Palazzolo verso le amministrative: Tiné a sostegno di Francesco Magro

Due candidati alla guida di Palazzolo. Con le prossime amministrative, certa la ricandidatura del sindaco uscente Salvo Gallo. Altrettanto sicuro che si scontrerà con Francesco Magro, già in competizione alle elezioni del 2018.  A sostenerlo ci sarà anche l’attuale presidente del consiglio comunale, Francesco Tiné, che ha aderito alla lista civica Obiettivo Comune, convinto che in questo modo si possa costruire “Un nuovo percorso di qualità, condiviso, lineare e basato sulle competenze”. Pieno fermento politico, dunque, nel comune della zona  montana, in attesa del voto del prossimo giugno. Magro ha già lanciato la sua candidatura nei mesi scorsi.  Tinè è chiaro: “Insieme alla conclusione del percorso di questi cinque anni di amministrazione, la prima esperienza per me-annuncia- parte il cammino verso le prossime elezioni amministrative di giugno 2023. Chiuderò tra pochi mesi l’esperienza alla presidenza del Consiglio Comunale per la quale sono grato in primis ai Concittadini per il risultato di cinque anni fa, a tutti i Consiglieri comunali con i quali ho condiviso questo percorso ed all’attuale Amministrazione seppur nelle differenze di visione e nella mancanza di condivisione in particolare dell’ultimo periodo. Fare politica è un nobile servizio per la propria comunità ed io sono pronto a scommettermi, a dedicare il mio tempo e le mie competenze per Palazzolo”.




"No all'archiviazione, non fu suicidio": la famiglia di Vincenzo Cancemi non si arrende

Il gip del Tribunale di Siracusa Andrea Migneco si è riservato la decisione sulla opposizione alla richiesta di archiviazione della Procura nel procedimento scaturito dalla morte di Vincenzo Cancemi. Il corpo del 42enne venne trovato il 28 aprile dello scorso anno, nella casa di campagna a Marzamemi, dalla sua fidanzata. La tesi del suicidio non ha mai convinto la famiglia che ha dato vita ad una battaglia anche mediatica ed a diverse manifestazioni, anche davanti Palazzo di Giustizia a Siracusa.
Non è stata disposta l’autopsia ed il corpo dell’uomo si trova ancora nella camera mortuaria del cimitero di Pachino. Come raccontato all’Ansa dall’avvocato Nunzia Barzan, che rappresenta la madre di Cancemi, il 42enne non aveva mai manifestati intenti suicidi. E lo stesso video inviato da Cancemi alla fidanzata poco prima del decesso – che per la Procura confermerebbe il gesto estremo – conterrebbe elementi che, secondo i familiari, alimenterebbero dubbi. Da mesi chiedono che venga disposta l’autopsia. Cancemi presentava una ferita al capo e non indossava una scarpa. Circostanze che, come ha raccontano la madre dell’uomo anche su Indignato Speciale (rubrica del Tg5) meriterebbero maggiore approfondimento.

foto archivio




Mensa scolastica, "troppe famiglie morose": da febbraio stop ai pasti per i loro figli

Stop al servizio di mensa scolastica per i bambini i cui genitori non saldano le tariffe previste entro domani. Dal primo febbraio prossimo, l’amministrazione comunale bloccherà l’erogazione del servizio. Molto chiaro l’avviso pubblicato dal Servizio Refezione Scolastica, diretto da Giuseppe Calabretta. “Essendo ampiamente scaduto il termine dilatorio concesso- il contenuto della comunicazione- si invitano i genitori a saldare il debito pregresso relativo ai pasti fruiti dai bambini e non pagati, visibili nell’Applicazione Spazioscuola. Se in difetto, dall’1 Febbraio 2023, si bloccherà la fruizione, con comunicazioni inviate ai dirigenti scolastici”. A far storcere a molti il naso è il passaggio successivo, in cui il Comune avverte che i presidi dovranno “vigilare attraverso il personale docente sull’ammissibilità alla fruizione del servizio”. Certamente situazioni spiacevoli quelle che rischiano di verificarsi. E’ anche vero che i genitori in debito con l’amministrazione comunale riceveranno un sms in cui saranno messi al corrente del problema. Non dovrebbe, in teoria, verificarsi, dunque, la situazione in cui i piccoli si ritrovano a mensa con i compagni, senza poter consumare il pasto. La pubblicazione di questo avviso sta, comunque, suscitando polemiche nelle scuole, tra le famiglie destinatarie. Secondo indiscrezioni, la decisione scaturirebbe dalla constatazione che il numero di famiglie che non hanno pagato i pasti consumati dai loro figli a scuola sarebbe particolarmente alto.




