanto per ripetere quanto siamo belli e quanta storia dietro di noi. Qui ci sono giovani e tantissimi siracusani che sono affamati di cultura e le biblioteche rappresentano – in un tutt’uno – storia, presente e futuro per le nuove generazioni. Un buon amministratore a questo guarda. Dettagli che – in una programmazione seria – trasferiscano le biblioteche in immobili chiusi, ma a disposizione, visti gli affitti comunque pagati, del Comune. Così come un buon amministratore non decide di mettere prima in vendita, salvo poi annullare l’asta, la biblioteca in Ortigia. Si investa su quel luogo- conclude Garozzo- si facciano lavori per ristrutturare i luoghi e mettere nelle condizioni di tutela le preziose raccolte custodite”

 




Nuovo ospedale, i deputati regionali siracusani compatti: "Si lasci lavorare il prefetto"

“È assurdo come dai privati provengano tentativi di limitare e ostacolare la realizzazione di un’opera di estrema importanza come il nuovo ospedale di Siracusa”. I deputati regionali siracusani Tiziano Spada, Carlo Gilistro, Riccardo Gennuso, Carlo Auteri e Giuseppe Carta fanno fronte comune ed entrano nel merito di una vicenda che rimane in sospeso anche per via del contezioso relativo al ricorso presentato dal gruppo di imprese che si era aggiudicato l’incarico di progettazione della struttura sanitaria, poi revocato dal prefetto Giusi Scaduto, nel suo ruolo di commissario straordinario. “Bisognerebbe mettere al centro le esigenze dei cittadini-dicono i parlamentari dell’Ars-  La politica si schieri compatta a sostegno del commissario, ma soprattutto del territorio siracusano. La realizzazione del nuovo nosocomio permetterebbe agli abitanti di diversi comuni di poter usufruire di una struttura all’avanguardia e facilmente raggiungibile. È un’opportunità che non possiamo perdere”.

“L’Ospedale di Siracusa è un’opera di massima urgenza-fanno notare Spada, Gilistro, Carta, Gennuso e Auteri- Massima fiducia nell’operato del Prefetto Giusi Scaduto in qualità di commissario straordinario”. Per quanto riguarda il ricorso, il Tar del Lazio è stato dichiarato incompetente a decidere sul ricorso. Dovrà farlo il Tribunale Amministrativo di Catania ma i tempi non sembrano affatto certi, né celeri. “In merito alla decadenza dell’incarico – sottolineano i cinque – era addirittura stata ventilata una richiesta, da parte della componente spagnola dell’Rtp, di un intervento da parte dell’Ambasciata Spagnola. Tutto questo non fa altro che minare il percorso di realizzazione di un’opera che la città di Siracusa, e tutta la provincia, attendono da troppo tempo. La nomina a commissario straordinario del Prefetto Giusi Scaduto -ribadiscono i parlamentari regionali della provincia di Siracusa- è garanzia di correttezza e legalità per lo snellimento della procedura. Pur rispettando la legittimazione a ricorrere nelle sedi opportune, si lasci lavorare senza intoppi chi, in questo momento, svolge un compito così delicato”.




Elezioni comunali: i numeri di Siracusa e le modalità di voto

Uffici elettorali del Comune al lavoro in vista della tornata amministrativa per il rinnovo della carica di Sindaco e del Consiglio comunale. Si vota domenica 28 Maggio dalle 7 alle 23; e lunedì 29 dalle 7 alle 15, con scrutinio a seguire.
Gli elettori totali saranno in tutto 102.147, divisi tra 49.359 maschi e 52.788 femmine. Gli stranieri comunitari sono in tutto 4.053, 2238 dei quali maschi e 1.815 femmine. Gli stranieri extra comunitari invece saranno 3885, e di questi 1954 maschi e 1931 femmine. Si vota in 123 sezioni elettorali che saranno accessibili anche ai diversamente abili, con l’azzeramento quindi delle barriere architettoniche; e la previsione, in caso di eventuali guasti agli elevatori, di sezioni a piano terra. Le sezioni “speciali” risultano cosi suddivise: 2 ospedaliere, Umberto I e Rizza; 1 presso il carcere di Cavadonna; 7 seggi volanti, suddivisi a loro volta in 1 RSA, 4 cliniche e 2 comunità terapeutiche. L’Ufficio elettorale resta aperto anche nelle giornate di sabato e domenica.




