Ruspe in via Italia 103, abbattute altre costruzioni abusive

Le ruspe sono tornate in via Italia 103: nuovo round dell’operazione interforze finalizzata al contrasto dell’abusivismo edilizio. I mezzi pesanti hanno demolito manufatti in muratura, dopo che qualche tempo addietro e nella stessa area, erano state già abbattute un centinaio di baracche in legno e lamiera.
Le quattro costruzioni in muratura – spiegano le forze dell’ordine – erano nate come ricovero di animali. Due erano state utilizzate probabilmente come stalle per cavalli, in una c’era l’ormai famoso maiale mentre la quarta serviva forse come ricovero per un cane di grossa taglia.
Si tratta del quinto intervento di contrasto all’abusivismo edilizio nelle zone popolari di Siracusa, con finalità di decoro urbano e legalità. L’operazione è stata disposta dal Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.
In campo questa mattina personale del Reparto Mobile e del Reparto Prevenzione Crimine della Questura, insieme a Carabinieri e Guardia di Finanza.




A fuoco un escavatore dell’azienda agricola dei Gennuso: indagini in corso

A fuoco un escavatore dell’azienda agricola Gennuso. Le fiamme sono divampate ieri,nel tardo pomeriggio, in un appezzamento, a poche decine di metri dalla Rosolini-Ispica.
Sul posto, i vigili del fuoco, per le operazioni di spegnimento e i carabinieri di Ispica, a cui sono affidate le indagini.
Poco distante dal mezzo incendiato, i vigili del fuoco hanno rinvenuto un accendino ed una bottiglia contenente presumibilmente liquido infiammabile. Pochi dubbi, quindi, sull’origine dolosa del rogo. Secondo una prima ipotesi, al vaglio degli investigatori, non è escluso che il movente possa essere collegato all’acquisto dell’appezzamento, acquistato pochi mesi fa all’asta e intorno al quale, in base a quanto emerso, ruotavano parecchi interessi. L’escavatore veniva utilizzato, in queste settimane, per lo svolgimento dei lavori propedeutici all’avvio di nuove coltivazioni. La famiglia ha sporto denuncia.




Movida violenta, 4 “Daspo Willy” e 5 provvedimenti di Foglio di Via Obbligatorio

Adottate misure di prevenzione contro la movida violenta. A seguito di alcuni episodi di violenza verificatisi in due luoghi di aggregazione della movida di Siracusa, il Questore, Roberto Pellicone, ha adottato nel complesso nove misure di prevenzione a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica.
I fatti, recentemente accaduti in una discoteca della periferia della città e in un noto bar frequentato anche nelle ore serali e notturne, sono stati valutati sottoponendo dei giovani, di età compresa tra i 20 e i 28 anni, al “Daspo Willy”, una misura di prevenzione personale che rientra nella categoria dei “divieti di accesso alle aree urbane”, la cui disciplina è stata potenziata a dicembre 2020, dopo i tragici fatti che portarono all’omicidio del ventiduenne Willy Monteiro a Colleferro (Roma).
Il giovane di 22 anni, autore delle violenze nella discoteca, già denunciato per il reato di minacce aggravate dall’uso di un’arma è stato sottoposto a Daspo Willy.
Ora, al termine dell’istruttoria riguardante l’episodio riguardante una rissa avvenuta in un bar sito in piazza Marconi, alla quale hanno preso parte 8 persone già conosciute alle forze di polizia, sono stati emessi altri 8 provvedimenti di diversa natura.
Pertanto, gli agenti della Divisione Anticrimine, diretti dalla Dr. Maria Antonietta Malandrino, valutata la gravità delle azioni commesse, in particolare da un giovane, anch’egli noto per aver perpetrato in passato analoghe condotte violente, vagliando gli atti di indagine, hanno adottato 3 provvedimenti di “Daspo Willy”, a firma del Questore, uno dei quali prevede il divieto di accesso a tutti i locali della provincia nelle ore serali e notturne per 2 anni, e 5 provvedimenti di Foglio di Via Obbligatorio, con i quali viene vietato di ritornare nella città di Siracusa.
Nell’anno in corso sono stati adottati complessivamente, fino ad oggi, 9 Daspo Willy e 27 Fogli di Via Obbligatorio.




