Siracusa. Via Crispi, lavori a rilento. Settembre mese verità per la tenuta del traffico

Procedono, ma con tempi che sono già slittati rispetto alle previsione, i lavori di riqualificazione di via Crispi e dell’area limitrofa, che include il tratto ammalorato di corso Umberto. Il cantiere, aperto il 10 luglio scorso, contava nella tarda mattinata di oggi, due operai al lavoro. Gli interventi hanno subito un rallentamento a seguito del rinvenimento di reperti archeologici. Il periodo delle ferie estive non ha certamente agevolato le operazioni, che tra qualche settimana condurranno alla modifica ulteriore della viabilità . Per il momento, ancora percorribile via Crispi.

Quando il cantiere si sposterà proprio sulla strada che conduce alla stazione ferroviaria, invece, per uscire dalla città si dovrebbe utilizzare la parallela (corso Umberto), mentre per accedere si dovrebbe utilizzare via Rubino, la strada che ospitava, fino a prima dell’avvio dei lavori, il capolinea dei bus extraurbani. Preoccupazione quella espressa dai residenti e da quanti utilizzano quel percorso, visto l’imminente inizio del nuovo anno scolastico e, comunque, la ripresa di tutte le attività lavorative.




Siracusa. Tensione al campo nomadi durante lo sgombero: 28enne aggredisce gli agenti

Momenti di tensione durante le operazioni di sgombero del campo rom di contrada Pantanelli. Un 28enne che in passato viveva stabilmente nell’area è stato denunciato da agenti delle Volanti per resistenza, violenza, minacce e lesioni a pubblico ufficiale.
Nonostante non vivesse più in maniera stabile nell’area dei Pantanelli, si è comunque fatto trovare all’interno di uno dei container adibito ad abitazione, pare della sorella, reclamando anche per lui una migliore soluzione abitativa come per gli altri nuclei familiari.
Ma al Comune – dopo gli accertamenti delle forze dell’ordine dei mesi scorsi – non risultava residente lì. Motivo per cui gli operatori, e tra loro l’assessore Furnari, hanno cercato di spiegare come la sua situazione fosse differente, garantendo comunque una qualche forma di assistenza. Non sarebbe stato sufficiente per il 28enne che avrebbe poi avuto un alterco con gli agenti che lo invitavano ad abbandonare il campo rom.




Avola. Perseguita l’ex fidanzata con minacce e ingiurie: divieto di avvicinamento per un 23enne

Divieto di avvicinamento per un giovane avolese di 23 anni. Lo ha deciso un’Ordinanza di Applicazione della Misura Cautelare del Divieto di Avvicinamento emessa dal GIP di Siracusa, su richiesta del Sostituto Procuratore  Stefano Priolo. Il giovane, le cui iniziali sono P.A è gravemente indiziato di  reiterati atti molesti e minacciosi nei confronti della vittima, l’ex fidanzata. L’avrebbe seguita per strada nei suoi spostamenti o recandosi sotto la sua abitazione e molestandola mediante numerose telefonate e tramite il ripetuto invio di sms, dal contenuto spesso minaccioso ed ingiurioso.
Inoltre, dalle indagini svolte, è emerso che l’indagato, in due occasioni, è riuscito ad avvicinarsi alla donna, aggredendola e provocandole lievi lesioni.




Augusta. Diverbio fra due donne: una delle due colpisce l’altra con l’anta di una persiana

Agenti del Commissariato di Augusta, dopo una mirata attività di polizia giudiziaria, hanno denunciato una donna di 68 anni, residente ad Augusta, per minacce e lesioni personali.
La donna, a seguito di un diverbio avuto con altra donna, prima ha minacciato la stessa e successivamente l’ha colpita al volto con l’anta di una persiana procurandogli una ferita lacero contusa.

Foto: repertorio , dal web




Siracusa. Tentato furto in farmacia, arrestato presunto ladro 45enne

Tentato furto ai danni della farmacia di via Sofio Ferrero. Operazioni celeri per la polizia, con l’intervento degli agenti delle Volanti, a seguito della segnalazione di rumori sospetti provenienti dai locali della farmacia. Arrestato Massimo Toromosca, 45 anni, già noto alle forze dell’ordine.




Avola. Incendio doloso in casa sua: 39enne dai domiciliari al carcere

Dai domiciliari al carcere di Cavadonna. Per un uomo di 39 anni, avolese, è stato revocato il il beneficio della detenzione domiciliare. L’esecuzione è stata affidata agli agenti del commissariato, dando seguito a quanto deciso dall’Ufficio di Sorveglianza del Tribunale di Siracusa.  Sulla base degli accertamenti effettuati dal Commissariato, a seguito dell’incendio dell’appartamento in cui l’uomo viveva da solo, verificatosi la notte di Ferragosto. Il 39enne è accusato di incendio doloso.




Siracusa. Primo giorno per il nuovo procuratore capo: Gambino, “a tutela dei diritti”

Si è insediata questa mattina Sabrina Gambino, nuovo procuratore capo di Siracusa. Seduta accanto all’uscente facente funzioni Fabio Scavone, ha seguito la cerimonia di formale immissione nel ruolo salutata dal procuratore generale di Catania, Sajeva, il presidente della Corte d’Appello di Catania, Meliadò, e i presidenti dei Tribunali di Catania, Caltagirone e Ragusa. Poi la firma davanti al presidente facente funzioni del Tribunale di Siracusa, Antonio Alì.
A salutare il “primo giorno” del procuratore capo Gambino, le autorità civili e militarti, i rappresentanti delle forze dell’ordine e gli avvocati. In piedi, la squadra dei sostituiti che compongono il team dell’importante ufficio siracusano.
Sabrina Gambino ha ringraziato Scavone per aver traghettato in acque più tranquille una Procura in difficoltà per i noti fatti di cronaca. “So cosa ha attraversato Siracusa, conosco le vicende anche dal punto di vista tecnico per avere letto gli atti. Mi insedio in un momento in cui la realtà è cambiata. La scommessa è quella di dare risposte alla città, innanzitutto in termini di valorizzazione del territorio e degli interessi positivi”, le sue prime parole. “La Procura ha un ordinamento gerarchico ma è aperta alla collaborazione di tutti i sostituti. Ho una squadra eccezionale, riuscire a fare un buon lavoro. Dobbiamo però ricucire i rapporti con la gente. I cittadini sappiano che noi siamo a tutela dei diritti. Farò del mio meglio”.




