Siracusa. Bufera sull'Asp, il Pd chiede le dimissioni del direttore Ficarra

Dimissioni del direttore generale dell’Asp, Salvatore Lucio Ficarra. Le chiede, senza mezzi termini, il Pd provinciale. Con una nota diffusa nel pomeriggio, il Partito Democratico evidenzia come “quanto denunciato lunedì sera dalla trasmissione televisiva “REPORT” sulle cause della morte del Direttore del Parco Archeologico di Siracusa  Calogero Rizzuto e della sua più diretta collaboratrice, sulle possibili responsabilità dei vertici dell’Azienda Provinciale Sanitaria e sulle condizioni in cui operano le strutture ospedaliere è gravissimo. Indigna e allarma il comportamento del Dirigente Generale che, dinnanzi all’incalzare
delle domande della giornalista, si è chiuso in una imbarazzante reticenza che mortifica e offende l’intera popolazione della provincia che ha diritto di conoscere i fatti e le eventuali responsabilità e di sapere in quali condizioni operano le strutture che devono tutelare la sanità pubblica. Non si può tacere e  voltarsi dall’altra parte-secondo il Pd- In queste ore numerosi cittadini, principalmente attraverso i social, stanno facendo sentire
la  loro voce: chiedono risposte su quanto accaduto e certezze sull’efficienza delle strutture che stanno affrontando questa drammatica emergenza sanitaria. Sappiamo che la Procura della Repubblica ha aperto un’inchiesta per valutare eventuali comportamenti illeciti. Ci auguriamo che faccia luce in fretta, nell’interesse delle famiglie che hanno subito le dolorose perdite e dell’intera cittadinanza”. Sulla responsabilità politica e morale di Ficarra, il Partito Democratico non ha, invece, alcun dubbio, così come tira il ballo l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza.  “E’ venuta meno la fiducia dei cittadini nella gestione di un presidio che, anche per il particolare momento di difficoltà che stiamo attraversando, deve rappresentare un baluardo di sicurezza e tutela per la salute di tutti noi. La politica che ha la responsabilità delle scelte non può non tener conto di  questo. Il Dirigente Generale ne tiri le conseguenze e si dimetta, senza indugi. Difenda le sue ragioni, se ritiene di farlo, nelle sedi opportune. In assenza di gesti di responsabilità intervenga l’Assessore Regionale alla Salute e provveda, con gesti chiari, rapidi e trasparenti, a ripristinare condizioni di efficienza e corretto funzionamento della sanità siracusana, in grado di riconquistare la fiducia dei cittadini”.




Siracusa. Coronavirus, ancora contagi in ospedale: 5 sanitari positivi tra Medicina e Pronto Soccorso

Sale il numero di positivi al Coronavirus all’interno dell’ospedale Umberto I di Siracusa. L’esito dei tamponi effettuati parla di altri quattro sanitari contagiati all’interno di Medicina Generale e di un altro in Pronto Soccorso. Una notizia che arriva 24 ore dopo il blocco dei ricoveri nell’Unità Operativa di Geriatria, a seguito del tampone positivo di una paziente del reparto, come di un’infermiera di Medicina. Diverse persone presentano, inoltre, sintomatologia suggestiva e si attende l’esito dei tamponi eseguiti. Intanto il bilancio, fino a ieri, parlava di 12 tra medici e infermieri contagiati all’interno della struttura sanitaria di via Testaferrata.