Incidente stradale per Sebastian Colnaghi: "Ho avuto paura, troppo distratti alla guida"

Un piccolo incidente stradale, senza conseguenze importanti, diventa un promemoria per sé e per gli altri, sull’importanza della vita e sulla necessità di non distrarsi alla guida. Così, Sebastian Colnaghi, ambientalista siracusano 22enne, decide di raccontare quanto gli è accaduto nei giorni scorsi, quando a causa di un incidente stradale ha riportato lesioni per fortuna lievi ma che gli hanno ricordato quanto conti prendere con serietà la conduzione di un veicolo.
Il suo racconto : “Ho vissuto attimi di terrore . Un’auto ha invaso improvvisamente la corsia nella qual stavo marciando e nell’impatto violentissimo sono stato sbalzato dalla sella del mio scooter finendo sul selciato. Sono svenuto e quando ho riaperto gli occhi mi sono ritrovato dentro un’ambulanza. Non sentivo più il mio piede, ho compreso da subito che c’era qualcosa che non andava e di essere vivo per miracolo”. Ne deriva una riflessione. “Sempre più spesso – prosegue – vedo automobilisti e scooteristi al volante dei loro mezzi usare il telefono cellulare per chiamare qualcuno e mandare messaggi. Adesso mi rendo conto di quanto sia potenzialmente pericolosa una condotta del genere e mi sento di affermare che tutti noi stando al telefono mentre guidiamo diventiamo dei potenziali assassini. Mi sembra assurdo che tantissime persone ancora non se ne rendano conto. Fortunatamente per me – conclude Colnaghi – sono qui a raccontare. Dal giorno dell’incidente apprezzo ancora di più la vita e comprendo che anche solo una piccola distrazione può essere a volte fatale”.




Vittime di guerra, toccante incontro al comprensivo Archimede: storie di siracusani e di Shoa

Due storie intense raccontate agli studenti della Scuola Archimede, protagonisti dei laboratori didattici animati dai docenti e dai Promotori di Pace dell’associazione nazionale “Vittime Civili di Guerra”, a testimonianza di quel ponte tra generazioni indispensabile a tenere viva la memoria della nostra storia. All’istituto comprensivo Archimede di Siracusa, ieri si è svolto l’incontro fra Vincenza Mazzone, figlia di Francesco, internato nello stalag 307, il più grande campo di prigionia in Polonia, e Francesco Magnano, vittima civile di guerra. 

Due modi di vivere la guerra: il tenente Francesco Mazzone, liberato l’08 aprile del 1945, internato dal luglio 1941 al 1943 nello stalag 307, luogo denominato “Sterminio per prigionieri di guerra”, dove ha conosciuto privazioni disumane e condiviso con migliaia di altri commilitoni la fame e il freddo patiti in zona d’occupazione tedesca nel lager di Deblin, la cosiddetta fortezza della morte, sopravvissuto all’inferno sulla terra; Francesco Magnano, colpito nel 1945 all’età di 14 anni da un ordigno in piazza Santa Lucia a Siracusa.

Due vicende parallele dei due cittadini siracusani, segnate dal dolore e dalla menomazione fisica.

Gli alunni, “portatori di memoria viva”, hanno presentato i loro lavori con toccante emozione e grande coinvolgimento ribadendo la dignità dell’esistenza di ogni singolo individuo senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, di opinioni politiche, di condizioni personali o sociali.

Se la testimonianza è un elemento, a volte personale e intimo, legato a chi ha vissuto più o meno da vicino determinati eventi, l’essere portatori di alcune storie e dei loro significati, attraverso la rielaborazione e la narrazione, può e deve sempre di più essere una pratica collettiva, per tenere vive queste storie a rischio di essere dimenticate e, più in generale, per arricchire la memoria collettiva e porre le basi affinché sia il prodotto duraturo di un racconto corale in continuo divenire.

