Furto, favoreggiamento ed evasione, 44enne dovrà scontare 2 anni e mezzo di reclusione

Due anni, 5 mesi e 7 di giorni di reclusione. Dovrà scontarli un pregiudicato di 44 anni per essere stato riconosciuto colpevole di favoreggiamento personale, furto aggravato ed evasione commessi tra il 2019 e il 2022 a Priolo Gargallo. L’uomo è stato arrestato dai Carabinieri di Priolo Gargallo in esecuzione di un provvedimento del Tribunale di Siracusa.
Dopo le formalità di rito, l’arrestato è stato associato alla Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa, come disposto dall’Autorità giudiziaria.




Stop ai cantieri quando fa troppo caldo, i sindacati attaccano i Comuni: “Poca sensibilità”

“Speravamo che i Comuni avrebbero emesso ordinanze a tutela dei manovali per sospendere le attività lavorative all’aperto quando le temperature si fanno elevate ma solo tre sindaci hanno agito in tal direzione”.
La Fillea Cgil di Siracusa esprime amarezza per il mancato riscontro ottenuto dalle amministrazioni comunali. Le uniche ad aver emanato le ordinanze sollecitate sono quelle di Palazzolo, Floridia e Priolo. “Da anni- ricorda Eleonora Barbagallo, segretaria provinciale Fillea Cgil di Siracusa- seguiamo la vertenza relativa allo stress termico nei cantieri e negli ultimi due anni abbiamo intensificato le azioni, anche con volantinaggio tra i lavoratori e con una presenza assidua nei cantieri. Con le prime ordinanze storiche, ottenute l’anno scorso, alcuni sindaci sensibili al tema hanno ritenuto doveroso emanare provvedimenti a tutela dei manovali per una sosta nelle ore più calde”.
Barbagallo prosegue commentando l’atteggiamento dei sindaci che non hanno emanato alcuna ordinanza. “Non si capisce la loro resistenza -prosegue la segretaria della Fillea- a partire da quella del sindaco del capoluogo, Francesco Italia e dei primi cittadini dei territori su cui ricade il maggior numero dei lavoratori per via delle grandi opere (vedi la Ragusana). Continueremo insistentemente a chiedere tali ordinanze- avverte l’esponente del sindacato degli edili- certi di una maggiore sensibilità da parte delle istituzioni interessate e continueremo con gli esposti alle autorità competenti qualora ci venissero segnalate dai lavoratori situazioni oltre il limite consentito dalla legge”. Intanto la Uts Cisl Ragusa-Siracusa ha aperto un tavolo per monitorare quotidianamente l’emergenza caldo nei luoghi di lavoro.
“Tutte le categorie sono coinvolte e ognuna di loro sta verificando le condizioni di lavoro nei rispettivi ambiti – sottolinea la segretaria generale territoriale, Vera Carasi – Dalla zona industriale ai cantieri edili, dagli agricoltori ai forestali, dagli uffici ai servizi, dai portalettere ai rider, tutti alle prese con le ondate di calore che stanno rendendo difficoltoso operare in totale sicurezza”.
La segretaria generale ha condiviso l’iniziativa con tutti i segretari di categoria proprio perché le segnalazioni si susseguono quotidianamente e molte di queste segnalano condizioni di lavoro a rischio.
“Alcune categorie, come i lavoratori edili e i braccianti sono tutelati anche grazie al decreto regionale fatto proprio, con Ordinanza, da alcuni sindaci – continua la Carasi – Disporre lo stop al lavoro se si superano i 35 gradi e consentire di accedere alla Cassa integrazione è sicuramente uno strumento utile. Peccato che non tutti i sindaci della provincia abbiano provveduto e non tutte le aziende abbiano mostrato sensibilità e coscienza”.
Il tavolo di coordinamento sta raccogliendo i dati sulle maggiori criticità e nessun luogo di lavoro è esente.
“Conosciamo le dure condizioni dei lavoratori della zona industriale, dei cantieri edili e dei braccianti agricoli – sottolinea la Carasi – spesso, nel primo caso, costretti ad operare in spazi senza isolamento termico e adeguato ricambio d’aria o in postazioni interne alle aree del petrolchimico dove si aggiungono ulteriori sorgenti di calore e umidità.
Il quadro delineato dalle segnalazioni raccolte riguarda anche lavoratori al chiuso di uffici spesso privi o quasi di adeguata climatizzazione, negozi o addetti ai trasporti di vario tipo – dice la segretaria Cisl – Qui anche gli addetti alla raccolta dei rifiuti stanno pagando dazio, così come quanti sono costretti quanti sono impegnati nelle consegne.
Continueremo a raccogliere le segnalazioni dei lavoratori – conclude Vera Carasi – e denunceremo ogni anomalia che metta a rischio la salute del lavoratore come previsto dalle norme vigenti in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. È una emergenza che non può essere sottovalutata, in attesa dei protocolli prevalga il buon senso da parte dei datori di lavoro”.