Piano Industriale per Priolo pronto entro l'estate, Cannata (FdI):"Piena capacità operativa"

“Il piano industriale previsto per Priolo garantisce lo sviluppo del territorio destinato a diventare hub energetico d’Europa e del Mediterraneo attraverso uno sviluppo sostenibile e a una transizione ecologica valorizzando il nostro territorio”. Sono le parole del deputato Luca Cannata di Fratelli d’Italia, che in questo modo commenta la rassicurazione del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in merito all’arrivo del piano industriale per rilanciare la raffineria Isab di Priolo, “entro la fine dell’estate”. Al termine del tavolo Isab di Priolo al Mimit, infatti,secondo quanto spiega Cannata, è emerso l’impegno dell’azienda, appena passata in mano al fondo cipriota Goi Energy, di rispettare tutti i paletti stabiliti dal governo, dai livelli di produzione alla tutela dei posti di lavoro. Tra le prescrizioni, il Governo chiede di garantire l’attuale piena capacità operativa; la continuità delle forniture; la disponibilità di una quantità di produzione destinata al mercato italiano; la continuità del management, i livelli occupazionali per i prossimi cinque anni e il mantenimento della sede legale ed operativa di Isab in Italia; gli investimenti di mantenimento dell’impianto e gli investimenti necessari all’attuazione del “Piano di transizione verde”. A fine mese verrà dato l’incarico a chi dovrà redigere il piano e a chi dovrà revisionarlo in base all’accordo con il Governo e per la fine dell’estate dovrebbe essere pronto. “Con il ministro Urso e il Governo Meloni siamo riusciti a trasformare una crisi industriale in un’opportunità – dice ribadendo le parole del responsabile del dicastero – dimostrando di porre l’attenzione che merita l’area industriale siracusana e i lavoratori. Abbiamo posto le condizioni per rilanciare il polo rassicurando i sindacati e i lavoratori che hanno guardato giustamente con preoccupazione questo passaggio di proprietà”




Giunta-Italia, fuori i secondi: accuse e repliche, lo scontro infiamma le due coalizioni

