Inaugurazione Anno Giudiziario, gli avvocati siracusani escono dall'aula: M5s propone incontro

Inaugurazione dell’anno giudiziario in Corte di Appello a Catania. “Continuano a essere allarmanti e costanti i reati contro la persona e, in particolare, nei confronti delle donne: 2.908 procedimenti nell’anno decorso a fronte di 2.498 iscrizioni nel periodo precedente”, ha detto il presidente della Corte d’Appello, Giuseppe Meliadò. Puntando sul circondario di Siracusa, “sensibilmente aumentato è il flusso dei reati contro il patrimonio e l’aumento delle truffe informatiche”. Quasi raddoppiate le iscrizioni dei processi penali a carico di persone minorenni, dato che fa emergere “una criminalità minorile che sempre più si inserisce in un contesto di radicata delinquenza. Costante e’ anche il flusso dei reati contro la pubblica amministrazione, i reati finanziari e fallimentari”.
Gli avvocati siracusani presenti alla cerimonia hanno abbandonato l’aula durante l’intervento del rappresentante del Governo. Una protesta eclatante, con cui hanno voluto porre l’attenzione sul problema delle carenze nell’organico del Tribunale di Siracusa e sulla loro netta contrarietà verso la riforma della prescrizione”.
“Scelta legittima quella del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Siracusa ma la sensazione è che si stiano volutamente sottostimando gli effetti benefici di una riforma non più rinviabile”, commentano il deputato regionale Stefano Zito ed il parlamentare Paolo Ficara (M5s). “Bene una simile vivacità della prestigiosa categoria, dopo decenni in cui discutibili provvedimenti dei governi precedenti, sotto molti aspetti mortiferi per il sistema giudiziario italiano, sono stati accolti o subiti in silenzio. Siamo disponibili ad incontrare il Consiglio dell’Ordine ed ascoltare il loro punto di vista”.
Quanto all’organico in servizio al Tribunale di Siracusa, “il Ministero della Giustizia ha indetto le procedure per l’assunzione di 2.700 cancellieri e 400 direttori in tutta Italia. Assunzioni che interesseranno anche il palazzo di viale Santa Panagia. Dove, è notizia di pochi giorni addietro, sono in arrivo tre nuovi magistrati: uno per la Procura e due per il Tribunale. E questo grazie alle risorse inserite in legge di bilancio. È in corso di svolgimento il concorso per 2.242 funzionari giudiziari. Per ulteriori 310 magistrati è atteso per il 27 marzo il diario prove scritte. Per gli assistenti giudiziari, il bando 2016 era per 800 posti totali ma negli anni si è provveduto allo scorrimento della graduatoria idonei, anche con gli ultimi due governi”. Di questi provvedimenti Ficara e Zito (M5s) hanno discusso nei giorni scorsi con il procuratore capo di Siracusa, Sabrina Gambino. “Siamo consapevoli che questa non è ancora la soluzione definitiva e che la Procura di Siracusa, in particolare, necessita di ulteriori rinforzi. E per questo siamo già a lavoro”.




Siracusa. Estorsione ad imprenditore, avviso di conclusione indagini per due sindacalisti

Concluse le indagini sulla presunta estorsione ai danni di un imprenditore da parte di due sindacalisti. La Procura di Siracusa ha emesso i relativi avvisi di conclusione indagini per Roberto Getulio ed Emanuele Faranda, all’epoca dei fatti segretari provinciali dei metalmeccanici rispettivamente della Cisl e Uil. Vennero arrestati nel novembre del 2018.
Secondo l’accusa, rappresentata dal pl Gaetano Bono che ha coordinato le indagini condotte dalla Mobile, i due indagati si sarebbero fatti consegnare 3 mila euro dall’imprenditori per impedire manifestazioni di protesta dei lavoratori nella delicata transizione dalla Set impianti al subentrante Consorzio Sinergo, con sede a Gela. Per la Procura i 3 mila euro erano una tangente.
I difensori dei due sindacalisti, Glauco Reale e Sebastiano Ricupero, respingono con forza ogni accusa e rigettano la ricostruzione della pubblica accusa. I soldi non sarebbero stati altro che un acconto di una più ampia somma che la Sinergo avrebbe dovuto versare ai lavoratori, la loro tesi. E per rafforzarla, segnalano come la Sinergo non avrebbe mai erogato bonifici come pattuito, in quella fase, anche nel corso di incontri nella sede di Confindustria.
Nella stessa inchiesta, si va verso l’archiviazione per un sindacalista della Cgil ed un dipendente di Confindustria.