Melilli. Covid-19: mascherine gratis a tutti i cittadini, spesa a giorni alterni

Consegnate al Comune di Melilli le 8 mila mascherine acquistate per essere donate ai cittadini. Il sindaco, Peppe Carta annuncia l’imminente consegna dei presidi di protezione individuale ai residenti. Previste due mappature, la seconda con il “porta a porta”. “Saremo il primo Comune-annuncia il sindaco-  a distribuire mascherine per tutti. Le prime 500 le abbiamo portate alle associazioni di protezione civile e dei volontari. Adesso, progressivamente, arriveranno ad ogni famiglia, ovviamente anche delle frazioni di Villasmundo e Città Giardino”. L’amministrazione comunale darà la priorità ai “più deboli”, secondo quanto sarà stabilito secondo un elenco di priorità. “Nessuno rimarrà solo- garantisce- Chiaramente ne consegneremo un numero limitato a ciascuno. Con un secondo step, penseremo anche alla possibilità di dare mascherine che possano garantire una riserva per il mese prossimo”.  Non è facile, secondo quanto racconta il sindaco Carta, reperire i dpi nel mercato elettronico da cui gli enti attingono. Spesa a giorni alterni, invece, quanto disposto dal sindaco. “Non vogliamo mettere in difficoltà nessuno- precisa- ma dare la possibilità a tutti di non contagiarsi e di dare il tempo di rifornire i banconi. Altrimenti la merce non si trova. E’ un momento in cui le regole vanno rispettate”. Lunedi, mercoledì e venerdì possono effettuare la spesa i cittadini che possono fare la spesa. I giorni pari, invece, la zona bassa. “Qualcuno cerca di fare il furbo,ma abbiamo avviato controlli incrociati nei supermercati, con l’ausilio delle forze dell’ordine. L’alternanza non è un dato non studiato, ma un piano ben approfondito e con specifici obiettivi”. Intanto la richiesta del Comune di poter utilizzare anche l’area commerciale di Città Giardino è caduta nel vuoto. La Regione non ha consentito la deroga rispetto al divieto di uscire dal proprio comune di residenza, nonostante Città Giardino sia nel territorio di Melilli. Per raggiungerla, tuttavia, si deve “sconfinare” nel territorio di competenza di Priolo. Aumentati i controlli davanti ai supermercati. “Ma il buon senso deve prevalere sempre- aggiunge Carta- Non dobbiamo aspettare sempre che ci sia qualcuno a controllare per rispettare le regole. Aiutiamoci tutti, facciamo squadra- l’appello del sindaco- E’ l’unica strada che possiamo seguire insieme per uscirne”. Consegne a domicilio anche per i buoni spesa previsti per l’emergenza economica legata a quella sanitaria.




Siracusa. Rimozione vertici Asp: oltre 7600 firme per la petizione on line

Oltre 7.600 firme nelle prime 24 ore. La petizione on line avviata su Change.org da Giuseppe Patti per chiedere la rimozione dei vertici Asp alla luce del servizio andato in onda su RaiTre nel corso della trasmissione Report. La petizione, che conta migliaia di condivisioni (oltre che di firme) ha l’obiettivo di chiedere la rimozione , questo il testo della petizione, l'”immediata del direttore generale e del direttore sanitario dell’Azienda Sanitaria di Siracusa. Abbiamo riscontrato guardando la puntata di lunedì 6 aprile del programma Report che a Siracusa l’emergenza Covid-19 viene gestita con delle enormi lacune procedurali. Molti cittadini non si sentono tranquilli e chiedono un sistema sanitario adeguato a contrastare questa epidemia. A Siracusa quanto visto su Report non tranquillizza i cittadini siracusani e da un’immagine del sistema sanitario siracusano al quanto deficitario. Avevamo un mese di vantaggio sui contagi e non è servito per porre in essere le migliori soluzioni che avrebbero consentito di limitarli almeno nel nostro territorio. Dalla gestione del Pronto Soccorso alla gestione dei tamponi. Il virus si è propagato all’interno dell’Ospedale Umberto I contaminando anche reparti sensibilissimi come quello di oncologia. Se ci fosse stata maggior celerità nell’effettuare i tamponi probabilmente avremmo avuto a Siracusa anche qualche decesso in meno”. La petizione è rivolta in primo luogo al presidente della Regione, Nello Musumeci.