Ennesimo incidente a Siracusa, tre auto coinvolte: non ci sono feriti

Ennesimo incidente stradale a Siracusa. Sono ormai all’ordine del giorno i sinistri che si registrano in città. Si tratta di un aspetto assai preoccupante, sul quale bisogna interrogarsi. Questo pomeriggio tre auto in viale Teracati, in prossimità del cantiere per la realizzazione della nuova rotatoria, all’intersezione con viale Luigi Spagna, si sono intercettate. Per fortuna non ci sono feriti, ma nella zona si sono registrati rallentamenti.




Mafia, maxisequestro per imprenditore avolese considerato vicino al clan Trigila

Eseguito un sequestro di beni mobili registrati, conti correnti, tre veicoli ed un’impresa (“Caruso Group s.r.l.s.”) a carico di Giuseppe Caruso. Il valore del sequestro è in fase di quantificazione. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Catania -Sezione Misure di Prevenzione su proposta del Questore di Siracusa. Caruso, attualmente detenuto, detto “U Caliddu”, è ritenuto organico alla cosca mafiosa “Trigila-Pinnintula”, egemone nell’intera area sud della provincia aretusea.
La rilevante pericolosità sociale di Giuseppe Caruso – spiegano gli investigatori – ha portato all’emissione del decreto di sequestro di beni finalizzato alla confisca, ai sensi della vigente normativa antimafia. E’ parte della strategia di contrasto all’accumulazione e reimpiego dei patrimoni illeciti da parte delle consorterie criminali.
Caruso è stato condannato in passato per fatti analoghi. In particolare, nell’ambito dell’operazione denominata “Robin Hood” svolta congiuntamente da Polizia e Carabinieri, l’11 maggio 2021 era stato sottoposto a misura cautelare, unitamente ad altri 12 soggetti legati al clan, fra cui lo stesso boss Antonio Giuseppe Trigila.
Dalle indagini, che vedevano il clan impegnato ad acquisire con il metodo mafioso il controllo e la gestione di attività economiche, era emerso in particolare nei confronti di Caruso Giuseppe un quadro probatorio di assoluto rilievo che lo vedeva coinvolto in una serie di estorsioni, consumate o tentate, in danno di molteplici operatori del settore agricolo della commercializzazione e dei trasporti dei prodotti ortofrutticoli.
Di fatto, nel tempo, Caruso si sarebbe imposto come mediatore, accreditandosi presso le aziende concorrenti ed impediva agli altri trasportatori (dei prodotti ortofrutticoli della zona sud della provincia di Siracusa e Ragusa e diretti in tutta Italia) di lavorare liberamente in quello che egli stesso definiva il “suo territorio”. Bisognava, insomma, avvalersi della sua attività di intermediazione o versargli somme di denaro.
Per inserirsi formalmente nel comparto, avrebbe poi creato insieme al figlio una società a responsabilità limitata semplice denominata “Caruso Group s.r.l.s.” con sede legale ad Avola (SR). Da qui, una serie di provvedimenti antimafia, sino all’attuale.