Siracusa. L’affondo di Reale: “amministrative 2018, i numeri non tornano”

Usa parole dure Ezechia Paolo Reale, leader di Progetto Siracusa e candidato sindaco alle passate amministrative. Le usa per commentare gli esiti della verifica disposta dal Tar, dopo il suo ricorso relativo proprio ai risultati delle amministrative del 2018.
Operazioni di spoglio complicate, verbali non completi o poco chiari e una lunga serie di riunioni dell’ufficio centrale elettorale prima di riuscire a fornire un dato numerico chiaro. Nei giorni scorsi sono state completate anche le operazioni di verifica ad opera della commissione prefettizia ed adesso si attendono le determinazioni del Tar. Ezechia Paolo Reale non si aspetta clamorosi ribaltoni ma non smette di sottolineate che “i numeri non tornano”. Lo ha fatto anche questa mattina, durante una conferenza stampa, insieme ai rappresentanti delle forze politiche che lo hanno sostenuto, con la parlamentare Stefania Prestigiacomo, l’ex deputato regionale, Vincenzo Vinciullo, Peppe Napoli di FdI ma con l’assenza di Salvo Sorbello e Cetty Vincy, di Progetto Siracusa. 
Reale ha attaccato in maniera frontale l’Ufficio Elettorale Centrale ed il suo presidente che, di fronte alle incongruenze che sarebbero emesse, “non avrebbe dovuto procedere. Bisognava fermarsi – ha detto – Essere eletti così non è democrazia. Probabilmente la composizione del consiglio comunale sarebbe stata un’altra se si fosse proceduto in maniera lineare, corretta e trasparente”.
Ed Ezechia Paolo Reale attribuisce gran parte della responsabilità a “grossolana impreparazione, con il tentativo, poi, di far quadrare i conti, inserendo numeri non corrispondenti alla realtà nei verbali”. Troppi dati presunti, per l’avvocato siracusano che parla di circa 5mila voti che “ballerebbero” tra liste e candidati.
La valutazione politica è di assoluta amarezza. “Siamo di fronte a dati irragionevoli: in alcune sezioni risultano 700 votanti, ma al tempo stesso 850 voti. Di fronte a questa confusione ci si sarebbe dovuti fermare”. Un riferimento diretto al presidente dell’ufficio elettorale centrale, Maiorana, presidente del Tribunale di Siracusa. Più volte, nel corso della conferenza stampa, lo chiama in ballo e non ne condivide le scelte verbalizzate. E cita i casi delle sezioni 20, 35, 70 e 82 a titolo di esempio.
“Troppi dati presunti. E mi sorprende il silenzio delle istituzioni. Eppure ho presentato anche un esposto in Procura…”.




Siracusa. Lavori in vista per il Pronto Soccorso: raddoppiano gli spazi, nessuna chiusura

Aggiudicati dall’Asp di Siracusa i lavori per la riqualificazione del Pronto Soccorso dell’Umberto I, a Siracusa. Un intervento massiccio che permetterà di raddoppiare gli spazi oggi disponibili per il delicato reparto di emergenza. Ed aumenterà anche la dotazione tecnologica e strumentale.
Durante i lavori, il Pronto Soccorso di Siracusa non chiuderà. Sono stati liberati degli spazi che verranno destinati allo scopo mentre alcune attività – ma non di prima assistenza – saranno trasferite temporaneamente al Rizza.
Lavori in vista anche per il Pronto Soccorso dell’ospedale Di Maria di Avola, bisogno di ammodernamento ed interventi. Anche in questo caso, raddoppieranno gli spazi disponibili.
Nel frattempo, dall’assessorato regionale alla Salute è arrivato il via libera per il concorso per l’assunzione di medici di pronto soccorso, indipendentemente dai concorsi di bacino. L’Asp di Siracusa sta costituendo le commissioni. “Offerta sanitaria al rialzo”, commenta il direttore generale dell’Asp, Salvatore Lucio Ficarra.




Siracusa. Paura ieri sera a Grottasanta, fiamme in un deposito: danneggiati i locali adiacenti

Deposito a fuoco ieri sera nella zona di Grottasanta. Diversi i mezzi che sono intervenuti per lo spegnimento delle fiamme, particolarmente alte e impegnative. Motivo di preoccupazione per i cittadini. L’incendio ha annerito le pareti all’interno della struttura, danneggiando anche in parte i depositi limitrofi dello stabile. Secondo gli elementi raccolti durante i rilievi effettuati dai vigili del fuoco subito dopo le operazioni di spegnimento, non dovrebbe trattarsi di un incendio di origine dolosa. A fuoco, cartone e indumenti. Non ci sarebbero, tuttavia, tracce di liquido infiammabile. I carabinieri, intervenuti sul posto, sono in attesa della relazione definitiva, da cui dipenderà l’avvio eventuale di indagini.