Siracusa. Lavori urgenti in viale Teracati: si ripristina una linea dell'alta tensione

Sono lavori urgenti di ripristino della linea dell’alta tensione (20 mila volt) quelli avviati questa mattina in viale Teracati, in corrispondenza con l’intersezione con via Necropoli Grotticelle e via Costanza Bruno. Un guasto che si è verificato ieri mattina sulla linea ha determinato l’esigenza di avviare immediatamente gli interventi e di aprire, dunque, il piccolo cantiere. Qualche disagio alla circolazione veicolare, limitato, in ogni caso, nel tempo. I lavori, infatti, da previsioni avanzate dai tecnici, dovrebbero terminare entro la mattinata di oggi.




Siracusa. Focolaio covid in una casa di riposo: gli anziani non erano ancora vaccinati

Nuovo focolaio in una casa di riposo di Siracusa. Fonti vicine all’Asp di Siracusa confermano la notizia: 15 anziani ospiti della struttura sono risultati positivi. Hanno contratto il covid anche 2 operatori. In totale, 17 contagiati nella residenza che ha sede in zona centrale del capoluogo.
La notizia è destinata a creare una certa sorpresa. Le strutture per anziani erano, infatti, incluse nel primissimo step della campagna vaccinale. Ma gli ospiti in questione non risultano essere stati ancora vaccinati. Problemi nelle comunicazioni con Asp, in particolare su questioni relative ai consensi, avrebbero generato un ritardo nelle inoculazioni. Questa parrebbe essere la motivazione di quanto accaduto.

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Karate. Immenso Busà, oro in Premier League dopo il covid: "dedicato a chi soffre"

Il solito, immenso Luigi Busà fa sua la finalissima della prima tappa stagionale della Premier League di karate. A Istanbul sale sul gradino più alto del podio, schiantando per 4-2 l’uzbeko Dastonbek Otabolaev. Nella categoria kumitè -75kg l’avolese Busà continua a dettare legge nell’anno – si spera – dei Giochi Olimpici di cu i sarà protagonista annunciato.
Ma questa vittoria in Turchia ha un sapore particolare per Luigi Busà. Ed è stato lui stesso a raccontarlo sui suoi canali social. “Questa è l’unica medaglia che non sento mia, si non la sento mia perché la voglio donare a tutti voi sportivi e soprattutto karateka, che da un anno avete smesso di sognare. Dal 21 gennaio al 10 febbraio ho avuto il covid, sono stato male”, confida. Poi l’invito a club, società sportive, palestre: “non mollate”.




Il gioco di richiami siracusani nel video di Colapesce e Dimartino

“Musica leggerissima” sta conquistando, oltre alla critica, anche il grande pubblico. Il pezzo presentato da Colapesce , nome d’arte del solarinese Lorenzo Urciullo e Dimartino è al primo posto di tutte le classifiche, in radio come sulle piattaforme streaming. Il più trasmesso dalle radio italiane. Un successo evidente anche sui social, con milioni di interazioni.

Piace, e tanto, il video, diretto da Ground’s Oranges. Oltre cinque milioni di visualizzazioni in pochi giorni. Atmosfere che ricordano per certi versi gli anni ’80.

E c’è Siracusa in quel video. Diversi elementi, tanti volti. In tanti hanno notato una curiosità:  il passaggio in cui Colapesce e Dimartino si trovano sotto  la Madonna che guarda il cielo di via Santa Lucia alla Badia, in Ortigia. E’ la statua raffigurante la Madonna,posizionata orizzontalmente, con il volto, appunto, verso il cielo. Si tratta di una scultura dell’artista contemporaneo Alfredo Romano. Frame diventato-anche questo- virale sui social, motivo di compiacimento per molti siracusani, affezionati, del resto, a quella singolare statua, che incuriosisce molto anche i turisti.




La morte del militare vaccinato ad Augusta, il legale: "allarma il nesso temporale"

