Siracusa. L'Asp avvia tamponi per tutto il personale sanitario: "risultati in poche ore"

Esecuzione del tampone a tutto il personale sanitario. L’Asp annuncia l’avvio delle analisi a tappeto. Lo fa attraverso una nota diffusa in tarda mattinata. La direzione aziendale annuncia di averne disposto l’esecuzione a tutti gli operatori ospedalieri, nel rispetto delle priorità indicate nell’ordinanza del presidente della Regione.  “Grazie all’arrivo in Sicilia dei reagenti e alla possibilità dell’Azienda di farli processare dal laboratorio privato accreditato di Avola e dal laboratorio dell’ospedale di Siracusa che partirà nell’imminenza, i referti dei tamponi eseguiti saranno restituiti in poche ore”, spiegano dall’Asp.
Cresce poi il numero dei pazienti ricoverati che hanno superato la fase critica, tornati a casa in isolamento o trasferiti al Covid di Noto fino allo scadere dei 14 giorni per l’esecuzione, secondo protocollo, dei due tamponi l’uno a distanza di 24 ore dall’altro che confermeranno la negativizzazione e quindi la guarigione sierologica dalla malattia. Sono ad oggi 24 i pazienti guariti clinicamente, cioè con la scomparsa dei sintomi, 2 guariti sierologicamente, 16 sono stati dimessi a casa in isolamento in attesa dei due tamponi, 17 trasferiti al Covid di Noto da dove 4 hanno già fatto rientro a casa”.
Intanto, dalla direzione dell’Asp partono i ringraziamenti a tutte le forze dell’ordine della provincia di Siracusa (polizia, carabinieri, guardia di finanza), perché “con il loro costante controllo e la loro presenza garantiscono ordine e rispetto delle regole nelle strutture sanitarie della provincia a garanzia degli operatori e degli utenti in un momento così complesso e difficile”.




Siracusa. Cgil: "Ancora un medico e un infermiere contagiati: chiudere il Pronto Soccorso"

“Un altro medico e un infermiere  contagiati”. La denuncia è della Cgil di Siracusa che lancia l’allarme e chiede che “si chiuda subito il Pronto Soccorso e si avvii la sanificazione. Non c’è un minuto da perdere- tuona il segretario Roberto Alosi- Si tratta di un medico e un infermiere che fino a qualche ora fa hanno svolto la propria attività privi di dispositivi di protezione individuale ed  è gravissimo”. Il sindacato sollecita un intervento immediato del prefetto, del sindaco, delle forze di polizia. ” Il rischio ormai acclarato di diffusione incontrollato del contagio è intollerabile. Si chiuda subito il pronto soccorso e si attrezzi un’area alternativa, sanificando tempestivamente tutti gli ambienti” . Alosi rilancia la richiesta di tamponi per tutti gli operatori sanitari. “Si tratta di misure che sarebbero dovute essere operative ormai da tempo e che invece ci troviamo ancora lì ad implorare. Basta bugie, menzogne e beceri tentativi di accreditare un’ immagine virtuosa dell’Asp,  anche attraverso video e dichiarazioni farlocche, che offendono la verità e l’ intelligenza di tutta la nostra comunitá. Abbiamo avuto settimane di vantaggio rispetto alle più sfortunate regioni del Nord e le abbiamo sprecate. Quello a cui stiamo assistendo impotenti è sconcertante- prosegue Alosi-  Una catena infinita di errori, di superficialità, di disorganizzazione, di arroganza, di assenza di procedure strutturali omogenee insomma di una linea di comando chiara e all’ altezza della situazione. Serve rapidità nelle decisioni, tempestività, flessibilità e chiarezza. Qualcuno assuma il comando responsabile, prima che sia troppo tardi”




Siracusa. Posti letto Coronavirus nelle cliniche private e tamponi h24: ipotesi al vaglio

Posti letto per pazienti Covid nelle cliniche private del territorio, laboratori attivi h24 negli ospedali di Siracusa e Augusta e un approfondimento sulle criticità che riguardano l’effettuazione di tamponi. Sono i temi che già in mattinata il Covid Team regionale e il sindaco, Francesco Italia approfondiranno nel corso di un incontro specifico. L’idea da approfondire è quella di utilizzare le strutture private contrattualizzate anche per ospitare pazienti affetti da Coronavirus, in modo da supportare gli ospedali pubblici per affrontare l’emergenza in corso. Occorrerà garantire, dunque, alle cliniche private ossigeno a sufficienza, dispositivi di protezione individuale opportuni, percorsi Covid. Tema, quest’ultimo, fondamentale anche per migliorare una situazione difficilissima all’interno, ad esempio, dell’Umberto I. Da lunedì, in base alle previsioni avanzate, i percorsi dovrebbero essere differenziati. Il sindaco, Francesco Italia chiederà che quando i laboratori di analisi dell’Umberto I e del Muscatello saranno operativi “non esistano turni. Dovrà esserci personale attivo nell’arco delle 24 ore in modo tale da poter eseguire il più alto numero di tamponi possibile- spiega il primo cittadino- Il team regionale è competente e sta svolgendo il proprio lavoro in maniera eccellente. Sono i componenti della squadra nominata e inviata sul territorio dalla Regione ad avere voce in capitolo, non certamente quanti fanno di un problema così serio opportunità di strumentalizzazione , magari per battaglie personali o politiche”. Sulla possibilità  di ricorrere ad un ospedale da campo della Croce Rossa militare, Italia taglia corto. “Com’è noto, l’ho richiesto al prefetto, Giusy Scaduto e all’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza- ricorda il sindaco- Non lo ritengono utile e funzionale. Ho agito su impulso di una parte politica che apprezzo, ma sarebbe utile che la disponibilità che dichiarano, arrivi in maniera ufficiale sulla scrivania del sindaco, scritta e documentata, cosicchè possa poi arrivare dove serve. Agisco nel contesto istituzionale ed è così che intendo continuare a muovermi”




