La morte del piccolo Evan, la sentenza: ergastolo per la madre ed il compagno

I giudici della Corte d’Assise di Siracusa hanno condannato all’ergastolo Letizia Spatola ed il compagno Salvatore Blanco ritenuti responsabili della morte del piccolo Evan. Il 17 agosto del 2020, il piccolo di Rosolini morì ad appena un anno e mezzo per le percosse subite.
Il pubblico ministero aveva chiesto l’ergastolo per entrambi oltre ad una condanna a 5 anni e 6 mesi ciascuno per maltrattamenti. I due capi d’accusa – omicidio e maltrattamenti – sono stati alla fine accorpati in omicidio in concorso con i maltrattamenti.
La mamma di Evan, Letizia Spatola, era presente in aula al momento della lettura della sentenza. Il compagno, invece, era collegato dal carcere di Vibo Valentia, dove si trova ristretto. In aula anche la nonna paterna del bimbo, Elisa Congiu, e gli zii, Michael Lo Piccolo e Jessica Lo Piccolo.
Secondo quanto ricostruito dalla magistratura, Evan ha perduto la vita a causa delle lesioni dovute ai maltrattamenti da parte del compagno della madre, presente nella loro casa di Rosolini quando si è consumata la prima parte della tragedia.




Calci e pugni al semaforo, lite fra anziani degenera: morto 82enne

E’ morto in ospedale l’anziano di 82 anni che alla fine di giugno restò coinvolto in quello che inizialmente era un alterco per strada con un 77enne, poi sfociato in violenza. L’uomo, dopo l’episodio, era stato ricoverato all’Umberto I di Siracusa in prognosi riservata, a causa delle lesioni riportate a seguito dei calci e dei pugni ricevuti al culmine della lite con l’altro anziano.

Il 77enne, inizialmente denunciato dalla Squadra Mobile, dovrà adesso rispondere di omicidio.

E’ successo tutto nella mattinata del 28 giugno scorso, quando il 77enne, a bordo di uno scooter elettrico, ebbe da ridire sulle modalità di guida dell’82enne, conducente di un’auto.
Il litigio ha raggiunto il suo apice al semaforo di viale Teracati, quando i due, dopo gli insulti reciproci, sarebbero arrivati alle mani. Il conducente del motorino elettrico avrebbe a quel punto colpito, secondo la ricostruzione degli inquirenti,  con calci  e pugni l’82enne, inizialmente soccorso da un agente di polizia in transito, è poi trasportato in ambulanza al vicino  pronto soccorso. Le condizioni cliniche dell’uomo erano subito apparse molto gravi.




Chioschi di Ortigia, dieci giorni di chiusura per due: turbativa dell’ordine pubblico

Due chioschi di Ortigia chiusi per dieci giorni, a decorrere dal pomeriggio di domani. I Carabinieri hanno notificato ai titolari il provvedimento di sospensione disposto dal Questore di Siracusa.
I Carabinieri sono intervenuti in diverse occasioni, tra cui la tristemente nota rissa di Pasqua, per sedare turbative di ordine pubblico in prossimità delle due attività commerciali.
Più volte è stato accertato che i 2 chioschi erano anche ritrovo abituale di soggetti con precedenti di polizia.
In caso di ulteriori violazioni, verrà disposta la cessazione permanente dell’attività.
Le notifiche operate dai Carabinieri si inseriscono tra le misure di attuazione della cornice di sicurezza, legalità e leale concorrenza previste dalla cosiddetta Carta di Ferla, sottoscritta, su proposta della Prefettura di Siracusa, il 2 giugno scorso con i sindaci, le organizzazioni dei commercianti e artigiani maggiormente rappresentative e le Forze dell’ordine.




Otto giorni dopo la scarcerazione, nuovo arresto per Alessio Attanasio

Otto giorni dopo la sua scarcerazione, nuovo arresto questa mattina per Alessio Attanasio. Agenti di Polizia hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, disposta dal Gup del Tribunale di Catania su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. Attanasio è ritenuto dagli investigatori responsabile dell’omicidio di Giuseppe Romano, avvenuto a Siracusa nel marzo 2001.
Lo scorso 7 luglio era tornato un uomo libero ed aveva potuto lasciare, per espiazione della pena, il carcere di Nuoro dove era ristretto. E’ stato anche in passato detenuto in regime di 41bis ed è ritenuto dagli investigatori al vertice dell’organizzazione mafiosa denominata Bottato-Attanasio, egemone a Siracusa.
A gennaio 2022, proprio per l’omicidio Romano, Alessio Attanasio era stato condannato con sentenza di primo grado, ancora non definitiva, a 30 anni di reclusione.




