Controlli anti-covid, oltre 500 persone controllate nella zona di Augusta

I Carabinieri della Compagnia di Augusta, nell’ambito delle attività finalizzate alla prevenzione di reati in genere ed anche al rispetto delle misure di contenimento della pandemia previste dai Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri sull’intero territorio ricadente nella giurisdizione di competenza, hanno eseguito diversi servizi, controllando un cospicuo numero di persone e veicoli.
Sono molteplici e di varia natura i servizi effettuati dall’Arma dei Carabinieri che oltre a vigilare le zone più sensibili della giurisdizione sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica, hanno rafforzato i servizi soprattutto nei luoghi di intrattenimento ed interessati da un importante flusso di persone. Durante i servizi di controllo e vigilanza, i Carabinieri hanno controllato diversi esercizi commerciali, 537 persone e 262 veicoli, eseguite varie perquisizioni personali, veicolari e domiciliari contestando le seguenti violazioni al Codice della Strada: 6 contestazioni per mancato utilizzo delle cinture di sicurezza; 3 contestazioni per uso di telefono cellulare durante la guida;4 contestazioni per guida di veicolo senza revisione periodica; 2 contestazione per guida di veicolo privo di assicurazione RCA.
Le violazioni contestate raggiungono un importo di circa 2.500 euro, sottratti complessivamente 55 punti dalle patenti di guida, ritirati 2 documenti di circolazione, 2 veicoli posti a sequestro amministrativo.
Nel corso dell’attività i militari dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Augusta e della locale Stazione Carabinieri hanno segnalato alla Prefettura aretusea una donna domiciliata nel comune megarese ed un giovane del posto poiché a seguito di perquisizione personale sono stati trovati rispettivamente in possesso di circa 0,3 grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina e di uno spinello, nonché un altro giovane trovato in possesso di 0,5 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana.
A Carlentini i militari della locale Stazione hanno proceduto ad un’altra analoga segnalazione nei confronti di un lentinese poiché trovato in possesso di due grammi di marjuana.




Covid all’ex Provincia di via Malta, uffici chiusi e sanificazione

Chiusi gli uffici di via Malta del Libero Consorzio Comunale, l’ex Provincia Regionale di Siracusa. La decisione sarebbe stata assunta a causa della positività  di due dipendenti. Questa mattina, sanificazione di tutti gli uffici della sede, a scopo precauzionale. Per i dipendenti è stato disposto,pertanto, il lavoro agile.

Dopo le operazioni di sanificazione, la situazione dovrebbe tornare alla normalità, probabilmente già a partire da domani.




Rapina in un’abitazione del villaggio Miano: uomo aggredisce disabile e si impossessa della pensione

Rapina, ieri sera, in un’abitazione del Villaggio Miano. Intorno alle 19,30, un uomo, con il volto travisato da cappellino e mascherina, si è introdotto in casa di un uomo siracusano, disabile, e della moglie, impossessandosi della pensione dopo un’aggressione scaturita dalla resistenza. Subito dopo, l’uomo si è dileguato. Indagano i carabinieri.




Parcheggiatore abusivo in via Romagnoli, denunciato: era destinatario del Daspo Urbano

Era destinatario del Daspo Urbano ma svolgeva ugualmente l’attività di parcheggiatore abusivo nei pressi del Teatro Greco. Gli agenti delle Volanti hanno bloccato l’uomo, un 38enne, in via Ettore Romagnoli interrompendolo mentre esercitava la sua attività illecita. Il parcheggiatore abusivo è stato denunciato.




Caro voli, Ficara al Ministro dei Trasporti: “Più attenzione per continuità territoriale dei siciliani”

“Al Ministero dei Trasporti e Mobilità Sostenibili ho ancora una volta chiesto maggiore attenzione verso l’applicazione del principio della continuità territoriale. Va assicurato ai siciliani ed in particolare a quelli che risiedono nella zona orientale dell’Isola. La continuità territoriale con le aree più periferiche del Paese deve rimanere una delle priorità del governo, in materia di trasporti”. Così il parlamentare siracusano Paolo Ficara (M5s) ha introdotto la sua interrogazione sul tema.
“C’era stata la partenza dei collegamenti Alitalia tra Cosimo-Roma e Cosimo-Milano, grazie al grande impegno di questi anni del MoVimento 5 Stelle e dell’allora ministro Danilo Toninelli. Servizio a prezzo calmierato per i residenti che però si è interrotto lo scorso 15 ottobre, con la cessazione di Alitalia e che non era possibile far proseguire con la compagnia ITA Airways. Qui bisogna fare di più e per questo abbiamo ottenuto che nel bilancio 2020 fossero inseriti altri 50 milioni di euro per gli anni fino al 2023 per la continuità territoriale, oltre l’avvio delle cosiddette “tariffe sociali” da Catania e Palermo. Le risorse ci sono. Il ministero – continua Ficara – ha sottolineato di aver restituito al mercato le rotte perchè le manifestazioni di interesse delle scorse settimane sono andate deserte. Da parte nostra terremo alta l’attenzione chiedendo un monitoraggio costante, perché venga assicurato quello che è a tutti gli effetti un servizio pubblico primario: garantire cioè i servizi di trasporto da e per regioni disagiate del Paese oltre che di rafforzare la coesione tra le diverse aree nazionali, superando gli svantaggi connessi alla loro lontananza, irraggiungibilità o insularità”.
“A ciò si aggiunga anche che, a causa della crisi della società Tirrenia–Cin, da circa due anni non sono più disponibili nemmeno alcune linee di collegamento passeggeri tra la Sicilia orientale e il resto d’Italia, come la Catania-Napoli o la Catania-Genova, mentre sono attualmente attive linee di collegamento esclusivamente dedicate al traffico merci. Una situazione inaccettabile che esclude i cittadini siciliani che in questo modo non possono scegliere come muoversi. Su questo continueremo a solleciteremo il Ministero affinchè contribuisca a ripristinare un servizio essenziale. Non ci siano cittadini di serie A e di serie B”, conclude Paolo Ficara.
E’ partita, intanto, nei giorni scorsi la Conferenza dei servizi per le isole minori di Lampedusa e Pantelleria. Mentre, nonostante il ricorso di Ryan Air al Consiglio di Stato, continuano ad essere mantenute le tariffe con oneri sociali da e per Trapani.