Siracusa. Firmopoli, domani il processo per l'ex sindaco e altri 11: ex consiglieri e funzionari

Al via domani il processo Firmopoli, sulle presunte firme false per la presentazione delle 13 liste che hanno partecipato alle elezioni amministrative del 2013. I 12 imputati si presenteranno al palazzo di giustizia. Devono rispondere dell’accusa di falso ideologico. Tra i nomi, quello dell’ex sindaco, Giancarlo Garozzo. L’inchiesta è partita dalla presentazione di una denuncia di Giuseppe Patti, capolista all’epoca di Rinnoviamo Siracusa.  Disconosciute alcune firme. In altri casi ci sarebbero persone che hanno firmato ma senza la presenza dell’autenticatore. Imputati  l’ex vicepresidente del Consiglio comunale, Michele Mangiafico, l’ex assessore alle Politiche sociali, Liddo Schiavo, gli ex consiglieri comunali Sebastiano Di Natale, Luciano Aloschi, Natale Latina e Riccardo Cavallaro, oltre ai funzionari Ignazio Leone,  Ettore Manni e Salvatore Gianino ,oltre ai consiglieri provinciali, Sebastiano Butera e Nunzio Dolce. Nel 2021 si dovrebbe a prescindere arrivare all’archiviazione che per alcuni è già stata decretata.




Siracusa. Il 2020 anno decisivo per il nuovo ospedale: "progettazione ed appalto"

Il 2020 è un anno importante, forse persino decisivo per la realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa. Il direttore generale dell’Asp lo sa e non si nasconde. “A giorni sarà pubblicato il bando per la progettazione ed entro quest’anno vogliamo definire l’appalto dell’opera”, le parole di Salvatore Lucio Ficarra. E confermano la previsione che vede nel 2021 la posa della prima pietra nell’area individuata dopo trent’anni di dibattito quasi a vuoto.

Il nuovo ospedale sorgerà nei pressi dello svincolo autostradale Sud, su di un’area di 200.000mq. “E’ una delle priorità della Regione”, spiega ancora Ficarra. Promosso a Dea di II livello, il massimo dell’offerta sanitaria, disporrà di 420 posti letto. Per la sua costruzione sono stati stanziati 200 milioni di euro.




Siracusa. La morte di Licia Gioia, parlano i suoi genitori: "nostra figlia è stata uccisa"

Erasmo e Donata sono i genitori di Licia Gioia, il maresciallo dei Carabinieri che venne trovata senza vita nella sua abitazione di contrada Isola nel febbraio del 2017. Una vicenda di cronaca per la quale è in corso al Tribunale un processo, con imputato il marito della donna, Francesco Ferrari, poliziotto. “Per come è stata trovata nostra figlia e da quanto emerso, l’ipotesi del suicidio è impossibile”, ribadiscono anche il giorno dopo l’ultima udienza, quella di ieri. Di parere opposto, in aula, sono stati i periti del gup che hanno invece ribadito una ricostruzione che condurrebbe alla conclusione del gesto estremo.
In Tribunale, però, è successo anche altro. Sono stati ricostruiti quei drammatici momenti. Erasmo e Donata, difesi dall’avvocato Aldo Ganci, hanno seguito in silenzio. Ma non nascondo le loro perplessità. “Hanno portato in aula la testa di polistirolo, mettendo anche dei capelli dello stesso colore di quelli di Licia. Ma si sono guardati bene dall’inclinare la testa, che è un elemento discriminante in questa faccenda. Nostra figlia è stata ammazzata”, dicono con inamovibile convinzione. Su questo punto, insomma, i periti non avrebbe saputo fornire spiegazioni plausibili in relazione all’inclinazione del corpo di Licia Gioia.
Per i genitori della donna, che aveva 32 anni, non c’è altra pista che non sia l’omicidio. Movente? La gelosia, come sostenuto anche dall’accusa, rappresentata dal pm Gaetano Bono. “Ferrari era geloso. In palestra dovevano andare sempre insieme e mostrava fastidio quando Licia andava a prendere il caffè con i suoi colleghi”, continua a ripetere Donata con al suo fianco Erasmo. Saranno in aula anche il 26 marzo quando il pubblico ministero produrrà la sua requisitoria prima delle arringhe degli avvocati. Il processo entra nelle sue battute finali.