Siracusa. Micio intrappolato in un tombino saldato: “Risolutivo intervento della Siam”

Lieto fine per la vicenda che ha tenuto gli animalisti e non solo della città in apprensione per oltre due giorni. Il micetto potrà essere salvato grazie all’intervento dei tecnici della Siam, intervenuti dopo i tentativi vani di Protezione Civile e Vigili del Fuoco.

In realtà si tratta di una femminuccia, che ha già trovato casa. E’ rimasta intrappolata per oltre due giorni all’interno di un tombino di piazza Pancali, subito dopo il Ponte Umbertino.

Nessuno riusciva ad estrarlo. Il tombino, infatti, era  saldato e secondo quanto emerso, lo sarebbe da quando il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha fatto tappa a Siracusa. E’ diventato un “caso” quello sollevato dai volontari che si occupano delle colonie feline. Zaira Salerno ha tentato ogni strada.

Estremo tentativo, in tarda mattinata, anche quello di utilizzare un megafono, puntando sulla possibilità di sfruttare la bassa marea e di attirarlo con il richiamo di mamma gatta. Tam tam anche attraverso i social.

“Per ore il gattino non si è più sentito, né visto- racconta Zaira Salerno- Era scontato del resto che con tutto quel trambusto si fosse nascosto per paura. Poi ha ricominciato a piangere. Gli è stato lanciato del cibo.

Risolutivo l’intervento della Siam. Con una sonda si è proceduto fino all’individuazione della micetta,adesso ancora impaurita.




“Esaltante, faticosa, unica”: l’alta moda vista dal backstage con Salvo e Vincenzo Bruno

“Esaltante, unica, faticosa”. Con tre aggettivi Salvo e Vincenzo Bruno (Ortigia Barber Shop) riassumono l’esperienza vissuta per cinque giorni nel backstage degli appuntamenti Dolce & Gabbana a Siracusa. Si sono occupati dei capelli e del trucco di centinaia di figuranti, modelli, modelle ed ospiti che hanno animato le giornate glamour dell’alta moda a Siracusa ed a Marzamemi, passando per l’area archeologica della Neapolis, il Maniace ed il Minareto.
Sorridenti, mostrano decine di foto che li ritraggono, insieme ad altri colleghi siracusani, nelle squadre che hanno seguito i diversi gruppi di celebrities e vip assortiti. “Per la sfilata di sabato sera abbiamo fatto base al teatro comunale. L’indomani ci siamo spostati a Marzamemi per l’alta moda uomo, insieme ai colleghi di Baio Haircare. Abbiamo curato una media di 40 look trucco e capelli al giorno, a ritmi frenetici. Qualcosa di unico, stressante ma al tempo stesso esaltante”.
Una prova impegnativa che ha dimostrato come anche su questo fronte artigiano – parrucchieri, barbieri e truccatori – a Siracusa si viaggi ormai su di un livello medio-alto. E prova ne è il fatto che sia stato necessario far ricorso a poche squadre di supporto arrivate da fuori Sicilia e spesso dietro richiesta degli ospiti più prestigiosi.




Torna in libertà Alessio Attanasio, il presunto boss siracusano ha scontato la pena

Il 51enne Alessio Attanasio è un uomo libero. Dopo avere scontato la pena detentiva a Nuoro, ha potuto lasciare il carcere sardo. Era stato condannato, in ultima istanza, per resistenza a pubblico ufficiale. In carcere dal 2002, secondo la Dda di Catania sarebbe a capo del clan Bottaro-Attanasio, egemone a Siracusa.
A febbraio scorso è stato però condannato in primo grado per l’omicidio Romano, avvenuto in via Elorina nel marzo del 2001. Stando alle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, avrebbe fatto parte della spedizione mortale, insieme ad un altro uomo nel frattempo deceduto. La difesa ha già preannunciato ricorso. E’ inoltre sotto processo per l’omicidio di Angelo Sparatore, ucciso nel maggio del 2001 alla Mazzarona.
Negli ultimi 18 anni il nome di Attanasio è finito coinvolto in gran parte delle operazioni antimafia focalizzate su Siracusa. Durante la detenzione, Alessio Attanasio ha conseguito due lauree. La prima in Scienza delle Comunicazioni ed una seconda in Giurisprudenza.