Droga, porto abusivo di armi ed evasioni, un 50enne dovrà scontare 4 anni di reclusione

Un 50enne è stato arrestato dai Carabinieri di Siracusa in esecuzione di un’ordinanza dell’Autorità giudiziaria.
L’uomo, a seguito della cessazione dell’affidamento in prova, è stato arrestato per un cumulo pene emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa, per espiare la pena residua di circa 4 anni e 4 mesi di reclusione e oltre 31mila euro di multa poiché ritenuto responsabile di detenzione di stupefacenti, porto abusivo di armi e reiterate evasioni.
Dopo le formalità di rito, è stato associato presso la Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa




Democrazia partecipata, martedì assemblea pubblica all’Urban Center

Un incontro aperto per dare la possibilità ai cittadini di interloquire con le istituzioni e con i funzionari comunali. Martedì 28 maggio, dalle 16,30, la sala A dell’Urban Center di Siracusa ospiterà l’assemblea pubblica voluta dall’assessore Marzo Zappulla per tutti coloro i quali intendano presentare un progetto per la città di Siracusa. I partecipanti potranno approfittare della presenza di amministratori e tecnici comunali per porre domande e chiedere informazioni in modo tale da dissipare ogni eventuale dubbio su modalità e dettagli.
“Chi ha interesse a proporre qualcosa per Siracusa potrà confrontarsi con noi – spiega l’assessore Marco Zappulla – Ci saranno anche dei tavoli tematici con la presenza di facilitatori che fanno parte della rete delle associazioni di “Siracusa città educativa” e questo permetterà a ogni cittadino di avere le idee chiare su ciò che intende fare. Non solo: le persone potranno concentrare idee ed energie su un unico progetto qualora nell’ambito di un’area tematica ci sia il rischio che ne vengano elaborati due simili o addirittura uguali”.
“Sarà possibile presentare i progetti – sottolinea l’assessore Marco Zappulla – dal 31 maggio al 15 giugno. Il confronto con l’Amministrazione comunale e con gli altri partecipanti servirà anche a questo. L’obiettivo dell’assemblea pubblica è che i cittadini e l’Amministrazione possano sedersi allo stesso tavolo e collaborare insieme, garantendo il confronto e la trasparenza. Il coinvolgimento attivo dei cittadini renderà sempre più partecipativo questo importante processo di democrazia partecipata”.




Da Siracusa appello a Schifani: “Aborto, no alle associazioni pro-vita nei consultori”

Il Comitato Legge 194 e Consultori Familiari di Siracusa firma un appello al Presidente della Regione: “no alla presenza delle associazioni pro-vita nei consultori. Rafforzare piuttosto la rete dei consultori e garantire l’applicazione della legge 194”. Annunciato un presidio sotto la sede dell’Asp, in corso Gelone a Siracusa, dalle 9.30 alle 12.30 di sabato 25 maggio.
In Senato, a fine aprile, è stato approvato un emendamento al DL 19/2024 che prevede la presenza nei consultori di soggetti del terzo settore con “qualificata esperienza nel sostegno alla maternità”, anche con l’uso dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resistenza (PNRR) per la sanità territoriale. “L’ingresso delle associazioni è un evidente tentativo di cambiare le modalità con cui i consultori intervengono nella procedura prevista per l’accesso all’interruzione volontaria di gravidanza. Attualmente la decisione di abortire spetta alla donna e solo a lei: di fronte alla richiesta di interrompere la gravidanza, nel rispetto della sua dignità e riservatezza, soltanto il medico del consultorio o della struttura socio-sanitaria, o il medico di fiducia, possono intervenire, con la tempistica che la norma prevede. Altri soggetti, quali gli operatori degli Enti citati nell’emendamento al DL, dai dubbi requisiti professionali, rischiano di creare una pressione indebita per le donne che per motivi personali, quali che siano, esercitano un loro diritto”, dice d’un fiato Antonella Fucile, portavoce del Comitato siracusano. “Non accettiamo un simile attacco ai nostri diritti, il tentativo di riportarci indietro di decenni. Denunciamo anzi la disparità di accesso al servizio di interruzione di gravidanza, per l’alto numero di obiettori di coscienza e la martellante propaganda antiabortista, mentre mancano gli aiuti concreti a chi vorrebbe invece portare avanti un progetto di genitorialità”, si legge nell’appello inviato al presidente Schifani a cui viene chiesto “di non dare seguito alla previsione legislativa” sull’esempio di quanto hanno fatto Puglia, Emilia Romagna e Toscana.
“I fondi Pnrr siano utilizzati per reperire ginecologi, di cui c’è carenza nei consultori. E vengano anche utilizzati per una rete consultoriale ampliamente carente in Sicilia, lontana dagli standard previsti per legge”, aggiunge la Fucile.
Attualmente, a Siracusa l’interruzione volontaria di gravidanza si pratica solo presso l’ospedale Umberto I, con due 2 ginecologi.