Covid, nuovo decesso a Siracusa: morta una donna. Sono 272 i positivi, 306 in isolamento

Nuova vittima del covid a Siracusa. Nelle ore scorse si è spenta in ospedale una donna di 86 anni. Da alcuni giorni era ricoverata nel reparto dedicato ai positivi, nel padiglione nord dell’Umberto I. Le sue condizioni si sono improvvisamente aggravate.
Secondo l’ultimo aggiornamento, relativo alla giornata di ieri, sono 16 i siracusani ricoverati in ospedale per covid, nessuno sotto i 50 anni. Undici di loro hanno più di 70 anni. Alla data del 12 dicembre, erano 46 i ricoverati in provincia per covid. Il 22% circa dei ricoverati è vaccinato almeno con una dose, il 78% no.
Tornando al capoluogo, lenta crescita dei contagi: i positivi attuali sono 272 (+12), con 306 persone in isolamento fiduciario da contatto.
La maggiore incidenza di nuovi contagi è stata però registrata in provincia, in particolare a Noto e ad Avola, come confermato dai dati del report regionale settimanale a cura dell’Osservatorio Epidemiologico siciliano.
Nel pomeriggio di oggi atteso il nuovo bollettino quotidiano, a cura del Ministero della Salute.




Il “massacra-siepi” che non convince i siracusani: polemiche sul mezzo, “uso sbagliato”

A giudicare dai risultati, il nuovo mezzo tagliasiepi messo su strada dal Comune di Siracusa si è già guadagnato l’appellativo di “massacra-siepi”. A vedere lo stato delle siepi spartitraffico su cui è passata la lama del mezzo, sorgono infatti alcuni dubbi sul suo corretto utilizzo. Se ne sono subito accorti i siracusani che, sui social, si sono prodotti in centinai di commenti, poco lusinghieri.
E’ molto più di un sospetto il fatto che il mezzo venga usato in maniera non corretta: non si tratterebbe, invero, di un regola siepi ma di un macchinario pensato per eliminare la vegetazione sul ciglio delle strade. Inadatto, quindi, allo scopo per cui sarebbe impiegato. Fosse vero, anche il suo acquisto sarebbe allora da chiarire.
Intanto, il neo assessore al verde pubblico, Andrea Buccheri, ha incontrato il funzionario del settore per chiarimenti sulla vicenda. L’acquisto del mezzo era stata disposto dagli uffici sotto la guida dell’ex assessore Carlo Gradenigo.
Questo è il mezzo utilizzato per tagliare le siepi a Siracusa:

Come viene utilizzato solitamente un macchinario simile:

Quale mezzo usualmente viene impiegato come tagliasiepi:




Siracusa.Vaccini nelle scuole per gli studenti: l’iniziativa della Regione e le novità

«Circa il 95% del personale scolastico in Sicilia è vaccinato, mentre il 70,61% di studenti tra i 12 e i 19 anni ha già ricevuto almeno una dose. Siamo in linea ed anche oltre le medie nazionali e continueremo con la campagna di vaccinazione anche nei prossimi mesi». Lo dichiarano Roberto Lagalla, assessore all’Istruzione e alla Formazione professionale, e Ruggero Razza, assessore alla Sanità, che, nelle scorse ore, hanno diramato una circolare con le indicazioni operative riguardanti l’estensione dell’obbligo vaccinale anti-Covid al personale delle istituzioni scolastiche regionali e del sistema di istruzione e formazione professionale, in coerenza con quanto stabilito dalle recenti disposizioni nazionali.

