Partiranno ufficialmente il 4 gennaio i saldi invernali in Sicilia, anche se da giorni sono già iniziate vendite sottocosto. Secondo il Codacons, le occasioni a prezzo scontato non faranno registrare l’attesa impennata delle vendite e si manterranno invece all’insegna dell’incertezza, “visto che le tasche degli siciliani sono già state svuotate dalle feste natalizie, con le speranze dei commercianti che rischiano di infrangersi di fronte a una realtà ben diversa”. Per Francesco Tanasi, segretario nazionale del Codacons, “il periodo dei saldi arriva a ridosso del Natale, con i budget delle famiglie già erosi dai rincari delle scorse settimane. I portafogli dei siciliani sono già vuoti dopo le feste di fine anno e gran parte degli acquisti sono già stati anticipati alla settimana del Black Friday: rimane poco, e spesso niente, da destinare ai saldi”.
Confconsumatori, invece, richiama l’attenzione su tre “insidie” che si nascondono dietro gli acquisti a condizioni apparentemente favorevoli. La prima, l’indicazione del prezzo scontato. “La riduzione di prezzo annunciata in una pubblicità dev’essere calcolata sulla base del prezzo più basso degli ultimi 30 giorni. Esistono promozioni di vario tipo che presentano riduzioni di prezzo o ‘prezzi sensazionali’, ma spesso la riduzione di prezzo pubblicizzata è sulla base del prezzo immediatamente precedente all’offerta: in questo modo viene indotto in errore il consumatore, aumentando il prezzo praticato prima di annunciare una riduzione di prezzo ed esponendo così false riduzioni di prezzo”.
Per quel che riguarda gli acquisti onli, “occorre prestare attenzione al prezzo effettivo dei prodotti commercializzati online. In passato – spiega Confconsumatori – è accaduto che siano state diffuse informazioni ingannevoli in merito ai reali costi delle transazioni commerciali veicolando, attraverso una pluralità di mezzi pubblicitari, claim enfaticamente incentrati sulla gratuità delle operazioni di compravendita e sull’assenza di commissioni. Le società hanno omesso di indicare in modo chiaro e trasparente, fin dal momento dell’iniziale aggancio pubblicitario, l’esistenza a carico dei consumatori di costi ulteriori rispetto al prezzo di acquisto del prodotto, legati all’applicazione di commissioni: ad esempio per la protezione degli acquisti o per le spese di spedizione. Si tratta di pratiche commerciali scorrette ai sensi del Codice del consumo”.
In questi giorni aumenta poi il ricorso alla formula dell’acquista ora e paga dopo. “Si tratta di un finanziamento a breve termine di importo contenuto, con valutazione della richiesta di credito spesso in modo istantaneo, con il quale il consumatore fraziona il pagamento di un acquisto in un numero variabile di rate senza interessi. Le spese riguardano soprattutto beni voluttuari e, pur attraendo maggiormente i giovani, cominciano a coinvolgere tutte le fasce d’età. Occorre prestare la massima attenzione ai contratti in quanto, anche se senza interessi, possono essere previste commissioni per le modalità di pagamento o in caso di ritardo nei pagamenti. Da quest’ultimo punto di vista potrebbero essere previste anche penali e interessi di mora non irrisori. I consumatori devono prestare la massima attenzione”, l’invito di Confconsumatori.
Le associazioni dei consumatori hanno predisposto anche un decalogo con i consigli utili per acquisti in sicurezza durante i saldi. Lo riportiamo di seguito, come diffuso dal Codacons.
1. Conservate sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono cambiare. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. Se il cambio non è possibile, ad es. perché il prodotto è finito, avete diritto alla restituzione dei soldi (non ad un buono). Avete due mesi di tempo, non 7 o 8 giorni, per denunciare il difetto.
2. Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce “Saldo” deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino. State alla larga da quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono magicamente riempiti dei più svariati articoli. È improbabile, per non dire impossibile, che a fine stagione il negozio sia provvisto, per ogni tipo di prodotto, di tutte le taglie e colori.
3. Girate. Nei giorni che precedono i saldi andate nei negozi a cercare quello che vi interessa, segnandovi il prezzo; potrete così verificare l’effettività dello sconto praticato ed andrete a colpo sicuro, evitando inutili code. Non fermatevi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontate i prezzi con quelli esposti in altri esercizi. Eviterete di mangiarvi le mani. A volte basta qualche giro in più per evitare l’acquisto sbagliato o per trovare prezzi più bassi.
4. Consigli per gli acquisti. Cercate di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio: sarete meno influenzabili dal negoziante e correrete meno il rischio di tornare a casa colmi di cose, magari anche a buon prezzo, ma delle quali non avevate alcun bisogno e che non userete mai. Valutate la bontà dell’articolo guardando l’etichetta che descrive la composizione del capo d’abbigliamento (le fibre naturali, per esempio, costano di più delle sintetiche). Pagare un prezzo alto non significa comprare un prodotto di qualità. Diffidate dei marchi molto simili a quelli noti.
5. Diffidate degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova
6. Servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistate merce della quale conoscete già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’acquisto.
7. Negozi e vetrine. Non acquistate nei negozi che non espongono il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto in modo chiaro e ben leggibile e deve esserci l’indicazione del prezzo praticato negli ultimi 30 giorni prima dell’avvio dei saldi. Controllate che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla “nuova”. Diffidate delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce.
8. Prova dei capi: non c’è l’obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante. Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.
9. Pagamenti. Il commerciante è obbligato ad accettare forme di pagamento elettroniche (carte, bancomat) anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi.
10. Fregature. Se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi al Codacons oppure chiamate i vigili urbani.