Incendi 2023, Siracusa esclusa dai ristori. Spada (PD) e Gilistro (M5S): “La Regione dia risposte”

(cs) “I criteri che la Regionale ha utilizzato per l’erogazione dei ristori agli imprenditori che nel 2023 sono stati danneggiati dagli incendi non rispettano il principio di uguaglianza dei cittadini. Come al solito il Governo Schifani si dimostra lontano da intercettare le esigenze dei siciliani e dimostra una conoscenza sommaria dei problemi”.
A dichiararlo è Tiziano Spada, deputato regionale del Partito Democratico, con riguardo alla ripartizione delle somme erogate dalla Regione destinate a chi, nell’estate 2023, ha subito danni causati dagli incendi che si sono verificati su tutto il territorio regionale, facendo seguito a quanto già denunciato nei giorni scorsi dal gruppo parlamentare del PD.
“Non è accettabile che ci siano province che non rientrino nel riparto dei fondi, come quella di Siracusa. Solo Messina, Catania, Palermo e Trapani beneficeranno dei circa nove milioni stanziati, di cui la maggior parte arrivati da Roma. Tutte le altre, invece, saranno escluse e resteranno a guardare ancora una volta. Il piano antincendio della Regione non è allineato con i bisogni che, oggi, ha questa Terra, e le conseguenze delle scelte scellerate ricadranno sulle centinaia di imprenditori già ridotti in ginocchio dai danni dello scorso anno”.
Il parlamentare regionale aggiunge: “Ho presentato anche un’interrogazione parlamentare per capire le modalità di scelta dei comuni e, soprattutto, quelle di esclusione dai ristori. Sono pronto ad occupare l’aula del Parlamento se il dibattito sulla ripartizione dei ristori non sarà affrontato in maniera seria e nell’interesse dei cittadini” conclude il parlamentare regionale.
“Condivido la posizione del collega Tiziano Spada – dichiara Carlo Gilistro, deputato regionale del Movimento Cinque Stelle – e sono pronto a fare fronte comune su una questione molto importante per gli imprenditori della provincia che rischiano la beffa oltre il danno causato lo scorso anno dai roghi. Ho presentato anch’io un’interrogazione parlamentare e, insieme a Spada, sarò in prima linea per difendere i cittadini siracusani”.




Tamponamento sulla Statale 115, sei feriti lievi: due sono turisti

E’ di sei feriti lievi il bilancio di un incidente avvenuto nel pomeriggio lungo la Statale 115, nei pressi del Malibù. Due auto hanno dato vita ad un tamponamento nella corsia in direzione Siracusa. A bordo della 500 viaggiavano due turisti mentre sulla Fiesta vi erano cinque persone. Per sei è stato necessario far ricorso alle cure dei sanitari del Pronto Soccorso dell’Umberto I. Il traffico ha subito un forte rallentamento sino a completamento degli interventi dei soccorritori e di messa in sicurezza del tratto, con la rimozione dei mezzi. Sul posto 118, Vigili del Fuoco e Polizia Municipale.




E’ un 54enne l’imbrattatore di San Giovanni. In passato aveva danneggiato targhe e lapidi

E’ un 54enne siracusano il responsabile del gesto che ha creato profonda indignazione nelle ore scorse. Ha sversato litri di olio motore tutto attorno alla chiesa di San Giovanni, luogo simbolo e identitario per Siracusa. Le indagini condotte dagli uomini delle Volanti, diretti da Giulia Guarino, con la collaborazione della Polizia Municipale, hanno consentito di individuarlo e identificarlo. E’ stato denunciato per danneggiamento aggravato.
Le immagini delle telecamere di videosorveglianza lo hanno ripreso mentre, dopo aver cosparso di olio di motore parti del lastricato di pertinenza della Chiesa, si allontanava.
L’uomo era già conosciuto alle forze di polizia per aver imbrattato e danneggiato altri monumenti storici della città, dal Monumento ai Caduti a diverse targhe e lapidi commemorative e storiche. Anche in quella occasione, era stato denunciato.
Il sindaco di Siracusa si augurava ieri che, una volta identificato, l’autore dello sfregio venisse “punito come merita”. A parte la denuncia, però, all’orizzonte non ci sono altre possibilità se non un eventuale Tso, dovessero ricorrerne gli estremi.