Per consentire l’ulteriore innalzamento della percentuale della popolazione scolastica volontariamente vaccinata (sia con riferimento agli studenti 12-19 anni sia al personale scolastico), oltre alla possibilità di trovare accessi dedicati negli hub vaccinali presenti sul territorio, i dirigenti scolastici potranno avanzare apposita istanza all’Asp territorialmente competente, per calendarizzare alcune sessioni vaccinali negli stessi istituti. In relazione alla fascia degli alunni 5-11 anni, invece, si provvederà con una nota successiva a fornire indicazioni sulle relative modalità di somministrazione dei vaccini.

Resta in vigore l’obbligo relativo all’uso dei già previsti dispositivi di protezione individuale, che devono essere indossati, oltre che dal personale scolastico, da ogni altra tipologia di operatori a vario titolo presenti nei plessi scolastici, anche se non direttamente a contatto dei discenti. Analogo obbligo permane per gli alunni appartenenti a classi in cui non sia stata raggiunta la completa copertura vaccinale.

Per quanto attiene la gestione di casi e focolai infettivi da Covid-19 individuati nelle scuole e nei servizi educativi dell’infanzia, la circolare ribadisce che, sulla base delle relative risultanze e in relazione al numero dei soggetti positivi, il dirigente scolastico può disporre l’eventuale sospensione delle attività didattiche nelle classi interessate.

Con riferimento, invece, a circostanze di particolare criticità epidemiologica in ambito territoriale, locale o regionale, accertate dalle Asp, si conferma che la sospensione totale o parziale delle attività didattiche può essere disposta solo in presenza di classificazione del rischio in “zona arancione” o in “zona rossa”. Il provvedimento è adottato, di regola, dal Presidente della Regione che procederà ad individuare, per ogni ordine e grado di istruzione, l’eventuale percentuale di alunni ammissibili in presenza, in base alle specifiche situazioni di contesto.
In presenza di emergenze sanitarie a carattere locale, comunque caratterizzate dalla classificazione in zona rossa o arancione, il provvedimento di chiusura o sospensione delle attività didattiche, parziale o totale, può essere disposto dal sindaco, previo obbligatorio e conforme parere dell’Asp competente per territorio.

Infine, in riferimento al monitoraggio della circolazione del virus Sars-Cov-2 nelle scuole primarie e secondarie di primo grado, al fine di assicurare, con la dovuta regolarità, le attività di monitoraggio sanitario prescritte dall’Istituto Superiore di Sanità, si invitano i dirigenti degli Ambiti territoriali provinciali a comunicare all’assessorato dell’Istruzione o a quello della Salute l’elenco delle scuole selezionate per il campionamento da eseguire ad ogni sessione quindicinale e sino alla fine del corrente anno scolastico, nel rispetto dei criteri individuati e del campione numerico da raggiungere a livello provinciale.

Nella circolare, inoltre, vengono comunicati i contatti dei referenti, individuati per ogni provincia, dell’Ufficio scolastico regionale e dell’Asp, al fine di facilitare le necessarie interlocuzioni interistituzionali




Schede elettorali scomparse, condanna a 8 mesi per dipendente del Tribunale di Siracusa

E’ stato condannato in primo grado ad 8 mesi, con sospensione della pena, il dipendente del Tribunale di Siracusa sotto processo per la distruzione delle schede elettorali delle consultazioni regionali del 2012. Non sono state accolte le richieste delle parti civili che avevano richiesto un risarcimento economico. Tra loro diversi candidati a quella tornata elettorale tra cui Enzo Vinciullo, Bruno Marziano, Pippo Gianni e Pippo Gennuso.
Le schede – che dovevano essere riconteggiate nel procedimento che poi condusse alla ripetizione in 9 sezioni delle votazioni – non furono mai trovate e il dipendente del Tribunale, ora condannato, è finito sotto indagine.
Nel frattempo, sempre nell’alveo di quella vicenda, la sentenza del Cga alla base delle votazioni bis è stata revocata per dolo dell’allora presidente, De Lipsis.




Segretata in casa, fratellastro “padrone” condannato a 2 anni e 4 mesi

Accecato dalla gelosia morbosa verso la sorella di 33 anni, l’ha tenuta segregata dall’ottobre del 2013 al maggio del 2014 quando la donna è finalmente riuscita a scappare. L’uomo è stato condannato dal Tribunale di Siracusa a 2 anni e 4 mesi di reclusione. Accolta la ricostruzione operata dalla Procura, dopo le delicate indagini condotte a partire dal racconto della vittima.
Il fratellastro avrebbe adoperato ogni mezzo per impedirle una piena ad autonoma vita. Non sarebbe stata in condizione di uscire da sola, se non accompagnata da un familiare. Niente lavoro, per evitare verosimilmente occasioni di socializzazione. Niente amici, niente corteggiatori. L’uomo, di 43 anni, avrebbe fatto ricorso anche a violenza fisica oltre ad insulti ed offese.
Per venire fuori da quell’incubo, la ragazza non ha trovato altro modo che fuggire e chiedere aiuto al centro antiviolenza Ipazia che, da quel momento, ha provveduto a fornirle assistenza, anche legale.
La sentenza di primo grado ha condannato l’uomo anche al pagamento di un risarcimento di 15mila euro alla sorellastra.