Covid-19, maschere da snorkeling e filtri donati all'ospedale Di Maria di Avola

All’ospedale Di Maria di Avola donate 56 maschere da snorkeling e mille filtri. E’ il risultato della raccolta fondi per l’emergenza Covid- 19 portata avanti dal Fapab Research Center di Avola in collaborazione con l’amministrazione comunale. A darne notizie è il sindaco, Luca Cannata attraverso i social network, a cui affida anche il suo “sentito e accorato ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito con il loro gesto di donazione e chiaramente un continuo ringraziamento a tutti gli uomini e le donne, medici, infermieri, operatori sanitari, volontari, e a tutti coloro che a vario titolo, ogni giorno fronteggiano in prima linea il diffondersi del Covid-19”.




Siracusa. Vertenza Intertek, scioperano i lavoratori: "Noi a rischio licenziamento"

Si alzano i toni della vertenza Intertek. Sciopero domani nella zona industriale. Si tratta delle protesta annunciata dai lavoratori della ditta Ambiente, impegnata nello stabilimento Isab e il cui contratto è scaduto alla fine di marzo. Secondo le trattative avviate nelle settimane precedenti, l’azienda subentrante, la Intertek Italia, avrebbe dovuto assorbire i dipendenti della ditta uscente a partire dal primo aprile. L’appalto riguarda il campionamento, misura serbatoi e trasporto campioni all’Isab. Una comunicazione datata 25 marzo, tuttavia, avrebbe cambiato lo scenario. La comunicazione inviata avrebbe fatto presente che a causa dell’emergenza Coronavirus non sarebbe più stato possibile procedere in quella direzione. Il timore dei lavoratori, che chiedono l’intervento dei vertici dei sindacati, è che questo si traduca in licenziamento, non appena il Dcpm , che per due mesi lo vieta, lo renderà possibile. La protesta riguarda anche il silenzio che i lavoratori registrano intorno a questa vicenda, che rappresenta- mettono in evidenza- una vera a propria tragedia per le loro famiglie. L’idea dei lavoratori è che il “no” di Intertek non sia motivato da alcun reale fattore economico, non essendoci stato alcun calo delle commesse nel territorio locale. Il sospetto è che si tratti, quindi, di una mossa strategica, per “cogliere l’occasione”. La richiesta è anche quella di un intervento incisivo da parte di Isab. Intertek ritiene invece che la proposta ai dipendenti di Ambiente Spa e ai relativi sindacati sia rimasta in attesa di risposte formali “non pervenute a tempo debito e a seguito dell’emergenza relativa al Coronavirus, Intertek Italia Spa ha comunicato ai rappresentanti sindacali che eventuali decisioni relative al personale di Ambiente Spa non sarebbero state prese prima della metà del mese di Aprile”.




Siracusa. Amministrative 2018: il Cga rinvia l'udienza al 28 maggio prossimo

Il provvedimento adesso è ufficiale. Come anticipato da SiracusaOggi.it, slitta l’udienza del Cga sulle elezioni amministrative di Siracusa. Nuova data fissata per il 28 maggio prossimo. La decisione scaturisce dall’emergenza Coronavirus e dalla conseguente sospensione di molte attività, anche nell’ambito della giustizia. Nei giorni scorsi Ezechia Paolo Reale, che al ballottaggio era il competitor del poi eletto sindaco Francesco Italia, aveva espresso condivisione per l’ipotesi di spostare l’udienza, vista la complessa situazione che il territorio vive e vista la necessità che la città abbia un sindaco a capo per gestire l’emergenza Covid-19. In primo grado, è stato deciso l’annullamento della proclamazione di sindaco e consiglio comunale e  la ripetizione delle votazioni in nove sezioni, le numero 14, 20, 46, 61, 75, 95, 99, 116 e 123.