Gli studenti partecipanti all’iniziativa hanno apprezzato questi momenti di storia vera, che ha permesso di mettere insieme pezzi di vita.

“L’istruzione – fa notare la dirigente scolastica, Giusy Aprile- rappresenta il più potente strumento per combattere l’odio e il razzismo. Occorre una memoria unica, forte e condivisa, da coltivare e trasmettere. L’impegno della scuola va verso questa direzione. Una mobilitazione generale per dire no a tutte le forme di razzismo che nel mondo, anche in vesti diverse, vanno replicandosi. Un modo per conservare la libertà che ci è stata donata e per difenderla ogni giorno.La scuola Archimede ha voluto esprimere la propria riconoscenza nei confronti di chi ha contribuito, in maniera così dolorosa, a costruire la nostra democrazia e la libertà individuale e collettiva di ognuno di noi.




Funnel cloud tra Noto e Rosolini, nuvola a imbuto: "E' un tornado?"

Numerose le segnalazioni di una funnel cloud nella zona sud della provincia di Siracusa, tra Avola e Rosolini, passando per Noto e sfiorando, poi, anche la provincia di Ragusa. Meteo Ispica pubblica le immagini di Giusy Giuseppe, Marco Spataro e Michele Cannarella sulla propria pagina Facebook, in cui spiega che la nuvola a imbuto si sarebbe sviluppata a Noto e sarebbe visibile anche negli altri comuni citati. Non è chiaro se possa essere classificata come tornado.




Procreazione assistita, per la prima volta attiva a Siracusa una struttura dedicata