Il testimone accusa: "mi ha investito per uccidere". Il giudice lo rimette in libertà

Una lite al pub, poi l’incidente. “Mi ha investito volontariamente”, ha accusato in aula il ragazzo chiamato a testimoniare nel processo che vede imputato Danilo Carbè. Il 24enne avolese è accusato di tentato omicidio. Era stato arrestato dai carabinieri di Avola nel giugno del 2019 perchè ritenuto responsabile di avere travolto con la propria auto il teste, dopo una lite scoppiata poco prima in un locale della cittadina siracusana.
Sin dalle prime battute del procedimento in corso al Tribunale di Siracusa, il 24enne ha negato di aver agito con lo scopo di uccidere. Lo ha ribadito in aula Antonino Campisi, avvocato difensore, che ha visto accolta la richiesta di revoca degli arresti domiciliari.
Secondo la difesa, Carbè sarebbe rimasto vittima a sua volta di un’aggressione con più persone coinvolte. Spaventato, sarebbe scappato in auto finendo accidentalmente per investire il teste che, imprudentemente, avrebbe provato a fermare la corsa.




Assicurazioni Rc auto: il 3,18% dei siracusani pagherà di più nel 2020

Il nuovo anno si apre con una brutta notizia per più di 66.800 siciliani: tanti sono gli automobilisti della regione che, secondo l’analisi di Facile.it, a causa di un sinistro con colpa dichiarato nel 2019 dovranno fare i conti con un peggioramento della propria classe di merito e, di conseguenza, un premio RC auto più caro. Sempre in virtù dell’incidente causato, per loro non sarà nemmeno possibile ricorrere alla nuova Rc familiare.
In termini percentuali si tratta del 2,89% del campione analizzato ma, almeno questa è una buona notizia, il valore risulta inferiore a quello nazionale (3,76%). Guardando alla provincia di Siracusa, la percentuale di automobilisti che sono ricorsi all’assicurazione per un sinistro con colpa è pari al 3,18%, valore tra i più alti registrati in Sicilia.
Questa particolare classifica vede al primo posto Trapani (3,69%); poi Palermo (3,49%) e quindi Siracusa (3,18%). Valori inferiori alla media regionale, invece, per Caltanissetta (2,88%), Messina (2,78%) e Ragusa (2,51%). Chiudono la classifica Catania (2,34%), Agrigento (1,72%) ed Enna (1,35%).
Buone notizie, invece, per gli automobilisti più virtuosi: per assicurare un veicolo nella provincia di Siracusa a dicembre 2019 occorrevano, in media, 458,51 euro, ovvero il 5,75% in meno rispetto allo stesso periodo del 2018.
I dati sono forniti dall’osservatorio di Facile.it e sono disponibili cliccando qui.