Siracusa. Covid-19, l'allarme di Carasi (Cisl): "Troppi medici ammalati, sanificare subito l'ospedale""

“L’ospedale va subito sanificato e servono esperti a supporto dei nostri medici, che si stanno progressivamente ammalando tutti. Ben vengano strutture da campo”. Non usa mezzi termini Vera Carasi della segreteria territoriale Cisl, che questa mattina su FMITALIA ha lanciato un chiaro grido d’allarme, facendo seguito alla presa di posizione netta che il sindacato ha assunto nelle scorso ore, con la richiesta di tutele concrete nei confronti del personale sanitario, esposto al rischio (che in diverse occasioni si è concretizzato) di contrazione del Coronavirus. Vera Carasi dice “si” alla realizzazione di un ospedale di campo militare, con specialisti infettivologi e altri esperti che possano aiutare il personale degli ospedali della provincia a condurre la battaglia contro il Covid-19. “Il nostro personale va tutelato- tuona Vera Carasi- I medici e gli infermieri cercano casa per proteggere le loro famiglie. Non è una guerra, è peggio- aggiunge- Siamo in prima linea, con una doppia sofferenza. L’ospedale deve essere sanificato interamente- la sollecitazione della rappresentante della Cisl – e dobbiamo trovare il modo di affrontare l’emergenza. Ben vengano a questo punto  posti e strutture aggiuntivi, insieme a medici competenti”. Il ragionamento di Vera Carasi è legato anche all’aspetto tempo. “Se riuscissimo a contenere il contagio dove non deve esserci-argomenta- ne usciremmo prima. L’emergenza è sanitaria ed economica. La gente deve tornare a lavorare e noi dobbiamo aiutarli, non possiamo affamare il popolo. Il problema è di estrema gravità, perchè i medici si stanno contagiando più della collettività che assistono”.




Coronavirus, gente per strada in provincia: chiuso anche un circolo

Continua a mancare il rispetto totale delle disposizioni anti contagio. I carabinieri a Rosolini hanno sorpreso persone intente a conversare tra loro. Il circolo è stato immediatamente chiuso con  proposta di sospensione alla Prefettura; a Siracusa  sanzionati diversi soggetti usciti di casa senza reale necessità: due uomini sono stati controllati a bordo di un motociclo, mentre diverse altre persone sono state trovate mentre dialogavano tra loro; a Solarino un uomo che stava passeggiando lungo la via principale è stato sanzionato perché proveniente da altro comune della provincia; a Cassibile un uomo ed una donna, a bordo di un’autovettura e provenienti da un comune limitrofo, sono stati sanzionati perché si erano recati in una struttura sportiva per ritirare del materiale di loro proprietà; a Priolo Gargallo tre uomini sono stati sanzionati perché trovati a conversare lungo le vie cittadine; ad Avola un uomo ed una donna sono stati controllati e sanzionati mentre circolavano a bordo di un’autovettura senza motivo valido; a Testa dell’Acqua, è stato sanzionato un soggetto che, proveniente oltretutto da altro comune, riferiva di essere uscito per raccogliere verdure selvatiche; a Canicattini Bagni sono state sanzionate due persone perché, provenienti da una contrada netina, erano diretti a Siracusa per riscuotere del denaro frutto della vendita di bovini; a Francofonte sono stati sanzionati vari soggetti perché sorpresi lungo le vie cittadine, senza un motivo valido per giustificare l’uscita; a Sortino alcuni soggetti sono stati controllati e sanzionati mentre circolavano a bordo delle loro auto senza alcuna necessità. Uno di essi, proveniente oltretutto da altro comune, ha dichiarato di essersi recato in quel comune per incontrare un amico; a Lentini un uomo è stato sanzionato perché si era recato in quel comune a fare visita ad un amico che non vedeva da tempo;

 




Siracusa. Chiude per un mese lo sportello dell'Ufficio Immigrazione: rinviate le convocazioni

A seguito dell’emergenza legata al virus COVID-19 e alle necessarie misure precauzionali da adottare, lo sportello dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Siracusa, come da linee guida impartite dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza, sarà chiuso, temporaneamente per un periodo di trenta giorni a partire da oggi, al pubblico. Pertanto, si procederà al rinvio delle convocazioni degli stranieri già fissate nell’agenda di poste italiane.
Gli interessati potranno prendere visione delle eventuali nuove convocazioni a mezzo dei consueti canali web o tramite sms personale.