Solarium in città, lavori a rilento: “Tutti completi la prossima settimana”

Procedono, sebbene particolarmente a rilento, i lavori di allestimento dei solarium in città. Un iter che quest’anno è partito male fin dall’inizio, da quando la ditta inizialmente incaricata da dato forfait al Comune ritenendo di non avere a disposizione abbastanza tempo e abbastanza personale per poter reperire il materiale, avviare e concludere gli interventi in maniera celere. L’impresa subentrata, sta montando le strutture ma non mancano le lamentele da parte dei cittadini che fanno notare come, a estate inoltrata, l’attesa stia diventando particolarmente lunga (e snervante). I solarium pronti sono quelli di Forte Vigliena e dello Sbarcadero Santa Lucia. Secondo le garanzie fornite dall’assessore Giuseppe Gibilisco, per quello dei Due Frati, le prossime ore dovrebbero essere quelle “buone” per vedere completata la struttura, mentre per il solarium di Via Cassia sarà necessario attendere la prossima settimana, sempre stando alle previsioni degli uffici comunali. Successivamente (si arriva così probabilmente alla terza settimana di luglio) sarà montata la scaletta ad Asparano che consentirà ai bagnanti un’agevole discesa, “per poter godere- conclude l’assessore Gibilisco- di uno dei luoghi più belli della nostra costa”.




Strage di cani a Palazzolo, l’amministrazione: “Sporgeremo denuncia e ci costituiremo Parte Civile”

“Siamo in attesa dell’esito degli esami a seguito del prelievo di un campione del veleno da parte dei veterinari dell’ASP. A conclusione,come Amministrazione Comunale, concorderemo di sporgere denuncia e ci costituiremo Parte Civile”. È così che scrive l’assessore al randagismo Enzo Rieli sui canali social del comune di Palazzolo Acreide, a seguito dell’avvelenamento di otto cani randagi: tre adulti e cinque cuccioli, a cui è stata somministrata la letale metaldeide, composto chimico altamente tossico, in genere usato come lumachicida.
“Sono state date tempestivamente le necessarie indicazioni operative per prelevare le carcasse e bonificare la zona. Sono stati affissi avvisi per avvertire del pericolo di esche avvelenate. Le operazioni necessarie relative a questo caso di avvelenamento sono monitorate dal dirigente dell’ufficio randagismo, comandante Scrofani.
“Insieme all’intera Giunta Comunale condanniamo fermamente tale incivile ed ignobile gesto compiuto da mani criminali”, conclude l’assessore Enzo Nieli.