“L’autopsia sul corpo del sottoufficiale Stefano Paternò sarà il primo momento importante nel percorso di chiarezza su quanto accaduto. Al momento possiamo dire che siamo di fronte a un nesso temporale allarmante tra la somministrazione del vaccino e la morte”. Lo afferma all’agenzia Dire l’avvocato Dario Seminara, che con i colleghi Lisa Gagliano e Attilio Indelicato assiste la famiglia del sottoufficiale della Marina militare, di stanza ad Augusta, e deceduto 12 ore dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca.
“A differenza del caso Villa (l’agente della squadra mobile di Catania morto 12 giorni dopo l’inoculazione del vaccino, ndr), il caso di cui ci occupiamo è più netto: Paternò stava bene, ha ricevuto la dose di vaccino ed è tornato a casa, poi è intervenuta la febbre e, infine, la morte. Dal punto di vista prettamente temporale – conclude Seminara – è difficile escludere il nesso causale”. Sulla morte di Paternò, che lascia la moglie e due figli, indaga la procura di Siracusa, guidata da Sabrina Gambino.
“Ogni valutazione potrà essere fatta a partire dall’autopsia: bisognerà prima capire la causa di morte e poi analizzare anche il lotto di vaccino sospeso. Il nostro obiettivo è la tutela della collettività”. A parlare è sempre l’avvocato Dario Seminara. “La signora Arena (moglie di Paternò, ndr), pur nello strazio per la grave perdita subita, capisce che la sua tragedia personale potrebbe essere collettiva qualora la morte dovesse risultare ascrivibile al lotto di vaccini sospeso – prosegue il legale -. L’obiettivo del nostro esposto era prima di tutto far sospendere il lotto ABV2856 e adesso bisognerà verificare che nel percorso dalla produzione alla somministrazione tutto si sia svolto correttamente”.
Nella giornata di ieri i carabinieri del Nas hanno sequestrato, su ordine della procura di Siracusa, su tutto il territorio nazionale, il lotto ABV2856 del vaccino AstraZeneca. A Siracusa le indagini, affidate al Nas di Catania, sono dirette dal sostituto procuratore Gaetano Bono, sotto il coordinamento del procuratore Sabrina Gambino.

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Siracusa. Mafia, sequestrato il patrimonio di un esponente del clan Pinnintula

Personale della Divisione Anticrimine e della Squadra Mobile della Questura di Siracusa ha eseguito nella mattinata il provvedimento di sequestro beni a carico del 59enne Pietro Crescimone, attualmente recluso. La misura è stata emessa dal Tribunale di Catania su proposta del procuratore di Catania e del Questore di Siracusa.
Sigilli a tre vasti appezzamenti di terreno, un motociclo, un’auto di pregio, un autocarro e vari rapporti bancari e postali intestati o riconducibili all’uomo e alla moglie.
Le attività eseguite e i complessi accertamenti effettuati hanno dimostrato “la sussistenza di una pericolosità sociale ‘generica’ e ‘qualificata’ del proposto. Numerosi fatti di reato, prevalentemente contro il patrimonio, connotano la biografia giudiziaria di Crescimone Pietro, il quale in maniera abituale si è dedicato alla commissione di delitti per i quali è stato, tra l’altro, raggiunto da ben 11 fogli di via obbligatorio con divieto di ritorno in diverse città italiane”.
Nel maggio 2017, Pietro Crescimone – in concorso con Angelo Monaco, ritenuto elemento di spicco della consorteria mafiosa dei Trigila Pinnintula di Noto – venne tratto in arresto, in flagranza di reato poiché trovato in possesso di 71 kg. di hashish.
E’ stato anche raggiunto da ordinanze di custodia cautelare in carcere postume per il tentativo di estorsione in danno di una ditta incaricata della raccolta dei rifiuti solidi urbani in un comune della provincia di Siracusa. E’ stato coinvolto nella imponente operazione denominata “Vecchia Maniera”, coordinata dalla procura distrettuale di Catania e condotta dalla Squadra Mobile di Siracusa nei confronti dei più rilevanti esponenti del clan mafioso. Le indagini hanno testimoniato la “scalata” criminale di Crescimone, considerato organico al clan dei Pinnintula.
Le indagini patrimoniali hanno consentito di evidenziare “l’assoluta sproporzione tra i redditi e le entrate ufficiali riferibili al nucleo familiare di Pietro Crescimone, rispetto all’effettivo patrimonio immobiliare e mobiliare di cui si è accertata la disponibilità”.




Esposto in Procura dei familiari del militare dell'Arsenale di Augusta: "accertare cause decesso"

I familiari del militare Stefano Paternò, in servizio all’Arsenale di Augusta, morto poche ore dopo la somministrazione del vaccino, hanno presentato un esposto in Procura. Stefano Paternò, originario di Corleone ma residente a Misterbianco, è deceduto nelle prime ore del 9 marzo, neanche 24 ore la somministrazione nei locali attrezzati della Marina Militare di Augusta.
Le prime risposte arriveranno dall’autopsia. Il sospetto della famiglia del 43enne è, però, che possa esserci una qualche ed eventuale correlazione tra la morte e il prodotto inoculato. Massima, per il momento, la prudenza degli investigatori sul punto. “Per ora non ci sono elementi”, spiegava poco dopo la notizia della morte il procuratore capo di Siracusa, Sabrina Gambino.
Nell’esposto presentato dai familiari del militare si racconta di “uno stato di malessere generale, caratterizzato da un rialzo febbrile” accusato dall’uomo “nella sua casa di Misterbianco” e “dopo la somministrazione”. Poi la richiesta rivolta agli inquirenti: “accertare se vi siano o meno responsabilità per azioni e/o omissioni connesse alla somministrazione del vaccino ai fini dell’individuazione e della sanzione degli eventuali responsabili del decesso di Stefano Paternò”.
Maggiori elementi saranno disponibili dopo l’esame autoptico e da una analisi del quadro clinico dello sfortunato militare.