La "manovrina" della Regione da 17 mln: alla Fondazione Inda solo 145mila euro

Dopo l’accordo con il governo nazionale sul disavanzo, il governo Musumeci approva in giunta la manovrina che ridistribuisce ad alcune categorie 17 milioni di euro. Si tratta di risorse “liberate” dopo l’accordo spalmadebiti con Roma.
L’assessorato all’Economia ha varato una “manovrina” per la distribuzione di queste risorse. Non si tratta di somme in più rispetto allo scorso anno, ma di cifre che erano state congelate per prudenza in modo da coprire il disavanzo.
Alla Fondazione Inda di Siracusa vengono assegnati 145mila euro, contributo annuo per le spese di funzionamento e per il mantenimento delle attività istituzionali. A confronto con gli altri interventi, sembrano davvero poca cosa per un ente culturale che non crea buchi, ha fama internazionale e richiama pubblico da ogni dove. Eppure 2,8 milioni al teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania, 959 mila euro al Vittorio Emanuele di Messina, 635 mila euro al Biondo di Palermo, 2 milioni di euro all’Orchestra sinfonica siciliana, 1,6 milioni di euro al Teatro Massimo di Palermo e 395 mila euro al Teatro Stabile di Catania. Nella lista ci sono anche 1,2 milioni di euro per le riserve naturali (Cavagrande?), 3,4 milioni agli enti Parco.
Nella manovrina, intanto, previsto l’avvio dell’esercizio provvisorio per due mesi, nelle more della Finanziaria regionale 2020. E in quella occasione si potranno anche rimpinguare le somme oggi stabilite in manovrina.




Siracusa. Il deputato regionale Giovanni Cafeo traccia un bilancio con vista sul nuovo anno

Dalle Zes alle zone franche montane passando per la rete ospedaliera, Ias, riserva Saline di Priolo e Libero Consorzio. Anche attraverso queste tematiche, il deputato regionale Giovanni Cafeo traccia un bilancio del suo 2019 con vista sulle sfide del nuovo anno. “Nonostante il quadro politico frammentato e l’evidente difficoltà del Governo e della sua maggioranza, siamo riusciti a portare a termine l’iter di approvazione di emendamenti e leggi in alcuni casi davvero fondamentali per la Sicilia, grazie al lavoro delle commissioni e dell’Aula – spiega Cafeo – penso ad esempio alla vicenda IAS, affrontata con l’approvazione del mio emendamento al collegato sulla gestione degli impianti di acquedotto, fognatura e depurazione, alla legge sulla riforma della Formazione Professionale, all’Istituzione dell’Ufficio del Garante per i Disabili, alla legge sui Marina Resort, a quella sul Diritto allo Studio e alla legge sulle Politiche Giovanili, senza dimenticare i DDL già presentati su temi altrettanto importanti come l’Economia Circolare, la riforma del CIAPI e lo Sportello Unico della Famiglia”.
Ma è sulla capacità del territorio di essere attrattivo per gli investimenti che si gioca ancora la partita più importante. Le Zone Economiche Speciali rappresentato uno strumento potenzialmente strategico per il rilancio della economia e la recente perimetrazione che include anche nuovi “pezzi” del territorio siracusano è – per Cafeo – un successo ed allo stesso tempo una occasione da cogliere subito.




Vacanze siracusane per l'Estetista Cinica, blogger star del web e della tv in rosa

Tra i tanti turisti che hanno scelto Siracusa per le vacanze in occasione delle feste, c’è anche Cristina Fogazzi. Nome noto a migliaia di donne, è una “beauty guru” dispensatrice di consigli, suggerimenti e prodotti di bellezza. Famosa anche per la sua rubrica in Detto Fatto, su Rai Due. Ma è soprattutto attraverso i social che è diventata un personaggio virale. Una blogger con tanto di studio pink a Milano, nota con il nick di “Estetista Cinica”. Quasi 500mila follower su instagram e circa 200mila su Facebook. E in effetti è considerata online la regina del cinismo 2.0, applicato alle note più dolenti dell’universo femminile in fatto di bellezza: cellulite, grasso in eccesso, peli superflui sono solo alcune delle sue specialità.
“Volo in Sicilia a cercare la luce gialla di Ortigia e il sapore dei ricci”, ha scritto su Instagram raccogliendo in poche ore 14mila like.