Tra la città e le contrade balneari una distanza che il bus non colma. “Che figura coi turisti”

C’è un settore che ha bisogno di crescere e migliorare, ed è quello del trasporto pubblico locale. Manca la cultura dei “mezzi”, mancano invero anche i “mezzi” come anche tutta l’infrastrutturazione di supporto: pensiline, informazioni disponibili su paline a led, tabelle orari e corse, app dedicate ed altro. Il tpl sarà tra un anno tema buono per la campagna elettorale. Nel frattempo, restano i problemi con la tentazione di una azienda municipalizzata che si riaffaccia puntualmente da trent’anni.
Nel frattempo, un servizio ridotto all’osso procura magre figure all’immagine turistica di Siracusa. L’ultima, in ordine di tempo, la racconta la presidente dell’associazione Pro-Arenella, Alessia Munzone. “Ieri sera mi sono vergognata da morire. Stavo rientrando a casa all’Arenella, e vicino a quella che dovrebbe essere una fermata dell’unico autobus che fa il giro delle zone balneari, un turista preoccupato e arrabbiato mi chiede un passaggio per Siracusa. Hanno perso l’autobus e dovranno aspettare, forse, circa più di 1 ora per il prossimo”. Il turista, italiano, è insieme alla moglie. Si domanda come sia possibile che il mare e la città non siano collegate con frequenza in piena stagione balneare.
Ma il problema è più ampio. “Se ci fossero le pensiline con tabella oraria e più corse, almeno nel periodo estivo, turisti e residenti non sarebbero obbligati ad aspettare per ore il bus seduti sul ciglio della strada, sotto il sole cocente, senza un riparo. Non sarebbero obbligati a chiedere un passaggio o addirittura avventurarsi a piedi perché probabilmente il prossimo bus passerà dopo almeno un’ora”, racconta Munzone. Come lei, in tanti vi starete adesso chiedendo su un turista tornerà mai in una città che non offre servizi adeguati.
L’associazione Pro Arenella, insieme al Raggruppamento Siracusa Sud, ha presentato all’amministrazione comunale, nei mesi scorsi, un progetto per rafforzare il sistema dei collegamenti tra le contrade marine ed il centro urbano di Siracusa.




Riapre dopo l’incendio via Monti Nebrodi: albero crollato, scampato pericolo

Riaperta dalla Protezione Civile comunale via Monti Nebrodi, a Siracusa. La strada era stata chiusa domenica a causa di un rovinoso incendio che aveva anche portato alla caduta di un albero. Polemiche perchè dopo l’apposizione delle transenne, prima che cedesse l’albero, qualcuno aveva ben pensato di spostare il segnale di blocco e pericolo, riaprendo abusivamente al traffico la via, nonostante l’incendio. Fortunatamente, nessuno è rimasto coinvolto nel cedimento dell’arbusto.
Eliminato il pericolo e ripristinate le ordinarie condizioni di sicurezza, questa mattina la strada è realmente tornata percorribile. Rimosse le limitazioni all’accesso, con sollievo per i residenti.




FMITALIA è la miglior radio siciliana del 2022

FMITALIA è la migliore radio siciliana del 2022. Il riconoscimento è stato consegnato ieri sera a Viagrande, ai piedi dell’Etna, nel corso della prima edizione del premio regionale Radio Tv.
La radiovisione siracusana è stata scelta “per la qualità della sua produzione quotidiana che ne ha fatto un punto di riferimento leader nel territorio, con una formula incentrata sull’informazione di qualità, capace di dare voce al territorio ed affiancata ad una costante innovazione tecnologica”. A consegnare il premio regionale è stato il patron della manifestazione, Ettore Tortorici.
Il direttore di FMITALIA, Gianni Catania, nel ringraziare per il riconoscimento, ne ha sottolineato il valore in quanto “frutto di una valutazione attenta di tecnici del settore. Un successo da condividere con tutti i colleghi ed i collaboratori di FMITALIA e che gratifica una proprietà attenta verso le innovazioni e coraggiosa nel proporre, anni addietro, un nuovo modello di radio basato sul talk e l’informazione”.
FMITALIA è presente in radio, anche in Dab+ dove attivo, ed in TV (canale 15dt in hbbtv). Inoltre è possibile seguire la miglior radio siciliana anche in streaming su fmitalia.net, attraverso la app gratuita per smartphone, live sui social, in domotica sui sistemi Amazon Alexa e Google Next grazie alla skill FMITALIA e sulla piattaforma Twitch.
Gli altri premi sono andati a Domenico Cannizzaro (miglior voce maschile, Radio Time), Cristina Ruffino (miglior voce femminile, Studio 90 Italia), Elia Ragusa (miglior programma radiofonico, Il Cazz8), Cristiano Di Stefano (miglior conduttore) ed Antonello Musmeci (premio per l’eccellenza radiofonica).