Un siracusano conquista con il rock'n roll i giudici di Italia's got Talent: Francesco Andriani

Tra i protagonisti della sesta puntata di Italia’s got Talent anche l’augustano Francesco Andriani. Il 58enne appassionato di rock’n roll, si è presentato ai giudici del programma televisivo con un look alla Joe Bastianich, quasi ne fosse un sosia.

Rivede qui la sua performance

Sulle note di un brano simbolo di Elvis Presley ha trascinato con il ritmo Frank Matano, Federica Pellegrini, Joe Bastianich e Mara Maionchi. Proprio quest’ultima ha pure iniziato a ballare. La voce e l’intonazione strabiliante fanno guadagnare a Francesco 4 “sì” e gli applausi del pubblico.




Otto marzo a Siracusa, mimose ed emancipazione: è una provincia a misura di donna?

La giornata dell’8 marzo spinge ogni anno ad interrogarsi su parità uomo-donna, carriere, diritti e tutele. La provincia di Siracusa è “aperta” alle donne? Partiamo da un primo dato che arriva dai territori, ovvero il numero dei sindaci donna. Sono 3 su 21 in provincia, una percentuale del 14% appena come rappresentanza “rosa” a capo delle amministrazioni comunali del siracusano. Mirella Garro a Cassaro, Rossella Lapira a Buscemi e Marilena Miceli a Canicattini Bagni compongono la – scarsa – pattuglia di “sindache” del nostro territorio. Rispetto a 12 mesi fà, manca all’appello Cettina Di Pietro, non riconfermata sindaco di Augusta all’ultima tornata elettorale. Curiosità: guidano tutte Comuni piccoli, con meno di 8mila abitanti.
In politica, la siracusana più nota è di certo la parlamentare (ed ex ministro) Stefania Prestigiacomo. A Roma c’è però anche Maria Marzana, di Rosolini. Per il resto, Siracusa ha eletto solo deputati e senatori uomini. Due donne rappresentano il territorio anche in Assemblea Regionale e si tratta di Rossana Cannata (Avola) e Daniela Ternullo (Melilli), quest’ultima però non eletta direttamente ma subentrata a Pippo Gennuso. Donna è la vicesegretaria del Pd siracusano, Glenda Raiti. Nella giunta comunale del capoluogo presenti due donne: Maura Fontana e Rita Gentile.
Ruoli chiave e di comando sono brillantemente occupate da donne e senza che la cosa sorprenda (giustamente) più di tanto. Prefetto di Siracusa è Giusy Scaduto, Questore è Gabriella Ioppolo, Procuratore capo è Sabrina Gambino. Nel mondo della cultura, nella prestigiosa Fondazione Inda consigliere delegato è Marina Valensise. Non sarà ancora vero e proprio “girl power”, però la provincia di Siracusa mostra evidenti segnali di emancipazione.
Purtroppo però la provincia è ancora segnata da un numero elevato di casi di violenza di genere. Retaggio di una cultura patriarcale e di “possesso” che fatica ad essere estirpata. Quanto al lavoro, la parità salariale è ancora lontana dall’essere raggiunta, come anche l’accesso alle carriere in egual misura per uomo e donna.
Quale è, da donna, la vostra esperienza con la realtà siracusana di oggi?




Dovevano essere catturati, sono ancora a zonzo gli 8 maiali padroni della strada

Nonostante i buoni propositi, i “pedinamenti” e le disposizioni di cattura, gli 8 maiali di Siracusa sono sempre lì. Imperterriti, anche oggi si sono trastullati di mattina tra marciapiede, asfalto e rotatorie di via Algeri. Dalla iniziale reazione con tanto di sorriso, l’umore della opinione pubblica vira adesso decisamente sul perplesso andante.
Come è possibile che non si riesca ad intervenire ed anche per la “semplice” cattura di 8 suini? Come è possibile che ci voglia così tanto tempo? Domande che alimentano le perplessità dei siracusani, sorpresi dalla complessa gestione di un problema evidente e noto a tutti.
Nei giorni scorsi era stata disposta la cattura con addormentamento, con tanto di trasferimento in area idonea. Secondo un primo controllo veterinario, gli animali non sarebbero registrati e/o microchippati. Difficile, così, risalire al proprietario. Eppure, visto che non sono mai più lontani di via Lazio, non dovrebbe essere complicato da scoprire. Nelle more, bisognerebbe togliere i maiali dagli spazi pubblici: per sicurezza loro, degli automobilisti, dei passanti e del minimo decoro cittadino.
Eppure ancora nulla. Come se ognuno potesse ormai fare quel che più gli aggrada, con tracotanza e arroganza, in questo capoluogo di provincia che non brilla in tempismo nelle reazioni.