Premio Vittorini: Lo Iacono, Mezzalama e Riva i finalisti

(cs) La Commissione di valutazione delle opere in concorso per la XXIII edizione del Premio Letterario Nazionale Elio Vittorini ha scelto i finalisti ed ha designato il vincitore della V edizione del Premio per l’editoria indipendente Arnaldo Lombardi. La manifestazione é promossa dall’Associazione Culturale Vittorini-Quasimodo e dall’Assessorato alla Cultura della Città di Siracusain collaborazione con la Fondazione INDA ed ha il patrocinio dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.
La Commissione, presieduta dal professore Antonio Di Grado, ha individuato fra i 34 autori in concorso, di 20 diverse case editrici, i tre finalisti tra i quali verrà proclamato il vincitore durante la cerimonia di consegna del Premio Nazionale di Letteratura Elio Vittorini e del Premio per l’Editoria Indipendente Arnaldo Lombardi si svolgerà a Siracusa sabato 7 settembre 2024 al Teatro Comunale.
I finalisti sono (in ordine rigorosamente alfabetico): Simona Lo Iacono con “Virdimurra” (Guanda), Chiara Mezzalama con “Le nostre perdute foreste” (Edizioni e/o) e Alberto Riva con “Ultima estate a Roccamare”(Neri Pozza).
Queste le motivazioni.
Simona Lo Iacono, Virdimura, Guanda Editore
Virdimura, nome di un’erba e poi di una donna che fu la prima a ottenere nell’Italia del ’300 l’autorizzazione a esercitare la pratica medica, è un libro che racconta appunto la storia di questa donna, che impara bambina dal padre ebreo l’arte e soprattutto la pazienza, l’umiltà e la dedizione che la professione le richiederà, anche perché questa professione verrà svolta negli ambienti più poveri e bisognosi, e fra le donne prive di sostegno e spesso costrette dalla violenza altrui a scegliere la strada esecrata dell’aborto. Simona Lo Iacono, sa raccontare tutto questo con leggerezza di tocco e profondità di visione che non solo restituiscono la complessità di una situazione, ma che riescono a trasformare la storia in poesia; e mostra come la sua Virdimura, nell’attenzione alle piccole cose che fanno la vita di tutti i giorni così come nel pieno di un’epidemia, riesca a far prevalere un senso di umanità, nonostante le invidie che, nel ’300 come oggi, ostacolano coloro che si fanno guidare non dai pregiudizi ma dalla propria coscienza.
Chiara Mezzalama, Le nostre perdute foreste, Edizioni e/o
L’amore al tempo della pandemia? Molto di più: è una sontuosa lamentazione funebre Le nostre vite perdute di Chiara Mezzalama, di cui la giuria del Premio Vittorini ha inteso premiare la preziosa qualità letteraria e la scommessa esistenziale e conoscitiva che la ispira. “Lasciarsi istruire dalla morte per imparare a vivere”, a vivere questa vita e ciò che forse la seguirà: è questa la sofferta acquisizione maturata lungo un traumatico monologo che finisce col celebrare, di là dal dolore e dal lutto, quella che Aldo Capitini definiva “la compresenza dei morti e dei viventi”.
Alberto Riva, Ultima estate a Roccamare, Neri Pozza
Non inganni il titolo: Ultima estate a Roccamare di Alberto Riva non è l’ennesimo album di memorie e nostalgie balneari e adolescenziali ma, al contrario, la coltissima e insieme godibilissima individuazione d’una miracolosa convergenza, in un borgo maremmano, di alcuni protagonisti delle lettere e delle arti novecentesche, da Calvino a Cassola, da Garboli a Citati, da Tobino a Fellini, da Fruttero e Lucentini a tanti altri scrittori, artisti, cineasti. Riva ci offre una ricca messe di cronache e istantanee, di spunti critici e inediti accostamenti di cui faranno tesoro tanto il lettore appassionato quanto – si spera – lo storico della cultura.
La Commissione di valutazione tornerà a riunirsi a ridosso della cerimonia di consegna del premio per scegliere il vincitore. Al voto di ciascuno dei componenti della Commissione, andrà a sommarsi anche quello espresso cumulativamente dal Collegio di lettori “forti” individuato – fra gli appassionati della lettura – in collaborazione con la Biblioteca Comunale Centrale e quelle circoscrizionale di Siracusa, con la Biblioteca-museo Elio Vittorini del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, con la Società Dante Alighieri e con le librerie operanti sul territorio del Comune di Siracusa che hanno aderito.
Al vincitore del Premio Vittorini 2024 andrà un assegno di 3mila euro mentre ai due finalisti non vincitori andrà un assegno di mille euro ciascuno.
Anche quest’anno al Premio Nazionale Elio Vittorini è affiancato il Premio per l’Editoria Indipendente Arnaldo Lombardi – in omaggio all’editore siracusano di adozione che fu tra gli ideatori del Premio Vittorini – destinato alle case editrici indipendenti che abbiano un catalogo di almeno 20 pubblicazioni di carattere storico e letterario. Il riconoscimento per l’edizione 2024 è stato assegnato alla casa editrice Lussografica” di Caltanissetta, solida e storica realtà siciliana nata nel 1932 e che si è da sempre contraddistinta per l’imponenza – quantitativa e qualitativa – delle proprie produzioni e per l’estrema cura del confezionamento editoriale. Lussografica è da quasi cento anno un consolidato punto di riferimento per l’editoria siciliana – e non solo – contribuendo ad alimentare con autorevolezza un dibattito culturale che vede l’Isola sempre più protagonista.