Siracusa. Coronavirus: finti messaggi Inps, la nuova truffa viaggia sullo smartphone

Un nuovo tentativo di truffa starebbe prendendo piede nelle ultime ore. Ignoti cavalcano l’onda dell’emergenza Coronavirus –  e soprattutto delle richieste che vengono avanzate all’Inps per poter accedere alle misure predisposte dal Governo- per carpire dati sensibili e appropriarsi infine del denaro degli ignari utenti. Il nuovo espediente sarebbe quello dei finti sms dell’Inps, con cui l’istituto-in realtà i malviventi-  comunicherebbe la necessità di cliccare su un link per aggiornare la propria domanda Covid-19. Questo servirebbe per installare un’app con cui si entrerebbe in possesso di tutti i dati necessari per potersi appropriare del denaro della vittima attraverso codici e quant’altro. Numerosi i casi segnalati in Italia in queste ore. La campagna malware si affianca dunque anche alla truffa dei finti incaricati a domicilio, per la consegna dei farmaci , della spesa o per effettuare fantomatici tamponi. Tutti atti delinquenziali che allo stato di emergenza sovrappongono lo sciacallaggio. Tornando alle comunicazioni Inps, qualsiasi comunicazione reale dell’istituto di previdenza viene effettuata senza mai alcun link. L’unico accesso ai servizi Inps è quella attraverso il sito istituzionale. Occorre, quindi, stare molto attenti a queste truffe tramite phishing. Potrebbero raggiungere gli utenti anche attraverso mail perchè così funzionano le campagne di malware.




Siracusa. Emergenza Covid-19, il Comitato Consultivo Asp : "Più tamponi e visite domiciliari"

Più tamponi per gli operatori sanitari, i cittadini e i soggetti fragili, anche con visite a domicilio. La richiesta è del Comitato Consultivo Asp, presieduto dall’avvocato Pier Francesco Rizza. Ai vertici dell’azienda sanitaria provinciale il comitato chiede “opportune soluzioni.Riteniamo, infatti-spiega la nota del Comitato Consultivo Asp -che non sia questo il momento delle polemiche sterili e delle rivendicazioni oggi è il momento di agire con rigore ed immediatezza a tutela della salute dei cittadini e degli operatori sanitari di Siracusa, con tutti gli strumenti che l’ordinamento prevede”.La richiesta è rivolta anche all’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza.  “Le associazioni di volontariato- spiega Rizza-ancora, seppure con grandi difficoltà ed a volte nella indifferenza delle istituzioni, continuano senza sosta a dare sostegno alle attività di informazione ai cittadini e di sostegno alle fasce sociali più disagiate. Che qualcosa fosse “andato storto” si era percepito, e si è manifestato palese in occasione del vertice tenutosi alla presenza del Prefetto di Siracusa e dell’assessore regionale  e della successiva immediata determinazione di costituire un covid-team regionale di sostegno presso l’ASP di Siracusa. I risultati di tale provvedimento potranno vedersi solo tra due settimane oggi, invece, assistiamo alla gestione della emergenza sanitaria a Siracusa, così come ci è stata rappresentata. Non è compito del Comitato Consultivo Aziendale presso l’ASP individuare le responsabilità-conclude il presidente Rizza-  ma non possiamo non prendere atto delle criticità nella erogazione dei servizi sanitari in questo particolare momento”




Tentato furto in negozio approfittando del Coronavirus: arrestati

A Rosolini, i Carabinieri  hanno tratto in arresto Bilel Manai, tunisino di 31 anni, e  Mustapha Oupphi, marocchino di 30,  entrambi già noti alle forze dell’ordine.Nella notte, i due avevano raggiunto un negozio di articoli casalinghi  lungo la statale 115 e, dopo avere frantumato, usando una grossa pietra ,la porta a vetri, si erano introdotti all’interno dei locali con l’intenzione di saccheggiare l’esercizio commerciale.  Messi in fuga dall’intervento di personale di un istituto di Vigilanza Privata che si trovava in zona, i due sono stati tuttavia raggiunti dai Carabinieri che li hanno arrestati e condotti in caserma. Al termine delle formalità i due sono stati infine tradotti presso le loro rispettive abitazioni, in regime degli arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria e sono stati sanzionati per la violazione delle norme anti-coronavirus che vietano di circolare senza un valido motivo.