“L’aspetto dell’umanizzazione nella riproduzione medicalmente assistita è uno dei nostri capisaldi. C’è bisogno di una grande informazione sulle possibilità del progetto genitoriale delle coppie”. Il prof. Antonino Guglielmino, direttore medico e sanitario del Centro Hera di Catania, spiega la necessità di aprire una struttura sanitaria a Siracusa specializzata in Medicina e Biologia della Riproduzione. Si tratta della prima di questo tipo nella provincia aretusea.
L’inaugurazione del Centro Hera di via Carlo Forlanini 7, avrà luogo sabato 28 alle ore 10.30. Saranno presenti il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, il direttore sanitario dell’Asp di Siracusa Salvatore Madonia, il presidente dell’Ordine dei medici Anselmo Madeddu, il prof. Antonino Guglielmino e la direttrice sanitaria del Centro Hera Siracusa dottoressa Giuseppa Fuggetta.
“Noi ci accorgiamo che i pazienti hanno difficoltà a raggiungere Catania per motivi di lavoro – afferma la dottoressa Sandrine Chamayou, embriologa-genetista, che si occupa della direzione dei laboratori -. Ma l’infertilità è un disagio quotidiano. Abbiamo pensato quindi di andare incontro alle coppie e dare assistenza in loco. La struttura a Siracusa nasce dal Centro Hera di Catania che ha un’esperienza trentennale sotto la spinta dei pazienti. È un centro di infertilità che riguarda l’aspetto diagnostico e dei trattamenti, faremo tutte le tecniche di fecondazione in vitro. Congeleremo sia i gameti che gli embrioni, quando necessario, aiuteremo i pazienti infertili, i pazienti fertili portatori di malattie genetiche al fine di dargli la possibilità di scegliere di non fare nascere un bambino malato con la diagnosi genetica pre impianto e aiuteremo anche i pazienti oncologici. Ci occuperemo dei pazienti che hanno problemi genetici come i portatori di talassemia i portatori di fibrosi cistica o altre malattie genetiche, dando alle coppie la possibilità di evitare l’aborto terapeutico”.
Il Centro Hera di Siracusa lavorerà in stretta collaborazione con le strutture sanitarie del territorio siracusano, dedicandosi all’assistenza delle coppie infertili per garantire qualità delle prestazioni e sicurezza del paziente. Grazie alle più avanzate tecniche diagnostico-terapeutiche offrirà ai pazienti un servizio efficiente e personalizzato.
“Avere a disposizione a Siracusa una struttura con una banca per il congelamento dei gameti diventa di grande utilità in Sicilia – ha continuato il prof. Antonino Guglielmino, ginecologo -. Uno strumento verso chi vuole avere dei figli e non riesce ma anche chi vuole evitare l’aborto terapeutico o preservare la propria fertilità per una malattia autoimmune o portatore di una anomalia genetica. A Siracusa non c’è alcuna presenza di assistenza per le coppie che i figli li vogliono e vogliono creare un progetto genitoriale. E poi la possibilità della crioconservazione per chi ha problemi oncologici prima di sottoporsi a una chemioterapia necessaria come salvavita. Ma purtroppo le terapie antitumorali portano a sterilità”.
“Diventiamo punto di riferimento nel territorio di Siracusa per le coppie che hanno problemi di fertilità in un contesto in cui assistiamo ad un drammatico calo delle nascite – conclude Giuseppa Fuggetta, ginecologa, direttrice sanitaria del Centro Hera Siracusa -. E’ aumentata, e noi siamo fanalino di coda nelle classifiche, l’età della donna alla ricerca del primo figlio. Siamo dalla parte del paziente per assicurare accoglienza in totale trasparenza e accompagnamento in un percorso che garantisce il diritto alla genitorialità e alla famiglia. Offriamo anche la possibilità di preservare la fertilità in vista di terapie che possono mettere a rischio la salute. Sono felice da siracusana di tornare a casa dopo aver lavorato per tanti anni al nord: potermi mettere al lavoro nella mia terra e al servizio della mia gente per accompagnarli in questo percorso nel diventare genitori”.
Il centro Hera di Siracusa è la prima nuova struttura sanitaria della provincia di Siracusa specializzata in Medicina e Biologia della Riproduzione. Lavora in stretta collaborazione con le strutture sanitarie del territorio siracusano e con il Centro Hera di Catania. Si dedica all’assistenza delle coppie infertili per garantire qualità delle prestazioni e sicurezza del paziente. A questo fine si dota di tutte le più avanzate tecniche diagnostico-terapeutiche per offrire ai propri pazienti un servizio efficiente e personalizzato. È composta da medici, biologi, genetisti, psicologi e ostetriche esperti nella prevenzione e nella cura dell’infertilità, specializzati in Medicina e Biologia della Riproduzione.




Emendamento del M5s, in arrivo 5 milioni per il Libero Consorzio di Siracusa

Approvato in Commissione Bilancio l’emendamento che destina importanti risorse al Libero Consorzio di Siracusa, da anni in dissesto. Il provvedimento, del Movimento 5 Stelle, vede Nuccio Di Paola primo firmatario insieme al deputato regionale siracusano Carlo Gilistro. “Cinque milioni di euro per la ex Provincia Regionale sono un altro segno concreto della volontà di ridare dignità a quell’ente, in attesa di necessarie riforme sulla sua governance”, commenta Gilistro. “Il Libero Consorzio ha in capo servizi importanti, dalla scuola alla viabilità. Da anni, a Roma come a Palermo, il M5s si è impegnato per riportare quell’ente in linea di galleggiamento, ottenendo risultati importanti come il nuovo accordo con lo Stato. Con questo emendamento diamo una nuova boccata d’ossigeno al territorio. Desidero ringraziare tutto il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle, ed in particolare i colleghi Nuccio Di Paola e Jose Marano, per aver appoggiato e sostenuto questo emendamento”. Il testo proposta da Di Paola e Gilistro ha ottenuto anche l’appoggio degli altri deputati.
Tra i sostenitori in Aula anche il deputato Pd, Tiziano Spada. “Le condizioni in cui versa il Libero Consorzio siracusano sono preoccupanti ed è compito della politica dare risposte concrete ai cittadini. Al primo posto da salvaguardare ci sono i lavoratori e gli studenti. In alcune scuole della provincia i riscaldamenti sono spenti perché non si riesce a pagare il costo del gasolio e del metano. L’approvazione di questo emendamento potrebbe finalmente risolvere diverse problematiche che quotidianamente si trova ad affrontare il Libero Consorzio e dare respiro al territorio”.