Ad infiammare l’ultima settimana di campagna elettorale a Siracusa sono, al momento, le tensioni tra i candidati dell’area di centrosinistra: Francesco Italia da una parte e Renata Giunta dall’altra. Giornate segnate da pizzicotti a distanza e repliche piccate, con in campo pezzi vari delle due coalizioni.
Apre le danze Michelangelo Giansiracusa (Azione): “Mi sono imbattuto, casualmente, in un video in cui la candidata Giunta sostiene che il Comune di Siracusa non consentirebbe al cittadino la possibilità di esercitare il diritto di accesso agli atti, non rilascerebbe ricevute quando si protocolla una pec e non consentirebbe un accesso agevole all’albo pretorio. Circostanze assai lontane dalla realtà”, dice stizzito. “La realtà che descrive Renata Giunta non corrisponde al vero, ed è fortemente lesiva del lavoro svolto dagli uffici comunali dell’ente con in testa i dirigenti, responsabili dell’esercizio del diritto di accesso e del segretario generale, che è il garante della trasparenza e sovrintende al diritto di accesso, il cui registro, nel Comune di Siracusa, viene regolarmente aggiornato semestralmente”, dichiara Giansiracusa. “Abbiamo portato avanti una campagna elettorale incentrata sui temi ed i problemi da risolvere, non abbiamo attaccato nessuno men che meno i dipendenti comunali, ma non possiamo fingere che tutto vada bene come vogliono farci credere”, replica la Giunta. “La macchina amministrativa del Comune di Siracusa è un motore ingolfato anche e soprattutto per le scelte di questa amministrazione che non ha fatto altro che spostare dirigenti e funzionari e modificare gli obiettivi, mortificando e creando malcontento tra i dipendenti. Chiedo intanto al capo di gabinetto Giansiracusa di dissociarsi pubblicamente dall’audio messaggio che il sindaco uscente ha fatto circolare fino a farlo diventare virale tra i ristoratori ortigiani, per distorcere il mio programma elettorale e danneggiare me e la mia coalizione con affermazioni false e ingiuriose”.
Ma intanto è già pronta a scattare una nuova polemica, con l’affondo firmato da Paolo Ficara e Giuseppe Mirabella, entrambi del M5S ed assessori designati dalla Giunta. “L’amministrazione uscente ha tradito gli elettori moderati e di sinistra che pur avevano sostenuto il sindaco Italia che, però, ha spostato il suo baricentro sempre più a destra. Nelle liste che adesso lo sostengono, incredibilmente ci sono espressioni della destra più estrema, quella di Casa Pound, ovvero quelli che si dichiarano ‘a viso aperto’ orgogliosamente neo-fascisti! Da moderati, chiediamo un No convinto al fascismo”. E per rendere ancora più chiaro il messaggio, rincarano la dose: “E meno ci piace il sindaco uscente Francesco Italia che prova ad ingannare nuovamente l’elettorato, travestendosi all’occorrenza da uomo di sinistra ma che ha scelto di condividere il suo percorso politico con la destra più estrema. Spieghi allora cosa ha in comune con Casa Pound, il cui referente territoriale si pone come suo alleato politico”.
La replica, fronte Italia, è affidata a Fabio Granata (Oltre). “Fedina penale immacolata, idee di destra sociale, lavoratore instancabile e umile, animalista convinto e protagonista di volontariato sociale nei quartieri il pericoloso estremista è stato cosi individuato e messo alla gogna pubblica, con il solito disprezzo verso chi ha idee diverse e antagoniste alle loro. Ci sembra evidente che al cosiddetto gruppo dirigente del centro sinistra locale manchi, nella migliore delle ipotesi, la cultura politica e la sensibilità sociale per capire come Oltre non solo predichi il rispetto delle differenze ma lo pratichi nelle idee e nelle persone che le interpretano”.
Critiche anche su Azione, di cui Italia è dirigente nazionale. In questo caso, ad intervenire a difesa del sindaco uscente è Giovanni Di Lorenzo. “Azione sarebbe di centrodestra in quanto a Catania sostiene Trantino ed in Regione governa con Schifani? Sarà la confusione della campagna elettorale a fare affermare queste inesattezze. A Catania, Azione non presenta lista, ma ha candidati in liste civiche a sostegno di Trantino. A Trapani ed a Modica, invece, sostiene il centrosinistra. Inoltre, non avendo deputati regionali, Azione non governa con Schifani, il cui operato politico ha apertamente stigmatizzato in più occasioni”. Finito? No, perchè fa sentire la sua voce anche il Pd: “Il partito di Calenda di cui Francesco Italia è un dirigente nazionale, negli ultimi mesi ha virato drasticamente verso destra sostenendo in queste amministrative siciliane i candidati sindaci di Fratelli d’Italia e della Lega. In Regione pur non avendo deputati fa sentire il suo appoggio a Schifani e a Roma non si contano più le dichiarazioni a favore del Governo e le corrispondenze di amorosi sensi con Giorgia Meloni. Tutto legittimo, per carità, la democrazia è anche questa, l’importante è essere chiari e non prendere in giro gli elettori. La candidatura di Italia è una candidatura politica con forti sbilanciamenti verso il centrodestra”, si legge nella nota del Partito Democratico. Immancabile replica anche qui, con Michelangelo Giansiracusa (Azione). “Abbiamo contestato al governo Schifani la scellerata finanziaria che è stata approvata dalla maggioranza di centrodestra, così come abbiamo sollecitato lo stesso governo ad impugnare la legge di bilancio dello Stato che ha riservato risorse insignificanti sul tema dell’insularità. Sono solo due esempi che dimostrano, chiaramente, che non condividiamo alcunché di questo governo regionale, a cui invece si sono consegnati, aderendo ufficialmente a Forza Italia, due leader regionali della stessa coalizione democratico-progressista che la Giunta rappresenta, ovvero Caterina Chinnici e Giancarlo Cancelleri. Si continua inutilmente, ad alimentare uno sterile scontro ideologico”,
La sensazione è che la battaglia (politica) per un posto al ballottaggio sia già cominciata.