Onda Più a tutela dei clienti, nel segno dell’innovazione tecnologica e dell’intelligenza artificiale

(cs) Una nuova sfida nel segno dell’innovazione tecnologica e dell’intelligenza artificiale con l’obiettivo di tutelare in maniera sempre più efficace i clienti. In un momento in cui è ormai prossima la scadenza del primo luglio che scandirà per molti clienti l’ora del passaggio dal mercato tutelato al libero mercato dell’energia, Onda Più – azienda del Gruppo Eneron – ha scelto di investire ancora in un progetto che
consentirà ai futuri clienti standard di sicurezza elevatissimi per la sottoscrizione dei contratti di fornitura. In pratica ai futuri clienti verrà chiesto di… metterci la faccia. Onda Più, infatti, è tra le prime aziende attive in Italia sul libero mercato dell’energia a
utilizzare il riconoscimento facciale e la verifica dell’identità. Partner tecnologico è SumSub, uno dei principali fornitori di servizi di verifica a livello mondiale, che ha supportato Onda Più nell’implementazione di processi semplici, trasparenti e sicuri. Il progetto prevede l’adozione delle procedure KYC (Know Your Customer) nel percorso di inserimento dei clienti per autenticare la loro identità tramite la verifica del documento, attraverso meccanismi di intelligenza artificiale e machine learning, e il controllo sulla corrispondenza del documento di identità e l’immagine della persona che sta sottoscrivendo un’offerta. Parallelamente sono anche stati potenziati i controlli per proteggere i clienti dalle frodi con l’introduzione di ulteriori verifiche sulla localizzazione del cliente attraverso l’indirizzo IP, l’utilizzo di numeri telefonici ripetuti e email non attive. Tutto, ovviamente, nel rigoroso rispetto della privacy del cliente.
E quanto il rischio-frodi sia dietro l’angolo lo testimoniano, oltre ai diversi episodi che, con preoccupante andamento in crescita, finiscono sulla ribalta della cronaca, anche alcuni dati: nel mondo dell’energia, secondo il report di un portale specializzato, lo scorso
anno ben 4 milioni di italiani sono stati raggirati con un danno economico che ammonta a 1,2 miliardi di euro.
“L’introduzione delle procedure KYC dimostra il nostro impegno nel proteggere i consumatori – ha commentato il CEO di Onda Più e del Gruppo Eneron, l’ing. Luigi Martines – . Auspichiamo che queste procedure diventino un nuovo standard nel settore energetico, rendendo il mercato energetico un luogo in cui domanda e offerta si incontrano nel rispetto delle persone: consumatori e operatori”.
“Implementando la soluzione di verifica digitale di Sumsub, miriamo ad avere una consapevolezza del 100% nel nostro processo di acquisizione di nuovi clienti – ha aggiunto il Direttore Generale di Onda Più Francesco Pagliari -. Questa collaborazione sottolinea il nostro impegno nel proteggere l’esperienza del cliente, e nell’offrire i nostri servizi energetici solo a clienti consapevoli”




Anniversario della strage di Capaci, in Questura esposizione di stampe su tela

Da questa mattina, in occasione della ricorrenza del 32° anniversario della strage di Capaci, sono esposte all’ingresso della Questura alcune stampe su tela raffiguranti i Magistrati Giovanni Falcone e Francesca Morvillo ed i Poliziotti Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani, vittime dell’attacco mafioso consumato a Capaci (Pa) il 23 maggio 1992. L’esposizione voluta dal Questore Roberto Pellicone sarà in visione permanente a tutti gli utenti della Questura affinché rimanga per sempre vivo il ricordo dei nostri eroi senza tempo vittime di mafia.




Anniversario strage Capaci, il presidente della Regione alle commemorazioni

Il presidente della Regione ha partecipato questa mattina alla cerimonia di commemorazione in occasione del 32° anniversario della strage di Capaci, a Palazzo Jung, a Palermo, luogo della memoria delle vittime innocenti della mafia. Accompagnato dai vertici della Fondazione Falcone ha visitato i locali del costituendo Museo del presente, finanziato dalla Regione, esempio di sinergia tra le istituzioni e segnale efficace per tutti i siciliani. A seguire ha reso omaggio alla caserma Lungaro agli agenti di polizia uccisi durante le stragi.
Il governatore ha sottolineato come la memoria del giudice Giovanni Falcone debba far parte della vita quotidiana di ogni siciliano, a maggior ragione se occupa ruoli istituzionali e di responsabilità, per essere di esempio nella propria azione e nelle proprie decisioni. La lotta alla mafia deve prevedere l’unità di tutte le istituzioni a tutti i livelli.




Víola le prescrizioni della misura cautelare, arrestato un 38enne

Un 38enne a Palazzolo Acreide è stato arrestato dai Carabinieri di Noto per violazione del provvedimento di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla persona offesa.
Nello specifico, l’uomo, gravemente indiziato di maltrattamenti nei confronti della ex moglie, lo scorso marzo è stato sottoposto alla misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla persona offesa, con l’applicazione del braccialetto elettronico, ma avrebbe violato le prescrizioni in quanto si è recato a casa della ex moglie in tarda notte dove è stato rintracciato dai militari a seguito della segnalazione di alert pervenuta dal dispositivo elettronico.
Dopo le formalità di rito, l’arrestato è stato messo a disposizione dell’Autorità giudiziaria.