Sanità: liste di attesa e Pronto Soccorso, Gilistro (M5s) stimola i vertici dell'Asp di Siracusa

Pronto Soccorso, prenotazioni visite, liste di attesa, prestazioni sanitarie a Siracusa, servizi negli ospedali di Avola-Noto e di Augusta: sono i temi al centro di un incontro tra il deputato regionale Carlo Gilistro (M5s) ed il commissario dell’Asp di Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra. I due si sono ritrovati ieri a Palermo in Commissione Sanità, in occasione dell’audizione dedicata all’analisi della situazione dell’ospedale di Lentini.
Al termine della riunione, si sono soffermati per discutere degli altri temi centrali per la sanità nel capoluogo e nella zona sud della provincia. Gilistro ha anche coinvolto il direttore sanitario, Madonia, per iniziare a tracciare una linea di interventi possibili per rafforzare la medicina del territorio, ridurre la pressione sugli ospedali e offrire tempi e trattamenti accettabili a chi ha bisogno di una sanità di qualità, sotto casa. “Senza ritrovarsi costretti, per i lunghi tempi di attesa proposti o per le condizioni dei presidi, a rivolgersi alle province vicine con conseguente danno economico per la sanità pubblica della provincia di Siracusa”, sottolinea il deputato regionale cinquestelle. Nei prossimi giorni, Gilistro raggiungerà in direzione Asp il commissario Ficarra e il direttore sanitario Madonia per definire un quadro di azioni e comunicazioni da avviare.
Per quel che riguarda l’ospedale di Lentini, ribadita all’assessore regionale Giovanna Volo la richiesta di modificare in Dea di I Livello la qualificazione del nosocomio a servizio della zona nord della provincia di Siracusa, alle prese con la sistemica carenza di personale ed un reparto covid che ha sottratto altri posti letto per Medicina. “Questo è solo uno dei punti di un progetto di revisione più ampio del servizio sanitario e ospedaliero regionale, dove anche il Muscatello merita maggiore dotazione organica e di attrezzatture. Dobbiamo tornare a rafforzare la sanità pubblica a Siracusa, un problema che nei decenni si è pensato di affrontare solo tramite convenzioni con strutture private. Bene ma non è certo la soluzione, semmai un ausilio utile se pensato come supporto di una sanità pubblica degna di questo nome”, ha detto Gilistro parlando con l’assessore regionale Volo.




Giuliano Peparini a Siracusa: laboratorio gli allievi dell'Accademia e del Gargallo

Fase di preparazione di uno degli spettacoli che andranno in scena in occasione del prossimo ciclo di spettacoli classici della Fondazione Inda. Tre giornate intense di lavoro a Siracusa per Giuliano Peparini , dunque, che dal 29 giugno al 2 luglio 2023 dirigerà al Teatro Greco Ulisse, l’ultima Odissea, lo spettacolo che attraverso il teatro e la danza racconterà la storia di uno dei più noti eroi della mitologia greca, Ulisse.

Il regista e coreografo lo scorso fine settimana ha incontrato all’ex convento di San Francesco gli allievi dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico lavorando con i ragazzi che frequentano la scuola di teatro dell’INDA sul libretto dell’opera firmato dallo stesso Peparini e dal grecista Francesco Morosi. Un gruppo di allievi farà parte del cast dello spettacolo che chiuderà la cinquantottesima stagione di rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa.

Nel corso dei tre giorni a Siracusa, Giuliano Peparini, insieme al ballerino e coreografo Francesco Sarracino, ha anche tenuto un laboratorio con un gruppo di allieve e allievi del liceo coreutico Tommaso Gargallo, diretto da Annalisa Stancanelli.
Il progetto avviato quest’anno con il “Tommaso Gargallo” è un’ulteriore tappa del dialogo e della collaborazione tra la Fondazione INDA e gli istituti scolastici della città e ha rappresentato soprattutto una preziosa occasione per gli studenti dello storico liceo siracusano di poter lavorare e ascoltare i consigli del regista e coreografo conosciuto e apprezzato in tutto il mondo.