Siracusa. Chiacchieravano e bevevano alcolici in un bar (aperto): cinque sanzionati

In cinque dentro un bar, a consumare alcolici, i clienti, a somministrarle, il titolare. Una scena che gli agenti della polizia si sono trovati davanti ieri, mentre svolgevano i controlli sul rispetto delle norme per il contenimento del Covid-1. Ad intervenire, gli agenti della Squadra Amministrativa e delle Volanti. Dentro un bar, quattro clienti, soggetti già noti alle forze dell’ordine,  consumavano alcolici e chiacchieravano. Tutti sanzionati per non avere rispettato il divieto di assembramento. Il titolare è stato sanzionato per avere aperto il bar contravvenendo alle norme.




Siracusa. Riapre l'ufficio postale di Belvedere: da martedì per tre giorni a settimana

Riapre l’ufficio postale di Belvedere. Dopo le proteste dei cittadini, di cui il delegato, Salvo Ortisi si è fatto portavoce nei giorni scorsi, la decisione sarebbe stata rivista. Poste Italiane avrebbe fatto marcia indietro, comprendendo le difficoltà a cui i residenti di Belvedere andavano incontro essendo costretti a spostarsi in zone distanti della città per potere usufruire dei servizi degli uffici postali, soprattutto con le restrizioni in corso in merito agli spostamenti per il contenimento del contagio del Coronavirus. Nell’ufficio postale saranno garantite tutte le norme di sicurezza e distanziamento sociale stabilite a tutela dei cittadini utenti e dei lavoratori, in coerenza con le previsioni di cui a protocollo del 14 marzo 2020.  L’apertura è prevista per la prossima settimana, il martedì, giovedì e sabato.




Siracusa. Coronavirus, controllate in provincia oltre 29 mila persone e quasi 16 mila attività commerciali

Controlli su 29.117 persone e 15.727 esercizi commerciali. Sono i numeri forniti dalla prefettura di Siracusa relativi all’attività condotta in provincia per garantire il rispetto delle misure anti contagio emanate dal Governo e dalla Regione.
Notificate 27 sospensioni di attività economiche tra le 317 pervenute al 3 aprile 2020.
Altre 23 sono state inviate alle Prefetture territorialmente competenti e 57 archiviate perché
ricomprese tra quelle già autorizzate dalle disposizioni vigenti. Ai fini dell’istruttoria, ci si avvale del supporto di un gruppo di lavoro formato da rappresentanti della Camera di Commercio di Catania-Siracusa-Ragusa, del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, della Consulta delle Associazioni datoriali di categoria e dei sindacati.
Dal 12 marzo, alle 1.234 delle 1.392 persone sanzionate dalle pattuglie della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza è stata contestata la circolazione in assenza di “comprovate esigenze lavorative”, “assoluta urgenza” o “motivi di salute”, procedendo, in molti casi, a denunce penali per altre condotte, per esempio per aver falsamente attestato fatti e circostanze nelle autocertificazioni esibite o dichiarato una falsa identità.
Nei confronti di 51 dei 58 esercizi commerciali sanzionati – poiché non avevano provveduto a sospendere l’attività in violazione alle disposizioni emanate per l’emergenza sanitaria – il personale della Questura, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza ha contestualmente disposto l’immediata chiusura per impedire la prosecuzione o la reiterazione della trasgressione.
Per tali ipotesi, la Prefettura ha già adottato 13 provvedimenti di sospensione con effetto dalla
data in cui saranno revocate le misure di sospensione per motivi sanitari ora vigenti ed ha in corso di
istruttoria i restanti 45 procedimenti. “Restare a casa” – l’appello che parte dalla prefettura- è lo strumento principale di autoprotezione ma è anche il modo migliore per testimoniare la
gratitudine a tutti coloro i quali si stanno adoperando per la tutela della salute pubblica, negli ospedali, su strada, nelle filiere produttive e commerciali essenziali, nel volontariato, nelle Istituzioni”.




Coronavirus, Siracusa e provincia: 76 contagiati, 24 guariti, 6 deceduti

Non si discostano molto da quelli di ieri i dati relativi alla situazione Coronavirus a Siracusa e provincia. I nuovi numeri, come ogni giorno aggiornati alle 17, parlano di 76 contagiati, così come segnalati dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale. I ricoverati sono 40, i guariti sono 24, sei i decessi. Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 97 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 73 (20, 4, 6); Catania, 500 (174, 21, 38); Enna, 245 (139, 1, 11); Messina, 300 (128, 14, 23); Palermo, 255 (76, 24, 11); Ragusa, 40 (7, 3, 3); Siracusa, 76 (40, 24, 6); Trapani, 78 (24, 1, 2).